Giovani che crescono con il fango

Tanti amici mi stanno dicendo che i giovani e giovanissimi romagnoli si sono messi a lavorare in ogni modo possibile per dare una mano, e hanno fatto davvero la differenza. E col sorriso in faccia, anche.
Nella tragedia, enorme, che non voglio sminuire, penso che sia una grazia per dei giovani potersi occupare di qualcosa di serio, farsi carico, deviare il corso – è proprio il caso di dirlo – delle cose, in meglio. Staccati dai telefoni, immersi nel mondo reale, realissimo, a volte immersi letteralmente fino al collo, sicuramente molti di loro in questi giorni stanno diventando uomini e donne adulti.
Perché la tragedia dei giovani, oggi, non è tanto che nessuno si occupi di loro, ma che nessuno chieda loro di occuparsi di qualcosa.
I giovani non vanno distratti e intrattenuti: devono avere la possibilità di mettersi alla prova, senza di noi che sbarriamo il passo o mettiamo il telo di sicurezza.
C.M.

5 pensieri su “Giovani che crescono con il fango

  1. Maria Cardarelli

    Sì, hai davvero ragione cara Costanza..è proprio così..ed è in questi momenti che si vede il valore di questi giovani!

  2. Gianluca

    …confermo anch’io (…se dovesse servire confermare…!): Giovanissimi (dai 14 ai 16 anni) a portare in spalla, tutto agosto, dai 2400m ai 3000m, i mattoni per ampliare un rifugio!Che poi aiutano a costruire e gestire!!!…mi spiace (davvero tanto !) ammetterlo…ma mi sono stupito anch’io di stupirmi!…forse che avrei voluto anch’io tenermi le mie glorie insuperate??…
    E grazie Costanza!

  3. chiarageminiani

    Verissimo. Comunque è una gioia per gli occhi e per il cuore vedere tantissimi giovani felici di infangarsi pur di essere utili a qualcuno. Davvero.
    Si sono messi nel fango degli altri….

    Chiara, da una Cesena che sta cercando di ripartire da questa tragica situazione….

  4. Giulia

    Il grande Papa Giovanni Paolo II ha infiammato più generazioni di giovani nelle Giornate mondiali della Gioventù e muoveva i cuori verso “la misura alta della vita cristiana” e altre mille esortazioni e proposte di giovani santi da seguire. Tutto sta a proporre le grandi vette, perché fa troppo comodo dire che i giovani non credono a niente e sono autodistruttivi. Noi ex giovani abbiamo creduto alle parole della Chiesa e tanta linfa nuova è corsa nel mondo. Così può essere ancora, se la Chiesa punterà a parlare del senso della vita, che ha come obiettivo ultimo non solo la vita terrena, ma la Vita eterna.

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