di Andrea Torquato Giovanoli
Il mio figlio minore possiede un pupazzetto per cui stravede: una ventina di centimetri di stoffa vivacemente colorata, ripiena di morbida ovatta con le fattezze dell’Uomo Ragno.
In verità il fantoccio era del fratello maggiore, che però l’ha presto accantonato preferendogli le macchinine di Cars.
Così il supereroe dismesso è finito tra i giochi del piccolino, il quale l’ha prescelto per l’ergonomicità della figura, l’affusolatezza degli arti, ma soprattutto per la comoda, quanto, credo, saporita ciucciabilità!
E quanti strapazzi subisce quel muto fantoccio rosso e blu: accartocciato, sventolato, succhiato, stropicciato e masticato, rimane stoicamente disponibile alle angherie del suo padroncino, senza nemmeno una smorfia di rimprovero.
Ultimamente, poi, il mio bimbo ha scoperto le meraviglie della forza di gravità, e così il nostro “amichevole Spiderman di casa” si lascia precipitare dal seggiolone spalmandosi a terra per l’ammirata soddisfazione di mio figlio, che pare domandarsi come funzioni questo prodigio degli oggetti che, indipendentemente dalla direzione in cui vengono scaraventati, finiscono sempre e solo in basso.
Ed è proprio guardando la sagoma di quel fantoccino disteso sul nostro pavimento, tra la costellazione di briciole e le immancabili chiazze di pappa che, sullo sfondo mentale del noto tormentone dei primissimi 883, mi accorgo di come quel pupazzo davvero assolva pervicacemente alla sua vocazione di supereroe. Ma soprattutto di come quest’ultima sia figura di quella chiamata all’eroismo quotidiano di ognuno di noi: quella vocazione agli umili gesti di servizio intrinsecamente necessari ad una sana economia famigliare.
Perché ogni relazione, quella matrimoniale e genitoriale sopra tutte, richiede rinnegamento di sé per l’altro per non sfiorire, soffocata dai piccoli egoismi che inevitabilmente ognuno porta con sé nella propria natura ferita dal peccato originale.
Poiché non basta “mantenerla” la famiglia, ma bisogna anche “sussisterla”, ossia letteralmente “starci sotto” per sostenerla con innumerevoli atti di carità minima, piccoli sacrifici d’amore che, ancora una volta letteralmente, “fanno sacro” ogni rapporto tra coniugi e tra genitori e figli. È una vocazione ad immolarsi quotidianamente tra gli sposi e per la prole, sull’altare di una relazione d’amore compiuta in quel Crocifisso Risorto che ricongiunge l’umanità a Dio nello sposalizio ecclesiale e ricuce una Paternità violata dall’egoismo creaturale.
Ed indubbiamente è un compito da supereroi di ogni giorno: si tratta di quell’eroismo delle piccole cose, quelle che piacciono tanto alla Madonna, che fatte per amore davvero salvano il mondo rendendolo un posto migliore. Quei piccoli gesti di gratuità servente, come il preparare lo spazzolino da denti al marito prima di coricarsi, o l’abbassare la tavoletta del wc ricordandosi che il bagno non è frequentato da soli maschietti, o il recuperare un giocattolo dimenticato negli oscuri meandri del divano per renderlo agli occhi accesi di rinnovato stupore del proprio figlio.
Atti non dovuti, ma donati, che dichiarano, a coloro che li ricevono, la propria consapevolezza che loro sono il nostro centro, e non noi stessi. E questo ci fa super-uomini poiché per volontà d’amare superiamo la finitezza della nostra umanità in una comunione di vita divinizzata dal Dio fattosi carne.
Ecco che allora, raccogliendo per l’ennesima volta il pupazzo preferito dal mio bambino e porgendolo a quelle manine grassottelle che, tempo zero, lo riscaraventeranno a terra, traggo un esempio dalla sua inanimata disponibilità al martirio, e rinnovo tra me e Dio il mio sì alla Sua chiamata ad essere, per i miei cari, anch’io supereroe delle cose spicciole, forse non proprio l’Uomo Ragno: più un domestico Superciùk…
Grazie Andrea per questa tua testimonianza.
Bellissimo: in cambio un omaggio floreale con ragnetto allegato
http://www.wga.hu/cgi-bin/highlight.cgi?file=html/a/ast/flowvase.html&find=still+life+spider
Passo al volo… se riesco torno dopo. Intando dico che vorrei essere Wonder Woman! 😀
@Angelo, ma tu sei Wonder Woman!! 😉
😳
@Andrea, leggendo il tuo gustosissimo spaccato di quotidianità con il suo immancabile sguardo che va “oltre”, mi son sorte alcune “profonde” (?) considerazioni di cui però oggi vi risparmio per esercitare la Carità, più che l’Umiltà, in questo tempo a ciò molto consono.
Mi limito quindi ad una ben più prosaica sottolineatura… la tavoletta del wc, più che abbassarla (per attenzione ai componenti femminili delle nostre famiglie), noi maschietti, dovremmo ricordarci di ALZARLA (!) 😀 (a buon intenditor, poche parole…)
anni fa in un ufficio inglese -piccolo e monobagno- trovai questo dilemma, proprio quello della tavoletta del WC. Come mostrare rispetto l’uno all’altra senza incorrere nel maschilismo “faccio tutto io?” perché se il compito dell’uomo è sempre quello di modificare l’assetto del WC allora la donna, dicevano i colleghi inglesi, si può offendere.
Escogitai una soluzione geniale tenuta in pectore per anni finché oggi grazie a Bariom posso esternare questa mia innovativa idea.
Ognuno deve fare un gesto solo: prima, se l’assetto non è confacente con il proprio sesso, dopo se lo era.
Così chiunque farà sempre e solo un gesto: rispettata la parità, mostrato rispetto.
eh, un vero colpo di genio…. sono orgogliosissimo di me!
@Paolo felice di aver favorito questa opportunità… 🙂
Ma mi rimane un dilemma: purtroppo per noi maschietti è “confacente” un water che abbia la tavoletta sia abbassata che alzata (tecnicamente parlando e scordando la buna creanza :-().
Ho provato mentalmente ad applicare il tuo colpo di genio, ma non mi tornano i conti… Ti chiedo quindi aiuto 😉
Il punto chiave, per unire comodità a rispetto, è che per l’uomo la tavoletta sia alzata, per la donna abbassata. Questo è il punto! 😉
Oh là…. perfetto 😉
Troppo difficile! Suggerisco una soluzione semplice: lasciare come si è trovato, passare senza lasciare traccia. Se si applicasse anche ai bagni pubblici non ci verrebbe il voltastomaco (vale per ambo i sessi!)
Chissà cosa pensa l’autore del post di aver ingenerato una discussione sui c….. Bariom tutta colpa tua! Guarda che ti tolgo la medaglia Garrone! 😀
Ah, no… è stato Andrea il primo a parlarne 🙂 e poi lui è un “bravo ragazzo”, non se la prenderà 😀
L’autore ha risolto pragmaticamente, come da suo temperamento: si siede anch’egli… 😉
Il dovere di dedicarsi al prossimo (che si fonda su un comandamento), ha prodotto anche il fiorire della nostra civiltà e dei vari “diritti” delle persone. Poi tutto ciò ha subito una (maligna) metamorfosi, divenendo, in sintesi, IL DIRITTO CHE IL PROSSIMO SI DEDICHI A NOI. Come fare, in questo contesto culturale, a continuare a lottare e pregare perchè il nostro egoismo non prevalga e, allo stesso tempo, che questo non venga interpretato dal mondo come un semplice atto dovuto o di debolezza, diventanto così un gesto diseducativo anzichè edificante?
Chiedo scusa per l’OT ma ho bisogno di compagnia per non vomitare…..
http://lugopress.wordpress.com/2013/03/17/grande-umilta-di-papa-benedetto-xvi-guardate-questo-video-sconvolgente/
mi viene da piangere… la Madonna a Medjugorie dice di non giudicare i preti, ma quei cardinali sono stati veramente… stiamo zitti, è meglio. L’umiltà di Benedetto XVI è incredibile.
Dio mio, che tristezza !!!!!
Ma come pensano questi “pastori” di poter guidare il gregge a loro affidato se non sono in comunione con il Papa? 🙁
Poi, un gesto così plateale. E Benedetto che resta con la mano tesa, senza neppure rivolgere loro uno sguardo, quanto meno interrogativo (io, va da sé, con lo sguardo li avrei “fulminati”).
Speriamo almeno che alle loro “menti eccelse”, sia più gradito Francesco…
Maxwell ho rivisto bene le immagini con Costanza (anche sul link sottostante più definito) e si vede chiaramente che Benedetto XVI in realtà sta presentando i vescovi e i cardinali al politico che precede, non sta tendendo la mano perché venga stretta (qualcuno lo fa ma è una sua iniziativa)
Se è così…mi passa il magone……
Però continuo a chiedermi perchè alcuni gli stringono lo stesso la mano ed altri no.
……nel senso….. hai davanti il Santo Padre…. e dagliela ‘sta mano !!!!
secondo me non era previsto dal cerimoniale che si desse la mano al Papa, poi qualcuno lo ha fatto lo stesso; tra l’altro nel link più definito si vedono meglio le espressioni dei cardinali e dei vescovi (tra cui ho riconosciuto molti dello staff del Santo Padre) e sono tutt’altro che ostili.
Direi che questa l’abbiamo “debunkata” senza ricorrere ad Attivissimo 😉
admin: grazie! Mi era venuto già il maldistomaco con la “M” maiuscola! Samck! 😀
A proposito del video “incriminato”:
http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=2000
Spero che stavolta sia andata meglio che con i link della torta! 😳
Non fa una grinza… all’annotazione sul Cardinal Bertone ero arrivato poi anch’io, anche se ahimè in seconda battuta.
Il tutto mi fa riflettere come la “maldicenza” (e non sto parlando tanto del caso specifico o, sia chiaro, di Maxwell che per primo a riportato qui il video) ha sempre effetti molto deleteri… anche quando si è portati a non credere ad una cosa, spesso si viene indotti a guardare all’oggetto della maldicenza, con un occhio che non ha più la limpidezza, che sempre dovrebbe avere il nostro sguardo.
Ne è dimostrazione il fatto che, temo, questo video stia già facendo il giro del web, con l’unica negativa e non vera, chiave di lettura proposta da più fonti.
menomale, sarebbe stato davvero troppo triste.
Anche perché il primo tra questi è il Cardinal Bertone e non vi sarebbero proprio motivi…
E io sono subito caduto nel giudizio 🙁
http://quinzo.wordpress.com/2011/12/01/shocking-german-bishops-refuse-to-shake-hands-with-the-pope/
According to Father Federico Lombardi, S.J – the Vatican spokesman who commented on this matter when it reached the net, “I have nothing else to add. An interpretation of the video that accuses the German bishops of disrespecting the Pope is too senseless to warrant further comment.”
– scusatemi per l’inglese –
….per i bischeri non c’è paradiso, mai!!!
…chi è causa del suo mal (voi, in questo e in altri casi) pianga se stesso.
@ admin
Un’ultima richiesta …..Chi mi ha postato il video mi ha detto :
non è il protocollo e poi chi presenta sta sempre davanti non dietro e parla per presentare non lo fa col pensiero e il Papa non dice una sola parola.
E poi, il Papa non fa il maggiordomo di nessuno, non si mette a presentare un vescovo, quando mai si è vista questa cosa?
Tu che ne dici?
Maxwell io non c’ero, ho visto il video e ne ho ricavato un’impressione diversa, anche perché un simile gesto non sarebbe certo passato inosservato ai giornali che non vedono l’ora di rimestare nel torbido. Io ho visto che prima c’è il politico che presenta a Benedetto il suo staff, poi c’è Benedetto che presenta al politico il suo staff (quindi non sono cardinali tedeschi ma sono riconoscibili anche padre Georg e Guido Marini). Il papa in visita come capo di stato fa esattamente quello che fa un altro capo di stato.
sicuramente sarà così.era il Papa che presentava i prelati al politico. ma dal video si vedono almeno un paio di prelati che si ritraggono-uno con aria particolarmente…..-. non sarei del tutto convinto che si siano ritratti solo perché il cerimoniale non lo prevedeva.
è un po’ come le immagini del video dove si vede il nuovo Papa-allora non ancora,ovviamente-( viva il Papa,naturaliter) che si inchina( o si inginocchia?) e si fa imporre le mani da pastori evangelici ad un raduno interreligioso.
a me qualche dubbio lo lascia.(su http://www.lanacion.com.ar/816217-masiva-oracion-por-la-unidad-cristiana)
speriamo bene.
e quì mi taccio.
Benedetto XVI, il grande Benedetto XVI, ha scontato sin dall’inizio un pregiudizio negativo. Era opinione comune (senza averlo mai sentito, nè letto un rigo) che fosse tedesco (cosa considerata negativissima a priori), duro, cinico, insensibile. Ovviamente era tutt’altra cosa rispetto a Giovanni Paolo II (il quale evidentemente l’aveva messo alla Dottrina della Fede per masochismo). Francesco gode di un pregiudizio positivo. Ne sono felice. Sicuramente è un bene per la Chiesa.
Grazie per questa bellissima e verissima constatazione, fatta da un uomo 😉 tanto più.
Auguri di buon compleanno ad Andrea Torquato Giovanoli!
auguri se paga da bere…..
vabbé,auguri lo stesso.
ok offro io!

Bella admin! Velocissimo nello “stappare” 😉
Brindiamo ad Andrea e alla sua famiglia 😀 😀
esterofili
Luigi: Il meglio “champagne” che io abbia MAI bevuto è quello prodotto dalla tua casa vinicola di Vittorio Veneto!!!
Nella mia estrema depravazione devo ammettere di averne provati tanti di champagne e dei migliori, pagando, sperperando, contravvenendo a ogni regola morale e civile, ma nessuno è mai stato all’altezza del Rosé millesimato prodotto da te!!!
Spero che la percentuale del tuo buon gusto sia più alta rispetto alla gratitudine che mi dimostri, in entrambi i casi ti ringrazio (e soprattutto ne serberò ancora per te, te le sei meritate). Ciao. E ovviamente di nuovo auguri ad Andrea.
Grazie di cuore a tutti (admin in testa) per gli auguri!!! 🙂
Auguri Andrea!
Per Andrea:
http://www.jacquielawson.com/preview.asp?cont=1&hdn=0&pv=3349101&path=83542
Fresco di stamattina:
“Cari figli! Vi invito a benedire il nome del Signore con fiducia totale e gioia e a ringraziarlo col cuore di giorno in giorno per il grande amore. Mio Figlio, attraverso questo amore dimostrato con la Croce, vi ha dato la possibilità che tutto vi sia perdonato, cosicché non abbiate a vergognarvi, a nascondervi e per paura a non aprire la porta del proprio cuore a mio Figlio. Al contrario, figli miei, riconciliatevi con il Padre celeste perché possiate amare voi stessi come vi ama mio Figlio. Quando comincerete ad amare voi stessi, amerete anche gli altri uomini e in loro vedrete mio Figlio e riconoscerete la grandezza del suo amore. Vivete nella fede! Mio Figlio tramite Me vi prepara per le opere che desidera fare tramite voi, attraverso le quali desidera glorificarsi. Ringraziatelo. In modo particolare ringraziatelo per i pastori, vostri intermediari nella riconciliazione con il Padre Celeste. Io ringrazio voi, i miei figli. Vi ringrazio.” (Questo è uno dei messaggi che la veggente Mirjana riceve e riceverà per tutta la sua vita il 18 marzo di ogni anno, suo compleanno. Non è comunque legato ad esso.)
Signore pietàààààà!!!!!
La “veggente” Mirjana o… Mirjano?
Alvise Maria: hai ragione! Il Signore abbia pietà di te… come di tutti gli uomini. Sta sereno… ce l’avrà di sicuro, basta che fai sul serio con Lui. 😉
Io metto la torta:
http://ourway2012.blogspot.it/p/girovagando.html
Ops! Quella che manca era la “mai parte”… Buona!
Auguri Andrea… nato lo stesso giorno di Mirjana! Smack! 😀
Va be’… solita ‘mbranata. Quella non sono riuscita a spedirvela e quindi faccio il sacrificio di finirmela… a voi invio questa:
http://pinterest.com/pin/488851734522286202/
Buon compleanno, allora!