L’amore per la verità comporta una fiera e irriducibile ripugnanza per ogni presentazione sviata e deforme della realtà.
Amare la verità vuol dire odiare la menzogna. Ritenere che la verità sia per noi cibo, respiro, vita, comporta la convinzione che l’errore conduce lo spirito alla morte per denutrizione, avvelenamento e asfissia.
Mescolare verità e falsità, o trattare l’ortodossia e l’errore con la stessa distaccata cortesia, significa peccare contro la luce e in definitiva contro l’uomo.
Missione e coscienza di verità, [1986]