55 pensieri su “In trasferta

  1. perfectioconversationis

    Sono confusa e incredula: grazie, grazie, grazie!
    (Anche a Paolo che mi ospita).

  2. lidia

    Bella intervista e belle risposte!! 🙂
    Solouna testimonianza e una riflessione: i figli di mio cugino (lui ha 40 anni,come sua moglie, e hanno tre bambini di 11, 9 e 3 anni) a me sembrano bambini felici, la loro è una famiglia molto allegra, mio cugino cucina a livello professionale e sono sempre indaffarati insieme in cucina. Però stanno SEMPRE con la tv accesa o videogiochi (tranne quando fanno i compiti). All’inizio ero un po’ scioccata (anche se io stessa fino ai 14 anni guardavo un sacco di TV!), e mi chiedevo perché mai i genitori non gli spegnessero mai ‘sti aggeggi infernali! Però direi che il risultato è buono lo stesso 🙂 Per Natale ho regalato loro dei libri, e mi hanno detto “oh grazie, figo! Adesso leggiamo!”.

    La riflessione: ma il modello mamma e papà con ruoli diversi è solo occidentale? IO mi occupo di Europa orientale, che però in buona parte è a pieno titolo parte dell’Occidente (anche se sulla Russia ho molti dubbi), perciò non ho dirette esperienze “altre”. Il modello islamico è anche basato sulla differenza dei ruoli, anche se il ruolo della donna (non nell’Islam coranico, ma in quello pratico spesso sì) non è paritario. Da quanto ho letto, nell’Islam coranico anche la donna ha il proprio ruolo fondamentale in casa, come madre e curatrice della casa.
    In Africa e Asia non ho idea, ma da quel poco che so di India (ho fatto solo il primo semestre di sanscrito..) anche la donna ha la propria sfera in casa e l’uomo fuori.
    perciò mi pare un modello condiviso, grandi linee. A me sembra però che la grande novità della cultura cristiana (che è l’humus culturale sul quale la cultura europa si è sviluppata) sia proprio l’affermazione della donna non come “in funzione” all’uomo (marito e figli maschi), ma come individuo in sé. Del resto, il celibato monastico femminile è una grandissima novità: raramente nelle altre religioni esistono esempi di donne indipendenti, pari agli uomini nel servizio a Dio (di solito le sacerdotesse erano prostitute sacre). Beh c’erano le Vestali, ovviamente…
    Ma forse la questione non è “uomo” e “donna”, bensì che il cristianesimo ha detto “Ognuno vale come individuo, uomo o donna, Giudeo o Greco non importa”, donde la parità fra uomo e donna (che non è l’omologazione che si vede oggi nella società euro-americana moderna..).

    1. Per la verità è un modello che appartiene alla stragrande maggioranza dei mammiferi: la femmina si occupa della tana e dei cuccioli, il maschio procaccia il cibo e difende il branco

    2. ci tengo a sottolineare che mi pare proprio che questa suddivisione non sia culturale ma di natura e dipende dalle differenze non solo genetiche tra donna e uomo, tra femminilità e mascolinità, ma anche da quelle imposte dalla natura per il fatto che la gravidanza è… materna.
      grazie buona domenica
      Paolo

        1. perfectioconversationis

          Hai ragione Lidia, non è solo un modello occidentale, diciamo che in occidente ha avuto soltanto una sua declinazione culturale.

  3. matrigna di cenerentola

    oggi colgo l’occasione per ringraziare questo blog, che anche a me ha dato modo di ascoltare il modo di pensare di tante belle persone, aprendomi mente e cuore a modi di vedere nuovi, spesso in sintonia con concetti che già confusamente mi giravano per la testa. Grazie in particolare per aver conosciuto Daniela B., che mette nero su bianco in modo così lucido non solo il disagio di vivere (sopravvivere) in (a) questa società in decadenza, ma anche proposte per uscire dalla situazione. Grazie a Paolo per l’intervista!
    E infine… ancora auguri, DaniCor!

        1. perfectioconversationis

          Grazie dei fior… come canticchiava sempre mio papà!
          Li vedo solo oggi, perché ieri ero presa dai bimbi e sbirciavo il blog solo di tanto in tanto con l’iPhone.

  4. 61Angeloextralarge

    Questa famiglia mi piace! Grazie Daniela per la testimonianza e grazie Paolo per averla intervistata.
    Mi associo agli auguri per Danicor: altra Daniela molto speciale.
    Mi associo anche agli auguri di buona domenica.
    Mi associo anche ….
    Smack!

  5. Alessandro

    Brava Daniela B.!

    D’obbligo citazione di BXVI

    “La NUOVA EVANGELIZZAZIONE dipende in gran parte dalla Chiesa domestica (cfr Familiaris consorto, 65).

    Nel nostro tempo, come già in epoche passate, l’eclissi di Dio, la diffusione di ideologie contrarie alla famiglia e il degrado dell’etica sessuale appaiono collegati tra loro. E come sono in relazione l’ECLISSI di Dio e la CRISI della famiglia, così la nuova evangelizzazione è inseparabile dalla famiglia cristiana.

    La famiglia è infatti la VIA della Chiesa perché è “spazio umano” dell’incontro con Cristo. I coniugi, “non solo ricevono l’amore di Cristo, diventando comunità salvata, ma sono anche chiamati a trasmettere ai fratelli il medesimo amore di Cristo, diventando comunità salvante” (ibid., 49).

    La famiglia fondata sul sacramento del Matrimonio è attuazione particolare della Chiesa, comunità salvata e salvante, evangelizzata ed evangelizzante. Come la Chiesa, essa è chiamata ad accogliere, irradiare e manifestare nel mondo l’amore e la presenza di Cristo. L’accoglienza e la trasmissione dell’amore divino si attuano nella dedizione reciproca dei coniugi, nella procreazione generosa e responsabile, nella cura e nell’educazione dei figli, nel lavoro e nelle relazioni sociali, nell’attenzione ai bisognosi, nella partecipazione alle attività ecclesiali, nell’impegno civile.

    La famiglia cristiana, nella misura in cui, attraverso un cammino di conversione permanente sostenuto dalla grazia di Dio, riesce a vivere l’amore come comunione e servizio, come dono reciproco e apertura verso tutti, riflette nel mondo lo splendore di Cristo e la bellezza della Trinità divina. Sant’Agostino ha una celebre frase: “immo vero vides Trinitatem, si caritatem vides”, “Ebbene, sì, tu vedi la Trinità, se vedi la carità” (De Trinitate, VIII,8). E la famiglia è uno dei luoghi fondamentali in cui si vive e si educa all’amore, alla carità.”

    (Benedetto XVI, Discorso alla Plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia, 1° dicembre 2011)

      1. 61Angeloextralarge

        Sono imbranata come il solito! Non sono riuscita a capire come fare per lasciarti il commento…

  6. allora dovremo prima o poi scrivere un libro… ci vedevamo da Costanza…
    perché questa pagina è un salotto, un bar, un muretto, un giardino e un falò.
    Dove è bello passare e fermarsi, anche per poco.

    1. Alessandro

      bella idea quella del libro.
      Alvise è quello che ha commentato più di tutti, potrebbe cominciare ad abbozzare qualcosa…
      Che ne dici, Alvise?

  7. Francesca Miriano

    Auguri di cuore,DaniCor! Dall’altra faccia della luna, naturalmente quella buia.

  8. In effetti, visto che “chez Costanza” si sta creando una sorta di comunità virtuale sarebbe carino inaugurare la tradizione delle interviste domenicali. Sarebbe un modo per conoscersi meglio, non so voi, ma io sono curiosissimo e poi mi sembra che siate tutti persone che val la pena di conoscere meglio… Interviste da affidare a PP ovviamente!

      1. 61Angeloextra

        Mi consolo! Pensavo di essere la solita imbranata (e purtroppo lo sono perché finché non mi entra in testa una cosa per me, anche se semplice è off-limits)! Che bello sapere che anche altri hanno faticato un po’.

  9. Erika

    Cara Perfectio, stamattina ho letto l’intervista di PP e incuriosita ho scartabellato nei tuoi blog.
    Come pensavo, le tue analisi sono approfondite e condivido diversi dei tuoi timori.
    Mentre cercavo di riordinare la casa, pensavo a come ribattere a certi tuoi assunti che invece non mi convincono.
    Mentre passavo in rassegna tutte le mie (scarse) conoscenze, mi ha attraversato un pensiero: la verità e’ che un po’ ti invidio.
    Vorrei avere quello che hai tu: una fede incrollabile, cinque bambini, la rara capacita’ di trovare la gioia nella semplicità .
    Ma tutto questo mi fa anche molta paura, la verità e’ che qualche volta mi aggrappo ai miei dubbi come tu alle tue certezze.
    Tutto ciò per dirti che ti ammiro.

    P.s. Complimenti a PP e tanti auguri a Danicor, of course

    1. Chi ha trovato la verità merita tanta ammirazione quanta ne merita chi la cerca. Io non ammiro te meno di Daniela.
      Nella migliore delle ipotesi, siamo tutti solo cercatori; se cerchiamo, del resto, è perché abbiamo intuito qualcosa, e un’intuizione, per quanto minuscola, è già un aver trovato.
      Cerchiamo per trovare e troviamo per cercare, tutti quanti proviamo quotidianamente a staccarci dall’indolenza e dal cinismo.
      Se uno di noi è un pelino più su nella cordata, gli rivolgiamo, sì, un’occhiata ammirata dal basso in alto, ma pure un sorriso grato, perché ci lascia la fune dietro di sé.

    2. perfectioconversationis

      Cara Erika,

      Cyrano, come spesso capita, ha detto tutto, meglio di quanto avrei potuto fare io. Siamo solo cercatori, sempre.
      Io ho passato circa 15 anni a cercare furiosamente, con testate dure battute a destra e a manca e l’unica dote che mi riconosco è che cercavo davvero, non avevo risposte pre-confezionate a cui conformarmi, ma cercavo risposte autentiche. La ricerca vera è un gran dono, il contrario del vivacchiare senza domande, mi sembra che tu sia dunque sulla strada migliore.
      Bisogna cercare risposte grandi come il nostro cuore, non restringere il cuore alla misura di risposte mediocri.
      Per il resto, ho mille difficoltà, mille difetti, una certa tendenza al cattivo umore, una fatica fisica che sembra ormai incolmabile, faccio forse più spesso quel che non dovrei fare di quel che so che dovrei fare… la ricerca continua. Quando hai trovato una verità grande, rimane il percorso per raggiungerla appieno, farla tua, permetterle di cambiarti contro le tue stesse resistenze.
      Siamo tutti pellegrini del mondo, quando facciamo fatica a vedere con chiarezza la strada, possiamo comunque farci colpire dalla bellezza.

    1. 61Angeloextra

      Oh, un’interista! Per me oggi è la giornata delle consolazioni su questo blog! Scusa Paolo, ma la squadra del cuore è sempre la squadra del cuore, no?

        1. JoeTurner

          il mac certo, giusto…ma dimmi un po’ che fine ha fatto il mac al gol di Milito se lo tenevi sulle ginocchia?

            1. JoeTurner

              sì certo l’alluminio è sempre alluminio ma occhio: da qualche mese a questa parte (c’entrerà la morte di Steve Jobs?) ho tanti amici “macchisti” alle prese con rotture e malfunzionamenti impensabili fino a qualche tempo fa…

  10. Sara

    Anche io propongo di inaugurare la tradizione delle interviste domenicali!!!Ci sono tante persone interessanti che frequentano questo blog!Per esempio mi piacerebbe un sacco leggere un’intervista a Cyrano (ho da poco scoperto che siamo praticamente coetanei!)

    1. 😀 !
      Avviso per Paolo Pugni: rispondo a qualunque domanda (tenendomi in tasca una grande sfilza di “non lo so”), tranne che a domande su di me! 😉

  11. Comunque a proposito dell’analogia coniata da Paolo l’altro giorno che parlava di “Moustanza” siccome secondo me tra i due l’allenatore è decisamente Guido io direi… COSTOTTI!!!!

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