Ritti e silenti

 c

di Andrea Torquato Giovanoli

Per il gusto di poter dire: “io c’ero”. Io c’ero con i miei bimbi a vegliare in difesa di un futuro che è più loro che mio, in verità.

Insieme a tanti altri, come piccoli mattoni di una diga nascente nel tentativo di arginare quell’ideologia mefistofelica dilagante e tanto avversaria dell’umano, che dietro la menzogna di una “demografia pianificata” è in realtà tesa più che all’affermazione di una “teoria dei generi”, all’estinzione di entrambi, quegli unici due sessi in cui Dio creò l’uomo.

Che attraverso la promozione inculcata e globale di una “cultura della morte” già ramificata nell’anticoncepimento, nell’omicidio prenatale e nel suicidio assistito ora tenta di aprirsi la strada verso la dissoluzione di una famiglia naturale primigenio alveo di fertilità, contrastando la realtà del binomio uomo-donna con la falsa quanto contraddittoria propaganda del “matrimonio” costituzionalmente sterile.

Ecco: noi c’eravamo. In piazza Cordusio a Milano in un giorno di metà ottobre, tutti e tre col nostro libro: mezza famiglia in piedi, l’altra metà (quella “dolce”) allettata in ospedale a causa di un’infezione che ne assedia la sesta gravidanza oramai da un mese: lei che col suo pancione ripieno di vita veglia eroicamente insieme a noi, in difesa di quella bambina che riposa nel suo grembo.foto

Contingentemente separati, ma più che mai uniti a testimoniare che la specie umana è sessuata e la sua genitalità è finalizzata alla procreazione. Innegabile evidenza naturale, questa, persino per l’onesto non credente, il quale, a rigor di logica, non può non attribuire la specificazione della sessualità all’evoluzione dell’uomo, e che conseguentemente ritiene che ogni vizio di tale legge costituisca aberrazione e vada deprecata poiché estintiva per la specie.

Ciò ancor più per il credente, il quale attribuisce la medesima specificazione alla volontà creativa di Dio, e che concordemente ritiene che ogni perversione di questa originalità costituisca peccato e vada aborrita poiché, oltre che essere contraria alla vita, è svilente per il corpo e mortifera per l’anima.

Per questo in piazza c’era  con noi una testimone d’eccezione, che eretta ed indefessa alla fine prevarrà sulla falsità ideologica che la contrasta: la realtà. Quella realtà che se oggi sembra sopraffatta, domani si manifesterà con ancor più evidenza: quando anche il sedicente “variosessuato” si troverà nella cogenza di uno stato di salute precario, il quale l’obbligherà a sottoporsi all’esame di quella medicina che per prestargli cura dovrà conoscerne il sesso, quello originario. Allora solo una sarà la sua risposta: o maschio o femmina, con buona pace di tutti gli altri chimerici neologismi.

Poiché ecco che al di là di ogni superfluo dibattimento, a confutare la “teoria del genere” si staglia evidente e poderosa la piccola realtà dell’ombelico, muto ed incontestabile testimone di un fatto: che siamo tutti nati da una donna, con il concorso di colpa di un uomo.

87 pensieri su “Ritti e silenti

    1. Giancarlo

      Dove sarebbe la tristezza? Non hai ancora visto niente. Hai sentito, in Francia, come sta avanzando il partito di marine le pen? Ti dice niente?

      1. franz

        Appunto, che tristezza. Perché siamo un popolo di dormienti. Non rassegnati, non acquiescienti, ma proprio dormienti. Si può far politica da cristiani senza essere democristiani? I tentativi fatti sinora non è che suscitino entusiasmi. Dobbiamo sperare ancora nell’emulazione?

      2. Giusi

        Speriamo però Giancarlo che abbiano il coraggio di tornare indietro. Che non facciano come in Spagna dove Zapatero ha perso ma i matrimoni gay sono rimasti.

      3. A giudicare da precedenti commenti di Alvise, suppongo che egli volesse manifestare la sua tristezza per il fatto che ATG aveva portato con sé i figlioletti. Per Alvise portare i bambini in chiesa o a una manifestazione come questa o insegnargli a dire Alé Viola o Forza Juve sono turpi manipolazioni delle loro tenere menti.

        1. Giusi

          L’acme della tortura l’ha visto a Medjugorje con torme di bambini trascinati a forza sul Krizevac…..

  1. MarcoV

    Bellissimo articolo! Me ne sono salvati dei pezzi per spunti di discussione con chi è pro… 🙂
    Grazie Andrea!

  2. SilviaB

    La tristezza è che i media ignorino queste manifestazioni.
    La tristezza è che stiamo violentando l’uomo e la natura.
    La tristezza è che ormai il mondo, allontanandosi da Dio, stia letteralmente impazzendo.

  3. Sofia Sarti

    Ben detto Andrea Torquato. Inoltre la medicina si sta orientando nel senso di curare le persone specificamente secondo il loro sesso, perché si è visto che le cure sono più efficaci se la persona viene curata differentemente se maschio o femmina, poiché la risposta alle cure è diversa, con buona pace di coloro che stanno spingendo l’umanità contro natura e quindi nel baratro. Non prevalebunt

  4. Lalla

    Grande, ATG! Grazie per come hai ricapitolato…l’evidenza! Ieri mi sono trovata a pensare che il modo in cui ho spiegato l’origine dei bambini a mio figlio di cinque anni, seguendo il filo delle sue domande, sia ormai quasi controcorrente rispetto al pensiero oggi dominante. E come ha sorriso entusiasta quando siamo arrivati al punto e gli ho detto che ci vogliono un uomo e una donna per fare un figlio! Sembrava che gli si fosse accesa una lampadina, come se avesse ricevuto la conferma di qualcosa di bello, che non sapeva ma intuiva, e saperlo per lui era bello!

  5. 61Angeloextralarge

    Grazie, Andrea! Smack! 😀
    Carinissimi i tuoi figli.Uno smack a ciascuno di loro. 😉
    Le Pen, Le Pen.. speriam che vada ben! 😉

  6. vale

    cmq, per la cronaca, un tizio sulla destra è riuscito a gridare un: ” omofobi, anchi’io ho il diritto di vivere”. a quel punto vavrei voluto farmi anche un aperitivo e restare in piazza un altro paio d’ore….. 🙂 ( stò imparando a fare le faccine. si nota? o mi si nota di più se non ci sono?)

            1. Giusi

              A chi lo dici! Ciò non toglie che alcune frasi dei suoi film siano diventate dei tormentoni tipo: mi si nota di più? O: dì qualcosa di sinistra! Continuiamo così facciamoci del male; ma come parli? Giro, vedo gente, faccio cose….

              Che vuoi fare? Si vede che questo ci meritiamo!

              1. fortebraccio

                Non trovi curioso che frasi inserite in un film con la funzione di critica sociale (ad un certo pressapochismo, disimpegno, non-impegno) siano diventate un’arma di critica contro chi le ha inventate ed usate per questo scopo?

                1. Giusi

                  Beh oddio Moretti può piacere o non piacere (a me pare sopravvalutato) però entrando nel merito delle frasi: la prima: mi si nota di più? è un tormentone simpatico, dì qualcosa di sinistra è una critica agli pseudo compagni da salotto che Moretti stesso rivolgeva, idem continuiamo così facciamoci del male, su come parli? Moretti ha perfettamente ragione e giro, vedo gente, faccio cose è diventata una frase emblematica per definire quelle persone che non si capisce mai che cavolo facciano e soprattutto chi le mantenga. Cioè non penso che si usino queste frasi per criticare Moretti, anzi sono simpatiche, le uso anch’io.

                2. Capita: un classico caso di «enginer / hoist with his own petard».
                  Così impara a voler fare il D’Annunzio “de sinistra” senza averne non dirò la stoffa ma neanche la fodera 😉

  7. vale

    naturalmente sto( l’accento come la v in vavrei ,sono refusi :pc in modo compatibilità. (non so che significa ,ma mi fa-senz’accento-impazzire….)

    1. @ Sara s. Grazie, è tutto molto chiaro. Mi ha fatto pensare a questo libro che è uscito da poco
      http://www.amazon.com/Race-With-Devil-Journey-Rational/dp/161890065X

      La storia di un fascista come direbbe Alvise, (anzi un neonazista), in galera per incitamento all’odio razziale e disperato (perché anche i fascisti si possono disperare…), che si ritrova un rosario in mano e comincia a pregare, senza neanche sapere come si fa, perché non c’è altro che possa fare. E ne ha fatta di strada, da allora…

      1. 61Angeloextralarge

        Viviana: grazie per la segnalazione. Smack! 😉

        Non mi dispiacerebbe partecipare ad una di queste manifestazioni, nonostante le ginocchia scalucche… male che vada mi porto la sedia? Penso che ognuno debba portare quello che ha…
        Oltre al fatto di “manifestare” è di sicuro un buon momento per leggere… anche se, conoscendomi… farei tutto tranne quello e forse non farei leggere nemmeno quelli vicino a me..
        Mi sa che è meglio se sto a casa… 😉

      2. …ecco, la le Pen, è una neofascosta, ammesso che questa parola possa significare qualcosa (come anche, per esempio, rivoluzione antropologica, crisi dei valori, società liquida eccetra)

      3. vale

        però da te non me lo sarei aspettato questo utilizzo di “fascista” alla Alvise. poi accostare fascismo e nazismo me lo aspetterei solo da alvise. eppoi ancora utilizzare “fascista” come insulto ,me lo aspetterei-anche questo solo da alvise.( che ,nonostante sia “filosofo”, forse non ha le idee ben chiare su comunismo, fascismo e nazismo né dal punto di vista filosofico- e questo sarebbe grave per un “philosophe”, né dal punto di vista storico e politico.
        guarda che ad andare con lo zoppo…. 🙂

          1. vale

            @senweb,,,
            già dicevo a te.
            bellina la battuta, a proposito, di tutta l’erba un fascio ( che nascosto, diventa un “fascosto”. anche se credo che all’alvise gli sia venuta per un errore di digitazione sulla tastiera. cmq nn male anche questa…)

            1. Un’altra volta metto più virgolette (bleah*), così l’ironia trasparisce di più 😉

              * il ribrezzo per l’eccesso di virgolette è l’unica cosa su cui mi trovo d’accordo con Umberto Eco.

  8. Daniela

    Ad un certo punto, durante quella memorabile veglia, un giovanotto, insieme ad altri quattro o cinque, tutti con una uguale camicia, arriva di gran passo sbucando da qualche parte e, fermandosi lì appresso al monumento del Parini, grida più volte: “Voglio essere libero di decidere!!!”. Nessuno
    ovviamente reagisce e poco dopo se ne vanno.

    1. @ Daniela: il mio commento delle 21:58 era in risposta a quello di “filosofiazzero” non al tuo. Quanto al giovane che urlava “Voglio essere libero di decidere!!!”, speriamo che un giorno – magari presto – si svegli e capisca che la sua idea di libertà personale si fonda sulla riduzione in schiavitù di chiunque non la pensa come lui.

  9. Daniela

    E termino il mio commento. Dunque io dedico questa splendida veglia che ho avuto il piacere e la grazia di condividere con centinaia di altri amici e amiche, la dedico a quei giovani e in particolare a quello che si é preso così tanto coraggio per urlare tutto il suo dolore. Dio li benedica e li aiuti a fare discernimento sulla realtà e a far luce sulla Verità.

  10. fortebraccio

    Solo una domanda: ma è mai possibile che tra le posizioni “non voglio, nessuno può” e “voglio, a dispetto di tutto” non ci possa essere una via di mezzo, una soluzione condivisibile?
    Certo, ci vorrebbe una classe politica quantomeno autorevole, capace di fare una sintesi e renderla legge…
    vabbè, torno sul pero.

  11. @ Fortebraccio: l’errore è quello di ritenere che queste cose debbano essere demandate alla “classe politica” (anche se capisco che con uno pseudonimo come il tuo* lo statalismo sfrenato ti possa sembrare cosa buona e giusta )

    * che presumo abbia a che fare con Mario Melloni più che col personaggio di Mino Milani/Aldo Di Gennaro 🙂

  12. vale

    @ giusi
    tanto per la cronaca anch’io ho firmato altre cose simili. e che non gliene importerà nulla. il progetto è in stato avanzato.mi riferisco a quello di avere un pensiero unico.naturalmente in nome della libertà. di pensarla come lorsignori.

    I prossimi 21 e 22 ottobre al Parlamento europeo sarà votata una risoluzione che, in caso di approvazione, inviterà fortemente, per non dire obbligherà, gli Stati membri a garantire a tutti, anche giovanissimi, aborto, contraccezione, fecondazione assistita, corsi obbligatori a scuola sull’identità di genere e contro la discriminazione delle persone LGBTI, su cui sarà obbligatorio dare «un’opinione positiva», e limitazione dell’obiezione di coscienza. Tutto in nome di nuovi «diritti umani».

    http://www.tempi.it/ue-impone-a-tutti-fecondazione-assistita-per-lesbiche-educazione-sessuale-pro-lgbt-e-aborto

    e se non bastasse ci sarà ( come a suo tempo anticipato,non ricordo se su questo blog) anche la nuova kgb o gestapo che farà rispettare tutto ciò
    L’unica cosa assolutamente certa è infatti l’Eurogendfor (EGF), le cui funzioni sono state sancite dall’art. 4 del trattato di Velsen, ed hanno una tale ampiezza ermeneutica da dare all’EGF poteri di polizia quasi illimitati.
    Avranno un potere sostitutivo sulle funzioni delle polizie locali (e presumibilmente anche sulle funzioni della Magistratura inquirente stessa), il ciò significa che quando dovesse ravvisarsi (o dovesse essere creata ad hoc) una situazione di criticità che dovesse richiedere l’intervento dell’EGF, tutte le istituzioni coinvolte dovrebbero letteralmente mettersi agli ordini dell’EGF.
    Da un punto di vista organico-funzionale è prevista una elasticità di sottordinazione, indifferentemente all’autorità amministrativa e militare.
    Tra i compiti che le attribuisce la legge c’è quello, amplissimo di “poter condurre missioni di sicurezza e di ordine pubblico” non solo a sostegno delle forze di polizia ad essa sottordinate, ma autonomamente, con la più completa discrezionalità.
    Possono condurre opere di monitoraggio dell’ordine pubblico, formare ed istruire le altre polizie, avere funzioni antisommossa e di gestione di disordini, gestione del traffico stradale, controllo delle frontiere, ma anche (e dico io soprattutto) assolvere funzioni di intelligence. Solo la SD di Heidrich e l’NKVD di Beria avevano, nell’ambito della storia delle polizie, pari poteri e attribuzioni.
    Il medesimo Trattato di Velsen attribuisce inoltre ai membri dell’EGF una totale immunità penale, amministrativa, da responsabilità civile, per qualsiasi atto compiuto nell’esercizio delle loro funzioni, un’inviolabilità degli edifici, dei locali e degli archivi di EGF (inviolabilità intesa nell’accezione più estesa), nell’inintercettabilità delle conversazioni tra gli ufficiali di EGF, ed una sostanziale impunità per danni che l’EGF dovesse procurare a beni pubblici e privati nel corso delle sue operazioni. Una gamma così estesa di poteri ed immunità da travalicare gli intenti di tutte le riforme che si sono succedute in Italia dal dopoguerra ad oggi e che avrebbero voluto una democratizzazione delle Forze Armate e di Polizia.
    http://radiospada.org/2013/10/nei-secoli-fedele-fino-a-che-leuropa-non-decide-il-benservito/
    il grande fratello, al confronto, sarà disneyland….

    1. Se fosse un estratto di un romanzo di fantascienza, sarebbe angosciante. Ma trattandosi di elementi oggettivi, di potenzialità, di sviluppi possibili ancorché non auspicabili, che cosa si può dire, che cosa si può fare? Possiamo continuare a dormire sugli allori di un’Europa buona e bella e virtuosa? Solo la stampa cattolica, solo certa stampa cattolica, solo certa stampa cattolica di nicchia (e alcuni blog della medesima area culturale) è attenta a questi inimmaginabili sconvolgimenti, a questi segni dei tempi! Svegliamoci!

    2. Giusi

      Vale lo so bene che non servirà a niente ma poichè è una supplica al Papa che risponde a tutti hai visto mai che risponda pure a noi? Chi siamo i figli della serva? Almeno scriva una letterina al Parlamento…

    3. Anonimo

      Faccio notare che l’Eurogendfor c’entra poco con l’Unione Europea: infatti ne fanno parte sei stati su 28 (Francia, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Romania) ed è indipendente dalla stessa. Esiste da quasi 10 anni e, a oggi, è intervenuta solo al di fuori dell’UE (Bosnia, Afghanistan e Haiti).
      Partecipa a missioni ONU e simili, quindi non su iniziativa autonoma.

      Infine, segnalo che le risoluzioni del Parlamento Europeo non sono vincolanti. Quindi niente corsi obbligatori né istruzione imposta.

      A differenza di quanto scritto nell’articolo e nell’intervento di vale, al punto 9 la risoluzione condanna la maternità surrogata perché “rappresenta una mercificazione sia dei corpi delle donne che dei bambini, e costituisce una minaccia per l’integrità fisica delle donne e per i loro diritti umani”; al punto 32 afferma che “in nessun caso l’aborto deve essere promosso come metodo di pianificazione familiare”. Il diritto all’obiezione viene previsto al punto 35 come “diritto individuale e non una politica collettiva”.

  13. vale

    @ franz e giusy
    no, dico, ci rendiamo conto che neppure i pretoriani di seiano o tigellino o la polizia politica della corea del nord hanno simili poteri?( a margine ,se non ricordo male, il parlamento italiano ha ratificato il trattato senza neppure che fosse presentato in parlamento il testo completo ma solo un riassunto. senza parole.)

    la letterina ci può stare. ma temo che nel prossimo futuro anche la figura del Papa dverrà ininfluente se non collaborativa con il moloch che si va delineando. quel che resterà saran le catacombe o lo scuotersi la polvere dai calzari….

    1. Giusi

      Sempre che ci sia chi indossi quei calzari….. Ieri ho letto una notizia che mi ha sconvolta: un sacerdote santo è stato esiliato in Austria…. Taccio perchè è meglio così.

        1. Giusi

          E tu Alvise ti salverai anche perchè (poi probabilmente hai anche altri meriti lo stabilirà Dio) in questo blog c’è chi prega per te! Certo che sei fortunato!

      1. …è un documentario sulla “omofobia” in Uganda dove c’è anche un progetto di legge per la pena di morte contro gli omosessuali.
        Ti ho risposto: rispondimi anche te: è don Abrahamowicz il santo sacerdote tornato in Austria che dicevi prima?

        1. Giusi

          No Alvise. Non sono lefebvriana. Non è tornato. L’hanno mandato. E’ italiano, buono, dolce, santo , preparato e pure bello. Prega. Non fa politica.

            1. …non è di questo mondo l’Uganda? Ebbene, non in tutto questo mondo si fanno leggi “antiomofobe”…In Uganda non c’è, per esempio, bisogno delle sentinelle in piedi!

              1. Giusi

                Chiamasi operazione scorretta quella che tenti di far passare. Come se contrastare una legge liberticida e incostituzionale significhi essere d’accordo con quello che avviene in Uganda. Sarebbe come dire che chi critica la politica d’Israele è d’accordo con l’Olocausto. Argomenta in modo meno rozzo per cortesia!

          1. Alessandro

            sveliamo l`arcano: è padre Serafino Maria Lanzetta, che sono sicuro abbia accettato con serena obbedienza il nuovo incarico e beneficherà tante anime in Austria come ha fatto in Italia, nella gioiosa fedeltà al suo ministero sacerdotale.

              1. Giusi

                Anche l’Africa e il Brasile dove hanno mandato gli altri. Ciò non toglie che….. (continuo a stare zitta….)

            1. …ma aveva fatto don Serafino qualcosa che non andava bene, o è stato trasferito per merito, e chi l’ha trasferito (uso questo termine “trasferito” che di sicuro non è il termine giusto, ne sono sicuro, ma abbiate pazienza)?

              1. Giusi

                E’ troppo lungo Alvise. Padre Serafino non aveva fatto proprio niente, anzi. E’ una cosa di cui è meglio non parlare per il bene delle persone migliori coinvolte (mi è sfuggito perchè Vale me l’ha evocato con i calzari e la polvere…..)

  14. Giorgio

    Per rassicurare quelli che rischiano di perdere il sonno, l’associazione che fa Vale tra la risoluzione che sarà discussa al Parlamento Europeo e i poteri della Gendarmeria Europea è pura fantasia. Non fosse altro perché una risoluzione per definizione non crea obbligazioni per nessuno. Ma anche senza entrare in tecnicismi, cosa temi Vale, che bombardino le farmacie che non vendono preservativi?

    1. Giusi

      Alvise ma che vuoi da me? Sto già tormentata di mio che non ci capisco più niente! Cos’è la tua? Curiosità spicciola? Informati e poi fammi il piacere di non parlarne. Grazie.

      1. Giusi

        E soprattutto non pensare di aver capito che poi magari non hai capito niente. Che sarebbero i fori? Notte

        1. Giusi perdonalo, s’è scordato l’accento: «di fòri» i.e. «di f[u]ori [come una terrazza/un balcone]». Una delle sgangherataggini sue solite, con tanto sugo [succo] quanto a leccare un chiodo.

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