Résistance

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di Ludovine de La Rochére, presidente della Manif pour tous

Le Figaro, 31 maggio 2013

Signor Presidente della Repubblica,
che questo vi piaccia o no, noi continueremo a considerarci come dei resistenti e dei veilleurs(coloro che vegliano – ndt) nel nostro bel paese, la Francia, culla dei diritti dell’uomo e patria delle libertà.
Dato che siete il Presidente di tutti i Francesi, da mesi ci rivolgiamo a voi e non avete né visto né udito. Adesso, pretendete vietarci di utilizzare certe parole della nostra lingua francese!
Riguardo alla parola “resistenza”, avete detto il 27 maggio, in occasione di una visita ad un liceo parigino, che “nessuno ha il diritto di utilizzare certi termini (tra il quali quello di “resistenza”- ndr) per difendere delle idee – se possiamo chiamare queste delle idee – di oggi.”
Avete cominciato la vostra dichiarazione dicendo “ le parole hanno sempre un senso. Bisogna darle il loro significato”.
Ora, la definizione che il dizionario Larousse dà della parola “resistenza” è la seguente: “Azione di resistere ad una autorità, di opporsi a ciò che non si approva”
Quindi sì, Signor Presidente della Repubblica, noi siamo dei resistenti. Dei resistenti della coscienza come quelle 93 persone tra i quali numerosi giovani, alcuni minori, una donna incinta, una persona ipovedente e anche un prete, che la polizia ha arrestato in prossimità del liceo dove vi trovavate nel momento che pronunciavate quelle parole.
Quindi sì, Signor Presidente della Repubblica, noi affermiamo che è applicata, su ordine delle più alte sfere del potere, la politica dei “due pesi – due misure” contro i simpatizzanti della Manif pour tous.
Centinaia di arresti hanno avuto luogo in tre giorni a Parigi! In questo mese di maggio 2013, nel nostro paese, è meglio essere tifoso di una squadra di calcio che simpatizzante della Manif pour tous!
Sia ben chiaro che la Manif pour tous non ha mai tollerato, nè tollera e mai tollererà alcuna azione violenta contro le persone o le proprietà; che condanna le azioni non pacifiche così come chiede a tutti di non disturbare i “matrimoni” che avranno luogo prossimamente tra due persone dello stesso sesso.
Ma sull’ondata di arresti di questi ultimi mesi e di questi ultimi giorni, Signor Presidente della Repubblica, quanti ve ne sono stati per il semplice indossare di magliette con un logo rappresentante una famiglia? Per aver cantato, passeggiando, qualche slogans (se non la Marsigliese), che non sono certamente di vostro gusto? Per essere andati in bicicletta nelle strade delle nostre città con una bandiera? Per aver messo dei manifestini lungo le strade? Per aver recitato delle poesie su un prato o su una piazza?
Avete già dimenticato che il Consiglio d’Europa è stato convocato, a fine aprile, riguardo la repressione crescente del vostro governo contro chi si oppone alla legge Taubira? Non sentite, ugualmente, le numerose voci, in Francia e all’estero, che si allarmano di queste ondate di arresti sommari?
Signor Presidente della Repubblica, ritrovate la moderazione negli ordini dati alle forze di polizia. Osate tendere la mano alle gente che non la pensa come voi. Ascoltate il popolo di Francia. Rispettate la democrazia accettando un dibattito all’altezza delle sfide.
Noi, il popolo, siamo profondamente offesi dal disprezzo e dall’arroganza di cui fate prova nei nostri confronti.
Voi dicevate molto giustamente, qualche giorno fa, che “non si costruisce niente di solido ignorando la realtà.” È precisamente ciò che milioni di Francesi non cessano di dirvi da mesi!
Dato che la realtà, in ciò che concerne l’umano, è che un bambino non può nascere che da un uomo e da una donna. È, semplicemente, per questo che solo il matrimonio uomo-donna è possibile. Quanto al “matrimonio” di due uomini o di due donne, non è fondato sulla realtà, ma sulla irrealtà che altro non è che illusione e menzogna.
Signor Presidente della Repubblica. È a causa del vostro rifiuto ostinato di ascoltarci che noi siamo, effettivamente, entrati in resistenza. Una resistenza pacifica, ma determinata. Una resistenza che durerà tanti anni quanto sia necessario. Una resistenza a favore della famiglia, dei bambini, delle generazioni future. Essi sono il nostro avvenire e proprio per questo dovreste esserne voi stesso il primo protettore!
È certo, Signor Presidente della Repubblica, che quando un popolo ha preso coscienza che lotta per una causa giusta, trionfa sempre.
Ludovine de La Rochére, presidente della Manif pour tous
Traduzione di Don Pierre Laurent Cabantous
***

174 pensieri su “Résistance

      1. Giusi

        E anche questo caso è stato montato ad arte:

        http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2013/06/04/news/io-umiliato-del-prete-perche-gay-1.7194798

        In realtà, se si legge la lettera del parroco (è in dialetto veneto ma si capisce), non c’è nessuna umiliazione, ribadisce solo la dottrina cattolica:

        http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2013/06/04/news/l-omosessualita-non-e-naturale-ma-e-una-disfunzione-1.7194813

        Abbiamo ancora il diritto di essere cattolici?

        1. JoeTurner

          se non dovessimo averne più diritto vorrà dire che ci sarà concesso il privilegio del martirio

          1. “…tuti e digo tuti, omosessuai o eterosessuai gà el diritto de candidarse a fare el Sindaco.
            Ma per fortuna “no sè deto che tuti, ma propi tuti lo vaga a votà…!!!” (il mio veneto se un po’ arruginito…)

            Sto Marcato ga la facia un po’ da mailìn, ostrega 😀

  1. Alèudin

    Davvero il presidente francese ha detto: “le parole hanno sempre un senso. Bisogna darle il loro significato” ??

    ottimo, cominci da “padre” e “madre” .

    1. Ho l’impressione – anzi, più di un’impressione – che Hollande in campo linguistico la pensi più o meno come Humpty Dumpty…

      «Quando io uso una parola» disse Humpty Dumpty con un certo sdegno, «quella significa ciò che io voglio che significhi – né più né meno».

      «La questione è» disse Alice, «se lei può costringere le parole a significare così tante cose diverse».

      «La questione è» replicò Humpty Dumpty, «chi è che comanda – ecco tutto»

      http://www.psyco.com/memoriali/autori/download/specchio.pdf

          1. Matteo D

            wow grazie, ecco da dove viene humpty dumpty (cfr gatto con gli stivali di shrek), la mia ignoranza non ha confini 😉
            stasera lo dico a mio figlio che me lo chiese e non gli seppi rispondere… chissà perchè a volte non mi ricordo che basta usare internet…

            1. perfectioconversationis

              Credo che Humpty Dumpty sia ancora precedente, è contenuto in una raccolta di filastrocche per bambini molto popolare nei paesi anglosassoni “Mamma Oca”, è protagonista di una filastrocca che fa più o meno così:

              Humpty Dumpty sul muro sedeva.
              Humpty Dumpty dal muro cadeva.
              Tutti i cavalli e i soldati del Re,
              non riusciranno a rimetterlo in pié.

              E citato anche nel libro per ragazzi “Incompreso”, di Montgomery Florence.

              1. Con la Bibbia e a Shakespeare, le nursery rhymes sono parte integrante dell’humus culturale anglosassone. O meglio, erano, perché immagino che oggi siano politicamente scorrettissime.
                Le citazioni letterarie sarebbero innumerevoli e non solo nella letteratura per ragazzi. Molti capitoli dei libri di Mary Poppins della Travers sono costruiti a partire da questa o quella filastrocca (o da proverbi e modi di dire, proprio come fa Carrol in “Alice”. Kipling e Agatha Christie ne hanno riutilizzato i titoli (Bela, bela, pecora nera; Tre topolini ciechi; Dieci piccoli negretti…)
                http://www.gutenberg.org/files/10607/10607-h/10607-h.htm#a121

                    1. Io vivo in privincia di Trento, è un po’ fuori mano per me. Ma se per caso passi per Trento o Bolzano… (in caso la mia mail è dertreuehofer(at)gmail.com

  2. vale

    e fa il paio con questa di qualche giorno addietro:
    lettera di un soldato francese arrestato durante la manif pour tous
    La forza senza il diritto rende la verità abietta
    martedì 28 maggio 2013

    Lettera aperta al Presidente della Repubblica [francese] dopo il rastrellamento ai Champs-Élisées del 25 maggio 2013
    Signor Presidente della Repubblica,

    giovane ufficiale nelle Riserva Operazionale dell’Armata di Terra, arrestato arbitrariamente in occasione del Rastrellamento ai Champs-Élysées il 25 maggio 2013 e detenuto per 24 ore, vi prego gentilmente di ritirare le mie decorazioni militari. Il disonore che mi avete fatto subire non mi permette più di portare degnamente il simbolo del rispetto che mi era stato concesso dalla Nazione.
    Giurista nel civile, diplomato alla Scuola Speciale Militare di Saint-Cyr e master 2 di relazioni internazionali Sicurezza Difesa, pensavo di essere degno della Repubblica avendo saputo assimilare i valori e le virtù apprese lungo il corso della mia educazione.

    Non abitando nella nostra Capitale, ma essendo semplice provinciale, mi dirigevo verso la tomba del Milite Ignoto per un momento di raccoglimento presso i nostri antenati morti per la nostra Libertà.
    Risalivo l’Avenue des Champs-Élysées quando dei movimenti di folla hanno attirato la mia attenzione. Mi sono naturalmente avvicinato a ciò che mi sembrava essere il centro di un’azione di protesta. Ho riconosciuto delle bandiere della “Manif pour Tous”. Non ho visto altro che dei giovani ostinati ma pacifici.
    Addestrato per delle missioni di protezione del territorio come Vigipirate, avevo appena appreso che un mio camerata era stato ferito sul piazzale della Défense effettuando la sua missione qualche ora prima. Turbato da tanta agitazione parigina, restavo spettatore e stupefatto della violenza con la quale le nostre forze dell’ordine agivano contro questi giovani. Le immagini parlano da sole. Conosco la difficoltà di gestire una folla e non discuto le azioni individuali della nostra polizia che esegue gli ordini gerarchici.
    Tuttavia, sono indignato dagli arresti completamente arbitrari organizzati alla vigilia di una manifestazione autorizzata dalla Prefettura.

    Sono stato arrestato, pur essendo solamente un passante curioso e spettatore silenzioso! Un comandante puntandomi il dito ordina ai suoi subordinati di “imbarcarmi” dopo uno scambio di sguardi … È troppo chiaro per sembrare innocente? La mia pettinatura di ufficiale gli sembrava troppo corta per incarnare il semplice passante, tuttavia ero capo di Picchetto d’Onore di una commemorazione qualche giorno prima per il 68° anniversario della Vittoria dell’8 maggio 1945 … Le parole pronunciate dal Prefetto mi risuonano ancora durante la lettura del messaggio del Sig. Kader Arif, ministro delegato presso il Ministro della Difesa, incaricato dei veterani, che ha denunciato le azioni politiche dei nazisti sugli individui giudicati indegni.
    La gioventù francese educata ed istruita vi sembra indegna, Signor Presidente?

    Sì, possiamo parlare di un RASTRELLAMENTO. Organizzato dai vostri servizi quella sera. Nessuna delle mie (nostre) libertà sono state rispettate. Arrestato senza nessuna ragione, non avevo né nessun segno ostentato di una parte, né comportamento aggressivo. Sono stato arrestato con veemenza come un volgare delinquente, senza alcun preavviso, senza nessuna spiegazione, senza alcuna considerazione. Ventiquattro ore in custodia, Signor Presidente; mi permetta di ricordarle che “la forza senza il diritto rende la verità abietta”.
    Non mi permetterei di criticare la vostra operazione di rastrellamento se degli arresti di massa e improvvisati non fossero stati constatati. Queste ventiquattro ore di detenzione hanno avuto almeno il merito di permettere uno scambio con i miei codetenuti … i numerosi quadri dirigenti e studenti universitari che mi circondavano mi facevano pensare a quelle élites che si mettono in carcere per paura che diventino vettori di coscienza.
    Disonorato da questi metodi, sono profondamente offeso e vi prego di voler, gentilmente, ritirare le mie decorazioni che mi rendevano fiero d’incarnare l’Amore profondo della Nostra Patria e i doveri che esse implicano.
    “Si muore per una Cattedrale non per delle pietre, per un popolo non per una folla. Si muore per amore dell’uomo se è chiave di volta di una comunità, si muore solo per ciò di cui si può vivere” (Antoine de Saint-Exupéry)
    Al fine di facilitarvi le pratiche amministrative, dato che ho subito dei ritardi ripetitivi riguardanti il mio salario, prendo naturalmente delle precauzioni d’uso trasmettendovi il mio identificativo difesa, comunemente chiamato, matricola: 0739020120.
    Vi ringrazio in anticipo per la vostra attenzione.
    Vi prego di gradire, Signor Presidente della Repubblica, l’espressione del mio profondo rispetto.

    JM
    http://www.culturacattolica.it/default.asp?id=17&id_n=33132

  3. Urge modificare l’inno nazionale
    «Allons enfants de la patrie
    Le jour du *courage* est arrivé
    Contre nous de la tirannie
    L’étendard *menteur* est levé…»

    (e speriamo che in futuro sia solo «de l’eau pure» ad «abreuver leurs sillons»)

  4. vale

    a giusi: pensa te come son messo.avevo già rimosso. epperdipù postato dalla sciùra Miriano.
    se già due lettere di tale tenore vengono scritte, vuol dire che in francia son messi maluccio….quasi come me…

  5. Paolo

    Una premessa (ovvia quanto necessaria): la repressione dei manifestanti non è MAI una cosa accettabile, sia che si tratti di chi oggi manifesta contro il matrimonio omosessuale, sia che si tratti di chi manifesta contro leggi brutalmente discriminatorie in Nigeria.

    Ciò detto, non capisco (lo dico in sincerità e senza spirito di polemica) esattamente contro cosa si manifesta. Mi spiego: offrire a persone dello stesso sesso la possibilità di accedere ai diritti che tradizionalmente spettano a persone di sesso opposto non mi pare che tolga niente a nessuno. Questa legge non obbliga nessuno a sposare persone dello stesso sesso. Che tolga al matrimonio la sua santità — non mi pare che sia mestiere dello Stato conferire patenti di santità ad alcunché.

    Altra questione è l’adozione di bambini da parte di coppie gay: questo è un argomento sul quale c’è più da discutere, in quanto si mette in ballo una parte terza, che potrebbe quanto meno risentire delle discriminazioni che la società infliggerebbe ai genitori adottivi.

    Donde la mia domanda: contro cosa, esattamente, si manifesta e si protesta? Se dalla legge fosse stralciata l’adozione ci sarebbe ancora motivo di manifestare?

    Ripeto: non sono provocazioni ma un tentativo da parte mia di capire chi la pensa diversamente da me, e di trovare mediazioni.

    1. Giusi

      Il problema per i bambini adottati secondo te sarebbero le discriminazioni che la società infliggerebbe ai genitori adottivi? Non le discriminazioni che i bambini subirebbero a non essere cresciuti da una figura maschile e da una femminile? A non poterli chiamare mamma e papà? Non verrà stralciato un bel niente. Le unioni civili sono state il grimaldello per passare al matrimonio e alle adozioni.

    2. lidiaB

      Non toglie al matrimonio la sua santità, ma lo rende un “diritto”, mentre il matrimonio sarebbe un’istituzione che mette in rapporto le generazioni. La legge non dovrebbe rendere tale istituzione un “diritto”, ma dovrebbe semplicemente tutelarla.
      Definire il matrimonio un diritto o definire il figlio un diritto li rende oggetti, quindi non soggetti degni di tutela, ma oggetti del desiderio momentaneo. Lo prova il fatto che nei paesi dove sono stati resi possibili i matrimoni gay la domanda tende a diminuire dopo il “boom” che segue l’approvazione, come capita con i desideri momentanei. Il guaio è che, mentre si può decidere di non sposarsi più, i figli non possono darsi indietro…

    3. Alessandro

      “accedere ai diritti che tradizionalmente spettano a persone di sesso opposto non mi pare che tolga niente a nessuno”.

      1) il diritto A si riconosce a Tizio cui inerisce il diritto A. Il riconoscimento non conferisce il diritto A a Tizio che non ha quel diritto: Tizio infatti, prescindendo da ogni riconoscimento, ha il diritto A, il quale appunto gli inerisce. Cioè: gli è insito, talché Tizio seguiterebbe ad avere quel diritto quand’anche esso non gli fosse riconosciuto.
      Il riconoscimento del diritto A è giusto soltanto se Tizio, indipendentemente dal riconoscimento stesso, ha quel diritto (in quanto gli inerisce, come detto).
      Riconoscere a Caio il diritto al matrimonio con persona dello stesso sesso equivale a operare perciò un riconoscimento ingiusto, in quanto Caio non ha (non gli inerisce) il diritto di sposarsi con persona dello stesso sesso. In altri termini: equo è il riconoscimento di un diritto che uno ha (in quanto gli inerisce), ma se uno quel diritto non ce l’ha, riconoscerglielo è compiere atto iniquo (riconoscimento iniquo).

      2) Qui insorge il positivista giuridico per obiettare: i diritti sono cangianti prodotti socioculturali. Finora nella cultura predominante in Occidente ecc. s’è pensato che Caio non abbia il diritto di sposarsi con persona dello stesso sesso, ma le vedute culturali possono cambiare, e pertanto nulla vieta che oggi Caio abbia quel diritto. E allora riconoscerglielo non può essere iniquo.

      3) Per ribattere alla posizione 2 occorre porsi la domanda basilare e ineludibile. Questa: perché l’istituto del matrimonio gode di tutela giuridica? La risposta è una, come dice il filosofo del diritto Francesco D’Agostino: “la tutela giuridica del matrimonio ha la sua unica ragion d’essere nella sua “naturale” funzione generativa”. Il matrimonio è un istituto tutelato giuridicamente soltanto perché ha una insostituibile funzione generativa. Dunque, chi è strutturalmente incapace di generare, come la coppia gay, non può accedere al matrimonio come istituto tutelato giuridicamente.
      Ovviamente, a nulla vale obiettare che la coppia gay può “avere un figlio”: questo c.d. “figlio” non vedrebbe la luce senza l’intervento di un terzo, esterno alla coppia, a conferma che la coppia gay è strutturalmente sterile, e quindi incandidabile a ricevere la tutela giuridica riconosciuta ai coniugi.
      E ovviamente a nulla vale obiettare che una coppia di coniugi può accadere che non procrei. La coppia eterosessuale, quando è sterile, lo è solo accidentalmente, mentre quella omosessuale lo è sostanzialmente, strutturalmente. In quanto solo accidentalmente sterile, la coppia eterosessuale può accedere all’adozione; in quanto non solo accidentalmente, ma strutturalmente sterile, la coppia omosessuale non può invece accedere all’adozione.

      http://www.avvenire.it/Commenti/Pagine/matrimonio-e-sofismi.aspx

    4. fish

      il fatto è che in Francia, come in molti altri paesi matrimonio=famiglia=figli. Il matrimonio in Francia implica DIRETTAMENTE la possibilità di accedere alle adozioni. D’altra parte questa delle adozioni è una delle motivazioni principali per cui si è sostenuto il matrimonio per tutti: in Francia quelli che da noi sono chiamati “pacs” esistono da non so quanti anni ormai, quindi di sicuro il problema non sta nel riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali.
      Del resto il formare una famiglia e generare figli sono due degli elementi più importanti dell’istituzione del matrimonio, istituzione nata perchè il vincolo tra i due sposi generi una famiglia, primo nucleo-base della società. e questo dato è riconosciuto così anche nelle legislazioni laiche e, per dire, era così persino nella cultura romana antica. Il matrimonio è questo fin dall’era dei tempi. punto.

  6. Arturo

    Io invece scrivo alla signora Ludovine, ma non si vergona di chiedere il diritto di discriminare una categoria di persone , spacciandola per libertà espressiva? non si vergogna a continuare a lottare contro i mulini a vento ,senza riuscire a vedere più in là del suo naso? Come fa a credere che il matrimonio di 2 donne o 2 uomini , possa minare la sua stabilità familiare? E’ così fragile il suo matrimonio e la sua fede da vacillare sotto la brezza leggera del cambiamento? Perchè i figli degli omosessuali , che già vivono in Francia assieme a i suoi ,devono essere meno figli di Francia dei suoi? Non hanno forse diritto ad avere 2 tutori legali come i suoi figli?Se vuole il marchio dop per la sua famiglia può farne richiesta .ma la discriminazione non sarà mai un diritto ,E’ serpeggiata nei secoli aviluppando tra le sue spire donne, neri e omosessuali. E’ tempo di dire basta . L’uguaglianza deve essere il nuovo motto dei francesi e dell’Europa che vive! Può continuare a protestare ad oltranza, sino alla fine dei suoi giorni ,se lo crede necessario, Ma insistere più lungamente, non le farà avere ragione, battere i piedi con più forza, non la renderà felice e soprattutto strillare con più arroganza non la renderà migliore.
    Arturo

    1. Cari Arturo e Paolo trovo particolarmente significativi interventi come i vostri perché danno l’esatta misura del significato che date a concetti come libertà e diritti: una sfilza ininterrotta di IO e MIO: “IO voglio, IO desidero quindi IO pretendo, IO ho diritto, il MIO diritto non tocca il TUO, IO non do fastidio a TE e TU non dai fastidio a ME…etc”. Le centinaia di migliaia di persone che in Francia scendono in piazza hanno una prospettiva sostanzialmente diversa dalla vostra, ed è quella di preservare e difendere quello che appartiene a tutti, quello che magari non riguarda personalmente loro ma che appartiene all’umanità stessa; qualcosa che ha permesso al genere umano di perpetuarsi ed evolversi: l’amore tra un uomo e una donna che generano la vita che insieme a questa vita nuova compongono la famiglia che è il mattone fondamentale della società che compone gli stati e le nazioni. Ecco i concetti di famiglia e matrimonio non appartengono agli stati o ai governi nessun stato o governo dovrebbe mai osare mettere in discussione quello che iscritto nel cuore dell’uomo e che si perde nella notte dei tempi e che è PATRIMONIO DELL’UMANITA’, milioni di volte più importante di qualsiasi cattedrale o piramide o colosseo, più di qualsiasi statua di buddah bombardata dai talebani.

      @Vale: è ancora presto dire per dire se i nostri nuovi commentatori siano troll, non abusiamo del termine dài 😉

      1. vale

        hau ragione, ma non lo intendevo, come poi ho scoperto, di fastidiosi e petulanti intrusi in un blog. ma come bastian contrari che anche se una volta sola, vanno contro per principio preso. un po’ come l’alvise. che non è un troll, ovviamente. anche se ogni tanto…. saranno mica suoi parenti?) 🙂

        1. @Vale credo che ci sia differenza nei toni e anche nella finalità (spero) tra gli interventi di Paolo e Arturo, né penso che in un blog (che cmq non gestiamo noi…) ci debba sempre e solo essere spazio per un “mono-pensiero” (seppure conoscendo da dove deriva il nostro…), per di più, essendo veramente obbiettivi e con uno sforzo di immedesimazione (per me non difficile vista la mia storia…) non è difficile comprendere che anche noi si appare ad altri, come chi ragiona “per partito preso” ;-(

          1. Giusi

            Tra i tuoi attacchi di buonite questo mi è il più indigesto. Non mi pare che le motivazioni alla base della protesta francese siano di tipo confessionale. Tanto è vero che vi aderiscono anche non cattolici e anche organizzazioni di omosessuali. La ragione e la natura non sono partito preso! Quello di Arturo non è un altro modo di pensare: è un modo aberrante di pensare!

            1. Giusi che ti devo dire… pigliati un alka seltzer! 😉
              Tu in compenso mi sembri sempre perennemente incacchiata tanto da non capire che il senso del mio discorso era di carattere ben più generale, Manif pour tous e aberrazioni a parte.

              1. Giusi

                Ma hai generalizzato proprio qua! Come faccio a non essere incacchiata? Pure l’arte gay dal vivo a Padova! E dicesse almeno una sillaba il vescovo! Niente! Spengo tutto che è meglio. Ciao

                1. Beh facciamo così: mi allineo e sottoscrivo il commento/risposta di Admin ai due incriminati…

                  Hai già spento tutto? Da facciamo pace che oggi è il mio compleanno 😉

                  1. Giusi

                    Sto ancora qua perchè ho mandato un’inutile mail al Vescovo affinchè promuova una Messa o un Rosario di riparazione (credeghe!). Ti sembrerà assurdo perchè non mi conosci: ma io non sono arrabbiata, sono proprio così (non so sia meglio o peggio). Come disse una volta Alvise: sono pirotecnica! Auguri! Auguri! Auguri! Pensa nel giorno di San Bonifacio: il fondatore dell’abbazia di Fulda! Altro che Bose!

                    http://www.jacquielawson.com/preview.asp?cont=1&hdn=1&pv=3111904&path=83542

                    1. Giusi

                      Avrei preferito ringraziare il vescovo ma non mi ha risposto……. Vabbè taglio la testa al toro e ringrazio il Signore!

                  2. Lidia

                    Buon compleanno!! Mi ricordo di te nella preghiera! Io non ho più guardato se mi avevi ri-risposto, scusa, ho avuto giornate un po’ complicate e mi sono totalmente dimenticata…sono sempre pronta a interessanti discussioni sull’Est Europa! 🙂 E buona serata di festeggiamenti!

                    1. admin

                      ciao Lidia, non pensavo saresti tornata a commentare su questo blog, ma sono contento.

                    2. Grazie Lidia… si che ti avevo risposto.
                      La serata dei festeggiamenti e confluita e si è unita a quella di due coppie (assolutamente etero 😉 di amici che festeggiano i 25 anni di matrimonio 😀

                2. “E dicesse almeno una sillaba il vescovo!”
                  Puoi sempre offrirti come “consigliera del Vescovo” (in aggiunta allo Spirito Santo) 😉

      2. Sara

        Dopo quella al giovane ufficiale, stavo per proporre una medaglia anche per Ludovine de la Rochère quando ho letto anche il commento di Admin/Guido: a questo punto le medaglie sono tre!

    2. fish

      purtroppo devo farle notare un fatto: non esistono “i figli degli omosessuali”. i figli sono figli di chi li genera, cioè, per legge biologica, di un uomo e di una donna. qui si discute se questi figli di uomini e donne che, per esempio, possono essere stati abbandonati dagli stessi (non voglio considerare mostruosità come uteri affittati per soddisfare i propri capricci) possano vivere meglio se adottati e amati da una famiglia che ricalchi in qualche modo la loro originaria “famiglia biologica”, il modo con cui la natura li avrebbe introdotti al mondo, ovvero con una figura maschile e una femminile (pur rimanendo la ferita dell’essere abbandonati dai propri veri genitori, dai quali un bambino sempre e imprescindibilmente desidererà essere amato), oppure se sia uguale essere cresciuti da due madri o due padri (e tutte altre milioni di opzioni che poi sicuramente verranno fuori nel tempo, tipo due madri e un padre, tre padri e una madre…). spero di essermi spiegata.

  7. vale

    ecco,ci mancavano due nuovi troll( uno più soft l’altro un po’ meno).
    bsaterebbe leggersi i post precedenti per le risposte.
    ritornare a far finta di scendere dal pero per dire che male c’è a far questo od a concedere questo o quell’altro, oltre che ripetitivo è sommamente noioso.
    l’autrice del blog è dichiaratamente cattolica. gli insegnamenti della chiesa cattolica sono quelli( ed aggiunferei anche quelli della ragione). la maggior parte di coloro che seguono questo blog si dicono cristiani cattolici(non protestanti o altro). pertanto tutte le tediose ripetizioni su discriminazioni e quant’altro lasciano il tempo che trovano.
    la fede è la sostanza dell’agire e del pensare. e quella stessa fede pone dei paletti ben precisi.se uno crede.
    se non crede, almeno ci faccia la grazia di non tediarci con una visione del mondo e del creato che-e lo dico per me- alla quale persone migliori di me in ogni tempo e luogo han già risposto.
    paletti del tipo: il matrimonio è tra maschio e fenmmina. i figli nascono da maschio e femmina. perché maschio e femmina Dio li creò. non transgender e femminiello li creò.
    et satis est.

  8. Tanti pensano, come me, che non ne viene del male a nessuno, voi pensate ai grimaldelli per minare la società naturale.

    Quando Papa Francesco sarà alla guida dell’Europa deciderà a modo suo(vostro).

    1. JoeTurner

      Alvise, una cosa però è vera: che spesso i cattolici hanno la pretesa e l’utopia che il cristianesimo possa diventare pensiero dominante, cosa impossibile altrimenti Cristo non sarebbe finito inchiodato ad una croce.

      1. Di fatto Joe, come giustamente osservi, non è neppure lo scopo del Cristianesimo, il divenire “pensiero dominante”, come il Cristo stesso non è venuto per “dominare” ma per servire

  9. Giusi

    Annuntio vobis schifum magnum: due gay si inchiappetterrano per davvero in pubblico a Padova! Venghino signori venghino! E’ arte! Serve per protestare contro l’omofobia! Cose simili per gli etero si chiamerebbero pornografia e si svolgerebbero in un bordello, per i gay è arte! Come sono fortunata! Vivo in una città che non si fa mancare niente! Fate dei pullman, non so se nelle vostre città avrete questo privilegio, io corro a prendere i biglietti!

    http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2013/3-giugno-2013/sodomia-d-artista-centro-padova-denuncia-contro-l-omofobia-2221453760882.shtml

    1. Giusi

      Perchè poi vietarlo ai minori? E’ così bello vedere genitore 1 e genitore 2 che si amano!

      1. SilviaB

        Ovviamente non sono “atti osceni in luogo pubblico”… noooo, si tratta di ARTE per una NOBILE causa.
        Siamo messi proprio bene.
        Sono d’accordo con quello che dice Joe Turner più sopra, che qui in Italia la legge passerà tra il plauso di molti e (forse) la protesta di pochissimi.

        1. Giusi

          Che poi si noti la differenza: loro possono sodomizzarsi artisticamente, Luca Di Tolve in parrocchia no, non può parlare. Chi sono i perseguitati?

  10. Comunque vorrei dire anche che se ci sono adozioni di bimbi da parte di omosessuali significa che ci sono stati abbandoni di bimbii da parte di eterosessuali e delle due cose la più grave è la seconda, per me.

    1. Giusi

      Se non avessi letto della “perfomance artistica” di Padova la perla della giornata sarebbe decisamente questa.

      1. Alessandro

        Se vuoi un’altra perla, sappi che Idem (Pari opportunità) e Boldrini (presidente della Camera) saranno al Gay Pride di Palermo.

        La Idem ha tenuto da poco una memorabile audizione alla Camera in cui ha sciorinato tutto il repertorio del politicamente corretto:

        Ci vogliono “interventi normativi finalizzati a contrastare l’omofobia e la transfobia e a riconoscere i diritti delle coppie dello stesso sesso, seguendo le autorevoli sollecitazioni che sono state espresse dalla Corte Costituzionale e dalla Corte di Cassazione”.

        “In questo quadro intendo rivitalizzare, insieme agli enti locali, quelle best practice che hanno condotto, in alcuni comuni, all’istituzione dei registri delle unioni civili, in modo tale da consentire alle coppie dello stesso sesso, prima di un intervento normativo a livello nazionale che regoli in via definitiva la materia in linea con i canoni europeo, un primo riconoscimento di tali vincoli affettivi”.

        Ci vuole del fegato per chiamare “best practice” i “registri delle unioni civili”.

        1. JoeTurner

          Alessandro sai cosa mi rende però particolarmente triste? Che quando qui in Italia passeranno le nozze gay (perché passeranno) non si vedrà niente di paragonabile a quello che sta succedendo in Francia. Sarà già tutto masticato e digerito e passerà tutto con lo stanco e scontato plauso della “maggioranza”.

          1. Matteo D

            Invece io credo che potrebbe essere possibile coagulare in Italia lo scontento di tutti gli europei, perchè se salviamo l’Italia possiamo invertire la rotta. A patto di provarci, di organizzarsi e di ritardare il più possibile la cosa…

          2. Alessandro

            Ipotesi: viene presentato oggi alla Camera il ddl per le “nozze” gay. Mi sembra ragionevolmente sicuro che questo ddl incasserebbe il sostegno di Sel (37 deputati) e del M5S (109). Quindi 146 voti ci sono. Per arrivare alla maggioranza (316) ne mancano 170. I deputati del Pd sono 297. Visti i precedenti, è arduo prevedere come voterebbero i piddini (Bersani ne sa qualcosa, o meglio viene a saperlo a cose fatte). Ma siamo ragionevolmente sicuri che su quei 297 deputati non ce ne sarebbero 170 che voterebbero per le “nozze” gay? Comunque sia, credo che alla Camera il traguardo 316 non sarebbe così lontano (non ho considerato alcuni voti favorevoli del Pdl e di Scelta civica).

            Detto questo, è chiaro che in questa legislatura non sarà approvata nessuna legge sulle “nozze” gay. Ma i numeri “laicisti” di questo parlamento mettono i brividi e sono poco rassicuranti per il futuro…

            1. JoeTurner

              non parlavo di maggioranza parlamentare ma (ahimè)di quella della popolazione. In ogni caso sono sicuro che se arrivasse un ddl in parlamento passerebbe senz’altro m5s+SEL + PD (con rarissime defezioni) e PDL spaccato (leggi le ultime uscite di Galan e Bondi). Forse sarebbe contraria compatta solo la Lega.

    2. @carlenrico, o sono semplicemente orfani (ce ne sono tanti sai…) o abbandonati da una madre che non aveva alcuna relazione fissa, o…, o…

            1. @carlenrico, cosa ti pare molto ma molto poco da cristiani?
              E se posso chiedere, tu cosa conosci del Cristianesimo, o meglio ancora dell’essere cristiano?

              Non è polemica, è proprio per capire.

    1. admin

      grazie a Don Pierre Laurent Cabantous per la traduzione e a don Gabriele Mangiarotti per la segnalazione!

  11. “Il 26 Maggio a Parigi si è tenuta la manifestazione degli oppositori al “matrimonio per tutti”.
    Hanno sfilato 150.000 persone (un milione secondo gli organizzatori). Nei violenti scontri tra i manifestanti di estrema destra e la polizia 34 agenti sono stati feriti e duecento persone arrestate, scrive Libération, Il quotidiano sottolinea che, dopo aver cavalcato la protesta, una parte della destra se ne è dissociata. Intanto il primo matrimonio omosessuale è stato celebrato a Montpellier il 29 Maggio”

    [da “Internazionale” del 31 Maggio]

    1. admin

      Dal discorso di Ludovine de La Rochère, Presidente del Collettivo La Manif Pour Tous contro la legge “Matrimonio per tutti”.
      Domenica 26 maggio 2013 – Podio des Invalides

      ” […] Non siamo né un movimento politico né un movimento confessionale, né una coalizione di indignati omofobi.

      I nostri avversari hanno fatto di tutto per farlo credere. Ma hanno fallito, perché è sotto gli occhi di tutti che la nostra causa è aperta a tutti coloro che si preoccupano soprattutto del diritto e del benessere dei bambini, è evidente che non siamo mossi se non dall’interesse, dall’equilibrio e dalla felicità della famiglia.

      Siamo qui, sempre molto numerosi, perché i nostri valori fondamentali e universali ci radunano.

      La verità è che non abbiamo la stessa concezione dell’uguaglianza dei nostri oppositori. La nostra idea, maggioritaria nel paese, è che è importante soprattutto l’uguaglianza dei bambini, l’uguaglianza davanti al diritto di avere un padre e una madre, ovvero una origine e una figliolanza reali, non falsi. Attorno a questa idea si raccolgono atei, cristiani, ebrei, musulmani, gente di destra e di sinistra, etero e omosessuali. Per tutti, la verità che dobbiamo al bambino è sacra. Non vogliamo che la menzogna sia la trama stessa della vita dei bambini di questo paese, non vogliamo che trionfi l’ideologia di genere.

      Perciò, poiché i nostri oppositori non ci comprendono, rifiutano il dibattito, ci accusano e ci calunniano.

      Ma questa volta siamo noi nel vento, a dispetto del senso dalla storia. Perché non cerchiamo uno pseudo senso alla Storia, stavolta la scriviamo!

      Tutte le generazioni sono qui, e fra loro quella dei padri, delle madri, quella della giovinezza, ciascuna veglia su di noi, sulla Francia, in silenzio, pacificamente.

      Sì, siamo rivolti verso l’avvenire; sì, abbiamo fiducia nell’avvenire; sì, costruiamo l’avvenire e per questo manifestiamo. Vogliamo un mondo migliore, non il migliore dei mondi.

      Che cosa abbiamo scoperto nel corso di questo lungo cammino? Che non siamo soli! Non siamo più soli, isolati, considerati di cattivo gusto, tradizionalisti o conservatori – mentre gli altri sarebbero illuminati, mentre sono nella irrealtà.

      Sì, la Francia si è svegliata!

      Abbiamo realizzato una mobilitazione storica. La Manif pour Tous è il più grande movimento sociale che la Francia abbia conosciuto dal maggio del ’68. Prendiamo consapevolezza di ciò che abbiamo compiuto: siamo una forza sociale, potente, determinata, organizzata. Il successo è dovuto principalmente a tre ragioni: il nostro essere disinteressati (pensiamo alle generazioni future), la nostra preoccupazione di proteggere il più debole, il nostro rispetto per l’altro.

      Domani non sarà mai più lo stesso.”

  12. Annarita

    E tra poco da noi, a Palermo, ci sarà il Gay Pride, con onorevoli ad appoggiare tali idee nefaste. A quando un corteo di bambini che chiedano di essere pure loro tutelati? No, perchè oggi nella nostra società si tutelano pure i cani, ma i bambini no. Non è forse omofobia questa? L’aborto li uccide, le pretese dei grandi li fanno diventare animaletti da compagnia. I bambini non sono un diritto, sono un dono da proteggere. Che il Buon Dio intervenga presto!

  13. SilviaB

    Un’altra cosa che mi intristisce è che vedremo i danni di tutto questo scempio della famiglia solamente tra diversi anni e sulla pelle di innocenti, quando ormai non si potrà rimediare.
    Solo Dio potrà curare certe ferite… ma saremo disposti ad accoglierlo?

  14. Lidia

    Admin, io prego sempre x voi del blog! Anche se molte volte mi danno fastidio alcuni modi di esprimersi che leggo qui . Quelli davvero dovrei proprio non commentarli più! Perché alla fine ognuno ha le proprie sensibilità, e una guerra sulle sensibilità è stupida. Sicuramente, se a me danno fastidio, c’è invece tanta gente che ci trova la propria strada e conforto, e criticare sempre alla fine non serve a nulla. Invece dovrei commentare più cose buone, tipo gli auguri a Bariom 😉

    1. admin

      grazie delle preghiere Lidia anche a nome di Costanza e chi la segue. Allora considero scongiurato il pericolo che tu diventi musulmana? 😉

  15. Una voce tra le tante, pro e contro:

    “Figli di coppie omosex crescono anche meglio”
    “risultati di una ricerca condotta in Australia”

    [da “Il Fatto”]

    1. JoeTurner

      …anche meglio dei loro genitori, infatti da una coppia omosessuale può venire fuori un Robert Oscar Lopez

    2. Piero

      Cioe’… intervistano 500 coppie omo che dicono “qui tutto bene” (tra l’altro anche con bambini a partire da due mesi, quindi non so come abbiano fatto a capire come stanno) e per te questo e’ uno studio “scientifico”?

      1. Premettendo che la mia qualifica professionale è “ricercatore” (così burocrazia vuole, alla faccia del gender, almeno per ora) a me viene l’orticaria quando sento parlare di “scienziati” e di “esperti”. Parole che al massimo possono indicare uno che studia o indaga un certo argomento mentre nel gergo corrente sono assurte a sinonimo di Supremo Mugwump del Wizengamot. Il guaio è che poi ci sono gli ingenui che ci credono (e qualche volta mal gliene incoglie http://www.deriveapprodi.org/2013/03/parola-di-scienza/)

        1. “Premettendo che la mia qualifica professionale è “ricercatore” (così burocrazia vuole, alla faccia del gender, almeno per ora)”

          E come la mettiamo con “ministra” e “cancelliera” (brrrrr)? Almeno “ricercatrice” (se non diventerà “ricercatora” :-D) “funzia”… 😉

            1. @ senm, nel mio settore “architetta” è all’ordine del giorno… che poi ti dirò se mi trovo difronte ad un architetto donna, particolarmente prosperosa (o prosperoso? in quanto architetto)… mi trovo anche in imbarazzo!!
              BATTUTONA 🙂 🙁

        1. Piero

          @Bariom:
          scherzi? Siete dei micofobi!!! I funghi hanno tutto il diritto di vivere, di prosperare alla faccia vostra, che non volete che altri soggetti “diversi”, proprio perche’ UGUALI a voi, HANNO GLI STESSI DIRITTI di vivere! Le famiglie del Mulino Bianco non esistono (solo quelle omogenitoriali sono TUTTE felici come la ricerca SCIENTIFICA pubblicata dal Fatto DIMOSTRA). Micofobi e microfobi!!!
          😉

          1. @Piero la mia battuta con Giusi, non arrivava (e nemmeno ipotizzava) alcuna similitudine di quelle che sarcasticamente ipotizzi 😉
            La prendo come una battuta… i funghi, come qualunque altra creatura di natura “diversa”, hanno tutto il “diritto” di essere al mondo (visto che il Padre li ha creati…).
            Poi se da talune realtà dobbiamo, direi preservaci, più che difenderci… è un altro discorso.
            Anche il buon Giobbe, aveva un bel problema con la pelle ;-). Certo, nel suo caso per invidia del Demonio, ma Dio l’aveva permesso.

            1. Piero

              Ovviamente era una battuta…
              Ma… francamente, Ebola, HIV, vibrione del colera, virus dell’epatite, ecc ecc… preferirei che non esistessero! 😐

  16. Arturo

    Non siete né un movimento politico, né un movimento confessionale, né una coalizione di indignati omofobi. ma un pochino presuntuosetti si. la manifestazione per tutti è stata partecipata , c’erano tantissime persone …ma non c’era la maggioranza dei francesi e anche se fosse scesa in piazza tutta la Francia contro i diritti dei gay , la ragione non risiede nel numero Nei paesi dove la maggioranza è musulmana come vengono trattati i cattolici?Mi dispiace ma le minoranze vanno tutelate sempre e chi non lo fa è incivile . Ormai i diritti gay sono diritti umani e vengono usati per stabilire il livello di civilizzazione. La visione della vita che proponete e vi proponete , è sana , giusta onesta,ed è in parte una visione cattolica, che non per forza coincide con la visione laica , nè con le leggi dello stato. La famiglia si è sempre evoluta nel corso dei secoli , un secolo fa c’era la famiglia patriarcale e allargata insomma non rendersi conto che tutto muta è grave…Imporre comunque la vostra visione agli altri è un atto di violenza . Non potete pretendere che la vostra idea di famiglia sia la sola possibile,perchè ci sono persone che la pensano diversamente….chi è sceso in piazza ha manifestato contro i diritti di una minoranza e contro i diritti dei figli di una minoranza , perchè gli omosessuali sono già padri e madri,che vi piaccia o no , e i loro figli avevano un solo genitore legale. Quindi, la legge è giusta ,equa non tocca in alcun modo le famiglie esistenti , non distorce il concetto di famiglia cattolica , perchè quello è e quello resta ,ma da la possibilità a una minoranza di avere più diritti e di essere considerati famiglia dallo stato, Vi suonerà antipatico ma gli omosessuali erano famiglia prima della legge Taubira , perchè per sentirsi famiglia non occorre il vostro benestare .

    1. Non ho parole. Curioso quanto sbrodolato modo di ragionare. Qua stiamo veramente procedendo a passi spediti verso il “mondo nuovo” di Huxley o “Noi” di Zamjatin. Insomma, se ho capito bene “famiglia” sarebbe quando “ci si sente” tali ma l’importante è che questo “sentimento” abbia il benestare dello Stato, l’onnipotente, unica, sacra, intangibile divinità.
      Tra un po’ ci faranno giurare fedeltà allo Stato Unico sulla testa di Caligola e del suo cavallo senatore. La differenza sta nel fatto che la nomina a senatore del cavallo di Caligola è quasi certamente un apocrifo, mentre il totalitarismo cui questi inconsapevoli adoratori della forza si stanno genuflettendo con gioia – manco avessero sottoscritto un contratto con la Venere in pelliccia di Sacher-Masoch – diventa ogni giorno più reale e aperto….

    2. Alessandro

      Ma che splendida capolavoro di illogica, signor Arturo!
      Dici: “la ragione non risiede nel numero”. Conseguenza logica: se anche tutti pensassero che è giusto che i gay si possano sposare, non ne deriverebbe che chi la pensa così abbia ragione, e che sia giusta una legge che introducesse le “nozze gay”, poiché appunto “la ragione non risiede nel numero”.
      Poi fai un pistolotto su famiglia e diritti gay riassumibile così: ormai da molti è considerato giusto che i gay si sposino, quindi è giusto che i gay si sposino.
      Ma non avevi appena detto che “la ragione non risiede nel numero”? Quindi, se fossi coerente con te stesso, se non ti contraddicessi, se argomentassi con un filo logico, avresti dovuto dire: “ormai da molti è considerato giusto che i gay si sposino, MA ciò non dimostra certo che una legge che introducesse le nozze gay sarebbe giusta, poiché “la ragione non risiede nel numero”, e quindi se anche tutti fossero convinti che le nozze siano un diritto dei gay non è escluso che tutti abbiano torto, e che perciò una legge che introduca siffatte nozze sia iniqua, deplorevole”.
      Purtroppo ti difetta la logica, dici e subito contraddici. Non è un problema di fede cattolica o non cattolica, il problema è che se uno non sa ragionare, se non sa connettere premesse con conclusioni che non facciano a cazzotti con le premesse, c’è poco da discutere.
      Contra impugnantes principia non est disputandum. Che tradotto alla buona significa: con chi ragiona illogicamente (cioè sragiona) è del tutto inutile ragionare.

    3. Piero

      la ragione non risiede nel numero

      Se ne ricordi ogniqualvolta qualche governo riformera’ qualche articolo 18, o prendera’ parte a “Operazioni di pace”, o altro che voi non gradite…

  17. Arturo

    Ti assicuro che cavallo di caligola nel parlamento italiano.farebbe la sua figura al cospetto di gente indagata e condannata per mafia…mi spiace che tu non afferri il concetto,ma ho scritto l’esatto contrario di quello per cui mi accusi e cioè che non occorre il benestare dello stato o della Barjot per sentirsi ed essere famiglia. Ma se lo stato interviene per porre fine a discriminazioni e disparità, è un bene. Non occorre nemmeno il consenso di alcuno per avere figli. E siccome i figli si fanno e li hanno anche gli omosessuali la legge Taubirà ha posto fine a discriminazioni – Tì stupirò, ma non ci vuole molto per avere dei figli , basta volerlo e a volte capita senza averlo desiderato . non c’è scritto questo su “mondo nuovo” o “Noi”? E siccome gli omosessuali erano già genitori, siccome in modo naturale si aggregano e creano unioni stabili e siccome l’adozione per i singoli in Francia era già consentita prima della legge Taubira ed era consentita anche la fecondazione assistita per le donne single.io continuo a scrivere che scendere in piazza è stato un atto violento e discriminatorio, perchè queste situazioni già esistevano e dovevano essere regolamentate.Tanto è vero che la Bargiot ha fondandato un nuovo movimento che si chiama avenir pour tous, dove chiede unioni civili e adozioni semplici per i gay— e torniamo al punto di prima , perchè manifestare se tanto poi la conclusione possibile è solo una? Se si chiedono unioni civili e adozioni semplici, che senso ha avuto tutto ciò?Ribadisco , chi è sceso in piazza è stato strumentalizzato dalla destra , ed è sceso per discriminare gli omosessuali e i loro figli in modo più o meno consapevole,

    1. Non ti preoccupare, sono sicuro che con qualche seduta di “rieducazione” lo afferrerò.
      Non mi interessa disputare con te, sarebbe tempo perso. Per confrontarsi occorre almeno avere un terreno comune di confronto, e qui palesemente manca. Mi limito a ricapitolare in maniera meno sbrodolata e delirante le tesi che di fatto sostieni, così che chi legge abbia modo di farsi un’idea sulla visione del mondo di chi, come te, vede con favore le “novità” transalpine e ne tragga le conseguenze. È bene sapere con chi si ha a che fare.

      1) Essere famiglia è questione di sentimenti. Me lo sento, dunque sono famiglia. Ergo, la famiglia non è un’istituzione ma un sentimento privato e soggettivo.

      2) Non occorre il benestare dello Stato per sentirsi (e dunque essere) famiglia, ma se c’è è un bene. Lo Stato dunque come esecutore della volontà privata.

      3) È sufficiente l’esistenza di una situazione di fatto per produrre diritti. Ne consegue che avere diritti non deriva dalla natura umana ma dalla forza con cui questi vengono rivendicati. In altre parole tutto è politica, non esiste alcun principio pre-politico, ogni principio è negoziabile.

      4) I figli si “fanno” e si “hanno”, come in un rapporto di produzione. Una volta “avuti” chiunque può accampare il “diritto” di “gestirli”.

      5) Scendere in piazza per dimostrare la propria contrarietà alla legge francese non deriva dalla libertà di manifestazione del pensiero – fatto salvo naturalmente il rispetto dell’ordine pubblico – ma la stessa contrarietà alla legge Taubira rappresenterebbe di per sé un “atto di violenza e di discriminazione”. In altre parole non si capisce perché sia stato concesso. Speriamo che la lungimiranza dello Stato – sempre sia lodato! – provveda a porre fine a questa odiosa discriminazione antidemocratica da parte dei “veilleurs”.

    2. Piero

      E siccome i figli si fanno e li hanno anche gli omosessuali

      Ohibo’, questa mi giunge nuova…
      COme fanno due uomini a generare prole???
      Siamo al completo rovesciamento della realta’, mi pare…

    3. Piero

      non occorre il benestare dello stato o della Barjot per sentirsi ed essere famiglia

      Quindi anche una donna con il suo cane sono “famiglia” e si possono sposare.
      Quindi anche i rapporti incestuosi possono legittimamente richiedere un legittimo riconoscimento delle loro unioni.
      vero?

    1. Cos’è ci lasci…?
      O è l’ammissione che con le argomentazioni altrui (in questo campo e di certo genere) c’è poco da disputare?

    2. JoeTurner

      Quindi secondo te si ha l’obbligo di discutere di qualsiasi castroneria per il solo fatto di essere stata postata?

      1. Piero

        Oh! Sono sempre i soliti tre omosessualisti che girano su tutti i siti cattolici a fare propaganda (bassa propaganda, devo dire, neppure un argomento razionale a loro supporto, soltanto un banale “sentimentalismo”): di solito dopo arriva tale ‘Paolo’, poi tale ‘Brain’, e “francesco_t”.

  18. Arturo

    Colgo l’occasione per ringraziare lo staff. i miei pensieri sbrodolati come li chiami tu ,sono stati pubblicati.mentre su tempi e su uccr venivano puntualmente cancellati. questo la dice lunga sulla libertà di pensiero , che molti cattolici fondamentalisti concedono.Quindi visto che invece qui si può ,battibecchiamo , Stai facendo una gran confusione, sovrapponendo le leggi dello stato, col matrimonio cattolico , con quello civile, con la famiglia … Ti sintetizzo in modo molto semplice, La legge Taubira ha sancito che tutti i cittadini sono uguali e che i figlli degli omosessuali hanno 2 genitori legali con obblighi e doveri.Siccome i figli di gay francesi sono 150mila ,si trattava di scegliere se dare uguaglianza a tutti i cittadini francesi ,oppure no. Chi è sceso in piazza non solo era contrario a questo principio,ma ha anche proposto quasi la stessa cosa! Infatti la Barjot sta proponendo unioni civili e adozioni semplici.
    tutti i punti che hai scritto invece erano solo polemici e sfociano in quello che ha scritto Piero, al quale però rispondo.
    I diritti e doveri costituzionali scaturenti dalla regolamentazione del matrimonio ,della famiglia .delle convivenze , riguardano persone . gli animali vengono considerati beni di proprietà. Ora se vuoi considerare famiglia la tua cagnetta puoi farlo,ma questo non può essere paragonato nè al matrimonio omosessuale , nè a quello eterosessuale. e lo trovo oltremodo offensivo . Infine gli omosessuali non sono sterili.hanno donato il seme, avuto fidanzate si sono sposati e hanno avuto figli e li anno adottati da single. Si doveva dare una regolamentazione oppure continuare a far finta di non vedere?Rispondo anche al tuo ultimo punto :il solo fatto di manifestare contro i principi di uguaglianza tra cittadini è razzista in sè , ma essendo in democrazia esiste la libertà di manifestare anche il proprio razzismo. finchè verrà tollerato e con le dovute ripercussioni legali .

    1. Piero

      eeeehhh… avevo ragione allora. Gli omosessuali fondamentalisti sono sempre quelli.
      E decisamente la logica non fa parte dei vostri ragionamenti.
      E’ curioso come questi omosessuali per avere figli, abbiano dovuto ricorrere ad una persona di sesso opposto, e non abbiano potuto procreare con il proprio partner.
      Povera Natura, omofoba pure quella!
      Quanto agli animali, ma se siete sempre voi in prima fila per innalzarli alla dignita’ umana, di che ti lamenti?
      Se poi tu vuoi considerare una “famiglia” due uomini e due donne, fatti tuoi, ma questo e’ veramente offensivo per la famiglia normale.
      Sei uno zoofobo, perchè non rispetti l’amore sincero e vero di una donna che ama alla follia il suo cane e vuole vivere con lui per tutta la vita, considerandosi famiglia pure quella.
      Ma come ti permetti di disprezzare il loro amore?
      E quelli che vogliono più mogli?
      Siete voi che considerate i bambini degli oggetti da possedere, putroppo sono i soli a non avere diritti.
      E’ curioso quanto prima si dice che i numeri non contano, e poi si sottolinea che ci sono 150000 omosessuali che PRETENDONO di stravolgere la natura e la psicologia dei bambini per i loro capricci personali.

      1. Piero

        senza contare l’ultima parte, le per niente velate minacce, come a dire “appena prenderemo il potere vi stermineremo”, in puro stile nazista.

        1. Infatti: i deliri di un simile fanatismo sono pericolosi proprio per questo…

          A proposito: Karl Lagerfeld, il fotografo di Chanel, vuole sposare il proprio gatto.

          http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/karl-lagerfeld-voglio-sposare-mio-gatto-sono-innamorato-1582461/

          Perché impedirglielo? Si vogliono bene, si “sentono famiglia”, c’erano già da prima e non hanno bisogno del nostro benestare per sentirsi e dunque essere famiglia. Sarebbe razzismo! Anzi no, specismo!

  19. Arturo

    non mi ero accorto del messaggio di Alessandro. Rispondo anche a lui. Non puoi vedere il marcio dove non c’è- il mio discorso è logico e perfettamentente coerente. Ho fatto una premessa, scrivendo che i diritti delle minoranze non possono essere decisi a piacimento dalla maggioranza, ho continuato con l’ esempio delle religioni , scrivendo che dove i musulmani sono maggioranza i cattolici non hanno diritto di culto. In sintesi in uno stato democratico ,devono prevalere le istanze della minoranza sulle proprie esigenze,ovviamente ,qualora non danneggino nessuno .Nel caso francese le tutte le cose coincidono , cioè le istanze della minoranza sono in sintonia con la maggioranza , non danneggiano nessuno , allargano i diritti e i doveri , e quindi non c’è ragione di discutere. Non mi pare ci sia difetto di logica, se vuoi te lo rispiego in modo pià semplice. dimmi quale passaggio non ti è chiaro

  20. vale

    posso adottare/ sposare uno scimpanzé o un orango? sono perdutamente innamorato di lui/lei/altro.
    non si vorrà mica conculcare il mio diritto alla felicità/espressione di sentimento/gioia con delle banalità tipo che c’è solo una infima percentuale di differenza nel nostro dna.eppoi non hanno anche loro due gambe, due braccia un cuore come me?no scorre forse sangue nelle loro vene? non provano dolore e sentimenti?
    che siano 150mila ,1500,15 o 1,5 la differneza, nel diritto, non la può certo fare il numero.
    un cuore spezzato…..

    1. @ vale
      Se non ora, quando? Non perdere tempo e corri a coronare il tuo sogno d’amore prima che a qualche razzista/specista/fondamentalista cattolico venga in mente di manifestare in piazza per discriminarti!

      1. Beh, anche qualcuno del WWF potrebbe avere qualcosa da ridire su quest’unione…
        !! In difesa dell’Orango s’intende !! 😀 😀 😀

        Vale, nulla di personale 😉

  21. vale

    al ribelle tirolese
    sono commosso dalla tua tolleranza. posso averti come testimone/padrino o quant’altro le future leggi-va da sé-giuste e tolleranti, prevedano?

    1. 😀 Arturo dice che potrebbe lasciarmi fare da “supertestimone” nel caso mi dicessi “pentito” del mio razzismo-eterosessismo-specismo-fondamentalismo…

  22. vale

    caro bariom: mettiamo i puntini-o dieresi- sulle u di wuber. lo sposo sono io. non arrivo ancora a tanto…..( mi serve,forse, ancora un po’ di rieducazione da pensiero unico.lo so. non sono così aperto-et honni soit qui mal y pense-mentalmente come i tempi richiederebbero….).
    mi raccomando,però. non fiori -( azz. sarò mica antiambientalista?) ma opere di bene….

  23. vale

    ah, p.s. capisco l’ingenerarsi dell’equivoco: dovevo dire scimpanzé o orango femmina. al massimo transgender.
    purtroppo non ho studiato all’università di Lipsia…..

    1. @Vale l’ingenerarsi dell’equivoco… sono due: la femmina di orango e il tuo nick da me mal interpretato (vale io penso subito a Valeria, non a Valerio o semplicemente a “uno che vale” ;-))

  24. Arturo

    rispondo a Piero .Credo ti riferisca a me senza citarmi, non sono un omosessuale fondamentalista. ma credo che mio nonno fosse omosessuale e ha creato un pasticcio sociale e legale incredibile. il risultato è una decina di cause dei parenti contro l’amante gay. alcune vinte altre no. Quindi invece di questo pastrocchio ,credo sarebbe stato meglio un sistema di tutela legale più preciso. Per questo sono favorevolissimo alle unioni gay. La natura poi non è omofoba, l’omofobia si è sviluppata solo di recente e solo nella specie umana. In natura le specie che hanno rapporti omosessuali sono più di 400 , e gli uccelli allevano anche le uova scartate dagli altri.Non stiamo dibattendo sulla fecondità del rapporto gay , ma sulle capacità genitoriali- 2 uomini e 2 donne possono essere famiglia indipendentemente dalla presenza di un rapporto sessuale. Uno zio e un nipote sono famiglia, 2 cugine sono famiglia.e hanno un rapporto di parentela che stabilisce doveri e diritti reciproci- a maggior ragione se c’è sesso e amore, bisognerebbe ci fossero tutele e doveri..Se poi il rapporto omosessuale ti infastidisce evita di pensarci- Per il cane invece, puoi continuarlo ad amarlo sino alla follia, ma siccome non è umano non sarà mai una persona.
    La presenza di prostitute per le strade ci dice che il rapporto monogamico non è l’unico esistente. Infine mi soffermo sui numeri.I numeri non vanno chiamati in causa nel momento in cui si decide per le minoranze. ma hai fatto male i conti. 150mila sono i figli di omosessuali , i genitori sono il doppio. Ma quale capo di stato potrebbe ignorare i diritti di 450mila persone? Vuoi far finta che non esistano?Ma quale velate minacce ho solo scritto che l diritto al razzismo non esiste.o vuoi rivendicarlo?

    1. Naturalmente anche le cifre sono pura propaganda (non vorrei mai che qualche sprovveduto credesse ai deliri di Arturo). Fino al 2001 l’APGL (Association des Parents et futurs parents Gays et Lesbiens) rifiutava di fornire cifre. Poi ci ripensò e disse che le coppie omo con “figli” in Francia erano 30.000. Nel giugno 2004 i figli erano già diventati 150.000. Il 2004 dev’essere stata proprio un’annata d’oro per le coppie gay, perché tre mesi più tardi i figli cresciuti erano 200.000 cresciuti in 100.000 “famiglie” omosessuali! Eh là là!
      Ma l’irresistibile ascesa delle famiglie gay, secondo l’APGL, sarebbe proseguita ancora. Nel giugno 2005 la benemerita associazione stimava un numero di famiglie omo compreso tra le 100.000 e le 250.000 unità (una forbice da nulla, solo più del doppio tra la stima minima e la massima… :-D) per un totale di “figli” tra i 200.000 e i 500.000. All’inizio del 2006 l’APGL parla di 300.000 “figli” come della cifra più “ragionevole”….
      In sette anni il numero dei “figli di omosessuali” si è moltiplicato più di dieci volte! In Europa siamo in pieno inverno demografico e questi spuntano come funghi! Pensa cosa farebbero se potessero “farli” – per dirla con Arturo – da sé… 😀

      Fonte: http://fr.altermedia.info/general/les-enfants-de-couples-homosexuels-poussent-comme-des-champignons_8511.html

  25. vale

    non entro nel merito della tutela legale. ma la storia dell’omofobia e della natura è una pataccata.intanto perché non afferisce a comportamenti sessuali ma a stabilire gerarchie all’interno di dinamiche di gruppo. e se tanto mi dà tanto, allora anche il cannibalismo e lo sterminio di figli da precedenti accoppiamenti, fa parte delle dinamiche naturali. che facciamo, legalizziamo anche quelli? E’sempre natura…..

    1. Piero

      E’ curioso questo preoccuparsi tanto di tutela legale e non psichica dei bambini. Beh… per esempio un genitore biologico in ogni caso la perde.
      Se due omosessuali diventano i genitori di un bambino, siccome la natura omofoba non ci ha reso grazie facendoci assistere a parti provenienti da altre parti del corpo, e’ evidente che almeno uno che ha generato il bambino perde la tutela.
      E non venitemi a raccontare che ci sono migliaia di bambini in attesa di adozioni, perchè ci sono DECINE di migliaia di coppie in attesa di adottarli.
      Restano solo gli uteri in affitto, la schiavizzazione moderna delle donne dei paesi del Terzo Mondo.
      per i capricci occidentali.

  26. vale

    eppoi,p.s. quando si parla di natura, si dovrebbe scindere il discorso tra natura umana e natura animale o vegetale, minerale. son “nature” diverse, per il cristiano. capisco che per l’agnostico non lo siano( ah, gea, la madre terra, e via newageggiando). per un cristiano la natura umana è diversa e superiore al resto creato( la natura tout court).

    1. Piero

      la risposta è sempre la stessa.
      Quando si dà la stura ai capricci camuffati da ‘diritt’, quando si favorisce il cosiddetto piano inclinato, nessuna aberrazione puo’ essere piu’ negata. Perchè limitarsi alle coppie omo, e non ai ‘poliamore’, agli amori incestuosi, agli amori zoofili, agli amori con i minerali (mi sfugge con quale parolina dolce vorrebbero ammantare un simile pastrocchio)?
      E’ di per se’ evidente la NATURA particolare ed UNICA, dell’unione etero. Chi vuole accomunarla ad altre presunte unioni ha solo gli occhi foderati di prosciutto dalla propria ideologia.

  27. Alessandro

    1) nel commento precedente ti ho mostrato perché la tua posizione è illogica e contraddittoria. Ma tu non te lo sei filato. Quindi, finché non confuti il contenuto di quel commento, ribadisco che la tua posizione è illogica e contraddittoria

    2) Su che base affermi che i gay hanno diritto di sposarsi? Sul fatto che molti la pensano così? Quindi tu aderisci ad una convinzione piuttosto che alla sua opposta in base agli indici di gradimento di quella convinzione? Non sembrerebbe, infatti affermi che “la ragione non risiede nel numero”.
    Ma allora – assodato che non ne sei convinto solo perché molti condividono con te questa convinzione – devi spiegarci perché sei convinto che i gay abbiano il diritto di sposarsi.
    Le motivazioni che un po’ confusamente emergono dai tuoi commenti sono quelle sulle quali giustamente ti incalza Andreas:

    http://costanzamiriano.com/2013/06/05/resistance/#comment-57834

    Se vuoi dare forza ai motivi delle tue convinzioni, non lasciare inevase le domande che Andreas implicitamente ti rivolge in quel commento.
    Sei sicuro che sia giusto che “sentirsi una famiglia” sia sufficiente perché una coppia gay riceva la tutela giuridica propria dell’istituto matrimoniale? Insomma: non ti accorgi che se l’intercorrere di un legame affettivo tra Tizio e Caio è condizione sufficiente a valer loro la tutela giuridica propria dell’istituto matrimoniale, anche due fratelli (o due cugini o due amici) potrebbero sposarsi? Forse che due fratelli (o due cugini o due amici) non possano “sentirsi una famiglia”, forse che tra di essi non possa correre un intenso legame affettivo?

    E similmente interrogati sugli altri punti segnalati da Andreas (sei sicuro che sia giusto che basti che esista una situazione di fatto per produrre diritti? Sei sicuro che sia giusto che lo Stato debba garantire a chicchessia una determinata tutela giuridica per il solo fatto che costui richiede codesta tutela? Ecc.)

        1. Giusi

          Probabilmente lo stesso che hanno i comunisti! (questo continua a urlare: dategli un valium!)

        1. Pensa, persino gli stupratori, gli assassini, i pedofili, i torturatori… lo so che è dura da accettare, ma è così.
          Se fossimo noi a giuducare, se fossi io… beh, mi troverei ben presto solo al mondo (non so se rendo… ;-))

  28. Arturo

    Signor Amministratorein alcuni siti le assicuro che il diritto d’espressione a chi la pensa diversamente non è garantito, e sono piacevolmente stupito!.Rispondo ad Alessandro.
    1 non hai dimostrato proprio nulla,solo di non aver capito, Ti ho già risposto sul numero. Una maggioranza non può intervenire sulle libertà private e individuali di una minoranza. ma sono le minoranze a proporre istanze che le riguardano allo stato . che decide di conseguenza.Esempio se la maggioranza dei francesi manifestasse contro il diritto di culto , sarebbe una violazione dei diritti costituzionali e il parlamento avrebbe il dovere di ignorarla.Nel caso francese maggioranza e legge dello stato coincidono e non ci sono violazioni di diritti. ma diritti in più. Il principio di esistenza e d’attuazione della legge Taubira, è basato su una situazione di fatto , su rivendicazioni di una minoranza, sull’accoglimento dei principi di uguahlianza per i gay dell’unione europea e su una serie di audizioni e discussioni nazionali: parlamentari; sociologi, psicologi e capi religiosi.
    2 Le leggi di uno stato regolano il comportamento dei cittadini membri stabilendo una serie di principi , da cui scaturiscono diritti e doveri. Negare il diritto al matrimonio tra persone dello stesso sesso viola il principio di uguaglianza dei cittadini presente in tutte le costituzioni e
    limita il diritto di scelta individuale . Crea anche una discriminazione tra omosessuali e transessuali(che hanno accesso al matrimonio)
    3 Ho già risposto ad Andreas anche implicitamente ,Il sentirsi famiglia , presente nella parte finale del mio discorso ,era una rivendicazione di libertà ,a dispetto del pensiero altrui e a dispetto delle leggi stesse
    .E’aprioristica rispetto al concetto di stato e non vincolante nemmeno all’interno di uno stato di diritto tra persone che contraggono matrimonio.Esempio: una persona che sposa per interesse un’altra,non ha necessità di sentirsi famiglia ed ha comunque accesso al matrimonio.
    Le leggi che regolano il matrimonio sono vincolate dalle forme di aggregazione sociale, se un gruppo di persone in modo naturale, senza costrizioni , cambia il modo di aggregarsi, lo stato deve leggiferare. L’istituto matrimoniale è mutevole nel tempo e in tutti gli stati europei è sconnesso dalla filiazione.
    4 Se Tizio e Caio hanno un legame parentale , tale legame è già tutelato da tutte le costituzioni esistenti, nello stato italiano dal diritto di famiglia. Il matrimonio viene contratto proprio da chi non ha legami familiari e vuole creare un sistema di diritti e doveri reciproci.2 amici soli al mondo, che si prendono cura l’uno dell’altra, possono avere accesso alla forma di tutela matrimoniale se sono di sesso diverso.e quindi accedere alle tutele e doveri desiderati, indipendentemente dalla presenza di affettività e sessualità.in molti stati hanno diritto di accesso alle leggi sulle coppie di fatto .se sono dello stesso sesso si crea di nuovo il problema della discriminazione in ormai pochissimi stati.
    5 Sono proprio le situazioni di fatto ad esigere una regolamentazione , qualsiasi situazione di fatto sia , che riguardi la persona o la proprietà .e indipendentemente dal numero.

    1. Alessandro

      “2 amici soli al mondo, che si prendono cura l’uno dell’altra, possono avere accesso alla forma di tutela matrimoniale se sono di sesso diverso.e quindi accedere alle tutele e doveri desiderati, indipendentemente dalla presenza di affettività e sessualità”

      Quindi per te due amici tra i quali non corra un rapporto omosessuale devono avere la possibilità di sposarsi.
      In definitiva: per te qualsiasi coppia di individui, abbiano o non abbiano essi legami affettivi tra di loro, deve potersi sposare. Basta che i componenti lo vogliano e s’impegnino a curarsi a vicenda. E questo sarebbe un “matrimonio”.

      Poiché la discriminante è il voler sposarsi la mutua assistenza, mi domando perché, se lo vogliono e desiderano prendersi cura ciascuno di tutti gli altri, non possano sposarsi anche 3 o 4 o 5 o più individui, siano essi maschi e femmine o solo maschi o solo femmine, abbiano o non abbiano rapporti affettivi o sessuali tra di loro
      Vorrei inoltre sapere perché mai questi strani sodalizi dovrebbe essere dei matrimoni.
      Un cane non è un gatto. Il sole non è la luna. Il matrimonio non è un’associazione né una fondazione.
      Il matrimonio è contratto da un uomo e una donna. Quindi chi vuole che il matrimonio si contragga tra due individui dello stesso sesso è come chi confonde un gatto con cane, chi pretende che un gatto sia un cane.
      Obiezione: i tempi cambiano, quindi il matrimonio, prima riservato a una coppia composta da un maschio e una femmina, può unire persone (anche più di due) dello stesso sesso.
      L’obiezione non tiene, perché in tutte le culture dall’alba dei tempi il matrimonio unisce un maschio e una femmina in vista della generazione (e della ordinata successione tra generazioni). Questo è il matrimonio. Che è altro da tutto ciò che esso non è, così come un gatto è altro da tutto ciò che esso non è. Stante quanto s’è detto, il matrimonio non è l’unione tra due persone dello stesso sesso. Pertanto, se due persone dello stesso sesso si sposassero, il matrimonio cesserebbe di essere altro da tutto ciò che esso non è: sarebbe come se un gatto fosse un cane, cioè come se un gatto cessasse di essere altro da ciò che un gatto non è.
      Ecco perché è insensato e ingiusto che il legame tra persone dello stesso sesso assuma il sigillo giuridico dell’istituto matrimoniale. Il legame tra persone dello stesso sesso è insensato e iniquo che evolva in legame matrimoniale, per la semplice ragione che un gatto non è un cane. Se cominciamo a usare indifferentemente le parole “gatto” e “cane”, allora tutti i vocaboli possono usarsi indifferentemente per significare qualsiasi cosa, cosicché ad es. gli enunciati “il sole sorge a oriente” e “il sole sorge a occidente” avrebbero lo stesso significato, “amare” e “odiare” sarebbero sinonimi, così come “generare” e “uccidere”.

  29. Arturo

    Ovviamente con riferimento al messaggio precedente , sono piacevolmente stupito che in questo sito ci sia libertà d’espressione .ho scritto male la prima frase.

    1. Senza alcun spirito polemico, suggerirei ad Arturo («piacevolmente stupito che in questo sito ci sia libertà d’espressione») e a Carlenrico («che diritto hanno i fascisti di esistere?») di andare a farsi un giro in qualche bel giardino, mangiarsi un gelatino e darsi una calmata.

  30. Arturo

    7 sempre per Alessandro,
    ho dimenticato di scrivere per l’ennesima volta,che la Barjot chiede unioni civili e adozioni semplici. Quindi lo stato può legiferare per le unioni civili e non può per i matrimoni? E quindi che hanno Manifestato a fare tutti quelli della manif pour tous se la Barjot chiede allo stato di legiferare per le stesse cose?
    Su cosa voleva discutere la Barjot?

    Se la Barjot ha chiesto la promulgazione delle stesse leggi in modi differenti, non vuol dire solo che ha dato il sostegno
    al male minore
    ma significa
    anche che le istanze e le emergenze dei gay sono reali e sono reali perchè i figli già esistono e fossero 10 o 150mila ,
    il principio non cambierebbe e lo stato ha il dovere di legiferare.
    e chi è contrario vuole solo la disparità sociale.

  31. vale

    il dettaglio è che in Francia esistevano già i pacs.voler introdurre il matrimonio è politica di un certo tipo. null’altro.
    lo stato può legiferare su tutto entro certi limiti. se è vero che il positivismo giuridico e le teorie di kelsen sono,purtroppo, oramai bagaglio comune delle burocrazie europee non vuol dire siano giuste.
    siccome per il cristiano è la fede ed i suoi precetti il metro per valutare la “giustezza” di qualcosa, incluse le leggi, la lezione sull’estensione dei diritti nel rispetto di costituzioni “umane”lascia il tempo che trova.
    e, sempre a titolo di cronaca, prorpio perché il cristiano- come han ricordato tutti gli ultimi pontefici, ha il dovere di immischiarsi in politica, quando s’immischia ha anche il dovere di chiamare le vicende umane per quel che sono e di comportarsi in conformità, per quanto possibile con le indicazioni della chiesa.non per quel che il politicamente corretto vorrebbe che fossero o facessero.
    pertanto non importa affatto che supposte minoranze siano escluse da alcuni istituti giuridici poiché a monte( e non a valle e neppure in collina) v’è una norma( costituzionale ,in genere) che è erronea di per sé. dal punto di vista cristiano, l’errore non ha nessun diritto.

  32. Arturo

    per Vale .mi spiace ma lo stato francese è laico , quando diventerà teocratico.allora avrai ragione su tutta la linea. per ora stai dimostrando di essere razzista , polemizzando persino sui diritti di uguaglianza dei figli dei gay e sul loro numero,E dimostrando che la manif por tous è nata proprio per discriminare. I cattolici poi, che fanno politica, tutto sono tranne che esempi cristiani E Le loro stesse vite non sono in linea con i dettami della chiesa cattolica…, usano le leggi laiche per divorziare e non possono rappresentare alcuno se non loro stessi in Francia basta citare il presidente Sarkozy , che è felicemente divorziato , in Italia avrei solo l’imbarazzo della scelta hahaha. Ed è curioso notare come il vaticano non faccia parte dell’unione europea ma voglia comunque stabilirne i principi fondanti. E in fine gli omosessuali non sono affatto esclusi dall’istituto matrimoniale, ora non più , anzi non lo sono mai stati. Io ho già citato l’esempio di mio nonno che conviveva con l’amante uomo a piano terra e al secondo piano aveva la moglie. Si tratta poi di buon senso , e tra un pasticcio ipocrita di questo tipo e il matrimonio ugualitario, quest’ultimo è di gran lunga la scelta migliore proprio per difendere la famiglia.

    vorrei stendere un velo pietoso anche sul tuo insistente amore per gli animali hahaha.

  33. Arturo

    per semn io non sono agitato, ma grazie per il suggerimento , è un’ottima idea .Per Carlenrico non posso rispondere
    hai litigato con questo carlenrico?

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