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Pingback: Quel che, di Verona, è fin troppo visibile – il blog di Giulia Bovassi
http://www.marcotosatti.com/2019/04/04/nobile-perche-non-credo-a-chi-critica-verona-uno-scandalo-ottimo-e-necessario/
Grazie per l’articolo molto denso e vivo (e ai precedenti di Miriano sul tema)!
Insieme alla gratitudine per l’evento veronese, mi viene peró anche un po’ di amarezza… non tanto per la falsa campagna mediatica o di certe figure o associazioni, ma nel vedere i cattolici divisi su questioni così cruciali; penso a confronti con amici che avrebbero voluto sentire discorsi diversi e più forti (ma diversi e forti in cosa??), penso al Popolo della famiglia che ha indicato la non partecipazione al congresso, penso a commenti critici da siti cattolici che vedono solo il fallimento dell’evento dopo alcune dichiarazioni sull’intoccabilitá di certi “diritti acquisiti”. Su quest’ultimo punto son d’accordo sull’errore dell’abbassare l’asticella… Ma… Non si può buttar via tutto. E questo articolo me lo conferma. Interventi come quello di don Di Noto sono forse spazzatura? Famiglie con bimbi piccoli o disabili che si alzano alle tre del mattino per essere alla giornata di domenica sono gente che si accontenta o si fa imbrogliare o ipocrita o che non ha chiari i principi non negoziabili? Il congresso ha fatto scoprire le carte rispetto a certi contenuti e persone e ha dato modo a molte (specialmente le famiglie di domenica) di essere vere testimonianze.
Ok certamente rilevare anche i punti deboli, da migliorare… Ma poi? Che fare? Mi sembra che manchi spesso in chi critica da cattolico una parte propositiva-costruttiva (come ad esempio invece ha tentato di fare http://lanuovabq.it/it/politica-ancora-inaffidabile-per-il-voto-serve-una-lobby). Ossia se poi vogliamo concretizzare a livello di legge alcuni obiettivi, abbiamo bisogno dei politici. E alcuni hanno accettato di venire e tentare una via. Ok non sono perfetti, ma poi anche da parte nostra c’è da “evangelizzarli” sull’unica Via, essere da pungolo… In modo da non disperdere le voci (e futuri voti), facendo così il gioco del nemico… Insomma far viaggiare insieme un percorso educativo-culturale e un percorso politico.
Grazie ancora per l’articolo…un occhio prezioso da chi ha partecipato.