Ieri Libero ha pubblicato la mia lettera sulla vera sottomissione titolando “Se siete donne l’8 marzo state a casa”. Concetto che io non ho mai espresso neanche di striscio nel pezzo.
Ora, vorrei mettermi a tuonare contro la malizia, ma conosco le regole del giornalismo, che deve estremizzare e creare polemiche anche dove non ce ne sono. Inoltre ho questo grave disturbo dell’organo che presiede all’indignazione: non riesco mai a provarla per più di quattro minuti, probabimente perché da qualche parte dentro di me, forse lì vicino all’organo dell’indignazione, ce n’è un altro che mi ricorda, molesto, che la prima a essere indegna sono io.