di Emanuele Fant
Il sentimento che proviamo quando dalle tasche dei borsoni cade in casa poca sabbia tolta alle scogliere: ci vorremmo scusare, la vorremmo rispedire in un pacchetto al bagnasciuga dove è nata, perché è un torto farle fare la nostra vita senza un alito di vento la sera, i nostri orari, poterle offrire solo albe dimezzate che non si specchiano nel mare.
La malinconia che fanno al mese di settembre gli ombrelloni. Messi a riposo coi nastrini, provocati ancora dall’aria, pronti per il sonno verticale in assenza del sole. Non abbandonano le loro schiere, si domandano a vicenda a che punto del divertimento è terminata anche quest’anno una stagione.
Le automobili sudate senza fretta di tornare, colme fino a fuori i finestrini: i canotti che non si vogliono sgonfiare, le valigie che nessuno, questa volta, si è preso la briga di incastrare per bene; i bambini lievitati dai gelati e dagli strati alterni di crema e abbronzatura.
I temporali appena dietro a ferragosto: il modo brusco delle vette per sgombrare i cittadini, gli alpinisti improvvisati con le loro attrezzature, i villeggianti che si credono del posto perché indossano i calzettoni. La montagna freme, non vede l’ora di tornare seria, abbassa nuvole e vapori per non farsi più fotografare. Non attende di scrollarsi dalle malghe gli ultimi assaggiatori di formaggi, ridà la precedenza al suo silenzio, che sia il fruscio degli animali, o l’inspessirsi delle nevi, o l’astenersi dai discorsi dei pastori.
Le canzoni che rincorse dai profumi, nel patio dei ristorantini, ci miglioravano l’umore. Dagli altoparlanti neri in plastica, nel parcheggio di questo grande magazzino, si rivelano per quello che sono, e ci fanno domandare che meta ha scelto per le sue vacanze il nostro gusto musicale.
Il trentuno agosto stringe il cuore, ma la nostalgia fa bene. Ogni mancanza che ci assorda fa da ordito a un giuramento: siamo cavi per farci colmare. Verrà l’estate che non muore
fonte: Credere
Quand’ero piccola che facevo tre mesi di mare a settembre leggevo il Novilunio di Gabriele d’Annunzio e piangevo!
“Dopo che tanto l’amammo, dopo che tanto ci piacque……”
http://www.lunario.com/index.php?Mod=2&Doc=226&Lev=12
🙂 La signora sì che se ne intende…
L’ha ribloggato su Il blog di Leonidae ha commentato:
Verrà’ l’estate che non muore.
Bello! Molto vivo grazie
Spero si possa realizzare una raccolta di tutti, ma proprio tutti, gli articoli di Emanuele Fant
felliniano.
Scusate, ma a me, settembre non porta alcuna malinconia, perchè prelude all’autunno che, a mio modesto avviso, è una stagione bellissima e con dei colori pastello deliziosi (non esageratamente sgargianti e pacchiani come quelli dell’estate).
In quanto a “Le automobili sudate senza fretta di tornare, colme fino a fuori i finestrini: i canotti che non si vogliono sgonfiare ecc.”, per me sono una visione terrificante. A69
Non c’entra niente questo tuo discorso. Anche l’autunno finisce.
E allora ne avrò nostalgia. A69
@A69: “colori non esageratamente sgargianti e pacchiani come quelli dell’estate”.. è un capolavoro comico….standing ovation !!
Fosse stato per te avresti fatto l’estate in bianco e nero, magari perchè è più elegante? Cpsì per sapere….
No dico, ma il Padreterno non poteva inventarsi un “exterior designer” PRIMA di mettere mano alla Creazione! 😀 😀
Vi figurate la Grecia in quelle tipiche immagini con la sedia azzurra, il tavolino con la tovaglia a quadretti, il muro a calce bianchissima, il mare, il sole e gli oleandri rivisitata e corretta con i gusti di Anonimo69? Si suiciderebbero in massa! Dove non potè la Merkel arrivò A69! 😀
Ma signori, non fatemene una colpa. A me l’estate non piace, dall’inizio di giugno alla fine di settembre, io non sto bene: che ci posso fare? Purtroppo per ragioni di lavoro e di lingua non posso trasferirmi nel periodo suddetto, ad Hammerfest, se no lo farei. A69
beh però ad Hammerfest le case hanno esattamente quei colori “sgargianti e pacchiani” che tu aborrisci:
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Hammerfest.jpg
Già è vero, non c’avevo fatto caso. Però d’estate lì non ci sono quasi mai, più di 15 gradi. A69
Verrà’ l’estate che non muore.
Amen! Vieni presto Signore Gesù!
Siracide cap. 30 versetti 21-25. ….distrai la tua anima consola il tuo cuore…. è il nostro DNA, non siamo in pace finché il nostro cuore non riposa con Dio.
Questo anno non vedo l’ora che finisce l’estate… causa sabbia non romanticamente sparsa nei pavimenti, che se non si sta fisicamente al top è una vera seccatura… causa temporali finti con tuoni terrificanti ma due misere goccioline d’acqua non sufficienti a bagnare la terra come lei stessa desiderava… causa caldo esagerato per una che lo soffre anche in inverno…
Sarà che in realtà sto invecchiando e divento sempre più una caffettiera arrugginita?
Però, se mi ricordo bene, la malinconia non ha mai fatto parte dei miei settembre, del mio autunno. Anzi! L’idea che tornino le melagrane, le giuggiole, le foglie rose dalle mille sfumature, le castagne, il fresco, la quiete attorno.. mi è sempre piaciuta molto, per non parlare della raccolta delle olive dai miei amici… e altro.
Ma in realtà amo tutte le stagioni, anche l’estate: tutto c’è di bello e tutto c’è di brutto. Basta guardarlo con serenità. Credo… La malinconia mi viene quando perdo momentaneamente le persone care quelle con le quali sono legata da un profondo legame spirituale… questo sì. Ma poi passa anche questo perché se sono legami autentici la distanza conta fino a un certo punto.
Io quando ero piccola alla fine delle vacanze scrivevo letterine di arrivederci con il gessetto sulle lastre della piazzetta davanti alla casa dei miei cugini, che andavano via dal paese una settimana prima di noi. E poi cominciavo ad immaginare il ritorno a scuola (con gioia, l’ho sempre amata): matite colorate, pennarelli, quaderni e libri nuovi (nonché il nuovo diario Vitt!!!). La mia infanzia è stata passare dall’attesa di una cosa bella ad un’altra. Più da grande mi sono accorta che queste piccole attese erano solo l’espressione della GRANDE ATTESA del mio cuore. Un significato del mio nome, Elisabetta, non il più probabile, ma quello in cui mi riconosco di più, è “Dio è la mia promessa”. Bentornati a tutti.
invece standing ovation vera a Emanuele Fant per il finale “Ogni mancanza che ci assorda fa da ordito a un giuramento: siamo cavi per farci colmare. Verrà l’estate che non muore”….bellissima osservazione
Eppure l’autunno, il primo autunno, i suoi caldi colori, le ombre lunghe, la pace che ritorna, il giusto silenzio della sera che sopraggiunge tanto più in fretta, lo amo tanto…
Abitando al mare… l’estate diventa baccano, turisti a volte un po’ troppo padroni di casa, baccano fino all’alba (non si possono chiudere le serrande degli scooter, delle radio etc… ). Ma è bella lo stesso. Da anni non vado più in spiaggia ma già avevo cominciato ad andarci all’alba: meraviglioso mare! Da goderselo egoisticamente in pieno! Poi all’arrivo dei primi bagnanti… fila! Per evitare le pallonate addosso, la musica a volte insopportabile e l’immancabile cagnolino che abbaia a qualcuno. Amo la gente! Amo la musica! Amo i cani! E’ l’uso che non amo!
Tornando al post: grazie Emanuele! Smack! 😀
Bellissimo . Fa quasi male..
Scusa Fabio, tu stai dicendo che ciascuno di noi si è autopredestinato, in origine, ad essere figlio di Dio o del diavolo. Su cosa poggi questa tua affermazione? Noi non esistevamo in origine, la nostra esistenza inizia quando Dio crea l’anima. E Dio crea l’anima quando un uomo ed una donna procreano.
Mi sembra che fra’ centanni abbia proprio ragione, il nostro “temporeggiatore”, PARE alludere ad una preeesistenza dell’anima prima dell’incarnazione, mentre, a me, al contrario sembra tutt’uno con essa………….
Poi non mi convince il concetto di eternità spettante agli umani, perchè la vera “eternità” (ossia la “atemporalità” di Dio) è qualcosa che non ha nè inizio nè fine; ma l’uomo in quanto creatura ha inizio, quindi è “nel tempo” e la sua non sarebbe vera e propria eternità (“atemporalità”).
@ Fabio Massimo
1) ho risposto alla sua domanda su Cristo (“meeting Rimini”)
2) in un suo post lei ha definito Hegel “filosofo” (virgolettato); guardi, io non sono un idealista ma considero lo stesso Hegel un grande filosofo, come Kant, Cartesio, Schopenhauer, Nietzsche ecc.. Non c’è solo s. Tommaso d’Aquino fra i grandi filosofi, nè può dirsi il PIU’ grande.
Nè, per me, non contraddizione e causalità, sono principi assoluti, inderogabili e irrinunciabili: sono stati contestati anche a livello scientifico! A livello filosofico poi non ne parliamo. A69
A proposito di creazione dell’anima, mi viene in mente che Dio ha “soffiato” l’anima di Adamo dopo aver fatto il suo corpo. Quindi, prima il corpo e dopo l’anima. Prima del corpo l’anima non esiste, a meno che tu voglia sostenere che le nostre anime sono eterne… ma questo equivarrebbe a dire che… non siamo stati creati e che esistiamo da sempre.
Insomma, delle due l’una: o siamo creature, o siamo eterni.
Poi, scusa una cosa, potresti piantarla di rispondere con domande a chi ti fa una domanda? Ti avevo fatto una domanda, te la ripropongo: tu affermi che ciascuno di noi si è autopredestinato, in origine, ad essere figlio di Dio o del diavolo. Su cosa poggi questa tua affermazione?
Io non ho mai detto che tu dici il falso, io ti chiedo semplicemente su cosa fondi quello che dici. E tu continui a non rispondere e continui a fare domande a me. Per quanto mu riguarda, il giochino è già durato anche troppo tempo, se vuoi continuare prima rispondi alla mia domanda:
“Tu affermi che ciascuno di noi si è autopredestinato, in origine, ad essere figlio di Dio o del diavolo. Su cosa poggi questa tua affermazione?”.
sono d’accordo con Giancarlo.
Perché rispondi a domande con altre domande?
No, il mio nome di Battesimo non è Alberto, ma Marco…mi spiace ma evidentemente non hai ancora la dote di leggere nei nickname.
Direi che ti manca anche l’apprezzabile dote della sintesi.
Cerco di farla breve: da parte mia il Papa regnante è Francesco, che io riconosco come legittimo successore di Pietro e come attuale guida suprema di tutta la Chiesa.
A lui devo obbedienza e affetto filiale.
Per lui ho il dovere di pregare quotidianamente.
Non si può essere figli della Chiesa se non si è con Pietro.
O firmarsi “cattolico”…