La battaglia culturale e l’azione silenziosa

di Costanza Miriano

Per me Gaudete et exsultate è bellissima, è incoraggiante ed entusiasmante, è piena di spunti, densa ma semplice, un programma di vita impegnativo eppure allettante, insomma una misura alta della vita cristiana che mi fa venire voglia di mettercela tutta. Ci sono dei passaggi addirittura commoventi, e altri che mi hanno stupito per come traducono in parole cose che penso e che non mi ero mai chiarita. Ovviamente su pressoché tutti i punti devo lavorare, pur essendo preparatissima sulla teoria.

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Cosa significa povertà in spirito?

di Card. Silvano Piovanelli

L’evangelista Luca dice (6,20): “Beati voi poveri (ptokòi), perché vostro è il regno di Dio”. Matteo (5, 3) precisa: “Beati i poveri in spirito, perché vostro è il regno dei cieli”. “Oi ptokòi to pneumati”: la frase grammaticalmente consta di un aggettivo (povero) e di un sostantivo al dativo di relazione (spirito).

In forza di tale costruzione le qualità espresse dall’aggettivo (in questo caso la povertà) risiedono nel sostantivo (nel cuore, nello spirito). Dunque sono possedute non semplicemente col desiderio, ma realmente. Non è perciò la povertà che “si spiritualizza”, ma è lo spirito, cioè l’uomo, la persona umana che si impoverisce, che cioè acquista lo stato, il comportamento, la convinzione di un povero ideale. Continua a leggere “Cosa significa povertà in spirito?”