Benedire il male è una contraddizione

di Costanza Miriano

In una delle prime interviste rilasciate dopo la sua nomina a Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede Victor Manuel Fernàndez ha subito fatto una dichiarazione sulla questione della benedizione delle coppie omosessuali, sulla quale la Congregazione con Ladaria aveva dato parere negativo, un parere confermato dal Papa stesso (anche se c’è stata una scia polemica, qualcuno ha detto che al Papa la cosa era sfuggita; secondo queste persone peraltro la nomina di Fernàndez andrebbe appunto nella direzione opposta, di correggere quel pronunciamento).

Sull’argomento il monsignore ha risposto: “bisogna evitare riti o benedizioni che possano alimentare questa confusione (sul fatto che “non c’è niente che possa essere paragonato al matrimonio, cioè l’unione tra due esseri tanto diversi quanto maschio e femmina, capaci di generare vita”), ma se c’è una benedizione che possa essere data in modo tale da non causare quella confusione, dovrà essere analizzata e confermata”.

Mi sembra una cosa di una gravità – in senso etimologico, cioè di un peso specifico – altissima, una cosa enorme, che è imprudente affidare a una intervista. E dire che quando ho letto alcuni articoli critici, usciti subito dopo la nomina, ho pensato che gli appassionati di questioni di curia fossero come sempre troppo pieni di malizia. Diamogli tempo, mi sono detta. Non pensavo che su un tema che riguarda l’identità profonda e la verità dell’uomo il nuovo Prefetto si sarebbe esposto così.

Ora, io non sono una teologa, ma da semplice credente, col mio sensus fidei del popolo di Dio, mi chiedo come la Chiesa possa mai benedire degli atti che lei stessa definisce intrinsecamente disordinati, come i rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso. Perché ovviamente in questione qui non è la benedizione delle persone, che ne sono tutte degne. In questione è la benedizione di una certa condotta. Di nuovo da non teologa mi chiedo: come può una madre benedire il comportamento di un figlio che si sta facendo del male? La mamma benedirà sempre il figlio, ma mai ciò che gli fa del male, mai. Anzi, una delle cose che costa più a un genitore è dire dei no, a costo di perdere popolarità. Lo fa perché sa che sta facendo il bene di suo figlio.

Un amico a cui facevo questa domanda – come si può solo pensare che la Chiesa benedica il male? – ipotizzava che la benedizione di un’unione stabile potesse significare che comunque il passaggio da una promiscuità, da una serie di relazioni occasionali, a una stabile, potesse essere considerato comunque un progresso, un momento di crescita, un passaggio da un male più grande a un male più piccolo. Il fatto è che il male è male, e non sarà mai bene, anche quando è “di meno”. Sempre male è. Senza contare che piuttosto io vedo in un’unione stabile, invece, la cristallizzazione di una situazione, dalla quale diventa sempre più difficile tornare indietro, quando si è chiesto e ottenuto un riconoscimento pubblico.

Fernandez dunque dice che se si trova un modo per benedire senza fare confusione, va fatto. Ma io mi chiedo in che mondo sia vissuto lui, ed è una domanda seria, nel senso che non so come stiano le cose in Argentina. Qui da queste parti (intendo gran parte del mondo occidentale, a partire da Europa e Usa e Canada) la confusione non c’è più da un pezzo, ma non nel senso che le regole rigide hanno messo ordine, bensì al contrario nel senso che è stata ampiamente superata, almeno per i ragazzi, e quindi per il mondo che stiamo preparando: il sesso non conta, si può amare chiunque, e ci si può percepire come si preferisce, e chi afferma il contrario viene guardato come una persona stravagante ed eccentrica. Il passaggio è ormai avvenuto da un pezzo. Siamo talmente oltre che solo tra le persone che conosco direttamente oltre a molti casi di identità dichiarata fluida, c’è anche una ragazza che per anni si è fatta chiamare Luca, e adesso è tornata Alice. Tutto ciò è non solo riconosciuto, non solo non criticato, perché anche chi in cuor suo nutre dei dubbi non osa esporli per paura del giudizio, ma anche incoraggiato in tutti i modi dalla comunicazione, dal cinema, dalla cultura dominante in senso lato.

La Chiesa è rimasta l’unica voce ad affermare la verità: nasciamo con una identità che riceviamo dal Creatore, e che influenza tutto ciò che siamo, in ogni ambito. Siamo maschio o femmina, e anche se possiamo realizzare la nostra vocazione maschile o femminile in tantissimi modi diversi, c’è un dato biologico oggettivo e non culturale da cui non possiamo prescindere. Si chiama realtà.

Non vedo come la Chiesa possa abdicare a questo suo compito senza generare confusione. Come possa benedire qualcosa che una persona fa contro la sua verità. È ovvio che la Chiesa benedice tutte le persone, ma proprio perché le benedice, non potrà mai incoraggiarle a rimanere nel peccato che, come sappiamo tutti, è una condotta che danneggia prima di tutto noi, ed è ciò che ci impedisce di vedere il nostro vero io, il progetto stupendo che Dio ha perché ognuno di noi sia se stesso, e metta a frutto i suoi talenti.

Ogni uomo e ogni donna sono chiamati a essere fecondi. Ciascuno. I sacerdoti e gli uomini e le donne consacrate sono fecondi con una paternità e una maternità aperti alla comunità, generano vita nel servizio. Gli altri sono chiamati a rendersi disponibili a generare la vita – sempre che questa vita, regalo gratuito, arrivi – in un altro modo. Non c’è altra felicità possibile che questa, dare la vita in qualche modo. Per questo la Chiesa non potrà mai benedire le unioni omosessuali, perché intrinsecamente infeconde: non generano vita e non si aprono all’altro. E se una parte della Chiesa dovesse farlo – dico una parte perché a quel punto lo scisma sarebbe ormai conclamato, a partire dall’Africa – è ovvio che ingenererebbe confusione, o meglio toglierebbe l’unico argine rimasto alla confusione.

Dare la vita nel matrimonio – afferma von Balthasar in una citazione che rubo a Leonardo Lugaresi – significa per gli sposi custodire se stessi, diventare veramente un uomo e una donna adulti, solidi, consistenti e quindi in ultimo felici e compiuti. “Nella promessa del matrimonio non impegnano la propria fedeltà sulle sabbie mobili della loro fedeltà, non si consegnano a se stessi, ma alla forma che, scelta, li sceglie […] una forma con la quale essi si identificano nella loro personalità più profonda perché essa, penetrando tutti gli strati dell’essere a partire dalla radici biologiche, possa attingere le altezze della grazia e dello Spirito Santo. […] Ma a cosa si riduce l’individuo che, disprezzando e travolgendo questa forma, stringe rapporti che restano prigionieri delle limitazioni della sua psicologia? A nient’altro che a sabbie mobili e infecondità inevitabile”.

Meglio non si poteva dire. Allora, come può la Chiesa benedire dei suoi figli amatissimi, che si consegnano alle sabbie mobili, che diventano prigionieri dei propri limiti?

È ovvio che alle persone che provano attrazione per lo stesso sesso non interessa la benedizione della Chiesa sulla loro unione, a loro interessa che anche quest’ultima voce rimasta in tutto il panorama occidentale a dire il contrario, cambi il giudizio sulla loro condizione, così come la questione delle unioni civili – che hanno occupato la politica del nostro paese per anni e che sembrano rimaste le uniche battaglie urgenti di paesi che falliscono e dimenticano tutto il resto – era in realtà solo una leva per tentare di cambiare la cultura e la mentalità comuni, perché alla fine le unioni sono state un flop.

No, signor Prefetto, non si può benedire il Male, perché benedire vuol dire “dire che è bene”, e non si può dire che il male è bene senza fare confusione. Si possono benedire le persone che vivono nel Male, e la prima benedizione, il primo esorcismo sul male, è annunciare la Verità.

164 pensieri su “Benedire il male è una contraddizione

  1. Daniele

    Prendendola in positivo: poiché non c’è nessun modo di benedire queste unioni senza creare la suddetta confusione, nessuna benedizione verrà data

    1. Valeria Maria Monica

      Veramente hanno cominciato da un pezzo a darle, e non solo in Germania e Austria, ma anche nella diocesi del presidente della CEI, nella quale si tengono pure esercizi spirituali dedicati.
      Il suo ottimismo mi ricorda la barzelletta dell’uomo che sta cadendo dal ventesimo piano, e mentre passa davanti alla finestra del secondo piano commenta: “finora tutto bene”.
      Mi scusi la acidità, ma la situazione della Chiesa è veramente seria, non basta un gioco di parole per tranquilizzarsi. Poi, se uno non se la sente proprio, di aprire gli occhi e guardare, io lo capisco benissimo. A volte vorrei farlo anche io.

      1. Cinzia

        È esattamente quello che penso anch’io. Tra un qualche tempo, sarà tutto più chiaro ma siamo andando alla deriva da un bel po e mi stupisco come mai gente che studia non lo capisca a me è molto chiaro, partendo dal fatto che due papi non ci potevano essere! Uno dei due è dunque finto…

    2. Alessandra

      Tutto quel parlare cara Costanza e diventato quasi antistorico nonostante tutte le tue buone intenzioni. Cosa volete discutere quando la casa brucia quando è in atto uno scisma?? Salviamo noi stessi e i nostri cari e la chiesa visibile fin che siamo in tempo. Fernando, Francesco e loro tutti non perdono tempo . Cosa vuol dire discutere adesso? Perdere tempo. Mentre i ladri ti rubano in casa.
      Ci vuole coraggio oggi . Mille parole sono state già dette.

    3. Carlo Massone

      Cara Costanza, è da tempo che mi chiedo,potrei essere suo padre, come mai non si è mai chiesta da cosa dipende questa deriva della falsa Chiesa.
      Ho e ho avuto molta stima per lei e per padre Livio di radio Maria, ma chiudere gli occhi davanti alla stravaganza di questa chiesa liquida guidata dal falso profeta non me lo sarei mai aspettato.

  2. Tiziana

    Costanza, la ringrazio, lei ha il coraggio di dare le giuste parole a ciò che penso. Grazie.

    1. Elisabetta Rossi

      “È ovvio che la Chiesa benedice tutte le persone, ma proprio perché le benedice, non potrà mai incoraggiarle a rimanere nel peccato…”
      Da Amoris Laetitia in poi, tutto è lecito.
      In una noticina a piè di pagina, Papa Francesco per cui non smetterò mai di pregare (per la sua ma anche per la mia conversione) ha distrutto in una riga:
      – l’indissolubilità del Sacramento del Matrimonio;
      – l’Eucaristia (si può ricevere in stato di adulterio)
      – il Sacramento della Riconciliazione (si può ottenere il perdono senza pentimento e senza proponimento)
      – un paio di comandamenti
      – la responsabilità del sacerdote.

      Perché ti stupisci di questa nomina?

      Preghiamo che il Signore ci tenga sempre una mano sulla testa e ci riconduca nell’ovile santo ogni volta che scendiamo a compromessi col mondo.

      Betti.

      1. Cara Elisabetta,
        Neppure io mi stupisco. E’ il logico e inevitabile esito di concessioni che si fanno da troppo tempo: nella dottrina, nella liturgia, nell’idea stessa di santità.
        A furia di compromessi non si poteva non arrivare a questo, e a molto altro si arriverà nel prossimo futuro.
        Invito a leggere il testo delle apparizioni (riconosciute) della Madonna ad Akita, è molto chiaro

        1. Giovanni

          Il disegno di Bergoglio è chiaro da sempre. Siamo alla fine della Chiesa per come la conosciamo.

          1. Un vescovo e un monsignore hanno scritto che i nemici della Chiesa sono assurti a posti di comando. E’ in atto una vera e propria liquidazione. Per come stanno le cose, solo Cristo può salvare la sua Chiesa. Ma chiede sempre la cooperazione di noi servi inutili

          2. Valter prinsep

            Il colpo di grazia verrà con il sinodo sulla sinodalità. Li la chiesa cattolica verrà liquidata come tale. :-(. Questa era l’ultima pedina da muovere prima dello scacco matto.

      2. Guerino

        Molte voci relativamente corrette, fanno baccano.
        Una riflessione senza puntare alcun dito, darebbe conforto a tutti gli interessati. Troppe sfumature allontanno dal focus, analizzate con la testa, in antitesi con emozioni e sentimenti.
        Pretendiamo di essere capaci di capire tutti e tutto, poi di fatto, con un minimo di autocritica ci rendiamo conto che non è così.
        Forse sarebbe coerente limitarsi solo alla lettura delle deduzioni di coloro che hanno titolo.
        Opinionisti di professione (senza alcuna qualifica ) sono pieni tutti i media del Mondo, purtroppo.

    2. MissKeta

      “È ovvio che alle persone che provano attrazione per lo stesso sesso non interessa la benedizione della Chiesa sulla loro unione..”

      A me, personalmente, interesserebbe: può anche non cambiare idea, ma per me sarebbe importante che un’istituzione in cui comunque credo, mi riconosca come degno di bene-dizione, aldilà di chi guardo.
      Ne usciremo mai da questa contrapposizione? Libera nos Domine, cara Costanza!

      1. admin @CostanzaMBlog

        Tu sei degno di benedizione come chiunque altro, la tua “unione”, come alternativa all’unione uomo/donna no.

        1. Salve, replico a admin@Costanza, che credo sia la stessa blogger, nonché a Forum, nel suo comunicato del 16 luglio u.s.
          1) Vorrei precisare, perché non ci siano equivoci, che NON PUO’ ESSERE BENEDETTA L’UNIONE OMOSESSUALE NE’ IN ALTERNATIVA AL MATRIMONIO TRA UOMO E DONNA, NE’ IN ASSOCIAZIONE AD ESSO: so che Costanza vuole dire proprio questo.
          Mi riporto pertanto alla mia nota del 12 luglio ultimo, dove scrivevo che un operatore sanitario dichiaratamente omosessuale, da me professionalmente stimato, e ora deceduto, Aldo, approvava senza ‘se’ e senza ‘ma’ il matrimonio tra uomo e donna, eppure, per l’affetto che portava al suo convivente (morì anche lui poco dopo la sua morte) avrebbe volentieri chiesto alla Chiesa di benedire la sua unione [in ciò rientrava nell’ipotesi prospettata da monsignor Fernandez].

          2) Quanto al positivismo giuridico che la fa franca oggi nella nostra Chiesa, è vero che questo accade, ma bisogna insistere nell’affermare la verità, che non deriva da ideologia, ma è constatazione della realtà.
          Se il bambino ha fame e deve mangiare, non ci sarà nessun giurista o uomo di stato che possa comandare di non dargli il latte, perché la vita viene prima del diritto, e questa è una legge non scritta, che vale più delle leggi positive.
          E, per altro verso, le barbare uccisioni nei lager sia nazisti che sovietici non saranno mai approvate dalla storia né dal popolo di Dio, anche se ci furono leggi e uomini politici a comandarle.
          In una parola esiste una legge naturale, che si ricava dalle persone e dalle cose, e dalla biologia umana, che viene prima della legge positiva: non lasciatevi confondere da Fernandez né da chiunque altro rinneghi la realtà così come essa è: sono lupi spinti dall’istinto e non dall’amore di Dio che tutto ha creato.

          Chiudo qui perché rischio di fare un predicozzo, e non è bene. Ciao.
          Angelo, medico e studioso di diritto.

          1. Ringrazio Angelo e anche Costanza per dar libera voce ai fedeli, che sono i principali destinatari della liturgia e della catechesi.
            La censura che oggi conosce recrudescenze è sempre futile, come scrisse Alexander Pope:

            “Gentile lettore, non disdegnare tali deboli intermediari quali descritti nel nostro poema, ma ricordati cosa si racconta in qualche luogo nelle storie olandesi, e cioè che la gran parte delle loro provincie venne una volta inondata, attraverso un foro in una delle loro dighe fatto da un solo topo d’acqua.”

  3. Paolo Corvi Mora

    Cara Costanza, non sei un teologo , nemmeno Simone detto Pietro lo era, ma hai interpretato il sentire di tutti noi, Christifideles laici, che ripetiamo la preghiera che Gesù ci ha insegnato e ricordiamo che tutti ha perdonato, fuorché coloro che “scandalizzano questi piccoli ” cioè noi, che non siamo teologi ma abbiamo saputo e creduto che Gesù è il Figlio del Dio Altissimo. Grazie Costanza..

  4. Lindaver Giovanna Maria

    Lucido, analitico, rispettoso, come sempre; spiace che siano proprio poche ormai le voci che si levano a difesa della Verità, soprattutto quelle “ufficiali”

  5. Lucia Frigerio

    Carissima Costanza, ti ringrazio nuovamente per il coraggio e la testimonianza alla Verità. Dio te ne renda merito. Solo una considerazione su quanto hai scritto ad inizio articolo, circa il parere negativo alla benedizione delle coppie omosessuali del precedente prefetto del dicastero, Ladaria, appoggiato anche dal papa. Siamo sicuri che Francesco sia contrario alle benedizioni? È ormai stra noto il suo appoggio a padre Martin, il più grande attivista per sdoganare l’omosessualità anche nella Dottrina della Chiesa. Ed il nuovo Prefetto, già attenzionato in passato per queste sue “brillanti” opinioni definite eretiche da un suo predecessore, il cardinal Muller(voluto da papa Benedetto XVI a capo della Congregazione della Dottrina della Fede) non è piovuto dal cielo, ma è stato nominato appositamente e convintamente dal papa. Per cui…Che Dio e Maria e lo Spirito Santo ci assistono sempre e ci aiutino a rimanere saldi e perseveranti nella Fede! “Meglio obbedire a Dio che agli uomini”. Lo abbiamo recitato proprio oggi nelle Lodi mattutine. Sempre avanti con coraggio bella testimonianza

  6. Giovanna

    Sono perfettamente daccordo con quel che dici e non capisco come un cristiano la possa pensare diversamente, ma ricordo un saggio gesuita che diceva che il peccato rende stupidi. Giovanna Pacifici

  7. Grazie, Costanza, sei rimasta una delle poche voci che consegnano la logica alla Verità. E che continua, come un bambino, a gridare che il re è nudo, quando la maggioranza ce lo vuol far vedere vestito. Questo attaccamento alla Verità costa ma è l’unico che ci salva. Per questo il poco che posso fare io è diffondere la tua voce, perché anche al ne prendano coscienza. Ancora grazie!

  8. Enrico

    Le benedizioni in Chiesa delle coppie omosessuali, spesso con figli, esistono già da anni nella chiesa “cattolica”, e precisamente nei paesi di lingua tedesca. Esiste un movimento di sacerdoti firmatari di un appello alla disobbedienza nei confronti del responsum di Ladaria/Morandi. Sono noti nomi e cognomi di questi sacerdoti “ribelli” ma non è stato mai preso alcun provvedimento contro di loro mentre le bandiere arcobaleno continuano a sventolare sui portoni delle loro parrocchie. Apprezzabile l’articolo di Costanza se non fosse che arriva ampiamente fuori tempo massimo!

  9. Valeria Maria Monica

    La Chiesa è in mano a un dirottatore, ormai anche le Pollyanne a bordo si stanno rendendo conto che l’aereo NON le sta portando là dove credevano di essere dirette, ma bensì nella terra fatata degli arcobaleni e degli unicorni.
    Dopo dieci anni, però, la maggior parte dei passeggeri a bordo è già stata sufficientemente bollita da continuare a fidarsi del pilota, “scelto dallo Spirito Santo”, e sembrano disposti a rinnegare la propria meta inziale per far propria docilmente la destinazione del pazzo ai comandi dell’aereo.

    Da quando è uscito il documento preparatorio del sedicente sinodo, e ancor più dopo la nomina di tucho, mi sto seriamente chiedendo dove sarà il Rubicone per noi cattolici ortodossi. Il mantra “prega e taci” che ci sentiamo ripetere dai confessori da amoris letizia in qua, continuerà anche con le donne prete, i preti sposati e i matrimoni gay? E magari i preti gay sposati tra loro? E magari preti pervertiti, che hanno abusato del loro ascendente spirituale su creature a loro sottomesse, sottratti alle sanzioni, ricchi e intoccabili e liberi di colpire ancora?
    Ma sarà ancora la stessa Chiesa cattolica apostolica fondata da Gesù Cristo?
    Quale sarà il confine che dovremo essere capaci di riconoscere per non tradire quel Gesù Cristo Salvatore Figlio di Dio, che è l’unico che vorremmo disperatamente essere capaci seguire, a qualunque prezzo?

    1. Ci sentiamo dire “prega e taci” da decenni. Il popolo cattolico è come mesmerizzato, tace forse anche perché non prega.
      A mio parere il Rubicone l’abbiamo passato da un pezzo.
      Se faranno le donne prete cesseranno i Sacramenti. Ma forse “taceranno” persino allora

    2. Francesco Paolo Vatti

      Dubbio interessante, purtroppo! Da un lato, siamo tenuti alla fedeltà a Cristo e al Vangelo, dall’altro, è Cristo stesso che ci ha dato la Chiesa e, dunque, dobbiamo essere fedeli anche a essa. Non so proprio come si possa conciliare le due cose, se si va nella direzione che, purtroppo, sembra…
      Pregare, comunque, è l’unica cosa che ci possa aiutare in questo momento difficile….

      1. michele

        semplice. Il trono di Pietro, vicario di Cristo che ci ha donato la chiesa, è stato usurpato da un falso profeta. Abbiamo l’abominio della desolazione e il fumo di satana invadere il luogo santo. Ciò è stato prefigurato dalle scritture, da profezie e visioni mistiche. In ultimo tutto ciò è descritto nel catechismo della chiesa cattolica al quale come cattolici dobbiamo attenerci, al n. 675

  10. Benedetto

    Grazie Costanza per quello che fai e dici.
    “……..Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra? Luca 18, 8
    Non sono né un sacerdote né un teologo ma quando parlo con persone che si dichiarano cattoliche trovo tanta ignoranza sulle basi stesse della nostra fede ; a quel punto si può accettare di tutto….

      1. Vale

        Chepalle. La solita noia.se è tutto quello che sapete fare per fare propaganda all’omosessualità, siete messi peggio di quanto potessi sospettare.

        1. dhbdhtrh

          Mi scusi, ma non vedo argomentazioni che contrastino con la tesi esposta nel video. Provi a dirmi se c’è qualcosa di sbagliato e cosa è sbagliato

          1. Vale

            Se vuole fare il troll,vada da un’altra parte.spacciare per tesi provate affermazioni apodittiche e falsità, è fuffa che non abbisogna di risposte.
            Vada a leggersi “bibbia e omosessualità” su wikipedia.
            senza scomodare padri e dottori della chiesa vi trova qualche argomento in più sull’argomento che smentisce la assoluta povertà semantica ed ermeneutica del filmatino .

            1. dhbdhtrh

              Lo legga anche lei quell’articolo, perché non contraddice ciò che viene detto nel video

              1. Vale

                Le uniche cosa che lei mi fa venire in mente sono allegro ma non troppo di carlo m. Cipolla e una fulminante battuta di Flaiano sui lampi.
                A non risentirci.

      2. michele

        non guardo nessun video. E’ sufficiente quanto stabilito da san Paolo che in merito alla questione ha dato parole definitive e di natura escatologica. Le devo riportare? Immagino che le conosciate…

        1. dhbdhtrh

          Nel video in questione è proprio spiegato che le parole a cui lei si sta riferimento sono un errore di traduzione. Perché non prova a guardarlo il video?

          1. michelechiaramida

            Essendo cattolici fuggo dalle interpretazioni personali dei testi sacri.
            Conta solamente la traduzione ufficiale e due millenni di traduzione magisteriale secondo la quale le pratiche omosessuali sono un abominio davanti a Dio e che nessuno che le pratichi impunemente avrà mai accesso al paradiso eterno e innumerevoli sofferenze e frustrazioni in questa vita.
            In nome di Dio convertitevi fin quando c’è tempo!

            1. Vale

              Gli è che anche sulle traduzioni, qualche pseudonovità c’è. E non sono ,spesso giustificabili.
              Come ricorda “investigatore biblico” su duc in altum di aldomariavalli.

              1. Meglio non aprire il doloroso capitolo delle “traduzioni creative”. Non so a voi, ma a me pare che più le traduzioni si “aggiornano” (in continuazione, come se la lingua cambiasse ogni 20 anni), più rendono il testo grigio e senza vita. Fate voi stessi il confronto

      3. Luca Del Pozzo

        Apperò, abbiamo qui un campione di esegesi biblica da fare invidia a Lutero! Battute a parte, il video è l’ennesima conferma di ciò che diceva il padre dell’idealismo e, quindi, di ogni ideologia: “se i fatti smentiscono le idee, tanto peggio per i fatti” (tra l’altro, non so quanto tatticamente convenga battere sul tasto dell’omosessualità come “condizione naturale”: se è una condizione naturale ne consegue che la teoria del gender è falsa, o ci siamo persi qualcosa?).
        Le suggerirei piuttosto di leggere e meditare con qualche attenzione il capitolo 124 del “Dialogo sulla Divina Provvidenza” di s. Caterina da Siena – incidentalmente Dottore della Chiesa, compatrona d’Italia (con s. Francesco d’Assisi) e compatrona d’Europa (con s. Brigida di Svezia e s. Teresa Benedetta della Croce) – che ha come oggetto l’omosessualità, nella fattispecie tra le fila del clero (ma non ditelo a p. James Martin, mi raccomando).
        Con un’avvertenza: che come sa chiunque conosca l’opera in questione, il testo non riporta un dialogo come lo si intende oggi, ossia uno scambio di vedute o di opinioni tra due interlocutori che spesso e volentieri si scrive dialogo ma si legge aria fritta siccome fine a se stesso in quanto emblema del relativismo, quanto piuttosto un monologo di Dio Padre che la santa fedelmente raccolse durante le sue esperienze estatiche e dettò ai suoi segretari. Tradotto: ciò che viene detto qui come altrove non è l'”opinione” di s. Caterina bensì come Dio stesso “vede” l’omosessualità. Un assaggino? Eccolo: “E non solo hanno (i ministri, ndr) quella immondezza e fragilità, alla quale siete inclinati naturalmente per la vostra fragile natura (benché la ragione, quando lo vuole il libero arbitrio, faccia stare quieta questa ribellione), ma quei miseri non raffrenano questa fragilità; anzi fanno peggio, commettendo il maledetto peccato contro natura. Quali ciechi e stolti, essendo offuscato il lume del loto intelletto, non conoscono il fetore e la miseria in cui sono; poiché non solo ella fa schifo a me, che sono somma ed eterna purità (a cui è tanto abominevole, che per questo solo peccato cinque città sprofondarono per mio divino giudizio, non volendo più oltre sopportarle per mia giustizia – nb: la nota al testo rimanda alla vicenda di Sodoma e Gomorra, con buona pace del nostro illustre esegeta), ma dispiace ancora ai demoni, che di quei miseri si sono fatti signori”. Non so se è chiaro: tanto abominevole è il peccato contro natura da dispiacere anche ai demoni. Il motivo è presto detto: “Non è che ai demoni dispiaccia il male, quasi che loro piaccia un qualche bene, ma perché la loro è natura angelica, e perciò schiva di vedere o di stare a vedere commettere quell’enorme peccato. Il demonio ha ben gettato innanzi la saetta avvelenata della concupiscenza, ma, quando si compie l’atto del peccato, se ne va via per la cagione che ti ho detto”. Insomma anche i demoni, con tutto che sono demoni, essendo angeli ancorché decaduti conservano una natura appunto angelica che si dispiace di ciò che è contro natura. Questo, ripeto, diceva Dio a s. Caterina. Ora è più chiaro perché benedire le unioni samesex, ossia unioni composte da omosessuali (si presume) attivi e non platonici, sarebbe un fatto di una gravità inaudita?

  11. Luca Del Pozzo

    Ti chiedi, mia cara amica, “come la Chiesa possa mai benedire degli atti che lei stessa definisce intrinsecamente disordinati, come i rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso. Perché ovviamente in questione qui non è la benedizione delle persone, che ne sono tutte degne. In questione è la benedizione di una certa condotta. Di nuovo da non teologa mi chiedo: come può una madre benedire il comportamento di un figlio che si sta facendo del male?” Il punto è proprio questo: la Chiesa, la Chiesa che ha l’ineffabile p. James Martin tra i consultori della Segreteria per la Comunicazione e che risulta tra gli invitati al prossimo Sinodo sulla Sinodalità cosiddetto; la Chiesa che dice che bisogna accogliere le persone omosessuali senza specificare che un conto è accogliere dicendo se vuoi vivere cristianamente la tua sessualità, (essendo gli atti omosessuali “intrinsecamente disordinati” , giusto?) sei chiamato a vivere nella castità, altro conto è accogliere e basta, come se sia indifferente avere o non avere rapporti omosessuali perché tanto Dio è misericordioso; o che dice che i rapporti omosessuali sono peccaminosi “come tutti quelli fuori dal matrimonio”, come se il problema non fosse l’atto omosessuale in quanto tale. Eccetera eccetera eccetera. Potremmo andare avanti a lungo. Ma sempre lì si torna: la Chiesa ritiene ancora che gli atti omosessuali siano intrinsecamente disordinati? Questa è la questione o, se si vuole, il dubium che è ora che venga chiarito una volta per tutte. E’ una domanda semplice, non serve girarci intorno. La risposta è sì oppure no. Tertium non datur. E per come si sono messe le cose personalmente penso che già da anni la risposta è no. Ma sai cosa? Non lo faranno. Non arriverà mai una risposta netta. Non sono mica tedeschi (ed è il motivo per cui il Cammino sinodale tedesco a Roma non l’hanno mai visto di buon occhio). Lo schema di gioco è chiaro da tempo, ed è uno schema di gioco oltremodo sofisticato e niente affatto rozzo come potrebbe apparire a prima vista: non cambiare nulla (a livello dottrinale) per cambiare tutto (per via pastorale). E’ la versione ecclesiale del gattopardismo, cioè alla rovescia. Una dichiarazione qui, un’intervista là, una lettera a Tizio, un incontro con Caio, e pian piano, goccia a goccia arrivi all’obiettivo. Perché è la realtà che conta, non le idee. E una volta che la realtà. la prassi, la pastorale è fatta in un certo modo, la dottrina può tranquillamente restare immutata. A quel punto non conta più. C’è chi sostiene che anche la nomina di Fernandez rientri a pieno titolo in questo schema, ossia che il neo Prefetto terrà ferma la dottrina, ma al tempo stesso tempo farà, direttamente o indirettamente, delle aperture. Magari quando si tratterà di recepire le indicazioni del Sinodo; oppure prima, per togliere la terra da sotto i piedi ai riottosi cattolici tedeschi e arrivare all’appuntamento decisivo dell’anno prossimo con un’assise depotenziata. Quanto al rischio scisma si vedrà, certo con questi chiari di luna è probabile. Di sicuro non fa paura neanche a noi. Anzi.

    1. Francesco Paolo Vatti

      Lo scisma fa paura eccome, invece! Cristo ha fondato una Chiesa perché fosse una e lo scisma va in direzione opposta. E poi: se ci fosse, da che parte si dovrebbe andare?

      1. Luca Del Pozzo

        Continuo a pensare che nella situazione attuale, e per quanto doloroso possa essere, uno scisma servirebbe quanto meno a fare chiarezza. Da questo punto di vista non mi fa paura, con tutto che nessuno ovviamente si augura che avvenga (almeno spero..). Quanto alla domanda da che parte andare in caso ci fosse: naturalmente dalla parte della fedeltà a Cristo e alla dottrina, certo non dalla parte degli eretici e/o apostati

        1. Francesco Paolo Vatti

          Purtroppo, tutte le scissioni dalla Chiesa cattolica (penso a ortodossi e protestanti, ma anche ai lefebvriani) sono stati fatti da gente che riteneva di essere nel giusto nell’interpretare il Vangelo, cosa che non vedevano nella Chiesa….

          1. Luca Del Pozzo

            Si, con la differenza che in questo caso sarebbe la chiesa in Africa (o altrove) ad essere nel giusto qualora qualcuno a Roma decidesse di cambiare la dottrina

            1. Francesco Paolo Vatti

              Ripeto, non so cosa sarebbe giusto fare. Ma, dal Vangelo, non mi pare che ci siano molti dubbi che si debba stare con Roma….

                1. Francesco Paolo Vatti

                  Mi pare ci siano due piani diversi. Uno è; approverei le unioni o le benedizioni omosessuali se lo dicesse il Papa? No, continuerei a vederle un male, prima di tutto per chi le chiede. Mi atterrei al Vangelo e andrei facendo e dicendo quello che dico e faccio oggi.
                  Secondo piano: mi creo una nuova Chiesa o ne seguo una che si dovesse creare o che è già creata (come i lefebvriani)? No. Continuo a restare, attendendo che le cose cambino…. Anche questo lo vedo come seguire il Vangelo….

                  1. Qui le do ragione, l’unica domanda che mi pongo è fino a che punto si spingeranno. Il Vetus Ordo è praticamente fuorilegge (ma stranamente è consentito assistere alle Messe dei lefevriani, e anche confessarsi e sposarsi da loro…) Cosa faranno domani è domanda a cui non so né oso dare risposta. Ma so che il Signore non permetterà che restino confusi i Suoi figli, che cercano di esserGli fedeli

                    1. michelechiaramida

                      La risposta è nella teologia e nella ecclesiologia del Tyconio, poi riprese da Sant’Agostino.

                      È tutto molto chiaro

      2. Giovanna

        Con Pietro anche se sbaglia. Cristo ha fondato una chiesa ed e’ meglio pregare e non seguire il proprio consiglio che per quanto munito di buoni ragioni non conosce appieno il piano di Dio. Ci e’ stato detto che le porte degli inferi non prevarranno ma questo non vuol dire che non ci siano grandi prove per un mondo che vuol fare a meno del suo creatore. Il mio padre spirituale mi ha riportato in carreggiata dicendomi che anche se non siamo in sintonia il papa e’ lui ( non ci. sono stati due papi, queste sono opinioni personali e molto discutibili) e quindi sceglie uomini “ progressisti” come lui, noi possiamo e dovremmo pregare molto ma anche accettare che il Signore permetta l’apostasia e anche la persecuzione.

        1. Francesco Paolo Vatti

          Tenderei anche io a ragionare così. Tuttavia, rischiamo che ci si allontani molto dalle Scritture….

          1. Giovanna

            Si allontanera’ chi si vuole allontanare. Si puo’ restare nella Chiesa per fedelta’ a Gesu’ anche non seguendo tutto cio’ che insegna in un dato momento storico. Il santo cardinale Newman, che dall’anglicanesimo e’ approdato come certo saprai proprio per essere fedele alla parola di Dio alla Chiesa cattolica che lo ha anche dichiarato santo, diceva che la coscienza e’ superiore al papa.

        2. Non è la Chiesa di Pietro, è la Chiesa di Cristo e non per nulla ci chiamiamo cristiani, non “pietriani”.
          Lo stesso diritto canonico dice che se un pastore (papa incluso) si discosta in maniera palese dalla fede (e la benedizione delle coppie omosessuali ne è un esempio lampante) siamo tenuti a non conformarci e anche a dirlo pubblicamente:

          Can. 212. In modo proporzionato alla scienza, alla competenza e al prestigio di cui godono, essi [i fedeli] hanno il diritto, e anzi talvolta anche il dovere, di manifestare ai sacri Pastori il loro pensiero su ciò che riguarda il bene della Chiesa; e di renderlo noto agli altri fedeli

          1. Giovanna

            Perfettamente daccordo, anche santa Caterina da Siena lo ha fatto ma non ha mai pensato di provocare uno scisma. Pensi che San Francesco non avrebbe avuto migliaia di seguaci se si fosse comportato come Calvino o Lutero, ma lui la “ rivoluzione” l’ha fatta per la chiesa, nella chiesa. Per “ con Pietro” intendo proprio questo: nell’unica chiesa che Gesu’ ha fondato dando chiare indicazioni anche a queste discussioni nostre dicendo che Pietro era la pietra su cui la fondava e su Quella pietra e chiesa le porte degli inferi non avrebbero trionfato; non su altre fondate anche con le migliori intenzioni

            1. Francesco Paolo Vatti

              Concordo. Si tratta di restare nella Chiesa (unica) e nel continuare a criticare quello che non va e a cercare di mantenere la dottrina giusta e di diffonderla più che possiamo. Nel canone citato non c’è scritto che in quei casi sia lecito (o addirittura obbligatorio) fondare una nuova CHiesa….

        3. michele

          Il modo migliore per per naufragare nella fede. Lo Spirito agisce sempre ma necessita che ci sia la corrispondenza di chi gli appartiene. E questo implica il discernimento, cioè la scelta.
          Il personaggio della parabola dei talenti, quello che pensando di fare la cosa giusta sotterra il talento donatogli per paura di sbagliare, proprio lui viene poi rifiutato dal Signore. Accettare supinamente gli eventi anestetizzando sentimenti e ragione per la paura di sbagliare o di essere perseguitati, e non mettere invece a frutto il talento della parola che per tanti anni ha alimentato la nostra fede, significa non avere fede e vare la stessa fine.

        4. michele

          faccia vedere questo al suo padre spirituale e ci faccia sapere se è daccordo. Un cardinale, responsabile della prossima GMG che ritiene di non dover annunciare Cristo ai giovani, come ad ogni uomo è semplicemente un eretico e un apostata e come tale deve essere combattuto e denigrato in tutte le forme, luoghi e situazioni.
          Che orrore! e noi stiamo qui a discettare se ci sarà o no uno scisma…

          http://www.korazym.org/91854/il-cardinale-portoghese-designato-sulla-gmg-di-lisbona-non-vogliamo-convertire-i-giovani-a-cristo/?fbclid=IwAR17wBzZAT9SZ2GKLApE68KN0BYo1Z2WG_Do10AQCT7o02Q1bEAcpnzzo2c_aem_AUAhmFzm3gFe_W4qkaRyuPaAH60kMOK-518Z57gbE9sBgAjsfB2HNKB0BQGyqnz5W4c

  12. sto pregando le 15 orazioni di santa Brigida … la quattordicesima prega : Re dei santi, ti prego , rendimi forte nel resistere al diavolo , al mondo e alla carne …. una preghiera che molti preti ai livelli alti dovrebbero fare … secondo me le ultime generazioni di preti hanno una caratteristica unica : l’ignoranza delle sacre scritture…. pensano che essere accondiscendenti al mondo li porta ad avere più gente in chiesa … dimenticano che il mondo è ancora sotto il dominio di Satana ( per non far nomi ) …. È dura essere un cristiano e vivere come tale … l’ho sempre pensato… le tentazioni sono tantissime e coloro che dovrebbero accompagnarti in questo cammino di santità sono diventati ciechi …. Prego per i ciechi e ascolto la mia coscienza che ancora è vicina a Gesù… per il resto evito di parlare con il clero e lo “uso” solo per mangiare il corpo di Gesù e per confessarmi quando ne sento il bisogno… il Signore mi ha dato il dono di riconoscere le “ stonature “ che alcuni preti dicono … basta non seguirle …. So già che Gesù ha vinto la guerra contro Satana … per il resto vivo …

  13. angelo di marzo

    Il mio commento, inviato alle 14:00 circa, non è stato pubblicato: troppo crudo? troppo concreto? Sono curioso di conoscere una valutazione
    Angelo Di Marzo

    1. Mi collego a questo commento per scrivere il commento al blog di Costanza Miriano, non pubblicato per un disguido, o forse di proposito.

      Il blog di Costanza sulla benedizione contraddittoria dell’unione omosessuale è del tutto condivisibile; come medico desidero aggiungere una considerazione.

      1) Certe parti del corpo umano, segnatamente i genitali, e alcuni tratti dell’intestino, sono configurati anatomicamente e fisiologicamente per assolvere alcune funzioni, e non altre. Usare il proprio corpo con modalità contraria alla biologia, voluta da Dio, è sicuramente un male; è come quando una donna, abortendo, uccide una vita umana. Con questo sto disapprovando il comportamento degli omosessuali, non sto condannando l’intimo della loro coscienza, che non mi spetta. Sono stato peraltro amico di qualche lavoratore sanitario dichiaratamente omosessuale.

      2) E’ chiaro che un omosessuale, e il popolo di Dio, possono essere consapevoli che il matrimonio consente il piacere, l’affetto e la procreazione, e per queste sue caratteristiche non va confuso con l’unione omosessuale, che non procrea, anche se può generare piacere e, talora, affetto. Pertanto quand’anche un soggetto avesse molto chiare le caratteristiche proprie e irrinunciabili del matrimonio e la sua fondamentale differenza dall’unione omosessuale, ciò non serve a rendere quest’ultima legittima, perché rimane contraria alla biologia e alla volontà di Dio.

      3) Il prefetto in pectore del DDF, Fernandez, che mi auguro possa non essere confermato dal Papa in quest’ultima carica, prima dell’entrata in vigore della nomina, gioca sulle parole (confusione, discernimento, ecc.) come facevano i sofisti dell’antica Grecia, pur di avere ragione, senza averla, ma, come dice giustamente la dottoressa Miriano, non si può benedire l’unione omosessuale, perché non si può dire che essa è buona, se è cattiva, come ho scritto sopra.

      Grazie, Costanza
      Angelo Di Marzo, ordine medici di Roma,
      già docente nel Policlinico Gemelli, e componente del Senato Accademico dell’UCSC

  14. Vale

    E lo nomineranno anche cardinale nel concistoro del 30 settembre.
    Prosit
    Motus infine velocior

  15. Paolo

    Grazie per la lucida osservazione. Il male è male e svelarlo, cioè renderlo evidente, è realismo. Argomentarlo, renderlo dialetticamente accettabile, benedirlo non fa altro che alimentare quel “fumo di Satana” che, come denunciava San Paolo VI, sembra sia entrato nella Chiesa. Non ci resta che testimoniare l’ovvio agli angoli delle strade, come diceva Chesterton, e pregare perché le forze del male non abbiano a prevalere.

  16. Camilla

    Una chiesa che evita di occuparsi di spiritualità, che si allinea ed è serva del potere globale e tende ad accattivarsi il consenso di tutti non è la Chiesa di Cristo, quindi è qualcos’altro, lascio a voi definire cosa…
    Ci vuole il coraggio di urlare la verità, i santi martiri hanno difeso la fede anche a costo della vita, sono esempi di chi ha pregato, sofferto ma anche agito per il trionfo della verità. Il nostro parlare sia “sì, sì o no, no” le vie di mezzo non sono quelle di nostro Signore.

  17. Betta

    Cara Costanza, ho letto molti dei tuoi libri e mi sono ritrovata moltissime volte concorde con il tuo pensiero.
    Su questo tipo di argomenti non tanto.
    Capisco che è un tasto molto delicato e perciò non voglio e non posso prendere una posizione netta.
    Infatti quello che non riesco a capire è come fai ad essere così sicura sul definire il giusto e lo sbagliato – bene o male.
    Io contesto (è una parola fin troppo grossa..) solo quello.
    Il fatto di giudicare.
    Non riesco ad essere così d’accordo con te soltanto per questo motivo.
    Gesù non sarebbe stato così categorico…io credo …
    Bisogna coltivare di più l’accoglienza sennò la Chiesa o il Cristianesimo, ancora peggio, perderà tutta la sua credibilità.
    Lo dico da madre di due ragazzi che non riesco ad avvicinare alla Chiesa solo per questi motivi qui..

    ..forse questi preti cercano di andare in questa direzione.
    Un saluto
    Betta

    1. Lucia Frigerio

      Carissima Betta, Gesù non è stato categorico, di più. E con lui gli Apostoli che lo hanno seguito. E per difendere la Verità hanno dato la vita. Non si giudicano le persone in sé, ma le azioni malvage per forza bisogna giudicarle. C’è il Bene e il male, le vie di mezzo non esistono. E bisogna scegliere. La Sacra Scrittura è chiarissima: in Genesi si afferma che maschio e femmina Dio li creò. In Levitico viene proclamato l’abominio degli atti omosessuali. In diverse lettere, San Paolo, a meno che non si voglia mettere in discussione pure lui, spiega chiaramente quale sarà la fine di chi pratica il male, in diverse sue forme. Un metro di giudizio per forza lo si deve avere, e quello giusto è sicuramente quello di Gesù, che è la Verità in persona. Non è facile ovviamente seguirLo, lo dice Lui stesso. Ma o lo si ama e per amore, soltanto per amore, si ama e osserva la Sua Legge, oppure si può benissimo scegliere di stare dall’altra parte. Ma sicuramente la Chiesa non deve scendere a compromessi pur di fare nuovi adepti. Ne va della salvezza delle anime! E nonostante tutta questa accoglienza indiscriminata, questa Chiesa in uscita, nonostante tutto questo dialogo ed ascolto, le Messe sono sempre più disertate. Gesù agli Apostoli ha detto di evangelizzare, ma se in una città non sarebbero stati ascoltati, di scuotere la polvere dai loro calzari e di andare altrove, anche per far capire a chi non li ha accolti il loro errore. È la Verità(Gesù) che va proclamato, non i nostri desideri viziati dal peccato originale e pretendere che essi stessi cambino la Verità a nostro favore: a noi accoglierLo(e ti assicuro che anche i tuoi figli, come è successo a me in tarda età, ne gioverebbero in felicità piena e pace del cuore), seguirLo ed amarLo.

      1. Betta

        Cara Lucia,
        Rispondo a te e ti ringrazio per il tempo che mi hai dedicato.
        Sei stata molto gentile.
        E contemporaneamente ringrazio e rispondo anche a tutte le altre risposte al mio commento, anche quelle un po’meno gentili.
        Io non sono nessuno, e molto umilmente mi accingo a dire la mia, non ho nemmeno una cultura così ferrata come voi sulla nostra religione.
        In tutti i casi riesco a capire quali siano gli “atti impuri” da cui occorre prendere le distanze.
        Il bene e il male lo riconosco.
        Credo che l’amore e dico amore e non l’atto sessuale o erotico che chicchessia può fare (anche una coppia etero) sia amore, punto.
        Non dico che questo fatto debba essere benedetto dalla Chiesa, però il fatto che se ne parli è per tutte quelle persone, magari molto credenti che si trovano in quella situazione affinché non si debbano sentire dei dannati a prescindere.
        Prendere questa posizione netta così ecco, mi sembra troppo.
        Per fortuna la Chiesa siamo noi.
        E possiamo fare la nostra parte.
        Non si può non ascoltare questo grido.

        1. Francesco Paolo Vatti

          Gentile signora, credo che benedire le persone sia una cosa. Benedire pubblicamente l’unione di due persone sia un’altra. Può darsi benissimo che si tratti di persone che si amino, restando caste. Ma allora, perché chiedere una benedizione come coppia?
          Non si può non tenere conto di quello che succede per atti compiuti pubblicamente. Un sacerdote mi raccontava di coppie di fidanzati che si facevano dare una benedizione e poi dicevano di essere sposati. In questo caso, una benedizione pubblica di una coppia di persone dello stesso sesso suonerebbe come un avallo dell’omosessualità, portando in errore altre persone…. Direi che questo andrebbe evitato con cura….

    2. Francesco Paolo Vatti

      Il bene e il male sono scritti a chiare lettere nelle Sacre Scritture e nel Catechismo della Chiesa cattolica.

    3. @Betta cerchiamo di fare chiarezza sulla questione “giudizio”.

      Il Vangelo e non solo, è molto chiaro sulla questione del giudizio quando questo è rivolto alle persone e a quello che potrebbe essere considerato il loro animo, ma qui non si parla di questo e ti cito un unico passo molto chiaro:

      «L’uomo naturale però non comprende le cose dello Spirito di Dio; esse sono follia per lui, e non è capace di intenderle, perché se ne può giudicare solo per mezzo dello Spirito. 𝐋’𝐮𝐨𝐦𝐨 𝐬𝐩𝐢𝐫𝐢𝐭𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐜𝐞 𝐠𝐢𝐮𝐝𝐢𝐜𝐚 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐜𝐨𝐬𝐚, senza poter essere giudicato da nessuno.» (1Corinzi 2,15).

      Questo è esattamente il giudizio che compete al Cristiano, cioè a coloro che illuminati dallo Spirito (non l’Uomo della carne) non solo può ma DEVE avere discernimento e giudizio tra il Bene e il Male, non solo in proprio favore, ma nella sua funzione profetica, sacerdotale, anche in favore di chi è nell’inganno e nell’errore. sottrarsi a questo esercizio di giudizio, può essere molto grave per sé e per coloro che dio ci ha posto accanto.

      Da qui si passa al problema seguente… Veramente hai dubbi su dove stia il Bene o il Male in questo preciso contesto?
      Veramente credi ci possa essere del bene in una relazione omoerotica con tutte le sue contraddizioni e carico di peccati, un bene tale da essere benedetto non da chicchessia, ma dalla Chiesa o da suoi Ministri (e come vedi non parlo della singola persona)?
      Allora veramente bisogna ripartire veramente dalle fondamenta anche scritturali partendo dalla Genesi… e non mi metterò certamente io qui a farti una catechesi.

      Cerca per il tuo bene di uscire presto da questi malefici dubbi rivestiti di buoni propositi, ritornando alla sana dottrina dei Padri e inizia a praticare il sano giudizio (discernimento) tra il Bene e il Male.
      L’unico buon proposito che possiamo avere è di amare Cristo con tutta la nostra forza, con tutta la nostra mente, con tutto il nostro cuore, amando il Prossimo nella Verità (dicendo la verità) perché la Verità rende liberi… liberi coloro che la ricevono e magar invisi e perseguitati coloro che la proclamano, ma mi pare che Nostro Signore sia non a caso stato crocifisso per questo.

      «Questo affinché non siamo più come fanciulli sballottati dalle onde e portati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, secondo l’inganno degli uomini, con quella loro astuzia che tende a trarre nell’errore.» (Efesini 4,14)

    4. Maria

      @ Betta
      Per distinguere il bene dal male bisogna pregare molto e chiedere per sé e per i propri cari la purezza del cuore. “Beati i puri di cuore – predicava Gesù – perché vedranno Dio” E Salomone diceva “implorai, e venne in me lo spirito di sapienza” (Sapienza 7,7)
      “Chiedete e vi sarà dato” l’ha detto pure Gesù e si riferiva soprattutto ai doni dello Spirito.
      La luce di Dio è uno spartiacque che non lascia nella confusione.
      Anche il ‘Padre nostro’, nell’ ultima invocazione, ci fa chiedere di essere liberati dal male. E l’errore è un male.

  18. Cristina Leonelli - Perugia

    Che Dio ti benedica Costanza. Ogni tua presa di posizione mi conforta. Prego per te e per tutti noi che cerchiamo di restare saldi e con gli occhi ben aperti nella nebbia che avanza..

    1. Giovanna

      Concordo su tutto e penso che un cristiano che cerca di ascoltare veramente Gesu’ non possa che concordare.

      1. Andrea

        Con questo Pontificato c’è da rimpiangere papa Borgia, e c’è troppo rispetto umano per Jorge Mario Bergoglio , cos’altro dobbiamo vedere e ascoltare prima di ammettere che sta demolendo in modo astuto e scientifico la chiesa?

  19. Rosa

    A cattivo re, consiglier malvagio.
    Trovatemi un consigliere di papa Francesco che si persona retta.
    Tutto qua.

  20. Silvio

    Ciao Costanza, condivido tutto quello che hai scritto. Ho subito pensato anch’io che il male non possa essere benedetto, può solo essere esorcizzato, dunque allontanato da chi ne è pervaso per colpa propria o del Nemico.
    Ritengo che, qualora si arrivasse all’eresia, o meglio apostasia, della benedizione del male, dovremo opporci fermamente, anche con manifestazioni davanti alle chiese in cui si compisse tale scempio.

  21. Maria Cristina

    La mancanza di chiarezza sulle Verità del Vangelo fa male a tutti!!! Le ambiguità nel girare intorno ai problemi reali per avere consensi e far sì accettare da tutti , fa male a chi con grandi sacrifici e dolori segue la via di Gesù’ ma finirà come diceva il nostro caro Papa Ratzinger: resteremo in pochi .. ma la Chiesa di Dio risorgerà . Mi viene da pensare che erano in 12….
    Grazie , Cristina

  22. Luciano Utrini

    Completamente d’accordo.
    Un mite consiglio che mi è sempre parsa una camomilla per bambini è invece di una importanza che è difficile sopravvalutare: “volersi bene… essere in pace con sé stessi”.
    La ‘mission impossible’ di Gesù Cristo è stata ed è ancora questa: renderci edotti
    del fatto che ciascuno di noi – ognuno suo modo – sta scherzando col fuoco, nel senso che la vera separazione diabolica ha origine dentro di noi… ce la portiamo dentro alla nascita… la vera separazione è quella da noi stessi come Dio ci chiama ad essere (e che non perde occasione di ricordarci in mille modi)… Una separazione tale che la nostra vita incarnata in un corpo-mente prodigioso può essere vissuta da chi la abita, come se fosse una Ferrari con cui fare corse pazze e vincere gran-prix e trofei di ogni tipo (tanto per restare a livello di metafora).
    Infatti, non è che gli eterosessuali, solo per quesa loro condizione – se la passino molto meglio, ma certo, a mio parere empatico (ho amici omo), la condizione omosessuale nasconde una violenza più evidente e profonda di altre rispetto a se stessi, rispetto a quella pace intrinseca che sola può portare pace anche all’esterno, nel tempo e nello spazio.

  23. cesare

    Cara Costanza, sono suo lettore da anni.

    Riusciamo a capire che quanto accade non può essere da Dio!? o NO?
    La logica suggerisce semplicemente che la Chiesa non può insegnare a infrangere i comandamenti di Dio. Pertanto Bergoglio non può esser papa, ma è anti-papa, dato che è stato eletto in un conclave invalido convocato a Papa vivo e NON-DIMISSIONARIO, Benedetto XVI, che non ha mai abdicato (non essite alcun atto in tal senso a firma sua, ma solo una dichiarazione anzitempo, rimasta poi tale – come mai vestiva di bianco e si firmava PP Benedictus XVI impartendo la benedizione papale?).
    Può prendere in considerazione l’ipotesi che il giornalista Andrea Cionci abbia ragione, nel suo libro Codice Ratzinger?
    Capisce cosa c’è in ballo? perché mi sembra che a parte qualche svenvole parola, poi non si voglia prendere atto della realtà e delle promesse di Cristo alla sua Chiesa.

    Comunque, che ciascuno segua chi vuole, però poi non ci lamentiamo, va bene?! Non se ne può più di cattolici che sono scioccati dal fatto che il demonio e si suoi figli vogliono il male. Cosa crediamo che persegua il diavolo!? Per piacere!

    Si prenda dei minuti per guardare questi due video, per piacere:
    https://youtu.be/oxaW6Yd5oDM
    https://youtu.be/_4qEahnOJLU

  24. Costanza Miriano

    Ciò che mi addolora (o mi fa ridere, a volte) di certe cosiddette “aperture” di diversi esponenti delle gerarchie, è – detta in soldoni – che loro immaginano che la Chiesa venga percepita come rigida, e si sforzano di ammorbidirsi per non perdere la gente. Pensano che il mondo desideri tanto che certe condotte siano ammesse e approvate, e credono che una volta ammorbiditi i comandamenti avranno conquistato la gente, che magari tornerà in Chiesa, crederà all’amore di Dio. Alcuni pastori ci credono davvero, anche a causa della lor età avanzata, altri sono in squadra col nemico, temo.
    Purtroppo però la realtà è che la gente – sto ovviamente generalizzando – sempre di più se ne frega altamente di quello che dice la Chiesa, su temi come la sessualità, la vita, ma anche la gestione dei soldi, insomma, su ciò che ci tocca da vicino. I lontani incassano l’apertura, ma non è che questo faccia venire loro voglia di pregare, di andare in chiesa. Serve solo a dire “va bene così, lo dicono anche loro adesso” e se ne tengono bene alla larga, perché come Groucho Marx “non vorrebbero mai far parte di un club che accettasse tra i suoi soci uno come loro”.
    La Chiesa è sempre meno rigida, ma sempre più irrilevante e sempre più vuota. “Peccato”, “misericordia”, “indulgenza”, sono parole che ai più non dicono nulla.
    Non ho la ricetta per riempirla di nuovo, però vedo che le proposte più attraenti, e gli ordini con più vocazioni, sono quelli che richiamano a una misura alta della vita. la Verità è che l’uomo è fatto per Dio, e il suo cuore non riposa che in Lui, il cuore vuole la Verità dell’uomo, non le versioni edulcorate.

    1. Lucia Frigerio

      Carissima Costanza, concordo pienamente con il fatto che non è apostatando o addolcendo il Vangelo che si tornino a riempire le Chiese, anzi! E nemmeno io ho la ricetta. Ma anche se ci sono magari sacerdoti anziani aperturisti in buona fede, credo che a livello di alta Gerarchia, chi più di loro dovrebbe conoscere la Sacra Scrittura e confermarci nella Verità? Temo che ci sia proprio poca buona fede in ciò a cui stiamo tristemente assistendo

    2. Nunzia

      “Purtroppo però la realtà è che la gente – sto ovviamente generalizzando – sempre di più se ne frega altamente di quello che dice la Chiesa, su temi come la sessualità, la vita, ma anche la gestione dei soldi, insomma, su ciò che ci tocca da vicino”.
      Non credo tu stia generalizzando è proprio così. Quali le prove? Semplice. E’ sufficiente osservare la percentuale di alcune consuetudini: quanti ragazzi continuano a frequentare la chiesa dopo l’iter catechetico? Quanti seguono il Magistero cattolico sulla sessualità, contraccezione, rapporti prematrimoniali, unioni di fatto, ecc. ?
      La ricetta per riempire le chiese e convincere le persone a cambiare modalità di vita non ce l’ha nessuno tanto meno i preti che interpellati non sanno cosa rispondere. La ragione di questo conclamato disinteresse è perché pochi credono e ovviamente non hanno fede e vivono secondo il loro sentire. Certo può non piacere, ma la realtà è questa.

    3. Francesco Paolo Vatti

      La cosa giusta, secondo me, la disse al paese di mio nonno il vescovo di Siena: se la Chiesa si mette a fare la onlus, non può che perdere. Il mondo le onlus le fa meglio, ha più competenze. Una Chiesa che rinuncia ad annunciare il messaggio di Cristo risorto che interesse può suscitare? Il dire che va tutto bene non può neppure creare una curiosità… Il rischio grosso è che più che avvicinare i lontani si allontanino i vicini (e quello che leggo qui sembra in parte almeno confermarlo)!

      1. Vale

        Ma ospitare 20mila dei circa 95mila migranti(Per così dire) rende molto alla Caritas.
        Come ricordava er cecato, ( massimo carminati) questo businnes rende più della droga.

    4. Marina

      Gentile Costanza, ottima osservazione! Ho notato che questo è un tema su cui insiste molto, e purtroppo a ragione. Un saluto

    5. Luthien

      Spesso mi chiedo perché certi sacerdoti. siano diventati tali. Non traspare né dalle parole , né dagli atti amore a Gesù e alla Chiesa. Come si può trasmettere ciò che non si vive?
      Gesù è il grande dimenticato, sembra quasi tirato in ballo per giustificare tutto e il suo contrario. La Chiesa si sta perdendo perché parla troppo di sé e gira intorno a sé, invece di fare l’unica cosa necessaria: affidarsi a Cristo e condurre a Lui.
      E’ vero :le Chiese sono vuote, nessuno ha la ricetta per tornate a riempirle. Ci addolora, viviamo in un deserto spirituale, morale ed umano, ma la soluzione non è diventare la brutto copia della comunione anglicana.
      Io, per prima, debbo. tornare a Gesù, alla preghiera a al digiuno perché Lui faccia, apra i cuori induriti ed illumini le menti.
      La chiesa agli assetati offra Gesu e i suoi tesoro spirituali , spesso celati agli stessi fedeli
      A me, aglui uominidi Chiesa , ai membri del sinodo, al prefetto, ricordo una data : 6 maggio 1527.

    6. Luca Del Pozzo

      https://www.repubblica.it/cronaca/2023/07/09/news/il_capo_dellex_santuffizio_piu_potere_alle_donne_e_la_chiesa_sulle_coppie_gay_non_puo_solo_proibire-407119159/
      E’ proprio così. Nella mia piccola esperienza posso testimoniare che ciò che attraeva di s. Giovanni Paolo II, ciò che faceva sì che milioni di ragazzi come me all’epoca lo seguissero per seguire Cristo, era esattamente questo: non faceva sconti a nessuno. Non abbassava l’asticella del Vangelo alla statura della poca fede delle persone, la aiutava le persone ad elevarsi alla statura del Vangelo. E pazienza se qualcuno o anche molti storcevano il nasino e alzavano sopraccigli o contestavano apertamente. Se ne fregava altamente e andava avanti per la sua strada. Questo è il Vangelo, ti piace? Sì, bene, seguilo e sarai felice. Non ti piace? Spiacente, quella è la porta, vai pure per la tua strada. Adesso, cioè grosso modo dal 2013, la musica è cambiata nella pia illusione (pia a pensar bene, che a pensar male si fa peccato però,,,) che abbassando l’asticella la gente si innamori di nuovo di Cristo. Il risultato è che sotto Giovanni Paolo II (come pure con Benedetto XVI anche se con gradazioni differenti) le chiese e le piazze e anche i seminari (mi riferisco in particolare alle vocazioni nate nei movimenti e carismi ecclesiali) erano strapieni. Ci sarà un motivo o no? Anche per questo non si capisce come possano davvero credere che proporre un Vangelo a misura d’uomo sia la strada maestra (tanto più, per dire, in Germania, dove il protestantesimo non mi sembra gode di ottima salute, anzi) quando oltretutto s. Paolo dice chiaramente che “il Vangelo non è modellato sull’uomo”. A meno che non ci sia dietro un disegno altro, un disegno che non punta a cristianizzare il mondo ma mondanizzare la chiesa, a renderla più umana (troppo umana, direbbe Nietzsche), solidale, accogliente, fraterna, eco-sostenibile, che dialoga con tutti (massoneria compresa), eccetera eccetera. Che però con la Chiesa di Gesù Cristo – di quel Gesù che tanto politicamente scorretto era che l’hanno messo su una croce – non avrebbe nulla a che vedere essendo piuttosto una chiesa anti-cristica, con tutto ciò che ne consegue.

    7. Laura

      Ciao cara Costanza, grazie per il tuo pensiero umile e vero che ci incoraggia nella parresia.

      Ti abbraccio fortissimo ❤️

  25. Francesca Carpita

    Grazie Costanza per la tua chiarezza e coraggio!
    Mi trovi totalmente concorde!

  26. Daniele

    L’articolo evidenzia una contraddizione logica: la Chiesa non può, da un lato, considerare l’omosessualità un peccato e, dall’altro, benedire le coppie gay.

    La verità – che si fa finta di non vedere – è che l’idea che l’omosessualità sia un peccato, una condizione “oggettivamente disordinata”, come dice il Catechismo, ormai non è condivisa più quasi da nessuno, nemmeno all’interno della Chiesa. Nemmeno la maggior parte dei preti, dei vescovi, nemmeno il Papa ci credono più.

    Solo che modificare il Catechismo è impegnativo, difficile e richiede un coraggio, una coerenza e un’onestà intellettuale che la Chiesa non ha. Quindi si preferisce eroderlo dall’esterno, a poco a poco. Fino a quando arriverà il giorno in cui la modifica diventerà inevitabile, si imporrà per forza propria e ci si domanderà perché non sia stata fatta prima.

    1. Valeria Maria Monica

      @Daniele, hai preso un abbaglio colossale su quello che è il senso e lo scopo della Chiesa cattolica.
      La Chiesa non è stata istituita da Cristo per fare da eco alle mutevoli idee del mondo, ma per portare agli uomini di tutti i tempi la Verità di Gesù Cristo, Figlio di Dio, Salvatore.

      Invece sono d’accordo con la tua osservazione che la Chiesa non può allo stesso tempo affermare che gli atti omosessuali sono inteinsecamente disordinati (=peccato) e nello stesso tempo benedire liturgicamente le coppie gay.
      Però, pur concordando sulla premessa, arrivo alle conclusioni opposte alle tue: per me è evidente che NON POTRÀ MAI BENEDIRE LE COPPIE GAY senza tradire la Verità .
      Il mondo non è d’accordo?
      “Frankly, my dear, I don’t give a damn”

    2. Lucia Frigerio

      Caro Daniele, spero invece molto vivamente(anche se purtroppo però temo avverrà, anche se poi Cristo ci ha detto che le porte degli Inferi non prevaranno) che non arriveremo al punto in cui sarà inevitabile la modifica del Catechismo della Chiesa Cattolica sugli atti omosessuali. È tutto un problema di Fede: “quando il Figlio dell’uomo tornerà sulla terra, troverà ancora la Fede?” Il mondo fa senza Dio, buona parte della Chiesa(ricordiamo papa Paolo VI e il fumo di Satana dentro la Chiesa stessa) va dietro al mondo assecondandolo in tutti i suoi errori e vizi proprio perché intrisi di peccato, dal peccato originale, e senza la Grazia di Dio(attraverso l’Eucarestia, ecco perché consigliare quella quotidiana a tutti è fondamentale, i Sacramenti soprattutto la penitenza, la preghiera, il digiuno) nulla può l’uomo. Va riorientata l’intera nostra vita a Lui, come ci insegna oggi San Benedetto nella Sua festa. E allora verrà naturale amare il Signore, ascoltare e osservare, per amore, la sua Legge e la Sua Parola, chiarissima e che ci orienta al Bene, l’unica cosa che conta veramente per salvarci l’anima. È proprio un problema di Fede e di ascolto di quanto il Nostro Sommo Bene, Gesù Cristo, Verbo di Dio, ci dice ogni giorno.

      1. Francesco Paolo Vatti

        Non credo che il Catechismo verrà modificato. Credo che si tratti di un atto di Magistero per il quale c’è l’infallibilità e, dunque, non credo che verrà effettivamente toccato in tal senso. Ma ce ne sarebbe bisogno?

        1. Non penso che il Catechismo sia infallibile in quanto tale, non per nulla lo modificano abbastanza spesso.
          E’ sicuramente infallibile ove riprende il Magistero Ordinario Universale, ossia le verità di fede da sempre annunciate dalla Chiesa.
          Ho l’impressione che se, Dio non voglia, dovessero modificare i paragrafi sull’omosessualità molti si conformerebbero, per non essere considerati scismatici…

          1. Francesco Paolo Vatti

            Può darsi che abbia ragione. Ma, se ce l’avesse, che senso avrebbe un catechismo che non sia permeato dall’infallibilità?

            1. Il Catechismo è infallibile laddove riprende con chiarezza verità di fede (Magistero Ordinario Universale). Però in pochi anni ha subito non pochi cambiamenti e non solo di forma, come fa a essere infallibile in ogni sua parte?
              Peraltro la non infallibilità non implica automaticamente l’errore.
              Per esempio sull’omosessualità, prima diceva che era “innata”, il che è quantomento ambiguo perché può suggerire che (absit) sia creata da Dio. Tesi peraltro accolta dal mondo LGBT. Come la mettiamo? Mi dica lei

            2. Aggiungo che il Catechismo è essenzialmente uno strumento pastorale, per annunciare le verità di fede conosciute e non pretende di proclamare nuovi dogmi. Per cui, mi sembra, è infallibile laddove sussistono le condizioni del Magistero Ordinario Universale.
              I documenti della Chiesa non si dividono in “infallibili” ed “errati”, c’è una gradualità per cui una buona comunicazione pastorale non è di per sé un dogma di fede. Altrimenti dovremmo pensare che ogni parola del papa abbia lo stesso peso del Vangelo, il che sarebbe in contraddizione con la stessa definizione di infallibilità papale del Concilio Vaticano I

            3. Luigi

              “Può darsi che abbia ragione. Ma, se ce l’avesse, che senso avrebbe un catechismo che non sia permeato dall’infallibilità?”

              Nessuno.
              Appunto quanto perseguito impugnando la verità conosciuta da millenni sui concetti di “guerra giusta” e “pena di morte”…

    3. Gian Piero

      caro Daniele , sai perchè non ci credono più?
      perchè la Chiesa e’ letteramente infestata da omosessuali ,a tutti i livelli, i preti i teologi e pure i vescovi e i cardinali. ci siamo forse scordati del caso McCarrick ?
      si è svelato un abominio della desolazione : si è svelato che ai vertici della
      Chiesa cattolica in America c’era un omosessuale predatore, e’ stato per decennii il più potente cardinale americano !E tutti sapevano quel che faceva ma nessuno diceva nulla, e aRoma rrivavano vagonate di soldi dalle raccolte fondi del Mccarrick!
      Come è possibile che i potenti nella Chiesa non si siano resi conto per decenni dell’infiltrazione a tutti i livelli degli omosessuali clericali?
      E ora pian pianino , con astuzia, arriveranno a sdoganare il”loro” peccato” .
      James Martin crdetemi non lo fa’ tanto per le povere coppie gay di fedeli normali che si sentono discrimineti ma lo fa per stesso e per i suoi compari.
      solo pochi vescovi e cardinale africano hanno ilcoraggio di dire la verità: cari fedeli la Chiesa cattolica si è trasformata nella più grande l.obby gay delm ondo!

  27. Francesca LR

    Scusate l intervento ma non vi sembra che i peccati di tipo omosessuale siano sempre quelli che più di tutto vengono stigmatizzati, mentre di molti altri peccati (per esempio negare la giusta mercede a chi lavora, che grida vendetta al cospetto di Dio esattamente come l omosessualità) si parla molto meno ? .Eppure tutti noi sappiamo che in questa nostra Italia la stragrande maggioranza dei giovani viene sottopagata per il lavoro , a livelli mai raggiunti prima. Capisco che parlare di omosessualità costi poco e fa sempre audience . Ma c’è anche altro ! Parliamo per esempio con lo stesso tono della sessualità tra coppie non sposate. È illecita esattamente come l omosessualità …ma mi sembra ben sopportata e mai stigmatizzata nello stesso modo. E soprattutto mai con gli stessi toni apocalittici.

    1. Maria

      Mi hai fatto sorridere…
      Il contratto di lavoro non si porta all’altare perché sia benedetto.
      Qui invece si parla di due dello stesso sesso che vanno a chiedere a Dio di benedire il loro peccato. Dio benedice l’opera sua, il matrimonio etero, non quella dell’Avversario suo. E’ il diavolo infatti la causa di ogni nostro guasto, fisico, psicologico, o spirituale
      È vero che essendo un tema sensibile suscita più reazioni ma la povertà monetaria non è affatto più grave di quella morale. Meglio poveri e sani.

    2. Luigi

      Forse questo avviene perché, nonostante tutto, non c’è ancora nessun chierico che apertamente benedica l’oppressione del povero o la negazione della giusta mercede all’operaio.

      “Guai a coloro che chiamano
      bene il male e male il bene,
      che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre,
      che cambiano l’amaro in dolce e il dolce in amaro.”

      1. Francesca LR

        Resta il fatto che alcuni argomenti/peccati restano nascosti, forse perché a volte commessi dagli stessi lettori/commentatori di tanti social e blog cattolici. Trovo che tutto questo sia molto ipocrita, ci si scaglia sempre contro bersagli facili e “terzi”, meno spesso contro i peccati che noi stessi nascondiamo ben bene e che tutto sommato ci vediamo solo col confessore.

        1. Francesco Paolo Vatti

          Non vorrei essere scortese, ma la sua critica mi pare un po’ fuori bersaglio… Qui si parla di un vescovo (quasi cardinale) che sembra che voglia dire a persone che commettono un certo peccato che quello non è più peccato. Ovvio che la cosa crea sconcerto! Ma mi lamenterei anche di un vescovo (quasi cardinale) che dicesse che rubare non è più peccato o che è giusto sfruttare la gente….

    3. @Francesca LR, perfettamente d’accordo, ma ti pare che non solo in chiesa ma anche nella società qualcuno inviti o insegni a rubare o defraudare delle giusta mercé chi lavora? Qualcuno si azzarda a dire che è bene (al di là che ci sia chi lo fa)?

      Sessualità fuori del Matrimonio, grandissime ombre grigie soprattutto nella prassi, nel lassismo (anche delle famiglie in primis, diciamocela tutta…), nella direzione spirituale, ma anche qui, non mi pare esista il “partito” del “benedite i rapporti prematrimoniali”, gli adulteri, lo scambismo, la pornografia, ecc, ecc.

      L’attenzione sul tema potrà sembrare “pruriginosa” o “bigotta”, ma solo se si resta in superficie e comunque sarebbe una enorme crepa in una diga (la diga è si un muro, ma nasce per un preciso scopo e per un bene comune) che si trascinerebbe dietro di tutto nel suo inevitabile crollo.

  28. Si è parlato spesso (o non tanto spesso) della cosiddetta “finestra di Overton”, applicata alla società, ma mi pare che, non certo da ieri, lo stesso perverso meccanismo venga applicato nella nostra, ferita, oltraggiata, Santa Chiesa.

    1. Vale

      Che poi la finestra di overton la aveva anticipata s.agostino.
      A forza di vedere tutto si finisce per sopportare tutto
      A forza di sopportare tutto si finisce per tollerare tutto
      A forza di tollerare tutto si finisce per accettare tutto
      A forza di accettare tutto si finisce per approvare tutto
      (Cito dal sito unavox)

  29. Carmela Mastrangelo

    Grazie per aver detto le cose chiamandole con il loro nome corretto e ricordando che il male resta mela e non si può benedire senza tradire nostro Signore. Voglia lo Spirito Santo illuminare il cuore di certi pastori che pastori non sono.

  30. michele chiaramida

    Tutto pienamente condivisibile. Ma…

    Ma ci rendiamo conto che ci stiamo rivolgendo al prefetto sulla dottrina della fede sollecitandolo circa la non opportunità di benedire coppie omosessuali????
    Sembra quasi un film di fantasia…

    Sinceramente , gentile Costanza, non credo sia possibile riconoscere la legittimità di questo pontificato, e quindi delle nomine conseguenti, e nello stesso tempo muovere critiche su questioni così fondamentali.
    Mi sembra che in questo modo, in maniera latente, e a piccole invisibili dosi, venga a minarsi il dogma dell’infallibilità del papa facendo diventare ‘normale’ criticarlo se dice cose non conformi alle convinzioni personali.
    Ripeto. Se colui che siede sul trono
    di Pietro è davvero papa, allora parla e agisce sotto il discernimento per opera dello Spirito Santo. Tutto quello che dice, azioni, nomine, pronunciamenti, etc. debbono essere presi come assoluta verità. E se questo va contro le nostre convinzioni, siamo noi a sbagliare semplicemente perché noi non siamo il papa.
    Un vero cattolico non critica MAI il papa e tanto meno i ministri da lui nominati.
    Se invece mons. Bergoglio non è il legittimo papa perché Benedetto XVI non ha mai validamente abdicato, cambia tutto.
    Siamo in sede vacante, siamo stati sempre fedeli all’ultimo
    Papa, ancorché in sede impedita, non abbiamo mai contravvenuto al dogma dell’infallibilità.
    E queste ‘stravaganze dottrinali’ sono semplicemente la diretta conseguenza che colui che siede illegittimamente sul trono petrino, è sempre stato un semplice vescovo (ancorché vestito di bianco, vedi profezia di Fatima) e parla a titolo personale, non a nome di tutta la chiesa e soprattutto non è assistito dallo Spirito Santo.
    Mi sembra così semplice e lineare che non capisco davvero la posizione dei cosiddetti ‘una cum’.
    Mi scusi la franchezza ma sentivo davvero il bisogno di dirlo.
    le auguro un buon lavoro

    1. Francesco Paolo Vatti

      Dunque, secondo lei, un buon cattolico dovrebbe anche tifare San Lorenzo a calcio e per la nazionale argentina, visto che il Papa è tifoso di queste squadre ed è infallibile?
      Il dogma dell0’infallibilità del Papa non riguarda tutto ciò che gli salta in mente di dire, ma è definito molto strettamente. In particolare, sicuramente non riguarda le nomine. Per quel che mi risulta, neppure in ambito politico è infallibile. Va ascoltato comunque, gli si deve obbedienza, ma non è proibito criticare alcuen sue scelte, né trovarne più vicino uno di un altro.

      1. michelechiaramida

        Non fino al punto di annullare de facto la Humanae Vitae, o benedire coppie omosessuali, in aperta contraddizione con l’insegnamento secolare della chiesa cattolica.
        Il papa legittimo è sempre e comunque assistito dallo Spirito Santo e non può assolutamente insegnare menzogne.
        Dunque se lo fa non è papa.

        In ogni caso Bergoglio non è papa perché benedetto non ha mai abdicato. Tutto ciò che c’è di criticabile nelle sue determinazioni discende dal fatto che lui non ha il munus petrino.
        Qui non si tratta di muovere qualche appunto sulla opportunità o meno di qualche nomina o qualche dichiarazione ambigua.
        Qui si toccano punti fondamentali della dottrina e del magistero ecclesiastico.

        È singolare che molti cristiani preferiscano andare contro il dogma dell’infallibilità piuttosto che aprire gli occhi sulla realtà di ciò che stiamo vivendo.

  31. Marina Umbra

    Cara Costanza grazie per il tuo coraggio. Faccio una profezia. Così come per i fedeli del Summorum Pontificum hanno chiuso le porte di San Pietro per l’annuale pellegrinaggio (aperte ad ereticie e pubblici peccatori), ho paura che lo faranno pure per il tuo incontro del Monastero WIFI. D’altra parte se così poco misericordiosa con il peccato mortale! Cattiva! Con immutabile affetto e stima.

  32. Marco

    Basterebbe che qualcuno di voi avesse un figlio o una figlia omosessuale per rendersi conto che avete sprecato una vita a maledire situazioni che non conoscete. Due omosessuali possono vivere una meravigliosa vita di fede e come tali essere benedetti da Dio e dagli uomini.

    1. Alda

      « …Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s’addiceva al loro traviamento. E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balìa d’una intelligenza depravata (Lettera ai Romani, 1,24-28).
      Questa gente non ha scampo davanti a Dio

      1. Lucia Frigerio

        E soprattutto cara Alda, si capisce che senza Dio l’uomo è capace di tutto, anche di compiere il male in tutte le sue forme. Grazie di avercelo ricordato con questa preziosa lettura, che mirabilmente spiega la situazione di decadenza morale e di Fede, appunto, in cui oggi siamo.

        1. Maria

          San Paolo sapeva quello che diceva, è ovvio . Ma tanti sacerdoti, uno in particolare che ho conosciuto, non si accorgeva di stare nel materialismo e quindi nell’ateismo.
          Praticamente, da quello che aveva letto chissà dove, ogni sensazione sentimento, pulsione, ha un’origine fisica. Tutto dipende da ormoni ed altri “ingredienti” chimici. Di questo passo si arriva facilmente alla conclusione di una situazione ‘naturale’ diversa e terza rispetto alla tradizione. E l’anima? E il peccato? La tentazione?
          Se il delitto è causato da quell’ormone, il furto da quell’altro ormone, i peccati sessuali da un ‘altra causa fisica… è finita la libertà e la responsabilità.
          Bisogna ritornare a dire col profeta Davide “Crea in me, o Dio, un cuore puro”

    2. Francesco Paolo Vatti

      Non si tratta di maledire una persona, ma di non benedire il suo errore.

  33. Marina Umbra

    Marco a me è capitato. La mia meravigliosa figlia era incappata nelle ideologie LGBT. Gli ho detto …ti amerò per sempre ma quella è una strada che porta infelicità…L ho affidata a San Giuseppe ed al Cuore Immacolato di Maria. Farà le sue scelte ma io non ho taciuto la Verità perché la amo…come la Chiesa con tutti i peccatori. Con me lo ha fatto!!!

    1. Francesco Paolo Vatti

      Marina Umbra: e in questo modo sta cercando di portarla fuori da una strada che la mette in pericolo!

  34. Prov

    Povera Costanza… Lei ci prova, con tutta la buona volontà, a starne fuori… Fa di tutto per occuparsi di altro, soprattutto di cose serie, che tutti i cattolici, i credenti e comunque tutti coloro che sono animati da buona volontà non possono non apprezzare… ma non basta!

    Eh, no… Non basta. Sempre più di frequente la tirano per un braccio dentro questioni di sostanza sulle quale sorvolare è difficile. Lei non vorrebbe, ma ci cade dentro!

    Allora la ‘senti’ scrivere in modo corretto e rispettoso… ma le tocca proprio scrivere qua e là qualche concetto ‘pericoloso’ che non passerà inosservato. Le gocce proprio! Come può starsene zitta da una parte e recitare il ruolo politicamente corretto della cheerleader di turno, ad uso e consumo di un sistema che non appare così convincente come un tempo?

    Povera Costanza… Sono certo che in certi ambienti faranno già finta di non conoscerla o di averla mai conosciuta… L’oblio sarà la ‘cura’ migliore, pensano. Senza clamore, tanto tutti dimenticano.

    L’obliterazione si addice non solo al biglietto del team.

    Costanza… come?

    1. Alda

      Mmmmmm…..lei sa tanto di LGBTQRST
      …di quelli scornati…
      Eh si, la Verità fa male….

    2. Lucia Frigerio

      Grazie Costanza! Continua a lavorare, senza troppa visibilità, per la Verità e l’affermazione del Regno di Cristo. Grazie per fornirci motivi di riflessione, e strumenti di Dio, che ci aiutano a rimanere saldi e perseveranti nella Fede, innamorati della bellezza del Vangelo e di Gesù Cristo. I tuoi libri, consigli e condivisioni del cammino con il Signore, il Monastero Wifi un’occasione imperdibile di preghiera, Adorazione, e crescita spirituale, guidata da autentici Ministri del Signori, appassionati di Dio e della salvezza delle nostre anime. Che te ne renda ampiamente merito e ti benedica, sempre e per sempre!

  35. Marina Umbra

    Caro Prov…non ci dimenticheremo di lei che ha più coraggio e sapienza di moltissimi porporato. Quanto al ruolo da cheerleader …non sai niente di lei. …

    1. Prov

      Ma perché mi date ragione così in fretta?
      Anche io ci provo a dire altro e poi… trovo lei, cara Marina, e chissà chi altri, che si precipitano a scrivere due righe dimostrando d’aver capito nulla.
      Costanza credo invece abbia capito ed è stata al gioco.

      Comunque grazie per la considerazione: molti altri sorvoleranno sdegnosamente queste parole senza curarsene oltre.

      —-
      PS Tra le altre cose le annuncio che la Chiesa è profondamente divisa. Oggi, non domani! E di cardinali, teogici, vescovi e quanti altri se ne trovano qualificatissimi da una parte e dall’altra. E anche dall’altra ancora e poi pure dall’altra… Perché non è divisa in due, no! È dispersa in molte più parti… Alla faccia dell’unità!

      Non se ne è accorta? Beata ingenuità. Potrei invidiarla, per questo.

      1. Vale

        Veramente quella di Marina mi sembrava satira.
        Cmq,al limite ,ci rimane sempre l’opzione benedetto…

        1. Prov

          Piccolo esperimento involontario, il suo, che dimostra la solita cosa già ampiamente risaputa: alle persone piace fare polemiche senza alcun senso, senza leggere e senza capire. Il motivo è anche quello ormai noto: nessuno si cura degli altri e tutti sono concentrati su se stessi.
          Per inciso… mentre si era tanto impegnati a battibeccare su sciocchezze e facezie – quando non ad attaccare come feroci e reattivi leoni da tastiera – il mondo, la fuori, è andato avanti senza di noi. E ha provveduto ad prendersi amorevolmente cura delle nostre faccende…

          P.S. Marina Umbra, il giorno 11 alle 16:52 ha postato un o scritto in cui, come me – o anch’io come lei, se preferite – dice quasi le stesse cose che ho detto io. Qualcuno se ne era accorto?

  36. PaulBratter

    “Sono ferito dal vedere tanti pastori vendere la dottrina cattolica e creare divisioni tra i fedeli. Dobbiamo al popolo cristiano un insegnamento chiaro, fermo e stabile. Come possiamo accettare che le conferenze episcopali si contraddicano a vicenda? Dove regna la confusione, Dio non può vivere! Coloro che annunciano il cambiamento e la rottura sono falsi profeti! Non stanno cercando il bene del gregge. Sono mercenari nell’ovile! La nostra unità sarà forgiata attorno alla verità della dottrina cattolica. Non ci sono altri modi. Voler conquistare la popolarità dei media al prezzo della verità è come fare il lavoro di Giuda!”

    Cardinale Robert Sarah

    1. Prov

      Grandissimo Cardinale… A trattarci di persona – quando era qui in Italia era prudentissimo e fargli dire qualcosa era una impresa. Davvero “si si” e “no no”.

      Ma quando parla di Fede e di Chiesa, di Magistero e di Gesù è incontenibile. E dice la verità con la chiarezza e autorevolezza che ci aspetta da un Principe della Chiesa.

      Infatti… le ultime notizie su di lui di cui dispongo lo davano in esilio – per quanto volontario – nella sua terra. Ma come si vede, indomito!

      1. La Madonna, ad Akita, ci ha avvertiti:
        “L’opera del diavolo s’insinuerà anche nella Chiesa in una maniera tale che si vedranno cardinali opporsi ad altri cardinali, e vescovi contro vescovi. La Chiesa sarà piena di coloro che accettano compromessi”

  37. Valeria Maria Monica

    Questo articolo ha suscitato un numero di commenti altissimo. Inoltre, nonostante Costanza si fosse rivolta nell’articolo al solo Fernandez, (come se il pontefice fosse esente da ogni responsabilità al riguardo della nomina di costui e, in generale, della attuale devastazione della Chiesa), nei nunerosissisimi commenti non ne ho letto nessuno che la seguisse in questo difficile tentativo di lamentarsi del comportamento deĺlo scagnozzo senza offendere il mandante. Penso che tra i cattolici super praticanti, quella minoranza della minoranza che davvero fa della propria fede il centro della sua vita, non si incontra più nessuno che abbia ancora fiducia nel papa. Fino a pochi anni fa, ho avuto discussioni accanite con persone che avevano ancora fiducia in lui, adesso se mi capita di sfiorare l’argomento incontro silenzi addolorati, sguardi imbarazzati, e, al massimo, il rinvio allo Spirito Santo quale responsabile di ogni conportamento insano e sciagurato della persona in questione.
    Io credo che, anche se la maggior parte della Chiesa è bollita e incapace di reazione, il piccolo resto ha ormai la piena percezione di avere un lupo al posto del pastore.
    Che lo Spirito Santo illumini noi su quale deve essere la nostra testimonianza in questo tempo della storia della Chiesa che abbiamo avuto in sorte.

    1. Non posso che concordare, citando un passo di Romano Amerio particolarmente profetico:

      La Chiesa continuerà ad aprirsi e conformarsi al mondo cioè a snaturarsi, ma la sua sostanza soprannaturale sarà preservata restringendosi in un residuo minimo e il suo fine soprannaturale continuerà ad essere perseguito fedelmente da un avanzo nel mondo. All’espansione ingannevole della Chiesa diluitasi nel mondo corrisponde un progressivo contrarsi e immiserirsi in un piccolo numero di uomini, in una minimanza che sembra insignificante e moriente, ma che la testimonianza indefettibile della fede. La Chiesa sarà un pugno di vinti, come preannunciò Paolo VI nel discorso del 18 febbraio 1976.
      E nell’oscurazione della fede, d’altronde indicata in Luc, 18, 8, possono aver luogo capovolgimenti di civiltà, che non capovolgono però la realtà di quell’avanzo della Chiesa: la rovina di Roma, tanto ricorrente nella profezia extracanonica, la migrazione della Chiesa da levante a ponente (forse nelle Americhe, forse nell’Africa), traslazione di imperi (secondo lo schema biblico), distruzione e ricostruzione di popoli. La Chiesa, semimorente nella povertà, nella persecuzione e nel disprezzo da parte del mondo, avrà il destino dell’Eletto di Thomas Mann: mentre il mondo si inabissa nella barbarie, egli si rifugia per penitenza e religione nell’inumana solitudine di un irragiungibile recesso e lì si inselvatichisce, si nanifica, si nutre di erba e di terra, diventa una masserella organica in cui vive l’uomo, ma in cui è irriconoscibile l’uomo.

    2. Francesco Paolo Vatti

      Chiedo scusa Valeria Maria Monica, ma, ammesso che sia vero quanto dice, ci vedo ben poco di cui essere contenti, al massimo l’amara soddisfazione di aver avuto ragione….
      Per molto tempo ho sperato che facesse ugualmente e contrariamente a Paolo VI che, conservatore, per mantenere l’unità della Chiesa si era trasformato in innovatore. Devo dire che questa nomina mi ha stroncato…. Anche perché appare in contrasto con altre sue dichiarazioni.
      Personalmente, prima che chiedere l’illuminazione per me (benché sia sicuramente da chiedere), la chiederei per chi sta in alto nelle gerarchie….

      1. Valeria Maria Monica

        Ma dove la vede, Vatti, la mia contentezza o soddisfazione per la condizione della Chiesa e il discredito del pontefice?

      2. Valeria Maria Monica

        Caro Vatti, scusi se ieri, punta sul vivo, ho risposto aggressivamente. In realtà nessuno può condividere il suo dolore di adesso per “la nomina” che l’ha “stroncato” più di coloro che, come me, stanno vivendo questo stato d’animo da anni.
        E purtroppo non è nuova neanche l’insinuazione che noi critici proviamo una sorta di perversa soddisfazione nel collezionare sempre nuove notizie “stroncanti” sull’operato del pontefice.
        Non parlo per gli altri, ma per quanto mi riguarda la mia soddisfazione è pari a quella di un guardiano di una diga che ogni giorno scopre una nuova crepa.
        Su una cosa però ha ragione: sì, sono contenta che il mio sentire sia sempre più condiviso all’interno del “piccolo resto” , perché nella Chiesa 2.0 in cui viviamo ci verrà chiesto a volte di scegliere tra l’ossequio alla gerarchia e la fedeltà alla sequela del Signore, e dobbiamo prepararci a distinguere, e a NON seguire, chi ci sta predicando un Vangelo diverso da quello che ci è stato annunciato da 2000 anni di Tradizione apostolica, e a rifiutarci di seguirlo, anche se costui indossasse una talare nera o rossa o bianca. O una stola arcobaleno sopra i blu jeans.
        Per questo chiedo il dono dello Spirito Santo, perché non dovrebbe essere questo il ruolo dei laici nella Chiesa, ma quando l’errore si insinua dall’interno stesso della Chiesa dobbiamo diventare più vigili, e sostenerci l’uno con l’altro in questo difficile discernimento.
        Per “chi sta in alto nelle gerarchie” preghiamo già tutti i giorni nella Messa, ma accoglierò il suo richiamo e aggiungerò questa intenzione particolare alla mia preghiera personale.

        1. Francesco Paolo Vatti

          Valeria Maria Monica, prima di tutto, devo essere sfasato: ho visto una sorta di cupa soddisfazione (peraltro molto umana) nelle parole con cui diceva che più gente le dava ragione e non ho visto nessuna aggressività nella sua precedente risposta, che mi pare assolutamente legittima…
          Aggiungerò una cosa: nel mio giro vengo anche io spesso visto come critico (purtroppo già dal discorso di inizio, per i miei gusti un po’ ambiguo).
          Detto questo, quanto dice mi ricorda molto quello che mi raccontavano i miei. Io nacqui nel ’64 e i miei mi raccontavano che da allora in poi andare a Messa non fu più la stessa cosa di prima, che i preti nelle prediche dicevano cose strane e che in molti casi, le cose che dicevano sembravano più in linea con Karl Marx che con Gesù Cristo… Dunque, tempi difficili, con anche parte delle porpore che dicevano cose strane sono già esistite e non solo ai tempi di Alessandro VI….
          Anche allora, il consiglio fu da parte di molti di andare a Messa senza seguire le prediche. Mia madre mi raccontò che lo fece finché un giorno, in una chiesina vicino a casa mia (se ricordo bene, perché da allora ho cambiato casa quattro volte e non abito neanche più a Milano) in una specie di garage, sentì la predica di un giovane sacerdote, che non poté fare a meno di ascoltare (un certo don Alessandro Maggiolini…). Da allora ricominciò ad ascoltare. Le cose, poi, migliorarono e ora sono ripeggiorate…. C’è da sperare per il meglio. Ma credo che quanto suggerisce sia comunque valido. Buona Domenica!

          1. Valeria Maria Monica

            Buona domenica a lei e grazie per le sue parole.
            Vorrei precisare solo che non gongolo per “avere avuto ragione”, sarebbe veramente una soddisfazione non solo cupa ma anche veramente abietta e meschina.
            Invece ciò che mi dà coraggio è il pensare che, davanti a un pericolo sempre più concreto di traviamenti nella morale e – cosa più grave – nella stessa fede, sempre più fratelli nella fede si stanno rendendo conto che le cose non stanno funzionando in maniera normale nella Chiesa, e che devono vagliare attentamente ciò che viene loro proposto, a volte anche dagli stessi pastori.
            Nella vita quotidiana nelle nostre parrocchie non possiamo aspettarci questa vigilanza da tutti, perché, a parte i superficiali, ma non stiamo parlando di loro, ci sono anche anime ferventi a cui, per indole o per fragilità, è forse impossibile reggere la divisione interiore di una non piena fiducia verso i pastori. È per questo che diventa particolarmente importante trovare dei fratelli forti nella fede con cui confrontarsi, aiutarsi nel discernimento e sostenersi nel difficile equilibrio di conservare la fede, e resistere alla deriva, senza rompere la comunione con i fratelli e i pastori.
            Parlo di realtà molto quotidiane, sa? Di quello che viene detto nel gruppo del catechismo degli adulti in parrocchia, di quello che viene condiviso nelle chat parrocchiali…un ambiente che può ospitare il rilancio dei traviamenti che arrivano dal mondo e adesso anche dalla stessa Chiesa, e in qualche modo ci chiama a testimoniare come possiamo la nostra fedeltà alla fede che ci è stata tramandata. Ora spetta a noi conservare la fede per le generazioni successive, nel nostro piccolo qualcosa possiamo fare, e abbbiamo bisogno di non essere soli nel discernere ciò che ci è possibile e giusto fare o dire.
            Naturalmente SE avremo la opportunità di dire o fare qualcosa. Ma quanto meno per conservare la NOSTRA fede, abbiamo sempre assolutamente bisogno di comunione.

            1. Nelle parrocchie Vetus Ordo non ci sono questi problemi e infatti si stanno riempiendo. Venite anche voi, la nostra sola presenza in chiese di rito antico è più efficace di qualsiasi altra iniziativa, che nelle parrocchie moderne si scontra con un muro di gomma

              1. Mah… affermazione apodittica tutta da dimostrare) che non aiuta la comunione.
                “Il buono sta di qua e non di là…”

                Così non si arriverà mai da nessuna parte, certo non all’Unione che Dio desidera e si aspetta.

                1. Posso solo dirle che le variazioni al Gloria e al padre Nostro, la consacrazione con la “rugiada” sono solo l’inizio. Se le gradisce, continui pure ad assistere al NO, non è un mio problema.
                  Non ho manifestato alcuna intenzione di separarmi da chi assiste ad altri riti

                  1. Qui non è questione di “gradimento” e dalla risposta maggiormente si evince la presunzione di essere nel giusto e un pregiudizio come fossero minus habens i partecipanti al NO (ritrovo spessissimo questo atteggiamento) e questo non è mio problema – che peraltro non ne ho verso il VO – ma suo.

                    La saluto.

                    1. Non mi sono permesso attacchi ad personam come lei. E’ una strategia frequente anche tra chi si dice cristiano.
                      C’è chi rimane perplesso di fronte a continui cambiamenti nel rito. Lei no. Continui pure ad assistere al Novus Ordo se lo ritiene opportuno e vada in pace

                    2. Francesco Paolo Vatti

                      Una volta partecipai a una Messa secondo il rito antico, in una parrocchia autorizzata ai tempi di Giovanni Paolo II. Interessante, ma ci sono diverse cose che mi hanno fatto decidere che una volta mi sarebbe bastata (anche se non escludo possa ricapitare). Veramente, mi pare, tutto sommato, una questione più formale che sostanziale….

                2. Non ho statistiche per dimostrare che l’accesso di fedeli nelle chiese col vetus ordo sia maggiore che col nuovo rito, anzi verosimilmente il numero dei fedeli che partecipano alla Santa Messa in italiano o in altre lingue moderne è maggiore, ma condivido il pensiero di base di Forum che spesso, e sempre di più, le persone cercano uno stile sacro nelle celebrazioni liturgiche, e non amano i battiti delle mani e gli shorts, che si vedono soprattutto oggigiorno. Dio è spirito e, pur considerando che si è incarnato in un uomo-Dio Gesù Cristo, non dobbiamo dimenticare che il Signore si trova anche al di là del nostro mondo sensibile, per cui occorre che si percepisca, assieme al sensibile, il trascendente.
                  Un altro particolare vorrei far notare al blogger Barion: ‘apodittico’ significa, in italiano, ‘rigorosamente dimostrato’ (vedi il dizionario Battaglia, che è il più completo e valido di tutti i dizionari, nella nostra lingua) e deriva etimologicamente da απο-δεικνυμι, voce greca che vuol dire ‘io dimostro, metto in evidenza’; è comune l’errore – lo commettono anche i giudici della Cassazione – ritenendo che la ‘a’ iniziale di ‘apodittico’ sia un’alfa privativa, ed invece la parola è composta da απο, che è un rafforzativo, e δεικνυμι, che ha la stessa radice del latino ‘dico’.
                  Grazie a tutti da Angelo Di Marzo, che il 10 luglio ha anche scritto un commento alla dichiarazione del prelato Fernandez in riscontro all’ottimo blog di Costanza Miriano. Ciao.

                  1. Conosco il significato del termine “apodittico” e l’affermazione a cui mi riferivo aveva totto il tono di volerlo essere pur non potendolo essere.
                    Questo era il senso che non mi pareva così criptico, ma semantica a parte, tutti i credenti sono (si spera) alla ricerca del “sacro” anche nella Liturgia e nessuno si augura di avere liturgie che sono gazzarre o indecorose.

                    Purtroppo esistono anche cattive abitudini e cattivi maestri o maestri, ministri che non aiutano i fedeli a consoni comportamenti.

                    Detto questo ciò che non vedo bene e questa continua affermazione e pretesa che il “sacro” stia di là e non di qua, con questi e non con altri.

                    Grazie a Dio il sacro esiste perché esiste Dio, la Santissima Eucaristia e la Sua infinita Misericordia.

                    Buona serata.

                    P.S. non che mi offenda ma il nickname sarebbe Bariom e non Berion 😉

                    1. Signor Bariom,

                      una replica in 2 punti, partendo dal più importante, che è la presenza del sacro.
                      1) Lei scrive: “Il sacro esiste perché esiste Dio …”: non è vero, non è così consequenziale; il sacro è qualcosa di connesso con la divinità, ma non coincide con Dio, che è santo (grida l’indemoniato al Signore: “Tu sei il santo di Dio “).
                      Ne deriva che pur esistendo Dio, il sacro può non essere presente in qualche manifestazione liturgica; e persino se la consacrazione del sacerdote celebrante fa sì che lo stesso Cristo-Dio diventi reale nell’ostia, può accadere che la liturgia che fa da cornice alla santa Messa non sia sacra. Lo ribadisco: non basta che Dio esista e che l’Eucarestia sia valida perché una celebrazione liturgica sia sacra: certo non era sacra l’immagine della ragazza prosperosa che, durante la prima lettura, mostrava i genitali esterni attraverso i collant (ed io glielo feci notare con garbo, dopo la Messa, con l’accettazione da parte di lei, e col plauso del parroco).

                      2) Quanto alle questioni semantiche, esse sono due:
                      A) Ho sbagliato scrivendo il suo nickname, perché ho scritto Barion, e non Bariom; ma non ho scritto ‘Berion’, quindi si tratta di un rifuso, perché la ‘m’ si confonde facilmente con la ‘n’, anche nella tastiera, e me ne scuso.

                      B) Non sono d’accordo con la giustificazione del termine ‘apodittico’: in realtà Lei lo ha usato proprio per dire indimostrato; cioè lei accusava Forum di non aver dimostrato la sua affermazione, e che lo abbia usato in questa accezione si evince dal tenore negativo delle prime parole della sua risposta: <>. Se qualche cosa è da dimostrare, vuol dire che non è dimostrata, e pertanto Lei si riferiva ad un’affermazione di Forum ‘tutta da dimostrare’, cioè indimostrata, vale a dire anapodittica (nel giusto significato); ‘apodittico’ invece significa, ribadisco, già dimostrato.

                      Ho imparato nella mia abbastanza lunga vita, che gli italiani sono capaci, con le parole, di modificare il senso dei concetti e persino dei fatti, o almeno ci provano.
                      Nel mio intervento in riscontro a Costanza (10-12 luglio u.s.), ho evidenziato che il prelato Fernandez gioca con le parole ed i concetti (confusione, discernimento, ecc.) – come facevano i sofisti dell’antica Grecia – ma pur eseguendo tutti questi giochi e giravolte, la biologia violata rimane un peccato che grida al cospetto di Dio (‘peccato impuro contro natura’), come imparai anni fa studiando il Catechismo.
                      Dr. Angelo Di Marzo

                  2. Il positivismo giuridico secondo cui una legge formalmente valida è anche buona non poteva non contagiare la Chiesa. Sui temi arcobaleno come nella liturgia.
                    Il vescovo dice che si possono benedire le coppie gay, “causa finita”.
                    Il papa promulga una Messa di rottura (secondo i cardd. Ottaviani e Bacci) con quella che ha santificato i cattolici per millenni, ma c’è il bollo papale quindi è automaticamente “sacra” e in perfetta “continuità” con la Tradizione.
                    Qui il breve, ma illuminante esame dei cardd. Ottaviani e Bacci:
                    https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,145.0.html

  38. Sergio

    Tantissimi commenti, li ho letti tutti pur essendo un ex (non credente). E chi me lo ha fatto fare? Be’, in quanto ex continuo a seguire le sorti della Chiesa che coinvolge anche i non credenti.
    Praticamente quasi tutti i commenti (circa 200 perbacco) sono chiaramente critici verso l’operato di chi usurpa il soglio petrino. Ma avrei voglia di dirvi: e basta coi piagnistei, sveglia! È ora di chiedere la destituzione di un papa eretico e peccatore e di esigere lo sfratto dal Vaticano di cui il papa è sovrano. Ma il Vaticano e la Chiesa non sono proprietà di questo guerrigliero sudamericano, messo lì dai poteri forti (élite e massoneria incluse) per favorire l’instaurazione del Governo Mondiale.
    Sveglia! Bergoglio, in arte Francesco (chissà perché), ha abolito il peccato, non solo la sodomia e l’adulterio, ma proprio tutti i peccati, tranne uno: l’erezione di muri e la mancata accoglienza di tutti i diseredati del pianeta (parecchi miliardi). Le mura del Vaticano, spesse anche quattro metri, resistono ancora, e per quanto ne so il papa non ha accolto nemmeno un migrante in casa sua (in modo permanente, magari per tutta la vita).
    Sveglia! Il sudamericano se ne strafotte della Trinità (la trovata di Nicea), della natura di Cristo (beghe medievali), dell’Immacolata concezione ecc. ecc. Robe da teologi, da fedeli clericali e indietristi. In ben dieci anni di pontificato non ha accennato una sola volta alla salvezza dell’anima e la vita eterna! Sveglia! Destituitelo e espropriatelo, la Chiesa e il Vaticano non sono sua proprietà!

    Leggete la lettera inviata da Joseph Seifert, che ho conosciuto di persona, a vescovi e cardinali (la trovate nel sito di Aldo Maria Valli). Più chiaro di così! Cosa aspettate? Non piangetevi addosso, ma agite finalmente! Fermate quello sciagurato che vuole solo una cosa: comandare!

  39. Sergio

    Un mio commento di ieri è stato censurato. Capisco, non ho rispettato l’etichetta. Ma ci riprovo. Spero che seguiate il blog di Aldo Maria Valli. Io lo seguo con interesse e parziale adesione pur non essendo credente. Vi invito a leggere gli articoli pubblicati oggi 19 luglio nel suo sito. In un articolo si legge questa frase:

    “È ora di dire basta e affrontare Bergoglio a muso duro come fece san Paolo con il primo papa, san Pietro. Pertanto, cardinali, vescovi e sacerdoti si diano una mossa perché il silenzio omertoso è gravemente colpevole di omissione davanti a Dio. Meglio perdere posti e privilegi che perdere la propria anima.”

    Più chiaro di così! Sveglia, datevi una mossa! Ci sono sacerdoti che non recitano più il Credo perché … non ci credono! Chiedete a Bergoglio se crede ancora nella Trinità. Ma attenzione alla risposta: non dovrebbe essere difficile vedere se è sincero.

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