di padre Maurizio Botta
Qualche anno fa un caro amico, Luca Teofili, diventato preside dell’Istituto paritario Gianelli mi propose di diventare insegnante di religione per le scuole medie (i miei colleghi e i genitori mi perdoneranno se le chiamo ancora come le chiamavamo noi da piccoli!).
La proposta in quei giorni mi richiese settimane di tempo per rispondere, visto il numero esagerato di impegni, ma alla fine, ponendo mille condizioni e specificazioni, accettai.
Lui andò via l’anno dopo, ma io sono ancora qui a insegnare e Luca non sa quante volte l’ho ringraziato in questi ultimi cinque anni per il dono che mi ha fatto.
Penso che tutti i sacerdoti dovrebbero farsi il regalo di insegnare a scuola.
Non c’è nulla che apra la mente e tenga vivi come insegnare.
Sono da pochi giorni terminati gli esami di Terza Media e insieme ai miei colleghi e alla preside siamo stati letteralmente travolti dall’emozione davanti alle prove orali dei nostri ragazzi. Nel nostro istituto, tra noi docenti, c’è un rapporto a dir poco di affettuosa collaborazione, stima e simpatia e credo che questa scuola sia una vera e propria isola felice.
Genitori e ragazzi ci hanno scritto lettere così profonde e commoventi da ripagarci di ogni fatica, soprattutto burocratica, che il sistema scolastico infligge ogni anno: regole e norme assurde, molte volte incomprensibili, a cui bisogna sottoporsi con fede cieca.
Quello che oggi vi propongo è un piccolo video realizzato da Giovanni Tomassi uno dei nostri allievi più bravi. Ha montato video e immagini, già esistenti online, sulla sequenza di Fibonacci per completare la sua esposizione accuratissima tesa a dimostrare la bellezza della matematica.
Crediamo che il vero delitto sia non solo non saper includere i ragazzi e le ragazze con difficoltà, ma forse ancora di più non saper far sentire accolti e stimolati i ragazzi e le ragazze più vivaci intellettualmente. Penso, allora con commozione, alle presentazioni immense di Giulia con la sua arpa, di Lorenzo, di Anastasia, di Camilla, di Maria Alessandra, di Giulia Roberta e avrei voluto che i più pessimisti borbottoni sui giovani di oggi fossero stati lì a contemplare tanta bellezza, tanta grazia, tanta simpatia, tanta ironia… Molti dei ragazzi di questa Terza hanno fatto in questa scuola tutto il loro cammino, dalla scuola dell’infanzia alle elementari fino all’esame di qualche giorno fa.
Vi chiederete il perché di questo post…
In primo luogo volevo condividere con voi un po’ di bellezza e un po’ di speranza.
In secondo luogo ho pensato che se fossi oggi padre sarei felice che qualcuno mi aiutasse a scegliere a quale scuola media di Roma iscrivere mio figlio. Sarei tanto felice di iscrivere all’Istituto Gianelli mio figlio o mia figlia proprio perché capace di far crescere tutti i ragazzi, sia quelli con difficoltà sia le eccellenze. Ho visto tante scuole in questi anni di predicazione e questa è una di quelle che spero possa continuare a vivere e a crescere per tanti tanti anni ancora.
Sono gli insegnanti appassionati che generano passioni negli alunni.
Grazie Padre Botta
L’ha ripubblicato su harvest60.
Caro padre, lei è certamente un bravissimo insegnante ma l’istituto dove lei insegna, dal cui nome suppongo si tratti di una scuola privata cattolica, sembra essere davvero, come lei stesso ammette, “un’isola felice”. Le auguro tuttavia di continuare così, spero che passi una buona estate. Cari saluti. Giuseppe
Che bella questa riflessione, ho visto il video perchè sono iscritta al canale Oratorium. In questi giorni sto ascoltando “Divenire” di Einaudi ed essendo laureata in biologia, pensavo che avrei fatto un video con piante che crescono, fiori che sbocciano, un bambino che cresce nella pancia della mamma…ancora adesso da adulta, meraviglia la creazione. Che bello stupirsi ancora! Che bello sapere che ancora ci sono ragazzi così. Grazie Padre Maurizio, grazie Costanza per avere condiviso
Grazie per aver condiviso e fatto conoscere questa realtà….se abitassi a Roma sicuramente saprei dove iscrivere i miei figli!!@
Ho visto il video da Oratorium. Non immaginavo che fosse stato realizzato da un ragazzo di 14 anni…
Grazie Padre, ma perdonami, mi sembra facile parlare con tanto entusiasmo lavorando in quella che tu stesso hai definito “isola felice”… io andrei a vedere come se la passano gli insegnanti delle scuole di periferia, e delle periferie più estreme di Roma…
Ho apprezzato moltissimo il video, come ex insegnante l’ho trovato di una bellezza commovente. C’è tanta passione, competenza, profondità doti che sono state coltivate in modo egregio da questa scuola!!! Ancora tanti complimenti a Giovanni e auguri per il.suo futuro che sarà sicuramente splendido viste le premesse!!!!