La relazione pro utero in affitto è stata bocciata dal Consiglio d’Europa

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Parigi – .La relazione pro utero in affitto è stata bocciata dal Consiglio d’Europa, respinto definitivamente grazie a 16 voti contrari (15 quelli favorevoli).

Ha vinto il fronte che denuncia da tempo una realtà tragica già fin troppo documentata in tanti Paesi: i «contratti di surrogazione» schiavizzano le donne che li firmano, riducendo i nascituri nell’oggetto di una intollerabile compravendita della vita.

Un tema scottante sottaciuto nella grande stampa . E’ stato discusso, a porte chiuse, nella Commissione Affari sociali del Consiglio d’Europa, a Parigi, con un controverso progetto di risoluzione, dal titolo “Diritti umani e questioni etiche legate alla maternità surrogata” (che sarà poi votato nell’Assemblea di Strasburgo dal 18 aprile). La relatrice del testo era , Petra De Sutter, ginecologa belga, docente universitaria, nota nel suo Paese come prima parlamentare transessuale, di cui è stato sollevato un conflitto d’interesse in materia, quale responsabile di un Centro per la riproduzione assistita, dove – in assenza di legge nazionale – viene praticata la maternità surrogata.

Presso l’Arco di Trionfo, si sono date appuntamento  realtà associative europee prevalentemente laiche e femministe protagoniste il mese scorso proprio a Parigi delle «Assise per l’abolizione universale della maternità surrogata» (presso il Parlamento francese), accanto alle ong spesso d’ispirazione cristiana unite attorno alla petizione «No maternity traffic», già firmata su Internet da oltre 100 mila persone, per ricordare che «donne e bambini non sono oggetti». Il testo e le firme sono stati ufficialmente consegnati la settimana scorsa al Consiglio d’Europa.

Da sottolineare che il Parlamento europeo il 18 dicembre 2015 ha chiaramente condannato la maternità surrogata, in tutte le sue forme, come pratica lesiva della dignità umana della donna, e dobbiamo aggiungere dei diritti del nascituro progettato orfano di uno o entrambi i genitori biologici. Appare chiara la strategia di far riammettere da una porta secondaria, ciò che è stato bandito dalla porta principale, con l’alibi di dover legiferare a livello internazionale per proteggere i più deboli nei quadri legislativi nazionali.

26 pensieri su “La relazione pro utero in affitto è stata bocciata dal Consiglio d’Europa

  1. Alessandra

    Che bella notizia, il popolo della vita si muove e non ci ferma più nessuno!

  2. Enrico

    Bene la bocciatura, male che il testo sia stato bocciato per 1 (uno!) solo voto: nonostante il clamoroso conflitto di interesse, nonostante il Parlamento europeo avesse già bocciato la maternità surrogata, ci sono stati 15 voti a favore.

  3. …non si capisce nulla! Cosa verrà votato il 18 Aprile? Cosa si vorrebbe riammettere da una porta secondaria?
    Quale porta scecondaria?

    (evviva il Consiglio d?Europa?)

    1. admin @CostanzaMBlog

      Consiglio d’Europa e Parlamento Europeo sono due cose differenti. Questo documento avrà comunque anche un passaggio al parlamento europeo nonostante la bocciatura al Consiglio d’Europa e nonostante lo stesso parlamento si sia già pronunciato negativamente su questo tema un anno fa. Si ha l’impressione che finché non ci sarà un voto favorevole all’utero in affitto si voterà.

    2. Enrico

      Ho cercato ma tutte le fonti danno per scontato che la gente conosca i meccanismi degli organismi europei. Da quel che ho capito la De Sutter, basandosi sul fatto che non tutti gli aderenti al Consiglio d’Europa (più vasto dell’Unione europea) proibiscono la maternità surrogata, aveva preparato una relazione per regolamentarla. La relazione doveva essere approvata dalla Commissione affari sociali ed in seguito, solo in caso di parere positivo da parte della Commissione, votata dall’ Assemblea del consiglio d’europa. Essendo stata bocciata dalla Commissione, la relazione non va avanti. Se avesse avuto parere favorevole dalla commissione, avrebbe avuto buone probabilità di essere approvata dall’assemblea. Il consiglio d’europa non c’entra con l’Unione, ma le risoluzioni del primo non sono prive d’influenza sulla UE: ecco la spiegazione del far entrare dalla porta secondaria ciò che era stato bandito dalla porta principale.

  4. vale

    tanto,se continua così,fra poco faremo tutti questa fine:

    http://www.ilsussidiario.net/News/Esteri/2015/1/21/ADOZIONI-GAY-Giudice-inglese-sospeso-e-rieducato-era-contrario-all-affido/574475/

    http://www.dailymail.co.uk/news/article-3485915/Christian-magistrate-sacked-claiming-adopted-children-better-man-woman-parents-gay-couple.html

    chiamato a sentenziare sull’adozione da parte di una coppia omo,si è detto contrario.che sarebbe stato meglio,per l’adottato una coppia etero.

    gli altri giudici hanno votato a favore. uno si è lamentato con l’autorità( suppongo il ministero della giustizia inglese).

    risultato: sospeso dal suo ruolo e ,probabilmente,destinato a ruoli inferiori.

    il ministro della giustizia ed il presidente della suprema corte inglese hanno emesso un rimprovero ufficiale nei suoi confronti ed un ordine di rieducazione ( ! )

    1. Enrico

      Da non crederci, le rappresentanti italiane, del PD, fondamentali per la bocciatura. Incredibile poi che sia l’Ucraina sia stata decisiva. Bene così. Per fortuna non ci sono state tensioni tra le due ‘catene’ di dimostranti, cattolica e femminista, ed entrambe hanno contribuito al risultato.

  5. Lumpy

    Ma perchè a una buona notizia deve sempre fare da contrappeso una cattiva? Hanno tolto l’obbligo di ricetta alla pillola del giorno dopo: alle nostre ragazze (maggiorenni) basterà presentarsi in farmacia.

    1. Enrico

      Purtroppo era già da tempo che la pillola dei 5 giorni dopo era senza ricetta, poi zitti zitti hanno messo senza ricetta un equivalente della pillola del giorno dopo più nota e infine hanno messo senza ricetta anche Norlevo. In teoria per le minorenni rimane la ricetta da rinnovare volta per volta, ma è evidente che basta mandare in farmacia un’amica/o maggiorenne e il gioco è fatto. Forse non sai che una ragazzina anche delle medie può andare dal ginecologo all’insaputa dei genitori e sempre a loro insaputa può farsi prescrivere queste pillole pseudoanticontraccettive e quindi recarsi in farmacia ad acquistarla sempre senza che i genitori sappiano nulla. Stiamo seguendo la strada dell’Inghilterra, togliendo di mano ai genitori l’educazione e il controllo dei figli, senza tenere conto che quella inglese è un’esperienza fallimentare.

      1. Pillole, quelle del 1 o 5 giorni dopo, che tra l’altro hanno GRAVISSIME controindicazioni (basterebbe informarsi un pochino) e hanno già procurato più di una decesso delle spesso giovanissime, non aspiranti madri… 😐

        1. Enrico

          ‘Federconsumatori favorevole alla decisione dell’Aifa che definisce come «un ulteriore passo verso l’ampliamento del diritto delle donne alla salute sessuale e riproduttiva.’
          Hai capito? La possibilità di bombardarsi liberamente con ormoni è ritenuta da un’associazione di consumatori un vantaggio per la salute delle donne. Il Presidente di Federfarma Roma ha messo in risalto i rischi e chiesto di ripensarci, ma è una voce che grida nel deserto (l’associazione dei farmacisti cattolici, da sempre contro queste pillole, è vista come fumo negli occhi per le sue richieste a favore dell’obiezione di coscienza).

  6. Annarita

    A quando dunque Vendola in galera? Se non è lecito comprare esseri umani e nemmeno affittare uteri, perchè Vendola è ancora a piede libero?

      1. Già, infatti… e questa è la scappatoia di tutti lor signori, che anzi approfittano della legislazione italiana che, secondo una giusta ratio per i casi del tutto naturali, riconosce poi valida la genitorialità biologica anche se ottenuta all’estero con la pratica definita ormai come “sorrogazione”.

        L’unico modo sarebbe introdurre una norma che faccia dei distinguo sulla “genesi” delle singole genitorialità (cosa ben difficile visto come siamo messi…)

        1. Enrico

          La nostra legislazione non la riconoscerebbe, ma ci sono tribunali che artificiosamente riescono a farle dire ciò che non dice. E’ necessario introdurre un divieto esplicito (e pene per i giudici fantasiosi)

    1. Enrico

      Se non chiede l’adozione penso non ci sia nulla di irregolare. Se chiede l’adozione ci pensa il tribunale di Roma a regolarizzare tutto

  7. Annarita

    Beh! visto che da noi non è lecito o va in galera o espatria in Canada, il che sarebbe sempre una liberazione.

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