di Costanza Miriano
Siccome io non parlo l’ecclesialese, non so lanciare messaggi incrociati né usare tatticismi, lo dico in questo modo per niente diplomatico.
Da tempo – direi dall’approvazione della legge sulle unioni civili con la benedizione di Galantino – sento dire da tante persone che non avrebbero più versato l’8 per mille alla Chiesa cattolica perché non se ne sentivano più rappresentata (e infatti la Chiesa purtroppo ha perso due milioni di contribuenti). Di certo non per la sua rigidità, perché non abbiamo mai avuto una Chiesa tanto “dialogante”. Il popolo sceso in piazza per dire che le persone dello stesso sesso potevano liberamente convivere e avere tutti ma proprio tutti i diritti dei conviventi, ma non avevano alcuna necessità di una legge sulle unioni, si aspettavano che la Chiesa li appoggiasse e sostenesse, continuando a dire che maschio e femmina è l’unica unione nel disegno di Dio, invece si è vista sbattere molte porte in faccia proprio dai pastori che dovevano insegnare queste cose.
In questi anni di continue concessioni da parte di tanti pastori più politici che dediti alla salvezza eterna, anni di distinguo, affermazioni piene di timidezza e sensi di colpa ho fatto interminabili discussioni con tanti amici per dire che nonostante tutto questa è la nostra Chiesa, e nonostante le macchie e le fragilità bisogna sostenerla. Ultimamente, con l’avvicinarsi della discussione della legge che renderebbe reato sostenere pubblicamente quello che dice il Catechismo le persone che ho sentito minacciare lo sciopero dell’8 per mille erano ulteriormente cresciute. “Vediamo, se non capiscono la piazza, capiranno con le casse vuote”.
Per questo sono molto, molto grata alla CEI per avere detto che la legge sull’omofobia non serve, perché la cura e il rispetto di ogni persona senza distinzione non è in discussione, ma la Verità e la libertà di espressione neanche. Ho alzato il telefono con alcuni di quegli amici e ho potuto dire la mia frase preferita (vedi? Te l’avevo detto!).
Adesso Avvenire – che tra l’altro è tra i beneficiari dell’8 per mille – e che da tempo sembra una versione neanche molto più cattolica di Repubblica ha intrapreso come previsto la sua battaglia per cercare di correggere il tiro. Il giorno dopo il comunicato in cui la CEI ha tenuto la schiena dritta il solerte Moia si è affrettato a fare un’intervista a Zan (primo firmatario di uno dei ddl bavaglio). Un’intervista che dire amichevole è dir poco, ponendo domande molto “aggressive” tipo “Affermare la verità del matrimonio fondato sull’amore tra uomo e donna, senza attribuire identica valenza alle unioni omosessuali, diventerà un reato?” Cioè, ho letto bene? Chiede davvero se ci è ancora permesso dire che l’unione tra uomo e donna è vera, e che quella omosessuale “non ha la stessa valenza” senza andare in prigione? Ripeto, ho letto bene? Come “non ha la stessa valenza”? La Chiesa dice che è peccato. Senza sfumature. Il giornale dei vescovi chiede il permesso di dire senza commettere reato che la Chiesa alle persone che provano attrazione verso lo stesso sesso propone solo ed esclusivamente la via della castità? Cioè un giornalista del giornale della CEI?
La Chiesa sa, scrive, annuncia che l’omosessualità non compie il disegno di Dio sui suoi figli. Non accusa e non colpevolizza – ancora aspettiamo da Moia un pezzo in cui ci riporti una storia in cui un omosessuale è stato maltrattato dalla Chiesa – ma fa la vera e più importante forma di carità, la Verità. E la Chiesa non può permettere che i suoi figli che diranno la Verità andranno in carcere, o anche siano “solo” querelati, con tutto quello che in termini di tempo, soldi, energie questo comporta. La Chiesa non può permettere che ai bambini nelle scuole, questo prevede il testo unico nelle anticipazioni pubblicate da L’Espresso, si insegni il contrario di quello che ascoltano in chiesa e a catechismo, cioè che il sesso non è una percezione ma un dato oggettivo, un dono secondo il quale compiere un progetto; non potrà permettere che venga loro insegnato a scuola a esplorare, sperimentare ogni tipo di identità (e magari i genitori che si opporranno, denunciati, rieducati, esautorati?). Chi ci difenderebbe da un indottrinamento di Stato?
Io non credo che questa volta i vertici della CEI cederanno alla lobby interna, sanno che la legge lascerebbe in pasto i cattolici alla minaccia di essere denunciati per una parola, di perdere il posto di lavoro per avere detto che solo le donne hanno il ciclo, o che solo le donne partoriscono, come è successo a un’ostetrica in Inghilterra, al capo dei pompieri in America, al pasticcere in Usa, al padre di famiglia in Francia, al dipendente di Ikea in Polonia. Proprio ieri le nazioni Unite, che sembrano essere per una parte di Chiesa un punto di riferimento più importante del Catechismo, hanno twittato che le donne transgender sono donne. E chi nega questo ne cancella l’identità e ne nega la dignità. Il livello verso cui ci incamminiamo in Italia è questo, e la Chiesa è l’unica a difenderci da un presunto reato di omofobia che nei ddl rimane pericolosamente indefinito (a meno che non faccia giurisprudenza l’intervista di Moia, che chiede rassicurazioni a Zan: scusi la sua legge è liberticida? No, si figuri!).
Ma fino a che la Chiesa tiene accesa la luce della ragione e della libertà di opinione, bisogna continuare a sostenerla, anche economicamente. La CEI, oltre a sostenere un’informazione in cui ci riconosciamo sempre meno, usa i nostri soldi per fare del bene, come per esempio per il fondo Gesù divino lavoratore, istituito per volere del Papa a Roma per quelli che in questi mesi hanno perso il lavoro, o per chi magari lo aveva in nero o precario: la Chiesa ha messo 1 milione di euro, la regione e il comune 500mila euro per uno.
Potrà aiutare 1800 famiglie, alle quali andranno dai 300 ai 600 euro al mese per sei mesi. Chi chiederà aiuto parteciperà anche a dei percorsi di (re)inserimento nel mondo del lavoro, e avrà a disposizione avvocati, commercialisti, bancari, psicologi, educatori, insegnanti, appartenenti alle forze dell’ordine, perché, come ha scritto il nostro Cardinale, non basta dare contributi economici, serve “restituire dignità a tutti coloro che a causa della perdita del lavoro o della sua precarietà sono caduti nello scoraggiamento e pensano di non farcela” (per informazioni 06/88815190, o coordinamentocovid@caritasroma.it). “Vorrei veder fiorire nella nostra città – ha scritto il Papa al Cardinale De Donatis – la solidarietà della porta accanto, le azioni che richiamano gli atteggiamenti dell’anno sabbatico, in cui si condonano i debiti, si fanno cadere le contese, si chiede il corrispettivo a seconda delle capacità del debitore, e non del mercato”. Siamo con lei, Santo Padre, nel cercare di farci carità continuando a dire la Verità. Certi che come ha detto lei: La carità senza verità diventa ideologia del buonismo distruttivo e la verità senza carità diventa “giudiziarismo” cieco…
Letto approvato e sottoscrivo cara Costanza. Tutto il resto è Moia.
insieme a molti amici Non abbiamo versato l’8 per mille alla Chiesa Cattolica. Lo rifaremo. Infatti nessuno di noi,che devono mantenere la famiglia, darebbe del denaro a chi lo usasse in maniera così disordinata: per le pubblicità lgtb( diocesi di bologna, centri caritas ecc.) per pagare Moia ed Avvenire e per il fondo di Gesù lavoratore. Un colpo al cerchio e uno alla botte, si direbbe. Oltre al fatto, curioso, che i vescovi e molti cattolici hanno appoggiato una parte politica che sta realizzando quello che ha promesso( vedi scuole paritarie per cui ora si usano i soldi dell’8 per mille per le borse di studio). NESSUN buon padre di famiglia darebbe del denaro ad amministratori così incapaci e così faremo.
E Dio farà a meno del tuo denaro, visto che parli come un liquidatore di aziende. Purtroppo non c e solo la ricerca della Verita, ma anche partigianeria e rancori. Grazie Costanza sono contenta per te di questa “complessita” che cerchi di gestire con brillantezza. Lo Spirito Santo ascolta…:)))
E’ da anni che non verso più l’8×1000 alla Chiesa cattolica, e sono sempre più convinta della mia scelta.
Quello che è successo in questi ultimi mesi è di una gravità inaudita.
La chiusura delle Chiese (so che alcune chiese erano aperte per la preghiera personale, ma non tutte!) che ha anticipato le decisioni civile, l’obbligo della comunione in mano (a proposito…. quando si potrà ricevere di nuovo in bocca?), l’uso dei guanti (per fortuna non tutti i sacerdoti hanno obbedito!)….
Senza parlare della persecuzione di sacerdoti dalla retta dottrina (da parte della Chiesa stessa), dalla mancata difesa da parte dei loro Vescovi di alcuni sacerdoti attaccati in vari modi (un esempio tra tanti, il povero don Lino interrotto da un carabiniere durante la Messa)….
Per non parlare del nuovo Messale in arrivo (e già su quello attuale ci sarebbe molto da ridire!)
L’elenco delle cose inaccettabili potrebbe continuare….
Per cui da anni ho deciso di aiutare direttamente i sacerdoti che ritengo vadano aiutati, pur nei limiti delle possibilità, ma non ho nessuna intenzione di aiutare, con i miei pochi soldi, Avvenire o certe iniziative che non pensano alla salute delle anime, ma anzi le traviano rispetto alla sana dottrina….
Tutto questo mi addolora tantissimo, ma in coscienza non posso fare diversamente!
E’ vero, solo la Chiesa può tenere accesa la luce della Verità, ma purtroppo in troppi casi ha deciso di fare diversamente!
Faccio come te, Cinzia, è il secondo anno che non verso l’otto per mille alla chiesa cattolica, ma aiuto la mia parrocchia, economicamente e con il volontariato, perché per fortuna è retta da pastori fedeli a Cristo. Non voglio buttare i miei soldi in un calderone. Tanti sacerdoti svicolano quando chiedi spiegazioni ‘troppo alte’, perché va tutto bene ma tu non sei in grado di capire, oppure sbraitano che certi discorsi vengono dai soliti tradizionalisti e polemici: non si riesce ad avere una spiegazione logica e semplice, non danno spiegazioni contrastando certe tesi. Liquidano e basta con un ‘lascia perdere’. Poiché non ho altro modo di esprimere il mio totale dissenso all’andazzo, non verso l’otto per mille. È l’unica protesta concreta che posso fare. E lo faccio a malincuore.
Idolatria del rito? Ma lei ci crede o no che l’ostia consacrata è vera carne e vero sangue di Gesù Cristo, così come lo è ogni minima briciola?
@cinzia: e Lei, ci crede?
Ma che problemi ha? In tempi di pandemia è davvero un problema non poter fare la comunione in bocca o riceverla con i guanti? Ieri il prete duran te l’omelia ci metteva in guarda dall’idolatria del rito….beh che dire, aveva proprio ragione….siamo messi male!
Si, siamo messi proprio male se trattiamo con tanta superficialità il Corpo di Cristo…
Gesù, apparendo piangente a Padre Pio, gli mostrava una moltitudine di sacerdoti che consacravano in maniera sciatta e noncurante, definendoli “macellai”!!
Vogliamo anche noi essere considerati così? La forma è importante quanto la sostanza!
Credo che Gesù, nel corso della Sua vita, badasse alla sostanza più che alla forma o alle formalità. Il Messia, che leggeva il cuore delle persone, non solo si lasciò toccare il mantello dall’emorraissa, ma pure la guari’, laddove, la vigente legge ebraica, impediva il contatto con gli impuri.
Con questo, non voglio negare che il decoro non sia necessario: ci mancherebbe!
L’importante, è che non si scada in formalismi che nulla hanno a che vedere con la fede in Cristo: chi, con animo puro, si appresta a ricevere il corpo di Cristo, può toccarlo anche col palmo della mano…
Vedo che hai capito tutto
E magari metterselo in tasca….visto che oggi quelli con “ animo puro” abbondano vero , eh?
@ GP
Non sarebbe decoroso, ma indecente.
Ma avete compreso ciò che ho voluto significare? Cristo, badava alla sostanza o a quel formalismo a cui voi alludete?
E’ sempre più difficile accettare tutto questo. Alzo gli occhi e vedo funzionari tutti attenti a non tresgredire ordini, paure diventate fobiche, amici che si scansano quendo ti vedono. Tutta l’attenzione concentrata nel non essere contagiati, o meglio, nel non trasgredire le norme. Gesù trattato con i guanti non per rispetto ma per igiene. Sono stanco, stanco, stanco. Vieni Signore Gesù.
Preghiera per i pastori, testimonianza ferma e serena, sostegno a radio Maria e invocazione continua allo S.Santo…in questi tempi non ho altre certezze!
mi sembra proprio la cosa da fare, aggiungo fiducia che il Signore non abbandona la Sua sposa, anche se scalcagnata…
Ho versato l’8 per mille per alcuni anni alla comunità ebraica. Ora ho molti dubbi, penso lo darò alla chiesa ortodossa.
I vertici CEI e gli organi d’informazione afferenti obbediscono ormai palesemente a piccine logiche di potere mondano che non hanno a che fare con la Chiesa, con la Sua dottrina e la Sua missione.
Quindi nessuno sia così illuso da fare affidamento sulla CEI per contrastare ddl incompatibili con la dottrina morale cattolica.
Si può al massimo fare affidamento su singoli vescovi e sacerdoti, attuando un accorto discernimento.
I laici combattano la buona battaglia, senza curarsi delle meschine beghe della CEI, e la combattano come esige la Chiesa Cattolica (che in nessun modo va confusa con la CEI), ossia in conformità ai tre pilastri: Magistero autentico, Sacre Scritture e Sacra Tradizione.
Esaminato alla luce dei tre pilastri (non alle opinioni personali del cardinale Zuppi o di Moia o di chi altri) il ddl Zan è irricevibile, e come tale va trattato.
Caro Alessandro concordo. Nessuno si aspetti aiuti dalla Cei ma anche da parte di troppi vescovi e preti. Prepariamoci al peggio come d ‘ altronde si sta verificando da anni. Buona giornata
@Lucia
Grazie, buona giornata anche a lei
Grazie Costanza, purtroppo questa volta non sono d’accordo con te, le minori entrate ( perché comunque ci saranno entrate) serviranno ad alimentare quei rigagnoli di carità e prosciugheranno quei fiumi che alimentano i carrozzoni ideologici ( avvenire p.es.)
Per cui anche in considerazione che la pecunia è un argomento molto ascoltato in CEI ( forse l’unico) una correzione ” filiale ” è non solo doverosa ma necessaria
“Solo la Chiesa può tenere accesa la luce della Verità”…
Dissento. Ma è un articolo chiaro e come sempre ben scritto.
Sono d’accordo sulle gravi perplessità a proposito della nuova legge in merito. Ho già risposto, nei commenti e su un quotidiano medico online, ad un loro responsabile medico italiano che difendeva a spada tratta la nova legge. Ho scritto che si tratta comunque di rapporti con organi non fisiologicamente deputati allo scopo e la medicina si divide in due grossi capitoli: fisiologia e patologia. In altre parole come verso un bambino, ad esempio, che soffre di astigmatismo dalla nascita potrò avere solo tutto il rispetto e l’amore dovuto. Gesù dice nel Vangelo di Giovanni (8, 32): “Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”. “Questo affinché non siamo più come fanciulli sballottati dalle onde e portati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, secondo l’inganno degli uomini, con quella loro astuzia che tende a trarre nell’errore. Al contrario, vivendo secondo la verità nella carità” (Ef 4, 14-15).
Non firmo da anni per devolvere l’8 per mille alla CEI, sapendo che in ogni caso il furbo sistema di ripartizione garantisce che la gran parte dei fondi vadano in ogni caso alla chiesa cattolica sulla base delle preferenze espresse. Sono convinto che la necessaria purificazione ecclesiale debba partire proprio da una sobrietà vissuta e non declamata. Invito chi ne ha la possibilità a sostenere direttamente i santi sacerdoti che grazie a Dio non mancano e la Chiesa che soffre a causa delle persecuzioni anticristiane.
PS: L’oscena linea editoriale Tarquinio-Moia di Avvenire grida vendetta da molti anni, almeno è uscito allo scoperto che il cosiddetto “quotidiano dei vescovi” porta avanti un’agenda sempre più inaccettabile anche da una parte dell’episcopato.
Verissimo il P.S.: per cavare l’occhio che mi dava scandalo, ho disdetto l’abbonamento ad Avvenire.
“[…] fino a che la Chiesa tiene accesa la luce della ragione e della libertà di opinione, bisogna continuare a sostenerla, anche economicamente.” Ho in mente grandi santi che per tenere accesa la luce non avevano bisogno di così grandi fiumi di denaro. E per fare del bene con i nostri soldi, c’è bisogno di essere la Chiesa cattolica?
Signor Francesco A lei ha ragione. Con i Nostri Soldi non abbiamo bisogno della chiesa cattolica per far il bene agli altri.
Che vergogna sentire queste parole . Non con il rancore si superano le difficoltà.
Grazie costanza
Signora Alessandra se lei c’è l ‘ ha con me forse ha frainteso le mie parole. Intendevo dare ragione che non siamo obbligati a dare alla cei offerte e 8 per mille. Io per es le mie ( piccolissime) offerte le do a Acs Aiuto Chiesa che soffre che aiuta le comunità cristiane perseguitate e i poveri in loco senza assecondare sogni di eldorado inesistenti in Europa condannati dai vescovi africani e dai Cardinali Arinze e Sarah. Non se ha letto dell ‘ arresto di un prete a Bergamo con relativa onlus cattolica promigranti per sfruttamento dell’ immigrazione clandestina e altri reati fra cui sesso non consenziente con un giovane migrante…… E già in passato ci sono stati casi simili, senza contare lo scandalo del palazzo lussuoso a Londra e degli scandali simili in giro per le Americhe. Pensi che anni fa leggevo con piacere Avvenire ( che ricevevo gratuitamente) proprio perche aveva articoli che non si trovavano altrove, in primis articoli sulle iniziative delle associazioni prolife. Adesso come dicono tutti e la brutta copia di Repubblica, ma non è colpa mia….Se invece ho frainteso, le chiedo scusa per averla disturbata. Buona giornata
Quello che intendevo dire è che con i propri soldi una persona può aiutare chi vuole nelle modalità che più ritiene opportune, non deve mica regalarli per forza alla cei o al Vaticano…..
Beh,certo non li do’ a sorondo ( quello de : la Cina è quella che applica meglio la dottrina sociale della Chiesa.) O in aiuto fraterno dal Vaticano alla conferenza episcopale argentina vedi Renato cristin su osservatorio van thuan per prove generali di teologia della liberazione applicata.
Vedo dai commenti che l’idea di punire non versando l’8 per mille è diffusissima, forse è l’unica arma che resta al popolo cattolico, colpire nel portafoglio, una parte molto, ma molto sensibile, non so se servirà, ma si può sempre tentare. Eventualmente devolvendo alla chiesa ortodossa, che non sembra toccata dal vento poitically correct,
Però certo dispiace, La Chiesa Cattolica è la Chiesa di Cristo, e vorrei aaiutarla nelle opere di carità,come fatto fnora, ma non voglio finanziare la CEI , un’emanazione politica, oramai, nè men che meno Avvenire, che sta diventando sempre più un tappetino e cassa di risonanza per una certa politica
Cristo ha promesso che accompagnerà la Sua Chiesa sino alla fine dei tempi: la Chiesa che rispecchia al meglio la parola del Redentore e’ fuor di dubbio quella Cattolica (al dì là della debolezze dei suoi uomini), e non quella Ortodossa per ragioni che non approfondisco qui. Conviene sempre sostenere la Chiesa Apostolica Cattolica Romana.
Come piccolo contributo al dilemma 8 x 1000 che, da conservatrice quale sono per natura, vivo e condivido pienamente, rendo volentieri noto che da tre anni almeno la diocesi di Roma usa i fondi 8 per mille per aiutare con una certa generosità i Centri di Aiuto alla Vita della città, che si battono contro l’aborto.
Condivido malesseri e critiche alla nostra gerarchia oggi, del tutto e senza tanta carità, a volte. Allo stesso tempo penso sia bene che si sappia che cosa si toglie, con l’8 x mille, a diverse realtà che cercano di non scendere a compromessi con il mondo
Vera Albe in realtà si può NON dare soldi all ‘ 8 per mille e essere sicuri che Non andranno ad Avvenire o a iniziative strane e allo stesso tempo aiutare l Cav attraverso il 5 per Mille oltre che compilare un bollettino con una qualunque offerta desiderata
Sono d’accordo sul fatto che Avvenire mostra in modo palese il proprio orientamento politico. È un pezzo che non lo leggo più e ho fatto invece l’abbonamento alla Verità che almeno osa dare letture diverse ai fatti e non segue, come la maggior parte dei quotidiani, il mainstream. Non sono d’accordo invece su tutte queste ritrosie sulla Comunione con i guanti o in mano…il Signore che conosco io è Colui che si è fatto pane per noi, ci ama e ci desidera profobdamente, è appassionato di noi e continuamente ci chiama alla comunione sponsale con Lui…non credo proprio gli interessi se lo riceviamo in mano o in bocca, con guanti o senza guanti! Il rispetto per Dio si mostra ben in altro modo. D’altro canto posso anche ricevere la Comunione con mille gesti di supposto rispetto e poi spezzarla per come vivo nelle relazioni o perché faccio di testa mia senza ubbidire alla Chiesa. Questo per quanto mi riguarda è il vero scandalo perché significa contraddire con la vita il Sacramento che ricevo.
Concordo. Però, spero si possa presto riprendere la Comunione in bocca e senza guanti perché, comunque, così mi sento a disagio…
Quest’anno – per la prima volta – non verserò l’8 x mille alla Chiesa Cattolica (e sapendo come funziona il meccanismo di ripartizione ho deciso di firmare a favore della Chiesa Ortodossa).
Tuttavia non farò mancare il mio aiuto perchè – sapendo a quale cifra corrisponde il mio 8 x mille – lo donerò ad un sacerdote, ad una fraternità o ad una istituzione legata alla Chiesa Cattolica che conosco di persona e in cui ho fiducia.
Suggerisco questa soluzione a tutti i dubbiosi al riguardo.
Costanza, scrivi che “la Chiesa ha perso due milioni di contribuenti”… ma non è solo perché alcuni “kattolici” disgustati da certe scelte ecclesiali cercano di protestare in questo modo, bensì, in modo molto più significativo, per ragioni anagrafiche evidenti: cioè che come i praticanti sono in maggioranza anziani, anche i selezionatori della opzione Chiesa Cattolica nella casella otto per mille senz’altro sono in maggioranza anziani, e man mano cederanno il passo a legioni di contribuenti meno “fidelizzati”. Quindi la CEI metta pure in previsione di tagliare un bel po’ di spese.
Io per l’otto per mille indico ancora la Chiesa, ma confesso che l’offerta annuale al ISC (sostentamento clero) quest’anno l’ho convertita in equivalente offerta a sacerdoti che conoscevo e stimavo. L’anno prosdimo non lo so.
Ciascuno si regola come crede, e come sente, ma io credo che dobbiamo continuare a sostenere economicamente la Chiesa comunque, perché la Chiesa italiana è la nostra mamma, e anche se ci sono dentro sacerdoti che non avremmo mai voluto incontrare, nello stesso tempo ci sono sacerdoti e vescovi che stimiamo e amiamo e vorremmo sostenere in tutti i modi, perché stanno dando la vita per noi.
Ma non posso essere d’accordo con te quando scrivi che ” fino a che la Chiesa tiene accesa la luce della ragione e della libertà di opinione, bisogna continuare a sostenerla, anche economicamente.”
Se fosse per questo, allora dovrei dire proprio che “questa” Chiesa non si meriterebbe proprio niente, perché una Conferenza Episcopale che su una questione così drammatica per il paese regge il gioco al suo stesso giornale che le toglie credibilità… beh, anche no. Se dobbiamo premiarla per aver tenuto accesa “la luce della ragione e della libertà di opinione”… Ma dove? Se è dal tempo dei family day che la vediamo in panchina… Anzi, a fare lo sgambetto ai laici coperti di fango sul campo da gioco. Mentre da zona Santa Marta giunge un silenzio assordante. Come ai tempi della legge sulle unioni civili, appunto.
La Chiesa non è Avvenire, questa sovrapposizione piacerebbe ed è auspicata dai referenti di Tarquino, Moia & soci: non diamogliela vinta.
Continuo a firmare per la Chiesa Cattolica, per diversi motivi. Uno è quello che viene detto nell’articolo. Un altro è che, nonostante siamo in un’epoca di grande decadenza (come quelle di cui parla Dante o quella di Alessandro VI) e ci siano molti pastori che si sono persi, è l’unica Chiesa vera ed è quella cui ho scelto di appartenere. Per non darle l’8 per mille, infine, dovrei darlo a chi? A uno Stato che mi rapina a suon di tasse? Agli ortodossi che praticano una fede diversa dalla mia? a chi addirittura crede in un Dio diverso? E perché?
chiesa povera per i poveri?
Sempre le stesse storie sull’ otto per mille: preferireste fare come la Chiesa cattolica tedesca che non da’ i sacramenti a chi non ha pagato la Tassa. ? Qualcuno vi risulta che abbia incolpato la Chiesa tedesca di simonia? Eppure vendono il sacro! Se non paghi la Tassa , non puoi avere matrimonio , funerale cattolico ecc sei cacciato fuori dalla comunita’ !
I tedeschi sono ottusi ma meno ipocriti di noi : paghi la la tassa alla Chiesa cattolica sei cattolico, non la paghi non sei cattolico. E’ tutta una questione di “ do ut des” . E i clienti poi possono anche avanzare pretese : il matrimonio gay, il sacerdozio femminile. Se paghi hai diritto ad essere soddisfatto! E’ la nuova Chiesa, bellezza!
Grazie per l’articolo. Temo purtroppo che la buona volontà della CEI sarà sottoposta ai voleri del vescovo di Roma che, purtroppo, sembra avere più interessi politici che spirituali. Non scrivo questo con vis polemica ma con sofferenza. I fatti sono evidenti, basti pensare all’intervento vescovile romano dopo la nota CEI per la non riapertura delle chiese il 3 maggio u.s.
Non sono disilluso comunque perché il Dio è nella Storia e la Storia è di Salvezza. Non è dato sapere la strategia ma i fatti straordinari che cambiano il corso degli eventi ci son sempre strati grazie a laici che con la loro fede oltre l’umano pensare hanno spostato più di un granello di senapa (si pensi a Giovanna d’arco ricordata pochi giorni fa)
Grande Costanza nei tuoi articoli vedo i miei pensieri .
Io posso soltanto dire questo.
Quelli della CEI, di Avvenire e i pastori del gregge, nel passato hanno tuonato contro divorzio, aborto, rivoluzione del diritto di famiglia, compravendita di neonati … e chi più ne ha, più ne metta … ma se devono sempre interloquire con GENTE CHE HA DECISO DI SUICIDARSI dal punto di vista demografico, culturale e ambientale … che cosa ci possono fare?
Io stesso, se avessi in casa un parente depresso che ha deciso di suicidarsi, adotterei un atteggiamento un po mellifluo nei suoi confronti, anche se poi qualcuno potrebbe interpretare questo atteggiamento come connivenza nei confronti delle tesi del suicida.
Signor Beppe il problema è che Cei, Vescovi e Cardinali non lasciano semplicemente laisser aller come dicono i francesi, ma sembrano proprio strizzare l ‘ occhio ad aborto, eutanasia ecc e non credo che nel Vangelo si contempli ciò. Non sarebbe meglio in primis per essi lasciare l’ abito e diventare politici, sindacalisti? Poi non si lamentino se la gente ormai li snobba e non versa più offerte, 8 per mille come prima e non si sorprendano che le vocazioni siano ai minimi termini. Buona serata
Io invece ho sempre continuato ad indicare la Chiesa Cattolica come destinataria del mio 8 per mille.non ho mai smesso, anche se, come molti tra coloro che hano commentato qui e molti altri ancora, negli ultimi anni confesso che ho fatto fatica.
Io credo che con l’8 per mille la Chiesa Cattolica abbia in gran arte fatto del bene a chi ne aveva bisogno. Probabilmente ha fatto molto di più, concretamente, la Chiesa Cattolica che molti altri enti, incluso lo Stato Italiano, in questi anni e anche in questi mesi di grave crisi sanitaria ed economica. Perchè i miliardi promessi ma mai corrisposti aiutano poco, quando confrontati coi molto più utili aiuti, magari più modesti che però raggiungono davvero le persone.
Che poi io non mi senta tanto confuso da ciò che osservo in questi tempi, questa è tutt’altra cosa.
Però la Chiesa è di Gesù. Non è della CEI. Non è nemmeno del Papa e tantomeno di Avvenire. E quindi non posso non credere nella Chiesa e nel fatto che il Signore, in quanto sua, non farà di tutto per guidarla dove vuole che vada. Nonostante gli ecclesiasti; tantissimi dei quali, peraltro, sono persone magnifiche, spesso eroi dimenticati, martiri in diverse parti del mondo di cui si parla troppo poco, con ciò facendo mancare a tutti noi cristiani un esempio su come dovrebbe essere vissuta la sequela di Cristo.
Peraltro, tornando all’8 per mille, credo che sia troppo facile smettere di destinarlo alla Chiesa Cattolica che di sicuro non verrà mai a bussare alle nostre porte in divisa e berretto verde per recuperare il non versato. Forse sarebbe un messaggio molto più forte smettere di pagare la quota parte delle tasse che versiamo allo stato e che vanno a rimborsare pratiche come l’aborto o il cambio di sesso per le persone che lo desiderano, tanto per fare un esempio. Certo, la Chiesa potrebbe magari anche prendere coraggio se dovesse osservare questo tipo di “obiezione di coscienza”. Chiaro, per fare questo ci vuole più coraggio, molto più coraggio che non destinare alla Chisa Cattolica l’8 per mille di soldi che comunque dobbiamo pagare. Ci vuole il coraggio della testimonianza e del martirio.
Finiamola con dire che chi non dà l’8×1000 alla Cei non lo dà alla Chiesa Cattolica!
LA CEI NON E’ LA CHIESA CATTOLICA!!! E’ UNA MENZOGNA DIRE QUESTO!
Il mio sostentamento economico alla Chiesa lo posso dare tanto e quanto (e più) anche senza CEI!
La Chiesa Cattolica esisteva da più di 1900 anni prima che si inventasssero le conferenze episcopali!
Cosa faremo se alla nostra cara CEI venisse in mente di toglierci i sacramenti se non le diamo l’8×1000 esttamente come avviene in Germania?
LA CHIESA CATTOLICA NON E’ LA CEI!
Ho chiesto ad Avvenire di sospendere L ‘invio del giornale a casa mia, non condivido più la sua linea editoriale.
Ovviamente volevo scrivere “Che poi io mi senta tanto confuso da ciò che osservo in questi tempi, questa è tutt’altra cosa.”
Chiedo venia anche per qualche altro errore come “hano” anzichè “hanno” o “Chisa” anzichè “Chiesa”… Non sempre la tastiera Wi Fi (o le dita?) fanno ciò che il cervello vorrebbe facessero.
Chissà come avran fatto tutte le persone nate prima delle conferenze episcopali ad adempiere all’obbligo di contribuire alla Chiesa?
Con libere elargizioni, che hanno permesso gli ospedali, le scuole e splendide chiese
Condivido l’opinione di Costanza, perché noi tutti non dobbiamo mai pensare di separare i tre Corpi, cioè le tre dimensioni del corpo di Cristo : il corpo di nostro Signore, la Chiesa sua Sposa ed il corpo Eucaristico…pertanto la Chiesa va sempre sostenuta.
APPUNTO!
Vogliam parlare delle stupende chiese all’epoca della CEI?!
@Giulia & Company
Vorrei citare gli apostoli Paolo e Pietro, che sono la “CEI” dei tempi andati…
Paolo: “Ognuno stia sottomesso alle autorità costituite, poiché non esiste autorità se non da Dio e quelle che esistono sono stabilite da Dio. Pertanto, chi si oppone all’autorità, si oppone all’ordine stabilito da Dio. E quelli che si oppongono si attireranno addosso la condanna” (Rm 13, 1-2)- Pietro: “State sottomessi ad ogni istituzione umana per amore del Signore..
Disclaimer: non vale per i luterani…😁
Non riconoscere l’autorità nonchè l’utilità delle conferenze episcopali non significa affatto non riconoscere l’autorità dei vescovi. Se io obbedsco alle cavolate che ha tirato fuori la CEI non è certo perchè me l’ha detto la CEI, ma perchè il mio vescovo di riferimento me l’ha detto!
Poi so benissimo che secondo certa gente non c’è frutto dal Vaticano II che non sia cosa buona e giusta…ma l’autorità va al vescovo, non alle associazioni di vescovi! Questo dice il Catechismo della Chiesa Cattolica!
I vescovi non hanno alcun obbligo di obbedire alla CEI,è più un’usanza che un dovere legale!
@Roberto C
Citazione totalmente non pertinente e quindi sviante, ossia abuso della Parola di Dio per patrocinare posizioni in contrasto con la Parola di Dio, e quindi con la dottrina della Chiesa Cattolica
1) gli apostoli Paolo e Pietro non sono in alcun modo “la CEI dei tempi andati”. La CEI non è un apostolo, né il successore di un apostolo.
La Chiesa non potrebbe esistere se non ci fossero successori degli apostoli, se la CEI non esistesse la Chiesa esisterebbe comunque, tant’è vero che la CEI non esisteva prima del 1952 ma prima del 1952 la Chiesa in Italia esisteva eccome.
2) Per quanto riguarda l’obbedienza all’autorità civile, il Magistero – cui compete insegnare l’autentico significato della Parola di Dio scritta – proclama:
“L’autorità è esercitata legittimamente soltanto se ricerca il bene comune del gruppo considerato e se, per conseguirlo, usa mezzi moralmente leciti. Se accade che i governanti emanino leggi ingiuste o prendano misure contrarie all’ordine morale, tali disposizioni non sono obbliganti per le coscienze. « In tal caso, anzi, chiaramente l’autorità cessa di essere tale e degenera in sopruso » [Giovanni XXIII, Lett. enc. Pacem in terris, 51].” (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1903).
Alcune considerazioni.
Le rassicurazioni del relatore, onorevole Zan, nulla valgono perché le norme sono interpretate ed applicate dai magistrati, stante anche l’ estrema genericità della formulazione e, conoscendo l’orientamento di parte della magistratura, non c’è nulla di buono da aspettarsi.
Il comunicato della Cei troppo bello per essere vero , anche se espresso con un linguaggio che ammicca al politicamente corretto,e probabilmente il massimo, nell’ attuale situazione è stato ovviamente subito bilanciato da un’intervista riparatrice su avvenirre
Mi chiedo come abbia fatto la Chiesa cattolica a vivere e fiorire , nel passato, senza gli organismi burocratici che l’appesantiscono ( forse occorrerebbe rileggere Ratzinger )e trovo un po'” incoerente l’ invito all’obbedienza sempre e comunque, dopo aver chiesto la parresia ed esaltato chi diceva che l’obbedienza non è una virtù!
Bello il fondo Gesu Divino Lavoratore, mi chiedo però perché non si sia costituita una squadra di professionisti, avvocati, psicologi, medici, per intervenire in aiuto e sostegno dei singoli e famiglie che si trovano ad affrontare difficoltà o a sostenere azioni legali per aver espresso posizioni conformi al magistero della Chiesa .Penso, per esempio, alle famiglie in difficoltà cui sono strappati i figli. Ho sentito la testimonianza del signor Martini e ne sono rimasta sgomenta e fortuna per lui che aveva mezzi economici e capacità per reagire, ma gli altri?
Sono molto incerta sulla destinazione dell8 per mille, certo quello che e’ successo domenica corsa per la solennità del Corpus Domini mi ha rattristato ed indignato. Divieto di inginocchiarsi ( personalmente l’avrei fatto per terra e non sulla panca) per la consacrazione e l’adorazione dell’Ostia perché la distanza di un metro e mezzo è stata calcolata tra persone sedute od in piedi,
Fatta salva la prudenza, che è una delle virtù cardinali, avremo bisogno di sacerdoti con il cuore di Cristo, non di funzionari .
Giusto , caro Roberto C,ma solo se le “ autorita’ costituite” sono leggittime. Se invece sono arrivate al potere in maniera non legittima,con raggiri e astuzie o con la violenza, se cioe’ sono false autorita’ , allora non e’ dovuta loro obbedienza. Il problema e’ un problema di legittima autorita’ versus falsa autorita’ .
Nella Chiesa ci sono sempre stati problemi di Papi ed anti-Papi. A chi prestare obbedienza in tali circostanze?
La
Le parole degli apostoli sono inequivocabili. Spesso, Paolo, Pietro e gli altri Apostoli (Barnaba compreso), erano in aspro disaccordo tra loro: mancava, potremmo dire, quella collegialità, quella unione di intenti che ora, nel nostro tempo, la CEI esprime nel miglior modo possibile.
L’obbedienza all’autorità costituita è dovuta:recentemente, l’ha capito pure padre Bianchi, spesso sopra le righe ma concorde sul principio di obbedienza di memoria paolina e pietrina.
Giovanni XXIII, dialogava, contrariamente ai suoi predecessori, con ogni centro di interesse: asseriva che occorreva sposare pure la causa degli atei quando questa, moralmente, non urtava con i principi non negoziabili della dottrina cattolica. Fu assai avversato per questo suo sentire; come Francesco, che cava il buono presente in ogni persona che non confida in Dio, e non sopporta chi brandisce il rosario e poi nulla osserva del Vangelo.
1) “Le parole degli apostoli sono inequivocabili”
Ti ho mostrato che stai pesantemente equivocando le parole degli apostoli. Obietta nel merito delle mie contestazioni, altrimenti te la canti e te la suoni da solo
2) “L’obbedienza all’autorità costituita è dovuta”.
Idem come in 1. Ti ho obiettato citando non me stesso, ma il Catechismo; rispondi nel merito.
3) “Giovanni XXIII, dialogava, contrariamente ai suoi predecessori, con ogni centro di interesse [?]: asseriva che occorreva sposare pure la causa degli atei quando questa, moralmente, non urtava con i principi non negoziabili della dottrina cattolica”
Ti informo che “i predecessori di Giovanni XXIII” raccomandavano come guida sicura san Tommaso d’Aquino, il quale era talmente attento a non sprecare nulla di vero che ha accolto e rivisitato nella sua opera moltissime affermazioni di un notorio pagano, Aristotele, che egli chiamava “il Filosofo”, tanto ne pregiava l’acume.
4) “Francesco non sopporta chi brandisce il rosario e poi nulla osserva del Vangelo”
E chi sarebbe quello che “brandisce il rosario e poi nulla osserva del Vangelo”?
Sarei io?
Saresti tu?
Gradirei che circostanziassi l’accusa, se non altro per capire se sono io quello che “nulla osserva del Vangelo”.
Credo che fosse chiaro a chi mi riferissi…tant’e’ vero che il “politicizzato” Kosmo pare aver ben compreso (e non gradito); che ne so io, del resto, se lei reciti il rosario o no? Concordo che il “tomismo” fosse un cardine di tutti i predecessori del “Papa buono e santo”: credo che l’enciclica “Aeterni Patris” di Leone XIII affermi in particolar modo quel sentire. Rosmini, che godeva della stima di Papa Mastai, ( riabilitato con tutti gli onori da Papa Ratzinger), “pago dazio” perché percepito troppo innovativo e soprattutto anti-tomista…perciò, di che parli?
Rileggiti bene poi quanto affermato in particolar modo dell’apostolo Paolo e fattene una ragione.
PS: Conosco ML65 (alias mente-libera) ma non ho nulla a che vedere con questi.
E tu come fai a conoscermi? E’ una vita che non commento sul blog di Costanza. Chi ti conosce? non ci siamo mai incontrati
L’hai fatta fuori dal vaso, Mente. Ti sei tradito da solo.
Il poveretto sta facendo il “giro delle sette chiese” in cerca di un po’ di visibilità: prima da Berlicche, che lo ha sgamato, poi da Guzzo (che mi ha impedito di rispondere a questo bel tomo), adesso ritorna qui cercando di farla sotto al naso a tutti.
Invito l’admin a verificare quello che ho detto.
Effetivamente Roberto C. ha “cominciato” a commentare qui il 18 aprile 2020, l’ultimo commento di Kosmo era dell’ottobre 2019…
Ma scusate, che vuol dire? Ad onor del vero, il mio primo commento su questo blog risale nel 2017 (col nome di Roberto): credo che espressi rammarico per la scomparsa del Card. Caffara. Antecedentemente a quella data, seguivo il blog senza intervenire. Ho letto su altri blog i battibecchi tra tale “Kosmo” e Mente Libera 65, quest’ultimo pure “bacchettato” e forse bannato dall’admin.
Anche da Berlicche impersonavi altri utenti per darti ragione da solo.
e forse bannato dall’admin.
E tu cosa ne sai? Io non ho commentato da ottobre ma l’admin non mi ha bannato.
Da come fa la vittima censurata è chiaro che è lui (e se non è ui è il suo gemello).
Nota: per chi conosce il diritto (come il sottoscritto), ” centro di interesse” equivale a “parte”: ogni parte è o esprime un centro di interesse.
1) “Rileggiti bene poi quanto affermato in particolar modo dell’apostolo Paolo e fattene una ragione.”
Ti ho mostrato qui, citando il Catechismo, che la tua interpretazione delle parole dell’apostolo Paolo è smaccatamente sviata e incompatibile con la dottrina cattolica, e non c’entra niente ma proprio niente con la CEI:
https://costanzamiriano.com/2020/06/15/solo-la-chiesa-puo-tenere-accesa-la-luce-della-verita/#comment-148594
Quindi o rispondi nel merito alla mia contestazione, o sei tu a doverti fare una ragione del fatto che hai detto una sciocchezza (l’ennesima, peraltro) e insisti a perorarla.
2) Alla tua affermazione secondo cui “Giovanni XXIII, dialogava, contrariamente ai suoi predecessori, con ogni centro di interesse”, ho risposto mostrando che san Tommaso d’Aquino, raccomandatissimo dai predecessori di Giovanni XXIII quale faro delle teologia, teneva in grandissimo pregio il pagano Aristotele. Sei in grado di negarlo? No.
Quindi le tue divagazioni su Rosmini ecc. c’entrano come i cavoli a merenda.
Aggiungo che se ti prendessi la briga di leggere l’enciclica sociale “Mater et Magistra” di Papa Roncalli, ti accorgeresti che non fa altro che citare, elogiandone l’insegnamento, i predecessori Leone XIII, Pio XI e Pio XII.
Lo stesso dicasi per la “Pacem in terris” (leggere per credere).
Quindi non sai nemmeno di che stai parlando.
Certo che affermare che il pensiero di colui che è stato prescelto da Dio per diffondere il Suo Vangelo, sia incompatibile con la dottrina cattolica, la dice lunga…
Rosmini, se ne conosce le vicende, era avversato proprio perché percepito come non allineato al “tomismo”, caratterizzante tutto quel secolo.
È altrettanto inconfutabile che il pontificato di Giovanni XXIII segno’ una netta frattura coi pontificati precedenti, imprimendo una modernizzazione della Chiesa che nessuno avrebbe mai ritenuto possibile.
Papa Pacelli pontificava senza mai uscire dalle mura vaticane; Papa Roncalli, si è recato pure nelle patrie galere.
1) “Certo che affermare che il pensiero di colui che è stato prescelto da Dio per diffondere il Suo Vangelo, sia incompatibile con la dottrina cattolica, la dice lunga…”
Capisco che tu non abbia argomenti, ma ripeto; ti ho mostrato, Catechismo alla mano, che la tua intepretazione delle parole dell’apostolo Paolo è incompatibile con la dottrina della Chiesa, e che quindi tu stai abusando della Parola di Dio scritta piegandola a interpretazioni fuorvianti.
Rispondi nel merito, se ne sei capace (è chiaro che non lo sei, ma non si sa mai)
2) Quanto alla “modernizzazione [?] della Chiesa” di Giovanni XXIII in “netta frattura” con i predecessori, posso dirti che questo è un pensierino da bar sport.
“Papa Pacelli pontificava senza mai uscire dalle mura vaticane; Papa Roncalli, si è recato pure nelle patrie galere” invece è da bar sport dopo aver alzato il gomito un po’ troppo.
Digita su google “Papa Pacelli defensor civitatis”, così impari qualcosa al riguardo…
Ovviamente intende Salvini… Se non si fosse capito, Roberto c. é pro cei, pro Enzo Bianchi e anche papofilo… Praticamente uno col prosciutto sugli occhi
🙄🙄🙄🙄
@Alda
Praticamente stai semplicemente dicendo che sono cattolico.
🤗
Se essere pro CEI, pro Enzo Bianchi, pro Bergoglio vuol dire essere cattolici, allora io sono mussulmana.
Vedo che ha le idee molto chiare, anzi, algide!🤤
modernista catto-luterano, prego.
Roberto C sembra l’ennesima incarnazione del troll ML65
No, certo, di quelle romaniche, gotiche, barocche ed anche quelle eclettiche dell’Ottocento, tutte costruite con le offerte dei fedeli. Ad esempio, Maria Ausiliatrice voluta da don Bosco, può essere vista come un monumento kitsch, ma ogni pietra è stata pagata da poveri e ricchi, con vera devozione e spesso con sacrificio
Parlo per me: NON mi piace affatto aver dovuto, nella mezza età, cominciare a criticare la CEI ( e non faccio di ogni erba un fascio, lo so che ci sono sempre anche vescovi piu che ammirevoli in Italia).
Ma quando la Conferenza Episcopale di una nazione, su temi di assoluto rilievo politico e sociale, prende derive che spiazzano proprio i laici cristiani che più cercano di realizzare nel mondo la loro vocazione alla santità…allora dovere dei laici è criticare la azione pubblica dei vescovi.
E non importa che queste prese di posizione siano prese indirettamente, tramite il giornale di proprietà della CEI. Anzi questo aggrava la insidiosità del dire e non dire, del lanciare il sasso e nascondere la mano, che si ricava dal complesso di dichiarazioni contradditorie, per cui ci sono ancora vescovi che parlano da vescovi alternati a vescovi che parlano da cortigiani (come quello che ha fatto il video adulatorio con la canzone di Rino Gaetano), vescovi che parlano da centrosociale, vescovi che parlano da arcigay o quasi.
Perché la CEI non può semplicemente licenziare Tarquinio e Moia? Chi li protegge? Perché hanno il potere di sconfessare le linea del presidente della CEI e nessuno li tocca?
Che fine ha fatto il bravissimo ex direttore di Avvenire Boffo, licenziato senza giusta causa pochi mesi dopo la elezione dell’attuale pontefice?
@VMM
Mi riconosco in quello che dici
Cara Valeria Maria Monica parole da incorniciare le sue. Neanche a me fino ad un paio di anni fa sarebbe venuto in mente di dover esprimermi contro cei e Vaticano. Tant ‘ e… Riguardo alla sua domanda del perché Moia & Co spadroneggino impunemente e perché in Vaticano hanno dalla loro gli attuali padroni,non vedo altra spiegazione. Credo che bisognerà aspettare il prossimo pontificato per vedere se sloggeranno….. Tristezza infinita!!!
Pure io talora rimpiango l’ex direttore Boffo.
Un’altra statura, riconosciuta anche dagli avversari.
Se non sbaglio, fu all’avvento di Galantino che fu costretto a farsi da parte.
Si, Maria, fu l ‘ avvento di mons Galantino( quello dei volti inespressivi) a segnare la fine di Boffo ad Avvenire. Ci fu tutto un intrigo che non ho mai capito più di tanto. Sicuramente Boffo non era intonato con la chiesa attuale. Buona serata
Ai tempi delle “dimissioni” di Papa Benedetto XVI seguivo molto la televisione dei vescovi Tv2000, e ricordo che parlando di vescovi l’allora direttore, il bravissimo Dino Boffo, ebbe diverse volte trovarsi a usare per alcuni di loro l’aggettivo “Virile”; io che allora, molto ingenuamente, credevo in “Una” Santa Chiesa Cattolica mi chiedevo perché ci fosse bisogno di sottolineare questo particolare modo di essere. Poi dall’elezione di Bergoglio, la nomina da Galantino, il licenziamento su due piedi di Boffo , l’avvento dei vari Padri Martin ecc.ecc. ecc. mi sono ricordata delle parole di Papa Paolo VI a proposito di un certo fumo che era entrato nella Chiesa e di conseguenza nella necessità di dover cominciare a discernere il contenuto delle parole di “certi” uomini di chiesa.
E visto che ho tirato in ballo la Tv dei vescovi ” Italiani”, mi sono sempre chiesta perché vista la denatalità che affligge l’Italia perché non promuovere e pubblicizzare associazioni che aiutino le “mamme in dubbio …..”. Invece niente di niente, mentre da mattina a sera è un martellamento unico ad aiutare le mamme africane, i bambini africani, i migranti africani…..
@Alessandro
Bolli i miei discorsi da “bar sport” e sali in cattedra, ma non comprendi (spesso) nemmeno il significato medesimo delle parole – in ultimo, questa: modernizzazione :adeguamento agli usi, ai gusti dei tempi moderni- aggiornamento, ammodernamento, rimodernamento, (non com.) rimodernatura, rinnovamento, svecchiamento.
La modernizzazione attuata da Giovanni XXIII, si estrinseco’ sin dalle prime parole pronunciate dal medesimo in apertura dei lavori del Concilio Vaticano II, che fu’ definito ecumenico. Il Papa, voleva che la dottrina venisse approfondita in modo di avere una forma che rispondesse alle esigenze del tempo; successivamente, pure Paolo VI (Enciclica Ecclesiam suam di PAOLO VI 6 agosto 1964), fece eco a Giovanni XXIII ribadendo che la dottrina
“non può essa rimanere immobile e indifferente davanti ai mutamenti del mondo circostante”.
Già nel 1.914, l’allora sacerdote Angelo Roncalli, confidò che la Chiesa avrebbe dovuto abbandonare l’uso del latino nelle funzioni per rendersi prossima e comprensibile al popolo incolto.
Il motto che ben riassume tutto il pensiero e l’agire del “Papa buono”, è questo: “Decidere di vivere intensamente ogni attimo, come se fosse il primo e come se fosse l’ultimo, con la coscienza che «noi siamo sulla terra non per custodire un museo, ma per coltivare un giardino pieno di fiori e di vita”.
Analizza i lavori del Concilio Vaticano II, e vedrai se non hanno costituito una “frattura” col pontificato di Papa Pacelli.
In risposta a Giulia, avevo citato le parole di San Paolo in modo più che pertinente, poiché l’Apostolo, sebbene metta al primo posto l’autorità suprema di Dio e la Sua parola, invita sempre al rispetto dell’autorità umana costituita.
@Roberto C
Capisco benissimo (purtroppo) i tuoi interventi
1) “In risposta a Giulia, avevo citato le parole di San Paolo in modo più che pertinente, poiché l’Apostolo, sebbene metta al primo posto l’autorità suprema di Dio e la Sua parola, invita sempre al rispetto dell’autorità umana costituita.”
Ti ho mostrato qui, citando il Catechismo, che la tua interpretazione delle parole dell’apostolo Paolo è smaccatamente sviata e incompatibile con la dottrina cattolica, e non c’entra niente ma proprio niente con la CEI, di cui si stava discutendo:
https://costanzamiriano.com/2020/06/15/solo-la-chiesa-puo-tenere-accesa-la-luce-della-verita/#comment-148594
Quindi rispondi nel merito alla mia contestazione (è la terza volta che te lo chiedo, hai visto mai…)
2) Giovanni XXIII non c’entra niente con ciò di cui stiamo parlando (quindi è inutile che mi ragguagli sulla biografia di Papa Roncalli), l’hai evocato tu, e ti ho già risposto come segue:
Alla tua affermazione secondo cui “Giovanni XXIII, dialogava, contrariamente ai suoi predecessori, con ogni centro di interesse”, ho risposto mostrando che san Tommaso d’Aquino, raccomandatissimo dai predecessori di Giovanni XXIII quale faro delle teologia, teneva in grandissimo pregio il pagano Aristotele. Sei in grado di negarlo? No.
Il che significa che da sempre (ossia: da ben prima di Giovanni XXIII) la Chiesa tiene in grandissimo pregio ogni frammento di verità, da qualsivoglia parte provenga
Credo che non ci comprendiamo proprio; d’altronde nemmeno i teologi si comprendono tra di loro. Papa Francesco, parlando del suo rapporto amicale col patriarca ortodosso Bartolomeo, ha detto che vale più un abbraccio tra loro due che la discussione tra i teologi delle parti.
Sempre in tema di divagazione: chi può negare che Aristotele quanto i suoi principi non fossero cari a nostra Madre Chiesa? Ricordiamo che solo nel 1805 (ho detto bene?) la Chiesa abbandonò il sistema geocentrico sancito da Aristotele e Tolomeo.
si Roberto C non vi comprendete, direi che basta così.
Grazie
@Kosmo: Ma tu sei proprio fuori! Non ho mai impersonato alcun utente da Berlicche e manco frequento quel blog. Rileggi quanto ho scritto qua e comprenderai che mi riferivo a ml65 (probabilmente bannato dall’admin), e non a te.
PS: non vedo la mia ultima replica ad Alessandro.
Si vede che non capisci l’italiano! ho detto proprio questo: se non lo vedi su queste pagine non è detto che sia stato bannato dall’admin! E portavo come esempio il fatto che io stesso non ero presente su queste pagine da un sacco, ma non perchè io sia stato bannato.
A meno che… A meno che tu non sappia che ML è stato bannato. Ma a questo punto…
Concordo sul discorso “omofobia”, trovo terribile che l’epidemia non è servita a un tubo per certe persone. Chi ha in mente un’ideologia insana non la cambia nemmeno di fronte alla morte.
Per quanto riguarda l’8 per mille, è il primo anno che non lo pago. L’ho fatto con un tremendo scrupolo di coscienza, ma di fronte a questa chiesa completamente asservita a questo scellerato governo non ho avuto più remore. Chiusura delle chiese, il Concordato ignorato bellamente, Messe col popolo vietate da forze dell’ordine traformate in polizia di regime e vescovi silenti di fronte a ciò, imposizione della Comunione sulla mano e infine quei terribili guanti in gomma del sacerdote mi hanno fatto prendere la sofferta decisione. E ora non ne sono pentito.
Prego per questi pastori perché si ravvedino.