Osservazioni di una mamma qualunque

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di Costanza Miriano

“Stanotte ti prefo”. Mando l’sms a Paola intorno alle due di notte, ho sonno, poco tempo e non aggiungo spiegazioni. Tanto so che lei è una delle due o tre persone al mondo che capiscono sempre tutto senza bisogno di traduzione. Prefo, è ovvio, è la prima persona singolare indicativo del verbo “adesso se non mi addormento ti scrivo la prefazione al tuo libro, anche se tu credi che a qualcuno verrà voglia di leggerlo perché lo consiglio io, invece questo è un libro che tutti leggeranno perché si innamoreranno di te, amica mia meravigliosa”. Tutto questo vuol dire ti prefo, e Paola lo sa, infatti risponde solo “grazie” con molti punti esclamativi perché è una femmina e sa che una parola secca verrebbe sempre interpretata male da un essere della sua stessa specie. Continua a leggere “Osservazioni di una mamma qualunque”

Un’ostrica di parole

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di Andrea Torquato Giovanoli
Beato me che l’ho già letto, dico io. “Tutta invidia”, direte voi, che prima di assaggiare quest’ostrica avete ancora qualche giorno per gustarvi l’attesa. Mentre voi ora ne sentite soltanto l’aroma, a me è rimasto il sapore in bocca, e siccome non voglio rovinarvi la sorpresa non vi darò nemmeno uno spoiler. Se non questo (che poi giustifica l’immagine gastronomica): sappiate che dopo aver consumato il contenuto del guscio, ci troverete dentro anche la perla. Fuor di metafora, comunque, quello che fa il titolo a questo libro è pubblicità ingannevole. Continua a leggere “Un’ostrica di parole”