58 pensieri su “Confessione di un ex-abortista

  1. Signore, le assicuro che sara’ responsabile dei suoi 75.000 assassini di fronte a chi la giudichera’ l’istante dopo della sua morte. Non ammazzare: e non ho ancora sentito che il comandamento sia stato cambiato o modificato. Se le va si ravveda che dopo morto l’eterna Verita’ non le dara’ piu’ l’opportunita di salvazione: ora e’ il tempo utile per ravvedereci dei nostri crimini=peccati. Cordiali saluti, Paul

  2. fra' Centanni

    La sistematica falsificazione dei dati, la propaganda anticattolica, la menzogna come metodo per cambiare la legge contro l’aborto. Quello che è successo in America è esattamente la stessa cosa che è successa in Italia. Protagonisti della liberalizzazione dell’aborto in Italia sono stati Marco Pannella ed Emma Bonino.

    Cerchiamo di ricordarcelo, prima di invitarli a casa nostra.

    1. Thelonious

      tutto vero quello che scrivi ed è giusto ricordarlo, però ricordiamoci anche che Gesù invitava con sé pubblici peccatori, generando scandalo tra “i buoni” dell’epoca

        1. Thelonious

          @Vanni

          perché qualcuno li chiama “santi”? o gli ha detto che l’aborto va bene?

        2. @Vanni, per amore di verità, Gesù, almeno per quel che sappiamo dai Vangeli, non apostrofa mai nessuno come “peccatore” e si riferisce generalmente ai “peccatori” come ad una “categoria”, rimandando alla sua missione salvifica per essi.

          A differenza dei farisei che scandalizzati apostrofano come peccatori appunto coloro con i quali Gesù si intrattiene, e parla (andando anddirittura a casa loro…). I farisei poi sono gli stessi che danno del peccatore proprio a Gesù Cristo.

          1. Vanni

            @Thelonius e Bariom

            Direi che qualcuno non gli dice che l’aborto non va bene.

            Nel Vangelo si dice che “molti peccatori si misero a tavola con Gesù”. L’evangelista li chiama così.

            E anch’io spero che Egli venga alla mia tavola.

            1. @Vanni,

              “Direi che qualcuno non gli dice che l’aborto non va bene.”

              Vero e non è questo in discussione… la mia, come credo quella di Thelonius (ma dirà lui eventualmente) era una sottolineatura di carattere diverso, non credi?

              Perché l’una cosa dovrebbe escludere l’altra? O lo scostarsi anche di un pochino da un punto (non secondario) deve essere (direi piuttosto spesso qui…), preso come un passare “dalla parte opposta”?

      1. fra' Centanni

        Insomma, tu vorresti invitare a casa non solo e non tanto chi si è battuto in favore dell’uccisione dei bambini ed ha materialmente ucciso bambini per fare propaganda, ma chi, dopo tutto questo, continua a sostenere la bontà dell’aborto e di altre mortifere leggi.

        Se uno mi arreca un danno, io chiedo subito il giusto risarcimento; poi, se questo si pente e mi chiede scusa, allora lo perdono e posso anche invitarlo a casa mia. Ma se non si pente e continua, grazie ad una legge iniqua, ad arrecarmi danno, io dovrei invitarlo a casa mia e dargli una pacca sulle spalle?

        Io non credo che Gesù abbia mai fatto questo. Gesù ha avvicinato i peccatori, anche perché santi in giro non se ne vedevano, ma li ha avvicinati per istruirli su ciò che è bene e ciò che è male. Non per battergli pacche sulle spalle.

        1. Mah…

          Da nessuna parte Gesù ha detto di perdonare solo a chi si pente… con questa belle prospettiva il mondo è pieno di gente rancorosa che non perdona perché l’altro non gli chiede scusa.
          Ma se a te piace così…

          Spera solo di ricordarti di pentirti di TUTTO quello che vuoi ti sia perdonato (quanti peccati scopriremo davanti a Dio che CREDEVAMO di NON aver commesso) o sei fregato!

          Le “pacche sulle spalle” poi non c’entrano un bel nulla…

            1. Mi raccomando: tu inizia subito a difenderti e continua per la tua strada che vai bene… 😉

              (O per usare il lessico che ti è prorpio dovrei dire “se inizi a dire schoicchezze…”?)

        2. Thelonious

          la dinamica è che i peccatori che si convertono lo fanno di fronte allo sguardo di Gesù, che prende per primo un’iniziativa nei loro confronti mentre essi sono peccatori.
          Poi, di fronte a Cristo, c’è chi si converte e chi decide liberamente di rimanere nel male.
          Ma non è che prima i peccatori si convertono e si autoaccusano e solo a quel punto Gesù li accetta.
          Con Zaccheo è stato così?
          con l’adultera che stavano per lapidare è stato così?
          Con Pietro che l’ha rinnegato tre volte è stato così?
          Cristo non gli ha fatto prima la predica, ma gli ha chiesto: “mi ami tu?”. E’ questo che ha fatto sciogliere il cuore indurito di Pietro

    2. Luigi

      Emma Bonino, per la verità, ha fatto pure peggio.

      Come noto ha eseguito aborti – vantandosene – quando tale abominio era ancora sanzionato (almeno in teoria) dal Codice Penale della Repubblica Italiana.
      Nessun magistrato, per quanto mi risulta, ebbe alcuna obiezione da muovere, nonostante la presunta obbligatorietà dell’azione penale.

      Più in generale, è giusto ricordare che Nostro Signore non ebbe mai a dire male ciò che è bene, e bene ciò che è male; frequentava i peccatori per convertirli, e sulla Croce disse a uno solo dei ladroni “oggi sarai con me nel Paradiso”.
      A quello che si era pentito chiedendo perdono, non a caso.

      Questo per osservare, del tutto in generale, come non pochi cattolici frequentano peccatori non per contribuire a ricondurli sulla via della vita, ma per seguirli su quella della morte.
      Passa una bella differenza, oso dire.

      Ciao.
      Luigi

      1. “Questo per osservare, del tutto in generale, come non pochi cattolici frequentano peccatori non per contribuire a ricondurli sulla via della vita, ma per seguirli su quella della morte.
        Passa una bella differenza, oso dire.”

        Non c’è dubbio… ecco perche la ri-evangelizzazione e necessaria e urgente!

        O potremmo semplicemente dire, la CONVERSIONE e sempre necessaria e urgente (a iniziare da quella mia personale..,) 😉

        1. Luigi

          Grazie A69. Non lo sapevo.

          Ma ci furono condanne, o anche solo procedimenti giudiziari finiti nel nulla? O solo quell’arresto?

          Ciao.
          Luigi

          1. Anonimo69

            Non ho trovato nulla. Però: l’arresto è del ’75, nel ’76 diventa deputata, nel ’78 c’ è la 194…..ci sarebbero stati, dunque, i tempi per arrivare al non luogo a procedere per il venir meno della fattispecie penale. Credo. A69

    3. Ma un Papa li invitò a casa sua, se ben ricordo. Forse era uno di quei Papi che a Voi non vi piacciono?
      O forse li chiamò peccatori anche lui, quando li ebbe davanti?

  3. Serena

    Ciao a tutti, mi dareste qualche consiglio su come convincere a leggere questo post a chi non vuole neanche affrontare la questione?
    Grazie, Serena

    1. Anonimo69

      Non per fare il bastian contrario (come mio solito) però io mi domando una cosa: come è stato possibile che la chiesa cattolica, le altre confessioni protestanti (parimenti quasi tutte antiabortiste) e le forze conservatrici, che avevano, anche loro, fondi, mezzi di comunicazione, pubblicisti, capacità di esprimersi (sono state capaci di eleggere presidenti e governatori!), non si siano mosse per controbilanciare e combattere quella campagna di falsificazione, che le lobbies abortiste stavano propagandando?
      Tanto più che quelle lobbies rappresentavano solo una minoranza………
      Perchè le menti avvedute (e nell’alto clero non sono mai mancate le persone intelligenti, accorte e furbe) non posero in essere, FIN DA SUBITO, una contro-campagna per SBUGIARDARE le lobbies suddette, coinvolgendo in questa battaglia anche le altre confessioni religiose e i movimenti conservatori?
      Se il nemico urla, bisogna urlare più di lui. A69

        1. Anonimo69

          Forse allora la spiegazione dell’articolo non è appagante. C’era dell’altro. A69

    2. Luigi

      Serena,

      se vuoi la mia modesta opinione potresti partire non dal fatto “religioso”, ma da quello semplicemente “razionale”, o addirittura scientifico.

      Mostra loro la foto di quanto risulta da un aborto, e domanda se quello non è un essere umano. Se ti rispondono “no” – sempre che abbiano avuto il coraggio di guardare – ricorda che è quanto sostenevano tutti i regimi totalitari del Novecento, i quali mai alzarono un dito contro ebrei, kulaki o cristeros se non prima di averli de-umanizzati.

      Lo stesso che è avvenuto con i feti: nessuna persona con un minimo di senso morale avrebbe mai pensato si potessero uccidere per legge, se non prima che fosse avvenuto il lavaggio del carattere compiuto fra gli anni Cinquanta e Settanta del XX secolo.

      Dopo di che non c’è che lavorare un poco di fantasia.
      Che il patrimonio genico di un feto è lo stesso di un adulto. Che l’aborto sta diventando difficile in Italia perchè i dottori sono i primi a non poterne più, perché sanno che il feto è scientificamente un essere umano. Come loro, né più né meno.

      Si può ricordare che un bambino nella pancia della mamma non sopravvivrebbe, da solo, come non sopravvivrebbe a un anno di vita.
      Quante madri sacrificherebbero tutto (la loro vita inclusa) per il loro bambino di un anno?
      Perché non fare lo stesso quando lo portano nel grembo? Solo perché qualche assatanato (alla lettera) fa loro credere che quello è soltanto “un grumo di cellule”?

      Poi magari non funziona, ma di meglio non mi viene in mente…

      Ciao.
      Luigi

    3. Ciao Serena
      Francamente fossi in te non cercherei di far leggere questo articolo a chi “non vuole neppure saperne”: non lo trovo così efficace come altri scritti di Costanza, per dire.
      Più che altro ti suggerirei di indagare quale paura si nasconda dietro il rifiuto a “non affrontare neanche l’argomento”.
      Qual è la paura che motiva questa persona, concretamente – niente massimi sistemi, proprio lei?
      Ascoltala come una donna sa fare: con gli occhi e col cuore, ascolta e basta.
      E per quanto ti possa apparire insensato, aiutala a svolgere questo pensiero, ad articolarlo, a renderlo -per quanto possibile- ragionamento: chiedi, fatti spiegare, lascia che le paure emergano.

  4. fra' Centanni

    Insomma, Bariom e Thelonius, ripropongo la mia domanda a cui nessuno ha risposto finora.

    Se uno mi arreca un danno, io chiedo subito il giusto risarcimento; poi, se questo si pente e mi chiede scusa, allora lo perdono e posso anche invitarlo a casa mia. Ma se non si pente e continua, grazie ad una legge iniqua, ad arrecarmi danno, io dovrei invitarlo a casa mia e dargli una pacca sulle spalle?

    Non è giusto, prima di invitare a casa mia una persona che attenta alla vita dei miei figli, di chiedergli di smettere? Oppure potrei invitarla a casa proprio per chiedergli di smettere. Invece trovo incomprensibile invitare a prendere il the a casa mia chi, ogni giorno, attenta alla vita dei miei figli. Semplicemente non capisco quale dovrebbe essere la logica, il motivo che giustifichi un tale invito.

    A proposito di cosa dice Gesù sul perdono: “Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; ma se si pente, perdonagli. E se pecca sette volte al giorno contro di te e sette volte ti dice: Mi pento, tu gli perdonerai.”

    Gesù, sulla croce, ha invocato il perdono del Padre su coloro che lo stavano crocifiggendo e su tutta l’umanità. Ma non ha mai perdonato chi prima non si è pentito.

    1. “A proposito di cosa dice Gesù sul perdono: «Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; ma se si pente, perdonagli. E se pecca sette volte al giorno contro di te e sette volte ti dice: Mi pento, tu gli perdonerai.»” (Luca 17)

      Hai perfettamente ragione… quindi qui sono io che faccio ammenda ( e confido mi vorrai perdonare 😉 )

      C’è anche da tenere presente la parola in Matteo che invita a perdonare sino a “settanta volte sette” senza alcun riferimento a pre-condizioni.

      Chiaro poi che uno è l’aspetto pedagogico (anche la Chiesa ricorre alla non-assoluzione) e l’altro è quello del nostro cuore, che deve sempre essere disposto al perdono e non serbare rancori.

    2. Thelonious

      Il fine di tutto è sempre il Regno di Dio, e dunque la conversione, e quindi nessun cedimento su ciò che è bene e su ciò che è male.
      D’altro canto noi possiamo giudicare il peccato, ma non il peccatore, e dobbiamo ricordare che il perdono che diamo al fratello che pecca contro di noi è la moneta con cui pagheremo, un giorno, il nostro stesso perdono.

      Credo che i criteri siano questi. Nessuno ha parlato di pacche sulle spalle, tranne tu, mi pare.

    3. Sara

      Ciao, Giancarlo! Anche se in ritardo: bentornato! Sono stata molti mesi senza intervenire, per mancanza di tempo. Negli ultimi giorni ho cercato di leggermi tutti gli arretrati e ho notato che da un po’ sei tornato. Mi fa molto piacere!

      Sul perdono mi sembra significativo anche: “A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati”. (Gv. 20, 23)
      Siccome sappiamo che per ricevere il perdono occorre essere pentiti, mi sembra che anche questa affermazione di Gesù possa essere accostata al passo di Luca che hai citato.

      1. fra' Centanni

        Ottimo Sara, mi sembra anche più incisiva rispetto a quella che avevo citato io. Bentrovata anche a te, carissima.

    4. Thelonious

      “Bisogna incontrare l’amore, prima di aver incontrato la morale. Altrimenti, lo strazio” (Albert Camus)

  5. vale

    1451 Tra gli atti del penitente, la contrizione occupa il primo posto. Essa è “il dolore dell’animo e la riprovazione del peccato commesso, accompagnati dal proposito di non peccare più in avvenire” [Concilio di Trento: Denz. -Schönm., 1676].

    1452 Quando proviene dall’amore di Dio amato sopra ogni cosa, la contrizione è detta “perfetta” (contrizione di carità). Tale contrizione rimette le colpe veniali; ottiene anche il perdono dei peccati mortali, qualora comporti la ferma risoluzione di ricorrere, appena possibile, alla confessione sacramentale [Cf Concilio di Trento: Denz.-Schönm., 1677].

    1453 La contrizione detta “imperfetta” (o “attrizione”) è, anch’essa, un dono di Dio, un impulso dello Spirito Santo. Nasce dalla considerazione della bruttura del peccato o dal timore della dannazione eterna e delle altre pene la cui minaccia incombe sul peccatore (contrizione da timore). Quando la coscienza viene così scossa, può aver inizio un’evoluzione interiore che sarà portata a compimento, sotto l’azione della grazia, dall’assoluzione sacramentale. Da sola, tuttavia, la contrizione imperfetta non ottiene il perdono dei peccati gravi, ma dispone a riceverlo nel sacramento della Penitenza [Cf Concilio di Trento: Denz. -Schönm., 1677].

    1454 E’ bene prepararsi a ricevere questo sacramento con un esame di coscienza fatto alla luce della Parola di Dio. I testi più adatti a questo scopo sono da cercarsi nel Decalogo e nella catechesi morale dei Vangeli e delle lettere degli Apostoli: il Discorso della montagna, gli insegnamenti apostolici [Cf ⇒ Rm 12-15; ⇒ 1Cor 12-13; 1454 ⇒ Gal 5; ⇒ Ef 4-6 ].

    La soddisfazione

    1459 Molti peccati recano offesa al prossimo. Bisogna fare il possibile per riparare (ad esempio restituire cose rubate, ristabilire la reputazione di chi è stato calunniato, risanare le ferite). La semplice giustizia lo esige. Ma, in più, il peccato ferisce e indebolisce il peccatore stesso, come anche le sue relazioni con Dio e con il prossimo. L’assoluzione toglie il peccato, ma non porta rimedio a tutti i disordini che il peccato ha causato [Cf Concilio di Trento: Denz. -Schönm., 1712]. Risollevato dal peccato, il peccatore deve ancora recuperare la piena salute spirituale. Deve dunque fare qualcosa di più per riparare le proprie colpe: deve “soddisfare” in maniera adeguata o “espiare” i suoi peccati. Questa soddisfazione si chiama anche “penitenza”.

    1460 La penitenza che il confessore impone deve tener conto della situazione personale del penitente e cercare il suo bene spirituale. Essa deve corrispondere, per quanto possibile, alla gravità e alla natura dei peccati commessi. Può consistere nella preghiera, in un’offerta, nelle opere di misericordia, nel servizio del prossimo, in privazioni volontarie, in sacrifici, e soprattutto nella paziente accettazione della croce che dobbiamo portare. Tali penitenze ci aiutano a configurarci a Cristo che, solo, ha espiato per i nostri peccati [Cf ⇒ Rm 3,25; 1460 ⇒ 1Gv 2,1-2 ] una volta per tutte. Esse ci permettono di diventare i coeredi di Cristo risorto, dal momento che “partecipiamo alle sue sofferenze” ( ⇒ Rm 8,17 ): [Cf Concilio di Trento: Denz. -Schönm. , 1690]

    http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P4C.HTM

  6. A suo tempo non conoscevo questo blog e non lessi quindi l’articolo (Alvise già c’era vedo… 😉 )
    Comunque:

    La prima strategia fu conquistare i massmedia

    La seconda strategia fu giocare la “carta cattolica”

    La terza strategia fu la denigrazione e la soppressione di tutte le prove scientifiche del fatto che la vita ha inizio dal concepimento.

    “strategie” chiamiamole pur così, che si basano tutte sulla menzogna e sull’inganno.

    Mettiamo insieme omicidio, menzogna e inganno e cosa, o meglio “chi” otteniamo?!

    Sconvolgente poi come un gran numero di persone (per non parlare dei massmedia) si “bevano” tutto come fosse sciroppo e lascino che le proprie coscienze vengano anestetizzate.
    Ai massmedia poi, racconti qualunque panzana, basta che venga da una qualunque vaga forma organizzata (con porta-voce, ufficio-stampa, e via discorrendo) e loro battono la gran cassa!

    Credo su molti temi oggi le cose stiano ancora esattamente così (vedi lgtb)

    1. Anonimo69

      @ Baariom

      se guardi il mio scambio di post, più sopra, con fra’ centanni, noterai che ho argomentato che la spiegazione di cui all’articolo dell’abortista pentito, NON chiarisce sufficientemente gli eventi che portarono alla sentenza americana del ’73 (v.mio post del 6 c.m. ore 10,25).
      .
      Tanto è vero che fra’ centanni (v. suo post del 6 c.m. ore 13,36) ipotizzava il concorso di alcuni traditori in seno (o forse ai vertici) della chiesa stessa e di tutto il fronte antiabortista.

      Quella proposta da fra’ centanni è un’ipotesi (ma ce ne possono essere altre), comunque è certo è che le cause esposte nell’articolo non sono una spiegazione appagante ed esaustiva.

      Per me, il dr. Nathanson, o aveva la memoria corta o, per qualche ragione, non ha detto TUTTA la verità. A69

      1. Si, avevo visto…
        TUTTA la verità la conosceremo solo a suo tempo.

        Il mio commento andava oltre la pura considerazione degli eventi (veritieri o meno, parziali o meno) e al considerare che certe “strategie”, non sono una novità e perdurano a tutt’oggi su questo tragico argomento, così come se ne possono ravvisare di molto simili su altri temi di stringente attualità.

    2. vale

      @bariom

      ed infatti, proprio per dire come funziona la disinformazione, leggiti questa:

      I giornali Clarín in Argentina e El Mundo in Spagna pubblicano una raccolta di racconti per bambini intitolata “Con Francesco vicino a me”, che promuove omosessualità e anche transessualità. Ma l’operazione editoriale si fregia anche del logo di “Scholas Ocurrentes”, la fondazione istituita dall’allora arcivescovo di Buenos Aires Bergoglio. Imbarazzo della fondazione, che afferma di aver collaborato solo a uno dei racconti e di non essere stata informata degli altri contenuti.

      http://www.lanuovabq.it/it/articoli-clamoroso-il-nome-del-papa-usatoper-diffondere-lideologia-di-genere-tra-i-bambini-12582.htm

      1. Leggo… esterrefatto ma mica poi tanto (vedi sopra).

        Ma al di là di “chiedere scusa”, chiunque detenga i diritti di un logo piuttosto che di un singolo disegno e che lo veda utilizzato SENZA il suo permesso o per uso che non corrisponde a precisi accordi tra le parti, ha il DIRITTO e può ottenere nelle opportune sedi, che venga corretto ciò che stato pubblicato, ma si può arrivare sino al forzato ritiro di quanto ancora non venduto e al risarcimento dei danni d’immagine ricevuti.

        Perché direi, chiedere scusa di che? Si può aver omesso un controllo, ma si può benissimo essere vittime di un abuso e in casi come questo credo c’entri poco o nulla il porgere l’altra guancia…

        Se “lor signori” (che tanto sono avezzi a muover cause o denunzie per ogni stormir di fronde), non imparano a loro spese, che NON possono far loro ciò che a loro NON appartiene, si va poco lontano e pianger sul latte versato serva a poco.
        Qui poi non è in gioco solo “l’immagine”, ma ben più importante, l’inganno che si produce in chi non ha i mezzi di fare i dovuti distinguo.

        1. vale

          e per non farci mancare nulla:

          Entro oggi scadrà il termine per il deposito di emendamenti al testo unificato predisposto dalla relatrice Monica Cirinnà sulla base di alcune proposte di legge di vari gruppi parlamentari. La griglia scelta è quella del disegno di legge presentato da Luigi Manconi all’inizio della legislatura. E nonostante la stringatezza del testo, che elenca soprattutto articoli del codice civile, l’impianto base prevede l’equiparazione al matrimonio dell’unione fra persone dello stesso sesso.

          C’è pure una apertura alla possibilità di allevare figli, sia pure nel caso uno die due contraenti dell’unione gay avesse un figlio nato da una precedente unione. Un punto che è considerato come un piccolo trionfo anche dalle associazioni di categoria, sia pure fra molte proteste e distinguo.

          ( a elena centemero) «Ivan Scalfarotto mi ha spiegato che Renzi vuole subito quel testo del Senato. E secondo lui ci sono anche i numeri nella maggioranza e nell’opposizione per fare passare l’adozione dei figli alle coppie gay…»

          altro…

          “La Grecia ha imbrogliato i conti perché Germania, Francia e Italia glielo hanno lasciato fare”. Parole e musica di Romano Prodi, ex presidente della Commissione europea. Parole pronunciate nel corso di un dibattito con Giorgio Napolitano all’Istituto universitario europeo. Prodi poi aggiunge: “Quando io cercai di fermarli perché splafonavano il 3% mi hanno fatto tacere”. Ma il dado è tratto: Prodi ha ammesso che la Grecia “ha imbrogliato” perché “Germania, Francia e Italia glielo hanno permesso”. Insomma, il Mortadella si accusa da solo: fu lui, infatti, due volte premier, padre dell’euro e, come già ricordato, presidente della commissione europea.

          e poi si dice dell’impegno dei cattolici in politica……

          ma anche il clero, proprio bene, non pare che stia…

          Il cardinale Angelo Scola ha istituito la prima “accoglienza dei fedeli che vogliono sciogliere il matrimonio”. L’obiettivo di questa decisione è quello di aiutare le persone separate e quelle che hanno deciso di separarsi e la Chiesa di Milano aprirà dall’8 settembre un ufficio pensato proprio per loro. La consulenza sarà gratuita e si avvarrà della collaborazione dei Consultori, del Tribunale ecclesiastico e di esperti esterni tra i quali un ruolo particolare avranno gli psicologi. Ovviamente l’obiettivo dell’Ufficio separati è prima di tutto risolvere le crisi e tentare una riconciliazione. Se i coniugi sono decisi, l’Ufficio li aiuterà solo a capire che cosa e come fare, se procedere con una richiesta di nullità o accettare la separazione, e garantirà l’accompagnamento spirituale a tutti, a prescindere dalle decisioni e dallo stato di vita.

          ( tutto da ” http://www.liberoquotidiano.it/sezioni/1/home ” )

  7. Vanni

    Per contribuire alla discussione, CCC 1868

    Il peccato è un atto personale. Inoltre, abbiamo una responsabilità nei peccati commessi dagli altri, quando vi cooperiamo:

    — prendendovi parte direttamente e volontariamente;
    — comandandoli, consigliandoli, lodandoli o approvandoli;
    — non denunciandoli o non impedendoli, quando si è tenuti a farlo;
    — proteggendo coloro che commettono il male.

  8. Giusi

    Io non discuto sul fatto che il Papa telefoni o incontri i peccatori. Ci mancherebbe. Anche se incontrasse me incontrerebbe una peccatrice ma i miei peccati non sono noti alle folle, Della Bonino circolano ancora le foto sul web nelle quali con una pompa di bicicletta esegue personalmente gli aborti. La Bonino ha reso noto, autorizzata dal Papa, il contenuto della telefonata. Hanno parlato di migranti e di carcerati e il Papa l’ha incoraggiata a proseguire in queste comuni battaglie. Poi ha fatto quella battuta sull’erba cattiva ma è una battuta da bar consolatoria che si fa a chiunque. Comunque lei ci ha tenuto a precisare che è un’erba resistente ma non cattiva. Subito dopo la telefonata ha detto che presenterà la proposta di legge sull’eutanasia. Dunque morte per bambini, anziani e ammalati. Non mi risulta che il Papa le abbia detto che è in peccato mortale e che se non ce la fa e non si pente andrà all’Inferno. Anzi l’ha invitata il giorno dopo la Marcia per la vita a un incontro con i bambini in Vaticano (quelli che sono sopravvissuti alle sue pratiche e alle leggi che ha contribuito a fare approvare). In definitiva lei da tutto questo ambaradan si è sentita confermata nella sua persona e nel suo operato e, certa di fare il bene, continua su quella strada. Magari l’avrebbe fatto lo stesso ma senza l’avallo implicito del Papa. Perchè non esistono solo le azioni esistono anche le omissioni e io ritengo che il Papa alla Bonino certe cose gliele doveva dire! Oppure non la doveva chiamare e, dopo averla chiamata, non doveva mortificare chi si sderena tutto l’anno a combattere contro Erode invitandola a fare l’icona di bontà con i bambini! Pure Giovanni Battista andò da Erode ma non gli disse: bravo!

    1. Serena

      Giusi, penso che in questo frangente il Papa si sia comportato proprio come Gesù, non giudicando ma avvicinandosi alla peccatrice (ho letto che nel 2013 le ha anche regalato un rosario).
      Mi sento molto vicina alle tue parole, ma sento anche che sia giusto fidarsi delle azioni del Papa.
      E poi, noi conosciamo la versione della Bonino riferita dai giornali, non esattamente le parole del Papa, a meno che non ci sia una “intercettazione” 😉

      1. Sara

        Confido anch’io nel fatto che la versione della Bonino non sia quella integrale e trovo giusto fidarsi del Papa.
        Ma è altrettanto giusto non omettere che Gesù, quando si è avvicinato alla peccatrice, le ha detto (senza tanti complimenti o giri di parole più o meno ambigue) di non peccare più: questo è comportarsi “proprio come” Lui.

        1. Serena

          Giusto Sara, infatti non ho intenzione di ometterlo e fai bene a ricordarlo, ma… Gesù è Gesù, il Papa il Papa cioè pur sempre un uomo seppur vicario di Cristo, tant’è che chiede sempre di pregare per lui, affinché continui ad essere fedele al compito assegnatogli…
          Chissà, poi, magari glielo ha anche detto e lei, ovviamente, se ne guarda bene dal dirlo…
          Io personalmente ho avuto un rapporto controverso con la figura della Bonino: ora per essere in pace con me stessa e seguire gli insegnamenti della Chiesa ho deciso di non fare altro che pregare per lei, e per tutti quelli come lei, affinché si convertano e riconoscano i loro peccati.

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