Solo la Chiesa può tenere accesa la luce della Verità

di Costanza Miriano

Siccome io non parlo l’ecclesialese, non so lanciare messaggi incrociati né usare tatticismi, lo dico in questo modo per niente diplomatico.

Da tempo – direi dall’approvazione della legge sulle unioni civili con la benedizione di Galantino – sento dire da tante persone che non avrebbero più versato l’8 per mille alla Chiesa cattolica perché non se ne sentivano più rappresentata (e infatti la Chiesa purtroppo ha perso due milioni di contribuenti). Di certo non per la sua rigidità, perché non abbiamo mai avuto una Chiesa tanto “dialogante”. Il popolo sceso in piazza per dire che le persone dello stesso sesso potevano liberamente convivere e avere tutti ma proprio tutti i diritti dei conviventi, ma non avevano alcuna necessità di una legge sulle unioni, si aspettavano che la Chiesa li appoggiasse e sostenesse, continuando a dire che maschio e femmina è l’unica unione nel disegno di Dio, invece si è vista sbattere molte porte in faccia proprio dai pastori che dovevano insegnare queste cose.

Continua a leggere “Solo la Chiesa può tenere accesa la luce della Verità”

L’otto calante

di Costanza Miriano

Qualche giorno fa ero con due amici cattolici, di quelli proprio inossidabili, ed è venuto fuori che quest’anno, per la prima volta in vita loro, non avrebbero dato l’8 per mille alla Chiesa cattolica. Non volevo crederci: se c’erano due persone di cui non lo avrei mai detto, erano loro. Il giorno dopo, manco a farlo apposta, sono apparsi online i risultati di un’indagine dalla quale risulta che la percentuale dei fedeli che quest’anno devolverà l’8 per mille alla Chiesa è la più bassa da dieci anni a questa parte, ed è scesa a picco nell’ultimo anno.

“Troppi scandali, la gente chiede trasparenza e legalità”, spiegano dalla Cei. Non so quali strumenti statistici abbiano per dare questa spiegazione, io statistiche non ne ho fatte, però di amici che si sentono parte viva della Chiesa ne ho moltissimi, e così ho indagato.

Continua a leggere “L’otto calante”