Caro direttore , dopo aver ricevuto tanti messaggi in cui mi si domanda spiegazione della sospensione dell’incontro sulle bugie dell’ideologia gender, organizzato al Meeting di Rimini presso lo stand dei domenicani domenica 23 alle ore 18, chiedo poche righe per rispondere a tutti e lo spazio per pubblicare il mio intervento. Ho saputo della sospensione dell’incontro solo cinque minuti prima di intervenire insieme a padre Giorgio Carbone e Raffaella Frullone. Il giorno seguente ho chiesto spiegazioni ai responsabili e mi è stato risposto che si preferiva non creare polemiche inutili. Grazie, Benedetta Frigerio.
di Benedetta Frigerio per Tempi.it
La prima bugia dell’ideologia gender è la sua negazione come tale. C’è chi dice che non esiste. Ma la storia documenta altro. All’inizio degli anni Sessanta il movimento femminista associa la liberazione della società con la liberazione sessuale secondo lo schema marxista ma rivisitato. Se per Marx la liberazione dell’uomo e della società sarebbe avvenuta attraverso la lotta fra padrone e operaio tramite lo strumento del capitale, per il femminismo sarebbe avvenuta nello scontro fra i sessi tramite lo strumento del corpo e del linguaggio.
Lo stesso Friedrich Engels, ripreso dal pensiero femminista, nel suo saggio L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato, descrive l’inizio della società come fondata sul matriarcato, dove non esiste la proprietà privata. Nello stesso tempo, grazie alla rivoluzione sessuale, la donna pensa che la liberazione sia innanzitutto legata al corpo, che “è mio e lo gestisco io”. Grazie a questo anche l’omosessualità diventa per la prima volta un atto di libertà da rivendicare in un movimento che esce allo scoperto nel 1969 a New York. Alla fine degli anni Cinquanta su questa stessa scia aveva costruito il suo pensiero, ripreso poi dalle femministe e dal movimento gay, l’ideatore dell’ideologia gender, lo psicologo americano John Money e lo psicanalista Robert Stoller che separava il sesso dal cosiddetto genere sessuale. Vale la pena qui ricordare chi è Money. John Colapinto, giornalista musicale americano, ha scritto un libro, Bruce, Brenda e David, in cui si racconta la drammatica vicenda di un bambino, Bruce Reimer, nato nel 1969 in Canada, che perse il pene in seguito a un errore medico.
I suoi genitori disperati videro in tv il dottor Money che spiegava che il sesso non aveva nulla a che fare con il genere sessuale, che poteva essere scelto a prescindere da qualsiasi dato biologico. Bruce fu quindi visitato dallo psicologo che convinse i genitori a crescerlo come Brenda. Peccato che il piccolo giocasse con i maschi, cercasse di fare la pipì in piedi e che, crescendo, fosse attratto dalle donne. Bruce fu anche bombardato di ormoni, ma crescendo, cresceva anche la disperazione e al momento dell’operazione per cambiare definitivamente sesso fuggì disperato. Anche i suoi genitori e il fratello gemello Brian subivano l’infelicità del ragazzo, tanto che un giorno il padre di Bruce gli rivelò la verità. In seguito Bruce cambiò i suoi documenti con il nome maschile di David. Pochi anni dopo si sposò e durante un’intervista, sottotitolata in italiano, fece un appello chiedendo alla gente di combattere questa ideologia e domandando cosa dovesse accadere ancora perché ci si opponesse: “Forse che qualcuno si uccida?”. Il suo gemello, la cui esistenza fu rovinata da Money, si suicidò. Di fronte a questo ennesimo dolore David non resse e si tolse la vita.
Nel frattempo Money continuò ad essere premiato dalla comunità scientifica internazionale, che non ha mai smentito le sue teorie.
Intanto, il movimento femminista, sapendo che la società non avrebbe mai accettato tali teorizzazioni decide di organizzarsi in piccoli gruppi culturali interni agli atenei universitari. E negli anni Ottanta vengono istituiti oltre 800 dipartimenti di Women’s Studies. Anche il movimento gay capisce che è dalle istituzioni culturali, scientifiche e politiche che occorre partire, occupando i posti di potere. Accade così che nel 1973 si arriva a eliminare dal manuale delle malattie diagnostiche l’omosessualità. Simon LeVay, noto ricercatore e attivista gay, confessa: «L’attivismo gay era chiaramente la forza che ha spinto l’Apa (American psycological association) a declassificare l’omosessualità dai disturbi di mente». Inoltre due ex presidenti dell’Apa, Wright e Cunnings, in un libro Destructive Trends in Mental Health scrivono che «una tempesta politica era stata creata dagli attivisti gay all’interno dell’associazione e quegli psichiatri fortemente contrari alla normalizzazione dell’omosessualità sono stati demonizzati e persino minacciati di morte». Dopo di che fu presa una decisione per alzata di mano e l’omosessualità fu così depatologizzata.
Nel frattempo diventava patologico ciò che è sempre stato normale: la persona che ritiene contro natura la pratica omosessuale viene definita omofoba, ossia con una paura patologica (fobia) dell’omosessuale. Come vedete è già la seconda parola inventata. Anche il genere che oggi usiamo tranquillamente per descrivere il sesso di una persona, fino a poco tempo fa era solo un termine grammaticale. Cambiando il linguaggio si riesce a travisare la realtà.
Ma procediamo, il movimento femminista mirava anche al potere politico e alle sedi internazionali. Come l’autrice americana Dale O’Leary dimostra raccontando ciò di cui fu testimone oculare quando andò alla conferenza Onu del Cairo (1994) e di Pechino (1995) anche su incoraggiamento di Giovanni Paolo II che, a conoscenza del pericolo, chiese a tutti gli Stati di opporsi tramite una missiva. Al Cairo le femministe posero il problema di rimodellare «i confini tra il naturale – e la sua relativa inflessibilità – e il sociale e la sua relativa modificabilità» e di rivisitare «i diritti dell’uomo secondo la prospettiva di genere». A Pechino fu presentata un’agenda politica che andava dai «mutamenti nella struttura della parentela, al dibattito sul matrimonio gay, alle condizioni per l’adozione e l’accesso alla tecnologia riproduttiva».
Il genere fu riferito «alle relazioni tra uomo e donna basati su ruoli definiti socialmente che si assegnano all’uno e all’altro sesso». Tutto ciò fu accolto grazie agli escamotage delle femministe che, ad esempio, la misero ai voti proprio quando la delegazione delle donne africane, ad essa contrarie, erano ormai partite, ottenendo la maggioranza. Di qui il linguaggio passerà in Europa, ma come spiegherò poi.
Ora torniamo agli anni Novanta quando si diffonde il libro After the ball, di Kirk, neuropsichiatra, e Madsen, esperto di tattiche di persuasione, entrambi noti attivisti Lgbt. Il loro libro serve a denunciare gli errori della battaglia gay, fondata sullo scontro, e a cambiare strategia. Fra le raccomandazioni c’è la desensibilizzazione degli eterosessuali (altro termine inventato e da non utilizzare, poiché esistono solo gli uomini e le donne, mentre l’omosessualità è un’emozione mutevole), che avviene inondano la società di immagini e messaggi omosessuali. Bisogna poi smetterla di differenziarsi e confondersi con le persone comuni in modo da abituarle «ingannandoli a credere che tu e loro parlate lo stesso linguaggio». Bisogna poi dipingersi come vittime e smettere di aggredire, usando come arma la diffusione dell’Hiv se serve. C’è poi la tattica del grippaggio dove «mostrando le terribili sofferenze degli omosessuali» si giochi sul «senso di colpa» dei cristiani, che devono «apparire i cristiani bigotti».
Per chi ancora crede alla dietrologia di chi parla di lobby gay miliardarie vorrei fare l’esempio della Glen (associazione gay irlandese). Breda o’Brian, dell’Irish Time, durante la campagna referendaria sull’introduzione del matrimonio fra persone dello stesso sesso in Irlanda ha documentato che l’associazione americana Atlantic Philanthropies, tra il 2001 e il 2010 ha versato alla Glen oltre 7 milioni di dollari trasformando quella che era un’associazione con un dipendente che si occupava di lotta all’Aids in una vera e propria macchina da guerra. Si legge su un documento della stessa Glen che «le donazioni pluriennali» le hanno permesso di «trasformarsi in una macchina da lobbying operante a tempo pieno» che «lavora nella macchina di governo utilizzando un modello pragmatico che consolida il supporto, conquista i dubbiosi e pacifica coloro che si oppongono».
Esattamente quello che è accaduto in Irlanda dove, come descrive John Waters persino l’intervento della Chiesa è stato soft se non controproducente, dato che ci sono stati vescovi che hanno parlato della famiglia come luogo non unico ma “migliore” dove crescere i figli. Anche per questa assenza, la maggioranza di chi ha votato contro il matrimonio fra persone dello stesso sesso non ha avuto la forza di farlo pubblicamente.
Ma torniamo all’Europa. Nel 2010 il Consiglio d’Europa ha votato una raccomandazione non vincolante, ma comunque adottata dall’allora ministro Elsa Fornero nel 2013, «sulle misure volte a combattere la discriminazione fondata sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere», dove si legge che «le persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali (Lgbt) … sono vittime di omofobia, transfobia» e che vanno tutelate negli ambiti legislativi come il lavoro, l’educazione, la salute, la libertà di espressione. Si chiedono quote particolari per le persone Lgbt, che lavorano per educare i bambini a vivere la propria sessualità senza schemi e si raccomanda di vigilare affinché siano puniti espressioni o idee omofobe. Tutto ciò è contenuto nel testo della Fornero: “Strategia Nazionale per la prevenzione ed il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere”, finanziata dal governo Letta con 10 milioni di euro. Il Dipartimento delle Pari Opportunità e l’Unar la implementano con “Tante diversità uguali diritti” volta combattere l’omofobia tramite la consultazione delle associazioni Lgbt per agire nelle scuole con corsi per dirigenti, docenti e l’empowerment delle persone Lgbt nelle scuole sia tra gli insegnanti sia tra gli alunni. Si è proseguito con le linee guida per i giornalisti che censurano parole come “famiglia” o “utero in affitto”, per passare ai libretti Educare alla diversità, i cui testi, denunciati per primo da Tempi e dalle Sentinelle in Piedi, sono stati ritirati, ma che somigliano a quelli di indottrinamento comunista, in cui i bambini vengono messi contro “i genitori omofobi”. Ricordo poi il ddl Scalfarotto del luglio 2013, che suscitò la mobilitazione delle Sentinelle in Piedi e che mirava a introdurre il reato di opinione per omofobia. I fatti di cronaca dove già si vede in atto la “caccia all’omofobo”, l’odio verso chi difende la fede cristiana e la natura umana, sempre raccontanti da Tempi, sono infiniti.
Ma a chi ancora non crede all’esistenza dell’ideologia gender ricordo il pensiero di quella che viene considerata come l’ideologa vivente principale del movimento femminista, la professoressa americana Judith Butler che parla del genere come «di una costruzione culturale, esso non è il risultato causale del sesso, né è fisso come il sesso» ma «la maschilità potrà essere riferita sia a un corpo maschile sia a uno femminile e la femminilità sia a un corpo maschile sia a uno femminile». Ora siamo alle Unioni Civili dove grazie al grippaggio e ad altri fattori persino all’interno della Chiesa si teme di parlare di unioni contro natura e di spiegare perché per il cristiano sono un peccato morale grave che normato diffonde infelicità in tutta la società.
fonte: Tempi.it
Come come.. ?
Fatemi capire e perdonate se non sono informato sui fatti… Questo incontro é stato soppresso dagli organizzatori del Meeting (tra l’altro con zero preavviso) per non “creare polemiche (sic) ??!!
Ah, siamo messi proprio bene 😒
Caro bariom condivido perplessità e sgomento sulla vicenda, pur continuando a nutrire una salda e critica fiducia nei confronti del carisma di giussani e delle persone che guidano cl.per questo resto con una grande e palpitante domanda aperta e qualche tentativo interiore di spiegazione.ho trovato un articolo molto interessante non banale e chiarificatore di alcuni aspetti…sulla nuova bussola quotidiana puoi trovare il pezzo di robi ronza sul meeting,consiglio di leggerlo!
Casa Sara,
non ho il minimo dubbio sul carisma che fu del grande Don Giussani… il problema semmai sta in chi raccoglie l’eredita di simili grandi carismi e lo dico assolutamente in generale.
Poi “scivoloni” e cadute (di “stile” e di carisma) sono sempre in agguato.
Colpa grave sarebbe non rialzarsi e non riprendere il retto cammino.
Confidiamo nello Spirito Santo e nella intercessione di tutti i Santi Iniziatori, che certo dal Cielo vegliano sulle Opere a loro ispirate da Dio.
Eh?
64
É la risposta!
(Non mettiamo in giro surrogati)
Cara Benedetta,
non la conosco se non per aver letto molti sui articoli su Tempi,
volevo esprimere la mia solidarietà nei suoi confronti, nonché verso Raffaella Frullone e P. Carbone, per quanto successo al Meeting.
Sono rimasto sorpreso e rammaricato perché, pur non facendo parte di CL, ho sempre guardato al Meeting come uno dei pochi eventi in cui un cristiano potesse sentirsi al sicuro … perché “a casa”.
A quanto pare il momento è un po’ buio e lo smarrimento e la paura che ne consegue è sempre maggiore anche tra “fratelli”.
Nonostante quanto ho appena detto spero che lei non si scoraggi e vada avanti.
Il suo lavoro come quello di Costanza, Mario Adinolfi, Massimo Gandolfini e tantissimi altri è fondamentale per chi come me vuole sentire una voce diversa dal coro unico dei principali media.
E anche se il numero è importante solo relativamente, non credo siamo pochi a pensarla così (ero a San Giovanni il 20 giugno 😉 ) a pensarla così!
Scusi se mi ripeto: Coraggio e Grazie. 😉
Quoto Davide 😉
Non ho letto ancora l’articolo ma me lo stampo per leggerlo bene. Comunque mi accodo a Mario quotando Davide.
credo che al Meeting si sia preferito il renzianismo al cristianesimo. Sob!
Non è renzianismo… ma una cosa molto più semplice: CL è il classico movimento SEMPRE filo governativo fintantoché può contare su una posizione di “ascolto prioritario” delle istanze di cui si fa portavoce…
Insomma, è potere, esercizio e dimostrazione.
Tutto qui.
(Tu considera solo una cosa: da quanto tempo era stato concordato? Quanta gente era stata coordinata? E veramente s’è deciso all’ultimo momento? Ma dai… Piuttosto s’è deciso di annullarlo all’ultimo come a dire: vedi, se vogliamo siamo anche capaci di fare cose “scomode”, ma dai, non ti preoccupare, siamo amici…)
…ah, ora ho capito cosa in cosa consiste la “teoria gender”, consiste nel fatto che c’è persone omosessuali!
Mi sa che hai capito pro un bel nulla !!
(ovviamente… te lo scrivo già io) 😊
Bariom:
IDEOLOGIA GENDER: dicesi di quella ideologìa di ci ha l’idea che esistano persone che ci hanno l’idea di essere omosessuali e che pretendono che questa idea sia reale eccetra…
.
Ribadisco… non hai capito nulla o quanto meno ancora poco.
Riprova, sarai più fortunato…
Bariom:.
…con l’aiuto dello Spirito Santo?
(ma te che ribadisci, l’hai capito?)
Guarda Alvise che non è cosa da capire scomodando persino lo Spirito Santo… basta leggere e informarsi (se la cosa interessa).
seeee, buonanotte Alvise, e fai sogni d’oro…
L’ha ribloggato su Luca Zacchi, energia in relazionee ha commentato:
A a chi ancora non crede all’esistenza dell’ideologia gender ricordo il pensiero di quella che viene considerata come l’ideologa vivente principale del movimento femminista, la professoressa americana Judith Butler che parla del genere come «di una costruzione culturale, esso non è il risultato causale del sesso, né è fisso come il sesso» ma «la maschilità potrà essere riferita sia a un corpo maschile sia a uno femminile e la femminilità sia a un corpo maschile sia a uno femminile». Ora siamo alle Unioni Civili dove grazie al grippaggio e ad altri fattori persino all’interno della Chiesa si teme di parlare di unioni contro natura e di spiegare perché per il cristiano sono un peccato morale grave che normato diffonde infelicità in tutta la società.
…PECCATO MORTALE GRAVE (SE LO FOSSE POSSIBILE, PIU’ GRAVE CHE MORTALE)!!!
L’ha ribloggato su Beppe Bortoloso M.I..
L’ha ribloggato su "Noverim me, noverim Te.".
Il grintoso Socci ha scritto un articolo per dire che è meglio che gli emigranti restino a casa sua.(dove potrebbero benissimo continuare a lavorare, se ne avessero voglia, e a vivere tranquilli)!
Nel Vangelo si racconta che dopo la visita dei Magi un angelo appare in sogno a Giuseppe e lo avverte del pericolo, dicendogli di prendere madre e figlio e recarsi in Egitto, cosicché Gesù poté scampare alla strage degli innocenti!
duxcuctator:
… che dire?
…carissimo duxcuntator:
…lo siamo tutti cunctatores in attesa (profezie o anche meno): io della morte (ovviamente) te (meno ovviamente) del Regno dei Cieli.
In bocca al lupo!
… e che Dio benedica il lupo! 😉
Mi dispiace contraddire l’articolo (ma, del resto, è il mio destino fare il “bastian contrario”, come Alvise), ma la tesi che la “lobby” gay sia stata tanto POTENTE, nel 1973 (!) da imporre all’APA la derubricazione dell’omosessualità da patologia a variante naturale, NON REGGE ASSOLUTAMENTE.
E non regge, perchè dall’altra parte non c’era, come dicono a Roma, “Cacini”, ma c’erano delle forze
conservatrici assai potenti (i fondamentalisti cristiani, l’america rurale profonda, la stessa chiesa cattolica, le lobbies ultraconservatrici interne al partito repubblicano, la maggioranza silenziosa, il ku klux klan) tutte forze che, messe insieme, sono state in grado di eleggere presidenti (c’era Nixon alla casa bianca e più tardi ci sarebbe stato quel po’ po’ di reazionario di Reagan), senatori, deputati, governatori ecc.
Basti pensare che negli USA è impensabile che un politico importante, a livello di presidente, vicepresidente, governatore, segretario di stato, si dichiari “ateo”, ufficialmente.
Non credo che una tale congerie di forze, che è stata, più volte, in grado di assediare per giorni e giorni le cliniche abortiste (e dal cui seno sorgono elementi fanatici che arrivano ad accoppare qualche medico praticante aborti), sia stata ZITTA, FERMA e BUONA ad aspettare che la potente lobby gay facesse quello che gli pareva: NON è credibile!
E se la lobby gay avesse fatto uso di qualche intimidazione, fra quelle forze conservatrici di cui sopra, c’era (e c’è) gente in grado di renderla centuplicata (e quindi di annullarla).
Oltretutto non si trattò di un bliz ma di una discussione che si protrasse per anni, quindi c’era tutto il tempo per mettere in campo un poderoso esercito che sgominasse a livello mediatico, ed eventualmente intimidatorio, la “influentissima consorteria omosessuale”.
E quando vogliono le forze conservatrici di cui sopra sanno coordinarsi, come dimostra la lotta contro l’aborto!
E non tirate fuori la massoneria, perchè in massoneria (ve lo dice chi conosce tanti massoni e che è stato più volte invitato ad entrare in quella organizzazione) ci sono progressisti e fior di conservatori, e, pure tanti cristiani (protestanti soprattutto, ma anche cattolici).
E non parlate di “poteri forti” perchè le persone ricche, facoltose e potenti non mancano fra coloro che sono di “destra” (anzi!!).
Il referendum fra tutti gli psichiatri lo volle la minoranza che voleva continuare a classificare l’omosessualità come patologia, se poi non gli è piaciuto l’esito, la colpa (come sopra dimostrato) non fu della lobby gay.
Semplicemente la maggioranza degli psichiatri si era convinta che la tesi dell’omosessualità fosse una convenzione, senza adeguata prova a monte. Tutto qua.
Nè mi convincono le testimonianze (Wright e Cunnings, che oltretutto sono psicologi e non psichaitri) di quelli che dicono di essere stati sconfitti da manovre mediatiche, perchè è frequente che lo sconfitto recrimini e non accetti la disfatta (i tedeschi, dopo la grande guerra, non dissero forse di essere stati battuti a causa di una “pugnalata alle spalle”?).
A mio modo di vedere non dovevano essere i sostenitori dell’omosessualità- variante naturale a dimostrare che l’omosessualità NON è una patologia ma il contrario.
Perchè un fenomeno relativo ad un organismo vivente non può dirsi patologico, se non viene dimostrato che arreca un danno temporaneo o permanente ad un senso, un arto, un organo.
Si trattava di una tradizione, di una consuetudine, e, se così non fosse stato, si sarebbe dovuto dimostrare la natura patologica del suddetto fenomeno.
Cosa che J.Nicolosi e gli amici del NARTH non sono ancora stati in grado di dimostrare.
Inoltre, qualsiasi avversione aggressiva verso qualcosa o qualcuno, si chiama “fobia”, e, dunque, l’avversione ANIMOSA verso gli omosessuali può legittimamente chiamarsi “omofobia”.
E non dite che non esiste, perchè ho visto dei soggetti togliere il saluto e la parola ad un conoscente, solo perchè gli era stato riferito che quel conoscente era gay. Non è patologico un comportamento del genere? A69
errata corrige: nel post precedente, DOPO il capo relativo al referendum in seno all’APA:
“Semplicemente la maggioranza degli psichiatri si era convinta che la tesi dell’omosessualità COME PATOLOGIA, fosse una convenzione, senza adeguata prova a monte. Tutto qua.” A69
@A69
La “fobia” si può definire anche avversità, ma è più esattamente una sensazione di paura e angoscia che può a sua volta produrre reazioni diverse. Raramente la reazione è di tipo aggressivo perché le fobie inducono una paura talmente violenta, profonda e ingestibile da scatenare più facilmente vere e proprie paralisi o atteggiamenti scomposti.
“Omo” significa “uguale”, quindi semmai sarà “fobia dell’uguale”.
Quindi “qualsiasi avversione aggressiva” NON può essere correttamente definita come “fobia”, “omo” è proprio l’opposto di “diverso” e ad ogni modo non ha nulla a che fare con aspetti che riguardano la sfera sessuale.
Se poi anche tu ti vuoi aggregare alla schiera degli ignoranti (sempre in senso etimologico) che inventano ogni giorno nuovi termini e pretendono poi si spiegarne il significato agli altri, accomodati, ma non ti aspettare applausi… 😉
Oppure queste cose non ignori e allora sei in malafede. 😐
@bariom
appunto.
come ricorda J. H. Newman, “il retto uso delle parole è implicito nel retto uso del pensiero”
NEWMAN J. H., Lettera al Duca di Norfolk. Coscienza e Libertà (1874), a cura di V. Gambi, Paoline, Milano 1999, p. 388.
Il significato ordinariamente attribuito al termine omofobia è quello di avversione aggressiva verso gli omosessuali. Le parole hanno spesso più significati e non sempre le si usa con riferimento a quello etimologicamente e sematicamente più corretto.
Poi che la lingua è mutevole e si evolve (e ciò che prima era errore, talvolta non lo è più) se ne accorse già il Monti, 200 anni…….!
Quella di togliere la parola ed il saluto a qualcuno, di punto in bianco e solo per una diceria, per me, E’ violenza! A69
Si infatti e ciò a quanto pare coincide anche con il mutare distorto dei pensieri e dei comportamenti che si giustificano con altrettanti sillogismi ossimori e compagnia bella…
Se ti piace così e lo consideri “mutevole progresso o evoluzione delle cose”, buon per te…
Che centri la questione saluto o non saluto con quanto da me obbiettato mi sfugge… c’è gente che ti toglie il saluto per qualunque stupidaggine. Problema loro 😐
Se la lingua non mutasse parleremmo sempre latino. L’italiano, infatti, deriva dal “sermo vulgaris” che trasformò la lingua di Virgilio in quella di Dante, nel corso del medioevo. I pensieri mutano, se lo fanno in modo distorto, non è colpa mia. Io uso la lingua nei suoi significati usuali e ordinari, se no, faccio una parentesi e chiarisco il senso. A69
Vabbè A69, vuoi che ti dia ragione?
Adotta il senso (e il non senso) comune e usuale delle parole, il comune e usuale sentire e pensare… ti manca l’agire e poi sei a cavallo.
Bon voyage 😉
Questa tua risposta Bariom mi ha fatto venire in mente un episodio divertente di cui fui testimone. Sapendo che conosco qualcuno ad Equitalia, un mio amico mi chiese di portarlo dal funzionario (mio conoscente) di detto ente per valutare la sua situazione debitoria.
Una volta lì, si scoprì che doveva migliaia di € per multe NON pagate. Al che, io domandai al mio amico: “Ma te possiedi qualcosa: case, terreni, auto di un certo valore?”. Risposta: “No, sono nullatenente”. Commento del funzionario equitalia: “Allora siamo a cavallo!”.
Ti ringrazio per il bon voyage, perchè proprio oggi devo partire per qualche giorno. A69
Allora a preso risentirci (a Dio piacendo) al tuo ritorno 😉
@ duxconctatori
le cose non stanno in modo evangelico, caro amico, perchè il principe di questo mondo NON è Cristo.
E le forze conservatrici, quando hanno avuto interesse ad unisi (e c’era l’interesse ad unirsi contro gli omosessuali, che il cristianesimo cominciò subito a perseguitare fin dai tempi di Teodosio, tramite lo stato divenuto cristiano, naturalmente), si sono EFFETTIVAMENTE UNITE.
Non occorreva nemmeno un’alleanza concordata, bastava un’UNITA’ D’AZIONE TACITA. Cosa semplicissima anche per coloro che non si sono simpatici.
Come si dice: “Il nemico del mio nemico è mio amico”. In politica (e la questione “era poltica”) questo avviene continuamente. Come, pur non amandosi fra loro: Erode Antipa, il Sinedrio, ed il procuratore romano, trovarono politcamente conveniente liberarsi di Gesù. Come i fenici (stra-idolatri) vedevano di buon occhio, la guerra che gli ebrei facevano ai filistei.
La composizione della Corte suprema americana, ai tempi della sentenza sull’aborto era meno conservatrice dell’attuale.
La composizione di tale Corte ha sempre influito sulle politiche americane e ne è sempre stata influenzata, a seconda dei periodi. Roosevelt (lui sì, per davvero, un grande presidente, con un’intelligenza ed una preparazione che erano 312 volte quella di Reagan) dovette faticare non poco con la Corte suprema, composta da giudici nominati dai presidenti precedenti, per far passare il new deal. A69
PS: Per forze conservatrici non si deve intendere la chiesa di Cristo, ma l’insieme delle forze di vario genere che avevano interesse a mantenere gli omosessuali nel ghetto. E quelle si, che potevano coordinare la loro azione nel senso che ho indicato sopra! A69
Ma lì non si trattava di far qualcosa per Dio e per Cristo: lì si trattava di far qualcosa che confaceva agli interessi alle forze conservatrici (molte delle quali erano tutt’altro che “cristiane”).
Lì c’erano delle forze politiche sedicenti cristiane, per maggior parte, che non volevano in nome di una tradizione illiberale e reazionaria, concedere quei diritti agli omosessuali.
Il cristianesimo può convivere benissimo con una società immorale proprio perchè il suo regno non è di questo mondo: come dimostrarono i primi cristiani che vissero in una società che ammetteva divorzio, aborto, infanticidio e dove l’omosessualità (specialmente se consumata con gli schiavi) era fatto ininfluente.
E quelle lobbies politiche ed economiche che di cristiano avevano solo il nome (compresa gran parte della chiesa cattolica americana, quella più vicina ai potentati politici ed economici), non avrebbero avuto alcuna difficoltà ad unirsi per non dare spazio ai gay, ben sapendo che la libertà sessuale ne coinvolge molte altre.
Del resto, se nella chiesa ci sono state persone come Siri e Hudal che non avuto alcuna difficoltà a trattare con i criminali nazisti e a farli fuggire in sudamerica, ben sapendo che non andavano laggiù per far del bene, ma per fungere da consulenti o sostenitori dei peggiori dittatori latino-americani, che difficoltà avrebbero avuto a concordare un’unità d’azione con i fondamentalisti protestanti (cosa che, poi, in effetti, hanno fatto).
C’era uno scopo politico (la lotta al comunismo) e la chiesa non ha avuto timore di collaborare con un diavolo incarnato come il dr. Mengele.
Figuriamoci, se tutte le altre entità che le ho elencato (chiese protestanti fondamentaliste, ku klux klan ecc. ecc.) avrebbero avuto dei problemi a stipulare un patto tacito contro la la lobby gay.
Prima di “cadere” ciò che è reciso, ne può fare di alleanze e danni e, fino alla parusia, DOMINARE!
Quando Cristo ritornerà sulla terra, ne riparleremo. Ma ORA siamo PRIMA!
La lotta contro i gay non doveva sostenerla la chiesa di Cristo, ma un raggruppamento di “movimenti” reazionari, che hanno sempre saputo unirsi contro il nemico comune.
E’ dubbio che anche reagan sia stato massone ma sicuramente lo erano alcuni membri del suo gabinetto (busch senior), Il mio giudizio negativissimo su di lui è squisitamente politico: ha reso più pericoloso il mondo, ha diminuito le spese sociali, ha aumentato quelle militari, ha aumentato a dismisura l’abisso fra ricchi e poveri, ha eliminato ogni progressività nella politica fiscale.
Tutto il contrario di quello che ha fatto Roosevelt.
Io ho l’impressione che lei sostenga che la chiesa debba avere un qualche potere politico per indirizzare in un certo senso la società.
Ma non è così, perchè il potere temporale non spetta alla chiesa, ma è totalmente autonomo da essa.
La storia dal 700 in poi è un deciso NO a questa pretesa di s. romana chiesa: se ne faccia dunque una ragione e ritorni alle origini, in cui i cristiani si contentavano di sopravvivere e di praticare la loro fede, senza ambizioni di potere.
A69
Gesù è il Re, venuto ad instaurare un Regno che è ancora lontano dall’essere realizzato.
Caro Fabio Massimo, mi dia qualchje ora di tempo per rispondere ad una domanda così formidabile.
Vorrei manifestare la mia stima a Lei, a Bri, a Daniele, a Bariom, a Theloniuos, che mi avete contrastato rispettosamente, quando, tempo fa, su questo blog sono stato affrontato da una persona aggressiva che non combatteva le mie tesi ma “me” come persona, cosa che voi sunnominati, non fate.
E scusate il mio spirito polemico, che è parte indissolubile della mia natura (non so abietta, ma può darsi..) A69
@ Fabio Massimo (eccellente politico: abbandonare la sua politica portò al disastro di Canne, riprenderla, portò ad indebolire e corrodere Annibale e, in prospettiva, alla vittoria romana)
caro FM, devo una risposta alla sua domanda (e che po’ po’ di domanda!!).
Chi era Cristo per me? Tante sono le risposte possibili, ma vediamo di darne alcune. Prima di tutto era un ebreo, un ebreo che ha portato a compimento, nella sua integrità, la legge mosaica. Un israelita che si è rivolto esclusivamente ad altri israeliti, e che, nelle poche volte in cui si è rivolto a non ebrei (un romano, una samaritana) NON ha predicato ma esaudito generosamente un loro desiderio, senza chiedergli nessuna conversione.
Un ebreo che era venuto per la casa d’israele, per proporre ad essa un disegno di salvezza. Disegno di salvezza che, DAL popolo ebraico avrebbe dovuto estendersi all’umanità intera (come già previsto dal profeta Zaccaria).
Insomma, per Lui, era il popolo ebraico, la base, il punto di partenza dell’umana redenzione da Lui proposta.
Poi: era anche il figlio unigenito di Dio, generato non creato della stessa sostanza del padre? Mi piacerebbe proprio saperlo! Ma quanti dubbi in merito! E tali dubbi possono insorgere già in forza delle scritture che presentano passi assai contrastanti sull’argomento (“battezzate nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” ma anche “Il Padre è maggiore di me” “Questo non lo sa nemmeno il Figlio, ma solo il Padre” ecc.).
Forse è proprio perchè hanno visto in me un uomo del dubbio che i miei amici massoni, mi hanno chiesto diverse volte di entrare a far parte della loro organizzazione.
Mah!? A69
A69, se fosse stato un “semplice ebreo”, pur nella usa integrità, come avrebbe potuto portare a compimento la Legge Mosaica. E quale il valore della Legge e il vero senso del suo esistere? E quindi quale il suo compimento?
Dalla lettera ai Galati comprendiamo:
O stolti Gàlati, chi mai vi ha ammaliati, proprio voi agli occhi dei quali fu rappresentato al vivo Gesù Cristo crocifisso? Questo solo io vorrei sapere da voi: è per le opere della legge che avete ricevuto lo Spirito o per aver creduto alla predicazione? Siete così privi d’intelligenza che, dopo aver incominciato con lo Spirito, ora volete finire con la carne? Tante esperienze le avete fatte invano? Se almeno fosse invano! Colui che dunque vi concede lo Spirito e opera portenti in mezzo a voi, lo fa grazie alle opere della legge o perché avete creduto alla predicazione?
Fu così che Abramo ebbe fede in Dio e gli fu accreditato come giustizia. Sappiate dunque che figli di Abramo sono quelli che vengono dalla fede. E la Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato i pagani per la fede, preannunziò ad Abramo questo lieto annunzio: In te saranno benedette tutte le genti. Di conseguenza, quelli che hanno la fede vengono benedetti insieme ad Abramo che credette. Quelli invece che si richiamano alle opere della legge, stanno sotto la maledizione, poiché sta scritto: Maledetto chiunque non rimane fedele a tutte le cose scritte nel libro della legge per praticarle. E che nessuno possa giustificarsi davanti a Dio per la legge risulta dal fatto che il giusto vivrà in virtù della fede. Ora la legge non si basa sulla fede; al contrario dice che chi praticherà queste cose, vivrà per esse. Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, diventando lui stesso maledizione per noi, come sta scritto: Maledetto chi pende dal legno, perché in Cristo Gesù la benedizione di Abramo passasse alle genti e noi ricevessimo la promessa dello Spirito mediante la fede.
Perché allora la legge? Essa fu aggiunta per le trasgressioni, fino alla venuta della discendenza per la quale era stata fatta la promessa, e fu promulgata per mezzo di angeli attraverso un mediatore. Ora non si dà mediatore per una sola persona e Dio è uno solo. La legge è dunque contro le promesse di Dio? Impossibile! Se infatti fosse stata data una legge capace di conferire la vita, la giustificazione scaturirebbe davvero dalla legge; la Scrittura invece ha rinchiuso ogni cosa sotto il peccato, perché ai credenti la promessa venisse data in virtù della fede in Gesù Cristo.
Prima però che venisse la fede, noi eravamo rinchiusi sotto la custodia della legge, in attesa della fede che doveva essere rivelata. Così la legge è per noi come un pedagogo che ci ha condotto a Cristo, perché fossimo giustificati per la fede. Ma appena è giunta la fede, noi non siamo più sotto un pedagogo. Tutti voi infatti siete figli di Dio per la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. Non c’è più giudeo né greco; non c’è più schiavo né libero; non c’è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù. E se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa.
Galati 3, 1-14; 19-29
‘notte
Bariom, non ho detto che Cristo era un “semplice ebreo”, era, anzi un “Ebreo” con la E maiuscola, perbacco! A69
E io stesso l’ho virgolettato apposta (non era citazione)
Ma ora che abbiamo appurato che era ebreo con la E maiuscola (nulla da eccepire), non mi pare nulla cambi rispetto il mio commento… 😉
Provoco lievemente, se m’è concesso: e perchè allora nonostante “le forze conservatrici assai potenti … che messe insieme, sono state in grado di eleggere presidenti ” … tutto è andato come è andato?
Reale indipendenza di giudizio?
Credibile questo?
@duxcuntactor
Il mio era un commento teso solo a evidenziare che alla certezza della conclusione di A69 mancava possibilmente il piedistallo
Gli concedevo, e gli concedo, che nell'”animosità” della risposta potesse essergli sfuggito
Da parte mia non ho conoscenze specifiche in merito e pertanto non faccio allusione alcuna (sia chiaro per chiunque legge, sai mai)
(anche se a volersi proprio porre delle domande ce n’è da fantasticare sul perchè le cose vadano come vanno)
Per il resto del tuo scrivere e dei tuoi scritti, non mi ritengo sufficientemente preparato ad alcuna discussione nel merito
Li sto leggendo con curioso interesse
Confesso che mi mancherà il tempo di meditarli a sufficienza
@ Bri e duxconctatori
così non può essere perchè quelle forze conservatrici quando hanno voluto (come contro il comunismo e contro l’aborto per renderlo in buona parte inoperativo) SI SONO UNITE, PERBACCO!!
No, cari amici la tesi non regge, perchè la risposta è più semplice: la maggioranza degli psichiatri si era convinta che non c’erano prove scientifiche sufficienti per sostenere che l’omosessualità fosse una malattia, e che tutte le argomentazioni contro la derubricazione dell’omosessualità, erano derivate NON dalla scienza , ma dalla morale e dalla religione.
Non c’erano lobbies c’era la mancanza di un’evidenza scientifica della natura patologica di un fenomeno. A69
@a69
chiedo scusa per la mia ostinazione a trovare irrisolta la questione.
due domande secche
esistevano forze che avevan capacita e interesse a bloccare la decisione degli psichiatri?
perche’ non vollero agire ovvero fallirono?
Certo che esistevano: la chiesa cattolica americana, molte confessioni protestanti americane e le correnti politiche legate a quelle. E una miriade di associazioni della destra conservatrice. Ce n’era per confrontarsi con una lobby gay.
Per me fu proprio la maggioranza degli psichiatri che aveva, di suo, l’orientamento di derubricare l’omosessualità e decise così, in barba alle pressioni delle varie lobbies. A69
L’obiezione di coscienza degli operatori sanitari diffusa hanno reso di fatto più difficile il ricorso all’aborto in molti luoghi e provocato una sensibile diminuzione delle IVG.
In America, oltre all’obiezione, ci sono veri e propri assedi di tante organizzazioni religiose e no (visto che l’unità d’azione eè possibile, quando c’è un obiettivo comune?) alle cliniche abortiste.
Inoltre lì si è arrivati (cosa, per me, da stigmatizzare) a minacce ed aggressioni, in qualche caso omicidi, nei confronti dei medici abortisti. Ed anche lì, comunque, c’è stata una diminuzione delle IVG. A69
Beh A69, più che stigmatizzare, realmente da condannare!
Caro A69, il discorso su aborto e obiezione, così come da te riportato, è un po’ esagerato.
Dati (ufficiali) alla mano, vedrai che la vulgata dell’ “aborto difficile” è di parecchio sovrastimata. Ma ne riparleremo in un post dedicato (che non mancherà di sicuro a breve). Non voglio rovinare questo…
@Anonimo69,
dai suoi commenti ho sempre intuito che lei è una persona di elevata cultura, per cui mi stupisco (a meno di pensarla in mala fede, e spero non lo sia) quando afferma che la tesi “non regge, perchè dall’altra parte non c’era, come dicono a Roma, “Cacini”, ma c’erano delle forze conservatrici assai potenti (i fondamentalisti cristiani, l’america rurale profonda, la stessa chiesa cattolica, le lobbies ultraconservatrici interne al partito repubblicano, la maggioranza silenziosa, il ku klux klan) tutte forze che, messe insieme, sono state in grado di eleggere presidenti (c’era Nixon alla casa bianca e più tardi ci sarebbe stato quel po’ po’ di reazionario di Reagan), senatori, deputati, governatori ecc.
Basti pensare che negli USA è impensabile che un politico importante, a livello di presidente, vicepresidente, governatore, segretario di stato, si dichiari “ateo”, ufficialmente.
Non credo che una tale congerie di forze, che è stata, più volte, in grado di assediare per giorni e giorni le cliniche abortiste (e dal cui seno sorgono elementi fanatici che arrivano ad accoppare qualche medico praticante aborti), sia stata ZITTA, FERMA e BUONA ad aspettare che la potente lobby gay facesse quello che gli pareva: NON è credibile!”.
Perchè NON è credibile?
Brevemente, se lei ha approfondito la genesi anche solo di alcune delle rivoluzioni del passato (quella Francese in primis), di certo saprà che la parte che spingeva per il cambiamento era quella apparentemente più povera di mezzi, mentre la parte conservatrice era quella di gran lunga più forte (sempre apparentemente).
E sono tanti i casi in cui i primi hanno giocato sporco nei confronti dei secondi. Ad esempio, la Massoneria che, non dubito conosca bene come da lei stesso affermato, ha svolto in ciò un ruolo di primo piano.
Non aggiungo altro perchè ho promesso di esser breve. 😉
Tornando al caso specifico, io non posso essere certo di come si siano svolti i fatti, mi permetta nemmeno lei,
tuttavia la ricostruzione dei fatti è, quanto meno, credibile.
@ Bri
l’esempio da lei fatto della Rivoluzione francese (ma aggiungiamoci anche quella inglese di Cromwell), dimostra proprio il contrario. La parte conservatrice lì era veramente forte ma fortissima era anche la parte rivoluzionaria (che aveva dalla sua il potere economico, in entrambe le rivoluzioni). In quei casi si giocò quasi ad armi pari, la vittoria toccò al più abile ed al più fortunato. Anche la nobiltà giocava sporco.
L’apporto della massoneria è discutibile perchè TUTTI da una parte come dall’altra, ne facevano parte, da Robespierre al Conte di Provenza, e quindi diventa difficile dire che parteggiò per gli uni e non per gli altri.
Non mi sembra calzante l’esempio delle classi in lotta nelle 2 rivoluzioni sopracitate, raffrontato con lo scontro fra la lobby gay e quella conservatrice, in merito alla decisione dell’APA. A69
Non sono Bri.
Comunque, sono ragionevolmente certo che le cose siano diverse da come da lei descritto.
Ma è lampante che questa non è la sede per approfondire queste tematiche, ammesso che ne fossimo in grado 😉 .
Volevo solo offrire uno spunto di riflessione, ma visto che lei dalle sue posizioni non si muove, anzi si irrigidisce spiegandomi che la mie affermazioni rafforzano le sue (non so se ha notato che la maggior parte delle sue conversazioni con gli utenti di questo blog finiscono in questo modo), beh … fa niente anch’io rimango sulle mia posizione.
Non le avrei nemmeno risposto per non sprecare altro tempo (mio e suo), ma all’affermazione “In quei casi si giocò quasi ad armi pari, la vittoria toccò al più abile ed al più fortunato” non ho saputo resistere.
Le auguro Buone vacanze (senza ironia)
In ultima analisi non credo, ma non vedo perché se ci si ficca in bocca al lupo, bisogna poi sperare che “crepi”.
Se poi in bocca al lupo ci si finisce perché il Signore così ha disposto come fu per i nostri Martiri tra le fauci di tante fiere, mi risulta molti abbiano benedetto anche lo “strumento” del loro martirio, tant’è che alcune di quelle cosiddette “bestie feroci” si ammansirono e non li sbranarono.
Almeno questo ricordo di letture andate… 😉
Certo quelle fiere non erano affatto travestite da agnelli… 😉
Bene, grazie a Dio.
Ma più semplicemente (non che disdegni eventuali correzioni dello S.S.) si parlava più o meno metaforicamente, di due “lupi” diversi… il lupo che fa semplicemente il lupo come natura decaduta vuole e il lupo sotto mentite spoglie che è certamente altro tipo di lupo.
Quanto da me su detto, a partire dal “Dio benedica il lupo” in contrasto con il sempre invalso “crepi!”, ben si addice al primo genere di lupo.
Per il secondo prima di tutto è necessario avere il discernimento per riconoscere che non è agnello ma lupo, poi si faranno i debiti distinguo.
😉
ad ogni modo Dio benedice anche una sana ironia… 🙂
Spero bene…
Ed era quella che animava il mio originario commento: una sana ironia con un “pizzico” di verità… 😉
Non sempre su tutto si può sviluppare un impianto teologico (o vale la pena farlo).
E di fatto ho usato la frase “come natura decaduta vuole” avendo te come interlocutore e per porgerti un bel “gancio”, così che tu potessi lanciarti in un’altra profonda dissertazione.
D’altronde avessi usato un frase più banale, tipo “come natura vuole” o “come Dio lo ha fatto”, avresti trovato certamente altro argomentare.
Sulla fallacia della identità posta dal mio dire, avrei qualche perplessità o quanto meno, come mi insegni, da una semplice frase si può arrivare ad argomentare in modi assai diversi, ma non mi lancio in codesta impresa, non con te che mi pare decisamente più portato all’insegnamento che non all’apprendimento anche solo di una diversa idea dalla tua, per di più espressa con ampio uso di domande retoriche che di conseguenza non attendono né contemplano risposte.
Dio benedica anche te Fabio Massimo, figlio e fratello di Dio, Cattolico Apostolico Romano.
“Magari ti riferivi ai lupi biologicamente e letteralmente tali?”
Proprio così caro Fabio e non l’ho buttata lì a caso ma perché “prima del Peccato Originale nessun animale mangiava nessun altro animale: così com’è scritto, del resto, nella Sacra Scrittura.”
Spero tu ti renderai conto della sproporzione del tuo scrivere e del tuo dire rispetto la mia semplice frase e anche alle possibili complicanze che presto hai intravisto bollandola come fallace.
E anche lo fosse stata in parte o del tutto, non credo chi passa da questa “piazza” ne avrebbe potuto trarre un così grave male, sia per la frase in sé, sia per il tema che sollevava, sia perché non penso si dia (giustamente) un gran valore a ciò che scrivo (nonostante le tue troppo buone parole di apprezzamento nei mie riguardi)… poi dirai che sono superficiale, ma non mi pare fosse in corso un trattato di sana dottrina.
Quando e se mi sono “lanciato” in dissertazioni dottrinali, l’ho sempre fatto con l’attenzione che simili temi richiedono proprio per le ragioni che adduci, ma non mi pare proprio questo il caso…
Vi è quindi a mio giudizio, una enorme sproporzione tra ciò che ho scritto e la serie di tuoi commenti a seguire, sproporzione nel valore (che i tuoi interventi certo hanno), ma anche nell’estensione che mi perdonerai, non mi consentono e non mi aiutano a rispondere nella stessa diffusa maniera, quindi sto al “nocciolo” originario a cui su ti ho risposto, ben conscio che dietro ogni frase o gesto anche della vita quotidiana, può esserci un enorme significato teologico, ma credo si debba avere il giusto senso della misura, nel tempo, nell’opportunità e nel valore.
Ti chiedo perdono per la malcelata ironia del mio precedente commento, ma discepolo di Gesù cerco di esserlo, peccatore lo sono certamente.
Caro Fabio,
mi fai nuovamente molte domande mi inviti su temi (alcuni) che invero meriterebbero grandi trattazioni, di cui dubito anche essere capace…
Quindi mi perdonerai se resto solo su alcune e le più “facili” 😉
La prima (ultima tua) è facilissima: si il mio nome di battesimo e Mario.
Sui dinosauri, affascinanti e quasi mitiche creature… sai che ne ho disegnato uno osso per osso a dimensioni reali? (domanda retorica) E naturalmente il più grande o quanto meno il più vorace: il mitico Tyrannosaurus Rex. Il suo scheletro, realizzato in vetroresina e semovente è divenuto una attrazione da Parco Divertimenti…
Quindi che ho detto ai miei figli (nipoti per ora non saprei dire…)? Ciò che scientificamente conosciamo… sinceramente non è mai capitato di legarli alla creazione di Adamo ed Eva, magari più legati alle teorie evoluzioniste (che altro che teorie non sono per l’appunto).
Piuttosto quando erano piccoli e insegnavano loro l’altra teoria, quella del Big Bang, facevo con loro un giochino… “Prendiamo bambini, qualche pezzetto di ferro, qualche vitina che papà ha nel cassetto, un pezzetto di vetro, un po’ di questo, un po’ di quello, facciamo un bel mucchietto in questo fazzoletto. Chiudiamo il fazzoletto… ora ci vorrebbe un petardo grosso, ma bello grosso, ma siccome non voglio ci sia faccia male, usiamo un sistema più rudimentale. Facciamo ruotare questo fazzoletto con tutta la forza che avviamo, come un fionda, come quella di Davide contro Golia, e poi SBAM! Lanciamo il fazzoletto contro il muro e vedrete che ne uscirà un bell’orologio nuovo…
“Ma no papaaaa, dai come fa?” Ecco, più o meno partivo da li… roba da bambini s’intende.
Con ciò credo averti risposto sul mio pensiero.
Uomini-lupo o lupi-lupi…
In un blog capita, o almeno capita a me, di intervenire sull’ultima frase di alcuno, soprattutto quando questa è poco più di una battuta e a me sovente quando la battuta è del caro Alvise, quindi la tua ricostruzione a posteriori collegata ai precedenti su quale fosse il genere di lupo di cui parlavo è stata fuorviante (ma la colpa è mia…) ed altrettanto io non avevo colto il senso del tuo ““Dio benedice anche i lupi travestiti da agnello?”
Ciò detto, veniamo agli uomini-lupi travestiti da agnelli…
Come li riconosco? Ammesso io li sappia riconoscere.
Anzitutto mi rifaccio ad una Parola molto chiara che già ci dice da questo li riconoscerete:
«Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere.» Mt 7, 15-20
Poi, come si usa dire, tengo le “antenne dritte”… alcune profezie si smentiscono subito da sé talmente sono balzane (come chi mi profetasse il futuro con gli oroscopi), altre paiono plausibili, ma prima ancora di attendere il loro compimento o non compimento a dimostrazione di veridicità, cerco eventuali discrepanze con ciò che la Chiesa ci insegna.
Per il resto ci vuole un preciso discernimento e questo è donato, non bagaglio diciamo “naturale”… dimostrazione ne è che un tempo, non avendo altro, gli oroscopi che su ho citato, li leggevo eccome!
Infine, il commento a Bri dove sostenevi che io ti parevo ecc… me lo sono perso, ma a parte non aver per nulla chiaro il concetto di “addormentatore di vergini” o simile, giacché mi par di capire da altre lusinghiere affermazioni sul mio conto, attenzione al ricordare il mio nome di battesimo solo da alcuni qui usato, tu mi abbia “seguito” ogni tanto, se ti sei fatto questa idea non saprei come smentirla in due battute… d’altro non ti saprei dire.
E ricambiando le tue abituali benedizioni ti auguro una serena notte.
Ah si, incuriosito ho trovato ora il passaggio che mi chiamava in causa mentre “parlavi” con Bri…
Che posso dirti? Poco elegante e come già tu mi facevi notare anche poco evangelico esprimere un giudizio su terza persona parlando con altri… 😉 , ma evidentemente la mia ironica frase sul “gancio” questo mi ha meritato.
Ma su questo giudizio di supposto “addormentatore”, non replicherò, né sento il bisogno di difendermi. Ti lascerò quindi alle tue convinzioni, sperando siano dettate più da un piccolo risentimento che da altro.
Il problema non è per me il tacere è che talvolta il troppo parlare (in cui sono campione) , invece di svegliare le persone, produce matematicamente quello che da queste parti chiamano l’ “abbiocco” fisico ma anche spirituale 😉
…MARACANA’!
Posso? A leggere tutta questa botta e risposta mi è venuta la tentazione di farmi un té e prendermela con calma. Sono partito dall’alto e arrivato qui in basso e stanno già mettendo le statuine del Presepe negli Ipermercati. Non rispondete scocciati sono ironico e lo so anch’io che potrei fare altro e che non me lo ha indicato il medico….Faccio solo una osservazione. Oramai i commenti da qualsiasi parte sono sfoghi, urli e prese in giro. Non mi permetto di fare la morale a nessuno perché sono il primo ad essere sulla black list ma sarebbe bello secondo me scrive in maniera costruttiva e tuttalpiù con battute innocenti. Scusate ancora.
@filosofiazzero
Ti riassumo l’ideologia gender perché ho visto più su che non hai capito.
È complessa, ma si può anche riassumere in poche parole.
Pronto?
Esistono 2 cose (cioè ALMENO 2 cose, come minimo) :
1) il sesso biologico
2) l’identità di genere
Esempio, tu sei
1) maschio, nel corpo che vedi
2) donna nella tua identità – in quanto i caratteri fisici sessuali non contano un tubo.
Obiezione: ah, ma allora stai parlando dei transessuali-transgender?
Risposta: no, per tutti gli esseri umani è così, e dobbiamo insegnare ai bambini che vedere un corpo di donna o di uomo NON conta niente. Gli/le dobbiamo chiedere se è uomo o donna per saperlo davvero.
È anche già cominciato un movimento per far sì che ci si possa presentare al municipio e (senza alcun intervento chirurgico) dichiararsi civilmente uomo o donna nei documenti, secondo i propri gusti. Alcuni transgender mi hanno detto che in alcuni Paesi civili questo è già permesso. (Non nomino i Paesi, perché non sono andata a controllare se è vero).
Ecco in breve la teoria gender (che poi in realtà è più complessa, molto di più, perché comprende anche generi misti, fluidi e a-gender, cioè persone senza genere. Prova un pò a cliccare agender su youtube e troverai centinaia di video di ragazzini americani che si dichiarano agender, genderqueer, genderfluid, ecc. Ti invito inoltre a cliccare su google figlia di angelina jolie brad pitt maschio ragazzo, insomma cerca la figlia femmina che si dichiara un ragazzo).
Perché lgbt&co. sostengono che la “teoria gender” non esiste e che se la sono inventata i cattolici per gettare fango sugli lgbt?
Semplice: i movimenti lgbt dicono che esistono gli Studi Di Genere, una roba seria, scientifica che studia appunti i generi – mentre non c’è nessuna ideologia o teoria gender.
Se poi gli chiedi di fornirti sti documenti scientifici e sta roba scientifica….. non vengono mai fuori. Insomma non ce li hanno. Nessun studioso e/o scienziato ha mai affermato fregnacce simili. Fregnacce che si pretende di insegnare a scuola.
Per chi ancora non l’avesse visionato, metto il link del video norvegese che ha portato alla sospensione dei finanziamenti pubblici al Nordic Gender Institute (che poi ha chiuso) in quanto istituto che pagava gente, “scienziati” , che studiavano cose senza alcuna base scientifica. Gli studi scientifici, come mostrato nel filmato, anzi dicono il contrario di ciò che dicono gli “studi di genere”.
http://m.youtube.com/watch?v=2qx6geFpCmA
grazie Francesca!
Pensa che siamo stati proprio noi a sottotitolarlo 😉
http://costanzamiriano.com/2014/05/30/il-paradosso-norvegese/
Ah, non lo sapevo. Allora grazie a voi 🙂
…non è mica la prima volta che si scoprono “ricercatori” che sono solo truffatori.
Per quello che riguarda queste cose gender, basta pigliarle per quello che sono,
aria (come lo sono tutti i pensieri) ma però aria che non fa male, basta non fissarcisi sopra!.
Uno vuole la carta di identità con scritto uomo/donna? Pronti!
Certo, basta non fissarcisi….. e non fare strategie governative che in nome dell’antidiscriminazione finanziano progetti scolastici, campagne mediatiche per insegnarti la teoria gender. A spese tue, qualche miliardino di euro, che non ti ci vuoi fissare 😉
Comunque se anche non vuoi, ti ci fanno fissare a scuola, sul lavoro, sui media….
Puoi scaricare il documento, è quello di cui parla Benedetta Frigerio nell’articolo qua sopra.
Potrai vedere che con la scusa dell’omofobia, si introducono le categorie mentali che transgender/queer/travestitismo sono la NORMA – mentre chi le vede come eccezioni è ETEROSESSISTA.
Certo nel documento non si arriva completamente alle teorizzazioni dirette-esplicite che ci stanno dietro (e che puoi trovare in qualsiasi sito che promuove gli “studi di genere”). Ma già dal Glossario puoi capire dove vanno a parare.
http://www.pariopportunita.gov.it/index.php/archivio-notizie/2310-unar-on-line-la-strategia-nazionale-per-la-prevenzione-ed-il-contrasto-delle-discriminazioni-basate-sullorientamento-sessuale-e-sullidentita-di-genere
Dal documento del Governo. Che alla fine ti spiega anche che cos’è il PRIDE 🙂
GLOSSARIO
SESSO: le caratteristiche biologiche e anatomiche del maschio e della femmina, determinate dai cromosomi sessuali.
GENERE: categoria sociale e culturale costruita sulle differenze biologiche dei sessi (genere maschile vs. genere femminile).
IDENTITA’ DI GENERE: la percezione di sé come maschio o come femmina o in una condizione non definita.
DISTURBO DELL’IDENTITA’ DI GENERE: espressione usata dalla medicina per descrivere una forte e persistente identificazione con il sesso opposto a quello biologico, altrimenti detta disforia di genere.
(Nota mia: è disturbo solo se ti senti disturbato. Vedere poi infatti le definizioni di Transgender, di Travestito, di Queer, nonché di Eterosessismo)
RUOLO DI GENERE: l’insieme delle aspettative e dei modelli sociali che determinano il come gli uomini e le donne si debbano comportare in una data cultura e in un dato periodo storico.
ORIENTAMENTO SESSUALE: la direzione dell’attrazione affettiva e sessuale verso altre persone: può essere eterosessuale, omosessuale o bisessuale. ETEROSESSUALE: persona attratta sul piano affettivo e sessuale da persone dell’altro sesso.
OMOSESSUALE: persona attratta sul piano affettivo e sessuale da persone dello stesso sesso.
BISESSUALE: persona attratta sul piano affettivo e sessuale da persone di entrambi i sessi. LESBICA: donna omosessuale. GAY: uomo omosessuale (il termine viene usato anche per indicare le donne omosessuali nei Paesi di lingua anglosassone). TRANSESSUALE: persona che sente in modo persistente di appartenere al sesso opposto e, per questo, compie un percorso di transizione che generalmente si conclude con la riassegnazione chirurgica del sesso. Il termine si declina al femminile (“la” transessuale)
TRANSGENDER: termine “ombrello” che comprende tutte le persone che non si riconoscono nei modelli correnti di identità e di ruolo di genere, ritenendoli troppo ristrettivi rispetto alla propria esperienza.
TRAVESTITO: persona che abitualmente indossa abiti del sesso opposto, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale o identità di genere.
DRAG QUEEN / DRAG KING: uomo che si veste da donna (queen) o donna che si veste da uomo (king) accentuandone le caratteristiche con finalità artistiche o ludiche.
Nota mia: notare che il Travestito non è il Drag Queen/King
INTERSESSUALITA’: condizione della persona che, per cause genetiche, nasce con i genitali e/o i caratteri sessuali secondari non definibili come esclusivamente maschili o femminili.
LGBT: acronimo di origine anglosassone utilizzato per indicare le persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender. A volte si declina anche come LGBTIQ, comprendendo le persone che vivono una condizione intersessuale e il termine queer.
QUEER: termine inglese (strano, insolito) che veniva usato in senso spregiativo nei confronti degli omosessuali. Ripreso più recentemente in senso politico/culturale, e in chiave positiva, per indicare tutte le sfaccettature dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale, rifiutandone al tempo stesso le categorie più rigidamente fissate ancora presenti nel termine LGBT e rivendicandone il superamento.
COMING OUT: espressione usata per indicare la decisione di dichiarare la propria omosessualità. Deriva dalla frase inglese coming out of the closet (uscire dall’armadio a muro), cioè “uscire allo scoperto, venir fuori”. In senso più allargato il coming out rappresenta tutto il percorso che una persona compie per prendere coscienza della propria omosessualità, accettarla, iniziare a vivere delle relazioni sentimentali e dichiararsi all’esterno.
OUTING: espressione usata per indicare la rivelazione dell’omosessualità di qualcuno da parte di terze persone senza il consenso della persona interessata. Il movimento di liberazione omosessuale ha utilizzato a volte l’outing come pratica politica per rivelare l’omosessualità di esponenti pubblici (politici, rappresentanti delle Chiese, giornalisti) segretamente omosessuali, che però assumono pubblicamente posizioni omofobe.
VISIBILITA’: è il risultato del percorso di autoaccettazione che permette a una persona omosessuale di vivere la propria identità alla luce del sole.
ETEROSESSISMO: visione del mondo che considera come naturale solo l’eterosessualità, dando per scontato che tutte le persone siano eterosessuali. L’eterosessismo rifiuta e stigmatizza ogni forma di comportamento, identità e relazione non eterosessuale. Si manifesta sia a livello individuale sia a livello culturale, influenzando i costumi e le istituzioni sociali, ed è la causa principale dell’omofobia.
OMOFOBIA: il pregiudizio, la paura e l’ostilità nei confronti delle persone omosessuali e le azioni che da questo pregiudizio derivano. Può portare ad atti di violenza nei confronti delle persone omosessuali. Il 17 maggio è stato scelto a livello internazionale come la Giornata mondiale contro l’omofobia, in ricordo del 17 maggio 1990 quando l’Organizzazione mondiale della Sanità eliminò l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali.
OMOFOBIA INTERIORIZZATA: forma di omofobia spesso non cosciente, risultato dell’educazione e dei valori trasmessi dalla società, di cui a volte sono vittima le stesse persone omosessuali.
OMONEGATIVITA’: il termine omofobia oggi è in parte superato e sostituito con il termine omonegatività per indicare che gli atti di discriminazioni e violenza nei confronti delle persone omosessuali non sono necessariamente irrazionali o il frutto di una paura, ma piuttosto l’espressione di una concezione negativa dell’omosessualità, che nasce da una cultura e una società eterosessista.
(Domanda mia: perché? La società dovrebbe essere OMOSESSISTA? )
TRANSFOBIA: il pregiudizio, la paura e l’ostilità nei confronti delle persone transessuali e transgender (e di quelle viste come trasgressive rispetto ai ruoli di genere) e le azioni che da questo pregiudizio derivano. La transfobia può portare ad atti di violenza nei confronti delle persone transessuali e transgender. Il 20 novembre è riconosciuto a livello internazionale come il Transgender Day of Remembrance (T-DOR) per commemorare le vittime della violenza transfobica, in ricordo di Rita Hester, il cui assassinio nel 1998 diede avvio al progetto Remembering Our Dead.
TRANSFOBIA INTERIORIZZATA: forma di transfobia spesso non cosciente, risultato dell’educazione e dei valori trasmessi dalla società, di cui a volte sono vittima le stesse persone transessuali.
PRIDE: espressione che indica la manifestazione e le iniziative che si svolgono ogni anno in occasione della Giornata mondiale dell’orgoglio LGBT, nei giorni precedenti o successivi alla data del 28 giugno, che commemora la rivolta di Stonewall, culminata appunto il 28 giugno 1969. I cosiddetti moti di Stonewall furono una serie di violenti scontri fra persone transgender e omosessuali e la polizia a New York. La prima notte degli scontri fu quella di venerdì 27 giugno 1969, quando la polizia irruppe nel locale chiamato Stonewall Inn, un bar gay in Christopher Street, nel Greenwich Village. “Stonewall” (così è di solito definito in breve l’episodio) è generalmente considerato da un punto di vista simbolico il momento di nascita del movimento di liberazione LGBT moderno in tutto il mondo.
###################################
Altre chicche dal documento approvato dal governo italiano (lo so che l’avete già letto, io lo copioincollo per filosofiazzero)
“La giurisprudenza della CEDU è stata in grado di determinare o influenzare nei 47 Stati membri del COE il cambiamento di numerosi legislazioni discriminatorie nei confronti delle persone LGBT in materia penale (Dudgeon v. Regno Unito; Norris v. Irlanda); età del consenso (X. v. Regno Unito; S.L. v. Austria); libertà di assemblea, associazione e espressione (Bączkowski e Altri v. Polonia; Alekseyev v. Russia); adozione di minori (E.B. v. Francia; Gas e Dubois v. Francia); lavoro e previdenza (Karner v. Austria; Kozak v. Polonia); forze armate (Smith e Grady v. Regno Unito; Brown v. Regno Unito); famiglia e sua regolamentazione (Schalk e Kopf v. Austria); identità di genere (Rees v. Regno Unito; Christine Goodwin v. Regno Unito). ”
“Ma dietro gli episodi di bullismo omofobico e transfobico vi sono altri problemi, quali quelli legati a una cultura che prevede soltanto una visione eteronormativa e modelli di sessualità e norme di genere. Le tematiche LGBT trovano spazi marginali nelle aule scolastiche, o sono relegate a momenti extra curriculari; gli insegnanti ed educatori sono a loro volta disinformati e impreparati ad affrontare questi temi. ”
Formazione:
-Realizzazione di percorsi formativi nelle scuole di giornalismo in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, con particolare riguardo alla categoria transessuali/transgender;
– attuazione di un percorso formativo-informativo per gli uffici stampa istituzionali (Ministeri, Forze di Polizia, ecc.) sulle tematiche LGBT nei media, con particolare riguardo alla categoria transessuali/transgender;
– promozione di un premio giornalistico in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, per i migliori articoli sulle tematiche LGBT, con particolare riguardo alla categoria transessuali/transgender.
##########################
Sì, insomma, è di questo (e di un sacco di altre amenità) che si deve occupare il governo italiano…. mica dei problemi più urgenti di famiglia, lavoro, economia. Macché.
Nota: io non sono contraria al contrasto di qualsiasi violenza/discriminazione. È cosa ovvia che tutti gli esseri umani hanno pari dignità.
E non sono contraria nemmeno alla discussione di un istituto giuridico diverso dal matrimonio (appunto diverso, in tutte le conseguenze legali e sociali). Però se uno è intelligente comprende che qui si sta parlando di altro, si vuole imporre forzatamente altro….. e che certe iniziative, strategie, movimenti vanno in direzione di cambiamento nella coscienza comune di dati sociali, culturali, antropologici…..
Come dicevi?
Basta non fissarcisi, basta non farci caso.
Esattamente così! Così ti vogliono 🙂
Ciao Fabio 🙂
Grazie della benedizione. Ricambio.
Purtroppo in poche parole e via internet non è semplice spiegare per bene il mio pensiero riguardo le cosiddette unioni civili. Avrei molte cose da dire, molte considerazioni da fare sul piano religioso, civile, sociale, psicologico, ruolo pedagogico delle leggi, eccetera. Ma tenterò di delineare sinteticamente ciò che intenderei io per ‘istituto giuridico diverso dal matrimonio’.
E, di nuovo devo dire, ‘purtroppo’ non si tratta degli attuali disegni di legge italiani. Tuttavia io vorrei che lo fossero.
Mi piacerebbe che fosse discusso (in tempi medio, medio-lunghi, e non brevi) un progetto di legge per approvare una formula giuridica che fosse TOTALMENTE ALTRO rispetto al matrimonio. Una formula che si potrebbe anche definire “secondaria”, rispetto all’istituto principale che è il matrimonio. Quindi non sovrapponibile in alcun modo al matrimonio (come lo è la proposta Cirinnà e simili). Una formula del tutto nuova. Una novità made in Italy.
Potrebbe essere promossa anche da forze politiche cattoliche in quanto NON rivolta in modo specifico all’unione di coppie gay (con conseguente incoraggiamento dell’unione sessuale contro gli insegnamenti cattolici).
Tu, Fabio, lo richiami come pericolo e come un’ apertura ad altre deviazioni (deviazioni che io temo certamente come te) , tuttavia io auspico proprio che ci si possa “consorziare” a livello civile per motivi diversi dal sesso-amore di coppia e di conseguenza per motivi diversi dalla generazione di figli. Però sempre in ottica cristiana e cattolica.
Dunque, sì: in tempi di crisi, perché non permettere ad esempio a due amiche anziane vedove pensionate (non intendo lesbiche) di stabilire un contratto che potremmo chiamare “solidale”? E perché non permetterlo a 3 o 4 vedove anziane rimaste sole, magari abbandonate dai figli? E perché non permetterlo ad esempio a 3 amici divorziati abbandonati (non risposati e non gay) cattolici che volessero sostenersi moralmente ed economicamente? E avanti così: amici, coppie che abbiano un qualsiasi interesse per stare insieme oppure vari gruppetti solidali (bisognerebbe stabilire per legge il numero massimo di componenti).
L’oggetto del contratto non sarebbe infatti il legame di coppia (sentimentale, sessuale, amoroso), ma il consorzio solidale tra cittadini, l’aggregazione sociale. Potrebbe anche riguardare, chessò, quattro amici per la durata degli studi universitari fuori sede.
E come avviene nei PACS francesi sarebbe un contratto rescindibile in ogni momento praticamente all’istante, con una firma, unilateralmente (cioè dal singolo componente che vuole rompere/uscire dal contratto).
Certo, a livello giuridico bisognerebbe studiare un pò… i giuristi e i tecnici ce li abbiamo.
Lo so che la mia idea può scandalizzare o sorprendere…. Però ora, come cattolici, non possiamo fare altro se non proporre alternative all’attuale ddl Cirinnà.
Teniamo anche presente che come è strutturato ora il disegno di legge aprirà in brevissimo tempo al matrimonio gay e adozione gay. L’hanno già affermato giuristi esperti, e comunque non serve un giurista per capirlo.
Mentre: proponendo una formula per consorzi vari ‘multifunzione’, aggregazioni sociali solidali, NON si potrebbe ammettere in automatico l’adozione di nessun tipo, tanto per cominciare.
La coppia gay sarebbe infatti inquadrata non come coppia, ma solo come una delle tante varianti/variabili del “patto solidale”. (Per capirci: non ci sarebbe certo bisogno che i contraenti dichiarassero se sono omosessuali atei gay-pride oppure amici cattolici maschi non gay oppure amiche cattoliche laiche consacrate con voto di castità. Il numero 2, il nucleo di 2, cioè la coppia, non sarebbe nemmeno tra i requisiti caratteristici dell’unione. Si stabilisce, ad esempio, per legge “da minimo 2 a massimo 10 soggetti”, i quali si registreranno al momento della stipula).
È troppo lungo spiegare ora tutta la ricaduta giuridica ed eventuali dettagli, ma il fatto fondamentale è che questo istituto (“originario”) non sarebbe assimilabile al matrimonio. Sarebbe appunto un altro istituto. (anche solo per la semplice motivazione giuridica che se è troppo simile al matrimonio, come il Cirinnà, avremmo probabilmente un ordine europeo, per varie vie, di approvazione diretta del matrimonio gay). Bisognerebbe inoltre prevedere tutte le ricadute e le discipline in tema di linea ereditaria, sul diritto di famiglia, e tutti i calcoli economici.
Questo sortirebbe più effetti:
– discussione più lunga ed accurata in parlamento
– possibilità per le forze cattoliche di chiedere finanziamenti per la famiglia (quella del matrimonio) a fronte del voto sulle nuove unioni civili.
– possibilità di distinguere il matrimonio (rivolto alla procreazione) dalle unioni varie (rivolte ad altro) e stabilire quindi una precedenza e una proporzionalità di benefici economici statali.
– possibilità di distinguere veramente agli occhi del cittadino medio, e del fedele cattolico, ciò che è matrimonio da ciò che non lo è (ricordiamoci che le unioni civili Cirinnà sono rivolte anche alle coppie eterosessuali e che quindi saranno considerate praticamente una specie di matrimonio, visto anche il divorzio breve dell’attuale istituto matrimoniale)
– possibilità di elencare le varie fattispecie (quindi di escludere ad esempio l’unione con animali che citava Fabio) , fattispecie consentite eventualmente integrabili nell’iter di legge o in successive modificazioni.
Altri esempi di fattispecie che possono interessare i cattolici: ex carcerati per reintegrazione sociale; donne gravemente maltrattate, o ex prostitute per sostegno morale tra loro; piccoli gruppi di handicappati non gravi, eccetera. Insomma tutte situazioni che necessitano di un ambiente in qualche modo familiare, ma che (non siamo ipocriti o romantici!) non troverebbero posto in un matrimonio classico canonico, oppure lo troverebbero difficilmente, oppure lo troveranno in tempi molto lunghi.
Pensiamo anche alle vecchiette/i con pensione minima che volessero unirsi e pagarsi una badante invece di finire all’ospizio o chissà dove…..
C’è il pericolo che si creino così anche gruppi con finalità di attività sessuali non convenienti per un cristiano? Ci saranno anche coppie gay tra questi? Certamente. Tuttavia noi cattolici promuoviamo il modo casto di stare insieme, e non i gruppi per concubinaggio.
Perché ho queste idee caro Fabio?
Perché constato che in Italia non siamo tutti cattolici e non siamo nemmeno tutti cristiani. Anzi di praticanti-osservanti ne sono rimasti pochi.
Quindi avanzerei tale proposta sia in considerazione dei non credenti o non praticanti che comunque non si sposerebbero sacramentalmente, ma anche, come ho spiegato, per proporre altre vie cristiane di aggregazione sociale.
Io vorrei che le persone scegliessero il cristianesimo liberamente, in ogni ambito….
Lo promuoviamo quindi più che possiamo, anche con mezzi legislativi, ma non lo imponiamo troppo forzatamente.
Deve la Chiesa passare questa crisi? E la dovrà passare.
Forse ci estingueremo come cristiani europei? E vorrà dire che subentreranno cristiani asiatici o africani.
Ma io personalmente posso solo dare l’esempio con il mio comportamento, e non imporre comportamenti esteriori a chi non comprende o rifiuta di comprendere il messaggio di Cristo.
In ogni caso: non praevalebunt.
Ecco.
Ogni volta che mi sono trovata ad inviare questa mia idea in internet… un pò temo le risposte. Comunque, invio.
Non lapidatemi, grazie.
P.s.
E poi non dimentichiamo una cosa.
Oggi chi si sposa sacramentalmente spesso non si comporta di conseguenza….. quindi c’è anche un filino di ipocrisia nel voler difendere sul piano politico-civile:
1) il matrimonio civile, che non sempre è anche matrimonio religioso (anzi il più delle volte vuole essere programmaticamente solo civile)
2) il matrimonio civile come luogo d’elezione in cui si generano figli e in cui c’è esempio di vita-educazione cristiana, quando invece anche le coppie unite in matrimonio religioso derogano sistematicamente alla dottrina cattolica – in molti modi. Il principio “buono” che vogliamo difendere io lo comprendo e lo difendo, ma guardando alla realtà italiana molte coppie di sposi sedicenti cattolici peccano allo stesso modo che se fossero unite con una semplice unione civile…. anzi, non vorrei ora dire una boiata, ma… non è anche peggio peccare (sul piano sessuale, contraccettivo, ecc.) quando si è uniti dal Sacramento?
Quindi ecco, da diverso tempo io coltivo questa idea della vita cristiana trasversale anche alle formule giuridiche statali, visto che ormai il matrimonio stesso è slegato dalla pratica di vita cristiana. Bisogna rifondarlo, certamente. Bisogna rieducare i cattolici, certamente.
E dato che ci siamo inventiamoci anche altre occasioni di unioni cristiane, laddove la famiglia tradizionale non fosse più formabile oggettivamente – oppure laddove si optasse per una vita cristiana non necessariamente collegata all’unione sessuale-procreativa, ma magari dedita al prossimo con altre modalità.
Che cosa ne dici Fabio?
Che cosa ne dite?
Vedete voi qualcosa che io non considero abbastanza, e quindi sbaglio su qualche ragionamento?
Grazie.
Ciao Francesca, bel progetto… peccato che sia in ritardo di 8-10 anni!
Quel che dici lo trovo in parte ragionevole, ma fuori tempo massimo: ormai non sarebbe più realizzabile, per “sclerotizzazione” della situazione – da entrambe le parti. La sfacciata negazione di una possibilità di soluzione prima, il continuo rinvio poi, hanno creato in una parte un’attesa per un risultato che non può più essere “minimo” (come lo erano i DiDoRe, per dire), ma che ormai ci si attende “articolato”.
Atteggiamenti oltranzisti, spalleggiati da scarsi politici, a questo ci hanno portato.
Mi auguro che le trattative “amichevoli” sfocino in qualche risultato, almeno (in fondo il governo non alcun vantaggio a scoprire il bluff di CL&CEI).
Grazie Fortebraccio.
Credo che abbia ragione tu sulla sclerotizzazione.
E questo significa una cosa sola: matrimonio gay e adozione. Fine.
(Con una denominazione oppure un’altra quello sarà alla fine. Ci potranno essere dei passaggi intermedi, ma le strade battute oggi portano a quello).
P.s. non è che se l’idea mi fosse venuta 10 anni fa avrei avuto i cosiddetti agganci giusti per proporla. Non faccio politica, non faccio parte di movimenti/gruppi.
Su questi temi scambio solo idee in rete, mentre nel reale mi occupo d’altro.
P.p.s. quando dici “lo trovo in parte ragionevole” – mi potresti specificare qual è la parte “non ragionevole” ?
(sono interessata davvero, non ho intenti polemici. Ti spiego: io rilevo generalmente una contrarietà di fondo a queste mie idee da parte del cattolico praticante-osservante, mentre rilevo solitamente elogi da parte del cattolico tiepido-non praticante. Ora, dato che io sono una praticante-osservante….vorrei capire se sbaglio in qualcosa a pensarla in quel modo sulle unioni civili)
Grazie.
Perchè non torni su croce -via? Ci manchi.
CL
Costretti & Legati… gli interessi lobbisti prima di tutto, prima della famiglia, prima della ragione, prima della fede.
Amen
W don Giussani
Occorre essere più prudente in certi giudizi.
Un conto è essere critici su alcune scelte particolari, e tutto questo rientra nella correzione fraterna, un altro è dire che tutto fa schifo, giudicando in toto un’esperienza e bollandola come negativa, e scivolando nel giudizio temerario.
Così, insieme all’acqua sporca, si butta anche il bambino.
Lascia stare il servo di Dio Luigi Giussani, please…
@Thelonious
Condivido
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-lombra-di-repubblica-sul-meeting-di-rimini-13625.htm
e allora? questo articolo (scritto da un ciellino, peraltro), che già ho letto, non sposta di una virgola quanto detto sopra
Meglio non parlare in CL di ideologia gender. Polemica inutile. E meglio restare ideologicamente ancorati ai governi ed allinearsi. Questo sta facendo CL. Non ho mai messo in dubbio la grandezza di Giussani.