La Corte Suprema respinge il ricorso per Alfie

La Corte Suprema ha respinto oggi il ricorso per evitare che l’Alder Hey Hospital stacchi la ventilazione ad Alfie Evans e permettere il trasporto di Alfie in un altro ospedale.
Ricorso d’urgenza alla CEDU per evitare che già lunedì venga tolta la ventilazione ad Alfie.

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74 pensieri su “La Corte Suprema respinge il ricorso per Alfie

  1. Paolo

    a parte pregare, e fare tutto quel che è possibile fare tra firmare petizioni e inviare e-mail in quel di Liverpool…..se si potesse, ai perdenti che compongono questa setta chiamata corte suprema (suprema solo di nome), si dovrebbero inviare i famosi “barellieri” di padre G.!!! – #senzarimorsi

  2. La Samaritana

    Poveretti, pensate se queste persone che si sono messe in testa di impedire alle persone di provare dolore dovessero morire questa notte… pregheremo sicuramente tutti per Alfie e i suoi cari genitori, ma sarebbe più urgente pregare per i giudici che tradiscono la giustizia, i medici ché tradiscono il ” primo non nuocere” proprio della loro professione, e i vescovi che tradiscono la Verità… Ma poiché c’è un tempo per ogni cosa ora dobbiamo pensare e pregare per Alfie, il cui Angelo custode è al cospetto di Dio.

  3. Eugenio

    Non è possibile! Peggio di un incubo!!! Kafka? Un dilettante! Aveva ragione Nietzche quando diceva: “Aprite or bene gli occhi, poi che ora vi dirò della morte dei popoli. «Stato» si chiama il più freddo di tutti i mostri. È freddo anche nel mentire”…

  4. anna maria

    Mi unisco a tutti coloro che pregano perchè Alfie possa continuare a vivere come desiderano i suoi genitori e tutti noi!
    Comunque vadano le cose, Alfie sarà un Angelo in Cielo oppure in terra, se gli
    verrà permesso di vivere ancora fin che Dio vorrà.

    Pregherò anche per gli “irresponsabili inglesi” perchè si rendano conto che un giorno dovranno rispondere del loro operato, a un Giudice Giusto (e per grazia, anche misericordioso -altrimenti chi si salverebbe!-)
    ANNA MARIA

  5. Emanuele

    Prima infatti dovrà avvenire l’apostasia e dovrà esser rivelato l’uomo iniquo, il figlio della perdizione, colui che si contrappone e s’innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio.
    Non ricordate che, quando ancora ero tra voi, venivo dicendo queste cose? E ora sapete ciò che impedisce la sua manifestazione, che avverrà nella sua ora. Il mistero dell’iniquità è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene. Solo allora sarà rivelato l’empio e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà all’apparire della sua venuta, l’iniquo, la cui venuta avverrà nella potenza di satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri, e con ogni sorta di empio inganno per quelli che vanno in rovina perché non hanno accolto l’amore della verità per essere salvi. E per questo Dio invia loro una potenza d’inganno perché essi credano alla menzogna e così siano condannati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno acconsentito all’iniquità.
    ” (2Ts 2, 3-12)

  6. Sandra

    Bisogna fare qualcosa, oltre a pregare. Se non impediremo questo omicidio continueranno e continueranno. Si doveva opporsi già con charlie gard. Bisogna inventare qualcosa per scongiurare questa arroganza del demonio.

    1. Emanuele

      Io temo che in realtà si sia pregato poco… Io per primo. I grandi santi, come Madre Teresa, ci hanno insegnato che la preghiera, la contemplazione ed il digiuno sono la prima cosa per ottenere risultati (“Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”). Anche Gesù ricordava che ci sono certi tipi di demoni che si scacciano solo con digiuno e preghiera.

      Se avessimo fede come un granello di senape non servirebbero né petizioni né email né manifestazioni. Certo è giusto anche fare questo, guai non farlo, ma prima servirebbe tanta preghiera, digiuno, rinunce e mortificazioni. Parole ormai dimenticate… Anche da molti nostri pastori.

      Alla fine teniamo anche conto che, come dice il Signore, è necessario che queste cose accadano. Nell’imperscrutabile disegno di Dio la morte di Alfie (Dio non voglia!) sarà eventualmente permessa per un bene maggiore. Ciò non vuol dire rassegnarsi passivamente ma pregare ardentemente come Gesù nell’Orto degli ulivi: “padre allontana questo calice, ma non sia fatta la mia volontà, ma la tua”.

      1. “Alla fine teniamo anche conto che, come dice il Signore, è necessario che queste cose accadano.”

        E’ la verità… per cui difficile dire se si è pregato poco…

        Nel “padre allontana questo calice, ma non sia fatta la mia volontà, ma la tua”, è compreso il fatto che per quanto io abbia pregato e supplicato, accetto ciò che il Signore dispone.

        1. La questione del “pregato poco” si può intendere in vari modi. Quello che vedo è che c’è un piccolo gregge che capisce la gravità delle cose e secondo me sta pregando molto (per quanto, ovviamente, si potrebbe far sempre di più, ma questo è parte del nostro limite), possibilmente lo fa pure in modo visibile; e poi una massa a cui non frega niente di niente (se non addirittura che approva), e quindi ovviamente non prega. Siccome questo infanticidio è un peccato di popolo, perché siamo in democrazia, quei giudici prendono mandato dal popolo, il popolo non li contesta in massa, se ne deduce che sì, in proporzione, si sta pregando poco e niente.

          1. Si però Fabrizio che ragionamento sarebbe “quelli a cui non frega niente o addirittura approvano… non hanno pregato (vorrei anche vedere), quindi in proporzione si ta pregando poco o niente”?!

            Il Padreterno mica fa statistiche…

            Ti ricordo che, biblicamente parlando, anche la supplica di un solo giusto è bastata (Cristo in primis).

            1. A Sodoma e Gomorra non c’erano cinque giusti e non bastò. Certo non è che Dio fa statistiche e misura le preghiere con il bilancino; è che le nostre società lo stanno ripudiando in massa, a schiacciante maggioranza, e le conseguenze sono inevitabili.

              1. Si, ma ciò non può creare l’assioma – pochi credenti – poca preghiera – scarso risultato.

                Seguendo tale ragionamento se è quando i credenti saranno concretamente un esigua e risicata minoranza, diventerà inutile fare preghiere diverse da quelle che hanno un risvolto personale.

                1. Bariom, non è un assioma: è quello che raccontano le Scritture. Quando saranno veramente pochissimi – il che però non è un fatto inevitabile, si può sempre sperare che questi fatti smuovano le coscienze – arriverà il castigo. Il Diluvio Universale dice niente?

                  1. Sei libero di rimanere della tua idea… Vi sono episodi della Scrittura che dicono esattamente il contrario sulla questione preghiera/numero oranti.

            2. Adolfo

              “Il Padreterno mica fa statistiche…”

              Non è esattamente così, Bariom. Sicuramente anche la preghiera di pochi (se sono in Grazia di Dio) può ottenere moltissimo; ma, per giustizia, la preghiera di molti (sempre in Grazia di Dio) potrebbe ottenere molto di più.

              Per salvare Sodoma, non fu sufficiente la preghiera di Abramo: sarebbero serviti ulteriori dieci giusti. Dunque il numero conta, almeno un una certa misura.

              Per salvare il mondo è bastato un solo Giusto, che però era (è) anche il Figlio di Dio, e dunque (per vari motivi) i Suoi meriti sono infiniti.

              Ma lo stesso Gesù “non prega per il mondo”, ossia non pretende che tutti, per il Suo Sacrificio, siano salvati; potrebbero esserlo, ma ciò richiede anche la loro buona volontà… che in molti casi manca:
              “Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che Mi hai dato, perché sono Tuoi”.

              In sintesi, la “conclusione” dipende (anche) dai punti di vista: può anche essere vero che Dio non faccia statistiche, ma non è una certezza.
              Ora mi viene in mente che Ninive fu salvata, perché i suoi abitanti si convertirono in massa. Non so se sarebbe andata ugualmente, nel caso in cui si fosse convertita una minima parte dei niniviti.

              Santa Faustina pregò molto per la Polonia e in particolare per una città (probabilmente Varsavia); per le sue preghiere, Gesù benedisse “l’intero Paese”; eppure le città polacche subirono gravissimi danni.

              Quasi certamente, senza le preghiere e le sofferenze di Faustina, i danni sarebbero stati maggiori; ma, allo stesso modo, se altre anime sante avessero pregato e sofferto per la medesima intenzione, è probabile che i danni sarebbero risultati minori
              http://www.mariadinazareth.it/rubrica%20vita%20santa%20faustina%20Kowalska%20p.22.htm

              1. A parte le pure illazioni di cui non possiamo aver alcun riscontro, metti insieme preghiera di intercessione, presenza dei giusti (che è cosa diversa), conversione dei cuori (che è altra cosa ancora).

                Un po’ troppe “cose” non del tutto in linea con la mia obiezione di partenza che era molto più semplice.

                Per Dio la preghiera dei suoi figli non è un “referendum” (vedi statistiche) e non ha alcun senso calcolare la non-preghiera del non-credente.

                1. Adolfo

                  Al di là del fatto che il mio è un discorso ipotetico (come dimostra l’ampio uso di verbi al condizionale), è vero che preghiera di intercessione, presenza dei giusti e conversione dei cuori sono “cose diverse”, ma non sono cose fra loro sconnesse. Tant’è che ho ben specificato che la preghiera ha molto valore, se fatta in Grazia di Dio.

                  Una persona ingiusta, una persona che non vuole saperne di convertirsi, può anche pregare, e nessuno dice che Dio rifiuterà quella preghiera. Ma è noto (ad esempio dall’insegnamento dell’Eterno Padre a Santa Caterina da Siena) che, per ottenere grazie durature, e soprattutto valevoli per la vita eterna, è necessario essere in Grazia di Dio: dunque occorre “anche” essere dei giusti (e dei convertiti, se prima si viaggiava su vie storte).

                  Come ha scritto Fabrizio, il mondo sempre più rinnega il Signore (e dunque sono poche le anime in Grazia che pregano; sono invece moltissime le anime che peccano e anche maledicono: ciò dà molta forza al demonio): se tu vuoi credere che, nonostante questo, sia ininfluente il numero di coloro che pregano, sei liberissimo di farlo.

                  1. E tu di pensare il contrario, che in buona sostanza significa, perché continuare a chiedere preghiere per questo o quello se i credenti, i giusti, coloro che sono in grazia di Dio sono sempre meno?

                    Che poi quanti sono questi meno? Qual è i quorum minimo posto dal Padreterno?? Mah?

                  2. Roberto

                    “Ma è noto (ad esempio dall’insegnamento dell’Eterno Padre a Santa Caterina da Siena) che, per ottenere grazie durature, e soprattutto valevoli per la vita eterna, è necessario essere in Grazia di Dio: dunque occorre “anche” essere dei giusti (e dei convertiti, se prima si viaggiava su vie storte).”

                    Sentiamo Padre Angelo Bellon https://www.amicidomenicani.it/leggi_sacerdote.php?id=1559

                    “ S. Tommaso, chiedendosi se la preghiera del peccatore possa impetrare qualcosa da Dio, ricorda con S. Agostino: “Se Dio non esaudisse i peccatori, inutilmente il pubblicano avrebbe detto: Signore, abbi pietà di me peccatore” (Super Joan. 14) e col Crisostomo: “Chiunque domanda riceve; vale a dire, sia egli giusto o peccatore” (Sup. Mat. 18).
                    E commenta: “Dio ascolta la preghiera del peccatore che nasce dall’onesto desiderio della natura, non come per un atto di giustizia, perché il peccatore non lo merita, ma per pura misericordia, purché siano rispettate le condizioni ricordate, e cioè che uno chieda per sé, cose necessarie alla salvezza, e le chieda con pietà e perseveranza” (Somma teologica, II-II, 83, 16).”

                    Certamente le cose necessarie alla salvezza (come il pentimento dai peccati e soprattutto la morte in stato di Grazia) sono valevoli per la vita eterna, anzi sono le cose più importanti.

                  3. Roberto

                    “Una persona ingiusta, una persona che non vuole saperne di convertirsi, può anche pregare, e nessuno dice che Dio rifiuterà quella preghiera. Ma è noto (ad esempio dall’insegnamento dell’Eterno Padre a Santa Caterina da Siena) che, per ottenere grazie durature, e soprattutto valevoli per la vita eterna, è necessario essere in Grazia di Dio”

                    Al contrario, San Tommaso insegna che anche la preghiera del peccatore è ascoltata da Dio, ed esaudita, se chiede cose necessarie alla vita eterna, come ad esempio il pentimento dei peccati e una buona morte. Ed è evidente che queste grazie siano eccome valevoli per la vita eterna (più valevole per la vita eterna del pentimento e della buona morte non c’è nulla) https://www.amicidomenicani.it/leggi_sacerdote.php?id=1559

                    1. Adolfo

                      “Al contrario, San Tommaso insegna che anche la preghiera del peccatore è ascoltata da Dio, ed esaudita, se chiede cose necessarie alla vita eterna”

                      Forse non hai davvero letto lo spezzone che ho scritto e che hai riportato: io ho specificato che parlo di “una persona che non vuole saperne di convertirsi”: tu invece parli – citando Tommaso – di una persona che “chiede cose necessarie alla vita eterna”.

                    2. Roberto

                      Beh ma hai parlato di una persona che non vuole saperne di convertirsi e che prega. In effetti è un contraddizione in termini, perché uno che non vuole, nemmeno implicitamente, convertirsi, nemmeno prega.

                    3. Adolfo

                      Eh, ma se vogliamo ragionare in termini “impliciti” possiamo dire tutto e il contrario di tutto.
                      Io intendevo semplicemente sottolineare che gli eventuali meriti ottenuti da chi non si trova in Grazia di Dio, non valgono per la vita eterna; ciò che P. Bellon esprime all’inizio della sua risposta: “la preghiera di chi si trova in peccato mortale non merita per la vita eterna”.

    2. Emanuele

      Tornando poi sul piano umano, cosa possiamo fare? Si deve secondo me iniziare da vicino: i nostri figli ed i ragazzi di cui abbiamo una qualche responsabilità educativa.

      Non dobbiamo avere paura di smascherare la menzogna che si nasconde dietro aborto, eutanasia, gender, sesso libero, droghe, consumismo, individualismo.

      I giovani vogliono sfide ardue, mete elevate. Stanno col cellulare in mano perché nessuno propone loro nulla di concreto, nulla che valga la pena mettersi in gioco.

      I giovani di tutte le epoche sognano di cambiare il mondo… Cavolo, cosa c’è di più rivoluzionario di Cristo? I giovani non hanno smesso di sognare né sperare, sono stati spenti da una società ormai in declino di ideali ed idee.

      Se aiutiamo i giovani a spezzare queste catene non avremo un Thomas Evans da guardare con ammirazione, ma un esercito di tanti Thomas pronti a sfidare e sbugiardare questi sodali di Satana. Le loro teorie si sbriciolerebbero come un castello di sabbia davanti alla Verità.

      1. E bisogna anche vegliare ed agire perché non si impongano o arrivino ad essere promulgate in sordina, leggi che consentato accada ciò che sta accadendo ed è già accaduto (per ora altrove…)

        1. Tanto per dire… una mezza buona notizia arriva dalla Francia, dove il boia di Vincent è stato rimandato per qualche settimana (una sentenza chiede di ri-approfondire la cosa). Ma c’è un dettaglio sinistro, che guarda caso è il fulcro della questione inglese: è stato rifiutato ai genitori di Vincent il trasferimento in un altro ospedale. Nel caso di Vincent non c’è neanche la minima giustificazione tecnica di gravi rischi nel viaggio, mi sembra.

          Insomma, si fa largo il principio che evidentemente vogliono imporci, e cioè la tecno-sudditanza: l’ospedale potrebbe anche decidere benignamente, ma il concetto è che è l’ospedale che decide, come un tiranno assoluto.

      2. CP

        Giusto, come dice Emanuele smascheriamo la menzogna. Per esempio perché invece di nascondersi dietro questa balla del “best interest di Alfie” non si parla della vera questione che secondo me è il motore di queste decisioni, e cioè il costo di tenere in vita certi malati?
        Posso capire che dei dottori si rifiutino di operare procedure a loro parere inutili o dannose. Capisco anche che un ospedale in certi casi limite preferisca fermarsi per poter riservare le sue risorse, non illimitate, per aiutare pazienti con migliori prospettive di vita. Posso perfino capire che un tribunale glielo permetta. Secondo me è sbagliato, ma non è irragionevole.
        Ma che non permettano al paziente di essere trasferito altrove, a spese altrui, questo è assurdo. Alfie a detta loro non sente assolutamente nulla, non sono sicuramente le sue sofferenze a preoccuparli. Di che cosa hanno paura? Che altre famiglie vedano Alfie e i suoi genitori felici a Roma (magari!) e si rendano conto che forse vale la pena vivere anche in quelle condizioni? Che altri chiedano di curare i loro cari fino alla morte naturale? Evidentemente i genitori di Alfie, Isaiah e Charlie sono eccezioni, tutti gli altri accettano la proposta dei medici senza litigare. Forse ospedali e giudici temono che queste eccezioni diventino la norma?

        1. Kosmo

          Per esempio perché invece di nascondersi dietro questa balla del “best interest di Alfie” non si parla della vera questione che secondo me è il motore di queste decisioni, e cioè il costo di tenere in vita certi malati?

          Io credo sia ancora peggio: secondo me è la rivendicazione del POSSESSO dei nostri corpi. In poche parole il potere si arroga il diritto di decidere per conto nostro.

        2. fra' Centanni

          Giusto, come dice Emanuele smascheriamo la menzogna. Per esempio perché invece di nascondersi dietro questa balla del “best interest di Alfie” non si parla della vera questione che secondo me è il motore di queste decisioni, e cioè il costo di tenere in vita certi malati?

          Credo che la vera questione sia parecchio, ma parecchio più infame. Tenere in vita queste persone non è un grave costo, dato che possono andare tranquillamente a vivere a casa loro, purchè siano assistiti da persone minimamente qualificate. La vera questione, invece, è proprio il “best interest”, quale sia il miglior interesse per Alfie e tutti noi. E’ chiaro che in una prospettiva atea, dove il significato della vita può essere agganciato solo a valori terreni, la vita di Alfie non vale niente. Anch’io sceglierei la morte, per me o per i miei cari in quelle condizioni, se fossi ateo. Mi pare logico.

          Ed allora sorge un’altra questione, che poi è la vera questione di oggi: ma Dio esiste davvero, si o no? Ma Gesù Cristo è davvero il Figlio di Dio, si o no? Ma Cristo è davvero risorto… ma noi davvero risorgeremo… ma il paradiso e il purgatorio e l’inferno esistono… il diavolo ed i suoi angeli maledetti e tutte le anime dannate so davvero all’inferno… e tutte le anime sante, davvero sono in purgatorio in attesa della liberazione, o in paradiso a godere per sempre… ma la Chiesa Cattolica è l’unica e vera, Santa Chiesa di Dio , mandata da Gesù Cristo a predicare il Vangelo e battezzare nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo e chi non crederà sarà condannato… ma tutto questo è vero… si o no? SI O NO?

          Ecco, questa e la questione dietro il caso di Alfie. Ed è l’unica, vera, grande questione di oggi. E se un papa dice ai bambini che possono stare tranquilli anche se i loro genitori sono atei, allora capisci quanto davvero grave sia la questione. E quanto davvero la fede sia oggi il problema. L’unico. E non sarà facile risolverlo.

      3. CP

        Secondo me ci dovrebbe essere un dibattito onesto sulla questione “chi paga” e fino a quando. Se a un certo punto l’ospedale o il sistema sanitario non riescono a farsi carico di un numero crescente di invalidi a lungo termine, cerchiamo altre soluzioni! Possono subentrare enti caritatevoli che aiutano la famiglia a portarsi il malato a casa, a noleggiare/comprare e gestire i macchinari medici, si può fare ricerca per costruire strumenti più facili da usare e meno costosi… di soluzioni se ne trovano, e a cercarli si trovano anche i soldi.
        Ma se si comincia a parlare di “best interest”, di “qualità della vita”, termini vaghissimi che possono significare di tutto, invece di trovare soluzioni si uccidono i malati. Molto più semplice ed efficiente. E un po’ alla volta si estende il concetto ai malati terminali, ai vecchi, ai dementi, ai depressi, agli aspiranti suicidi e a tutti gli altri improduttivi, e così si risparmia un sacco sui costi. In perfetta logica nazista.

  7. Grisostomo

    Assassini. Non è questo il posto comunque per fare ragionamenti lunghi, e però è chiaro a tutti che l’origine della trasformazione del significato della parola “assassini” ha inizio con l’accettazione dell’aborto. Un miliardo di bambini mai nati testimonieranno contro di noi, con le loro vocine bianche, infantili, terribili.

  8. francesco

    se fossimo persone serie, faremmo passare il messaggio che in quell’ “ospedale” si uccidono i bimbi.
    ma siamo buoni(sti).

  9. Adolfo

    @Bariom
    “perché continuare a chiedere preghiere per questo o quello se i credenti, i giusti, coloro che sono in grazia di Dio sono sempre meno?”

    Spero che tu stia scherzando. A maggior ragione dobbiamo pregare, visto che coloro che pregano e sono in Grazia sono sempre di meno.
    Anche perché è giusto che ciascuno di noi faccia la sua parte: non è che, perché moltissimi vanno verso il baratro, ci dobbiamo andare pure noi, non ti pare?

    Il tutto con la consapevolezza che si potrebbe ottenere molto di più, se a pregare fossimo molti di più. Decenni fa c’era più fede, e ovviamente si pregava anche più di oggi (e si facevano varie penitenze, oggi del tutto cadute nel dimenticatoio): allora la situazione non era rosea, ma anche non era paragonabile alla tremenda situazione attuale.

    Io vedo le chiese sempre più vuote: sbaglio, forse, se penso che anche per tal motivo i tempi in cui viviamo diventano sempre più duri?
    Perché, se invece fosse come tu dici, non ci dovrebbe essere alcuna differenza, fra “ieri” e “oggi”, visto che, in ogni caso, permane un certo numero di anime che pregano.

    1. “Spero tu stia scherzando”…

      Io speravo invece che ti fosse chiaro il tono provocatorio per paradosso della domanda… ma a quanto pare così non è.

      Ma come per altra occasione, possiamo fermaci qui… non ho tempo per polemiche sterili.

      [si potrebbe ottenere di più (?) forse… sempre se ciò che speriamo di ottenere, coincide con i piani di Dio]

      1. Adolfo

        [si potrebbe ottenere di più (?) forse… sempre se ciò che speriamo di ottenere, coincide con i piani di Dio]

        Se ciò che chiediamo NON coincide coi Suoi piani, allora neppure l’intera umanità in preghiera potrebbe ottenerlo.

        Noi preghiamo affinché Egli ci eviti la rovina: spirituale prima di tutto, e poi anche materiale.

        E siccome “Dio… non gode per la rovina dei viventi”, è chiaro che la preghiera di cui sopra a Lui piace.

        Perciò, se non la soddisfa, evidentemente significa che le anime che Lo invocano sono troppo poche.

  10. Che poi quanti sono questi meno? Qual è i quorum minimo posto dal Padreterno?? Mah?

    Porsi domande così è veramente sciocco, ed è anche inutile contrapporle retoricamente a quello che ti stiamo dicendo, perché nessuno ha tirato fuori i numeri. I numeri ci sono nella Bibbia, ed evidentemente sono simbolici. I dettagli non sono cosa che ci riguardano.

    In ogni caso mi sembri fuori dal mondo: ti ricordi che il secolo scorso ci sono state due guerre mondiali? Pensi che la gente non abbia pregato per scongiurarle? E allora perché sono scoppiate, se fosse bastata la preghiera di pochi? Perché Dio era distratto, oppure perché le preghiere non furono sufficienti?

    Ma poi, cosa sta dicendo la Madonna da Salette in poi?

    Se il mio popolo non vuole sottomettersi, sono costretta a lasciare libero il braccio di mio Figlio. Esso è così forte e pesante che non posso più trattenerlo. Da quanto tempo soffro per voi! Se voglio che mio Figlio non vi abbandoni, sono incaricata di pregarlo incessantemente e voi non ci fate caso.

    Pentitevi e fate penitenza, perché le vostre società stanno rifiutando Dio. E via così, in un crescendo. E quando paventa castighi nel caso non si faccia quello che Lei chiede, che è proprio mirato ad evitare il castigo, che senso avrebbe? Perché è evidente che più d’una persona ha ascoltato la Sua richiesta, ma evidentemente non è sufficiente.

    Questo commentava Suor Lucia a proposito di Fatima e del castigo:

    E non diciamo che è Dio che così ci castiga; al contrario sono gli uomini che da se stessi si preparano il castigo. Dio premurosamente ci avverte e chiama al buon cammino, rispettando la libertà che ci ha dato; perciò gli uomini sono responsabili”.

    1. Guarda che sei tu che hai allargato e di molto il discorso ad una mia piccola obiezione molto circoscritta, che era (riassumo in modo stringato):

      “Per il piccolo Alfie si può dire che si è pregato poco?”

      Tu hai questa certezza? Buon per te (ammesso sia cosa buona).
      Peraltro la sua parabola su questa terra non è ancora terminata.

      Poi sei arrivato alle ultime cose che scrivi sulle quali non ho nulla da obiettare, quindi me ne torno al mio “fuori del mondo” 😉

  11. Emanuele

    Sulla preghiera credo sia opportuno rivolgersi al Signore che ci ha insegnato a pregare.

    Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
    Padre, sia santificato il tuo nome,
    venga il tuo regno;
    dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
    e perdonaci i nostri peccati,
    perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore,
    e non ci indurre in tentazione».
    Poi aggiunse: «Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte a dirgli: Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti; e se quegli dall’interno gli risponde: Non m’importunare, la porta è già chiusa e i miei bambini sono a letto con me, non posso alzarmi per darteli; vi dico che, se anche non si alzerà a darglieli per amicizia, si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono almeno per la sua insistenza.
    Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!».

    Dio molte volte nella Scrittura si mostra pronto a “cambiare idea” per l’intercessione anche di un solo giusto. Chiedere la salvezza di Alfie, la sua guarigione, la serenità per la sua famiglia, ed in generale il rispetto per la vita umana fragile e malata è cosa certamente giusta. Dio nella sua onnipotenza può certamente raggiungere il suo fine anche senza il sacrificio di Alfie e dei suoi parenti ed amici.

    Per quello mi permetto di dire che si è pregato poco, io per primo. Poco soprattutto in termini di qualità e di carità, più che di quantità (intesa sia come numero di persone, sia come numero di rosari snocciolati).

    Voglio anche dire che pure nella preghiera per Alfie si possono commettere peccati mortali. Preghiamo veramente per lui e la conversione dei suoi aguzzini o piuttosto per noi, le nostre coscienze, la nostra superbia? Mi viene a mente il fariseo che al tempio ringrazia Dio di non essere pubblicano. Amiamo veramente i giudici e dottori che stanno condannando Alfie? Siamo pronti a salire in croce insieme a Cristo per loro? O invece siamo pronti a lapidarli? Mi torna a mente l’aneddoto di Sant’Antonio ed il ciabattino.
    https://www.tropeaedintorni.it/il-segreto-della-vera-santita-31032016.html

    Domande a cui nessuno può rispondere se non Dio, perché il fondo del cuore umano e imperscrutabile.

    Detto questo, anche quando fosse offerto una preghiera perfetta, una sacrificio perfetto, simile a quello di Gesù sulla Croce, ancora il piano di Dio, per il bene di tutti, potrebbe permettere la morte di Alfie per mano di chi dovrebbe curarlo. Dio sa trarre il bene dal male.

    Questo è necessario per non cadere nella disperazione e nell’accidia o peggio ancora nell’ateismo: se Dio esistesse non lo avrebbe permesso.

    P.S.
    Il mio discorso sul ” si è pregato poco” era relativo soprattutto al fatto che spesso si sottovaluta la potenza della preghiera e si pensa che un opera umana materiale possa ottenere effetti migliori. È un peccato grave, perché si pensa che noi sappiamo agire meglio di Dio. In realtà anche quando abbiamo fatto tutto restiamo “servi inutili” e senza Lui qualunque opera è destinata a fallire, anche la più meritoria sul piano umano.

    1. ola

      Vero ma vale anche per la preghiera. Non tutto é a nostra disposizione e le Sue vie non sono le nostre vie. Non credo si possa affermare con certezza un nesso causale tra il non essere esauditi e il non aver pregato / agito a sufficienza, a meno ovviamente di doni particolari come Santa Faustina. Qualcuno ha riferimenti nel Magistero?

      1. Ah ecco, meno male…

        Perché sin qui si è appurato che è stato pregato poco, o non si è dei giusti (chi lo è?) o addirittura non si è pregato in stato di grazia.

        O si è troppo pochi perché il mondo ateo e votato al male ormai ci soverchia.

        Mi domando: è la preghiera del padre di Alfie?
        No, dico, di chi probabilmente si farebbe anche tagliare un braccio per salvare suo figlio!

        Avrà pregato o si è affidato troppo ai mass-media?
        Magari ha pregato e non era in stato di grazia…

        Era troppo solo? Poche le centinaia, migliaia di altri oranti?
        E se la vicenda non avesse avuto clamore che poteva fare la sua sola raminga per quanto accorata preghiera?

        Com’è che Dio non ascolta le sue preghiere?
        Come mai non ha ascoltato le mie, lunghe preghiere notturne (e quelle dei miei figli e di tanti amici – anche consacrati e consacrate) i miei digiuni, quando imploravo la guarigione di Colei che fu mia Sposa?

        E se il Signore avesse deciso di chiamare a Sè Alfie, anche attraverso una palese ingiustizia, perché così ha deciso?
        E se questa vita – breve per il tempo misurato come lo misuriamo – avesse un scopo per non sappiamo neppure chi (di certo una Parola di Dio per i suoi genitori), che a noi può solo sfuggire?

        O se, visto che Alfie non è’ ancora morto, Dio volesse operare un miracolo che neppure ipotizziamo…

        A me pare qui ci si faccia solo della gran pippe mentali, indagando i perché e i come mai per un solo motivo alla fin fine:
        le cose non vanno come a noi piacerebbe o per come abbiamo sperato, pregato che andassero, fondamentalmente Dio non sta facendo la NOSTRA volontà e allora dobbiamo trovare il perché …e magari anche i colpevoli.

        Buona notte a tutti.

        1. Emanuele

          Bairom,

          Non credo sia questione di seghe mentali. Credo sia stata data troppa rilevanza alla mia frase “si è pregato poco”.

          Io ho citato le scritture e nelle scritture, quando i discepoli chiedono a Gesù di insegnargli a pregare, tra le altre cose dice espressamente chiedete e vi sarà dato. Dio è fedele e Gesù non parlava tanto per dire.

          Altro punto è la fede. I santi fanno miracoli, alcuni già in vita, io no. Ricordo anche qui che Gesù ha detto che con la fede avremmo fatto opere ancor più portentose delle sue. Evidentemente non posso essere annoverato tra i giusti. Se avessi fede quanto un granello di senape la questione Alfie sarebbe già risolta.

          Il fatto di pregare, vegliare, digiunare, essere consacrati, etc., sai bene non ci mette automaticamente in uno stato di grazia. Sai bene che una suora di clausura può fare peccati più gravi di una prostituta, pur non facendo alcuna azione esteriore peccaminosa. Non a caso “prostitute e pubblicani” ci precederanno nel Regno dei Cieli.

          Detto questo, provo per l’ultima volta a spiegare i miei punti:

          1. La preghiera è essenziale perché le buone opere vadano a buon fine. Non si può dire, basta pregare, ora si deve agire; oppure, abbiamo pregato molto ma agito poco. Gesù credo sapesse come agire, ma passava giornate e nottate in preghiera prima delle sue “missioni”.

          2. Quando la nostra preghiera non va a buon fine è giusto farsi un esame di coscienza: si è chiesta la cosa giusta? La si è chiesta con spirito di vera carità? Siamo stati pazienti? Etc. Questo a prescindere dalle singole vicende personali.

          3. Anche se fossimo nella perfezione di grazia i piani di Dio restano imperscrutabili. Quindi davanti ad un lutto, un ingiustizia, un sopruso, dobbiamo avere fede in Dio. Guai a cadere nell’accidia o peggio nel rifiuto di Dio. Ricordiamo che “tutto concorre al bene di quelli che amano Dio”, quindi la morte di Charlie è stata per il bene, non per il male. Le sofferenze di Alfie e dei suoi genitori sono per il bene. I nostri lutti, sofferenze, prove, sono per il bene.

          Spero di essere stato chiaro… Altrimenti mi scuso in anticipo.

          Buona Pasqua

            1. Emanuele

              Grazie a te! Leggerti è sempre un piacere nonché fonte di riflessione. Mi piacerebbe argomentare con la tua lucidità e correttezza.

    2. francesco

      “Amiamo veramente i giudici e dottori che stanno condannando Alfie? ”

      io prego,intensamente, affinche’ l’Apocalisse giunga prima possibile.
      sono un cattivo cristiano?

      puo’ darsi. ma un Dio che lascera’ qualcosa di inultum (“nil inultum remanebit”) non fa per me.
      basta.

  12. @ola

    I riferimenti alle scritture sono stati dati, e sono tanti. I riferimenti alle mariofanie sono stati dati, e sono tanti. Non bastano?

    E poi, non bastano le conseguenze logiche? Perché per Charlie abbiamo pregato e non è stata ottenuta la sua salvezza? Notare che non basta dire: perché Dio permette il male per un bene maggiore o ha altri piani: questo lo sappiamo. Dio “permette” il male, ma non lo vuole positivamente. Quindi il male accade per colpa di qualcuno; Dio recupera le situazioni, ne trae un bene maggiore, ma non è lui a decidere che quel male accada. Certamente, il male è in generale causato dalle conseguenze del peccato originale; ma qui abbiamo un male ben preciso, compiuto nei confronti di un essere umano da parte di altri esseri umani. Quello che vediamo è un male che sembra sconfiggere le nostre preghiere.

    1. ola

      “I riferimenti alle scritture sono stati dati, e sono tanti. I riferimenti alle mariofanie sono stati dati, e sono tanti. Non bastano?”

      No perche:

      a. Nelle Scritture Gesu’per esempio prega “Se possibile, allontana da me questo calice.”. Se una preghiera perfetta fosse automaticamente esaudita, perche non la Sua? E comunque:
      b. Siccome non ci basiamo su “sola scriptura”, io ho chiesto appunto riferimenti al Magistero.

      In generale mi sembra che si possa dire:

      1. Sicuramente Dio ha mandato, manda e mandera’castighi anche sotto forma di eventi tragici.
      2. Sicuramente la preghiera di uno o piu’giusti ha scongiurato, scongiura e scongiurera’questi castighi.
      3. Senza voler sostituirsi al Padreterno, non vedo niente di irragionevole nel voler pensare che la preghiera di un maggior numero di giusti abbia maggior potenza della preghiera di un minor numero di giusti.

      Ma resta il fatto che:

      4. Nel singolo caso concreto, a meno come detto di doni particolari, non ci e dato sapere perche il male avviene. Padre Cavalcoli lo aveva spiegato quando c era stata la polemica relativa al terremoto come castigo, ricordate?
      5. Se ovviamente la 4. puo essere provata sbagliata con riferimenti al Magistero, la ritiro immediatamente.

      Buona Domenica a tutti! 🙂

      1. ola

        Ho dimenticato un punto importante:

        6. Che in generale facciamo troppo poco, sia in preghiera sia in opere, e’una tautologia in quanto creature imperfette e col peccato originale. Tuttavia anche qui:
        7. Come corollario della 3. non vedo niente di irragionevole nel pensare che un maggior numero di atti di riparazione anche da pochi giusti siano piu potenti di un minor numero di atti di riparazione da un maggior numero di giusti. Santa Faustina non riparava da sola un gran numero di peccati commessi durante il Carnevale?
        8. Data la 7., non mi sembra si possa in un singolo caso concreto prudentemente affermare che in quel singolo caso concreto non si sia fatto abbastanza, in quanto non conosciamo i cuori, non sappiamo delle preghiere e delle penitenze per esempio dei monasteri di clausura, ecc. Ricordate Gloria Polo e come ci fosse un enorme numero di persone che offriva anche piccole penitenze senza che nessuno, a parte il Signore, ne conoscesse il valore?

        Ribuona Domenica 🙂

  13. Digital

    @ Emanuele
    Tu dici: “Se avessi fede quanto un granello di senape la questione Alfie sarebbe già risolta.”
    Se ho ben compreso, tu presupponi l’inefficacia della tua preghiera dal fatto che il miracolo non è ancora avvenuto e che tutto propende per il peggio. Quindi, ne deduco, che il miracolo non solo lo pretendi ma addirittura ne vuoi dettare anche i tempi…visto che il caso è tutt’ora aperto.
    Invece, secondo me, l’efficacia di una preghiera non dipende dal raggiungimento del risultato prefissato bensì se porta la pace nel cuore di chi la pronuncia.

    1. Emanuele

      Vado a memoria, ma mi pare che Gesù curò tutti quelli che glielo chiesero con fede. Non mi ricordo che abbia rimandato indietro uno storpio o un lebbroso dicendogli che per lui Dio aveva altri programmi.

      Direi quindi che la guarigione di Alfie (innocente ed in grande sofferenza fisica e morale, dato che ora è separato anche dai genitori) possa essere una cosa gradita a Dio. Ricordiamo giustamente come fatto sotto che se Alfie è malato non è per desiderio di Dio ma a causa del peccato originale e dei nostri peccati personali.

      Ovviamente i miracoli li fa Dio, ma chiedere con insistenza non solo è lecito, ma doveroso. Già abbiamo citato Lot, io ho citato il Vangelo, dove Gesù ci esorta a chiedere sempre. Potremmo citare i salmi, con preghiere che suonano quasi irriverenti.

      San Paolo ci descrive niente meno che il modo di pregare dello Spirito Santo:
      Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili“. Prega con insistenza, con gemiti…

      Dissento invece che lo scopo della preghiera di intercessione sia trovare la pace interiore. Scusa ma forse ho frainteso il concetto che mi suona un po’ new age.

      1. Digital

        @Emanuele
        Si, hai frainteso. La pace interiore è l’effetto che produce la vera preghiera (perché ci si abbandona a Dio e alla Sua volontà) non certamente lo scopo, che è invece quello di relazionarsi con Dio.

  14. Invece, secondo me, l’efficacia di una preghiera non dipende dal raggiungimento del risultato prefissato bensì se porta la pace nel cuore di chi la pronuncia.

    “non però la mia, ma la Tua volontà sia fatta”

    Qui si sta facendo una gran confusione, con tracce di fatalismo. Intanto, non si sta parlando della preghiera del singolo che chiede certe cose per sé, che potrebbero benissimo essere non nei disegni del Padreterno per lui; e che quindi deve adeguarsi alla Sua volontà. Tornando ai nostri bambini, stiamo certamente chiedendo che non muoiano, ma non è questo il senso della discussione, perché sappiamo benissimo che, a causa del peccato originale, siamo sottoposti a caducità. I bambini, infatti, possono morire di malattia senza che si riesca a far niente per loro. E qui tornano le vie misteriose del Signore, il mysterium iniquitatis, la sofferenza, il fatto che anche a certi esseri umani – che possono essere bambini – viene chiesto di associarsi alle sofferenze della Croce.

    Ma, dicevo, non è questo il punto: è invece che questi bambini muoiono per atti deliberatamente malvagi. È perché ciò non accada che stiamo pregando. Il Concilio di Trento, per citare la prima cosa che mi viene in mente, dice chiaramente che è eresia sostenere che Dio voglia positivamente il male morale. Che poi da quello che accade ne tragga un bene maggiore è un conto, ma non è possibile dire che questi atti malvagi accadano per Sua esplicita volontà. Li lascia accadere per rispetto della libertà dell’uomo, sia singolo che in società, e siccome nessuno di noi vive isolato dagli altri, e qui intendo in senso metafisico, è chiaro che il male compiuto deliberatamente da certi ricade su altri. Ovviamente, esiste la loro libertà di continuare a peccare nonostante tutto, quindi non dobbiamo illuderci che la preghiera salvi sempre tutti (né di ottenere il paradiso in terra, che è un’altra eresia); ma la loro libertà non li rende necessariamente efficaci nell’attualizzare i propri piani. In altre parole, non è detto che ogni volta che sulla Terra nasce un Hitler debba necessariamente finire, in rispetto alla sua volontà malvagia, con una II guerra mondiale.

    Ora, Ola risponde che abbiamo citato solo le scritture, ma non è vero perché ho citato anche le mariofanie. Visto che questo punto è stato già sollevato un gran numero di volte in discussioni passate, sarebbe meglio che si discutesse non chiarezza: se uno non ci crede, lo dica chiaro e tondo. Non si tratta di una singola rivelazione, ma di una gran quantità che vanno tutte nella stessa direzione. Che la Chiesa non obblighi a crederci è un fatto, ma è stato già anche spiegato più volte – portando il magistero di vari papi – che non è neanche lecito disprezzare queste profezie. Che comunque sono state fatte proprie nel magistero di almeno tre papi, PXII, GPII e BXVI. Non a caso la II guerra mondiale fu associata dalla Madonna a Fatima come la conseguenze del peccato degli uomini; e non fu predetta come inevitabile, il che vuol dire che l’umanità non fece tutto quello che la Madonna chiese a Fatima.

    Volendo sintetizzare, una frase chiave è:

    Pregate, pregate molto; fate sacrifici per i peccatori, perché molte anime vanno all’inferno perché non c’è chi si sacrifichi e preghi per loro.

    Sfido chiunque a negare che questa frase dica piuttosto chiaramente che non si prega (e non si fa penitenza) abbastanza. La Madonna non verrebbe a dirci quella cosa, se non ci fosse evidentemente poca preghiera e poca penitenza. Non si capirebbero neanche le frotte di santi – inclusa Santa Faustina – che nei secoli hanno sempre incitato a pregare sempre di più, specialmente negli snodi della storia più critici, se già si pregasse abbastanza.

    E ovviamente faccio miei anche i tre punti che ha richiamanto Emanuele poco fa.

    1. Sai che sei una palla certe volte Fabrizio…

      Tu riporti tutto al punto della TUA discussione, ma in quanto alla preghiera in sé e alla preghiera persona, le ultimi frasi che contesti, non sono contestabili.

      Chi ha stabilito che qui il topic è la preghiera comunitaria per fermare eventi di qual si voglia tipo?

      Tutto questo da’ una sola sensazione, che tue contempli solo le tue idee in merito (oh certo con solidi appoggi riportati qua e là), ma come sempre la realtà – anche quella spirituale – a molte più sfaccettature di quel che crediamo.

      Se poi dovessimo rimanere al CCC troveremmo di gran lunga molti più riferimenti alla preghiera persona le che non a quella comunitaria (nei paragrafi alla preghiera dedicata).
      Ovviamente ciò non esclude tutte le altre cose dette.

      E da qui mi taccio in attesa (e preghiera) di conoscere quale sarà la parabola terrena di Alfie, fiducioso (e non fatalista) nel Signore che tutto dispone per il bene delle nostre anime.

      1. Bariom, come tu sai gli attacchi personali mi passano sopra la testa, specialmente poi visto che, primo, la discussione non è “mia”, vi hanno partecipato una mezza dozzina di persone; secondo, il tema di chi l’ha sollevata è “non si prega abbastanza”, e qui stiamo parlando di Alfie nello specifico perché il dramma si svolge in queste ore, ma in generale di un trend violento che si sta sviluppando sempre più aggressivamente (e di cui quasi certamente non stiamo purtroppo vedendo l’episodio finale); non si parlava certo di calamità naturali, di caducità dell’uomo o dei singoli destini personali nei piani di Dio. Ovviamente, uno è liberissimo di parlarne, ma sono topic differenti; quindi non sto affatto tentando di spostare il discorso, ma segnalare che sono quei discorsi che si sono spostati. Così come la questione “preghiera personale vs comunitaria”, che non mi pare sia stata tirata fuori da nessuno.

  15. ola

    Assolutamente ci credo e rispondo con la Madonna che dice che verranno mode oscene. Non dice pregate perche non vengano. Dice verranno. Ci sono cose che semplicemente non sono a nostra disposizione per essere influenzate con la preghiera. Dio non vuole il male ma certamente lo permette altrimenti non ci sarebbe.

  16. ola

    Fabrizio la Madonna parla di salvare dall inferno i peccatori non dice che il male sulla Terra possa esser sempre e in ogni circostanza fermato dalla preghiera. La guerra era certamente una di queste. La vicenda di Alfie non lo sappiamo. Oppure ho capito male io.

    1. Fabrizio la Madonna parla di salvare dall inferno i peccatori non dice che il male sulla Terra possa esser sempre e in ogni circostanza fermato dalla preghiera.

      Ola, questo l’ho scritto sopra, chiaro e tondo. Dunque che senso ha la tua osservazione? E poi, proprio perché Maria parla di salvare i peccatori dall’inferno, perché spostare il discorso sui costumi? Io potrei risponderti che la II guerra mondiale fu paventata con un “se non si ravvederanno”, il che mostra molto chiaramente che il male che abbiamo subìto è conseguenza evidente del peccato degli anni che l’hanno preceduto. Ma penso che si è girato troppo intorno ad un concetto che è semplicissimo, per poi sentirsi pure dire che si stanno tirando fuori troppi argomenti, proprio da parte di chi li ha tirati fuori.

      Penso che la frase di Maria a Fatima sia chiarissima nella sua sintesi e fa piazza pulita di tutte le derive che sono state tirate fuori in questa discussione lunare. Se c’è qualcosa che non torna, commentatelo sul quella frase. Sennò, finiamola veramente qui.

  17. ola

    Giusto per capire se ho capito male io che e possibilissimo: qualcuno sta affermando che pregando di piu si sarebbe potuto salvare Alfie? Se no non ho altro da aggiungere. Se si mi interessa da dove viene questa certezza visto che la Madonna non dice assolutamente questo.

    1. @ola

      Non so che senso ha ancora tirare fuori discorsi sul “qualcuno” che ha detto “qualcosa”: è tutto scritto. In ogni caso, la Madonna ha detto quello che ho riportato: dunque, se ti interessa dare una risposta e non menare il can per l’aia, rispondi con un sì o un no: ha detto o non ha detto che più si prega più anime si salvano? O sì o no.

      1. ola

        Si ma stiamo parlando della salvezza fisica o ultraterrena? Tu stai parlando di salvezza dell anima io del corpo. Certo che la Madonna lo ha detto ma parlava di anime. Quindi posso avere una risposta?

        1. ola

          Sulla salvezza dell anima del povero Alfie direi proprio che essendo innocente battezzato e ha ricevuto l estrema unzione non dovrebbero esserci dubbi.

  18. Emanuele

    Via ragazzi però non bisticciano tra noi proprio sulla preghiera!

    Esistono molti modi di pregare, tutti imperfetti, ma tutti graditi a Dio.

    Certamente la vicenda di Alfie ci sta provando… Ma non lasciamoci dividere, altrimenti facciamo il gioco di Satana.

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