di Andrea Torquato Giovanoli
Mia moglie ha una passione viscerale per il cibo, ma che non è gola, è invero gusto per l’assaggiare i sapori. Io di contro vivrei di menù fisso. Così capita che se, per dire, si sta mangiando la stessa pasta, lei al sugo ed io in bianco, come uno studente impreparato all’esame mi ritrovo a paventare l’incombente interrogazione: “Posso sentire com’è la tua?”, mentre la sua forchetta già si protende verso il mio piatto a violare l’intimità della mia pietanza, come un invasore che mi depreda, che se mi pungolasse invece le carni mi sarebbe di minor fastidio.