Il maglione colorato di lana grezza non è l’oggetto, non è la notizia. I tratti androgini della ragazza lo sono marcatamente, i tratti asiatici del ragazzo (è coreano, è una delle star del momento, si chiama Sang Woo Kim) sono marcatamente maschili e al contempo fortemente androgini. Tra le mille immagini dell’advertising, quelle che filano via al mattino sotto il dito sull’iPad o sfogliando i giornali, rese invisibili dall’assuefazione, ci deve essere un motivo se la fotografia di Richard Burbridge per la campagna autunnale di Diesel ha catturato l’occhio, fermato per un attimo l’indice a scorrimento rapido. Prima ancora che nella pagina a fianco il claim che la accompagna, “This ad is gender neutral”, confermasse l’impressione di essersi imbattuti non in una furbata pubblicitaria, ma in un messaggio riuscito.
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Resistenza senza resa. Perché il Family Day sarebbe piaciuto ad Augusto del Noce
Al direttore – Le questioni poste da Maurizio Crippa nell’articolo sulla manifestazione di S. Giovanni del 20 giugno – ad oggi la più interessante e densa riflessione che mi sia capitato di leggere in un mare magnum di commenti spesso e volentieri viziati da intolleranza e pregiudizio, per non parlare dell’indegna caciara mediatica scatenata contro Kiko Arguello solo per aver detto una verità di sesquipedale evidenza sul femminicidio (fenomeno per altro ad alto tasso di politically correctness) – fanno tutt’uno con la questione circa il senso e il significato dell’essere cristiani in un mondo e in una società che, diciamolo fin da subito a scanso di equivoci, di Cristo e dei cristiani se ne infischiano altamente. E dove anzi non è difficile scorgere, e l’ideologia del gender con tutti gli annessi e connessi ne è un caso esemplare, il volto dell’Anticristo mirabilmente tratteggiato, in epoca non sospetta, da gente come R.H. Benson e V.Solovev. Continua a leggere “Resistenza senza resa. Perché il Family Day sarebbe piaciuto ad Augusto del Noce”