E’ morta stamattina, giorno della salita al cielo di San Benedetto, fondatore del suo ordine, Madre Anna Maria Canopi badessa emerita del monastero di clausura dell’isola di San Giulio, comunità che lei aveva fondato 46 anni fa e diretto sino allo scorso autunno.
di Costanza Miriano
Una sera sono partita da Roma con l’ultimo volo, e sono arrivata in albergo a Milano a notte fonda. Poche ore di sonno, e poi, ancora di notte, mi sono rimessa in viaggio verso il Lago d’Orta. Lungo l’autostrada immersa nel buio l’attesa della luce (e del calore: erano meno sette gradi!), cresceva. Dovevo fare delle riprese del Monastero delle Benedettine sull’Isola San Giulio, il Mater Ecclesiae, un luogo che da tempo sognavo di vedere, e sognavo il sole sorgere sul lago, illuminare le vetrate, circondare di riflessi le mura circondate da acque scure. Per raccontare il volto femminile della misericordia, come mi aveva chiesto il mio direttore, non c’era niente di meglio che scrutare il volto di una super donna, madre Anna Maria Canopi, la badessa del monastero. Per raccontare il bisogno che la nostra civiltà immersa nel buio ha della luce della fede non…
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Conosco quel luogo di struggente bellezza…e ho visto il viso di suore bellissime raccolte in preghiera…un lembo di cielo, la pace, la bellezza.
… null’altro da dire …
(Emozionante )
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Grazie Costanza.
Bella cosa vedere la bellezza della pace.
Ciao e grazie.
Ora madre Canopi è nata in cielo e quella bellezza che dall’isola di S. Giulio si irradia sarà il suo ” biglietto ” di ingresso nella beatitudine perfetta nella visione della fonte della bellezza
Pur non essendo mai stato (curiosamente!) a San Giulio, ho dei legami personali con quel Monastero. Nell’articolo precedente, si parla del fatto che Madre Canopi fondò quel monastero. Aggiungo che, se ricordo bene, lo fondò partendo dal Monastero di Viboldone (alle porte di Milano), dove è monaca di clausura una mia zia.
A San Giulio, fino a qualche anno fa, c’era un’amica di mia moglie. E l’attuale superiora è la sorella di una collega di mia moglie.
Per quanto riguarda la forza della loro preghiera, posso testimoniare un fatto. Nel 1987, all’età di 22-23 anni mi fu diagnosticato il morbo di Crohn. Non è mortale, ma può essere molto fastidioso; posso dire, per dare un esempio, che, alto 2,02 metri, pesavo 73 kg…. E’ una malattia cronica, con periodi di remissione e fasi acute. Molti passano sostanzialmente da una fase acuta all’altra. Una consorella di mia zia, si prese l’onere di pregare per me. Non so neanche chi fosse del monastero, non mi è mai stato detto. Posso dire che i periodi acuti sono stati finora pochissimi (serio solamente uno), mentre ho potuto fare una vita normale, senza bisogno dell’assistenza psicologica di cui tanti necessitano….
I pensieri sono cosí veri e profondi che ti inabissano in un mondo meraviglioso e nuovo
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Bellissimo ricordo! Ho “ conosciuto” la madre attraverso i suoi scritti per poi arrivare (quasi accompagnata da una serie di “coincidenze”) a visitare Isola San Giulio. Un posto meraviglioso è pieno di pace!