di Mario Barbieri
C’è un periodo dell’anno che l’Umanità tutta dovrebbe attendere trepidante.
Un tempo in cui uno Tsunami di gioia e di benedizione, dovrebbe tutto e tutti travolgere, sommergere e arrivare, con la sua “onda lunga” sino all’interno del cuore di ogni Uomo.
Anche chi non conoscesse l’origine di “quest’onda anomala”, dovrebbe ormai conoscere i tempi del suo manifestarsi e i benefici effetti su uomini e donne di ogni età, condizione e su quelli che, di riflesso, porta anche a chi sta loro attorno.
Un tempo in cui, il collega di lavoro, il capufficio, la moglie, il marito, il vicino, la persona pressoché sconosciuta che s’incontra ogni giorno, chiunque sia, hanno una gioia, un sorriso, una disponibilità, un’affabilità, una pace, una “luce” e uno sguardo verso il prossimo, che è un piacere averli accanto e ti muovono a desiderare di avere quello che essi hanno, a domandare loro ragione della gioia, del perché per loro, tutto accade in quei giorni, tutto scaturisca da quel particolare giorno. Pure di molti di loro si conoscono le difficoltà, la precarietà, talvolta la vera e propria croce, tanto simile alla tua…
Ma questi affanni, queste croci, sembrano in quei giorni come spazzati via, travolti da una forza superiore, come l’onda di uno Tsunami appunto, che arriva irrompendo inarrestabile in ogni dove e che fa giungere avanti ad essa, un suono, un rombo lontano ma già potente, un suono di canti e di salmodia e un vento, un soffio di vita che tutto rinnova.
E’ lo Tsunami della Fede… è lo Tsunami di PASQUA!
E’ così a ogni Pasqua? Non è così?
Non è così perché per il mondo Pasqua è al massimo un “ponte”, un tempo di primaverile vacanza. Forse a questa “onda”, questo “tsunami”, si poteva paragonare un tempo il Natale (e già questo sta scemando…), che pure della Pasqua è solo anticipo, preludio.
Ma non accusiamo il mondo con il suo secolarizzarsi e il suo essere ottuso, se della Pasqua non vede i Segni… guardiamo a noi. Al non essere travolti da questo Avvenimento, da questo Accadere, della Resurrezione di Cristo…
Il mondo non vede questo Tsunami, perché non c’è, non accade, perché non accade in noi. La resurrezione di Cristo non ci travolge, non ci trascina con sé, non ci sradica dalle nostre croci, non ci innalza dalla nostra miseria, non ci trasfigura in Uomini Risorti. Invece di divenire noi stessi parte di quest’onda potente, visibile, inarrestabile, fragorosa, benefica, tanto che ogni anno, come tutti gli anni, il mondo l’attende perché anche le sue acque ferme, spesso stagnanti e maleodoranti, vengono mosse e rinnovate da acque nuove, restiamo invece immobili come scogli, come frangi flutti su un litorale. Di là si agitano fragorose le onde dell’Amore di Dio e al di qua, noi lasciamo passare solo un poco di acqua cheta, che non abbia a incresparsi troppo lo specchio della nostra vita.
Ne è specchio in fondo anche la nostra Liturgia, quella “Veglia di Pasqua” che dovrebbe essere veglia nella notte, la “Notte delle Notti”, fatta per attendere la prima stella del mattino, la stella che è Lui, il nostro Re, Cristo Signore, Salvatore, Vincitore della Morte.
Una Veglia che per molti e poco più di una celebrazione serale che inizia alle 21 e già dura troppo, perché ci sono più riti e più letture, ma al massimo prima delle 23.30 e già finita. Perché i nostri santi Parroci, sono timorosi che la gente si stanchi e che vada a dormire troppo tardi… così quando il Signore tornerà ci troverà belli addormentati (se come secondo un’antica tradizione la Parusia verrà nella Notte di Pasqua), non a vegliare in trepidante attesa. E la storia si ripeterà, come per i Discepoli nell’Orto degli Ulivi (sperando di non fare la fine della Vergini Stolte).
Pure per la Messa di Natale si inizia rigorosamente a mezzanotte e nessuno ha nulla da ridire, anzi, le chiese non sono mai così piene (si comprenda non ho assolutamente nulla contro le Messe di Natale…).
Così anche quest’anno siamo ormai prossimi alla Pasqua, già il vento e il suono in lontananza si sarebbero dovuti udire, quelli della preghiera fattasi più serrata e fervente, quelli dei nostri atti di carità e di rinuncia, quelli dei nostri volti sorridenti anche se stiamo digiunando… Attendiamo lo “Tsunami di Pasqua”, la sua “onda lunga” di giorni che precedono la Pentecoste. Giorni tutti di Festa per la Liturgia della Ore.
E poi la Pentecoste… A Pentecoste, ripieni di Spirito Santo, dovremmo spalancare le nostre porte e partire per annunciare alle Nazioni il Perdono dei peccati e l’Amore di Dio, un “partire” che non è fatto di chilometri percorsi, ma di un uscire da noi stessi.
Ma se anche quest’anno temo, il mondo non riconoscerà la Pasqua, non si fermerà stupito difronte al sepolcro spalancato e vuoto, di fronte alla venuta di Cristo Risorto, trasfigurato nella sua Resurrezione, perché non vedrà nulla di tutto questo in noi… abbiamo allora almeno un po’ di pudore e non prendiamocela con il Mondo.
Oggi si parla solo di politica. Forse ci saranno le dimissioni di Napolitano…..(verrebbe facile la battuta: non le ha già date un’altro le dimissioni anticipando l’elezione del suo successore?……) Siamo in attesa della formazione del governo del l’elezione del presidente del consiglio, del nuovo presidente della repubblica….siamo in attesa.
Ma non dovremmo aspettare il passaggio dello Spirito di Gesù Risorto? Noi cristiani non siamo del mondo anche se siamo nel mondo. Mettiamoci in attesa della persona giusta, di Colui che ci tira fuori dalle acque della morte con la sua resurrezione . Tutte le paure e le ansie del futuro svaniranno, perché Dio ha tanto amato il mondo da darci il suo figlio unigenito che ha vinto con la sua morte la nostra morte, le nostre ansie e le nostre paure anche della crisi economica, anche della mancanza del lavoro, anche del futuro incerto dei nostri figli e nulla ci potrà far tremare. Chi infatti ci separerà da Dio che è vita: forse la fame , la nudità il pericolo la spada? Restiamo aggrappati gli uni gli altri e a Dio che tanto ci ama! Cristo è risorto, è veramente risorto. Soprattutto le donne che sono state scelte da Gesù per spargere questa notizia e che non sanno tenere …..i segreti! Lo gridino per le strade e per le piazze affinché l’uomo ne possa trarre vita. Buona Pasqua di resurrezione a tutti ! Un forte abbraccio fraterno.. Carlotta
Ps. Ciao Mario sono la Carlotta (la dentista) prima comunità di San Francesco di Modena. Un abbraccio particolare a te e alla tua famiglia!!!
È vero, la veglia di stanotte è la madre di tutte le veglie. Quanto è bello sentir cantare Exultet!
Il santo mistero di questa notte sconfigge il male,
lava le colpe, restituisce l’innocenza ai peccatori,
la gioia agli afflitti. O notte veramente gloriosa….
Auguro di cuore una buona, santa Pasqua a Costanza, ad Admin, a tutti.
PS Scusa Admin: “stupito di fronte al sepolcro” , immagino…
I miei migliori auguri a tutti, dalla deliziosa padrona di casa e famiglia, all’alacre amministratore, a tutte e a tutti, pure a quell’indomito fegatoso energumeno di Alvise
Buona Pasqua!
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Buona Pasqua a tutti!
Il Signore risorto ci conduca insieme ad un’alba piena della sua presenza.
Ringrazio per gli auguri e ricambio. Buona Pasqua “pure a quell’indomito fegatoso energumeno di Alvise”… Carina questa Alessandro! Smack!
Ovviamente uno smak megagigante a tutti, pieno di tanta cioccolata e di tante soprese dentro l’uovo… ma di quelle che fanno bene allo spirito e non fanno allargare l’extralarge. 😀
Mario: grazie per questo tzunami. Smack! 😉
Abbiamo veramente bisogno di essere ribaltati ed annacquati, ogni tanto e anche di più a volte. Certo che il ribaltamento e la doccia, soprattutto se fredda, al momento piacciono poco, ma poi… 😉
Buona Pasqua a tutti!
Qui i miei auguri a tutti 😀
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Amo questa icona!
Buona Pasqua a tutti!
Buona Pasqua,quella vera, a tutti voi
Buona Pasqua alla padrona di casa e alla sua famiglia. Buona Pasqua agli ospiti di questo blog: simpatici, pieni di risorse e carichi di energia spirituale. Grazie
Questa mattina, di buonora, forse le 06,15 se ben ricordo, ho’ visto il Gesu’ di Zeffirelli sul mio pc ed e’ stato per me uno “tsunami” di lacrime di commozione. Ho’ pianto ripensando a come noi uomini abbiamo trattato il figlio di Dio, ho’ pianto pensando a come lo trattiamo ancora oggi e non riesco a credere che un giorno noi si possa cambiare in meglio.
Troppi di noi sono legati al mondo, fino a qualche tempo fa’ io ero il primo, frequentavo la Messa la Domenica, qualche volta qualche funzione e poi stop, finito, il mio essere cristiano finiva li, altro che “tsunami”. E io domando allora a voi:” quanti sono quelli che si comportano cosi’ come me, e quanti quelli che vano a cercare la pecorella smarrita al di fuori dal gregge, come dice anche Papa Francesco?” Alvaro.
P.S. Chiedo scusa, Buona Pasqua a tutti con tutto il cuore dall’ultimo arrivato.
@Alvaro, la tua è una domanda che è giusto porsi e, in fondo, anche il succo un po’ provocatorio dell’articolo.
Penso sia funzionale alla propria conversione ogni tanto fermarsi e rivolgere prima di tutto a se stessi queste domande. Se trovando inadeguate le risposte sentiremo un vero e profondo desiderio di cambiamento, il resto lo farà il Signore.
Questa è per noi, l’unica speranza e (deve essere) l’unica certezza.
Buona Pasqua (dal “penultimo” arrivato ;-))
“Abbiamo dimenticato Dio: questo è il vero male; il resto è solo conseguenza”. Aleksandr Solzenicyn
Noi siamo tra quei “matti” che iniziano la veglia alle 23,30 circa, dura 4 ore e poi andiamo pure a pranzo verso le 4 (c’è qualche ristoratore matto come noi!).
Ma è il cuore dell’anno liturgico e della nostra vita.
Questa è la notte!
La notte in cui Cristo ha distrutto la morte!
Buona Pasqua a tutti, che Cristo risorga vittorioso nella vita di ogni uomo.
Silvia
@Silvia andate a pranzo-cena-colazione :-)… Diciamo che andate ad un banchetto 😉
Buona veglia!