Prostitute o spose?

 

di Fabio Bartoli    Uscite, popolo mio, da Babilonia

Giovanni non doveva intendersene molto di donne. Così almeno pensa Elizabeth  Schüssler-Fiorenza, un’esegeta della scuola cosiddetta femminista (una delle più moderate in verità, l’unica che son riuscito a leggere senza provare il bisogno istintivo di gettare il libro in luoghi innominabili). La sua tesi è che Giovanni conosce di fatto due soli modelli femminili, la prostituta e la sposa, e quindi commette il terribile peccato di origine di ogni maschio, quello cioè di pensare la donna solo in relazione a se stesso. continua a leggere