#monasteroWiFi , l’omelia di DON FABIO ROSINI

Pubblichiamo il file audio della registrazione dell’omelia di don Fabio Rosini al secondo capitolo del Monastero Wi-Fi. e la trascrizione.

CLICCA QUI per ascoltare e scaricare il file mp3 

Vangelo di sabato 19 ottobre 2019:

Lc 12, 8-12
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato.
Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».

 

 

Omelia don Fabio Rosini- monastero wi-fi

Bene, spero di saper sottolineare con qualche cosa di rilevante, con tante cose belle che oggi state ascoltando e anche di rispettare l’architettura di una santa liturgia, dove l’omelia fa parte di una cosa che c’ha un suo centro che è il nostro incontro fisico, concreto con il Signore e fare Pasqua con Lui.                   Allora, questa cosa bellissima di passare una giornata a fare questo download sulla Parola di Dio mi sembra fantastico, allora che cosa possiamo dire? Qui si parla del Vangelo che è il Vangelo di oggi è! Non c’è trucco, anche perché, insomma..ne avremmo scelto probabilmente n’ altro, ecco…dice..ti portano, ti insultano, te dicono e peggio cose…ah scusate io parlo romano sempre.. te portano difronte ai magistrati, alle autorità, equitalia, tutto quello che te po’ succede no, ecco, il problema non è dò te stanno a portà, il problema è se hai lo Spirito Santo, questo è il problema! Questo è il problema della mia vita, questo è il problema di questo momento e di ogni momento, non dove sto, chi sono, chi non sono, se la gente è d’accordo non è d’accordo, il problema è se ho lo Spirito Santo. Allora, la Parola e lo Spirito Santo che attinenza hanno? E beh sai com’è..è roba profondamente connessa. Io volevo dirvi un pochino, pensando un po’ che la Chiesa, come citato anche in questa bellissima lettera di Papa Francesco “Aperuit illis” appena uscita, che cita Benedetto XVI, ha questa cosa della parola performativa (dice che è? Non so cose da disse prima de pranzo!!) la parola performativa noi la celebriamo qui per esempio, noi diciamo questo è il mio corpo, è proprio il corpo di Cristo in quel momento, veramente, la parola realizza, performa ciò che dice. Ecco, la parola ha sempre un potere performativo, e perché ci interessa questo? Perché la parola di Dio è tanto importante? Tu puoi aprire la Bibbia e nella prima pagina te troverai con questa cosa qui…e scopri che il mondo l’ha creato Dio con la Parola, l’ha creato parlando, quindi il mondo è una parola, il mondo è una parola di Dio, Dio disse E sia la luce e la luce fu e disse varie altre cose, parlò dieci volte in quel primo capitolo della Genesi e noi abbiamo che le cose hanno dietro qualcuno che parla. L’uomo E’ una parola, io e te siamo una parola, viviamo con un movimento interiore che poi si manifesta nella comunicazione, le cose più importanti della nostra vita sono le relazioni e la legge della relazione è la comunicazione e cioè parlare, se non parli non te chiarisci, non comunichi. Allora io ho una parola dentro, ogni mio atto è una parola, ogni cosa che faccio, ogni gesto.. io sto dicendo qualcosa, certe volte vedi una persona, già da come sta seduta stai a capì come sta messa, capisci che c’ha dentro, perché appunto questa è la caratteristica tipica della vita umana: ogni atto è significativo, è intenzionale, io dico qualcosa con ogni cosa che faccio, uno c’ha ( battuta che ho detto mille volte) c’hai a casa Fuffi che te scodinzola intorno, dici quant’è bello sto cane: je manca solo la parola! E nu je manca poco!!! Cioè, è quello er punto! Ci stanno arcuni che somijano ai cani…però c’hanno a parola e so omini, no? A alcuni bisognerebbe togliejela a parola…ma quello è n’altro discorso. E qual è il punto? E’ che io ogni cosa che faccio… ha una sorgente in una parola che ho dentro! Noi spesso cerchiamo di cambiare i nostri atteggiamenti, ma i nostri atteggiamenti sono un risultato! Ogni atto umano è semplicemente la fine di un viaggio, tu arrivi a fare delle cose o a non farle perché dentro hai vissuto un processo, che se me metto a spiegarlo perdiamo il senso di una liturgia, allora il problema è: CHE PAROLA HAI DENTRO? Quando devo aiutare una persona e quella persona mi è posta dinnanzi e devo fare qualcosa io mi devo chiedere: che parola ha dentro questo fratello? E cerco di capirla, e cerco di capire anche che tipo di parola è, perché c’è qualcosa in noi che sembra essere il luogo dove…per esempio noi esponiamo ragioni, diciamo faccio questo per questo motivo…beh si dice in logica che i motivi son sempre falsi, qualsiasi motivo tu dai per quello che fai è falso, veri sono i moventi! Qualcosa ti muove profondamente, poi je metti un bel vestitino e lo presenti come razionale, però..è come quando c’hai accanto una persona..non so ‘na mezza specie de marito, non so qualcosa de questo genere e stai lì e lui a un dato momento fa ‘na cosa e dici: o sapevo che annavi a parà lì! chiacchieri chiacchieri però il punto era…cioè quello che l’altro c’ha dentro piano piano lo inizi a capire se lo conosci, capisci che ha un movente, ha una direzione, un orientamento…quella è la tua parola. E’ impressionante che la Prima Lettura di oggi parla di Abramo che je fu detta ‘na cosa all’inizio, a Gn12, e tutta la sua vita è vivere quella parola, a Pietro je viene detta una cosa: seguitemi vi farò pescatori di uomini, e tutto il combattimento della sua vita sarà misurarsi con quella cosa lì. Io ho dovuto capire la mia vita e ho dovuto capire la mia parola e ho dovuto capire quando Dio me l’aveva detta, perché Dio non te la dice una volta sola te la dice molte volte. DEVI INIZIARE A CERCARE LA COSTANTE DELLE TUE GRAZIE, chiederti DOV’E’ CHE DIO TI SALVA E COME DIO TI SALVA? E iniziare a capire CHE PAROLA HAI DENTRO. Quando noi ascoltiamo la Parola di Dio in realtà inizia un combattimento interiore e questo combattimento è per tornare alla nostra parola e liberarci di un’altra cosa perché anche l’altro parla, e l’altro è molto più furbo di me e di te e non lo vinci con la logica. Dentro ogni uomo, dentro ogni donna c’è una via di luce e una via di tenebra e la Parola si colloca lì, nel combattimento tra queste due parole; non solo io e te abbiamo una via di grazia interiore che è come Dio mi parla, come l ho capito, come mi ha salvato, come mi ha coccolato, come mi ha perdonato, c’è anche la via di tenebra: come mi sono ingannato, come sono stato ingannato, c’è una costante nei miei errori, c’è una costante nelle mie cretinate, io faccio gli errori sempre con quella piega, è qualcosa che succede nelle origini del nostro essere, se la Parola non va lì, non va a toccare questo combattimento profondo restiamo esattamente…cioè possiamo cambiare, appunto, il vestitino, ci sforziamo di essere un po’ più pazienti, non  so…il problema è che quella rabbia con cui combatti c’ha una radice e badate bene non sto parlando di psicologia, sto parlando di spiritualità, del luogo dove si esercita la libertà personale, c’è un luogo dove io e te siamo liberi davanti a Dio, lì Dio ci dice qualcosa di molto bello e l’altro ci dice qualcosa di seducente, bellezza contro bellezza. Abbiamo cantato prima del Vangelo passeranno i cieli, passerà la terra, la Tua Parola non passerà. Dio ti dice sempre la stessa cosa, da sempre, una cosa bella che è tua, che bisogna personalizzare, bisogna stare fermi davanti al Signore, anche potete chiederlo oggi, nel momento di preghiera che avrete, anche se immagino avrete altri favolosi input da qui fino all’Adorazione, e durante l’Adorazione stessa, però anche conoscere: come mi inganno io, come perdo la via della vita, bisogna conoscere e la Parola di Dio mi aiuta. Ora qui dovremmo entrare logicamente in tanti esempi che non abbiamo il tempo di fare, però la Parola, pensa alla parola di Cristo…ce l’ha una parola Gesù Cristo? C’è una parola che il Padre dice a Cristo? Sì, nel Battesimo: Tu sei mio figlio, questo è il cuore di Gesù di Nazaret, Tu sei mio figlio e mi piaci tantissimo, in te ho posto il mio compiacimento… guardate in mezzo a mille combattimenti questa Parola prendila comunque, perché è quella di Cristo e vale per tutti noi. Quando ti trovi anche in mezzo al dolore fisico, capita nella vita, quando stai confuso, quando te dicono..magari te danno.. un anno fa de sti tempi m’ avevano dato una diagnosi sbagliata io ero uno che stava lì davanti alla morte e questa parola m’ha aiutato, la mia parola è pensare alla parola di Cristo e prendermela, perché noi adesso diventeremo una carne sola con Lui e quello che è per Lui è per noi e come il Padre dice a Cristo Tu sei mio figlio e io ho gioia in te dice a me e a te: tu sei mio figlio e io ho gioia in te, sennò non t’ avrei creato ed è lì che se fermano tante ansie, è lì che se fermano tante avidità, possa questa Eucarestia veramente essere un luogo dove ci alleiamo con lo Spirito Santo, perché lo Spirito di Cristo dice queste parole, dice: Abba, Padre, dice la lettera ai romani, e ti dice, profondamente che sei figlia, che sei figlio di Dio. Che il Signore, veramente, sigilli in tutti noi questa cosa qui, che è la cosa più importante.

6 pensieri su “#monasteroWiFi , l’omelia di DON FABIO ROSINI

  1. rosa

    Ok grazie per tutto questo.
    ma ti chiedo una cortesia: li in Vaticano che sta a succedere?
    Leggo di tutto e di più!
    E ascolto peggio: ier sera al tg3 di mezzanotte, un giornalista di famiglia (ex) cristiana le ha dette di tutte, in evidente eccitazione solipsistica.
    Costanza, lo sai che mi fido di te: anche una butta notizia, ma che sia certa.
    ossia meglio una fine spaventosa che uno spavento senza fine!

  2. Marie Rose Maciejasz

    Non ho parole per quanto è successo in questo Sinodo .
    Vorrei capire di più. Se è possibile. Ma certamente nella verità.
    Grazie.

  3. vale

    direi che prima di effettuare valutazioni, sarebbe meglio attendere l’esortazione del Papa.

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