di Emanuele Fant
Dei sette vizi capitali, ce n’è uno che non prendiamo sul serio. È la gola. Alzi la mano chi lo riconosce come proprio difetto in confessionale. La smodatezza nel mangiare e nel bere è tollerata con compiacenti sorrisini, a volte è imposta ai bambini (“Ancora un cucchiaio!”), si impiega per festeggiare sacramenti e cerimonie.