Se anche nella Chiesa la militanza omosessualista riesce a dettare l’agenda

di Costanza Miriano

L’articolo di James Martin nel suo miglior travestimento – la vittima – mi costringe a fare qualche riflessione su questa dolorosissima vicenda degli abusi di McCarrick: il sacerdote gesuita, sempre più esplicito nella sua militanza omosessualista, lamenta la caccia alle streghe contro i sacerdoti “gay” in un articolo ritwittato da Spadaro, che peraltro supponevo “fedelissimo” di quel Papa che dice che gli omosessuali in seminario al minimo sospetto manco ci devono entrare. Purtroppo la lamentela e il vittimismo sono i cavalli di battaglia dei militanti (non a caso un tratto più spesso femminile che maschile della personalità). A forza di lamentarsi e di fare le vittime, a forza di parlare di discriminazione e non accoglienza, le persone omosessuali hanno al contrario con estrema aggressività e violenza ideologica imposto la loro agenda a tutti i livelli.

Prima ci sono riusciti con diversi governi, imponendo il loro ruolino di marcia, bloccando parlamenti per mesi, tradendo le priorità della realtà, inventando un mondo in cui le persone omosessuali sono vittime di cattiverie e violenze quotidiane ed è urgentissimo in nome dei diritti civili occuparsi di questo, più urgente della povertà, della scuola, della disoccupazione. Perché come dice Bret Easton Ellis, loro non chiedono di non essere discriminati, loro vogliono comandare. Un’agenda presumibilmente dettata da una regia che non so decriptare, ma i cui effetti sono lampanti (come altrimenti spiegare, per esempio, le parole di commiato di Gentiloni, la sua eredità politica: “sono fiero di aver guidato un governo che ha fatto le dat, e di essere di un partito che ha fatto le unioni civili”?). Adesso lo stanno facendo – occupare il centro della scena oscurando il resto – nella Chiesa, con la conseguenza che in questo momento anche tanti uomini di fede santa e dottrina solidissima non hanno più il coraggio di dire sull’omosessualità la verità, cioè che è un disordine, e che i rapporti omosessuali sono un peccato. O magari la dicono, ma durante la giornata contro l’omofobia, dunque piegandosi ai diktat di un’agenda imposta alla Chiesa dall’esterno, e totalmente non reale rispetto alle vere necessità dei fedeli (io ho bisogno di qualcuno che mi ricordi che il mio problema sono io, non gli altri che mi trattano male).

Come al solito la Chiesa arriva a saldi finiti, e mentre i preti omosessuali sono consultori di Dicasteri, fanno corsi per insegnare la fedeltà omosessuale, e poi su su salendo di grado fanno carriera e gestiscono immobili e soldi e porpore cardinalizie, dettano la scaletta dei giornali, la Chiesa sembra ancora credere alla bufala della sofferenza di coloro che non si sentono accettati. Magari alcuni ci credono sinceramente, ma perché non conoscono la realtà. Le persone con attrazione verso lo stesso sesso soffrono perché soffrono, non perché non accettati, cosa peraltro sempre più falsa (sto ancora aspettando che ci raccontino una storia vera su questo, di qualcuno maltrattato nella Chiesa per la sua inclinazione). Il magistero è rimasta la loro unica speranza di uscire dalla loro sofferenza, che non passa se tutti fanno pat pat sulla spalla. Non passa finché non viene affrontata.

Il Papa lo ha accennato in aereo, da piccoli si può intervenire con la psichiatria. Lui poi ha aggiunto “intorno ai venti anni non più”, ma io conosco persone che hanno affrontato e vinto questa battaglia anche molto dopo i venti anni, perché hanno avuto al loro fianco qualcuno che ha detto loro la verità. Un cattolico. Perché il lavoro medico da solo non basta, serve anche quello spirituale.

La Sala Stampa nel bollettino ufficiale ha poi corretto l’affermazione, scrivendo “si possono fare tante cose” e togliendo la parola psichiatra. L’instancabile Martin arrampicandosi sugli specchi si è affrettato a spiegarci che il Papa intendeva dire che lo psichiatra serve ai bambini perché si sentono discriminati. Dopo i venti anni, allora, caro Martin, non c’è più discriminazione? Allora tutta la storia dell’omofobia dunque è falsa? Scegli. O ammetti che il Papa ha detto quello che ha detto – psichiatra, c’è la registrazione – proprio perché intendeva parlare di cura o ammetti che l’omofobia non esiste e quindi come dici tu non serve più lo psichiatra che serviva da bambini.

Non so perché questa correzione, e non so perché tutto questo avvenga, non sono brava con le trame. Forse il Papa nel mea culpa per gli abusi in Pennsylvania non ha nominato la parola omosessualità proprio per non offendere, non far sentire nessuno non accolto, per non gettare sale nella ferita dell’omosessualità che già fa male da sola. Forse voleva solo parlare degli abusi e non della piaga della Chiesa, perché non tutti gli omosessuali, certo, commettono abusi, e voleva evitare il rischio dell’identificazione dei due fenomeni. Certo, non tutti gli omosessuali commettono abusi, ma la stragrande maggioranza degli abusi è compiuta da omosessuali. E la pratica omosessuale tra preti adulti consenzienti è un abominio, indipendentemente dal consenso. E’ un abominio prima di tutto per chi la compie e un padre di quei sacerdoti deve condannarla, per il bene loro e della loro anima, per la loro salvezza eterna e per la loro vita qui. Se, come noi crediamo e annunciamo, l’omosessualità è un disordine, questo influisce su tutta la vita del sacerdote. Noi non siamo maschio o femmina solo a letto, lo siamo nel modo di guardare al mondo, nei giudizi, nell’affettività, nel modo di amare gli altri. Al sacerdote è richiesta una virilità persino superiore di quella che è richiesta a un laico, a uno sposato. Il sacerdote in confessionale ha bisogno di un sacco di testosterone. E anche nel suo darsi e morire per i fedeli come Gesù realizza la chiamata a essere profondamente uomo. Un sacerdote omosessuale che non combatte la propria inclinazione non può essere un buon sacerdote, e la Chiesa non deve avere paura di dirlo, e infatti il Papa lo dice: non devono neanche entrare in seminario. Non è che gli omosessuali non siano virili, è che si sentono feriti nella loro virilità, e vanno aiutati a tornare fieri di essere veri uomini, qualunque ferita abbiano subito. La vera accoglienza è dire la verità con dolcezza.

Siamo tutti in un cammino di costante conversione. Siamo tutti peccatori e tutti ci confrontiamo con un disordine (magari uno solo!). I nostri disordini ci impediscono di essere uniti al Signore e di vivere in modo fecondo e ordinato la nostra vita. Quando per esempio si vive in una situazione di adulterio, tutta la vita entra in una sorta di schizofrenia, e non si riesce a fare nulla delle cose normali con il cuore indiviso. Tutta la vita diventa adultera, perché l’affettività è il nostro centro, e la Chiesa la custodisce con grande sapienza. Per questo il sesto comandamento, per questo Humanae Vitae, per questo l’indissolubilità.

Non so perché tutta questa cautela, ma se è per non allontanare nessuno, per far sentire tutti accolti, per non essere divisivi, forse vale la pena guardare cosa è successo a tutti i governi gayfriendly negli ultimi tempi. Sono stati quasi tutti cancellati, travolti, spariti. Una esilissima minoranza ha vinto risucchiando la scena, la maggioranza non l’ha sentita come una priorità, e ha votato di conseguenza. Comunque la si pensi, ciò che è chiaro nella percezione comune è che la causa omosessualista non può imporsi in questo modo ideologico e falso. Quindi, se l’obiettivo sono i consensi, mi pare che nella Chiesa stia un po’ succedendo quello che è successo negli scenari politici di molti paesi: Hollande, Cameron, Renzi, Zapatero, Hillary Clinton avevano tutti i media a favore, ma la percezione comune era molto lontana dalla loro narrazione imposta dall’alto. Nella Chiesa non si vota, e i suoi veri figli rimarranno amanti di questa madre per quanto sporche possano essere le sue vesti. Però tanti stanno attraversando uno smarrimento e una sofferenza: tante parole chiarissime e buone sono state dette, ma forse qualche gesto ha creato confusione.

Perché per esempio al posto di Martin a Dublino non è andato a parlare Fr. Mike Schmitz che ha scritto un meraviglioso libro sull’attrazione verso lo stesso, pieno di intelligenza e comprensione e delicatezza, ma in linea con il magistero? E’ lo stesso sacerdote che tiene corsi agli uomini sulla virilità, su come essere veri uomini cristiani, e che è amatissimo e seguitissimo, che sa infiammare i cuori con l’orgoglio di appartenere a Cristo, senza però mai attaccare nessuno. In più, come bonus, ha fatto anche due Ironman. Per me molti sacerdoti sono supereroi, ma se nuotano per 4 chilometri, pedalano per 180 e poi corrono una maratona, be’, lo sono anche di più.

154 pensieri su “Se anche nella Chiesa la militanza omosessualista riesce a dettare l’agenda

  1. rosa

    Scusate ma sbattere un pò di gente fuori in attesa che Chi deve decidere li mandi dove lo meritano, non si può fare?

  2. Procopio

    Per molti versi e’ una coraggiosa presa di posizione.
    Tuttavia, sarebbe opportuno, per chi di dovere, parlare chiaramente a riguardo. Per la signora Miriano il Papa e’ limpido nelle sue disamine, ma nel mio caso, i suoi silenzi alimentano solo dubbi.

  3. blaspas59

    Ma signora Miriano non si è ancora accorta che dentro la Chiesa esiste una mafia gay che usa la Chiesa per soddisfare la sua lussuria? Una mafia non si combatte con ragionamenti, perchè non ragionano. La mafia si combatte distruggendola.

    1. francesco

      sai come si dice…a certa gente è piu’ facile farglielo entrare in…..che in testa. in questo caso pero’ fai loro un favore

    2. Avere il coraggio di chiamarla per nome quella che è una vera e propria mafia gay nella Chiesa, credo che oggi comporti per il credente la consapevolezza di una Fede che non ammette compromessi, ma che si fa testimoniare alla luce della verità in un mondo che la profana.
      Per molti purtroppo l’ipocrisia, tanto discussa e condannata, è diventata una forma di condivisione allargata a tutte le possibili teorie e situazioni, una carezza accomodante anche per le più infami delle perversioni.
      Cristo su certi scandali è Chiaro, noi spesso preferiamo il politicamente corretto anche nella Chiesa.
      Ma stiamo ancora barando con noi stessi,

  4. Mi dispiace carissima Costanza che purtroppo continui a fare la superequilibrista…abbiamo bisogno di risposte chiare da parte del successore di San Pietro!!!!! Su più di una questione!!!! Quando lo ammetterai??? Un abbraccio

    1. alessandra

      superequilibrista può voler dire superintelligentona secondo me, non sempre Costanza non viene sbattuta su qualche sponda del giudizio , ma il suo tendere ad un equilibrio aperto alla fiducia la rende meritevole ai miei occhi, ma soprattutto intelligente. Come il Papa che sa la verità e la distilla a piccole dosi apparentemente omeopatiche, ma di grande effetto per curare i mali a lungo termine. E anche lui intellignte e umile ..ad accogliere quella “POSSIBILE” cooperazione che solo lei svela la vita…
      vi ricordate fino a ieri la terribile accusa/ accuse a Pio XXII.. il tempo ha reso giustizia a tante posizioni preconcette e confortate da segni troppo facili da cavalcare.
      Dio, la Chiesa, la verità che si fa strada stanno dalla parte dell’intelligenza della storia, non nell’immediata contingente polemica e scandalo..
      pace a chi in questo sito si erge a angelo paladino giustiziere liberatore di coscienze sporche ambigue o addormentate. dico il peccato e non il /i peccatori..
      grazie costanza di tenerti un po di insicurezza fertile….la verità la storia, la guida superiore a cui tutti volenti o non coscienti operiamo e obbediamo libererà i nodi …. forza e calma…

      1. Adolfo

        “Come il Papa che sa la verità e la distilla a piccole dosi apparentemente omeopatiche, ma di grande effetto per curare i mali a lungo termine”.

        Non “apparentemente”, bensì effettivamente omeopatiche. Con “grande effetto”, sì, ma non per curare i mali, bensì per aggravarli.

        A quanto pare c’è chi crede che il cancro che attualmente attanaglia la Chiesa possa essere curato diluendo oltremodo certi principi attivi.

        Ma la triste realtà è che da tempo c’è veleno in circolo, e in questi cinque anni esso è diventato particolarmente virulento. Purtroppo pochi tengono presente che il demonio tende sempre ad assumere una veste benevola.

        Un anticristo che si dichiarasse tale… potrebbe avere seguaci?

        Negare le responsabilità del papa attuale può forse servire a tranquillizzarsi, nel breve termine. Ma il marcio resta, anche se noi chiudiamo gli occhi per non vederlo.

        1. alessandra

          non c’è dialogo si fa presto con grandi parole.. il diavolo l’anticristo.. veleno, lutero e via ancora senza fine …ad azzerare tutto. Viva il papa che percorre il bello e il brutto della chiesa come deve la sua missione- Omeopatico cura i veleni perchè è L’INTENZIONE che fa la differenza nelle battaglie… e l’intenzione di tanti che spesso da alcuni moralizzatori ogni momento sopportano o criticano o vorrebbero eliminare…è un’intenzione salvifica.

          senza piagnistei..di…. imploriamo umilmente…santità ..etc come nella modesta vittimistica nota inoltrata da Giudici, o aggressività esplicita piu spesso esercitata, si percepisce piu amore per le proprie opinioni che per Gesu

          1. Adolfo

            “si percepisce piu amore per le proprie opinioni che per Gesu”

            In mezzo a quest’accozzaglia incomprensibile di concetti, a me pare che l’amore per le proprie opinioni lo manifesti tu, e non certo Fabrizio.

            La Dottrina di Cristo è semplice e chiara; chi propaga il caos, evidentemente ha altri scopi.

          2. è L’INTENZIONE che fa la differenza nelle battaglie

            Questo sarebbe cattolicesimo? Questo è relativismo protestante. Anche la saggezza popolare sa che di buone intenzioni è lastricata la via dell’inferno. Non stupisce che le piaccia Francesco.

            1. Alessandra ha ragione.
              E sei tu Fabrizio che hai rigirato il significato di INTENZIONE.
              Se sei cattolico dovresti sapere che “l’intenzione” in senso cattolico NON è l’intenzione virtuale protestante.
              La realtà è che il papa si è reso conto dell’unica cosa che può fare in questa epoca storica (come del resto in tutte le altre): avviare processi.
              “Avviare processi” mi sembra che sia proprio una sua espressione, se non erro…
              Comunque rende bene il concetto.

              Certo che amiamo Papa Francesco. Come amiamo Benedetto (sia come emerito che come papa precedente).

              1. Giancarlo Belli

                @Francesca

                L’intenzione è l’intenzione, cioè il fine; non mi pare che si possa distinguere tra intenzione in senso cattolico ed intenzione in senso protestante. L’intenzione può essere buona oppure cattiva, questo si. Ed il nostro comportamento deve essere sempre ispirato da buone intenzioni, certo. Ma l’intenzione da sola, pur buona finchè si vuole, non è sufficiente a giustificare un comportamento.

                Il comportamento, oltre ad essere mosso da buone intenzioni, deve anche essere conforme alla legge per essere buono. E la legge, la nostra amata legge, la troviamo riassunta nel Catechismo della Chiesa Cattolica. Ed il CCC, sull’omosessualità, dice che è sempre disordinata. Sempre disordinata. E sta parlando solo dell’inclinazione, non della pratica. Inclinazione, quella omosessuale, sempre disordinata, mai accettabile, mai tollerabile, mai difendibile. L’inclinazione omosessuale è sempre disordinata. Punto e basta. Questo dice il CCC.

                Ed a questo dovrebbe ispirarsi l’insegnamento del papa e di tutta la Chiesa. Ribadire sempre la legge, cioè la verità, con l’intenzione di salvare le anime. Non ribadire a dosi omeopatiche la legge, con l’intenzione di avviare un processo che non si sa né quando finirà (se finirà) né come finirà.

                Riassunto. Insegnare sempre tutta la legge per la salvezza delle anime. Lasciamo stare le dosi omeopatiche e i processi, che non servono a niente.

      2. Vale

        @Alessandra
        No.il Papà non credo sia informato o si informi correttamente.
        Se come quotidiano di riferimento ha la pravda di largo fochetti, se persino avvenire riporta foto bufale in prima pagina,no.non è ben informato.
        Ma è anke colpa sua.
        Certo nn l’hanno aiutato.anzi.

        1. Mah, guarda, io non sarei così veloce nel giudicare, anzi non lo sono. Tutta la faccenda è complicatissima e per vederci meglio sono andata io stessa a googlare diocesi americane per leggere pagine web anche di tempi “non sospetti”. (prima degli scandali)
          Ora: o qualcuno ha sempre mentito spudoratamente fino all’altro ieri (quindi praticamente quasi l’intera conferenza episcopale e tutti i cardinali americani e tutti i capi dei movimenti ecclesiali che finanziavano a piene mani i vescovi gay…) Oppure le cose sono molto più complesse. E quindi adesso non puoi pretendere che il Papa sbrogli la matassa in due mesi. E neanche in due anni.
          Ci sono voci autorevoli che dicono: “sapevamo tutto”. Ci sono altri che dicono “potevamo sapere ma abbiamo sottovalutato”. Ci sono altri ancora che dicono “non sapevamo assolutamente niente”.
          Chi ha ragione?
          Di nuovo: o qualcuno mente di brutto. O dobbiamo vedere le cose nella loro complessità.

          … Magari qua sotto a fine pagina ti linko qualche analisi e dati che ho trovato in rete (sempreché chi aveva relazioni, intendo relazioni di lavoro, con McCarrick non tolga le pagine da internet…).
          È probabile che siano tutti sinceri o abbastanza sinceri. Eppure trovi tutto e il contrario di tutto.
          Ad esempio sarebbe importante che il responsabile americano dei nc (conosciutissimo ma evito il nome) , amico stretto e collaboratore di McCarrick per la diffusione del Cammino negli USA, dicesse una qualche parola!! Ce l’avevano lì nei loro seminari (almeno due che io sappia) con appartamento “riservato”.
          Ma cavolo, dici qualcosa!! Esprimiti !
          Non sarebbe una voce da poco.
          Ho cercato dichiarazioni online ma non ho trovato niente.
          Perché sono tutti contro il Papa? E tutti quelli che lavoravano con i molestatori gomito-a-gomito da decenni? Perché tutti questi non denunciavano niente a Roma??
          E oggi tutti questi dove sono?
          Non sono solo preti e vescovi ma anche tantissimi laici.

          Guarda, se lo staff mi farà passare i link, te leggi e poi valuti (anche solo per uno, cioè per Mc Carrick) come sia possibile decidere se lui era bravo ad occultare tutto oppure se quelli intorno lui erano complici.
          Se ci capisci qualcosa sei bravo!
          Secondo me ci vorranno anni – sempreché sia utile a qualcuno spenderci ancora del tempo.

            1. Scusa, stavo a fare altro. Ora te li linko più sotto.
              Niente di speciale… Perché dicono tutto e il contrario di tutto. Tanto per… disperarci meglio.

        2. Luigi

          In altri tempi, più civili, era legge d’onore che l’ufficiale in comando fosse sempre responsabile delle azioni dei suoi uomini.
          Se conosciute, perché appunto ne era a conoscenza. Altrimenti, perché non aveva vigilato a sufficienza. L’essere colti di sorpresa non era mai una scusante; anzi.

          Di più, l’assunzione di responsabilità – “non lo sapevo, ma comunque me ne assumo la colpa” – era segno evidente di qualità virili.
          Oggi è la corsa allo scaricabarile e al dissociarsi, in ogni ambito e settore dell’agire umano.
          Salvo eccezioni che confermano la regola…

          Ciao.
          Luigi

  5. Barbara

    Spesso e’ prudente limitarsi a meditare tutto nel proprio cuore (…), ma poiché c’è anche il rischio che prevalga il rispetto umano (…) quando si passa il limite dell’umana decenza serve che qualcuno abbia il coraggio di parlare chiaro! Grazie Costanza!

    Cmq io sono sempre terra a terra: c’è un semplice modo per capire chi è “dentro” o “fuori” la Chiesa… Vedere chi agisce, parla e scrive COME SE DIO NON ESISTESSE e fosse tutto sottoposto al solo consenso umano (…).

  6. Michael

    Sono sempre più scioccato e anche scocciato.grazie Costanza
    Che Dio ti benedica per saper dire la verità senza se e senza ma.
    Secondo me possiamo solo fare come te.e alla fine la verità trionferà.dire la verità sempre e senza paura,perché questa verità non e nostra,ma di Cristo

  7. Purtroppo paghiamo qualche grave omissione nel Catechismo. Nella parte relativa all’omosessualità il Catechismo si preoccupa giustamente di invitare i fedeli a comprendere la situazione di fragilità di certe persone; ma non mette in guardia i fedeli dalla violenza ed aggressività delle lobby gay. Di fatto non è in grado di far distinguere dalla persona con tendenze e la lobby, oltretutto lasciando a questa la pretesa di essere veramente rappresentante di tutte le persone con tendenze.

    Francamente, chi di noi (se non quelli che già seguivano con interesse specialistico) si sarebbe immaginato negli anni ’90 che saremmo arrivati ad discutere se esistono uomini con la vagina e donne con il pene, o se è legittimo che una coppia gay compri un bambino? Eppure era già nei piani delle lobby (lo scrivevano nei loro libri), la Chiesa sapeva che avrebbero proseguito per quella strada (c’erano documenti della CdF) e non ci ha messo in guardia. Questo squilibrio nell’informazione ha di fatto favorito la tattica del vittimismo.

    Comunque, in queste condizioni disastrose si deve fare pulizia prima di qualsiasi altra cosa. Tra poco ci sarà il Sinodo sui giovani e possiamo figurarci cosa verrà fuori. Un vescovo coraggioso, mons. Chaput, ha scritto al Papa chiedendogli di annullare l’evento:

    http://www.lanuovabq.it/it/dai-vescovi-usa-annullate-il-sinodo-sui-giovani

    Spero che i fedeli sappiano appoggiare questa fondamentale richiesta.

    1. Non credo proprio l’argomento “attenzioni alla lobby gay”, potessere essere oggetto di un articolo del CCC.

      Certo se facessimo il sondaggio di cosa metteresti nel CCC ne vederemmo delle belle.

  8. Costanza Miriano ha scritto:
    “E la pratica omosessuale tra preti adulti consenzienti è un abominio, indipendentemente dal consenso. E’ un abominio prima di tutto per chi la compie e un padre di quei sacerdoti deve condannarla, per il bene loro e della loro anima, per la loro salvezza eterna e per la loro vita qui.
    (…) questo influisce su tutta la vita del sacerdote. Noi non siamo maschio o femmina solo a letto, lo siamo nel modo di guardare al mondo, nei giudizi, nell’affettività, nel modo di amare gli altri. Al sacerdote è richiesta una virilità persino superiore di quella che è richiesta a un laico, a uno sposato. Il sacerdote in confessionale ha bisogno di un sacco di testosterone. E anche nel suo darsi e morire per i fedeli come Gesù realizza la chiamata a essere profondamente uomo. Un sacerdote omosessuale che non combatte la propria inclinazione non può essere un buon sacerdote, e la Chiesa non deve avere paura di dirlo, e infatti il Papa lo dice: non devono neanche entrare in seminario”.

    Le cose sono (purtroppo) più gravi di come le hai scritte. E credo che il Papa lo sappia bene. Quell’ordine ribadito di non far entrare candidati gay non è soltanto per prevenire la pedofilia (e anche le relazioni consenzienti tra omosessuali nei seminari). Già l’eliminazione della pedofilia/efebofilia sarebbero ragioni più che sufficienti per lo “stop” , TUTTAVIA ci sono anche altri danni oggi diffusi a macchia d’olio, e che pochi citano…

    Si tratta di una questione su cui riflettevo da anni… finché un giorno non trovai la risposta precisa di padre Bellon, il quale schiarisce tante nebbie…
    Praticamente, io certi dubbi ce li avevo già, ogni tanto riemergevano… Ma poi mi rispondevo: “ex opere operato! e falla finita”.

    E invece no.
    C’è ben più da dire. Ed è roba concretissima. Più concreta di quella che hai scritto, Costanza.

    Certo, sappiamo che un sacramento amministrato da un ministro indegno è comunque valido. Ma considerando la condizione di tanta Chiesa di oggi e dei casi di preti e di vescovi che trasgredivano costantemente il sesto (come minimo) … OGGI è il caso di fare un pensierino sull’ ex opere operantis . Materia che fino a pochi anni fa non conoscevo…
    Come non conoscevo la “storia” della Grazia se un prete si facesse ordinare in determinate condizioni spirituali (cioè non in Grazia).
    E dalle ultime indagini risulterebbe che molti seminaristi siano entrati così… (senza peraltro alcuna intenzione di cambiare).

    Per farla breve: ho appreso che i “frutti” (buoni o cattivi) non ricadono solo sulla vita del prete, ma su quella di tutti i fedeli – e conseguentemente di tutta la Chiesa. Per chi crede, questa non è soltanto una questione intellettuale, di comportamento o di psicologia disturbata, di nervosismi emozionali, di azioni poco corrette, eccetera, o – come dici tu- , di non avere abbastanza “testosterone” quando si gestisce una parrocchia o un dialogo.

    Qui si tratta invece sostanzialmente e concretamente della vita di Fede di tanti cattolici ignari che hanno subìto e che subiscono per decenni certi effetti. Concreti. Tangibili, secondo quanto ci dice padre Bellon.
    Quindi – per chi è cattolico – comunicarsi o confessarsi o interagire con un prete “poco degno” cambia le cose, eccome.
    Non solo per il fatto che sia un uomo “poco risolto” o poco simpatico o in preda a qualche debolezza (come tutti noi).
    Non è assolutamente un fatto riguardante SOLO la fede e la “felicità” e la salvezza di quel sacerdote, o il suo essere pregnante nelle omelie.

    Per chi non lo sapesse, ecco la spiegazione degli effetti sui fedeli e sulla Chiesa tutta:

    https://www.amicidomenicani.it/temporanea/leggi_sacerdote.php?id=1317
    Sito Amici Domenicani in ristrutturazione. Versione temporanea che durerà circa per un’altra settimana:
    (dopodiché scadrà il link indicato)

    1. Scusate il grassettone… Errore tecnico. Volevo grassettare solo l’espressione “ex opere operantis”.
      Ma come cavolo ho fatto? 😶😶
      Sorry.

    2. Punto fondamentale, quello che citi di padre Bellon. C’è anche di peggio, forse. All’Isola di Patmos da tempo hanno segnalato che se in certi seminari gli “etero” vengono mobbati fino a farli mollare, e vengono ordinati solo “omo” in funzione di logiche di cordata e ricattatorie, potrebbero sussistere le condizioni per la simonia (acquisizione di beni spirituali in cambio di denaro o prestazioni sessuali). In tal caso, l’ordinazione sarebbe di per sé invalida e ci troveremmo con finti preti. In tal caso, non c’è ex opere operato che tenga, per le cose in cui è richiesto un prete: p.es. non sarebbe valida la Consacrazione, né l’assoluzione nella Confessione. Se poi siamo arrivati al punto in cui certi sono anche diventati vescovi, questi sarebbero finti vescovi e non sarebbero valide a cascata le loro ordinazioni.

      In tutto questo caos che mai si è visto in duemila anni, il card. Cupich afferma che nei punti principali dell’agenda di Francesco non c’è affrontare lo scandalo lobby gay, ma le questioni ecologiche e dei migranti.

      1. Dinuovo:

        2. Chi diventa sacerdote in peccato mortale riceve i divini poteri, e pertanto riceve la capacità di consacrare e di assolvere.
        Se il sacerdote esercita i divini poteri in peccato mortale agisce in maniera sacrilega, e quindi aggrava la sua situazione davanti a Dio.
        Ma gli effetti del sacramento non vengono decurtati per il fatto che è stato amministrato da un sacerdote indegno.
        Pertanto consacra nel medesimo modo chi è in stato di grazia e chi è in stato di peccato mortale.

        1. @Bariom

          Perché hai riportato SOLTANTO il paragrafo numero 2 ?

          Padre Bellon ha esposto la dottrina cattolica su questo argomento in ben 6 punti !!

          Il punto 2 è appunto l’ex opere operato. Ed è appunto sul passaggio dei divini poteri al sacerdote.

          Dal punto di vista del potere di consacrare (o assolvere o battezzare) gli effetti quindi “passano”, e il sacramento può passare quindi al fedele.
          Cioè il sacramento viene amministrato. Non è “decurtato” di qualcosa.

          Negli altri 5 punti che non hai riportato (n.1, n.3, n.4, n.5 e 6) padre Bellon spiega dove sta il problema.

          Nemmeno io lo sapevo fino ad alcuni anni fa.

    3. Attenzione @Francesca: confessarsi e interagire con un prete NON degno o impenitente in peccato mortale, può certamente avere conseguenze e in questo sempre il fedele deve avere un “orecchio attento” e pur fidandosi, nella preghiera chiedere sempre discernimento come anche pregare per chi gli è guida.

      Ma non corre rischi comunicandosi con Fede e fidando nel Sacrificio di Cristo che surclassa qualunque prete indegno!

      Non diciamo quindi FESSERIE che possono solo gettare nella preoccupazione e nello sconforto altri Fedeli.
      Anche perché stessero le cose diversamente, chi potrebbe dirsi veramente tranquillo nel comunicarsi se portassimo questo discorso al paradosso.

      Lo stesso vale per chi si confessa anche se il prete fosse in peccato mortale.

      Non so tu come sia arriva a dire: “Quindi – per chi è cattolico – comunicarsi o confessarsi o interagire con un prete “poco degno” cambia le cose, eccome”, dato che nello stesso link che hai riportato leggiamo:

      “2. Chi diventa sacerdote in peccato mortale riceve i divini poteri, e pertanto riceve la capacità di consacrare e di assolvere.
      Se il sacerdote esercita i divini poteri in peccato mortale agisce in maniera sacrilega, e quindi aggrava la sua situazione davanti a Dio.
      Ma gli effetti del sacramento non vengono decurtati per il fatto che è stato amministrato da un sacerdote indegno.
      Pertanto consacra nel medesimo modo chi è in stato di grazia e chi è in stato di peccato mortale.

      3. In realtà il sacerdote è solo ministro, mentre il celebrante principale è Cristo.
      Proprio perché è Cristo che li celebra, i sacramenti di suo producono sempre infallibilmente il loro effetto.
      In teologia si dice che producono effetto ex opere operato, e cioè indipendentemente dal fervore o dallo stato di grazia chi li amministra, perché sono sempre e innanzitutto azione di Cristo.
      Ne segue che se uno viene battezzato o cresimato da un ministro privo della grazia, non diventa meno cristiano di chi ha ricevuto il Battesimo da un ministro santo.
      E se uno viene confessato da un sacerdote privo della grazia non viene assolto di meno di chi viene assolto da un prete santo.
      Un autore dell’epoca carolingia, Pascasio Radberto, scrive che “nella Chiesa cattolica riguardo al mistero del corpo e del sangue del Signore un buon sacerdote non fa niente di più di un sacerdote cattivo: perché il mistero si compie non per i meriti del consacrante, ma per la parola del Creatore e per virtù dello Spirito Santo” (De Corpore Christi, 12).
      S. Tommaso osserva che “uno può essere ministro di Cristo, senza essere giusto. E ciò mette in risalto l’eccellenza di Cristo, perché a lui come a vero Dio servono non solo le cose buone, ma anche quelle cattive, che la sua provvidenza indirizza alla propria gloria” (Somma Teologica, III, 82, 5).

      1. Par. 4. Tuttavia accanto all’effetto ex opere operato vi sono altri effetti prodotti dal sacramento e questi dipendono anche dalla santità e dalla devozione del sacerdote. In teologia si parla di effetti ex opere operantis perché dipendono dalla devozione o santità di chi celebra o riceve il sacramento.
        Sotto questo aspetto la Messa celebrata da uno come Padre Pio da Pietralcina ha più efficacia di quella celebrata in maniera sacrilega.
        La consacrazione è la stessa, ma l’effetto di santificazione sulle anime è maggiore.
        San Bonaventura dice che “nella Messa vi sono alcune cose che stanno accanto al sacramento considerato in se stesso, come le petizioni, le preghiere, le suppliche e il modo devoto e l’affetto; e riguardo a questo vale di più la Messa di un buon sacerdote che suscita maggiormente la devozione. E se qualcuno ascolta più volentieri la Messa di un sacerdote più devoto, credo che faccia bene” (In IV Sent., 13, a.1, q.4).
        E la stessa cosa si può dire di qualunque altro sacramento.
        Per questi nei Decreti di Graziano si legge che “quanto più i sacerdoti sono degni, tanto più facilmente vengono esauditi per le necessità per cui pregano” (2,1,1,91).

        Par. 1. Chi riceve l’ordinazione sacra in peccato mortale non riceve né la grazia santificante né quella sacramentale.
        La grazia santificante è la vita di Dio in noi, la sua linfa divina che vivifica pensieri, sentimenti, azioni.
        La grazia sacramentale è la stessa grazia santificante che viene comunicata con un particolare vigore in ordine alle necessità di chi riceve quel particolare sacramento.
        Non è dunque una grazia (vita divina) diversa.
        Pertanto la grazia sacramentale del Battesimo è quella grazia che aiuta a vivere da battezzati, quella della cresima da cresimati, quella dell’eucaristia da persone che sono trasformate in Cristo…. quella dell’ordine sacro aiuta a vivere come immagine viva di Gesù buon pastore in mezzo al suo popolo.

        Par. 5. Ho detto inizialmente che chi viene ordinato sacerdote privo della grazia riceve il potere di celebrare validamente i sacramenti, ma non riceve né la grazia santificante né quella sacramentale.
        Tuttavia se il sacerdote che ha ricevuto il sacramento in maniera così indegna si pente e si confessa, ricupera in proporzione al grado di pentimento e della liberalità di Dio tanto la grazia santificante che quella sacramentale.

        Par 6. Da quanto detto, risulta evidente la risposta all’ultima domanda, nella quale mi chiedi quale valore abbiano i sacramenti celebrati da un sacerdote che ha ricevuto l’ordinazione in peccato mortale.

        Padre Angelo Bellon OP
        Sito Amici Domenicani
        Sezione Teologia dogmatica
        Settore Sacramenti

        ————————–
        Come vedi al punto 4 padre Angelo ci spiega l’importanza delle condizioni (spirituali) in cui si trova chi CELEBRA oppure chi RICEVE il sacramento.
        Sul fedele indegno già sapevamo e sappiamo tutto.
        Qui invece padre Bellon ci chiarisce il prete indegno: quello che eventualmente celebrasse il sacramento.

        Bariom, onestamente non capisco questo tuo impuntarti e accusarmi di scrivere fesserie.
        Vai a scrivere a padre Angelo che ha scritto e diffuso delle fesserie!!

        Quelle “fesserie” mi hanno davvero chiarito tante cose.
        E altrettante ne chiariranno a chi se le stesse chiedendo (in relazione ad un prete, ad una parrocchia, eccetera).
        Anche in relazione all’articolo qui sopra di Costanza.
        Nessun allarme.
        Ma capirai che oggi, come ieri, frequentare il vescovo Agostino (santo) o frequentare il vescovo Donato (eretico) cambia leggermente le cose.
        Sia per la salvezza personale che per il cammino della Chiesa.

        E ribadisco: Papa Francesco sta facendo il possibile e l’impossibile per gestire al meglio questa situazione in cui si è trovato.
        Solo un carattere come il suo può procedere e fare almeno qualche passo verso la soluzione.
        Molto dipende anche da noi, cioè dalla risposta del popolo di Dio.

        Come abbiamo visto nel precedente post (di questo sito): i sacerdoti santi sono tanti. Sta a noi rivolgerci il più possibile a quelli – i quali aiuteranno anche noi laici a “sviluppare” la nostra santità.

        1. Per “fesserie” mi scuso, ho usato termine eccessivo e verosimilmente offensivo.

          Ma ribadisco per come i concetti erano espressi, la comprensione poteva essere fuorviante.

          Ribadisco anche, dire “La consacrazione è la stessa, ma l’effetto di santificazione sulle anime è maggiore” riferendosi ad esempio alla Messa celebrata da un Santo e cosa lapalissiano, ma l’opposto, credere che la celebrazione di sacerdote indegno abbia effetto nullo o peggio deleterio è del tutto errato.
          Non sto dicendo che tu abbia affermato questo, intendevo solo che il concetto fosse ben chiaro.

          Buona Domenica

      2. Rosa

        Io so così!
        Mi è tato insegnato che il prete in stato di peccato (la gravità la lasciamo a Dio), è come il crogiuolo!
        Per lavorare l’oro ci vuole il crogiuolo, ma il crogiulo NON è d’ora, anzi spessissimo è di vil piombo.
        Visto che come al solito cavillavo (son avvocata non a caso) mi diedero da leggere Il potere e la gloria di Graham Greene.

        1. Il troppo cavillare infatti spesso non porta nulla di buono… 😉

          Satana è esperto in cavilli e sofismi sin dalla tentazione di Eva.

          1. Anche la malafede e il parlare obliquo è frutto di Satana. Se i punti di Francesca sono “cavlillare”, e Francesca ha riportato fedelmente la risposta di un teologo come Bellon, il tuo giudizio evidentemente si estende anche alla risposta del teologo. Ora, il teologo può anche aver torto in linea di principio, mica è infallibile, ma trovo francamente intollerabile (per non dire: vile) che se Tizio (F) riporta un discorso di un Caio molto autorevole (B), Tizio viene attaccato come se sostenesse tesi originali, di fatto spostando il tono della discussione dal merito della questione ad un contra personam di fatto – solo contro Tizio, perché ovviamente il coraggio di criticare esplicitamente Caio latita. È abominevole che in ambito cattolico si discuta in questo modo obliquo, ed è frutto di una mentalità pretesca ben riconoscibili che nel corso degli anni ha avvelenato pure i fedeli.

            1. Fabrizio sei palloso oltre che subdolo nel tuo leggere quanto scrivo…

              Se volo o dire che Francesca è cavillosa al limite dell’inganno glielo dicevo!

              La mia è una affermazione di carattere generale che verosimilmente anche Rosa ha sperimentato nella sua esperienza.

              (magari qualche volta farti i fatti tuoi ci prendi)

  9. Dany

    Grazie Costanza! Leggerti mi aiuta a ritrovare un orientamento nella confusione generale. Non dimentichiamo di essere tutti in cammino…!

  10. Premetto una cosa: che il mondo “progressista”, cioè neomodernista, ecclesiale avesse un problema grave con la morale cattolica, derivante da problemi ancora più gravi con la Dottrina, la liturgia e la spiritualità, era chiaro fin dalle prime indagini sugli abusi compiute ad inizio anni 2000. Praticamente tutti gli abusatori provenivano dal mondo progressista o neomodernista, mentre realtà (diciamo così) più “conservanti” ne sono state pressoché immuni. Detto questo, è essenziale che il Sinodo “dei giovani” (in realtà di lobby e movimenti) non abbia luogo, almeno non nei tempi e nelle modalità previste, altrimenti si rischia un nuovo “Sinodo della famiglia” (che ricordo a tutti ebbe le conseguenze disastrose che non accennano a placarsi, vedasi la legittimazione della morale della situazione in seno alla dottrina cattolica): infatti, ricordo a tutti che sono stati coscientemente esclusi i giovani (cioè i cattolici sotto i 30 anni, immagino) che fanno riferimento al Rito gregoriano-tridentino, evidentemente ritenuti troppo “di destra” dal nuovo corso ecclesiale, nonostante insistenti richieste da parte loro, mentre si è cominciato a parlare di “cattolici lgbt”, termine inquietante per indicare persone che compiono peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio o che hanno seri problemi con la loro sessualità. Purtroppo, temo che anche questo Sinodo, considerata l’attuale composizione dell’episcopato e del collegio cardinalizio, finirebbe con l’introdurre delle “novità” assai poco richieste all’interno della sana e santa Dottrina.

  11. Domenico Carlucci

    Questi falsi pastori (si badi, Gesù lo ha detto….”molti verranno nel mio nome..”)trovano campo libero nella Chiesa perché non c’è unità tra i cristiani, unità di Spirito e di dottrina, e molti non sanno riconoscerli. Dopo decenni di abbandono della dottrina a favore della “pastorale”, dopo che Cristo è stato ridotto a etichetta, le Beatitudini a fenomeno sociale, psicologico, economico, esistenziale…, quale vuoi che sia la situazione? Un ovile smarrito, senza Porta né recinto, preda di lupi travestiti da pecore.
    Badate che il problema di fondo è cristologico, chi è veramente Gesù. Invito a leggere “Gesù di Nazareth”, di Benedetto XVI. Tenete presente che dopo Woityla e Ratzinger (leggeteli)…il buio. Ah..! Quel tragico “buonasera”…

  12. Il Papa lo ha accennato in aereo, da piccoli si può intervenire con la psichiatria. Lui poi ha aggiunto “intorno ai venti anni non più”, ma io conosco persone che hanno affrontato e vinto questa battaglia anche molto dopo i venti anni, perché hanno avuto al loro fianco qualcuno che ha detto loro la verità. Un cattolico. Perché il lavoro medico da solo non basta, serve anche quello spirituale.

    Perché la realtà è che non c’è peccato, vizio, stortura, inclinazione, sofferenza, che non possa essere sanata dalla Grazia di Cristo indipendentemente dall’età e anche dal tempo trascorso lontani da Lui, se a Lui ci sia affida, se la Misericordia di Dio si implora con cuore pentito e desiderosi si essere salvati.

  13. Bariom, purtroppo oggi le fesserie le stai dicendo tu, e molte.

    Francesca non ha affermato che necessariamente un prete privo di grazia invalidi un sacramento; ha detto che però può capitare in certe circostanze. Questo è quello che scriva Padre Bellon nella sua risposta integrale. Francesca l’ha riportata correttamente in tutte le parti.

    Basta fare un esempio semplice: un prete in peccato mortale – sodomita, ma qualsiasi cosa – può concedere l’assoluzione ad un fedele che ha manifestato il suo stesso peccato, ma non si è pentito; il prete potrebbe assolverlo per assolvere sé stesso. Non è cosa campata per aria: uno dei tanti ex-gay convertiti negli USA l’ha testimoniato, che uno dei primi preti da cui era andato in cerca di conforto spirituale era pure lui gay e l’aveva rassicurato che la sodomia non era peccato. In questo caso l’assoluzione non è chiaramente valida, perché rimane un peccato mortale di cui il peccatore non si pente e non intende abbandonare.

    Quanto ai santi che si “rifiutarono di rispondere”, vediamo di piantarla con i trucchi lessicali. Prendiamo il Santo dei Santi, Cristo. In questi giorni si sta facendo riferimento al suo “non rispondere” al Sinedrio. È sostanzialmente una mistificazione: non è che Cristo rimase totalmente muto, ma disse per esempio: “Io ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove tutti i Giudei si riuniscono, e non ho mai detto nulla di nascosto.”

    È chiaro il concetto? Lui parlò al mondo apertamente, e lo fece anche quando tentarono di tendergli trappole, come ben sappiamo. Al Sinedrio disse poche parole perché le domande erano sempre le stesse, le risposte erano già state date, e chi lo interrogava non aveva intenzione di ascoltarlo. Di fatto, il suo successivo silenzio ribadiva le risposte che aveva già dato. Inoltre chi lo interrogava deteneva il potere, mentre Cristo era – materialmente – uno del popolo come gli altri. Non è così Francesco: Francesco è lui il massimo potere sulla Terra, è lui che ha la responsabilità di guidare il gregge, e gli vengono chieste cose (dai Dubia alle ultime domande di questi giorni) a cui non ha mai dato risposta. E non si tratta di calunnie: sono questioni precise e circostanziate. Pietro negli Atti dice chiaramente che tutto quello che i cristiani predicano merita risposte da parte di chi le chiede, e che queste risposte vanno date. Non rispondere nella condizione di Papa Francesco è pura e semplice arroganza. C’è un punto in cui Cristo, interrogato durante la sua predicazione, non risponde ad una domanda e lo dice esplicitamente. Ma, durante quel dialogo, l’interlocutore si è precedentemente rifiutato di rispondere ad una domanda di Cristo. Dunque è evidente che non c’è, da parte dell’interlocutore, alcuna intenzione franca e retta. Non è così, non è stato così per i Dubia.

    Sostenere il contrario è questa una calunnia nei confronti di molti. Volete sostenere che gli interlocutori sono calunniatori? BENE, ALLORA PIANTATELA CON QUESTI MEZZI DISCORSI VISCIDI E CONFUSI, E DITELO ESPLICITAMENTE: IL CARDINAL CAFFARRA, CHE POSE I DUBIA, ERA UN CALUNNIATORE? Era un ingannatore, una persona che voleva incastrare Francesco? Ecco, ditelo apertamente. Se non ne avete il coraggio, allora abbiate il coraggio di tacere, perché la vostra stoltezza ha fatto già abbastanza danni. Basta con questo atteggiamento clerical-mafioso! È la prima causa di questo scandalo, più ancora che degli atti della lobby gay.

    1. In questo caso l’assoluzione non è chiaramente valida

      Riprendo solo un esempio più chiaro ed eclatante, per comprendere. Mc Carrick, dopo le orge, confessava i suoi adepti e poi andavano tutti a celebrare Messa.

      La Messa era valida, ma sacrilega; la Consacrazione valida (purtroppo per loro, perché averlo fatto aggrava il loro delitto). Se Mc Carrick ha mai confessato ed assolto un altro penitente, fuori dalla gaia compagnia, correttamente pentito di tutto, ha dato assoluzioni valide. Quando ha assolto i propri compagni d’orgia, chiaramente non ha dato assoluzioni valide.

    2. Se il penitente non è pentito l’assoluzione che riceve NON è valida comunque!
      Il che NON centra nulla con lo stato di grazia del confessore… continuiamo con le fesserie.

      Io non ho tirato in ballo il comportamento di Gesù Cristo.

      Se vuoi confutare la libera possibilità di NON difendersi da calunni, offese o accuse, questo è un problema tuo che sceglierai la strada che più ti pare, giacché nemmeno ho sostenuto che QUELLA è la strada.

      Ti saluto.

      1. Poi puoi concludere anche GRIDANDO con grassetti e maiuscole a profusione, ma la tua conclusione nulla centra nel discorso.

      2. mi pare che anche qui la “condanna” c’è stata: l’esclusione dal collegio cardinalizio, unita al divieto di celebrare in pubblico.

        Ma come non c’entra! Il confessore si sente dire che uno è un sodomita, non lo rimprovera, non lo ammonisce a pentirsi, anzi lo rinfranca che non è in stato di peccato mortale, e per te va tutto bene? Te li immagini i giovani che si confessano da Padre Martin? Vedi di collegare i due emisferi del cervello una buona volta, prima che sia troppo tardi.

        Gesù Cristo è il massimo esempio per tutti gli uomini e dunque chiude la questione.

        1. A quanto pare non hai compreso cosa per me c’entra e cosa no nel tuo obiettare al mio commento… (chissà forse anche i tuoi due emisferi non sono troppo collegati o collegati male, visto che sembra porti ogni discorso in un’unica direzione).

          Se dovessi rimanere a questo tuo ultimo commento (apprezzamento alle mie sinapsi a parte), sono perfettamente d’accordo con te.

          Ma ciò che dici NON ha nulla a che fare sulla validità del comunicarsi con prete in peccato mortale e sulla validità della confessione quanto a Sacramento. Fatto salvo che – come avevo scritto, ma evidentemente non era abbastanza chiaro – il penitente deve avere già bene chiaro cosa è peccato e cosa no e ne è pentito. Altrimenti cosa va a confessarsi a fare?

          Quindi se io sono in adulterio, sapendo che è un peccato mortale, ne sono pentito e vado alla Confessione con il serio proposito di rompere con il mio peccato, e mi sento dire: “guarda che non è poi una situazione tanto grave… persino io (prete) ho le mie scappatelle”, che faccio mi prendo tutto per buono e cambio persino idea sul mio peccato? Non credo…
          Semmai meglio vado a cercarmi un altro confessore, dopo averlo redarguito come semplice fratello.

          Altra cosa è la formazione e la guida spirituale, allora si che sono dolori!

          Ma, ribadisco perché pare che tu abbia durezza di comprendonio tutto preso da sacro scandalo, io mi sono riferito UNICAMENTE a validità o meno di Consacrazione e Assoluzione nel mio commento di partenza.

          Se l’hai capito, tu, Adolfo, (Francesca spero) e compagnia cantante, bene, sennò, io non so che farci.

          Poi dimmi ho forse fatto qualche vago commento di vago comprensione alle posizioni di Martin?
          Però non te ne uscire che dovrei pronunciarmi come fossi un tuo clone, perché grazie a Dio, non esiste solo il Giudici-pensiero.

          1. @ Bariom

            Usando una terminologia non teologica ma di facile comprensione:
            c’è una distinzione fondamentale tra “validità” del sacramento e “frutti” del sacramento. Laddove “frutti” non è semplicemente quello che FAI nella vita (ad esempio dare tanti soldi ai poveri o fare tanti figli).
            I “frutti” di un sacramento sono innanzitutto degli effetti sull’anima, nella disposizione e nella relazione con Dio, nell’amore e nella devozione verso i sacramenti, verso il prossimo, eccetera.

            Tutti questi frutti, e di conseguenza sul lungo periodo anche le azioni, dipendono sia dalle condizioni spirituali del fedele sia dalle condizioni spirituali del sacerdote che gli dà il sacramento.
            Punto.
            Non è poi così difficile da capire…
            (Nota a margine. Anche se capisco perché ti possano preoccupare tutti i sacramenti “elargiti” da Mc Carrick. Ma appunto, ti invito a rifletterci. Se Mc Carrick & Co. non riusciranno mai a demolire la Chiesa, possono però demolire un semplice movimento ecclesiale dal suo interno.
            E la strada per mettersi al sicuro, per tale movimento la sai: OBBEDIRE a Madre Chiesa in tutto, così da poter avere “garantita” l’assistenza dello Spirito. … Poi non ti ripeterò il mio solito refrain che tanto già lo sai. E comunque non è “solo” questione di liturgia. In questo momento appare particolarmente chiaro “chi sosteneva chi” anche nei gruppi ecclesiali. Ciò non significa che non esista un carisma coi suoi buoni frutti, ma significa che se certe cose non si purificano, spariranno).

            1. A livello razionale potrei anche essere d’accordo con te sulla differenza tra validità e frutti (resta comunque necessario ben specificare x evitare perniciosi fraintendimenti), ma davvero ti senti di sostenere che il singolo – di questo parlo – che si confessi o comunichi abitualmente, con tutte le disposizioni d’animo necessarie, presso un sacerdote indegno, vedrebbe inevitabilmente troncata la sua progressione nel cammino spirituale?

              Cioè Dio si fermerebbe difronte al mezzo iniquo, piuttosto che guardare all’animo retto del fedele?
              Puoi anche pensarla così… A me pare piuttosto grossa.

              Ribadisco: altra cosa sarebbe una disgraziata formazione/guida spirituale, laddove sono in gioco fattori diversi.

              1. @Bariom
                Purtroppo c’è ancora un mio commento in attesa di moderazione dove ho spiegato ulteriormente.

                Il problema l’hai creato tu estrapolando solo una parte della esposizione di Bellon. Io avevo messo il link perché tutti potessero leggere il discorso completo.

                Appena sbloccano il commento potrai leggere Bellon citato al completo.

                “Cioè Dio si fermerebbe difronte al mezzo iniquo, piuttosto che guardare all’animo retto del fedele?
                Puoi anche pensarla così… A me pare piuttosto grossa.”

                Credo che tu non abbia capito il punto.
                Nel commento in attesa ho chiarito ancora meglio, riportando integralmente il teologo domenicano che hai censurato – il quale non stava dando una sua “opinione” ma la dottrina della Chiesa pura e semplice.

                Per quanto riguarda ciò che può fare la potenza di Dio: Egli può conferire la Grazia in modo diretto (e salvifico) anche ad un buddista-musulmano-ateo-new-age di buona volontà.
                Ma non è di questo che si stava parlando.

                ——–
                “altra cosa sarebbe una disgraziata formazione/guida spirituale, laddove sono in gioco fattori diversi”

                No. Non è “altra cosa”. Le due cose vanno proprio a braccetto.
                La tua distinzione è tipicamente gnostica.
                Come cattolici noi crediamo che ciò che avviene concretamente nell’anima influisce anche in quella che tu chiami “formazione” ( intellettuale) ?
                Anima, corpo, azione della Grazia tramite i sacramenti NON sono cose a compartimenti stagni.

                Purtroppo confondere queste cose (e affidarsi ad una mentalità gnostica) porta nella realtà a … confondersi del tutto (anche nelle frequentazioni) e si può finire con l’andare a braccetto con certa gente per decenni – senza accorgersi che troppe cose non quadrano…

                http://www.catechumenusa.com/2013/10/archdiocese-of-washington-cardinal.html?m=1

                Però appunto, come dici tu, non è mai troppo tardi per svegliarsi e iniziare a riparare i danni (con l’aiuto di Dio).

                1. “davvero ti senti di sostenere che il singolo – di questo parlo – che si confessi o comunichi abitualmente, con tutte le disposizioni d’animo necessarie, presso un sacerdote indegno, vedrebbe inevitabilmente troncata la sua progressione nel cammino spirituale?

                  Di “troncamento” ne parli soltanto tu.

                  Riguardo la dottrina cattolica (vedi padre Bellon) è sicuro che un prete indegno può rallentare (MOLTO) il cammino di progressione spirituale di chiunque. Se la persona è devotissima-santissima magari la ostacola solo un po’. Chi lo sa il “tasso” di ostacolamento?
                  Se la persona è mediamente devota oppure in ricerca spirituale, il prete indegno può deviarla anche parecchio. In termini di tempo e di frutti spirituali.
                  Se la persona è debole nella fede e magari in preda ai vizi, può accadere che il prete indegno tronchi del tutto il cammino spirituale, certamente.

                  Facciamo un esempio pratico: quella coppia (divorziati risposati con 3 figli) che avevo linkato qui qualche mese fa, e che da anni praticano la castità per poter essere in Comunione con la Chiesa.
                  Ecco, loro testimoniano che avevano vagato per 2 anni per confessionali prima di incontrare un prete che dicesse loro chiaramente che la strada cattolica non era quella di continuare ad avere relazioni sessuali illecite.
                  Per quella coppia, un po’ l’abitudine del piacere prima di tutto, un po’ di ignoranza, un po’ di fattori diversi ma… Ipotizziamo che fossero morti in quei 2 anni, prima di poter ricevere un’assoluzione…
                  Sicuramente Dio avrebbe tenuto conto della loro storia e di tutte le “attenuanti”, ma era comunque meglio se avessero incontrato il “prete santo” molti anni prima. Dal loro cuore (dal video) si comprendeva bene che erano sempre stati disposti a quella “progressione spirituale” ma che avevano sempre trovato dei sacerdoti che non parlavano chiaro e che li gettavano di continuo nella confusione.
                  Questo è solo un esempio di “blocco”.
                  (e non è neanche relativo all’amministrazione dei sacramenti, ma solo alle relazioni personali).

                  Non dico che quei preti fossero indegni. Magari era soltanto preti tiepidi.
                  E allora, ti immagini che cosa possono fare quelli veramente indegni?
                  Il problema sta proprio nel “fluire” della Grazia in modo pieno, vitale, fruttuoso.
                  Il Signore con la Chiesa ha posto un’intermediazione.
                  Se la ritieni così ininfluente (oppure solo formale: il sacramento-caramella che poi sta SOLO a noi sviluppare) … Perché allora non saltarla del tutto e diventare Protestanti?

                  Lo dice pure San Tommaso:
                  “Gratia non alligatur sacramentis” (Tommaso d’Aquino, Somma teologica).

                  E quindi?
                  A questo punto, in teoria, non ci servono neanche quelli…
                  Figuriamoci se abbiamo bisogno di “preti degni” che ce li amministrano 😶

                  1. Però neppure io ho detto che la cosa sia “ininfluente”.

                    Comunque arrivando a dire che il malato guarisce prima se trova un buon medico o lo studente avrà maggior frutto se l’insegnante è degno di tal nome, ci siamo detti tutto, anche perché sarebbe da idioti affermare il contrario.

                    Ciò semmai ci ricorda quanto sia importante chiedere a Dio di provvedere a noi e ai nostri cari, un santo confessore e/o guida spirituale.

                    Ti saluto.

                    1. ola

                      @Bariom concordo, i Sacramenti sono validi ma i frutti sono minori come ricorda Francesca.

                      La penitenza e’sempre valida se ci sono gli atti propri del penitente, perche ne materia ne forma del Sacramento includono la Grazia del ministro, ma solo la formula di assoluzione (cfr. https://it.wikisource.org/wiki/Catechismo_Maggiore/Catechismo/Parte_quarta/Penitenza).

                      Per quanto riguarda la consacrazione avevo letto da qualche parte che fosse richiesta anche la corretta intenzione del ministro, ma adesso sono un po confuso perche’ padre Bellon non ne parla e non la ritrovo nemmeno in San Pio X, quindi verrebbe da dire che sia sempre da considerar valida anche quella:
                      https://it.wikisource.org/wiki/Catechismo_Maggiore/Catechismo/Parte_quarta/Eucarestia

                    2. Anche perché a rigor di logica, chi di noi potrebbe sapere se un sacerdote è o meno in peccato mortale durante una consacrazione e quindi se ci accostiamo a Consacrazione nulla, se non peggio blasfema?

                      D’accordo che stiamo parlando di aspetti “mistici” e spirituali, ma anche nella mistica il Nostro Dio (grazie a Dio) non è dio “illogico”…

                    3. @Bariom, anch’io ti saluto. Ricordandoti che il mio appunto era relativo all’articolo di Costanza. .
                      Quindi non avevo iniziato parlando della fede personale soggettiva o “dei nostri cari”. Il problema dei preti indegni costituisce una deviazione di massa dell’intera Chiesa. Se la Grazia fluisce poco, a causa della poca “ricezione” (non certo a causa di Dio) , l’ostacolo del ministro indegno è ostacolo a 360 gradi in tutti gli aspetti ecclesiali.

                    4. @Ola
                      Padre Bellon ne parla in un’altra pagina dedicata a quell’argomento. Comunque è complesso pure quello perché il prete (anche se miscredente) DEVE voler “fare ciò che intende fare la Chiesa”. E su questa espressione ho letto diverse interpretazioni… Epperò ancora non sono arrivata al dunque di cosa esattamente deve fare il consacrante.

    3. @fabrizio
      Stai mettendo insieme due topic diversi.
      Comunque: persone come Viganò o Caffarra, per me è evidente che potevano essere in buona fede, di per sè.
      Ma ciò non toglie che possono avere errato nelle azioni intraprese contro Papa Francesco.

      Guarda che – con i dovuti distinguo – è la stessa cosa della buona fede del prete Martin…

      E nota: Papa Francesco non ha escluso che potrebbe rispondere in seguito.

      Inoltre, guardando alla tempistica, il momento della diffusione del documento desta molti sospetti…
      Bada: lo stesso Viganò può essere stato consigliato male da altri.
      E in ogni caso, un argomento di tale ampiezza non andrebbe richiesto al Papa in aereo durante la “conferenzina” informale.

  14. MARCO PAOLA

    Ovviamente la frase famosa “chi sono io per giudicarli” è stata ED È occasione di particolare NON chiarezza fra tanti di noi.
    Ricordo per iniziare …questo: “È bene che tutti sappiano che è stato proprio Papa Francesco a comminare all’anziano ex cardinale americano protagonista del caso la sanzione più dura: l’esclusione dal collegio cardinalizio, unita al divieto di celebrare in pubblico. Decisione che forse è avvenuta in questo modo rarissime volte nella storia.” (MONS. D’ERCOLE)
    Ma anche Camisasca ha scritto sul tema.
    Come si muova nel permettere nomine e lasciare personaggi schierati pro-lgbt ..mi è molto oscuro, ma sono anche ignorante, ignoro molto. Questo non toglie il fatto che è falso dire che non abbia espresso parole chiare al riguardo. Sono troppo poco? Può essere. Papa Francesco ha una doppia faccia? Tutto è possibile. Preghiamo stando attenti alle cose che succedono (non “spantegando” sui social ogni condizionale – recuperato sui social stessi – dandogli valore di certezza di prova).
    OSSIA:
    Nella Ratio Fundamentalis pubblicata nel dicembre 2016 dalla Congregazione per il clero, si dice che “in relazione alle persone con tendenze omosessuali che si accostano ai seminari, o che scoprono nel corso della formazione tale situazione, in coerenza con il proprio magistero, la Chiesa, pur rispettando profondamente le persone in questione, non può ammettere al seminario e agli ordini sacri coloro che praticano l’omosessualità, presentano tendenze omosessuali profondamente radicate o sostengono la cosiddetta cultura gay”. La Ratio operava una distinzione tra atti omosessuali e tendenze omosessuali: gli atti omosessuali venivano definiti come “peccati gravi”, “intrinsecamente immorali e contrari alla legge naturale”. Su coloro che manifestano tendenze omosessuali, definite in ogni caso “oggettivamente disordinate”, parlava di un’accoglienza caratterizzata da “rispetto e delicatezza” …
    Vedi il CATECHISMO della CHIESA CATTOLICA a cui fa riferimento: 2358.
    Certo potrebbe anche asfaltarli e bruciarli al rogo. La giustizia dovrebbe punirli, quella umana, e Dio li giudicherà con Giustizia Divina. Vanno poi puniti anche formalmente dalla Chiesa ed è stato fatto si dice. Però è altra cosa dire che non ha detto una bega! Ribadisco anche che SOLO UN’INDAGINE SERIA PUÒ ESSERE UTILE A FAR CHIAREZZA. Nel frattempo l’ultimo messaggio di Medjugorje ci aiuta! Sì, CI AIUTA!!!
    L’articolo di Benedetta Frigerio è molto ponderato e penso sia il migliore uscito: http://lanuovabq.it/it/e-bene-che-emergano-gli-scandali-per-la-nostra-conversione#.W4lnAqA9Dx5.facebook

    Già in precedenza, nel 2015, aveva invitato a fare attenzione circa l’ammissione nei seminari, rilevando la possibilità che qualche candidato manifestasse “carenze psicologiche”.
    E ai vescovi cileni convocati a Roma il Papa scriveva: “Il problema non appartiene a un solo gruppo di persone, nel caso di molti abusatori sono stati rilevati gravi problemi già nella loro fase di formazione nel seminario o nel noviziato. Infatti, negli atti della Missione speciale (vedi mons. Charles Scicluna per fare indagare la situazione) si registrano gravi accuse contro alcuni vescovi o superiori che avrebbero affidato queste istituzioni educative a sacerdoti sospettati di OMOSESSUALITÀ ATTIVA”.
    La CONDANNA è quindi al atto intrinsecamente disordinato: l’omosessualità attiva.
    Per quanto riguarda la persona ..mi pare che anche qui la “condanna” c’è stata: l’esclusione dal collegio cardinalizio, unita al divieto di celebrare in pubblico.

    1. @MARCO PAOLA
      Lei dice molte cose giuste e condivisibili, prima di tutte la necessità di indagare. Però questa conclusione:

      mi pare che anche qui la “condanna” c’è stata: l’esclusione dal collegio cardinalizio, unita al divieto di celebrare in pubblico.

      non è soddisfacente, e per un motivo fondamentale.

      A parte il fatto che c’è molta differenza nel condannare un delinquente nel 2018, quando era già stato forse condannato nel 2008, e subito dopo il 2013 non solo la condanna non è stata finalmente applicata, ma forse è stata revocata; ed è un fatto noto al 100% che questa persona ha ripreso a spadroneggiare…

      Il punto chiave è che qui non stiamo parlando solo di sodomia, ma di sodomia + omoeresia dilagante. Mc Carrick non è solo un sodomita, ma un paladino dell’omoeresia. Nei cinque anni di questo pontificato il suo rinnovato prestigio ha permesso di nominare tre cardinali omoeretici (Tobin, Mc Farrell e Cupich), in grande spolvero. La condanna di Mc Carrick non ha nessun impatto su questi tre, che sono poi quelli che ci portano l’omoeresia dei padri Martin e degli emuli a Sarajevo, ad Albano Laziale e in centinaia di altri posti. Corrompere l’anima di masse di giovani è persin peggio di sodomizzare centinaia di seminaristi.

      Cosa sta facendo Francesco per questa cosa? Se era già assai improbabile credere che Francesco non fosse al corrente di questa omoeresia dilagante, e che è portata avanti proprio dai suoi collaboratori, che ha promosso ai massimi livelli, ora è impossibile sostenerlo, perché l’affare Mc Carrick l’ha affrontato e dunque Francesco ne è al corrente.

      Ecco perché non si può ritenere in alcun modo neanche lontanamente sufficiente quello che ha fatto contro Mc Carrick.

  15. Da https://catholicwomensforum.org/letter-to-pope-francis/#sign (via Aldo Maria Valli):


    Santità, Lei ha detto che si cerca “una più incisiva presenza femminile nella Chiesa”, e che “le donne sono in grado di vedere le cose con un angolo diverso [dagli uomini], con un occhio diverso. Le donne sono in grado di porre domande che noi uomini non siamo in grado di capire”. Scriviamo a Lei, Santo Padre, per porre domande che necessitano di risposte.

    Siamo donne cattoliche profondamente impegnate per la nostra fede e profondamente riconoscenti per gli insegnamenti della Chiesa, i sacramenti e i molti buoni vescovi e sacerdoti che hanno benedetto la nostra vita.

    I nostri cuori sono spezzati, la nostra fede provata, dall’escalation della crisi che sta inghiottendo la nostra amata Chiesa. Siamo arrabbiate, tradite e disilluse. Il dolore e la sofferenza delle vittime non finiscono mai, mentre ogni ciclo di notizie porta più terribili rivelazioni di abusi sessuali, misfatti sessuali, insabbiamenti e inganno, anche ai livelli più alti della Chiesa.

    Le recenti dichiarazioni di monsignor Carlo Maria Viganò ci spingono a raggiungere Lei direttamente per avere le risposte. Nella sua testimonianza [monsignor Viganò] accusa Lei, Santo Padre e altolocati cardinali di aver chiuso un occhio su comportamenti eclatanti dell’ex cardinale McCarrick e di aver promosso questo predatore come portavoce globale e leader spirituale. È vero?

    Queste sono accuse devastanti. Come presidente della USCCB [Conferenza episcopale degli Stati Uniti] il cardinale Daniel DiNardo ha recentemente affermato che “le questioni sollevate meritano risposte che siano conclusive e basate su prove”. Siamo d’accordo.

    Diverse questioni cruciali sollevate dalla dichiarazione di Monsignor Viganò, tuttavia, non richiedono lunghe indagini né prove fisiche. Esse richiedono solo una risposta diretta, Santo Padre. Quando i giornalisti l’hanno interrogata recentemente sulle accuse di monsignor Viganò, lei rispose: “Non dirò una sola parola su questo” e ha invitato i giornalisti a “leggere attentamente l’informativa e fare il vostro proprio giudizio.”

    Per il suo gregge sofferente, papa Francesco, le sue parole sono inadeguate. Feriscono, ricordano il clericalismo che lei ha così recentemente condannato. Abbiamo bisogno di leadership, verità e trasparenza. Noi, il vostro gregge, in questo momento meritiamo risposte.

    In particolare imploriamo umilmente di rispondere alle seguenti domande, dal momento che le risposte le sono sicuramente note. Monsignor Viganò dice che nel giugno 2013 ha trasmesso a voi questo messaggio (in sostanza) circa l’allora cardinale McCarrick:

    “Ha danneggiato le generazioni di seminaristi e sacerdoti e Papa Benedetto XVI gli ordinò di ritirarsi a una vita di preghiera e di penitenza”.

    È vero? Che cosa le ha trasmesso l’arcivescovo Viganò nel giugno 2013 circa l’allora cardinale McCarrick?

    Quando ha saputo di eventuali accuse di abuso sessuale o abusi sessuali con adulti dell’allora cardinale McCarrick?

    Quando ha saputo delle restrizioni di Papa Benedetto all’allora cardinale McCarrick? E ha fatto liberare l’allora cardinale McCarrick da una qualsiasi delle restrizioni di Papa Benedetto XVI?

    Santo Padre, nella sua Lettera al popolo di Dio sugli scandali ha scritto: “La coscienza del peccato ci aiuta a riconoscere gli errori, i crimini e le ferite causate nel passato e ci permette, nel presente, di essere più aperti e impegnati in un cammino di rinnovata conversione”. Ecco perché ci aspettiamo che Lei, nostro Santo Padre, sia onesto con noi.

    Per favore, non si giri dall’altra parte. Lei si è impegnato a cambiare i modi di essere clericali nella Chiesa. Che un cardinale predi i seminaristi è ripugnante. Abbiamo bisogno di sapere che possiamo fidarci, che voi siate onesto con noi su ciò che è accaduto. Le vittime che hanno sofferto così tanto hanno bisogno di sapere che possono fidarsi di Lei. Le famiglie, che saranno la fonte di rinnovamento della Chiesa, devono sapere che possono fidarsi di Lei, e così avere fiducia nella Chiesa.

    Per favore non ci tenga a distanza su queste domande. Siamo figlie fedeli della Chiesa che hanno bisogno di verità così che possiamo aiutare a ricostruire. Non siamo cattolici di seconda classe da spazzare fuori mentre vescovi e cardinali gestiscono le questioni privatamente. Abbiamo il diritto di sapere. Abbiamo diritto alla Sua risposte.

    Samo mogli, madri, donne single, donne consacrate e sorelle religiose.

    Siamo madri e sorelle dei vostri sacerdoti, seminaristi, futuri sacerdoti e religiosi. Siamo leader laiche della Chiesa e madri della prossima generazione.

    Siamo professoresse nei vostri seminari e leader nelle cancellerie cattoliche e nelle istituzioni.

    Siamo teologhe, evangeliste, missionarie e fondatrici dell’apostolato cattolico.

    Siamo il popolo che si sacrifica per finanziare il buon lavoro della Chiesa.

    Siamo la spina dorsale delle parrocchie cattoliche, scuole e delle diocesi.

    Noi siamo le mani, i piedi e il cuore della Chiesa.

    In breve, noi siamo la Chiesa, tanto come i cardinali e i vescovi intorno a voi.

    Santo Padre, siamo la “presenza incisiva” di cui la Chiesa ha bisogno, e abbiamo bisogno di una Sua risposta.

    Con amore per Cristo e la Chiesa.

    1. Giovanni

      Inviare petizioni a Bergoglio è come inviare lettere di protesta a Stalin. L’unica speranza è nell’autorità civile. Io spero che altri stati americani seguano l’esempio della Pennsylvania e si arrivi a una indagine federale (RICO), che inevitabilmente coinvolgerebbe anche il Vaticano. A questo punto anche Bergoglio non potrebbe limitarsi alle sue arroganti alzate di spalle.

      1. @Giovanni
        Attenzione, che la questione dell’autorità civile è un passaggio delicatissimo. Io certamente spero che indaghi – così come i giornalisti – e che vengano fuori sempre più evidenze dei fatti.

        Ma bisogna chiarire cosa vuol dire un’indagine di un’entità secolare nei confronti del Vaticano.

        Se un procuratore federale dovesse muovere accuse a Francesco, sbaglierebbe gravemente. Ovvero, noi non dovremmo approvare. La Prima Sede non può essere sottoposta al giudizio di nessuno (intendo un procedimento giudiziario con possibile condanna), tanto meno un’entità secolare, qualsiasi cosa abbia commesso. Anche se si mettesse a sparare sulla folla dal balcone su Piazza San Pietro. L’unico organismo che può fare qualcosa è interno alla Chiesa, è il Collegio dei Cardinali e al momento neanche i teologi e i canonisti sono d’accordo su cosa possa fare. Forse prima o poi troveranno una quadra. Ma, ripeto, quello che è chiaro è che non ci può essere una messa in stato d’accusa dall’esterno. Se arrivasse darebbe grande fiato alle trombe dei bergogliani, che purtroppo in questa circostanza avrebbero anche – pur in mala fede – fondamenti validi. Se noi contraddicessimo questo punto del CIC, ci metteremmo dalla parte del torto.

        Se il procuratore intende interrogare il Pontefice, non si porrebbe lo stesso problema di una messa in stato d’accusa, ma sarebbe comunque una faccenda delicatissima. Le domande che sono state poste sinora a Francesco – dai Dubia in poi – sono sempre state formulate con correttezza formale, il che implica che chi le sottopone (semplice fedele, vescovo o cardinale) riconosce dal punto di vista giuridico-formale Francesco come proprio superiore. Ma quando un giudice decide di interrogare qualcuno, si mette – giustamente – in posizione di superiorità giuridico-formale nei confronti di quella persona. Ecco dunque che anche questa via non mi pare praticabile. Se poi il magistrato si muovesse con il rispetto richiesto, subirebbe probabilmente attacchi politici da parte di chi, invece, non tollera che uno stato sovrano e laico tenga questo atteggiamento; dunque il magistrato si creerebbe problemi.

        Forse potrebbe essere una via d’uscita coinvolgere la Segreteria di Stato, considerando la Santa Sede come entità statale alla pari, così come si fa nelle indagini in ambito internazionale.

        Ma ovviamente, essendo Parolin coinvolto nello scandalo, non si otterrebbe parimenti niente. Se il magistrato è saggio, procederà per altre strade, evitando di fornire appigli insperati alla controparte.

        Quanto all’efficacia delle petizioni, esse costituiscono comunque testimonianza da parte nostra. Inoltre lo Spirito Santo concede a tutti, prima del momento finale, il modo di pentirsi e redimersi. Si muove anche attraverso tutti coloro che muovono critiche fondate ed appelli al Pontefice. Dunque non consideriamo inutili queste strade. Oltretutto, essendo iniziative pubbliche, possono smuovere altre persone che potrebbero portare altre testimonianze e prove. Noi dobbiamo pregare che altri alti prelati si decidano a parlare; anche perché certamente scandali come quello Mc Carrick si sono verificati in altre parti del mondo, inclusa casa nostra.

        1. Giovanni

          Io credo che l’unico strumento valido che i fedeli hanno per influire su questa gerarchia di narcisi sia quello economico. Io per esempio da tempo non verso l’8 per mille né l’obolo di San Pietro. Un eventuale RICO prosciugherebbe i fondi versati dal Governo Americano alla Conferenza Episcopale e, quindi, anche la percentuale che, di questi, va al Vaticano. Anche senza messa in stato d’accusa papale c’è da sperare che qualcuno incominci a ragionare. Se non funziona questo non vedo cosa possa funzionare (a parte la preghiera):

      2. blaspas59

        Non mi sembra che sia cosi. Potra ignorare le richieste, ma non può come Stalin far tacere tutti i cattolici. Bisogna aumentare la pressione alla fine lui reagirà come deve o se ne andrà. Credo che le grida “*i*a*ò” di mercoledì abbiano spaventato molti a trastevere.

        1. Kosmo

          Credo che le grida “*i*a*ò” di mercoledì abbiano spaventato molti a trastevere.
          Ma non gridavano quello, gridavano “Italo

    2. Posso dire che questa petizione/accusa, con l’ultima parte che tradisce un certo spirito femminista (della serie “noi siamo migliori di voi, perché donne”), non mi piace affatto? E’ semplicemente l’altro rovescio della medaglia: da una parte l’omoeresia, dall’altro il femminismo.

  16. Barbara

    Io sarò la solita ingenua…ma non e’ un papa “del passato” quello che si arrocca e non si “concede” al popolo “ignorante”?
    Dov’è finito l’anticonvenzionale, quello che ti chiama al telefono a casa, quello che e’ vicino ai semplici e parla perché tutti capiscano?

    Forse Caffarra e gli altri cardinali, meritavano una risposta ( forse più delle femministe…) non tanto perché più eruditi (…) ma perché “fratelli” in cammino nella stessa strada che ci riporta al Padre…e che a loro volta devono confermare nella Fede altri fratelli (in un reciproco aiuto, no?è così da sempre nella Chiesa che io sappia…)

    Se fosse vero – come qualcuno dice- che i collaboratori del papa non l’avevano informato dei “dubia” e papa Francesco ha saputo della loro esistenza solo successivamente quando sono stati pubblicati dai giornali..questo vorrebbe dire che i collaboratori di papa Francesco cestinano i documenti a loro piacimento (ma sembrerebbe una storia purtroppo già vista…)!!
    Considerato poi che mesi fa, in una intervista, il papa aveva dichiarato di non leggere personalmente i giornali…
    Non e’ lecito temere che anche i collaboratori di Francesco giochino un ruolo non indifferente, così come già in precedenza per altri? Certo, li ha scelti lui…

  17. “Avviare processi” mi sembra che sia proprio una sua espressione, se non erro…
    Comunque rende bene il concetto.

    Certo: avviare il processo per farci diventare protestanti. Tutta la compagnia cantante, da Tobin a Farrell a Cupich a Maradiaga, l’ha spiegato chiaramente.

    1. Adolfo

      Infatti Cristo non ha chiesto a Pietro di avviare processi, bensì di confermare i fratelli nella fede.
      Aprire processi, senza minimamente preoccuparsi di come verranno chiusi, è esattamente il contrario del confermare i fratelli nella fede.

      Tanto è vero che i “processi” avviati in questi cinque anni hanno gettato la Chiesa nel caos, e il caos non è certamente un frutto dello Spirito Santo.

    2. Adolfo

      Ed ecco qui un chiaro esempio di “processo” protestantoide, tale per cui non sono più le norme canoniche a mostrare la distinzione fra “delitto” e “peccato”, bensì le leggi civili, con tutta la loro arbitrarietà. E che sia un papa, a illustrare certe “teorie”, dovrebbe far spavento. A maggior ragione se si rilegge quell’episodio col senno di poi.

      https://querculanus.blogspot.com/2018/09/le-leggi-son-ma-chi-pon-mano-ad-esse.html

  18. Cinzia

    Ma cos’altro deve succedere per farci aprire gli occhi. Il silenzio di Papa Francesco è a dir poco imbarazzante!
    Che qualcuno poi ancora pensi che non sappia certe cose denota una ingenuità che stupisce…. Troppi episodi confermano che non si muove foglia che Francesco non voglia! E lo dico soffrendo e continuando a pregare per il Papa e per la chiesa

  19. Siamo veramente beati se, quello che ascoltiamo, o cantiamo, lo mettiamo anche in pratica. Infatti il nostro ascoltare rappresenta la semina, mentre nell’opera abbiamo il frutto del seme. Premesso ciò, vorrei esortarvi a non andare in chiesa e poi restare senza frutto, ascoltare cioè tante belle verità, senza poi muovervi ad agire.

    Sant’Agostino………( scritto da un frate amico, e l’ho riporto su questo blog )

    Buona domenica.

  20. roberto

    se si riconosce i matrimoni omoerotici si riconosce anche il diritto della sodomia. quindi per la legge sodomizzare è lecito.anche fra loro c’è discriminazione tra chi subisce la sodomia e tra chi la attua.Anche tra i preti è così.Per la legge di Dio è peccato grave anzi, grida vendetta al cospetto di Dio.Le mode portano l’uomo alla rovina,queste durano un soffio ma lasciano cadaveri dannati.

  21. Vale

    Su la mia risposta il correttore ha trasformato Papa in Papà. Figuratevi quando lo trasformerà in genitore 1.
    Orwell dietro l’angolo.

  22. Astore da Cerquapalmata

    La lobby omosessuale in Vaticano è talmente potente che fa in modo di allontanare chi le è contro e richiama gli omosessuali, che tra il clero sono sempre di più perché la formazione si è fatta così lassa (poca preghiera e niente sacrificio) che molti eterosessuali non resistono ed escono, mentre molti omosessuali rimangono.
    Di fatto il VATICANO è ormai lo Stato con la più alta percentuale di omosessuali am mondo.
    Dicono che in Vaticano c’é guerra tra conservatori e progressisti, ma io penso che ci sia tra eterosessuali e omosessuali.
    O, se vogliamo, tra i conservatori eterosessuali e i progressisti a tendenze o simpatie omosessuali.
    Un fatto è certo: i progressisti c’è una tendenza a voler cambiare la fede e di morale.
    Non so se vogliono cambiare la morale perché non hanno fede o vogliono cambiare la fede perché non hanno la morale, ma il risultato è simile

  23. Daniele

    Papa Francesco ha purtroppo dimostrato in questi anni di preferire i Padre Martin agli Schmitz (che è un grandissimo!). Basta guardare le persone di cui Francesco si è circondato, e in particolare le sue nomine cardinalizie. Sarebbe interessante andare ad analizzare quanti dei molti cardinali che ha già nominato siano più o meno chiaramente dei ‘progressisti’. Credo la maggioranza. Le speranze che al prossimo conclave venga eletto un cardinale ‘ortodosso’ (stile Sarah) sono davvero minime, temo.

  24. Rosa

    Sentite io vengo qua per schiarirmi le idee ma oggi mia pare Cavillo Continuo.
    Quindi faccio una sola domanda e anche terra tera.
    Quali sono gli ordini mendicanti?

  25. Alessandra

    È tutto un cavillo, una polemica, attributi espressi duramente si perde la lucidità affrontando tutto come una guerra.. proprio procedere con ideologia guerresca.. non sposo i “ponti” che già sarei tacitata prima di aprire bocca… e anche questa è un aspetto ..non una realtà guida , ma questa parte guerresca , virile ma non per morire per lei , proprio per una scelta ruvida di virilità, dura militare molto rischiosa..
    La cooperazione dovrebbe insegnare modulare .. arricchire. E le accuse da guerra di Viganò senza onesta e correttezza…è per la guerra
    I militari senza essere gentiluomini sono inguardabili..

  26. Link per chiarimenti sul caso Mc Carrick. Che poi chiarimenti non sono. Ma solo complicazioni.
    Credo che diano una pallida idea di dove si trovi ingarbugliato oggi Papa Francesco (e la Chiesa tutta e quindi tutti noi).
    Allora: i nostri vescovi sapevano o non sapevano? I nostri preti? I laici?
    A voi l’ardua sentenza.

    # Questo dice che tutti sapevano e che tutti tacevano. Sembra sincero e credibile
    https://stream.org/bishop-calls-cardinals-deny-knowing-mccarricks-abuses-liars-knew/

    # 2011. O’Malley sembra non sapere niente.
    Mi interessava parecchio visto il suo impegno in materia. Quindi ho cercato e ho trovato che ha un blog…
    Anno 2011. Testimonianza scritta personalmente dal cardinale O’Malley… Qui ci sono tutti “al completo”…
    Con addirittura George Pell che presiede la celebrazione penitenziale di tutto l’evento (internazionale)…
    Si vede O’ Malley in più foto con Mccarrick, con Apuron, eccetera… Sono varie foto celebrative ed entusiastiche.
    È lui (O’ Malley) a scrivere tutte le note e i nomi dei cardinali… Quindi non sembra per niente preoccupato o contrariato… E te li schiaffa in rete come trofei (intendo dire che ci sono decine di persone nelle foto ma lui ne cita solo alcune. Presumo quelli che più amici).

    Quindi: se Mccarrick fosse stato sotto sanzioni… forse O’Malley non sarebbe stato così pronto a metterlo nelle foto con lui.
    Correva l’anno 2011.
    Mah. Probabilmente in quegli anni nessuno dava retta ai seminaristi e ai minori abusati, tacciando tutti di “calunnia”.
    Mah.
    Tu puoi giudicare?
    http://www.cardinalseansblog.org/2011/02/04/visiting-the-holy-land/
    (Comunque, eccetto quelle con gli imputati, sono sicura che Bariom apprezzerà il resto delle foto)

    # Questo dice che tutti sapevano tutto: seminaristi, preti, laici. Brutta storia.
    The “Pink Palace”… Tra derisioni e orrori. Terribile.
    https://www.churchmilitant.com/news/article/seminarian-we-knew-about-mccarrick

    # Anno 2016.
    Tra gli invitati illustri: McCarrick
    http://www.pittsburghcatholic.org/News/Hebda—All-in–for-more-transparent–engaged-church–with-focus-on-Jesus–14422389

    # 2006 in tempi non sospetti…
    Ecco come andò in pensione. Cioè, ragazzi, onestamente non sembra proprio che ce lo mandò nessuno e neanche con disonore.
    Anzi… Grandi omaggi e ringraziamenti da preti, laici, vescovi e… appartamento riservato al “suo” Redemptoris Mater (in quanto “patrono”)
    http://whispersintheloggia.blogspot.com/2006/05/our-irreplaceable-ted.html?m=1

    # 2014 Qui ha a che fare con un certo Baldacchino ed è invitato come “emerito”
    https://www.miamiarch.org/CatholicDiocese.php?op=Gallery_14073536501110

    # Da una parte all’altra del globo. Ecco la presentazione di un seminario che cita Mc Carrick come esempio (magari fra un po’ correggeranno la pagina, spero)
    http://rmsperth.org.au/wordpress/the-record-historical-article/

    “With the current students ranging from Zambia, India, Ireland, Singapore, Peru, Costa Rica, Philippines, Venezuela, Italy and Australia, the West Australian operation becomes what the local supervisor Marist Father Michael Moore calls “the gateway to Asia”, with the nearest seminary neighbours being in India, Japan and the Philippines.
    English language studies are provided and Italian is used as an alternative form of communication.
    (…)
    Father Moore said Perth was chosen for the seminary because of the interest expressed by Archbishop Hickey in initial Australian approaches.
    (…)
    Archbishop Hickey last week detailed his two visits to the Rome seminary founded in 1987 from which 63 priests are now working in Rome and other Italian dioceses, with 120 seminarians in training.
    (…)
    He also visited this year the 72 strong Newark seminary that numbers Gerry Prindiville of Perth in its ranks from which Archbishop McCarrick recently ordained the first seven Neocatechumenate priests along with eleven from the diocesan seminary that has 90 students”.

    # Signore Pietà
    http://cathstan.org/Content/News/News/Article/Cardinal-McCarrick-celebrates-50th-anniversary-Mass-as-a-priest/2/2/1738

    # The… Connection
    https://stream.org/memo-vatican-homosexuals-bad-timing-guys/

    1. Grazie Francesca, la tua ricerca, per quanto spiacevole, aiuta molto a fare chiarezza (ed eventualmente ad esigere chiarezza). Questi link e i tuoi ashtag meriterebbero un post a parte, ma nom credo che avrai voglia di aprire un blog che cominci proprio con questa roba.

      1. Zimisce.
        “non credo che avrai voglia di aprire un blog che cominci proprio con questa roba”.

        Proprio no! Il blog ce l’ho già e anzi sono stata indecisa per un certo periodo se fare qualche accenno a questa crisi (tra le tante) oppure no – in quanto io mi dedico generalmente ad altri argomenti (di fede). Non così specialistici e non così ‘politici’ come si sta avviando ad essere questo.
        Poi però ho pensato che delle riflessioni in questo momento andavano fatte, più che altro in senso morale, e in senso “preventivo” per il futuro.
        Quindi ho dedicato alcuni post approfonditi, senza concentrarmi su un personaggio in particolare. Ora però basta. Le info raccolte (ne ho anche altre) erano una mia ricerca per capire meglio… Ma effettivamente non mi piace scriverne. Quindi va benissimo la sezione commenti di un blog ospitante per la discussione, e tra qualche giorno queste decine o centinaia di conmenti non li leggerà più nessuno.

    2. MenteLibera65

      Salve Francesca. Non ti colpisce che nonostante il 100% degli abusi (verso minorenni e verso maggiorenni) siano avvenuti durante i papati di P VI, GPII (soprattutto) e BXVI, si stia crocefiggendo Papa Francesco , senza minimamente prendere in considerazione eventuali critiche verso i Papi che lo hanno preceduto , di cui viene presunto ogni bene, come se vivessero su di una montagna dove le notizie non potevano arrivare?
      Forse è il caso di cercare altri motivi per questo accanimento contro Francesco, che nulla hanno a che vedere con questo episodio, ma molto di più con la sua opera pastorale, invisa a molti.

      1. senza minimamente prendere in considerazione eventuali critiche verso i Papi che lo hanno preceduto , di cui viene presunto ogni bene, come se vivessero su di una montagna dove le notizie non potevano arrivare

        MenteLibera65, io te l’ho già detto: cambia mestiere, perché sei un propagandista da quattro soldi. Dove li vedi quelli che non sono critici eventualmente verso gli altri Papi? Qui stiamo chiedendo di fare chiarezza su cinquant’anni di Chiesa! I due pesi e le due misure le fanno invece proprio i giornali che fanno quadrato attorno a Francesco:

        https://www.aldomariavalli.it/2018/09/02/i-mass-media-ratzinger-e-bergoglio-due-pesi-e-due-misure/

        E sarebbe proprio il caso di chiedersi perché, e perché addirittura Francesco delega proprio a questi giornali le risposte.

        Per il resto, sono ben diverse le responsabilità di chi conduce un autobus in mezzo alla nebbia, vede tardi la curva sul burrone e frena in ritardo, portando il mezzo sul ciglio della strada, da quelle di chi invece accelera sghignazzando.

        1. MenteLibera65

          Fabrizio, evidentemente non sai interloquire senza prima offendere il tuo interlocutore. E’ una attività che puoi fare su un blog, perchè nella vita reale non ti sogneresti di offendere chi non si è rivolto neppure a te (mi sembra che mi fossi rivolto a Francesca, ma evidentemente tu ti ritieni il vero moderatore). Ma così è: i blog trasformano i Don Abbondio in tanti Fra Cristoforo.
          Non mi sembra che stiate chiedendo di fare chiarezza su 50 anni di chiesa perchè il nome di Francesco ricorre di continuo, accostato a richieste di dimissioni , mentre invece mi sembra che il nome di GVII non emerga mai , nonostante abbia governato per 27 anni e durante il suo papato siano avvenuti la maggior parte degli eventi di molestia, poi scoperti successivamente in modo pubblico. Ma dove stava lui ed il vaticano quando tutto questo avveniva ? Si parla di un Santo..
          Chi guida per decine di anni nella nebbia , ma non si accorge neppure di essere immerso nella nebbia, dovrebbe quanto meno essere criticato, e le sue responsabilità morali essere indicate senza se e senza ma, se si vuole fare chiarezza.
          Per quanto riguarda gli sghignazzi non mi sembra che Papa Francesco stia sghignazzando, ed è evidente anche ad un bambino che questa vicenda è strumentalizzata per attaccare la sua pastorale più aperta verso i peccatori (Amoris Laetitia) e verso i poveri, gli ultimi (migranti e società povere)
          Guai a toccare l’ipocrisia di alcune parti della Chiesa e dei credenti rispetto ai soldi. Quello è il vero peccato mortale che mai verrà perdonato a questo Papa. E tu sei un esempio concreto di chi lavora a tutti i livelli perchè si creino le condizioni per le sue dimissioni, incurante delle conseguenze per la Chiesa. Allego sotto un nota di PIO X sul papato. (a PIO X forse crederai..)

          1. MenteLibera65

            “E come si deve amarlo il Papa? Non verbo neque lingua, sed opere et veritate. Quando si ama una persona si cerca di uniformarsi in tutto ai suoi pensieri, di eseguirne i voleri, di interpretarne i desideri. E se nostro Signor Gesù Cristo diceva di sé: si quis diligit me, sermonem meum servabit, così per dimostrare il nostro amore al Papa è necessario ubbidirgli.
            Perciò quando si ama il Papa, non si fanno discussioni intorno a quello che Egli dispone od esige, o fin dove debba giungere l’obbedienza, ed in quali cose si debba obbedire; quando si ama il Papa, non si dice che non ha parlato abbastanza chiaro, quasi che Egli fosse obbligato di ripetere all’orecchio d’ognuno quella volontà chiaramente espressa tante volte non solo a voce, ma con lettere ed altri pubblici documenti; non si mettono in dubbio i suoi ordini, adducendo il facile pretesto di chi non vuole ubbidire, che non è il Papa che comanda, ma quelli che lo circondano; non si limita il campo in cui Egli possa e debba esercitare la sua autorità; non si antepone alla autorità del Papa quella di altre persone per quanto dotte che dissentano dal Papa, le quali se sono dotte non sono sante, perché chi è santo non può dissentire dal Papa”
            Papa San Pio X, 18 novembre 1912

            Fonte:
            https://www.breviarium.eu/2018/08/31/papa-francesco-pio-x

            1. Adolfo

              “quella volontà chiaramente espressa tante volte non solo a voce, ma con lettere ed altri pubblici documenti”

              Ma è qui che casca l’asino. San Pio X si esprimeva eccome, e in modo ben chiaro.

              Bergoglio, invece, NON si esprime, oppure si esprime in modi ambigui. E torniamo al discorso di Cristo, che aveva parlato eccome, durante i tre anni di vita pubblica; e che taceva solo quando sarebbe stato inutile parlare ancora.

              Perciò è del tutto pretestuoso usare un insegnamento di Pio X, per avallare la giustezza del comportamento bergogliano.

              Amare e rispettare un papa, non significa certo scadere nella papolatria. Senza contare che i papolatri di oggi sono spesso quelli che attaccavano i pontefici precedenti.

              Sarà forse che il papa attuale piace così tanto ai modernisti, proprio perché ha mandato in soffitta la Dottrina?

          2. Senti, ciccio, se c’è uno che distingue la vita reale da un blog sei tu, che ti nascondi dietro un nick (oltretutto supponente e ridicolo, viste le eresie che qui ripeti da anni). Io mi presento con nome, cognome e foto perché la vita reale per me è un tutt’uno, incluso quello che dico in un blog. Anche un minus habens capirebbe che chi commenta con il proprio nome lo fa proprio perché non ha bisogno di tenere separati i registri comunicativi.

            Quanto la citazione fuori contesto che fai di San Pio X, abbiamo citato alla noia una valanga di pezzi di Magistero che la complementano, e che fanno la corretta separazione tra la persona del Papa e l’Ufficio che ricopre. Chi frequenta questo blog le sa a memoria, dunque è inutile che le ripeta, anche perché tu, che frequenti da tempo, le hai certamente lette e la tua, dunque, è la classica posizione in malafede.

            1. MenteLibera65

              Fabrizio , il fatto di mettere il tuo vero nome (che è una tua autoaffermazione, in quanto potrebbe anche essere semplicemente verosimile) non ti autorizza a spargere offese gratuite a destra e manca.
              In teoria questo dovrebbe essere un blog cristiano, la cui prima differenza rispetto alle becere discussioni dei blog dei giornali on-line dovrebbe essere nello stile di espressione, adeguato nel rispetto al modo di fare indicato dalla Chiesa in prosecuzione con Gesù Cristo. Si può dissentire, anche in modo perentorio , senza offendere.
              Ma evidentemente tu vuoi pensi che sia più importante il contenuto che le parole ed il tono, dimenticando che la forma è sostanza , e che una cosa giusta detta nel modo sbagliato serve soltanto ad offendere chi la legge e ad imporre la presunta superiorità di chi la scrive.
              D’altra parte non sono il solo a beneficiare di questo tuo modo tutto particolare d’esser cristiano.
              Nel merito poi ti ho letto criticare questo Papa anche quando si esprimeva “ex chatedra” come dicono quelli colti, o quando semplicemente ripeteva cose che per un cristiano sono ovvie come l’accoglienza e la protezione degli ultimi.
              Non posso certo leggere anni di blog dove mi si piegava (con cura sono certo) la separazione del Papa dall’ufficio che ricopre, ma mi limito a verificare che viene interpretata per Francesco in modo assai singolare, visto che in Amoris Laetitia ha scritto qualcosa che viene continuamente messo in discussione.
              Non posso poi che evidenziare che ti sei ben guardato di affrontare la responsabilità dei vertici passati della Chiesa, a te forse più vicini dal punto di vista ideologico, circa il controllo e la prevenzione dei fatti di omosessualità, molestia e pedofilia.
              Non è infatti un segreto che prima di Benedetto XVI non ci fosse alcuna regola chiara su come un prete (che veniva a sapere che un altro prete commetteva uno di questi atti) dovesse comportarsi, con la conseguenza che l’omertà e la superficialità erano di fatto l’unica regola veramente applicata. Chi denunciava era estromesso (leggere la testimonianza su Isola Di Patmos, tanto per fare un esempio) , e chi non denunciava veniva promosso.
              Era infatti prassi che pure quando il prete si confidava col Vescovo, egli avocava a se il problema, e decideva di sua sponte come comportarsi, lasciando che i preti colpevoli restassero al loro posto, oppure che fossero spostati ma non puniti oppure puniti dopo anni solo in modo formale, e mettendoli così in condizione di proseguire altrove la loro pratica. Tutto questo con buona pace delle vittime e tentando anzi di convincerle a star buone per non dar scandalo, come dimostrato da decine di testimonianze accumulate in anni.

              1. un blog cristiano, la cui prima differenza rispetto alle becere discussioni dei blog dei giornali on-line dovrebbe essere nello stile di espressione

                Se sei un fiocco di neve, fai le tue rimostranze all’admin. Se tu dici cose ridicole, non ti potrai sentire altro che rinfacciare che dici cose ridicole: non è un insulto, è un dato di fatto, e la sfacciataggine con cui le ripeti meriterebbe anche altro tono, da cui mi trattengo solo per rispetto verso i padroni di casa.

                Alcune perle di ridicolaggine che hai scritto:

                l fatto di mettere il tuo vero nome (che è una tua autoaffermazione, in quanto potrebbe anche essere semplicemente verosimile)

                E qui bisogna solo rispondere con una grassa risata.

                Nel merito poi ti ho letto criticare questo Papa anche quando si esprimeva “ex chatedra” come dicono quelli colti, o quando semplicemente ripeteva cose che per un cristiano sono ovvie come l’accoglienza e la protezione degli ultimi.

                Non c’è nessun pronunciamento ex-cathedra in tal senso. I pronunciamenti ex-cathedra sono rarissimi, specialmente negli ultimi decenni, su tutte le questioni: l’ultimo certo è quello di Pio XII sul Dogma dell’Assunzione e forse ce n’è uno solo di GPII successivo su altro argomento. Certo non c’è nessun pronunciamento ex-cathedra di Francesco. Che da decenni i papi siano un po’ troppo “timidi” è una questione ben nota e che alcuni teologi (p.es. Enrico Maria Radaelli) hanno sollevato da tempo.

                Non posso poi che evidenziare che ti sei ben guardato di affrontare la responsabilità dei vertici passati della Chiesa, a te forse più vicini dal punto di vista ideologico, circa il controllo e la prevenzione dei fatti di omosessualità, molestia e pedofilia.

                Tu continui a riferire falsità, in modo ridicolo. Solo pochi giorni fa si discuteva, in una parentesi, di quanto fosse grande GPII, e ho ricordato quanti errori abbia fatto. Quanto a Don Ariel, credo di essere tra i primi posti in classifica tra coloro che lo citano di più qui dentro, e sulla sua denuncia decennale della lobby gay, non ascoltata dai vertici, ho scritto ancora pochi giorni fa.

                  1. Eh ML, mi pareva averti già avvisato “di là” di non avere atteggiamenti consoni (che poi pretendi “di qua”…)
                    La blogsfera è un mondo piccolo.

                    Propongo 10 minuti dietro la lavagna 😜

                    1. MenteLibera65

                      Caro Bariom. Se io devo fare 10 minuti dietro alla lavagna li faccio volentieri, a patto che chi mi insulta regolarmente ne faccia altrettanti, o magari 11.
                      Sai benissimo che la quantità di offese personali che ricevo sui blog è di gran lunga maggiore a quella che , nella mia povertà di peccatore e nella esasperazione personale, a volte purtroppo elargisco.
                      Per ogni mio commento sono costretto a subire 3 o 4 commenti a sfavore. Evidentemente una voce libera è fastidiosa in maniera direttamente proporzionale alla logica delle sue posizioni. E’ difficile poi tener testa e rispondere a tono a tutti. Ci vorrebbero 48 ore al giorno.
                      Tra l’altro come vedi c’è chi addirittura apprezza (tipo Giovi) il parlar per offesa reciproca, confondendo sincerità ed aggressività , quasi fossero strettamente collegate.
                      Come sai , inoltre, mi viene usata la cortesia di essere “moderato” quasi su tutti i siti, sicchè
                      quello che scrivo viene prima attentamente vagliato. Cortesia che non viene applicata agli altri che invece mi rispondono. So bene che i blog non sono democratici, ma questo mi costringe a curar con attenzione il linguaggio, cosa che altri impunemente non fanno.
                      Che dire poi di quelli che fanno dello sproloquio offensivo il loro stile, e poi passano il tempo a cercar la pagliuzza nell’occhio del nemico, senza aver tolto la trave dal proprio ? Vivono di certezze pensando di essere mosche cocchiere.
                      Cmq farò i miei 10 minuti… 🙂 Grazie Ciao.

              2. giovi

                Personalmente, mentelibera, trovo più irritante una certa affettazione, che la rudezza, poi non sempre, di Fabrizio, perché tu, a modo tuo, sei più caustico e irritante di lui, a modo tuo altro che becero, già dal nick che ti sei scelto.
                Poi, dire a Fabrizio che nel reale non direbbe quello che dice, è veramente così assurdo che non si può rispondere, uno come Fabrizio che ci mette il nome e la faccia e che io immagino tale e quale nelle numerose conversazioni reali che riporta, mentre non si può dire altrettanto dell’impressione melliflua che dai tu.

                Scusa, eh, nemmeno io le mando a dire e nemmeno io sono brava nel girarci attorno.

                Un’ultima cosa : i rilievi che fai tu sulle figure dei papi passati, sono decisamente attenuati dal fatto che in questo pontificato i preti, i vescovi e i cardinali favorevoli all’agenda gay, sono portati in palmo di mano, uno come Mauro Leonardi, può permettersi di dire, o far dire ai fan, cose incredibili, non dico per un sacerdote, ma nemmeno per uno lontanamente cattolico.
                Si legge di tutto e di più, c’è un sostegno alla causa lgbt così massiccio e spudorato ed evidentemente certo di coperture, che non si può non ricollegare a questo scandalo tremendo nella Chiesa.

                1. MenteLibera65

                  Giovi, sei la prima persona del globo che mi da del mellifluo.
                  Forse non sai che ogni mio commento è prima moderato, e non posso certo esprimermi in modo troppo diretto, altrimenti molto semplicemente non vengo pubblicato. Ma non lo farei comunque perchè non è il mio stile, e se non lo gradisci potrei dire che me ne farò una ragione, per non usare altre frasi romanamente più dirette.
                  Altri invece non hanno questa opportunità di venir preventivamente corretti. Se la gradisci chiedi pure all’Admin di metterti in questa lista speciale, così puoi usufruire anche tu di questo privilegio.

                  1. giovi

                    Risposta melliflua, caro mentelibera, nel tuo solito stile mellifluo.
                    A ciascuno il suo, nessuno è perfetto : lo dico per me.

                    1. giovi

                      Scusa, caro mentelibera ( già dal nome, ti presenti aggressivo,si immagina volutamente ) leggo ora la tua “difesa” poco sopra : ti ripeto,non è questione di stile, ma di contenuto e il tuo contenuto è aggressivo , per quanti minuetti fai, quello è.
                      Se molti blog ti censurano, ti consiglio il blog di Mauro Leonardi, dove si può dire di tutto ( che non sia troppo cattolico, attenzione !, bigotto quanto vuoi, ma troppo cattolico no ), basta che si facciano dei tremendi giri di parole, che si cammini sulle uova, come piace a te.
                      Ti faccio un esempio, per aiutarti : non ho detto che mi piace uno stile aggressivo, ma diretto ( tu lo sai bene, ma mi hai equivocato apposta) e nemmeno chi prende per i fondelli il prossimo.

                    2. MenteLibera65

                      giovi, deciditi, sono mellifluo o aggressivo ? O sono tutti e due ?
                      Forse non sai neppure il significato di quello che scrivi : Mellifluo : “linguaggio e atteggiamenti di una dolcezza affettata, insinuante, spesso simulata e insincera, con sign. quindi più vicino a dolciastro, sdolcinato”
                      Se trovi che il mio linguaggio sia di una dolcezza affettata , dolciastro e sdolcinato, allora ti tolgo subito la sensazione: mi stai virtualmente sulle scatole, visto che , tra l’altro, inizialmente non interloquivo con te e tu sei comunque intervenuta (non sollecitata) a dar manforte a chi non ne aveva certamente bisogno, nel tipico aiuto ai vincitori di chi si sente sicura solo quando è all’interno del suo “branco”. Vivi e respiri in questo piccolo acquario, che ti da la sensazione che tutti i pesci del mondo siano qui e la pensino come te, ignorando l’esistenza dell’oceano.
                      Sono stato abbastanza diretto? A disposizione per ulteriori dettagli!
                      Buona giornata.

                    3. giovi

                      Ciccio, te lo spiego per la terza volta, poi basta : sei una persona molto aggressiva, ma in modo mellifluo. Sono contenta per te che sei uscito allo scoperto, forse leggerti ti servirà, “menteottusa”.

                    4. MenteLibera65

                      Giovi, ma neppure negli appellativi sarcastici riesci a distinguerti da Fabrizio (ciccio.. ciccio…). ? Un saluto da un ottuso aggressivo mellifluo supponente ridicolo minus habens fiocco di neve (e ciccio).

    3. Lucia

      Cara Francesca riguardo a mccarrik e i nc e della tua domanda perche lo ospitassero a Wahington nel loro seminario esponendo a seri rischi i giovani seminaristi ti consiglio di leggere il blog osservatorio sui neocatecumenali dove scrivono i fuoriusciti , avrai la tua risposta.Leggiti con pazienza le testimonianze nei dialoghi tra loro con pazienza e capirai quello che secondo gli ex si nasconde in Tutti i seminari nc.

  27. E su questa espressione ho letto diverse interpretazioni… Epperò ancora non sono arrivata al dunque di cosa esattamente deve fare il consacrante.

    Effettivamente qui ci vorrebbe un po’ più di chiarezza. Le risposte standard sono tipo questa (don Finotti su Aleteia):

    La Chiesa, «obbediente al comando del Salvatore», evidenzia Finotti, «attualizza nei secoli l’opera della nostra Redenzione, mediante la persona dei suoi ministri, che, agendo in persona Christi capitis, compiono, in modo sacramentale, i medesimi gesti del Signore e pronunziano le Sue stesse parole per la realizzazione efficace, qui ed ora, dei suoi Misteri (Sacrificio e Sacramenti)».

    La teologia, «in perfetta coerenza con questo processo», denomina «i tre elementi intrinsecamente cooperanti – persona, gesto e parola – con i termini tecnici di ministro, materia e forma».

    Nel caso specifico dell’Eucaristia, sottolinea il liturgista, «la sua celebrazione valida esige il ministro idoneo (il sacerdote validamente ordinato), la materia autentica (il pane e il vino), la forma stabilita (le parole stesse del Signore)».

    Per casi come il prete boemo a cui poi si manifestò il miracolo di Bolsena, che era un uomo pio, ma aveva il dubbio sulla transustanziazione, non ci sono problemi. Per i preti come quello di Graham Greene, che è un peccatore, ma si affida umilmente alla Chiesa, non ci sono problemi.

    Ma per Jean Meslier, prete francese che dopo la morte rivelò in testamento di essere diventato ateo e di non averlo mai detto per continuare a vivere stipendiato da prete, e che sotto sotto si faceva beffe della “creduloneria” dei parrocchiani? Qui non ho fonti da riportare, essendo frutto di domande e risposte su forum, non scritte in forma chiara; oltretutto anche le fonti sarebbero da verificare; ma mi è stato spiegato che basterebbe che il prete manifesti _pubblicamente_ l’intenzione corretta, anche se poi è un ateo totale. Questo risponderebbe alla valida obiezione di Bariom: Cristo ci garantirebbe in questi casi, vista la nostra impossibilità di verificare il prete in foro interno. Se questa spiegazione è corretta, fino a poco tempo fa eravamo tranquilli.

    Ma oggi, che ci sono preti che rifiutano pubblicamente di dire il Credo? Generali gesuiti che dicono che “non c’era il registratore”? Insegnanti al seminario che negano esplicitamente la transustanziazione e preti che così insegnano ai fedeli, come testimoniato da certi? Certo non manifestano pubblicamente le intenzioni della Chiesa. Fino a poco tempo fa, questa loro condotta pubblica avrebbe avuto come conseguenze il loro sanzionamento fino all’espulsione dalla Chiesa. Oggi invece brulicano ovunque, indisturbati.

    1. cinzia

      Mi è stato spiegato recentemente in una catechesi che l’intenzione del sacerdote che fa la consacrazione è fondamentale. Quindi quei sacerdoti che per la Messa parlano solo di mensa e non di sacrificio…. avranno l’intenzione giusta?
      Non abbiamo il potere di leggere nel cuore e nella mente delle persone, ma qualche dubbio effettivamente viene.

  28. Che poi chiarimenti non sono. Ma solo complicazioni.
    Credo che diano una pallida idea di dove si trovi ingarbugliato oggi Papa Francesco (e la Chiesa tutta e quindi tutti noi)

    Noi siamo ingarbugliati. Papa Francesco non è necessariamente ingarbugliato come noi: potrebbe dare delle risposte chiare. Per esempio: sì, Mc Carrick fu sanzionato. Oppure: no, Mc Carrick fu sanzionato. Alternativamente, potrebbe dimettersi come fece Benedetto quando evidentemente quello ritenne di essere ingarbugliato in modo inestricabile. Certo non rispondere e sollecitare dai media laici una risposta, che si rivela essere un turbine di fango da lanciare contro Viganò senza affrontare la questione, non è un modo per disingarbugliare la matassa.

    1. “Per esempio: sì, Mc Carrick fu sanzionato. Oppure: no, Mc Carrick NON fu sanzionato.”

      Presumo volesse essere questa la frase… 😉

  29. @Luigi Di più, l’assunzione di responsabilità – “non lo sapevo, ma comunque me ne assumo la colpa” – era segno evidente di qualità virili.

    E di umiltà, che è una qualità “genderless” di ogni buon cristiano. E dovrebbe esserlo specialmente dei pastori che se ne riempiono la bocca. Ratzinger, in ciò, con le proprie dimissioni ha dato un esempio eclatante.

  30. admin @CostanzaMBlog

    Il Papa oggi, omelia a Santa Marta

    Il silenzio come quello di Gesù nella sinagoga dove tutti lo accolgono con curiosità per vedere con i propri occhi le grandi opere di cui è stato capace in altre terre. Davanti al Messia non c’erano «persone», dice Francesco, ma «una muta di cani selvaggi che lo cacciarono fuori dalla città. Non ragionavano, gridavano. Gesù taceva. Lo portarono sul ciglio del monte per buttarlo giù».

    Il Vangelo si conclude con queste parole: «Ma Egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino». «La dignità di Gesù», commenta Bergoglio, «con il suo silenzio vince quella muta selvaggia e se ne va. Perché non era arrivata ancora l’ora. Lo stesso accadrà Venerdì Santo: la gente che Domenica delle Palme aveva fatto festa per Gesù e gli aveva detto “Benedetto Tu, Figlio di Davide”, diceva “Crucifige”: avevano cambiato. Il diavolo aveva seminato la menzogna nel cuore, e Gesù faceva silenzio».

    http://www.lastampa.it/2018/09/03/vaticaninsider/il-papa-dinanzi-ai-cani-selvaggi-che-cercano-lo-scandalo-tacere-e-pregare-CXbA5tTl6jkyesNvR07zIO/pagina.html

    1. Non per niente io ieri avevo anticipato il punto che i “silenzi” di Cristo non sono in realtà una mancanza di risposte, che Egli ha sempre dato. Cristo ha dato le risposte a tutte le domande, le ha ribadite e non ha risposto solo quando ha avuto la certezza di avere davanti chi non le avrebbe ascoltate. Che si ricorresse a distorcere l’azione di Cristo era ormai scontato, è stato fatto tantissime volte in questi anni.

      Dunque, l’unica via d’uscita sarebbe: Viganò non è veramente interessato ad avere le risposte ed è in malafede. Ovvero, il classico giudizio in foro interno. Ma chi è Francesco per giudicare? Se non si sente di giudicare “un gay”, che peraltro – all’epoca si riferiva a mons. Ricca – pur essendo evidenti i fatti non si è _mai_ pentito, come può giudicare le intenzioni di Viganò? E poi, cosa più importante, la persona di Viganò conta poco: i cattolici che si sono associati alle domande sono tantissimi, un vero e proprio popolo: dunque chi è Francesco per giudicarli tutti? Qui si affonda nelle contraddizioni.

      1. Senza alcuna intenzione di riaprire diatribe sterili e sempre in linea di principio ma ancor più trattandosi dell’esempio di Cristo, mi preme ricordare:

        «55 Intanto i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesù per metterlo a morte, ma non la trovavano. 56 Molti infatti attestavano il falso contro di lui e così le loro testimonianze non erano concordi. 57 Ma alcuni si alzarono per testimoniare il falso contro di lui, dicendo: 58 «Noi lo abbiamo udito mentre diceva: Io distruggerò questo tempio fatto da mani d’uomo e in tre giorni ne edificherò un altro non fatto da mani d’uomo». 59 Ma nemmeno su questo punto la loro testimonianza era concorde. 60 Allora il sommo sacerdote, levatosi in mezzo all’assemblea, interrogò Gesù dicendo: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?». 61 Ma egli taceva e non rispondeva nulla.
        Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò dicendogli: «Sei tu il Cristo, il Figlio di Dio benedetto?». 62 Gesù rispose: «Io lo sono!
        E vedrete il Figlio dell’uomo
        seduto alla destra della Potenza
        e venire con le nubi del cielo».

        (Marco 14)

        Notare che Cristo risponde, ma a precisa domanda del sommo sacerdote, non a difendersi delle accuse che gli venivano mosse.
        Per di più la Sua risposta decreterà la Sua condanna.

        1. Non risponde alle accuse che gli venivano mosse per il preciso motivo che ho fatto presente ieri, e l’hai letto: perché aveva insegnato apertamente nelle sinagoghe e nelle piazze, senza nascondersi. Ma repetita iuvant:


          19 Allora il sommo sacerdote interrogò Gesù riguardo ai suoi discepoli e alla sua dottrina. 20 Gesù gli rispose: «Io ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove tutti i Giudei si riuniscono, e non ho mai detto nulla di nascosto. 21 Perché interroghi me? Interroga quelli che hanno udito ciò che ho detto loro; ecco, essi sanno che cosa ho detto». 22 Aveva appena detto questo, che una delle guardie presenti diede uno schiaffo a Gesù, dicendo: «Così rispondi al sommo sacerdote?». 23 Gli rispose Gesù: «Se ho parlato male, dimostrami dov’è il male; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?».

          Papa Francesco non ha mai risposto alle domande fondamentali, dai Dubia in poi. Dunque, non si può affermare che chi lo interroga è in malafede perché lui ha risposto e gli altri fanno finta di non aver sentito, come facevano i sacerdoti: invece è proprio che lui non ha risposto.

          Sopra si citava Pio X. Ecco, il Pio precedente, IX, scrisse persino il Sillabo. Il Sillabo non conteneva cose nuove, ma ribadiva la condanna ad errori già condannati, però forma chiara e intelligibile a chiunque, sotto forma di singole proposizioni errate che venivano condannate, ovvero in forma molto simile a quelle che potrebbero essere le risposte ai dubia; si può dire che quel Papa si pose retoricamente dei simil-dubia proprio per fornire delle risposte chiare ed incontrovertibili. Non perché il suo Magistero o quello precedente fossero ambigui di per sé, ma perché, specie all’inizio del suo pontificato, i media liberali lo avevano salutato come un liberale, tentando di manipolare il suo insegnamento (con la complicità di certi membri del clero).

          Ecco dunque come risponde un vero Papa al tentativo di manipolazione mediatico: apertamente, chiaramente, in modo incontrovertibile, direttamente, impegnando la propria autorità magisteriale.

          Francesco invece non solo ha causato il caos, non solo ha scritto documenti ambigui dove le questioni fondamentali vengono affrontate in note a piè pagina interpretabili in modo diversi, non solo non risponde alle domande, ma come in questi giorni affida proprio ai media la risposta: quelli che, secondo una scusa ormai patetica, manipolerebbero le sue parole. Che senso ha affidarsi, per un chiarimento, a quelli che ti manipolerebbero?

          1. Simonetta

            Esatto Fabrizio. Io, da semplice cattolica, mi aspetto questo.
            Visto che i media interpretano a loro piacimento ciò che lui dice, perché a questo punto, non parla più chiaro? No, addirittura li considera maturi da trarre le loro considerazioni dallo scritto di Viganò. Come la mettiamo? Soprattutto perché quelli smarriti sono le sue pecorelle. Non è possibile dire che va tutto bene, perché non è vero niente.
            Cosa può fare un semplice credente come me? Scrivergli una lettera? Si rende conto Papa Francesco che gli stessi cattolici sono divisi? Chi vuole veramente l’unità del suo gregge, parla! La mia silenziosa protesta è stata quella di non versare l’8 per mille.
            L’ho fatto a malincuore, ma sono sicura che la mia lettera non troverebbe risposta.

            1. Non so se sia il caso di scrivere al Papa eletto nel 2013 – il quale, mentre il sig. Mc Carrick faceva quello che gli pareva in tutti i seminari che gli pareva (+ villetta al mare per le vacanzine personali con ospiti personali, che cavoli! un minimo di sospetto doveva sorgere, no?)… ecco in tutti quei decenni di onorata carriera del molestatore di seminaristi… l’attuale Papa stava facendo prima il prete e poi il vescovo in Argentina. Quindi per il 99% della vicenda non c’entrava con le “sorti” di Mc Carrick.
              (e quando ci è entrato l’ha “sporporato”).

              Quindi forse la lettera con richiesta di informazioni dovresti inviarla a:

              1) tutti i preti, vescovi e laici suoi collaboratori stretti in decine di programmi e di iniziative (cattoliche di santa romana chiesa).
              Si tratta di amicizie strettissime e numerose. Si tratta di mesi, anni e decenni trascorsi insieme.

              2) tutta la gerarchia della Chiesa americana

              3) tutti i numerosi finanziati e finanziatori di Mc Carrick (anche io che non capisco un tubo di finanza, adesso ho capito che i soldi viaggiavano in entrambe le direzioni). Ecco, tutta questa gente aveva rapporti molto stretti perché le quintalate di dollari non vengono date così senza conoscersi o frequentarsi

              4) tutti i seminaristi (poi preti) che sapevano degli abusi subiti dai loro compagni

              5) a tutti quei vescovi americani (o anche di altri paesi) e a tutti i capi dei movimenti laici che dopo aver appreso di varie “irregolarità” del sig. Mc Carrick continuavano ad invitarlo (!!) e a frequentarlo come grande benefattore della Chiesa, a lodarlo con paroline dolci, a dargli targhette e regalini di riconoscimento.

              Quello che a me sembra incredibile è che tu, e molti altri, ADESSO pretendete risposte da Papa Francesco e solo da Papa Francesco.
              Che ti deve dire?
              “Sì, lo so la fogna che si è infognata per bene nella gerarchia della Chiesa. E adesso che facciamo? Scomunica in blocco di qualsiasi presunto implicato nella storia?”
              (guarda che se per caso hai partecipato a qualche evento di beneficenza con un amico di Mc Carrick, magari scomunicano anche te… Perché a quanto leggo sono veramente pochi quelli che in 50 anni non hanno mai pranzato con Mc Carrick o con suoi emissari in migliaia di eventi del genere da un capo all’altro della terra)

              Ma che ti dovrebbe dire il Papa???!

              1. MenteLibera65

                Francesca , concordo perfettamente sia con te che con Bariom, come d’altra parte ho evidenziato in altri miei commenti , anche se in modo certamente più disordinato e meno efficace..
                Sostenere questo Papa sembra esser diventata una colpa imperdonabile.

              2. Simonetta

                Solo una domanda ti faccio: come è possibile che oggi i cattolici siano così divisi? Come è possibile che uno capisca una cosa e uno ne capisce un’altra? Io non mi riferisco solo al caso Viganò, mi riferisco anche alla questione Amoris Laetitia. Ripeto, da cattolica per me è inconcepibile che siano i cattolici a discutere. Vuol dire che qualcosa non va in chi comunica .

                1. “Solo una domanda ti faccio: come è possibile che oggi i cattolici siano così divisi? ”

                  Fin da piccola, anche se ero del tutto all’oscuro dei partiti e delle lobby (che ci fosse una destra e una sinistra all’interno della Chiesa l’ho appreso solo alcuni anni fa), io ho visto divisioni e affermazioni dottrinali diverse tra:
                  – preti
                  – gruppi/movimenti laici
                  Eccetera.
                  Se la Chiesa è divisa, non lo è a partire da AL o da Papa Francesco.

                  Per anni ho parlato con gente che sosteneva una cosa e altra gente che ne sosteneva un’altra. Sotto lo stesso Papa e sotto lo stesso vescovo.
                  Non c’era consapevolezza da parte mia che fosse una “divisione dottrinale”.
                  Solo recentemente, da adulta, me ne sono resa conto (e per adulta intendo più verso i 40 che i 30).
                  Ma per me è certo che nella Chiesa ci sono queste divisioni fin da quando la conosco.

    2. Adolfo

      Il Santo Padre non dovrebbe offendersi per qualunque critica gli venga rivolta. Specie se vuole rifarsi come sembra all’esempio di Cristo, che venne criticato dai farisei; egli con troppa facilità si sente in ciò simile a Cristo considerando senz’altro farisei quelli che lo criticano e giunge quasi a vantarsi di esser criticato.

      Sì, certo, c’è un certo farisaismo nelle critiche che gli fanno alcuni, per non parlare dell’astio e della malafede che anima non pochi suoi detrattori, che sono appunta tali anziché lucidi critici.
      Tuttavia, egli dovrebbe saper distinguere le critiche malevole e preconcette, da quelle giuste e ragionevoli, delle quali dovrebbe tener conto, per non mostrarsi orgoglioso e permaloso.

      http://isoladipatmos.com/cosa-sta-accadendo-al-santo-padre-francesco-le-ragioni-di-una-preoccupazione-in-un-clima-di-insolita-confusione/

  31. Antonio Spinola

    Questo intervento (di Padre Dwight Longenecker, che riprende l’idea dell’ “Inner Ring” di C.S. Lewis)
    http://www.theimaginativeconservative.org/2018/09/c-s-lewis-lavender-inner-ring-dwight-longenecker.html
    mi sembra un modo eccellente per spiegarsi come sia possibile che molte persone entrino a far parte di una influente lobby (in particolare in una lobby gay) in qualunque gruppo o istituzione gerarchica, quando cedono alla “seduzione dell’anello interno”.

    1. @Antonio
      È molto interessante quello che dice Lewis. Poi bisognerà anche affrontare l’argomento “orticelli da difendere”, che ha effetto a grana molto fine, sino alle singole parrocchie. Non c’entrano niente i gay, in questo caso, ma coloro che si rendono conto, magari senza ammetterlo, che se è vero che la crisi di questo papato ha radici negli ultimi cinquant’anni, allora una contro-riforma della Chiesa che facesse pulizia raderebbe al suolo una quantità sterminata di quegli orticelli. Tra gli orticelli e i massimi sistemi, poi, ci sono un sacco di conventicole ed organizzazioni di spicco, tutte interessate a mantenere lo status quo.

    2. Secondo me l’inner ring in questo caso (come in tanti altri) va ben oltre la cosiddetta lobby gay. E il punto è proprio questo.
      Intendo dire che si sono ritrovati a sostenere fortemente la lobby gay (+lobby pedofila efebofila) anche una grossa parte di movimenti o gruppi che di per sè sostengono e predicano una morale sessuale rigorosamente cattolica (e la praticano pure).
      L’inner ring di queste storie è costituito principalmente da un sistema di potere. Sono scambi reciproci tra lobby che mirano a conquistare il POTERE – in qualunque modo sia conquistato. Sono alleati tra destre, sinistre, centri, tutti quanti.
      Anche il denaro c’entra molto, ma la questione centrale è il potere.

      La buona notizia è che … la cosa non attacca, se non per un periodo…
      Cioè tale corruzione può funzionare ovunque eccetto che nella Chiesa.
      Nella Chiesa quel sistema contiene in sè già il batterio che lo porterà alla morte. In questo caso se non scegli l’inner ring di Cristo (coi FATTI) sei già spacciato.
      Come scrivevo qualche tempo fa: se non t’inginocchi davanti a Cristo è inevitabile che ti inginocchi (e magari sbavi pure) davanti a qualcun altro. Se non rispetti Cristo, vuol dire che stai rispettando altri.
      (e non lo dico in senso gnostico/metaforico. Come abbiamo visto, si tratta di FATTI che negli attuali scandali si sono rivelati chiarissimi).

      La complessità e l’ingarbugliamento di cui parlavo allora dove sta?
      Oggi sta in tutte queste “connection” che detengono un certo potere e che ci è difficile individuare tutte…, e sta nel fatto che tanta povera gente ingenua sprovveduta sta sostenendo i predatori senza saperlo. Come spiegarglielo? … Mah. Ognuno faccia bene il proprio compito e il resto lo fa il Signore. Come sempre.

      1. “La buona notizia è che … la cosa non attacca, se non per un periodo…
        Cioè tale corruzione può funzionare ovunque eccetto che nella Chiesa.
        Nella Chiesa quel sistema contiene in sè già il batterio che lo porterà alla morte. In questo caso se non scegli l’inner ring di Cristo (coi FATTI) sei già spacciato.”
        👍🏻

      2. blaspas59

        Non sottovalutiamo le lobby, la mafie non spariscono sole non possiamo aspettare che Lui risolva tutti i problemi, dobbiamo fare ognuno il bene che ci tocca.

  32. Antonio Spinola

    @ Francesca, è vero. Potere, denaro, ma anche “successo”.

    Di più, io direi che tutto il cosidetto cristianesimo progressista è spacciato, non ha futuro.
    Infatti:
    (è ancora P. Dwight Longenecker che parla)
    «guardando alla dinamica del cristianesimo progressista, entro la fine di questo secolo sarà morto.
    La prima generazione va regolarmente a Messa, la seconda ogni tanto, la terza quasi mai, la quarta e la quinta non vedrà alcuna necessità di andarvi. Se la religione non è altro che ecumenismo e opere equo-solidali, la liturgia ecclesiale risulterà ridondante.
    Chi cade in questa tentazione si sente emancipato dal soprannaturale, dalla salvezza delle anime, dalla redenzione dal peccato, dal paradiso, dall’inferno, dall’Aldilà, dagli angeli e da Satana.»

    1. @Antonio Spinola
      “cristianesimo progressista “.

      Dipende dalla definizione di “cristianesimo progressista”…
      Il mio discorsino sul potere intendeva proprio togliere questa distinzione politica. (per me, ad esempio, il vero progressista oggi è quello che fa le carnevalate in chiesa, o in para-chiesa, e il fatto che faccia tanti figli e conseguenti tante “vocazioni” non m’impressiona neanche un po’, perché anche i musulmani fanno tanti figli e tanti imam. Poi, certamente c’è anche il progressismo che si occupa sia di carnevalate liturgiche che di pillole anticoncezionali ma questo appunto si estingue più velocemente da sè).

      La mia opinione è invece che c’è un FORTE accordo di fondo tra certo progressismo e certo tradizionalismo.
      Non lo so definire bene con le parole… Ma è appunto come dice Lewis: lo vedi, lo osservi, ce l’hai davanti agli occhi se smetti di pensare per gruppi e per categorie teoriche.

      Ad esempio, io sono (abbastanza) sicura che se tu parlassi con me o mi vedessi mi definiresti “progressista”.
      Altri invece (quelli che attuano abusi liturgici e che lo rivendicano come diritto perché loro sanno “la vera liturgia dei primi cristiani”) di fronte alle mie osservazioni non hanno esitato a darmi della “lefebvriana”, … pur non avendo io mai partecipato ad una Messa in latino né frequentato ambienti cosiddetti tradizionalisti. (per la cronaca io sono cresciuta in mezzo a scout e a gruppi salesiani, gruppi missionari, eccetera… Quindi di tradizionalismo neanche l’ombra… Ed è più aderente al vero che per mia ignara ignoranza le disattenzioni liturgiche le ho fatte io per un sacco di anni).

      Dove stanno allora le categorie e i progressismi di cui parli?

      Quindi sì, è vero quello che dici: solitamente certi movimenti nella Chiesa durano solitamente circa 50/100 anni e poi neanche vengono “registrati” nella storia cristiana. Però poi, ahinoi, poi ne nascono altri con strategie diverse ma con lo stesso fulcro anticristico.
      Ed è quello che dobbiamo combattere.
      Papa Francesco lo definisce “clericalismo” e lo estende anche a molti laici “impegnati”. E ha perfettamente ragione.

      Non so se si è capito, ma io difendo Francesco praticamente in tutto quello che ha detto e che ha fatto. (quando ha fatto qualche errore, l’ha detto lui stesso, e io avevo comunque fiducia che se errore era, l’avrebbe riconosciuto).
      Lo stesso difendo Benedetto in ogni parola e azione. Non per mera obbedienza, bensì lo capisco e lo condivido pienamente.
      Sono progressista?
      Qualcuno mi ha detto che non posso dar ragione contemporaneamente a Francesco e a Benedetto.
      Per me sì, perché non c’è nessuna reale opposizione.

      Pax et bonum.
      Shalom 🌿

      1. Antonio Spinola

        Basta leggere un Vito Mancuso, un Alberto Melloni o un Massimo Faggioli per capire qual’è l’essenza il “cristiano progressista”, praticamente neo-ultra-modernista.
        Un tempo la contrapposizione era tra cattolici e protestanti, oggi è tra cristiani (di tutte le chiese) progressisti e cristiani storici (tra i quali ci sono anche, ma non solo, i cosidetti “tradizionalisti” tanto sgraditi al mainstream e ahimé anche a Bergoglio).

  33. Nadia

    Da cattolica semplice e sempliciotta mi chiedo: ma al giorno d’oggi che tutti i più vari (!) comportamenti della sfera sessuale sono accettati e anzi promossi dal mondo, perché questa gente entra in seminario??? Allora, ci entra già con la malafede di volere corrompere la Chiesa da dentro? Temo di sì….

    1. @Nadia.
      Esattamente.
      Questa è anche la mia opinione.

      Se guardiamo solo ai pedofili e agli efebofili: è evidente che cercano ambienti dove ci sono giovani e bambini. Quindi asili, scuole, palestre, oratori.

      Riguardo invece alle lobby varie, è certo che potrebbero svilupparsi dove e come vogliono nella società laica (con somma libertà, denaro e successo). E poi ci sono anche molte altre religioni e filosofie che accolgono le loro richieste.
      Quindi l’entrata nella Chiesa Cattolica è volontaria. Premeditata. Organizzata.
      Senza dubbio.

      1. Maria Cristina

        Francesca , che hai dichiarato di essere d’ accordo su TUTTO quello che dice o fa Papa Francesco, come valuti la vicenda di Mons. Ricca?
        Un notorio prete omosessuale, implicato in scandali anche piuttosto boccacceschi ( una volta fu bloccato in ascensore con un prostituito, un’ altra volta fu beccato mentre faceva sesso in macchina ) , un personaggio cosi’ , diciamo squallido e’ stato premiato da Papa Francesco con la nomina a un posto importante dello IOR, e difeso a spada tratta anche di fronte ai giornalisti ( Chi sono io per giudicare?)
        Ecco io ti chiedo come fai ad essere in buona Fede quando tu stessa difendi a spada tratta TUTTO quello che fa e dice Bergoglio, compresa la nomina di Ricca, di Paglia, di Padre J. Martin, e nello stesso tempo deprecare che la lobby gay abbia potere nella Chiesa?
        Ma non ti accorgi che buona parte di questo potere la lobby gay oggi c’è l’ ha anche grazie al pontefice regnante?

        1. @Cristina
          Se è la stessa lobby che tu sostieni aver costretto Benedetto alle dimissioni, allora a quanto pare il potere lo deteneva già.

          “io ti chiedo come fai ad essere in buona Fede quando tu stessa difendi a spada tratta TUTTO quello che fa e dice Bergoglio”

          Io difendo a spada tratta anche Papa Giovanni Paolo II che ha fatto cardinale Mc Carrick.
          Perché l’ha fatto cardinale?
          Forse per far espandere la lobby?
          Ma siamo seri!

          Leggiti la seguente intervista, fatta davvero benissimo, ad un altro noto ex prete gay. Lui lo racconta come trofeo e come suo successo… Ma guarda un po’ che cosa ti snocciola sulla sua facoltà di teologia, sui seminari, sugli appoggi che ha trovato e anche sul vescovo che l’ha ordinato prete (“in barba a tutti”).
          Domanda: ti risulta che stia facendo un racconto del pontificato di Francesco?
          Leggiti il percorso di quest’uomo nella “chiesa gay”
          http://www.wakeupnews.eu/scomunicato-perche-felicemente-gay-don-mario-bonfanti-si-racconta/

  34. Sempre puntuale la Parola di Dio nell’Ufficio del Giorno.
    Oggi in modo particolare:

    Dalla «Lettera agli Efesini» di sant’Ignazio di Antiochia, vescovo e martire.

    Vi sono alcuni che con pessimo inganno fanno mostra del nome di cristiani, ma in pratica tengono una condotta indegna di Dio, e sono sapienti di una sapienza contraria alla dottrina di Cristo, acconsentendo così alla loro rovina. Voi dovete schivarli come bestie feroci; «Sono tutti cani muti, incapaci di abbaiare» (Is 56,10). Sono cani rabbiosi, che mordono di sorpresa; guardatevene, perché sono affetti da malattia incurabile. Ma il nostro medico è l’unico vero Dio, non generato e invisibile, Signore di tutte le cose, Padre dell’Unigenito. Abbiamo anche come medico il Signore nostro Gesù Cristo Dio, figlio unigenito prima dei secoli, che «in principio era il Verbo» e poi uomo, nato da Maria Vergine; è scritto infatti: «e il Verbo si fece carne» (Gv 1,14); l’incorporeo in un corpo, l’impassibile in un corpo capace di soffrire, l’immortale in un corpo mortale, lui che è vita nella corruzione per liberarci dalla morte e dalla corruzione, curare le nostre anime e guarirle dall’empietà e dai desideri malvagi.

    Nessuno di voi dunque resti ingannato, come spero, essendo tutti voi un unico corpo. Poiché siete liberi da ogni contesa e discordia che vi possa tormentare, la vostra vita è certamente conforme alla volontà di Dio; e la sottomissione vostra e di tutta la Chiesa di Efeso, che è di aiuto e molto degna di lode, sarà obbedienza a Cristo.

    Gli uomini carnali non possono compiere le opere dello spirito, né gli uomini spirituali le opere della carne; così la fede non può produrre frutti di incredulità, né l’incredulità le opere della fede. Voi dunque, ricolmi di Spirito Santo, non fate nulla secondo la carne, ma tutto secondo lo Spirito. Ciascuno di voi sia perfetto in Cristo Gesù che è il salvatore di tutti gli uomini, ma soprattutto di quelli che credono.

    Ho saputo che son passati di costì alcuni che sono lontani dalla via della verità e hanno una cattiva dottrina, animata da uno spirito perverso. A loro non avete permesso di seminare zizzania, chiudendo le orecchie per non accogliere gli errori che vanno predicando, consapevoli che si tratta di uno spirito erroneo perché non parlavano delle cose di Cristo, ma delle proprie. E infatti il loro discorso è menzognero. Lo Spirito Santo, invece, non parla di sé, ma di Cristo, non da sé ma dal Signore, così come il Signore stesso ci annunzia le cose che ha udito dal Padre.

    È scritto infatti: «La parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato»(Gv 14,24). E dello Spirito Santo dice: «Non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito» (Gv 16,13). E di sé dice al Padre: «Io ti ho glorificato sopra la terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini» (Gv 17,4.6). Dello Spirito Santo dice: «Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l’annunzierà» (Gv 16,14). Dunque ciascuna Persona della Trinità glorifica l’altra da cui ha ricevuto la missione da compiere, e l’annuncia pronunciando le sue stesse parole. Lo spirito dell’errore invece predica se stesso, parla delle cose che gli appartengono, e si compiace in se stesso; quindi glorifica solo sé e perciò è amaro; è pieno di menzogna, seduttore, ingannevole, pieno di boria, arrogante, parolaio, discorde senza misura, oscuro, gonfio.

    Dalla sua influenza ci ha liberati Gesù Cristo, fondandoci sulla roccia come pietre scelte destinate al tempio di Dio Padre, elevate in alto da Cristo per noi crocifisso; confortati dallo Spirito Santo e introdotti nella fede, siamo innalzati dalla terra al cielo per mezzo dell’amore, per una strada pura da ogni macchia. Infatti è scritto: «Beato l’uomo di integra condotta, che cammina nella legge del Signore» (Sal 118,1). La via senza errore è Gesù Cristo, come lui stesso dice: «Io sono la via, la verità e la vita». E questa via conduce al Padre, come è scritto: «Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me» (Gv 14,6). Beati dunque siete voi, tempio di Dio e dello Spirito Santo, adorni di tutte le ricchezze, secondo le parole di Gesù Cristo: «voi siete il sacerdozio regale, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato» (1Pt 2,9). Esultando per questo posso chiamare voi, a cui scrivo «i santi che sono in Efeso, credenti in Cristo Gesù» (Ef 1,1).

    Mi rallegro perciò per voi, perché non dirigete il cuore alle cose vane, né amate le opere della carne, ma le opere che sono secondo Dio.

    1. Gian Piero

      Ma i “cani rabbiosi”oggi sono diventati i fedeli che chiedono verita’e trasparenza.
      Il semplice fatto di chiedere chiarezza su questioni importanti e’oggi considerato una colpa di lesa maesta’.
      Non e’vero che la verita’deve essere silenziosa:la verita v a proclamata sui tetti e deve essere, chiara e limpida Il vostro parlare sia si, si, no,no.

      1. Beatrice

        @Gian Piero
        «Non è vero che la verità deve essere silenziosa»

        A volte invece lo può essere, ma non deve esserlo sempre in ogni circostanza. “Può” è molto diverso da “deve”. Ai farisei che gli intimavano di zittire la folla osannante, Gesù rispose: «Vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre» (Lc 19, 40). E sai come Papa Francesco ha recentemente interpretato questo passo evangelico? Così:
        «Ci sono molti modi per anestetizzare i giovani, fare in modo che non si pongano domande e i loro sogni perdano quota e diventino fantasticherie. Se gli altri tacciono, se gli anziani – tante volte corrotti – stanno zitti, voi griderete? Per favore decidetevi prima che gridino le pietre».
        https://video.repubblica.it/vaticano/domenica-delle-palme-papa-francesco-ai-giovani-corrotti-vogliono-farvi-tacere-gridate/300657/301290
        Il Corriere giustamente sintetizzò così il discorso del Papa di quell’occasione: «Giovani, non state zitti. Se il mondo tace, gridate la verità».
        https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/18_marzo_25/papa-giovani-non-state-zitti-se-mondo-tace-gridate-verita-3d46db00-3013-11e8-95a5-089b7e9581a1.shtml
        Ora, va bene tutto, ma gridare la verità in maniera silenziosa la vedo dura!
        C’è poi una Santa che non ha taciuto di fronte al male che vedeva accadere nella Chiesa e oggi sappiamo con certezza che ha fatto benissimo a non starsene zitta. Parlo di Santa Caterina da Siena le cui parole e opere risultano oggi più che mai attualissime e da seguire il più possibile. Anche lei riteneva che la verità non dovesse essere sempre e comunque silenziosa, perché ammonì così i suoi contemporanei: «Avete taciuto abbastanza. È ora di finirla di stare zitti! Gridate con centomila lingue. Io vedo che a forza di silenzio il mondo è marcito».

    2. Grazie Bariom…

      .La Parola di Dio è perfetta, nulla da togliere o da aggiungere, ma

      meditare.

      E come mi hai scritto.l’altra volta ma non ho potuto rispondere visto che i commenti erano chiusi, dicevi…il Signore agisce se non gli metti i bastoni nel Suo agire.

      Adesso non mi ricordo bene la frase esatto, ma più o meno era questa. E dico
      nessuno è perfetto….ma io chiedo ogni giorno conversione….

      Ciao e buona serata.

  35. @Simonetta
    Il fedele, oltre a pregare prima di tutto, deve stare sotto l’insegna giusta, quella di Cristo, riconoscere e denunciare l’inganno. Se è un semplice fedele con poca visibilità, o deve fare nel suo piccolo circondario. È difficile, può essere una vera e propria croce, che va sopportata come le altre. Nell’attesa si rasserena pensando al momento in cui il Signore farà giustizia (potrà essere anche drammatico, ma chi si affida a Cristo non deve temere niente). Anche iniziative come non versare l’8×1000 vanno bene (io non lo faccio da un po’), se non altro per dare un messaggio (quelli galleggiano comunque in abbondante liquidità).

    @Francesca
    Quindi per il 99% della vicenda non c’entrava con le “sorti” di Mc Carrick. (e quando ci è entrato l’ha “sporporato”).
    Questo forse in un universo parallelo. Nel 2013 Mc Carrick, che comunque veniva spinto ai margini, è “risorto” e ha riguadagnato influenza, come testimoniato da fonti giornalistiche degli anni 2013 e 2014. Tant’è che è un fatto che i suoi tre protetti (Farrell, Tobin e Cupich) sono stati spinti in alto in gerarchia, nonostante il parere contrario di buona parte dei vescovi americani. Questo ha portato a cascata anche i Padre Martin. Mc Carrick stato s-cardinalizzato solo quando ormai lo scandalo era scoppiato e non c’era altro da fare. Ma i suoi semi perversi intanto rimangono. È veramente ridicolo non voler riconoscere questi fatti.


    Io difendo a spada tratta anche Papa Giovanni Paolo II che ha fatto cardinale Mc Carrick.
    Perché l’ha fatto cardinale?
    Forse per far espandere la lobby?
    Ma siamo seri!

    Non l’ha mai detto nessuno, infatti. Lo ha fatto cardinale perché ha fatto un errore madornale, certamente in buonafede, Così come fece un errore con padre Maciel. Se si esce dalla papolatria per cui un Papa fa tutto perfettamente, non ci si deve arrampicare sugli specchi.

    @Bariom
    La fonte è padre Oko. Non capisco perché chiedi la fonte: la si chiede ad un giornalista, ma padre Oko ha fatto lui stesso un lavoro di ricerca. Quando il cardinal maltese che ora non mi ricordo come si chiama è tornato con il rapporto sugli abusi in Cile, qualcuno gli ha chiesto la fonte? No, la fonte era lui e la sua indagine. Se uno vuol saperne di più deve leggersi i documenti delle indagini. Padre Oko, così come Don Ariel, hanno scritto libri con tutti i documenti necessari. Basta andarseli a leggere.

    1. @Fabrizio, non ti scaldare subito…

      La frase dice: «Non solo: lo stesso Prof. Oko, intervistato dal sito Lifesitenews, ha affermato che “secondo stime attendibili, il 30-40 per cento dei preti e il 50 per cento circa dei vescovi in USA hanno inclinazioni omosessuali”.»

      Padre Oko afferma che se “secondo stime attendibili”, allora, posso chiedere, dico chiedere, l’origine di dette stime, dove se ne può trovare documentazioni.

      Tu mi dici, “le stime sono le sue, basta leggersi i suoi libri…” beh grazie.
      Cmq dalla frase non era chiaro le “stime attendibili” da dove provenissero, sarò ignorante io.

      Poi ok il multitasking e le multi-risposte multitema, ma guarda che siamo “fuori-post”, poi non si capisce più nulla…

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