Campioni, non mozzi. Lettera aperta, verso il Sinodo

di don Carlo Pizzocaro

Pure la Chiesa desidera mettersi in ascolto della vostra voce, della vostra sensibilità, della vostra fede; perfino dei vostri dubbi e delle vostre critiche. Fate sentire il vostro grido, lasciatelo risuonare nelle comunità e fatelo giungere ai pastori. San Benedetto raccomandava agli abati di consultare anche i giovani prima di ogni scelta importante, perché «spesso è proprio al più giovane che il Signore rivela la soluzione migliore» (Regola di San Benedetto III, 3).

[Papa Francesco, Lettera ai giovani]

Lo dico onestamente: vorrei crederci.

E spero sinceramente di stupirmi, ma quasi mi vedo i tavoli delle discussioni, dove la domanda sarà: quale posto per i giovani nella Chiesa? Con la sua immancabile traduzione banalizzante e fuorviante: cosa possono fare i giovani nella Chiesa?

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Caro Presidente, andare nelle parrocchie non le servirà a molto

#renziciricorderemo

Caro Presidente,

mi chiamo Costanza Miriano e sono del Comitato che ha organizzato gli ultimi due family day, una specie di sua collega, visto che lei era tra le anime di quello del 2007. C’è una differenza, però, rispetto a voi. Il nostro è un popolo che si è convocato da solo, non siamo gente che è stata chiamata in piazza dalla Cei (e sì che la cosa ci sarebbe piaciuta moltissimo, e ci avrebbe risparmiato un bel po’ di fatica), né ha ricevuto un centesimo di finanziamento per i pullman, il palco, lo schermo come nel 2007. Il nostro è stato un popolo che si è formato spontaneamente a un solo cenno, una fiumana per noi inattesa di persone che si è materializzata, grazie a una rete di cristiani. Molti venivano dal cammino neocatecumenale, è vero, lo saprà anche lei, ma non solo. C’erano tutti i movimenti, e semplici cattolici diocesani come me. Continua a leggere “Caro Presidente, andare nelle parrocchie non le servirà a molto”