di Paolo Pugni
Ci sono frasi che ti restano appiccicate addosso. Perché ne senti il peso. Perché ti forgiano, anzi ti sderenano, ti sciancano con la loro verità. Non te le scrolli. Ritornano. Come gli acufeni che mi fanno buona compagnia insieme a quegli altri due guardaspalle, come si chiamano… ah sì, i miei amici Al e Xaimer.
Ma quelle frasi li sbaragliano sempre, si intrufolano, ti squillano dentro.
Prendi questa “Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri”.
Resta lì, sotto la cenere, sotto le bufere dell’animo, sotto la rabbia, sotto le sofferenze, sotto le litigate sui social, sotto le risse casalinghe, sotto le lacrime di paura, di sgomento, di sollievo. Di dolore.
Poi come un improvviso irrompere della gioia, come uno stillo nel buio, ti trovi lì, un sabato, che poi finisce che piove, che arrivi tardi dal lavoro, che un po’ di paura ce l’hai per le premesse, ti trovi fuori in coda e riconosci amici che non avevi mai visto.
Riconosci sì, perché è come se si fosse insieme dall’infanzia, da quando andavi col pallone sottobraccio a tirar calci all’oratorio o a inseguire le femmine per scoprirne le differenze.
E come se niente fosse inizi a parlare, quasi che la parola fosse caduta appena prima, quando t’eri girato per salutare qualche altro sconosciuto familiare.
Poi dicono che i social sono cattivi. Magari, ma qui han costruito un popolo, fondato sul sorriso. Perché si lotta, ci si appassiona, si rende conto (Siate sempre pronti a render conto della speranza che è in voi, sempre opportune et inopportune), ma senza smettere il sorriso dentro, e poi quando il vento cessa, esplode per abbracciare gli altri.
Ecco questo ho visto e vissuto, uno scambiarsi di accoglienze e baci –anche tra femmine e maschi che il coniuge non era geloso- perché magari si dà un corpo ad una icona o a un nickname. E poi tutti fuori a cena, il nostro gregge era di circa sessanta –mica bruscolini- a parlare fitto come la pioggia che non ha spazzato, semmai purificato.
E si sentivano vicini tutti, anche quelli che continuavano a ciacolare su facebook ed era come se fossero lì, tra un selfie e una botta di auto-ironia, perché la c’è la comunione dei santi e la si sente forte, che ti manda sangue puro, e ti tiene sereno, che è molto più di allegro.
Che se fosse questo solo il miracolo del convegno, non tanto aver risvegliato una idea, ma l’aver raccolto un popolo, che sorride e s’abbraccia, che si ritrova e si separa senza lasciarsi, sarebbe già iniziato il cambiamento del mondo: tu da mille strade ci raduni in unità e per mille strade poi dove tu vorrai noi saremo il seme si Dio.
L’ha ribloggato su sapereperscegliere.
Grazie…. Sottoscrivo….. 🙂
è proprio così! da sconosciuti a riconoscersi membra del corpo di Cristo da sempre.
grazie
buona giornata a tutti
Oh, che invidia … (in senso buono, s’intende 😉 )
Viviana: mi accodo!
Avrei voluto esserci, ma è appena nata la mia terza! Meno male che c’è la comunione dei santi! 🙂
….che meraviglia! Splendiamo nelle case, nei posti di lavoro e per strada!!… Forza! Un grande sorridente abbraccio, Paola
Scusate l’OT…. chiedo notizie di Filosofiazzero
Già, me lo chiedevo anch’io. Non si sente bene? E’ in viaggio? (è chiuso fra parentesi?). Fatti vivo, Alvise!
In settimana bianca sulle Dolomiti? O spaparanzato su una sdraio brasiliana?
@senweb.
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il blog di filosofiazzero in arte Alvise ha chiuso 50 giorni fa!
il suo ultimo scritto( 2 dicembre) :
ZZERO ASSOLUTO
(O NEMMENO)!
Di filosofiazzero
Non c’è il Tutto.
Non c’è il Nulla. C’è
soltanto il non c’è.
tra gli altri, il 2 nov.2014,aveva scritto:
BERTRAND RUSSELL
Di filosofiazzero
“Il cristianesimo, così com’è organizzato, è stato ed è tuttora il più grande nemico del progresso morale nel mondo.”
[Perchè non sono cristiano]
questione di soldi per mantenere il blog ? viaggio in India? ritornato in Danimarca a ripassare il danese(lingua) o le danesi?
nel suo sito non v’è risposta.
Per me se n’è andato in India senza avvisare
Ma poi torna…..
E noi lo aspettiamo con le paste e il rosolio 😉
A me sinceramente dispiace molto che Alvise non faccia più visita a questo blog; e anche se il suo avatar non era propriamente la famosa “cara immagine ridente”, io lo vedevo volentieri sul video.
Auguriamoci che non si senta male: sono più di 10 giorni (credo) che non si vede un suo post,…….speriamo bene. A69
Notare in primo piano al centro la borsa che conteneva la famosa mortadella non ancora recapitata a destinazione