Tutt’al più muoio

di Costanza Miriano

Quando i nostri figli erano piccoli, uno di loro – non posso rivelare né identità né sesso, pena la radiazione dall’albo nazionale madri, perciò userò il maschile perché la lingua italiana funziona così, mi dispiace per le sindache, le ministre, le assessore – era particolarmente pauroso. Si spaventava tantissimo per ogni cosa che non poteva controllare, a volte vomitava dalla tensione o si rifiutava di fare alcune cose. Adesso è passata (pure troppo), ma mi ricordo il tempo speso a cercare di ragionare con quel figlio. L’esercizio era: proviamo a vedere che succede se si avverano le tue più fosche previsioni. Vai in quel gruppetto e nessuno vuole giocare con te. Allora? Allora troverai altri bambini. E se neanche gli altri? Ne troveremo altri ancora. Oppure: ma se ti lanci che può succedere di grave? Ti rompi un braccio, e allora? Lo ingesseremo, e allora?

Una volta, sinceramente non ricordo quale pericolosissima prova stessimo affrontando (la bici senza ruotine? un giro sul pony?) ci siamo spinti un po’ avanti con il gioco degli “e allora?”, e il figlio in questione ha concluso serafico: “Va be’, tutt’al più muoio. Tanto c’è la vita eterna”.

Credo sia stato l’apice del successo della mia carriera educativa (poi rapidamente precipitata).

Ecco, mi pare che in tempi di virus persone con questa certezza ce ne siano poche in giro. Si è diffuso in giro un terrore così esasperato che è spiegabile solo con il fatto che la morte non è proprio contemplata come possibilità. È la grande rimossa, va tenuta a distanza il più possibile, neppure i vecchi vogliono prepararsi a morire meglio possibile. La vita eterna, poi, è una favoletta a cui crediamo solo noi cattolici tradizionalisti.

Tutto il modo contemporaneo di vivere, pensare, consumare, si regge solo se si è certi che tutta la vita si gioca qui. Tutto il terrore smisurato – letteralmente, cioè oggettivamente non commisurato alle reali dimensioni numeriche del problema – rispetto al virus, tutta l’ossessione per la cura della salute secondo me è spiegabile perché l’ipotesi di morire appare inammissibile. La morte è il grande nemico, l’ultimo, e questo è così da sempre, in tutte le culture, ma adesso che la dimensione trascendentale è generalmente stata cancellata, il solo pensiero della morte non fa più solo paura come è naturale che sia, è proprio intollerabile, non si può pensare.

È ovvio che non sto dicendo che non si debbano fare cose ragionevoli per tutelare la salute propria e degli altri, bisogna essere responsabili perché la vita è un dono di Dio: mio figlio, quello che diceva “tutt’al più muoio”, non lo mandavo a caccia di cinghiali a tre anni, né a sfrecciare in bici senza casco nel buio nel traffico. Allo stesso modo, con la stessa prudenza, essendo ignorante di medicina, io rispetto le regole imposte, pur avendo molti dubbi rispetto ad alcune di esse. Rispetto tutto, ma con sereno scetticismo, nello spirito di dare a Cesare quel che è di Cesare, ma con la ferma, granitica certezza che la durata della mia vita la decide Dio, in pandemia e in ogni altro tempo:  magari è già partito l’embolo che mi ucciderà stasera, o l’infarto di domani, per non parlare dei tumori e dei vasi che volano dalle finestre.

Anche io, se pensassi che la mia vita si gioca tutta sul piano biologico, avrei una paura tremenda, ma quello che Cristo annuncia al mondo è che Lui ha vinto la morte. Avrei voluto che la Chiesa approfittasse di questo speciale momento in cui tutti, ma proprio tutti – non so perché, viste le dimensioni del fenomeno – a causa di una paura corale a livello mondiale hanno cominciato a preoccuparsi della morte, avrei voluto che cogliesse il momento di un colossale, planetario kerigma. Cristo è risorto! È veramente risorto! Ha vinto la morte e può vincere il nostro peccato. Avrebbe dovuto essere uno straordinario momento per un marketing fenomenale, per conquistare i cuori di tante persone smarrite perché costrette dall’onda mediatica a pensare alla morte.

“Se Cristo non è risorto, è vana la nostra fede” – scrive san Paolo, o, come diceva il mio parroco don Ignazio: se non è vero quello, io sto qui a fare il bucciotto (cioè, in perugino, il fantoccio). Ecco, mi pare che non sempre si senta annunciare in chiesa che la nostra vita sulla terra è solo una piccola parte della nostra vita vera, che è eterna. A forza di non parlare più di Novissimi a favore della dimensione sociale della fede, la gestione della pandemia sembra essere diventata la prima preoccupazione anche di tanta parte della Chiesa: eppure le vittime del virus anche nei paesi più colpiti sono lo zero virgola zerozero qualcosa, mentre quelli affetti dal virus del peccato siamo il 100%. Di quel virus si stanno occupando governi ed esperti, mentre dell’altro se non si preoccupa la Chiesa, non si preoccupa nessuno e una parte importante non lo fa.

Leggo che tante persone si sarebbero allontanate dalle messe, addirittura il 70% delle persone, non so se sia vero, effettivamente anche io ho notato un calo vistoso alle messe della domenica (chi andava alla messa tutti i giorni invece è rimasto) ma chissà che non sia un altro deciso passo verso la realizzazione della profezia di Ratzinger: andiamo verso una Chiesa più piccola e sempre meno influente nella vita pubblica? Certo, la Chiesa è stata vistosamente maltrattata da questo governo (non dimenticherò mai che durante il lockdown ho dovuto comprare un pacchetto di sigarette perché c’è stato un momento in cui in chiesa potevi andare solo se sul tragitto verso il tabaccaio, così in caso di controlli di Polizia sarei stata a posto), E poi va avanti, incurante di un misuratissimo comunicato CEI, la legge Zan che ci impedirà di fare pubblicamente affermazioni conseguenti al Catechismo, molte scuole cattoliche non ce la faranno a riaprire, si è deciso di rendere l’aborto sempre più facile lasciando le donne sole a casa con una pillola e col loro dolore, eppure sembra che non si abbia il coraggio di alzare la voce. Perché se la dimensione è solo terrena si fanno ragionamenti terreni, e siccome si è deciso che a una certa parte politica non vanno creati problemi in modo da ostacolarne un’altra, si è entrati in una logica politica che non può profumare di eterno.

Ma anche la Chiesa non dovrebbe avere paura di essere impopolare. Tutt’al più muoio, ma se vivere è davvero Cristo, morire è un guadagno. Il punto è aiutarci a vivere Cristo, non a sfuggire alla morte.

 

86 pensieri su “Tutt’al più muoio

  1. Fabrizio Concina

    Tutto il mio rispetto soprattutto sulla citazione di Paolo sulla resurrezione

  2. Fabrizio Concina

    Condivido pienamente soprattutto il riferimento a Paolo sulla risurrezione. Se non fosse così come dice Paolo allora saremmo solo dei poveretti ridicoli senza senso.

  3. Tutto vero, ma non di meno chiedo a tutti voi qui che seguite questo blog una preghiera per un miracolo per il figlio di una coppia di giovani figli di amici.

    Due anni, ha un tumore Maligno al cervello.
    Chiediamolo in nome di Cristo, grazie.

  4. Costanza sei grande. Grazie.
    Ho detto la stessa cosa a mio marito ieri sera però con miserabili parole e senza le tue frasi Belle, fluenti e informate. Ti traduco in Inglese e ti metto sul mio Facebook. Magari i miei 39 followers verranno vinti dalle tue parole e apriranno il loro cuore al Signore. Anche mio marito. God bless you. Don’t ever give up, please.

    1. Nunzia

      Grazie Costanza. Un bellissimo articolo che descrive la realtà. Intorno c’è gente ossessionata dalla paura, ancora oggi. Poteva essere una grande opportunità per la Chiesa di essere molto più presente e vicina alle persone, invece in tutta Italia, chiese con orari ridotti, messe in programma ordinario che si annullano, spazio ridotto al minimo per la preghiera personale, adorazione eucaristica inesistente. La Chiesa dovrebbe spalancare le porte per accogliere le persone piene di paura. Grazie per quest’articolo di Verità.

    2. Brunella Lionetti

      Eh sì, cara Costanza … come hai appurato personalmente, i bambini colgono
      l essenziale, invisibile ai grandi…non esclusi i discepoli di Cristo!
      Bianchi diceva che dopo la caduta del tabú del sesso, è rimasto solo quello della morte . E il paradosso è che ce la sbattono in faccia in tutte le salse in TV, all’ ora di pranzo e cena ( mezzo abolito da anni, felicemente!) Cruda, ma da lontano, per assuefarci a quella degli altri che certamente non riguarda la nostra.
      Vagamente esistente in qualche anfratto del pensiero, nascosto e taciuto.
      Oppure presente , per esempio, nei grandi cartelloni pubblicitari delle agenzie funebri ( veri sciacalli) che sfoggiano le loro proposte, come se fossero delle vacanze. In Paradiso!
      A Roma, ricordo l anno scorso, quello che offriva due bare al prezzo di una.
      Infiocchettate: che bel regalo!
      Dove abito ora ce ne sono molti sparsi lungo la via che offrono funerali a prezzi ridotti, con la scritta: perchè spendere di piú? In effetti me lo sono sempre chiesto, visto i costi alti per lasciare questo mondo, dopo che ti hanno salassato vivendoci!
      La vita eterna! Bisognerebbe anche dire che se continuiamo a crederla solo come un prolungamento di questa, difficilmente usciremo dall’ atmosfera naif e favoleggiante. Non inizia giá qui? Cristo Risorto non è giá presente qui, ora? E come? Sí, in effetti la Chiesa ( in generale) non mi sembra cosí diversa dai discepoli post sepolcro vuoto.
      Anzi, spesso durante le funzioni ho
      l ‘impressione di essere in un cimitero e non con chi attende, celebra, loda e ringrazia il Vivente! Come ricorda oggi
      S. Paolo: non conformatevi alla mentalitá del mondo ma trasformate la vostra mente per discernere …ecco, senza questo discernimento, continueremo a berci tutto…e non sapremo cosa è buono e gradito al Padre. Scusa la lunghezza, ma il filo si è sciolto da sè. Saluti. Brunella

    3. Mamalifed

      se può, da marito, vorrei sapere il nome del marito, per ricordarlo nelle mie povere preghiere… altrimenti lo chiamerò Tommaso o, meglio, Thomas, come l’apostolo…

  5. Sr. Paola Biacino eremita

    Grazie, cara Costanza. Sei sempre molto concreta e chiara. Condivido ogni cosa. Che Dio ti benedica

    1. Silva Segalla

      Grazie cara Costanza, in poche parole, hai sintetizzato la deriva anticristiana di questo governo, ed in maniera educata anche di una parte della Chiesa, che è preoccupante. Penso che siamo solo all’inizio, della grande persecuzione, però non hai tolto la speranza, e mi hai ricordato che noi io siamo chiamati ad essere luce, non serve una grande luce per illuminare una stanza ma una piccola candela, ecco si parte da me e su di me c’è tanto ancora da” lavorare”… Anzi da” lasciar lavorare” Dio. Grazie Costanza.

    2. Alessandra

      Grande Costanza!!! Proviamo a diffondere questo messaggio chissà che a qualcuno cadano le squame dagli occhi e ritorni a vederci!!

  6. Gg

    Coraggio … per fronteggiare questi e i futuri tempi a mio parere ci vuole coraggio … nella vita pubblica, con scelte coraggiose all’inizio forse impopolari (meno sussidi perché fino a sè stessi e più decisioni che portano frutto – riduzione del costo del lavoro ad esempio) e nella Chiesa. Non sono stato celebrati i sacramenti a causa del lockdown ad esempio e dispiace che non si intraveda un pensiero su questo una soluzione (ad esempio fare le celebrazioni a gruppetti di bambini o soluzioni all’aperto) ma solo rimando al prossimo autunno come se le precauzioni non ci saranno più.
    Ci vuole coraggio: se da una parte – la politica – devi trovarla nelle scelte dall’altra – nella Chiesa – può essere solo frutto di amore e fede in Gesù Cristo.

  7. Simonetta

    Ieri sera ho detto a mio marito: ma ti rendi conto in che società terrorizzata da tutto viviamo? Una società che dovrebbe essere sicura grazie alla scienza, al progresso…meglio il medioevo quando si confidava anche nella Provvidenza. Sì cara Costanza, ogni azione della vita quotidiana ha un rischio, ma il terrore ormai domina la nostra vita e la pandemia invece di darci uno scrollone, ha acuito questo terrore. A volte vorrei essere rinchiusa in un manicomio di sani in un mondo malato. A volte vorrei mollare un sano ceffone a qualcuno. Che bello avere riposto la nostra fiducia nel Signore: grazie che ci sei Signore, grazie perché sono preziosa ai tuoi occhi, grazie per il tuo amore. Lode e gloria a Te!
    PS: sto guardando la serie su Gesù The Chosen, sul telefono grazie alla app, ma c’è pure su YouTube, saltando l’introduzione del regista e con sottotitoli in inglese.

  8. Maria Chiara

    Intanto Santa domenica a tutti e ben tornata Costanza!
    Preghiere assicurate per il piccolo di due anni e per tutti i bimbi che soffrono per tali orribili malattie, di cui mai nessuno parla, perché indagare sulle eventuali cause potrebbe essere molto scomodo.
    La politica del terrore oramai è spudorata e se è vero che ognuno di noi Cristiani è membra del corpo della Chiesa, allora abbiamo il diritto e il dovere di parlare della vita eterna, della Resurrezione e della Verità , a maggior ragione se la Sposa di Nostro Signore è un po’ assente o titubante. Nulla ci turbi nulla ci spaventi, la preghiera ci salva e forti di questa consapevolezza eleviamola più forte che mai al Cielo!!!
    Vi abbraccio con fede.

  9. Giorgio Lovisa

    Bellissimo “pezzo” stimata Costanza !
    Rispecchia pienamente la mia ” Weltanschauung” !
    Vorrei lo leggessero tanti miei amici sedicenti cattolici che vivono nel terrore della malattia e della morte.

  10. Luca Del Pozzo

    Forse perché, come disse il baffuto capo dei gesuiti, padre Arturo Sosa, al tempo di Gesù non esistevano registratori, i nostri pastori devono aver capito “Date a Cesare quel che è di Dio”. Detto fatto. Se le chiese sono vuote è perché il messaggio che è arrivato , forte e chiaro, è stato tanto semplice quanto devastante: la fede può vivere senza Eucarestia. Ciò che rappresenta la protestantizzazione compiuta del cattolicesimo.

  11. Margherita

    Grazie di questa lucidissima e logica analisi della situazione, sia riguardo al vissuto legato al Covid sia riguardo all’asservimento della nostra chiesa al consenso politico e al conseguente silenzio colpevole sui tanti inganni che il demonio , indisturbato, sta diffondendo spacciando per bene il male e per verità la menzogna. Ciò che non ci fa perdere la speranza è il sapere con certezza che Dio Padre c’è, vede tutto e porta avanti Lui la baracca, per quanto scassata sia. Alleluja!

  12. Maria Cristina

    Il fatto che molti hanno abbandonato la pratica della Messa e’ secondo me dovuta al fatto della figuraccia o ,se vogliamo parlare piu’ forbito , della contro-testimonianza che ha dato la Chiesa cattolica ufficiale in questa circostanza della pandemia.
    Diciamolo con sincerita’ : la Chiesa non si e’ mostrata all’ altezza della sua missione nel mondo che e’ quella di testimoniare la salvezza che viene da Dio, non la salute igienica che viene dalle mascherine e dai disinfettanti.
    Molti cattolici gia’ forse dalla fede tiepida e tentennante hanno visto con sgomento i loro pastori, vescovi e parroci affrettarsi, presi da lampante terrore del virus , a “ chiudere tutto” , a chiudere chiese, negare i funerali , i sacramenti, rintanarsi dietro le dirette streaming, ben lontano dall’ odore delle pecore .
    . E allora , qualcuno si e’ chiesto , non e’ forse tutto una grande impostura , una grande ipocrisia, una favola buona per i tempi tranquilli, che si sgretola di fronte alle realta’ dure della vita? Le pecore , se c’ e’ pericolo di contagio, abbandonate a se stesse ?
    Venuti alla prova dei fatti , questi testimoni della fede nella vita eterna hanno dimostrato coi fatti di tenerci , piu’ di tutto, alla loro vita terrena , a non prendere il virus, tenerci cosi’ tanto da non avere neppure il coraggio di fare il loro dovere. I medici e gli infermieri almeno hanno fatto il loro lavoro.
    Conosco persone che si sono allontanate disgustate dallo spettacolo indecoroso di chiese serrate, o se aperte piene di minacciosi proclami “ vietato inginocchiarsi” ecc. , non toccare, disinfettarsi ecc.
    certo mi si dira’ che non tutti sono stati cosi’ , che ci sono stati preti coraggiosi, anzi eroici che hanno rischiato di essere arrestati dalla Polizia , altri che sono morti pur di essere vicini agli ammalati, di somministrare l’ estrema unzione. Certo , una piccola minoranza di cattolici si e’ comportata bene, con dignita’ , con coraggio. Ma la Chiesa attuale, vescovi e preti, nel suo insieme? Hanno perso la faccia irrimediabilmente : la Chiesa in “ uscita” si e’ trincerata dietro i decreti ministeriali . Chi puo’ ancora credere in loro? Le pecore , che adesso vorrebbero di nuovo in chiesa, non dimenticano facilmente.

    1. Raffaella

      Maria Cristina hai ragione, concordo in pieno.
      Dalle mie parti non suonavano più le campane, tutto chiuso, tutto spento.
      Una desolazione!!

    2. Maria

      Grazie Maria Cristina. È proprio quello che è successo. Si poteva fare molto di più… Durante le pestilenze le messe si facevano nelle piazze… benedizioni, processioni, confessioni, assoluzioni, predicazioni. No, tutti spariti. I pochi coraggiosi che hanno provato a stare vicini alla loro gente sanzionati dallo stato e rimbrottati pubblicamente dai superiori. Questo lockdown del cattolicesimo ha dato una formidabile accelerata verso la Chiesa povera, la Chiesa “resto” di cui parlava Ratzinger, quella che sa che Cristo è risorto e che la morte è sconfitta per sempre.

      Una preghiera per Tommaso e i suoi genitori

  13. Rosa

    non dimenticherò mai che durante il lockdown MAI SONO STATE CHIUSE LE MOSCHEE.
    E non per doppiopesismo, ma per semplice costatazione di chi conta in Italia.

    1. Maria

      Mi dispiace ma gli islamici sono più convinti, per questo hanno insistito.
      Ricordate le parole del capo della Cei davanti allo sconcerto di molti?
      Disse che alla fede non serve un luogo. Andate a sfogliare i giornali di quei giorni.
      A quando poi si è svegliato per farsi sentire, Papa Francesco l’ha zittito di brutto alla TV , invitamdolo al rispetto per il Governo.
      Accontentiamoci.

  14. grazie ! è sempre costruttivo per me leggerti !! Vorrei però che tu ci ricordassi che noi Chiesa , compreso le varie gerarchie terrene , siamo un popolo di peccatori in cammino e quindi non dobbiamo meravigliarci del comportamento di tutti noi …. solo pregare un po’ di più… 😀😀

  15. Roberto C

    Non sono molto d’accordo con questo assunto, perché si dice che, tutto sommato, non convenga più di tanto prestare mille attenzioni alla prudenza e tutela della salute, in quanto ci spetta (male…o bene che vada) l’immortalità e la felicità eterna.
    Io resto invece nella convinzione che fintantoché siamo su questa patria terra, convenga fare pienamente il nostro dovere, che è pure quello di tutelare con ogni cautela possibile “il tempio della nostra anima”.
    Con ciò non voglio dire che si debba avere paura della propria ombra, ma piuttosto che occorra usare, In questa vita, tutta quella diligenza propria del buon padre di famiglia, e così procedere.
    Altrimenti, se non valesse la pena spendersi alacremente per la tutela della salute e della vita, avrebbero ragione coloro che ammettono e caldeggiano l’aborto per le puerpere che daranno alla luce una vita segnata dal dolore e dalla sofferenza.

    1. admin @CostanzaMBlog

      caro Roberto tu scrivi:
      “perché si dice che, tutto sommato, non convenga più di tanto prestare mille attenzioni alla prudenza e tutela della salute”

      ma nel pezzo Costanza scrive:
      “È ovvio che non sto dicendo che non si debbano fare cose ragionevoli per tutelare la salute propria e degli altri, bisogna essere responsabili perché la vita è un dono di Dio: mio figlio, quello che diceva “tutt’al più muoio”, non lo mandavo a caccia di cinghiali a tre anni, né a sfrecciare in bici senza casco nel buio nel traffico. Allo stesso modo, con la stessa prudenza, essendo ignorante di medicina, io rispetto le regole imposte, pur avendo molti dubbi rispetto ad alcune di esse.”

      O non sai leggere o sei un provocatore.
      Saluti.

        1. Valeria Maria Monica

          Premetto che, pur rispettando forzatamente tutti gli ordini che dobbiamo rispettare – compreso andare a Messa coi guanti di gomma nella borsa, per collaborare attivamente a massacrare con l’Amuchina i banchi di legno dopo ogni funzione – ritengo deliranti e deleterie le scelte del governo, e ritengo pavido e prono a criteri mondani l’atteggiamento del papa e della maggioranza della gerarchia davanti al covid.
          Ma mi preoccupano di più le picconate alla fede dei fedeli che, mentre tutti sono distratti dal covid, questa chiesa degenere continua a dare sottobanco.
          Vedi tappeto rosso per il ddl zan, vedi strizzatina d’occhio papale ai trans, vedi mons Paglia che sdogana l’ABORTO…
          Per la Chiesa italiana il tempo della purificazione sta arrivando più in fretta di quanto pensassimo, e allora non preoccupiamoci di dove sono evaporati tutti quei “lapsi” che non hanno neanche aspettato che cominciasse la persecuzione per abbandonare la Chiesa, preoccupiamoci di noi, di irrobustire la nostra fede e la virtù della fortezza, di farci sempre più carico in prima persona della debolezza del nostro pezzo di Chiesa di Cristo che ci è affidato, e di aprire i nostri cuori al discernimento per riconoscere i veti pastori e i profeti che sicuramente in questo tempo di sbandamento il Signore non ci farà mancare.

          1. Francesco Paolo Vatti

            Valeria Maria Monica, non so niente delle cose che dice su Mons. Paglia. Potrebbe darmi un riferimento? Grazie mille!

            1. vale

              @vatti

              L’ANALISI
              La Rivoluzione di Paglia: come ti distruggo la morale cattolica
              ECCLESIA31-08-2020
              Sulla questione aborto non c’è solo la fuga in avanti di Avvenire. In una intervista al quotidiano americano Crux, monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, nega l’esistenza di princìpi morali non derogabili e accusa di strumentalizzazione politica chi usa il diritto alla vita come criterio di voto. Il riferimento implicito è alle elezioni americane, ma le affermazioni di Paglia sono coerenti con una impostazione ormai consolidata che stravolge le basi fondamentali della teologia morale cattolica.

              lanuovabussolaquotidiana

              1. Valeria Maria Monica

                Esatto, @Vale, avevo letto anch’io sulla Bussola della presa di posizione di Paglia sull’Avvenire, grazie di avere tempestivamente risposto a @Francesco Paolo Vatti.

                Aggiungo un poscritto al mio intervento di prima: purtroppo a disertare ora le Messe non ci sono solo quegli ex frequentanti un po’ superficiali che l’hanno abbandonata a cuor leggero, ci sono anche – e mi si spezza ul cuore – anziani terrorizzati che prima erano frequentatori assidui e ora con grande dolore non si azzardano più a mettere piede in chiesa da febbraio, o per terrore loro proprio, o per terrore dei figli. Murati vivi, separati dal corpo vivo della Chiesa dalle paranoie di un governo indecente e dalla schizofrenia di una gerarchia ecclesiale irriconoscibile.

                  1. Francesco Paolo Vatti

                    Grazie a Vale e a Valeria Maria Monica per l’articolo! Paglia mi aveva già colpito negativamente con l’affermazione sullo “spirito di Marco”, parlando a un convegno radicale, ma qui è anche peggio: pur di andare contro Trump, rinnega l’importanza della difesa della vita. Mah! Mala tempora currunt…

      1. Vittorino

        Concordo con Costanza che ringrazio e con la maggior parte dei commenti che ho letto, pare anche a me che tanta parte di chiesa compreso papa Francesco che pure avrà tutti i suoi buoni motivi – lo sa Dio – sia stata e sia troppo remissiva e silenziosa. Grazie invece ai tanti sacerdoti che hanno testimoniato con la loro vita.
        Se posso aggiungo che sono papà di un ragazzo che ha avuto problemi di droga anni fa. La Comunità in cui è vissuto 5 anni ha insegnato a lui e a noi genitori che la vita vale molto è dono di Dio sempre e va spesa bene. Io sono molto contento di vivere su questa terra, rispetto leggi e imposizioni pur non essendo convinto su tutto, ma nel gruppo di preghiera con altri genitori che hanno vissuto la stessa nostra disperazione passata quando parlo di Paradiso che aspetto e spero non per i miei meriti ma per la misericordia di Dio, mi pare che in generale mi compatiscono e quasi sbuffino…. manco fossi un marziano! Non giudico nessuno ma la fede secondo me è altro: se ci fidiamo di Dio, pur con tutte le miserie e peccati e lotte che sono proprii della nostra natura umana, il Paradiso inizia già su questa terra. Scusate la lunghezza e grazie a tutte-tutti

    2. Stefano B

      Più che “bannato” (mi riferisco a ciò che lamenti in altro blog), la Dr.ssa Miriano ti ha … “tanato” (cioè ti ha scoperto e identificato per quello che sei), Roberto C (vedi sotto il commento di admin).

      A meno che tu non sia affetto da dislessia evolutiva, nel qual caso, nel qual caso cambia tutto…

    1. Lilliana

      Sì hai proprio ragione , quale tempo migliore per un “colossale e planetario Kerigma”. Grazie Costanza ! Santa Giornata

  16. Cara Costanza,
    sin dall’inizio ho pensato: se la Chiesa non parla dei Novissimi ora, quando ne parlerà?
    Gli ecclesiastici si sono comportati in modo vergognoso. Se si voleva evitare di dare l’idea di essere degli approfittatori del dolore e della paura della gente, si poteva cpminciare a parlare di vita eterna dopo la fase 1, ma neppure questo si è fatto.
    Ho sentito prediche incentrate sulle mascherine e sul distanziamento sociale, dove il prete diceva: “fate vedere che i cristiani son più bravi degli altri, mettete le mascherine anche a spasso!”.
    E poi, basta con questa ricerca spasmodica di contenere l’emorragia di fedeli. La Chiesa dei primi secoli, che pure è sempre presa a riferimento di certi cristiani, non aveva certo paura dell’impopolarità ed ha pagato con il sangue. Ora, ci vorrebbe un’impennata di orgoglio da parte del nostro clero, come in tanti paesi, anche recentemente i cristiani hanno mostrato di avere. Un orgoglio che nasce dal sapersi figli di Dio.

  17. PaulBratter

    “Quello che a troppi sfugge è che, dinnanzi ad un cristianesimo che si ammorbidisce per apparire più al passo coi tempi, il mondo non si converte.
    Si congratula.”

    Giuliano Guzzo

    1. vale

      ma non doveva essere segno di errore il piacere al mondo?

      non che si debba sistematicamente fare i bastian contrarii, ma oggi siamo alla claque anche per le congiunzioni o le preposizioni,meglio se articolate,di un discorso. politicamente corretto.ovviamente

  18. Cristiano Gnesutta

    Un pezzo straordinario. Bravissima, hai centrato il problema del perché le Chiese si stanno svuotando, soprattutto svuotando di giovani.

  19. Cristiano Gnesutta

    Un pezzo straordinario ! Lo condivido su Twitter e su Facebook e lo giro a Francesco Giubilei.

    Hai centrato il problema del crollo del cristianesimo cattolico , durante questi ultimi anni.

  20. angela

    cara Costanza grazie per queste parole. Nella mia esperienza vedo che le regole che dobbiamo osservare – e osserviamo – contro il Covid hanno generato una diffidenza e un allontanamento anche dalle persone più care. In particolare mi rattrista moltissimo la vicenda di uno zio ricoverato nella RSA, che dai primi di marzo non puo’ vedere sua moglie ( mia zia ) se non attraverso una videochiamata o un giorno alla settimana attraverso un vetro.Mia zia è veramente angosciata per il suo continuo peggioramento e io penso che se continua così lo zio non morirà di Covid ( infatti nella RSA non c’è stato alcun caso) ma di solitudine. Non so se vi ricordate di quell’ esperimento nel quale i neonati erano accuditi in tutto , ma non veniva loro rivolta la parola, e che dovette essere sospeso, pena la loro morte ? Ecco, lo zio è accudito e curato in tutto, e bene, ma non ha la zia vicino, che ogni giorno era con lui; sono sposati da 65 anni.

  21. Famiglia Simonetta

    Complimenti per le riflessioni. Mi vergogno a dirlo ma non la conosco.. mi hanno girato il link , ma mi accorgo che nulla avviene per caso, così ho aperto ed ora mi ritrovo a condividere riflessioni in fondo anche un po’ mie. Grazie, Cristina

  22. Carmela Mastrangelo

    Cara Costanza, hai ragione da vendere. Preghiamo per la Chiesa e soprattutto per tutti i suoi membri che soffrono per questa situazione, come il giusto Lot. Alla fine Cristo trionferà, verrà ed ognuno lo vedrà e sarà Lui stesso a condurre il suo gregge. Perseveriamo nella fede, nella speranza e nella carità e preghiamo sempre.

    1. Valeria Maria Monica

      Splendida Costanza, davvero il Signore ti ha fatto il dono della parresia. Grazie.

  23. Lumpy

    Sì, è vero che sono spariti il 70 %. Soprattutto, sono sparite quelle famiglie che frequentano la S. Messa solo perché i bambini hanno il Catechismo prima (o dopo) e sanno che se non si fanno vedere a Messa magari il don fa storie nel concedere i sacramenti. Quelli che quando l’anno catechistico finisce, a giugno, scompaiono nel nulla salvo poi ricomparire a settembre. Quelli che all’indomani della Cresima del figlio sono desaparecidi. Ora che Prime Comunioni e Cresime sono stati rimandate di un anno e del Cathechismo non si sa nulla, in molti pare che non abbiano ritenuto importante ritornare a Messa. Io mi chiedo da anni che senso abbia “svendere” i sacramenti a persone sostanzialmente indifferenti (e parlo con cognizione di causa, dato che ho guidato per anni i corsi prematrimoniali, che ho abbandonato dopo un anno in cui per tre sessioni abbiamo fatto l’en-plein: 14 coppie, tutte conviventi, molte con figli. Ma non si poteva dire nulla di peccato, castità e conversione, altrimenti “questi scappano e vanno a sposarsi in location col rito civile all’americana”)

    1. giovi

      Sulla frequenza alla messa, noto la stessa problematica notata da Lumpy. Anche se devo dire che d’estate , da noi, c’è sempre un crollo di partecipazione: un’amica di mia figlia, alle medie, disse con sicurezza che d’estate non era obbligatorio andare a messa . Quest’anno, non si vedono praticamente più bambini, pochi anziani, pochi giovani. siamo al 90% di mezza età. E alla fine della messa, dobbiamo sorbirci raccomandazioni su raccomandazioni su come uscire e versare , in sicurezza!, l’obolo che non versa più nessuno. Addirittura in regione hanno aumentato il numero massimo di fedeli che possono partecipare, da 200 a 350 ( abbiamo chiese più che grandi ) e il parroco si è precipitato su facebook a sottolineare che non bisogna essere frettolosi, che si vedrà, con calma. E dire che, in tutta la regione, su migliaia di tamponi giornalieri fanno una fatica enorme a trovare un solo positivo ( quasi sempre asintomatico) al giorno: in provincia non riescono a trovarne, con un impegno enorme di medici,-che ormai non visitano e non curano più regolarmente, impegnati come sono a fare test sierologici di massa -, nemmeno uno alla settimana, e pure, immancabilmente, asintomatico ! E nonostante ciò, sembra di entrare in un reparto infettivi, invece che in chiesa !

    2. Silvia

      @ Lumpy

      Comprendo le tue perplessità rispetto a chi partecipa alla S.Messa, al catechismo o agli incontri prematrimoniali, pensando solo di doverlo fare per il lascia passare al sacramento di cui si fa richiesta.
      Credo però che questo difetto non sia solo dei giorni nostri ma purtroppo sia presente da tempo.
      Sono comunque sicura che in questi percorsi di formazione, tanti che iniziano per dovere poi, grazie a Dio, si ricredano strada facendo, cambiando atteggiamento.
      C’è sempre bisogno di tanta preghiera per questo.

      Da catechista matrimoniale poi posso solo testimoniare che noi catechisti, in accordo con il parroco e in sua presenza, continuiamo a parlare di castità matrimoniale, di peccato e di conversione. Lo facciamo con convinzione, con semplicità e onesta… a cuore aperto.
      Del resto, oltre all’annuncio catechetico propriamente detto, la nostra testimonianza di vita non potrebbe non riferirsi anche a questi temi.
      Probabilmente se ci chiedessero di non farlo più, la nostra presenza come sposi cristiani non avrebbe più molto senso.
      Teniamo duro e preghiamo di essere testimoni credibili.

    3. Francesco Paolo Vatti

      In realtà, da me sono venuti a mancare per lo più i giovani, anche diversi di quelli che prima frequentavano regolarmente. Speriamo ora cambi!

  24. Marcello Bernacchia

    Interessante come sempre. Solo una piccola correzione: “adesso che la dimensione trascendentale è generalmente stata cancellata”… Meglio “trascendente” (quando spiego Kant, ci insisto molto) 🙂

  25. Francesco Paolo Vatti

    Purtroppo è così. Qualche giorno fa, sentii una predica nella quale il sacerdote lamentava che il Covid non fosse stato vissuto in prospettiva religiosa. Purtroppo, le stesse gerarchie ecclesiastiche l’hanno fatto molto raramente. Sicuramente il Governo ha fatto un Diktat (che per me va al di là di quanto previsto dalla Costituzione), ma non c’è stata protesta. Non so se sia stato giusto o sbagliato (in tempi di crisi la concordia ordinum ha un suo peso), ma è certo che quello che è passato, al di là delle intenzioni, è stato: la messa via radio/TV/internet vale quanto quella in presenza”. Anzi, alcuni messaggi che mi è capitato di leggere sembravano dire che fosse meglio….
    Mi sta bene seguire le prescrizioni sanitarie (tanto che partecipo al servizio d’ordine a Messa), ma concordo che sia stato un errore non contrastare la paura con la fede nella Provvidenza.
    Ricordo un vescovo toscano (non ricordo se di Massa Marittima e Populonia, Volterra o Siena) che disse che se la Chiesa rinuncia a parlare della Resurrezione e dell’Eternità, è destinata a scomparire, perché diventa come una onlus e le onlus le gestisce meglio il mondo….

  26. Un commentatore cattolico

    Io tutto questo terrore in giro non lo vedo.
    Vedo grande attenzione da parte di alcuni e noncuranza da parte di altri.
    Poi vedo qualcuno che invoca l’allarmismo a uso e consumo della polemica politica quotidiana, come se consigliare l’uso di questa o quella precauzione sia un esercizio terroristico e non un normale esercizio di medicina preventiva, peraltro condiviso nel mondo dove ogni nazione ed ogni religione si trova alle prese con lo stesso problema , inedito e in parte ancora sconosciuto.
    In Italia ci sono circa 28.00.000 di abitazioni e circa 190.000 mila furti in casa all’anno. Quindi c’è appena lo 0,68% di probabilità di essere derubati.
    Eppure a nessuno verrebbe in mente di dare del terrorista a chi consiglia di mettere la porta blindata e l’allarme.
    La Chiesa ha fatto quello che era giusto fare, e chi pensa che dalle sue scelte siano dipese le minori presenza a messa non potrà mai dimostrare cosa sarebbe accaduto se certe scelte non fossero state fatte.
    Oggi nessuno impedisce alla gente di andare a messa (mentre le discoteche stanno chiudendo, a conferma che non c’è nessuna acredine contro le chiese), e se dopo soli 3 mesi di lockdown le chiese si sono svuotate c’è da chiedersi da chi fossero riempite prima!
    Ottimo l’utente Lumpy che cerca di capire i fatti invece di farci polemica sterile sopra.
    Il popolo di Israele è stato 70 anni in esilio in babilonia senza poter professare la propria fede, eppure quando è stato il momento è stato pronto a riprendere il cammino di salvezza.
    Per 200 anni le prime comunità sono state mal sopportate nella Roma pagana, per finire poi ad essere divorate dalle belve del circo. Eppure la fede non si è perduta, perché non dipendeva dalla “comodità” di essere cristiani, ma dal rivolgere la propria vita quotidiana a Dio, in ogni situazione, senza pretendere nulla dalla società intorno.
    Di certo il contributo alla causa delle fede che porta questo continuo stillicidio di polemiche contro la Chiesa, piene di distinguo che non distinguono nulla, è pari a zero, e serve soltanto a coltivare il proprio orticello di discepoli , cercando in tutti i modi di cacciare via chi (vedi Roberto) osa fare una piccola obiezione.
    Ringraziamo Dio che al tempo delle prime comunità non ci fossero internet ed i blog, altrimenti la fede non sarebbe giunta fino a noi.

    1. admin @CostanzaMBlog

      Perché ti definisci UN commentatore? In realtà hai adottato molti nomi su questo blog: Mary, Marco, Salvatore, Martam…
      e hai anche fornito un indirizzo mail falso, come probabilmente tutti i precedenti.

      1. Kosmo

        Eh… poi quello nega di impersonare tanti utenti diversi che si danno appoggio l’uno con l’altro.
        E’ sempre lo stesso troll.
        h**ps://giulianoguzzo.com/2020/08/29/sembra-un-film-che-finira-bene/comment-page-1/#comment-17266

    2. Admin

      PS L’utente Roberto, tuo sodale, non ha fatto una “piccola riflessione” ma una grande distorsione del pensiero di Costanza, e non è la prima volta.
      Comunque sono lieto che consideri internet e i blog un ostacolo alla fede vuol dire bannandoti ti sto aiutando per la vita eterna.

  27. Grazie Costanza e condivido il tuo pensiero.

    3 mesi di lockdown le chiese si sono svuotate c’è da chiedersi da chi fossero riempite prima!…..bella riflessione….
    Adesso basta non cerchiamo delle scuse, in questi tre mesi penso che in molti, compreso me, ci siamo fatto al meno una domanda….Cos’è la messa, che significato a per la mia vita.
    Per me è stato forti tempo di meditazione….chi è per me Cristo Signore Gesù ….
    Ho preso più consapevolezza del grande Dono ,dato a tutti noi con maggiore responsabilità.
    Grazie Costanza.

  28. Filippo Maria

    “Si è diffuso in giro un terrore così esasperato…”

    La gente è così terrorizzata che questa estate sono stati tutti tappati in casa, nessuno è uscito o andato in vacanza… figuriamoci a messa…

    Ma per favore!

  29. giovi

    Filippo Maria, ammettiamo che tu abbia conoscenti che sono tranquilli, ma almeno li leggerai i giornali o qualche home-page di quotidiani sul web : ti sembra che non passi un messaggio di terrore? Solo in questo momento, sul corriere della sera : “i bambini, quanto si ammalano e quanto contagiano”, procedure sui vaccini: dubbi degli esperti”, “il mio piano tamponi, attenti ad evitare nuovi lockdown”,”l’ Italia precipita in recessione” e altri 4/5 articoli, solo nella home-page sul virus. E direi che rispetto agli altri giorni oggi sono stati molto soft !
    Giusto per dire : se un giorno c’erano 10 morti per coronavirus( che poi pare sia tutto da dimostrare) e il giorno dopo ce n’erano 14 a livello Italia, titolone: morti aumentati del quaranta per cento ! Si parla di “giornalismo” di una settimana fa!
    Ma se si può capire il terrorismo mediatico ( pare che sulle grandi disgrazie i media ci campino bene, ti risulta? ), si capisce di meno il terrorismo clericale : non ripeto quello che ha spiegato benissimo Costanza.

  30. Matematicamente n / oo = 0 con n = numero di anni rispetto all’eternità (oo)
    Quindi non fa una piega il ragionamento. La nostra vita su questa Terra è un infinitesimo (non proprio nulla), un istante rispetto all’eternità.
    Ma continuiamo a guardare la goccia e non il mare.
    Grazie

    1. Beppe

      @Pecorelle Smarrite
      è esistita l’eternità prima della nostra vita ed esisterà l’eternità dopo la nostra vita, ma esiste anche l’eternità della nostra vita : infatti quello che noi scriviamo qui, durante la nostra esistenza, non lo potremo mai più cancellare, permarrà così per sempre.
      Quindi anche la nostra vita, per quanto possa essere infinitesima, è una forma di eternità.

  31. Pingback: Tutt’al più muoio | Sopra La Notizia

  32. Lumpy

    Sì, in giro c’è molto terrore ma, come diceva sopra qualcuno, spesso si tratta di un terrore selettivo. Le spiagge hanno registrato il pienone, le chiese si sono svuotate. Nella mia città poi, la movida lavora a pieno ritmo e ristoranti e dehors sono pieni di persone. Le chiese, invece, vuote. Posso capire che gli anziani preferiscano non rischiare. Posso capire che le famiglie con bambini piccoli abbiano ragionevoli difficoltà nel rispettare il protocollo con un duenne scatenato in braccio. E gli altri? Le famiglie con i figli in età scolare? i giovani in età da cresima? La fascia dai 30 ai 50 anni? Svaniti nel nulla. Anzi, non nel nulla, dato che mi pare di vederli affollare le spiagge e i ristoranti.
    Non è un giudizio, ma una semplice considerazione: in un momento in cui andare a Messa è vagamente (ma solo vagamente) rischioso e soprattutto non c’è uno scopo pratico per andarci (il Catechismo, un sacramento imminente), la gente sembra aver fatto un rapido calcolo costi/benefici e averne dedotto che non ne valga la pena, a differenza di spiagge e ristoranti, luoghi rispetto a cui in molti sembrano disposti ad affrontare il rischio. Così pure per i sacramenti: il don della parrocchia che frequento si è detto disponibile a celebrare matrimoni e Prime Comunioni, in forma sobria e con attenzione ai protocolli. La risposta del 90% dei nubendi e delle famiglie dei comunicandi? No, preferiamo rimandare a tempi migliori. E così è tutto saltato. Ma come, volete aspettare ancora un anno prima di unirvi in Cristo? Prima di diventare una cosa sola? La risposta credo che sia superflua: tanto già convivono more uxorio, quindi è logico che quello che teoricamente sarebbe la forma (l’abito, la festa, il ristorante), per loro è la sostanza. Idem la scelta dei genitori di rimandare la Prima Comunione: perché negare ai figli l’incontro con Cristo Eucaristia per dodici lunghi mesi? Ma ci credete davvero in quello che i vostri figli stanno per mangiare per la prima volta, oppure anche qui è una questione di vestiti e ristorante? Se le persone capissero davvero la forza dei sacramenti, davanti alle chiese ci sarebbero le file. Invece oggi c’è il vuoto, perché se al Sacramento togli l’aspetto festoso e lo riduci alla sostanza, la maggioranza delle persone non vede il senso di celebrarlo. Idem la S.Messa: se non c’è un qualche “scopo” per frequentarla, scatta la diserzione. Il concetto di “precetto” è ignoto ai più e -quel che è più grave – pochissimi dal pulpito tuonano in sua difesa.

    1. Francesco Paolo Vatti

      Credo che il terrore selettivo sia inevitabile: viviamo in un pendolo fra paura di morire e voglia di vivere, come diceva benissimo un mio collega giorni fa. Così, se devo andare a lavorare, ho paura a prendere un treno dove ci sono dieci persone per vagone, mentre se devo andare in vacanza, vado magari in Spagna in aereo, dove le distanze non sono neppure previste…
      Purtroppo, molte delle celebrazioni dei Sacramenti si limitano oggi all’aspetto della festa col.legata e ciò crea anche grossi problemi: devo fare una bella festa e perciò devo spendere; se mio figlio non fa la Cresima, tanto di guadagnato (anzi, di risparmiato). Difficile uscirne, anche perché non è cristiano neppure eliminare l’aspetto festoso (che è strettamente collegato, però a quello serio).Anche gli abiti che fanno mettere ai bimbi per evitare lo sfarzo sono piuttosto piatti e il risultato è che stanno con quell’abito durante la Messa, poi si cambiano, mettendo abiti sfarzosi durante la festa a casa o al ristorante….
      Per quanto riguarda il precetto, purtroppo, diversi preti e addirittura Vescovi, credo con l’intento di consolarci, hanno esaltato la Messa in casa, così che è stato per molti oggettivamente difficile capire che, invece, era un ripiego, giusto, ma pur sempre ripiego.

      1. Maria Cristina

        Il terrore selettivo che si e’ diffuso e’ stato anche irrazionale: perche’ smettere di suonare le campane delle chiese , per esempio? Il suono delle campane per chi per esempio e’ a letto ammalato , e’ fonte di serenita’ e di speranza. Il virus non si trasmette col suono delle campane. Ma suppongo che parroci e sacrestani , terrorizzati in maniera IRRAZIONALE , avessero paura persino di suonare le campane. Poi come ha ricordato Costanza , che senso aveva il decreto che si poteva fare un salto in chiesa solo se si usciva PER UN ALTRO MOTIVO , es comprare il pane o le sigarette ? Nessun senso. Come se una visita en passant piuttosto che motivata dal desiderio di andare proprio in chiesa fosse meno pericolosa per la salute ?…E dopo quando hanno riaperto le chiese che senso ha il divieto “ vietato inginocchiarsi” ? Se uno sta a distanza con mascherina che importa se e’ in piedi o in ginocchio ? Non parlo poi dell’ assurda proibizione di dare la Santa Comunione sulla lingua , che perdura ancora oggi , e che forse perdurera’ PER SEMPRE( hanno approfittato del virus per togliere questa abitudine al popolo cattolico, troppo tradizionalista) , perche’ ne e’ gia’ stato parlato tantissimo, e in Argentina un vescovo ha CHIUSo UN SEMINARIO, perche’ ’ I seminaristi non si piegavano all’ ordine assurdo . Tutto questo e’ brutto perche’ traspare l’ assoluta malafede ed irrazionalita di trincerarsi dietro motivazioni “ igienico-sanitarie” inesistenti e irrazionali. I fedeli hanno intuito che dietro tutto questo piu’ che giusta preoccupazione per la salute c’ e’ stato qualcosa di meno nobile e di indicibile: il venire alla superficie di una ipocrisia clericale fino ad ora nascosta dalle belle parole. Un odore stantio di clericalismo piu’ abbietto: abbietto perche’ appiattito sui diktat dei politici .

  33. Per chi mi ha chiesto, per chi ha pregato, dopo l’operazione di rimozione, la risonanza ha escluso metastati in atto. Ora inizia la chemio, certo non un passeggiata specie per un bimbo così piccolo, ma si può continuare a sperare e pregare, per lui e i suoi giovani genitori.

    Grazie

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