di Costanza Miriano
“Glielo dica al Papa quanto male fa la presenza di Martin a Dublino!” – mi supplica un giovane parroco di periferia.
“Guardi che lei mi sopravvaluta parecchio, io mica ci parlo con il Papa, e tra l’altro neanche so se lui riesce a seguire tutto nei minimi dettagli. Saprà davvero che Martin va a parlare a Dublino? E nel caso, probabilmente quello che gli risulta è che va a insegnare a far sentire accolte le persone omosessuali. Lui ci tiene tanto all’accoglienza, e forse non sa che quel sacerdote è un militante dei (cosiddetti) diritti (dei cosiddetti) LGBT, un acronimo molto rivelatore della sua posizione, a cui lui ha deciso di intitolare un libro e la sua relazione. Martin non dice mai che gli atti omosessuali sono disordinati, anzi ha affermato che il Catechismo in certi suoi passaggi può indurre al suicidio. Ma forse il Papa questo non lo sa”. Continua a leggere “Perché Courage non va a Dublino?”