Aggiornamenti sulla giornata del 2 ottobre a San Pietro

di Costanza Miriano

Benché io non sappia ancora cosa mettere, i preparativi per il 2 ottobre fervono. Intanto la parte più importante: lavoriamo su di noi, più che sugli aspetti pratici. Chi di noi può sta offrendo digiuni e preghiere perché sia un’occasione di grazia per tante persone (a partire da noi, nel senso che ne abbiamo bisogno), un passo avanti spirituale individuale ma anche comunitario, perché la comunione è ciò che fa riconoscere i veri amici di Gesù. Chiediamo anche che tutto vada bene da tutti i punti di vista (sicurezza, salute).

Purtroppo alla riunione di ieri abbiamo appreso che c’è un limite di presenze, che stiamo per sforare per cui vi preghiamo in ginocchio: se siete iscritti ma non siete sicuri di venire comunicatecelo al più presto alla mail capitolo.monasterowifi@gmail.com in modo che cancelliamo l’iscrizione e lasciamo spazio a qualcun altro.

Vi ringraziamo di cuore perché le persone stanno cominciando a donare, e ne avremo bisogno, perché se la basilica è gratis, purtroppo le spese di allestimento ci sono, e sono importanti: resta inteso, non c’è bisogno di dirlo, che tutto quello che rimarrà dalla copertura delle spese andrà ai poveri (viene sempre bocciata la mia proposta di istituire un fondo borse a frange o piume). Si può fare da qui (IT24O0760101400001048662439 intestato a Monastero wifi, scritto così sennò non prende il bonifico) o anche direttamente in basilica, nelle buste che troverete sulla sedia, insieme ai regali (non sveliamo tutto…) e ovviamente si può anche non fare se non si ha la possibilità.

Abbiamo aperto (cioè lo ha fatto la madre badessa tecnologica, Laura, perché io non saprei da dove cominciare) una casella di posta per le intenzioni di preghiera, che deporremo ai piedi di san Pietro, per essere certi di non dimenticare nessuno:

preghiere.monasterowifi@gmail.com ,scrivete qui e noi le porteremo per chi non potrà esserci, o per chi ci sarà ma vuole il sostegno dei fratelli (dove due o tre sono uniti nel mio nome…).

Per quanto riguarda le informazioni logistiche, è cambiato il punto di ingresso, visto l’alto numero di adesioni: passeremo dalla porta di bronzo, guardando la basilica a destra. Da quella parte c’è anche il guardaroba. Bisognerà seguire il serpentone che porta ai controlli di sicurezza, sul lato destro del colonnato, credo che sarà intuitivo il percorso da seguire, impossibile sbagliare. Sarà OBBLIGATORIO il badge che vi arriverà via mail il giorno 29 o giù di lì, che voi dovrete stampare e mettere in modo visibile (per esempio in cartoleria o dal tabaccaio ci sono delle custodiette di plastica a pochi centesimi) con il vostro nome scritto a penna. La Chiesa non vuole respingere nessuno che desideri venire a messa o pregare, ma purtroppo dato il momento bisogna avere qualche cautela in più. Per questo il tetto di presenze (bisognerà rispettare le distanze e tenere le mascherine bene indossate, non alla zuava o a vita bassa) e per lo stesso motivo, perché la Chiesa non può non accogliere i suoi figli che vogliono partecipare ai sacramenti, non sarà richiesto il Green pass, così come è in ogni chiesa dove si vada per pregare o per la messa. Ma siccome nella nostra giornata ci sono anche dei momenti non liturgici, di catechesi, chiediamo almeno la carità di un tampone. Sulla questione si possono avere le posizioni più diverse – e anche fra noi organizzatrici la Provvidenza ha messo un esemplare per tipo, molto fantasiosa come sempre! – però ci teniamo a dire che questa non è l’obbedienza a un obbligo, che nessuna buona madre può imporre ai suoi figli, ma, nella libertà dei figli di Dio, un gesto di amore e di attenzione per i fratelli.

Cerchiamo di non rovinare con l’imprudenza ma neppure con le polemiche questo momento, un unicum, come ci viene spesso ripetuto in Vaticano (ma più nel senso di “non abituatevi” che nel senso di “quanto siete magnifici”). Non ci sembra vero che questo stia succedendo, e ringraziamo tutti coloro che lo stanno rendendo possibile: la Basilica concessa eccezionalmente per un ritiro di questo genere, e per una celebrazione sull’altare della confessione (anche se mi dicono che era già successo che un prete “non graduato” abbia celebrato da lì), e davvero siamo grati a Dio. Il divisore invece cercherà di provocarci: facciamo finta di niente, non lo ascoltiamo (al limite fingiamoci morti e non rispondiamo, come quando la moglie chiede “sono ingrassata?”).

Infine un suggerimento. Nel delirio generale di preparativi come dicevo cerchiamo di curare soprattutto quelli interiori, di non fare come a Natale la corsa dei regali per poi arrivare alla messa impreparati, non confessati (e magari addormentarci, come faccio io). Cerchiamo di arrivare confessati, o di confessarci quel giorno in basilica, di intensificare le preghiere e magari di leggere qualcosa di utile. Io sto facendo un po’ di pulizie di Pasqua del cuore con il libro di Madre Maria Emmanuel Corradini, monaca (lei sì, vera) benedettina, madre badessa del Monastero san Raimondo a Piacenza. Come lavorare su un cuore bradicardico (tiepidezza, accidia, noia), o tachicardico (pieno di passioni che spadroneggiano), come conquistare un cuore che prega come Maria e Giuseppe, come combattere i sensi di colpa e la paura della morte, come somigliare a Gesù, col suo cuore trafitto. Veramente una guida breve ma preziosissima alla custodia del cuore, perché sia pronto ad accogliere i semi che riceveremo.

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20 pensieri su “Aggiornamenti sulla giornata del 2 ottobre a San Pietro

  1. Anna

    Scusa Costanza,
    Non ho capito se il tampone va fatto anche se si ha il Green pass, che non è richiesto e questo mi è chiaro.

  2. Maddalena de Rosa

    Sono in possesso del green pass, va bene anche il kit vendibile in farmacia o ci vuole un tampone classico?
    Grazie

    1. admin @CostanzaMBlog

      no, per chi ha il green pass non è richiesto il tampone! avevamo scritto così in precedenza, ma ieri in vaticano ci hanno detto di no

  3. Chesterton

    Quindi il virus scompare durante i sacramenti e riappare durante le catechesi,
    Che atto di “amore”… al nuovo Leviatano terapeutico, tutti in ginocchio al new world order?
    San Giovanni Paolo prega per noi

  4. Manuela

    Quindi è come accedere ad un luogo di lavoro, o ad un evento. Serve il green pass o da vaccino o da tampone certificato. Solo che qui accediamo ad una Chiesa.
    L’articolo non è chiaro.

  5. Gio

    L’articolo è chiarissimo è che non siamo più abituati ad essere liberi!
    Non siamo obbligati ad avere il green pass ma per rispetto ai fratelli e nella libertà individuale sarebbe bene avere almeno il tampone.
    Quindi siamo obbligati ad avere il tampone? No! È una scelta libera! O niente, o green pass o tampone; saremo comunque tutti insieme.
    Personalmente ho il green pass e ho prenotato comunque anche il tampone in farmacia per venerdì sera. Perché? Per rispetto di chi sarà lì con me quel giorno.

    1. Pat61

      Applausi.
      È così semplice e chiaro quanto detto da Gio e dall’Admin.
      Se potessi partecipare verrei di corsa con greenpass e tampone.
      È una questione di rispetto.
      Grazie a Costanza e a tutte le persone che lavorano per questa giornata. Vi seguiremo e pregheremo con voi

  6. Manuela

    Non tutti i lettori intenzionati a partecipare al monastero wi-fi hanno capito se è richiesto o meno all’ingresso il green pass. Chiedo quindi a Costanza di dare un messaggio di chiarezza in tal senso. Si o No. a prescindere che il green pass sia ottenuto da vaccino o da tampone. Personalmente, se fosse richiesto, rinuncerei a venire.

    1. admin @CostanzaMBlog

      Allora, innanzitutto il green pass no, non è richiesto, perché per la liturgia non può essere messa questa limitazione. noi abbiamo chiesto il tampone a chi non è vaccinato, ma vista la particolarità della situazione – liturgia e momenti diversi – non abbiamo ancora capito come avverrà in concreto il controllo. Crediamo che sia una scelta che andrebbe fatta, nella libertà, ma per prudenza. Ci sembra più bello e molto diverso dal porre un obbligo categorico. Non vogliamo che nessuno si senta escluso né costretto, ma non vogliamo neppure che nessuno si ammali. certo, come ho già scritto ad altri, in casi di immunodepressi o di familiari di persone fragilissime, forse è prudente evitare, ma questo anche dove tutti sono vaccinati, perché appunto si parla di protezione e non di immunità totale.

      1. Manuela

        Chiedere il tampone a chi non é vaccinato, significa chiedere , per accedere al monastero, di procurarsi un green pass di durata 48 ore tramite tampone rapido certificato da una farmacia al costo di 15€.
        Se la realtà è questa, è bene dirlo chiaramente così ognuno si organizza di conseguenza, in modo da non essere respinti in ingresso.
        O ci si può presentare con un tampone in mano, comprato al supermercato e testato direttamente davanti a chi controlla?

      2. Cristina Fiorini

        A dire il vero io avevo inteso che fosse suggerito un tampone prima di arrivare, a prescindere dalla situazione personale (green pass o no) e mi era sembrata una richiesta di buon senso e molto corretta … Facciamo in modo di avere tutti una relativa certezza di essere negativi. Avere il green pass da vaccinati non mette al riparo dall’essere positivi, questo lo si sa bene, ormai. Nella libertà credo che tutti dovremmo fare questo sforzo, non solo chi è “costretto” perché non vaccinato e senza gp.

    1. Manuela

      Allora per carità verso chi non si è vaccinato chiederei agli organizzatori una correzione formale e non tramite post, che per entrare in San Pietro il green pass è necessario in modo che le persone non vaccinate che hanno intenzione di raggiungere Roma in auto possano prenotare la farmacia in tempo per farsi tamponare e ottenere il pass per poter entrare.

  7. Chiara

    Chiedo scusa, so che avrete mille cose da fare ma se riuscite a pubblicare la Novena ci uniamo anche noi! Grazie di tutto!

  8. Chesterton

    Certo per entrare tutti vaccinati con il Siero Benedetto, fatto con cellule estratte tramite l’omicidio di bambini mai fatti nascere… giustificato il tutto dai sofismi di una chiesa che ha dimenticato San Giovanni Paolo. Evangelium Vitae ormai sorpassata dagli “ atti di amore”. Tutto il magistero annientato “… si commosse perché erano pecore senza pastore”.
    Abbi pietà di noi Signore!

  9. Loretta

    Innanzitutto GRAZIE infinite per l’impegno e la testimonianza.
    Visto il numero elevato di partecipanti, a che ora massima è consigliabile trovarsi all’ingresso dei metal detector?

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