Con grande soddisfazione da parte nostra, Emanuele Fant raccoglie il testimone di Costanza nella rubrica “Ite Missa Est” sul settimanale CREDERE. Ecco il suo primo articolo.
di Emanuele Fant
Io prendo i nomi molto sul serio, infatti mi offendo quando Angiolino racconta del suo passato da scassinatore, così inadatto a quello che si aspettavano da lui le persone incaricate per prime di immaginare il suo futuro (diverso sarebbe se si fosse chiamato Demonietto, o Furtino). Se il nome è buccia, il suo nocciolo è sempre un’intenzione. Chi ci ha desiderato con più forza ha meritato il privilegio di associarci a qualche sillaba con la maiuscola iniziale, destinata, per il tempo e l’usura, a ridursi semplicemente a suono.
Qualcuno se ne è un po’ approfittato di questo potere (conosco pure un Custode di nome, non di professione). Io ad esempio mi chiamo Emanuele, che vuol dire “Dio è con noi”, diciamo che il progetto partiva già un po’ sovradimensionato, poi ci ho messo del mio per farlo deviare.
Chi, come me, è ossessionato dai nomi e a da quello che vogliono dire, può trovarsi, dal giornalaio, a combattere con inquietanti allucinazioni quando Il resto del carlino lo costringe a visualizzare la parte avanzata di un piccolo cane; o Il corriere della sera, un peruviano che aspetta il tramonto per citofonare; o Secondamano, una protesi.
A proposito di nomi e di giornali, dovete sapere che per la campagna acquisti delle riviste che si chiamano con un verbo all’infinito, mi avevano cercato anche dalla redazione di Ragionare (ma ho un curriculum umanistico), di Meditare (ma a volte vengo distratto dal mio stesso respiro), di Farsi inutili problemi (ma ho ritenuto che con un titolo del genere la testata non avrebbe avuto futuro).
Poi, per fortuna, è arrivata la proposta dell’unico settimanale al quale nessuna mia mancanza avrebbe potuto impedirmi di restare fedele, perché per adeguarsi al suo nome occorre diminuire, ammettere di essere impolverati e deboli, più che lucidare le proprie opinioni. E allora mi do il benvenuto a Credere, un posto dove sto bene.
fonte: Credere
Allora devo fare l’abbonamento al settimanale!
E io lettrice con te…ti do il benvenuto
Bienvenue 😉
Emanuele (Dio con noi) 😀
«Ragionare (ma ho un curriculum umanistico)» è troppo bello. Mi sa che la ruberò e la rivenderò come farina (quasi) del mio sacco 😉
Mi pare una giusta scelta, meglio misurare le proprie forze, così che non sbagliamo a chi appoggiarci 😉
Pensare al mio nome è stupendo, quando un dì mi sono presentata ad un sacerdote, mi ha risposto, maria elena….bene o non ti convertirai mai, vedi elena di troia contrapposto a Maria madre di Gesù, o la croce è il tuo sigillo, il rifierimento a Sant’Elena lo preferisco!!!! E anche quando abbiamo scelto i nomi dei nostri figli, ci ha guidato il significato. Un consiglio che diamo a tutti quelli che aspettano un figlio, il nome è il Nome! ;*
Che ridere! Un ottimo acquisto!
I giornali editi dalle paoline mi hanno molto deluso. Non credo proprio che mi abbonerò