di Costanza Miriano
Vedo che c’è un grande agitarsi dalle parti della lobby lgbt, con Padre Martin in testa, in compagnia dei vescovi tedeschi, ma non solo, dopo il pronunciamento della Congregazione per la Dottrina della Fede. Soprattutto un gran rumore di unghie sui vetri, per dimostrare, come tenta di fare padre Piva su Città Nuova (che tristezza, chissà che direbbe Chiara Lubich) che il pronunciamento non ha tanto valore perché il Papa ha “solo dato l’assenso alla pubblicazione, non l’ha ordinata”.
Ripeto, che tristezza. Potrebbe il Papa dare l’assenso a una cosa con la quale è in disaccordo? A me pare poco rispettoso della sua intelligenza. E tra l’altro i suoi fidi schinieri gridano allo scandalo solo quando a “criticare” le sue posizioni sono i cosiddetti tradizionalisti, mentre quando lo tira per la talare e cerca di smentirne le affermazioni lo schieramento opposto (che brutto parlare di due fronti, ma tant’è), allora quello che il Papa ha detto non conta niente…
Boh, sarà che io sono troppo semplice, ma queste guerre per bande non le capisco, nel senso che proprio non le vedo. Credo che siano una specie di brusio di fondo, che non ha nessun valore rispetto a quella cosa enorme che è la Chiesa. Infatti quando dal Tg3 stavo per passare a Rai Vaticano, tutta felice perché finalmente avrei lavorato fianco a fianco con i costruttori del Regno dei cieli, il mio padre spirituale mi disse sibillino “speriamo solo che tu non perda la fede”.
Non l’ho persa, credo, ma forse solo perché so poco, e non capisco abbastanza delle trame di potere (non dovendo fare carriera, ho il privilegio di potermene disinteressare). Quindi, qui dal pianeta in cui vivo, a me la Verità pare semplicissima. Una mia collega più scaltra di me da anni mi dice che prima o poi capirò che Uan era un pupazzo, non una persona vera, e che Babbo Natale non esiste, ma nel frattempo, finché non mi convince di questo, ecco come la vedo.
Il Papa vuole tendere la mano alle persone che provano attrazione verso lo stesso sesso, perché vuole che nessuno si senta fuori dalla Chiesa, se lo desidera. Benedice le persone, ripeto, perché ogni persona è voluta e cercata da Dio fino a che non muore (dopo, se avrà rifiutato Dio, non potrà più tornare indietro). Il magistero papale dunque non potrà mai e poi mai dire che la Chiesa benedice le unioni tra persone dello stesso sesso, perché la sessualità nel piano di Dio è tra un uomo e una donna, in una unione stabile, aperta alla vita. I rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso non sono nell’ordine voluto da Dio. Dire che qualcosa non è voluto da Dio, ormai dovrebbero saperlo anche i muri e i bambini della prima comunione, per non dire dei teologoni con quattro lauree, non vuol dire che c’è un Dio sadico che non vuole che ci divertiamo, ma che Dio come fa un Padre (alla milionesima potenza) cerca di proteggerci da quello che ci fa male. Mi dispiace, crederò al pupazzo di Bin Bum Bam ma io sono certa che il Papa su questo non potrà mai cambiare, per quanto l’esultanza del fronte cosiddetto tradizionalista gli possa scocciare, per quanti aggiustamenti di tiro possa fare all’Angelus, per quanti messaggi concilianti possa mandare, innervosito dall’esultanza del fronte con cui ha una sensibilità meno condivisa. Su quel punto non cambierà mai idea, perché dalla Genesi in poi crollerebbe tutto. Non avrebbe più senso parlare di matrimonio, di sesso pre, extra, multimatrimoniale, sarebbe un tana libera tutti dove a contare sarà solo il cuore, il sentimento. Ma a parte la sessualità, cambierebbe il modo di giudicare ogni azione, non più sull’oggettività del bene e del male, ma della percezione: se io sento che è giusto non fare onestamente il mio lavoro, perché mi ritengo poco apprezzata? Se sento che è giusto rubare a un ricco, tanto lui è ricco e non se ne accorge, e magari si è arricchito ingiustamente? Se sento che è giusto fare sesso con un’altra moglie/marito perché la mia non mi apprezza anche se io e ho voluto tanto bene, e invece con lei/lui ci amiamo tantissimo, poi i figli capiranno? Se sento che è giusto non accogliere altri bambini perché non me la sento, però sento che ho bisogno lo stesso di avere rapporti sessuali? Se conta il voler bene, il sentimento, la realtà diventa liquida e relativa. Il che significa che, se tutto ciò che sento ha diritto di cittadinanza, non ha più senso parlare di peccato originale, di conversione, di redenzione. Ma alla fine che bisogno c’era della croce, se andavamo già bene così?
Se i rapporti omosessuali non sono nell’ordine voluto da Dio significa che le persone sono tutte volute da Dio, ma non tutte le loro azioni. Quindi, rimane la domanda di fondo dell’omosessualità. Può Dio avere seminato nel cuore di qualcuno un desiderio forte ed esclusivo che, se soddisfatto, non è benedetto da Dio stesso? Allora sì che sarebbe un Dio sadico. O non è piuttosto più plausibile affermare che l’omosessualità è una risposta a una ferita che la Chiesa con accoglienza, amore, ascolto e comprensione può contribuire a risanare? La ferita, si badi bene, non la persona.
Per me l’accoglienza di ogni persona non solo non è messa in crisi dal giudizio negativo sulle sue azioni, anzi ne è potenziata. La madre – la Chiesa – che ama davvero è una madre che sa portare su di sé il dolore dei figli, che ha il coraggio di dire quando sbagliano, anche se correggersi costa loro della sofferenza. Non li amerebbe davvero se non facesse questo.
Il Papa, per quanto ami poco occuparsi di questioni legate all’antropologia cristiana e ai valori non negoziabili, e molto più di economia e ambiente (ogni Papa ha il suo stile, non ci trovo niente di strano), non potrà mai benedire il peccato mortale – lo so, un termine desueto, sorry – di due persone che hanno programmaticamente deciso di viverci dentro, stabilmente, per tutta la vita (almeno nelle intenzioni, o finché dura il sentimento).
Quanto all’omosessualità, ricordo che il Papa nel 2018, in un viaggio aereo, aveva detto che “nel caso dell’omosessualità ci sono tante cose che si possono fare, anche con la psichiatria, finchè sono piccoli, dopo i venti anni no”. Anche questa è stata un’affermazione che gli schinieri si sono affrettati a tentare di cancellare, eppure è stata detta con spontaneità. Io per avere riportato questa affermazione sono stata segnalata all’Ordine dei Giornalisti. L’OdG ha risposto che non potevo essere sanzionata perché avevo solo riferito un’affermazione del Pontefice. Per inciso ricordo che se passerà il ddl Zan sarò accusabile di omofobia: io però non ho nessuna fobia, in merito. Penso che sia un mistero che è spesso l’esito di una ferita (in questo senso, e non nel senso di malattia, l’accenno alla psichiatria come possibilità), e in alcuni casi, crescenti tra i giovani, anche il frutto di una pornografizzazione estrema dell’immaginario comune (se il sesso perde il senso di esito finale di una relazione profonda, allora è una ginnastica che si può fare con un po’ tutti i tipi di attrezzi, indifferentemente, perché dall’altra parte non c’è una persona, ma degli organi genitali) .
D’altra parte abbiamo tutti delle ferite e delle strategie di sopravvivenza, e nella misura in cui non le mettiamo in Dio, siamo tutti bisognosi di guarigione, nel senso spirituale del termine. Penso che ci sia un mistero inaccessibile al cuore di ognuno di noi su cui nessuno è titolato a sindacare, ma pur rispettando questo ritengo che l’omosessualità non compia profondamente l’umanità di una persona, e proprio per amore di queste persone, per poter fare a quella persona la carità più grande, che è la verità, voglio essere libera di pensarlo, dirlo e scriverlo come ha fatto il Catechismo della Chiesa Cattolica:
«Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione.»
Fino a che non cambia quell’”oggettivamente disordinate”, e la valanga quasi interminabile di questioni a esso collegate, cosa che davvero provocherebbe uno scisma, va benissimo che il Papa tenda tutte le mani che può tendere, in ogni modo possibile. Ed è inutile che i preti militanti lgbt si affannino a strappargli dichiarazioni, a correggere il tiro, a limare e tagliare interviste, a dire che ha solo acconsentito e non ha ordinato: sono segni della sua volontà di non far sentire nessuno escluso, non una cancellazione della Verità sull’uomo, “a immagine di Dio, maschio e femmina”.
Volevo augurare una buona notte
Grazie mille, Costanza, per la tua venerazione del Papa, per la tua chiarezza e la tua carità, per il tuo buon umore. Penso che dobbiamo continuare a pregare molto, molto: per il Papa, perché non improvvisi e legga solo ciò che è scritto; per i vescovi tedeschi, perché il Signore li illumini; per P. James Martin, per P. Spadaro, per don Zutano…. Lo affido soprattutto alla Madonna e a San Giuseppe, perché si prendano cura della Chiesa. E che si possa trarre del bene dalla pandemia. Molte benedizioni a te e alla tua famiglia.
Grazie Costanza per aver scritto questo meraviglioso articolo ero contenta e piena di fiducia perché il Papà ha detto ciò che era giusto per essere di Cristo ma ieri sera mio marito era rimasto sconvolto da certe affermazioni di Vescovi tedeschi per cui sentendo le tue parole ho la speranza che molti cattolici la pensino come me
Sono daccordo con tutto quello che dice Costanza, solo una precisazione: “se conta solo il voler bene il sentimento ecc.” credo che il “ voler bene” non coincida con l’emozione anche passeggera, il sentimento, la bandiera che costoro sventolano e’ quella del soddisfacimento delle proprie voglie, scambiate col “ voler bene” che e’ tutt’altra e piu’ impegnativa cosa.
bravissima come sempre! hai colto nel segno!
Grazie Costanza! Ti seguo con tanta stima e affetto. Se ti scrivo presso le Agostiniane dei Santi Coronati in Roma ho la certezza…che riceverai la mia lettera..So che siete amiche… Grazie ancora.Restiamo unite nella preghiera e nella Carità reciproca a distanza!!!Così da avere sempre Gesù fra noi.(MT.18,20).In Lui che ci fa UNO..ti abbraccio.Buona Settimana Santa in attesa del Risorto a Pasqua.Giulia
Cara Costanza,
come sempre grazie, condivido uno dopo l’altra le tue parole.
Grazie sempre per il tuo coraggio.
Sento il rumore delle tue unghie mentre cerchi di arrampicarti sugli specchi per riuscire ad affermare che il papa sta guidando la Chiesa in una direzione chiara e univoca.
Anche su questo, come su tanti altri temi dogmatici e pastorali, la visione del papa si può ormai estrapolare dal complesso dei suoi atti in sette anni di pontificato: e NON è la visione che hai espresso in questo articolo, NON è la visione del “popolo del Family Day”.
Quanto alla strategia che ha scelto per perseguire la sua visione di Chiesa, è altrettanto chiara: due passi avanti e uno indietro, “sì” ma anche “no”, lasciando che i fedeli alle sue spalle si sbranino nelle interpretazioni del suo “magistero”.
Purtroppo la tua metafora su Uan e Babbo Natale era perfetta. Davvero per confidare, oggi, che il papa la pensi, su questo tema, come i duemila anni di magistero prima di lui, occorre il cuore di un bambino.
Io non ce l’ho.
Completamente d’accordo con Valeria. Dove sta l’evangelico:”si sì-no no. Che non esclude la misericordia e la vicinanza verso chi soffre.
Con tutta la stima che nutro per Costanza, trovo la sua difesa del papa assai stucchevole.
Concordo al mille per mille.
Io vedo un papa (volutamente in minuscolo) che fa di tutto per demolire quanto resta della dottrina sociale della Chiesa.
Uno scisma nel futuro prossimo è a mio avviso inevitabile, e bisognerà scegliere da che parte stare.
pax et bonum
D’accordissimo con i commenti precedenti; se non sbaglio il Papa ha recentemente detto, nel plauso generale, che occorre un riconoscimento legale per le coppie omo.
Raffaella, veramente no, aveva detto un’altra cosa.
Valeria Maria Monica, non si può pretendere più di tanto: è un Gesuita e loro amano spaccare il capello in quattro. Mi pare, però, che l’affermazione sia corretta.
Bentrovato, Vatti.
Non so se Raffaella alludeva al passaggio della intervista alla giornalista argentina contenuta nel film su Francesco del regista russo, ma, se alludeva a quell’episodio, Francesco disse proprio questo: che era favorevole a una tutela legale delle coppie omo.
La frase esatta riportata da vatican news è questa:
“Quello che dobbiamo fare è una legge di convivenza civile; hanno diritto di essere coperti legalmente. Io ho difeso questo”
https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/unioni-omosessuali-papa-nota-esplicativa-del-vaticano-ai-nunzi
Ma non ha tanta importanza.
È solo uno dei tanti episodi.
Tenere dietro ai teatrini di Francesco all’inizio era sconvolgente, adesso è diventato noioso: sempre lo stesso copione del birichino in Vaticano che fa il buffone sulle macerie della Chiesa passando da un’eccentricità all’altra.
Mi dici che non si può pretendere chiarezza e logica da Francesco perché è un gesuita?
Sant’Ignazio era la quintessenza della razionalità e lucidità e i gesuiti sono un ordine con una storia di straordinaria santità e saggezza. Certo che guardando certi personaggi attuali viene proprio da pensare “Corruptio optimi pessima”.
Ma non è finita qui.
La storia della Chiesa, e anche della Compagnia di Gesù, non è finita qui, spero.
Grazie Valeria, mi riferivo proprio a quella intervista. Non ricordavo le parole esatte, del resto le “sparate” sono talmente tante, ma il senso era quello.
Tutto vero. Non e’tuttavia inutile ricordare la differenza di rango magisteriale fra le fonti delle affermazioni “non del tutto chiare” (interviste a giornali, film), diciamo cosi’, e i documenti ufficiali (encicliche) di Papa Francesco, dove almeno su questo tema il dubbio si dissolve piuttosto rapidamente.
Come no, Ola, la straordinaria chiarezza dei documenti ufficiali di Francesco è sotto gli occhi di tutti. Pochi come lui hanno saputo usare così magistralmente le note a piè pagina per aprire la strada alla distruzione di consolidate certezze teologiche e pastorali.
E tutto senza neanche doverci mettere la firma. Chapeau.
Possiamo ridere Ola? 😄
Se ti piace Francesco buon per te, ma lodare la chiarezza del suo magistero è semplicemente surreale.
Del resto la cacofonia ipertrofica delle sue “sparate” a 360 gradi con l’utilizzo di ogni possibile mezzo di comunicazione è stata una sua precisa scelta, di cui porta tutta la responsabilità.
@Valeria Maria Monica
Forse ti e’sfuggito che ho scritto “almeno su questo tema”. Sul resto ho scritto “tutto vero”.
No, non mi è sfuggito Ola, ma anche, e soprattutto, il tema “relazioni gay”, è stato trattato da Francesco con il suo stile ambiguo, fatto di gesti e parole informali di forte impatto mediatico con un contenuto di forte rottura che hanno “avviato un processo” di modifica del sentire ecclesiale, alternati ai colpetti di freno di occasionali pronunciamenti ortodossi.
Il fatto stesso che siamo qui – seriamente – a discutere di che cosa pensa IL PAPA della pratica della omosessualità ci dà la misura vertiginosa di quanto anni di pontificato partiti con il famigerato “chi sono io per giudicare” hanno eroso – dentro e fuori dalla Chiesa – la certezza che sequela di Cristo e libera scelta di una sessualità non ordinata non sono realtà che possano stare insieme.
Hai ragione in generale, ma io mi riferivo esplicitamente ai documenti ufficiali, rilevando che in confronto ad altri temi (tu sopra mi citi la famosa nota a pie’di pagina che non c’entra assolutamente niente con l’omosessualità, quindi la sensazione e’che tu stia facendo un discorso molto piu’ampio del mio). Il mio discorso era molto piu’limitato: se separiamo le chiacchiere e le interviste da boulevard che hanno un rango magisteriale prossimo allo zero dai documenti ufficiali, mi sembra non ci sia proprio niente da discutere di “cosa pensa il Papa della pratica della omosessualità”, come scrivi tu.
Prendi per esempio AL 56 (gender) e 251 (nozze gay).
Se ci sono altri punti nei documenti ufficiali (pero’ripeto, nei documenti ufficiali, non su Cosmopolitan) che a te personalmente danno adito a dubbi su questo argomento (ripeto: su questo argomento, non in generale), allora mi potresti far avere i riferimenti che me li vado a riguardare per favore?
Intanto buon Sabato e buona Domenica delle Palme anche a tutti i lettori.
Cara Ola, se pensi di poter valutare l’impatto sulla Chiesa del pontificato di Francesco analizzando SOLO i “documenti ufficiali”, accomodati pure.
È tempo perso, perché tagli fuori dalla tua analisi proprio i canali comunicativi che Francesco ha palesemente scelto come preferenziali per esprimere la sua visione di Chiesa e per “evangelizzare” i lontani.
Non voglio annoiare me stessa e voi ripercorrendo le interviste, gli incontri personali concessi, i segni di apprezzamento e predilezione per personaggi ecclesiali particolarmente controversi, le nomine “pesanti” a personaggi molto esposti su questa tematica, e, dall’altra parte, i continui segnali di insofferenza e antipatia verso i fedeli che si ostinano a resistere alla crescente “gay-friendlità” della Chiesa.
Se proprio vuoi, continua pure a illuderti che Avvenire sarebbe diventato quello che è, e che solo tre – TRE – vescovi italiani si siano pronunciati pubblicamente contro il DDL Zan, l’estate scorsa, se questa non fosse effettivamente la Chiesa che Francesco sta plasmando a immagine delle sue convinzioni.
Se ci riesci, continua pure a illuderti e stai serena.
Valeria Maria Monica, credevo che Raffaella si riferisse a un discorso che aveva fatto sulle famiglie, riferendosi alle famiglie d’origine, non ricordavo (mea culpa!) l’episodio del film..
Sui Gesuiti, in casa mia (dove pure erano molto stimati) girava questa barzelletta (dò un po’ di leggerezza…): due amici, forti fumatori, si fanno frati, uno benedettino, l’altro gesuita. Si incontrano a un raduno di frati, accendono la sigaretta di prammatica e iniziano ciascuno a esaltare il bello della propria scelta. Però, alla fine della chiacchierata, viene fuori che a ognuno dei due pesa l’astinenza da fumo nelle tante ore di preghiera e concordano di chiedere ciascuno al proprio padre spirituale se possano fumare durante la preghiera. Si ritrovano tempo dopo e viene fuori che il benedettino ha ricevuto una sgridata invece del permesso. Il gesuita rimane stupito perché dice di aver avuto il permesso e chiede all’altro in che modo abbia formulato la domanda. “ho chiesto: posso fumare quando prego?” e l’altro ribatte: “Hai sbagliato: io ho chiesto posso pregare quando fumo?”.
😄
Condivido tutto, al 100%, come sempre, anche la tristezza di sentire su Città Nuova un parere contrario…mio padre era un focolarino fedelissimo al movimento ma se avesse sentito ciò penso che ne sarebbe stato sconvolto. L’abilità del demonio è quella di farci credere buono ciò che buono intrinsecamente non lo è…..e ci sta riuscendo anche dentro la chiesa dove impera il buonismo ma non l’Amore di Cristo (Luce, Verità, Vita).
Il problema è comunque tutto qua: capire e credere che la Chiesa odia il peccato ma ama il peccatore e che questo amore significa volerne la felicità sulla terra (felicità che scaturisce solo dal fare la Sua volontà) ma soprattutto la vita eterna dopo la morte.
Ormai siamo pure contenti se il Papa dice qualcosa che parli di Cristo, come se ciò fosse una perla rara…sono pienamente d’accordo con il pensiero di Valeria…con immenso dolore per il tempo che viviamo in cui ormai siamo diventati idolatri di un Vaccino che ci salverà!
Il vaccino ci sta già salvando, cara!
Signore pietà 😢😢
Quale quello fatto con feti abortiti volontariamente? preferisco pensare e credere che ci sia un Unico Salvatore e non è certo il vaccino. Mi dispiace molto cara Costanza ho letto con passione tutti i tuoi libri ma quando parli del papa non condivido una sola parola
Brava, Costanza. D’accordissimo sul fondo del tuo post perché questa è effettivamente la verità. Ma soprattutto è il ripetere non solo del Catechismo della Chiesa Cattolica ma anche di … Amoris Laetitia, scritta da Papa Francesco. Era opportuno puntualizzare di nuovo perché c’è in atto un’Assise di vescovi che vuole affrontare il tema a livello dottrinale. Lo stesso è avvenuto per l’Istruzione sulle parrocchie del Cardinale Stella dell’estate scorsa che ha fatto infuriare qualche vescovo della stessa zona geografica e di pensiero.
Noto però che per una persona semplice non puoi evitare di fare dietrologie sugli aggiustamento di tiro del Papa e messaggi concilianti perché scocciato dall’esultanza di chi… Sarò meno semplice di te ma non voglio entrare in queste ennesime dietrologie di chi si ritiene ignorante e però … corregge un po’ tutti. Secondo me, da persona di fede e semplice, dovresti evitare queste considerazioni. Gioverebbe a te e a chi ti legge. Io costato che Papa Francesco sa tirare dritto senza troppo preoccuparsi di “fronti”, pur consapevole che guida una barca fatta di tante idee e soprattutto di tante persone diverse e imperfette. Il suo modo di affrontare il problema dell’ordinazione di uomini sposati è esemplare: coerente con quello che ha sempre pensato e anche detto, intelligente nel modo di evitare una risposta che avrebbe suscitato inevitabili altre polemiche, e, se il ragionamento spirituale che ha riportato padre Spadaro è la motivazione di fondo del suo modo di agire, io mi sento di fronte non solo a Pietro spalleggiato da Gesù per il nostro bene, ma ad un grande padre spirituale che ci indica come discernere la volontà di Dio.
Se a qualcuno interessa il mio commento all’ultima vicenda delle benedizioni di coppie omosessuali: http://ilblogdifrasereno.blogspot.com/2021/03/perche-i-preti-non-possono-benedire-le.html
Buona giornata.
fra’ Sereno
boh. io ho capito solo che se critichi il Papa, fai dietrologia.
se, invece, ti arrampichi sugli specchi per giustificare gli aggiustamenti di tiro ,allora fai discernimento.
mi sembra la variante clericale del noto adagio giurisprudenziale:
le leggi per gli amici ( i parenti, gli amici degli amici ) si interpretano.
per tutti gli altri( soprattutto nemici, si applicano.
Applausi!!! 👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
Grazie Costanza. PAROLE SEMPLICI ma chiare e documentate.
P. S. Il Papa esprime lo stesso concetto nella Amoris Laetitia n. 251.
Io credo che questo dibattito sveli in modo netto uno dei grandi problemi di oggi, ovvero il fatto che la Chiesa debba una volta per tutte decidere se rincorrere (inutilmente) chi non la vuole svendendo pezzi di sé, oppure rimanere salda e aspettare che si vada verso di Lei.
Il Papa si barcamena tra queste due posizioni, facendo spesso venire il mal di mare a chi osservi questo ondeggiare.
Eppure, in un mondo che eleva l’incoerenza a bandiera, dove non esistono più principi saldi, la Chiesa forse dovrebbe fare maggior tesoro del suo essere solida e coerente da 2000 anni.
è vero che esiste una crisi di Fede. è vero che la Chiesa non può più vivere “di rendita”, come in passato. Il Cattolicesimo, sopratutto in Italia per lungo tempo ha informato di sé la cultura dominante e quel che per la Chiesa era peccato (divorzio, aborto, libertinaggio, omosessualità) veniva stigmatizzato anche dalla società. ora è tutto cambiato e il Covid ha accelerato certe mutazioni, in quanto ha allontanato dai banchi delle chiese non tanto i fragili, quanto i tiepidi. Quelli che andavano a Messa per abitudine, quelli che facevano prendere i Sacramenti ai figli solo per la festa e per far contenti i nonni (molto più spesso i bisnonni, perché il genitore medio del 30enne di oggi è spesso preso “a rifarsi una vita” col nuovo amore che non interessato a fare il nonno e men che meno alla Fede), quelli che stanno sempre con un piede mezzo fuori e che prendono la Chiesa come un supermarket dove puoi scegliere quello che ti interessa (ecologia, solidarismo) e lasciare sugli scaffali quello che non interessa (i principi non negoziabili). Tutti spariti. Quelli che fanno fare il Catechismo ai figli, quasi per abitudine, ma che serenamente accettano che i loro bambini usino i social ed elevino a miti assoluti rapper etc. Guardate la celebrazione di Chiara Ferragni: sposata solo civilmente, orgogliosamente non ha battezzato i figli, il marito ha fatto un gestaccio in diretta tv verso “la gente del family day”, lei stessa non perde occasione di blaterare a favore del mainstream lgbt, eppure viene bi-partisanamente celebrata come la nuova e perfetta famiglia italiana
Ecco, quando la Chiesa dice e nega al tempo stesso una Verità su una cosa che piace al mondo, in questo caso la questione delle persone con tendenza omosessuale, a me pare che lo faccia proprio per rassicurare quella fetta di fedeli, quelli col piede mezzo fuori e lo faccia per convincerli non tanto a entrare una buona volta, ma nel rassicurarli a restare lì nei pressi, perché non c’è il caso di allontanarsi DEL TUTTO. Sì, certo, esiste il Cathechismo, ma quella è teoria – sembra dire certa Chiesa – dai, non scappate del tutto! In fondo nella pratica ormai è tutto superato, la comunione ai divorziati, l’apertura al mondo lgbt, la messa in ombra dell’Humanae vitae….restate, cosa vi costa?
è il 6 politico, il 18 politico, il tana libera tutti. Non è che siccome vivere seriamente ciò che Cristo comanda è difficile, allora lo ammorbidiamo.
So che questo è stato il piano strategico di molta Chiesa, ovvero attirare le persone un passo alla volta, ma credo che sia arrivato il tempo di dire che questa strategia è fallimentare. Le persone non hanno fatto un solo passo in più verso la Fede se la si propone come residuo di magazzino: anzi, nel momento in cui hanno percepito la Chiesa disponibile a smussare certi angoli, a concedere certe dita, hanno iniziato a pretendere il braccio.
Dire che l’omosessualità è disordinata fa allontanare tante persone e sopratutto queste che “si aggiravano intorno”? Si corra questo rischio. Si stia fermi, ma con le braccia aperte, pronte ad accogliere in un abbraccio quelli che, ad un certo punto, si ricorderanno che è stata la Chiesa l’unica a dir loro la verità, con amore.
Andar dietro alle masse secolarizzate strizzando loro l’occhio, dando l’impressione di essere “cambiati” e poi ribadire (ovviamente) la Verità su quel disordine, scontenta tutti.
Scontenta quelli che volevano una Chiesa “cambiata” e che si sono sentiti presi in giro da quegli ammiccamenti e scontenta chi in quello ha sempre creduto e ora lo trova riaffermato come se ce ne fosse il bisogno.
Io non credo che si debba aver così tanta paura di perdere i tiepidi, perdere quelli che l’istat registra come cattolici, ma tanto hanno abortito, divorziato, limitato il numero dei figli al pari degli atei. Siamo in pieno inverno demografico – e non da ieri, ma da decenni, ormai. Fino a qualche anno fa i matrimoni religiosi sopravanzavano (e di molto) quelli civili. Ergo, larga parte delle famiglie che negli ultimi 30 anni hanno avuto pochi / zero figli si sono unite in chiesa, dove avevano promesso di accogliere i figli che Dio avrebbe mandato loro. E invece. Stesso discorso per il divorzio: la maggior parte dei 50/60 enni che felicemente “iniziano una nuova vita” si erano sposati in chiesa, facendo ben altre promesse. E invece.
La cultura è andata da un’altra parte e non è correndole dietro che si invertirà la tendenza.
Io ho paura che esistano dei giochi politici (e interessi economici) per cui certa Chiesa abbia paura di rimanere col “piccolo gregge” , quelle piccole comunità di cui già parlava Benedetto XVI. Sì, sono finiti i tempi della Fede di massa. Nelle famiglie non la si trasmette più. Spesso sono i nonni, proprio quelli che a causa del covid muoiono o restano isolati, gli ultimi depositari della religione all’interno della comunità familiare. Sparita quella generazione, per una larga maggioranza di persone la Fede sarà un qualcosa di completamente estraneo.
La soluzione, però, non può essere quella di venderne una versione annacquata per continuare a dichiarare statisticamente i grandi numeri, quando poi le chiese sono semideserte, le vocazioni a picco, la larghissima maggioranza della società convive, fa sesso prematrimoniale, usa la contraccezione, si sposa a 35 anni e divorzia, abortisce, applaude Achille Lauro, i giovani dopo la cresima fuggono i massa e non tornano più, l’insegnamento della religione cattolica perde studenti di continuo, con classi intere che optano per l’alternativa.
Io sogno una Chiesa che abbia il coraggio di dire alla società “o dentro o fuori”, “si si no no” e che sia anche pronta ad accettare che chi risponde “dentro” sono pochi, molto pochi e neppure tanto trendy quando a certi prelati garberebbe. E da lì ripartire.
Io credo che il problema sia che se le Chiesa fosse così netta nel dire “o dentro o fuori” molti di quelli che oggi invocano tale sistema si ritroverebbero , con loro grande stupore, fuori.
La Chiesa lo dice ma è chiamata anche ad essere giusta, quindi a valutare le colpe nel contesto e nella situazione, e non a fare di tutta l’erba un fascio solo perchè così piace a chi vuol ridurre il mondo ad una lista di bianchi e neri, pur sapendo che esistono tante tonalità di grigio.
Non esistono solo i peccati sessuali , ma la lista è infinita.
Per esempio i famosi peccati che “gridano vendetta al cospetto di Dio” sono 4 :
1-Omicidio volontario
2-Peccato impuro contro natura
3-Oppressione dei poveri
4-Defraudare la giusta mercede a chi lavora
Qualcuno ha letto di recente , sui c.d. “blog cattolici” che invocano questa nettezza del “dentro o fuori”, un qualche articolo che tratti dei temi 3 e 4 ?
Come diceva un certo San Paolo : “Chi crede di stare in piedi, guardi di non cadere” (1Cor 10, 12). E’ una ammonizione che rivolgo in prima battuta soprattutto a me stesso.
Non mi risulta che ci siano preti/vescovi/teologi/papi/movimenti cattolici/fedeli/associazioni di oppressori dei poveri /associazioni per defraudare la giusta mercede a chi lavora ecc ecc che stiano mettendo in discussione che l’oppressione dei poveri e il defraudare della giusta mercede chi lavora siano un PECCATO.
Mentre mi risulta che ci siano preti/vescovi/papi ( forse sì forse no)/teologi/ fedeli/ associazioni di omosessuali che stiano lavorando affinché l’omosessualità praticata non sia più considerata un PECCATO, addirittura premendo che le coppie omosessuali siano benedette!!!
Lo dicevo solo per dire che da sempre sui temi sessuali c’è una attenzione particolare, in particolare quando si parla della sessualità altrui.
Quando invece si parla della propria (per esempio sui temi dell’apertura alla vita e quindi del non mettere limiti alla mano di Dio, come previsto da HV, aprendosi alla possibilità di fare molti figli, come peraltro accennato da Costanza in un capoverso di questo articolo) o quando si parla di altri temi che toccano il portafoglio, tranne eccezioni questi temi “scomodi” (perchè ci toccano da vicino) sono affrontati molto meno volentieri.
Mi sembra un dato di fatto. Magari mi sbaglio.
Qui nessuno, e parlo sia del testo di Costanza che dei commenti, ha dato il minimo adito alle critiche pretestuose di chi mena il can per l’aia: si parlava di altro.
Inutile replicare ulteriormente: carta canta.
Complimenti per il commento, Lumpy.
Grazie Costanza, è come spalancare una finestra, un po’ di aria pulita può solo fare bene.
Non so cosa si aspettassero, quali attese ha disatteso questo pronunciamento chiarissimo, ma nella mia più totale ignoranza teologica mi domando solo cosa ci fosse da non capire nella Genesi. Il resto non mi importa, e come dici tu mi permetto il lusso di non occuparmene.
Un abbraccio forte,
Ruggero
👍
Cstanza Miriano scrive in un modo sorprendente e accattivante da donna con un intelligenza eccellente nel suo scrivere,il papa però deve essere chiaro e non costringere i cattolici a leggere tra le righe e limitare chi lo lo vorrebbe seguire,d’altra parte mi ricordo che i primissimi anni si andava in piazzasan pietro e non si riusciva a entrare per la folla,negli anni passati la piazza non era neanche al 30%,questo significa qualcosa.
Costanza sei una grande, Dio ti benedica
Interessantissimo intervento. Non è la prima volta, almeno da quando sono nato, che chi si proclama progressista, si allontana dal Papa che, contrariamente a quanto si aspettava e voleva, si pronuncia in maniera più consona al Catechismo.
Quello che mi sfugge è la visione della sessualità di Padre Martin, dei Tedeschi ecc. e come la concilino col Vangelo.
https://www.sabinopaciolla.com/papa-francesco-nomina-juan-carlos-cruz-alla-commissione-pontificia-per-la-protezione-dei-minori/
Questo non mi torna.
Chiamasi un colpo al cerchio e uno alla botte. Questo cerchiobottismo lo vediamo all’opera da otto anni. C’è chi dice che è perchè non vuole scontentare nessuno. C’e’ chi dice perchè ha poche idee ma confuse. c’è chi dice essere un astutissima tattica gesuitica .
Per me è semplicemente stucchevole: è stucchevole che ogni volta che c’è da dire si o no , si senta “si-no-non so beh, fate voi” come disse a chi gli chiedeva se si possa fare l’intercomunione coi protestanti. Anche con la benedizione dei gay finirà così. chi vuole continuerà a farla , senza problemi . Laissez-faire…………
A Lumpy.
Vero. A tanta parte di Chiesa interessa l’audience , e passa sopra a troppe cose.
Ha ricordato Benedetto XVI : profetiche le sue parole sulle piccole comunità di cristiani a cui si ridurrà la chiesa.
Vi Franca. Noi non possiamo giudicare , pur nel nostro essere disorientati da tante situazioni che riguardano Bergoglio. È il comandamento di Cristo. E anche la Madonna a Medjugorie ripete lo stesso invito.
Pregare e’ l’unica opportunità che ci compete. E sospendere il giudizio.
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Grazie Costanza per il tuo coraggio e la tua grande fede, capace di coinvolgere e trascinare… Credo che, più che mai ora, ci sia bisogno di quel tipo di preghiera “capace di fermare le guerre”, perché le parole possono dire tutto e il contrario di tutto, mosse e veicolate dalPrincipe del Male… Si… Credo che dovremmo parlare meno e pregare di più… per chiedere a Dio discernimento e Luce…. Franca
Le devianze contro natura vanno risanate oppure esaltate? Io amo bruciare un bosco, il fuoco è la mia gioia. Amo gli animali e faccio erotismo con loro ,cosi con i morti. Mi piace rubare e non ne posso fare ameno. Adoro i bambini e senza di loro non vivo. Mi piace alla follia giocare e finisco tutte le mie sostanze . Godo alla follia ferirmi . Sono maschio e voglio vivere da femmina e viceversa .Queste tante altre devianze., Che fare secondo la santa dottrina della Chiesa?
Penso che Papa Francesco sia stato forte nel confermare quello che è il pensiero della Chiesa, come è veramente bello vedere che annuncia l’Amore e
la Misericordia di Dio verso tutti perché non da per scontato che tutti abbiano fede e lo conoscano. Scusate ma mi rattrista vedere come è aspramente criticato
Noi non critichiamo ma costatiamo. Il più importante compito del Santo Padre è tenere unita la Chiesa. Il resto molto meno.