Non giudicare, non giudicare, non giudicare

di Giacomo Bertoni

«Quando un datore di lavoro si trova davanti la possibilità di reclutare una persona che non ha pregiudizi, che non giudica, che è cooperativo, che è amico di tutti, chi glielo fa fare di non prendere quello a preferenza di uno che magari usa giudicare il prossimo?». È sabato sera, sono le 23, dalla radio arriva la voce squillante di Sofia Corradi, l’inventrice dell’Erasmus, ospite della trasmissione di Irene Zerbini “Spunti di vista”, in onda su Radio24.

Partecipare al programma Erasmus significa immergersi in un Paese diverso, scontrarsi con le sfide dell’indipendenza acuite da una lingua e una cultura diverse, studiare le proprie materie con lingua, metodi e modalità d’esame diversi. Una grande opportunità, che grazie al programma Erasmus non è più appannaggio solo dei figli dei nobili, come invece accadeva nei secoli passati. Un erasmiano però trova lavoro in metà tempo perché «non ha pregiudizi, è amico di tutti». Davanti a me ho uno “Zingarelli” del 1971. A pagina 794, alla voce “giudizio”, la prima definizione data è la seguente: «facoltà propria della mente umana di confrontarsi, paragonare, distinguere persone o cose». Sull’edizione 2005 del “Garzanti”, a pagina 1024, alla voce giudizio la prima definizione è: «ogni affermazione che, superando la semplice constatazione di fatto, esprime un’opinione». E la seconda definizione aggiunge: «la facoltà umana di giudicare; discernimento, senno». Siamo nel campo semantico del discernimento, della capacità di leggere la realtà e filtrarla, comprenderla, giudicarla.

È stato un giudizio sulla realtà che ha fatto sì che Liliana Segre, di fronte all’orrore dei campi di concentramento nazisti, scegliesse di non farsi mai complice del male, di non diventare mai come i suoi aguzzini, di non lasciare spazio all’odio nel suo cuore. È stato un giudizio sulla realtà che ha permesso a Irina Ratušinskaja, dal lager sovietico, di non perdere la sua umanità, di arrivare a scrivere “Grigio è il colore della speranza”. È stato un giudizio sulla realtà che ha portato Aleksandr Solženicyn a sopravvivere alla prigionia nel gulag, a fotografare nei suoi scritti ancora tremendamente attuali l’identikit perfetto di ogni dittatura. Che si nasconde per qualche tempo, che cambia maschera e colore, ma che rimane riconoscibile per il suo odio verso l’uomo e la verità. È stato un giudizio sulla realtà che ha sostenuto Alekos Panagulis durante i tre anni e mezzo di carcerazione nella “tomba”, la speciale cella senza finestre costruita apposta per farlo impazzire, portandolo a non diventare schiavo della dittatura in cambio della libertà. È stato ancora un giudizio sulla realtà che ha spinto Andrea Franzoso a denunciare il suo capo per illeciti, perdendo il lavoro, il sostegno e l’amicizia dei colleghi. E allora sì, troviamo il coraggio di dirlo: chi ha voglia di assumere qualcuno che non è disposto a tutto pur di uno stipendio? Qualcuno capace di dire no, qualcuno disposto a denunciare, qualcuno pronto a lasciare se in pericolo di essere coinvolto nel malaffare? Malaffare che non è solo il grande furto di denaro pubblico, ma è la quotidiana indifferenza verso l’umano, il lasciarsi dettare l’agenda da un’ideologia, la volgarità cercata ed esibita per colmare il vuoto dei contenuti. È curioso osservare che mentre si combatte qualsiasi forma di autorità, mentre si proclama l’autodeterminazione perfetta, si invita a scartare «chi usa giudicare il prossimo». Come se le nostre strade fossero piene di giovani non erasmiani col ditino puntato e il sopracciglio alzato, come se ai potenti di oggi, che fanno matrimoni felici fra economia, finanza, comunicazione, cultura e informazione, interessasse davvero avere giovani dotati di rispetto per la dignità umana.

Il giudizio è la facoltà di discernere, strumento indispensabile per l’uomo che vuole rimanere libero. E per mantenere tonica questa facoltà occorre una coscienza attiva, capace di scegliere il bene anche quando comporta la perdita di qualche privilegio. Se la parola “giudizio”, in questi tempi di politicamente corretto, perde significato e diventa semplice sinonimo di “non condividere il pensiero unico dominante”, allora la libertà di pensiero e di parola è veramente in grave pericolo. E se il programma Erasmus si presta a questo scopo, allora è bene che i giovani lo sappiano. Speranza e libertà: non c’è furto più grande che gli adulti oggi possono farci. Giù le mani dalla nostra facoltà di giudicare perché, come scrive Oriana Fallaci raccontando la storia di Panagulis, è proprio questo l’argine all’abitudine. E l’abitudine: «è la più infame delle malattie, perché ci fa accettare qualsiasi disgrazia, qualsiasi dolore, qualsiasi morte. Per abitudine si vive accanto a persone odiose, si impara a portare le catene, a subire ingiustizie, a soffrire, ci si rassegna al dolore, alla solitudine, a tutto». Una situazione ideale per chi vuole diventare nostro padrone. Ma San Giovanni Paolo II ha visto in noi «le sentinelle del mattino in quest’alba del terzo millennio», e lo stupore del nuovo giorno è più forte di qualsiasi notte.

90 pensieri su “Non giudicare, non giudicare, non giudicare

  1. Lizuz

    Eppure ora come non mai mi sono sentito giudicato.
    Pusillanime, ipocrita, cristiano da salotto, meglio atei che cattivi cristiani, e così via senza soluzione di continuità in un incessante giudizio.
    Sicuramente c’è della verità in tali affermazioni, sicuramente non sono degno di stare in Chiesa.
    In Chiesa potranno recarsi solo i senza difetti, i Santi, ovvero nessuno o quasi.
    Manca poco…

    1. Ciao Lizuz ma se prendi solo una parola o due di un discorso più ampio e normale che tu ti possa sentire giudicata. Ti invito a rileggere le esortazioni in maniera completa vedrai che non era un giudizio ma un insegnamento. Buona serata

  2. Pingback: Non giudicare, non giudicare, non giudicare - Non di sola tecnologia

  3. Marco 29

    Cosa ci dice Gesù a proposito del giudizio?
    “Non giudicate secondo le
    apparenze ma giudicate con giusto giudizio.”.
    Dice anche:
    “Non giudicate! per non essere giudicati, perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati.”.
    Appare evidente che il verbo “giudicare , nei due contesti, assume valenze e significati diversi. Nella prima citazione, giudicare assume il significato di “discernere”; nella seconda, il verbo indica l’attività di un magistrato: vale a dire “emettere un verdetto”.
    Gesù non vuole che si giudichi il prossimo per condannarlo, ma vuole che noi si abbia la capacità di distinguere, di riconoscere il bene dal male, di esercitare con raziocinio le nostre facoltà intellettive ed intellettuali, al fine di andare oltre le apparenze, al cuore delle cose. Ora, mi pare evidente che giudicare il prossimo non rientra nei doveri di un cristiano, il quale è chiamato ad occuparsi più della trave che è nel proprio occhio che della pagliuzza nell’occhio del fratello. Giudicare la realtà invece è necessario e salutare.

    1. Margaret

      Bravo! Mi piace del tuo
      Commento l’abilità di cogliere la diversa sfumatura di “giudicare”. Quello che mi lascia perplessa dell’articolo, invece è proprio il “la”, ovvero l’abbrivio che mi pare maldestro. L’erasmus amplia gli orizzonti e la capacità di discernere, liberandosi dalla piccineria del mediocre far di sé la misura del mondo. E dunque il giudizio di cui si diventa scevri è quello “piccolo”, quello della pagliuzza.
      Forse dovremmo usare due termini diversi!

  4. Gian Piero

    Stanno facendo il lavaggio del cervello alle nuove generazioni:vogliono avere dei futuri cittadini a cui.non interessi altro che il.proprio “benessere” psicofisico ed una pace universale intesa come assenza di contrasti e pensiero unico dominante senza voci critiche o dissenzienti. Ma anche l’attuale governo della Chiesa sta facendo la sua parte, a partire dal famoso Chi sono io per giudicare? , per costruire un mondo in cui senza il.”discrimine;del giudizio fra bene e male, come anche tra il vero e il falso (tutte le religioni sono volute da Dio e quindi vere) ‘ tutti si sentano accettati, inclusi, e non appunto dus-criminati , purche’a loro volta tolleranti e non-giudicanti. Chi.non si piega a questo progetto e’bollato come cattivo, omofobo, razzista, sovranista fondamentalista. Chi come i vescovi polacchi ha il.coraggio di chiamare.”peste”l’ideologia LGBT e’osteggiato proprio dentro la Chiesa ecc.
    Stanno facendo il.lavaggio del cervello , e la chiesa attuale contribuisce, per togliere alle prossime generazioni la capacita’ piu’preziosa di un essere umano.l a capacita’di giudizio. Cosicche’ non riescano neppure piu’a essere pronti per resistere al Nuovo Governo Mondiale, alla.pace e religione universale e alle sue imposizioni: gia’oggi molti giovani sono incapaci o non vogliono dare un.giudizio su temi etici come aborto, eutanasia, matrimoni gay, rispondendo che ognuno deve vivere.come gli pare, che i diritti umani vanno rispettati, e che nessuno.puo’imporre le proprie idee e chi.lo.fa e’un “fondamentalista”.
    I regimi totalitari del secolo.scorso, comunismo nazismo fascismo furono sconfitti anche dalla. capacita’di giudizio di tanti uomoni e donne che non si piegarono. All a dittatura del relativismo , ben piu’micidiale, chi resistera’? I nostri figli e nipoti saranno in grado di dare la vita per difendere il Bene quando fin dall’infanzia li hanno educati che.non esiste alcuna etica assoluta e al di sopra delle contingenze storiche?

  5. Alessandra

    So o d accordo ma nn trascinerei l erasmus come prova e palo di questi sacrosanti principi.Enunciarli è importante e sufficiente, non appartengono… la loro neggazione alla fondatrice.
    Questo è l unico o un caso di buon non giuficare…. Imparare, sscoltare, assorbire, capire per poter giudicare,,
    Fortunatamente la testa e il cuore dell’uomo questo lavoro lo puo fare velocente con intelligenza e buona volontà tanto da approdare a un bel giudizio

    .

  6. caterina

    Sono d’accordo sull’importanza del discernimento e del giudizio come facoltà umana imprescindibile (sulle situazioni, azioni e scelte, possibilmente non sulle persone) .
    Ma se si parla di PRE giudizio (atteggiamento tra l’altro comune proprio in chi si professa paladino della libertà di pensiero e che tende invece a condannare chi non si adegua al cosiddetto pensiero unico dominante) allora mi trovo d’accordo nell’affermare che danneggia la capacità di avere un approccio equilibrato nei confronti del prossimo, e che spesso è la causa di divisioni. Non avere pregiudizi non significa rinunciare alla verità o sospendere la propria capacità critica, ma cercare un incontro autentico con il prossimo.

    1. Gian Piero

      Il “pregiudizio “sta oggi di casa proprio in quella scuola di pensiero che si suole chiamare politicamente corretto. Infatti i censori del pensiero unico neanche ascoltano le ragioni di chi non la pensa come loro ma lo bollano gia’ “ a priori” come omofobia o, razzista ecc. .Evidente e’ il caso di quel parroco che ha osato dire che molti dei migranti non scappano dalla fame, perche’ dalle foto si vedono belli grassi se non obesi, non scappano dalla poverta’ , perche’ muniti di smartphone ultimo modello, collane d’ oro , tagli di capelli alla moda ecc. Nessuno si ferma a riflettere ma quel parroco dice cose vere o no? : gia’ , se il pensiero politicamente corretto vuole che i poveri migranti siano sottoposti a sevizie tremende nei lager libici, come mai i tremendi aguzzini libici lasciano loro le collane, gli smartphone, e non appaino affatto denutriti e malmenati? Ma No , vietato pensare , il pre-giudizio all’ opera e’ : il parroco ha parlato contro i migranti dunque e’ un razzista-reprobo ecc. Il pregiudizio la fa da sovrano tra coloro che dicono Chi sono io per giudicare? Come dice Lizuz mai come ora ci si sente giudicati: se si e’ contrari ai matrimoni gay si e’ giudicati omofobi, se non si vuole una immigrazione incontrollata si e’ giudicati razzisti, se non si vuole la deriva protestante dentro la Chiesa si e’ giudicati fondamentalisti, se non si vuole lo scadimento morale si e’ bigotti moralisti ecc.
      L’ astuzia del Diavolo,( che e’ io credo il vero Padre del Politicamente corretto), e’ far venire i sensi di colpa a coloro che osano ragionare con la propria testa. Perche ‘ allora la massa che ha piu’ del Don Abbondio che del Padre Cristoforo dice( anche fra i preti cattolici) chi me lo fa fare di mettermi contro a rischio di passare per cattivo ? Ma perche’ proprio io devo far sentire la mia voce fuori dal coro? Se il mondo va cosi’ , seguiamo la corrente, diciamo che non giudichiamo, ammettiamo tutto, tolleriamo tutto ,includiamo tutto, non opponiamoci a nulla, predichiamo solo il volemosituttibene , cosi’ oggi bisogna fare se si vuole essere ben considerati.

    2. Francesco

      Dire ciò che sia eticamente corretto e ciò che non lo sia è possibile e doveroso.
      Dire quello che sia peccato e quello che non lo sia è necessario seguendo la teologia morale della Chiesa.
      La correzione fraterna sarebbe cosa buona e giusta se vedessimo un fratello che si sta perdendo.
      Ammonire i peccatori è un’opera di misericordia che va fatta con la coscienza di essere anche noi peccatori.

  7. Diventa difficile non giudicare quando perdi il lavoro per colpa del tuo dirigente che ha fatto di tutto per eliminarti dopo che si è fatto notare al presidente della società la disonestà del modo di lavorare che aveva. Diventa difficile non giudicare quando litighi con il tuo dirigente e gli fai notare la sua furbizia e stolking nei tuoi confronti: forse si era innamorato di me (si è un gay) e sapendo che ero un cattolico praticante, forse ci trovava più “gusto”. Diventa difficile non giudicare quando all’età di 62 anni ti trovi a casa senza lavoro perché “non hai ceduto”, hai fatto capire il tranello che stava per scattare. Ma ecco, qualcosa accade, guardando in faccia Cristo ho capito che la libertà, quella vera, cioè: appartenere a Cristo non ha prezzo, non ha stipendio.
    Grazie, di questo articolo che mi ha fatto capire meglio a chi appartenere.
    Paolo

  8. vale

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/06/27/erasmus-precarieta-e-sradicamento-la-nuova-leva-obbligatoria/4451277/

    http://www.lanuovabq.it/it/storture-di-laurea-e-erasmus-ricordando-gloria

    erasmus è la foglia di fico di un sistema oligarchico apolide e transnazionale( ricorda un motto pannelliano ) per illudere masse di ggiovani ( con2 g volutamente) che un domani potranno essere cooptati tra coloro che contano.

    “Anch’essi parlano a folle plaudenti della felicità del futuro e dell’umanità finalmente libera: ma sulle loro labbra queste belle frasi hanno un significato atroce. Essi sono troppo intelligenti per credere che l’uomo su questa terra possa affrancarsi dal peccato originale e dalla lotta per la vita e perciò alludono alla morte. Quando dicono che l’umanità sarà finalmente libera, alludono al suicidio dell’umanità…Non hanno che due scopi: distruggere prima l’umanità e poi se stessi”
    (l’uomo che fu giovedì-chesterrton

    “Gli Oligarchi erano riusciti a inventare una macchina governativa tanto complessa quanto vasta, che però funzionava nonostante tutti i nostri sforzi per impedirla e sabotarla

    ( le oligarchie) “Si credevano i salvatori del genere umano, e consideravano se stessi come eroici operatori che si sacrificavano per il maggior bene dell’umanità”
    ( jack london – il tallone di ferro )

  9. Simonetta

    ‘Non giudicare, ha detto Gesù’. Con questa frase chi non è Cristiano ti tappa la bocca e così i cristiani della mia generazione non sanno nemmeno cosa sia la correzione fraterna. Ho approfondito il significato della ‘carità’ leggendo un articolo su ‘Aleteia’ ‘Cosa è davvero la carità e 10 situazioni in cui la confondiamo con altro’ perché ho sempre pensato fosse solo voler bene, essere misericordiosi e fare l’elemosina. Mai mi è passato per la testa la correzione fraterna, fatta per quello che riteniamo il bene del nostro prossimo. Oggi fai veramente fatica ad esprimere la tua opinione su qualsiasi cosa anche in modo pacato, perché finisci sempre per irritare chi non la pensa come te. Figurati fargli una correzione fraterna: se ti va bene ti risponde di farti gli affaracci tuoi. Se l’elegante signora in macchina prende la stradina contromano mentre passeggi con i bambini e gentilmente glielo fai notare, questa ti manda a c….., davanti ai tuoi figli allibiti. Io sono diventata letteralmente prossimofobica, specie quando il mio prossimo sta seduto in auto: temo possa scendere dall’auto e prendermi a botte, non lo dico scherzando, è un dato di fatto. A mio avviso siamo arrivati a livelli di inciviltà intollerabili, proprio perché abbiamo smesso tutti, con la fermezza, di correggere il prossimo. Finisci per scatenare reazioni spropositate e allora te ne stai zitto. A furia di stare zitti, come un veleno lento instillato un po’ ogni giorno, come la rana che viene fatta bollire in pentola, abbiamo lasciato andare le cose così come vanno. La chiesa da parte sua ha fatto la sua grossa parte, adeguandosi all’andazzo della società per paura che le chiese si svuotassero. Ma Gesù è venuto per dividere, perché se hai intenzione di seguirlo, la tua scelta è radicale, sì o no, con tutte le conseguenze che ne derivano. Dobbiamo tirare fuori le cosiddette. Mi ci metto io per prima.

      1. Jeff m.

        Articolo che non mi è piaciuto. Sarà che sono (stato) uno studente erasmus anch’io. Mi sembra si faccia una terrificante confusione. C’è un’enorme differenza tra il pre-giudizio, indice di una mentalità chiusa, che non accetta il confronto perchè lo teme, che quindi non avanza di un millimetro preferendo restare chiusa nella propria torre d’avorio, dicevo: c’è un’enorme differenza tra questo ed il giudizio. E ancora c’è enorme differenza tra il giudizio dei fatti e il giudizio delle persone contro cui ci mette in guardia lo stesso Gesù. È chiaro che c’è un giudizio buono, che spetta ad ogni Cristiano fare, sui fatti della storia. È il sinonimo del discernimento. Ma questo giudizio buono non c’entra assolutamente nulla con i giudizi (delle persone) e soprattutto con i pre-giudizi, contro cui una mentalità aperta e veramente cattolica (erasmus o no, è indifferente) combatterà sempre.

    1. cinzia

      Concordo con Simonetta.
      “La chiesa da parte sua ha fatto la sua grossa parte, adeguandosi all’andazzo della società per paura che le chiese si svuotassero.”
      E il risultato è che le chiese si sono svuotate!
      Gesù ci insegna a non giudicare le persone, ma come facciamo a fare ‘discernimento’ (come piace questa parola!) se non giudicando cosa è giusto e cosa è sbagliato? Ovviamente il giudizio non si deve basare su cosa piace a me o non mi piace, ma su quello che a partire da Gesù la Chiesa ha sempre insegnato. E se ora i rappresentanti della Chiesa cercano di insegnarci cose diverse…. non ci siamo proprio!

  10. Gian Piero

    Fermi tutti, contrordine compagni!

    In una intervista rilasciata a Tempi il superiore generali dei gesuiti, padre SOsa ha detto che il diavolo non esiste come entità personale ma solo è una realtà “simbolica”.

    Unica domanda interessante che purtroppo quelli di Tempi non hanno fatto :se il diavolo è una realtà simbolica n e non una persona quando Gesù ha avuto le tentazioni nel deserto con chi dialogava ?Con la proiezione di suoi “complessi irrisolti”?O con allucinazioni dovute ai quaranta giorni di digiuno?
    Allora cosa ci stanno a fare gli esorcisti? Bastano gli psichiatri?

    Pare che padre Sosa abbia avuto un gran successo al Meeting.
    https://www.tempi.it/meeting-il-diavolo-esiste-solo-come-realta-simbolica/

  11. vale

    @cinzia

    talvolta mi viene in mente il famigerato ” la situazione è grave ma non seria”.

    che la distinzione tra atto ( che deve essere giudicato) e giudizio sulle motivazioni dell’atto e/o foro interno che spetta solo a Dio giudicare, dovrebbe essere cosa assodata ed ovvia per chi si dice cristiano.

    d’altronde, su le cose diverse che s’insegnano oggi, se persino il generale dei gesuiti ( quello del registratore che ai tempi non esisteva,per intenderci) dice che il diavolo è un simbolo quando il catechismo insegna che è “persona” : In quanto creature puramente spirituali, gli angeli hanno intelligenza e volontà: sono creature personali’ (n. 330). siamo messi maluccio…

  12. giovi

    Beh,Jeff, l’articolo è fatto bene, direi che sono le risposte ad essere molto discutibili. Poi, grande successo al Metting per Sosa non direi : 300 persone sono un numero ridicolo per le conferenze che si tengono al meeting , soprattutto per personaggi di primo piano come dovrebbe essere considerato un superiore generale dei gesuiti.
    Che poi la presentazione di Sosa sia stata entusiasta è colto dal giornalista con molta ironia, mi pare e , comunque, al Meeting tutte le presentazioni sono così, si dà a tutti una possibilità !
    E nell’articolo su Tempi , dell’ottimo Casadei, si dice pure che non è stato possibile approfondire le domande e le risposte.
    Per fortuna, il Meeting di Rimini è anche ( soprattutto) altro, non solo politici, come in passato, o prelati simili .
    Bisognerebbe andarci per capire quanto sia vero che: ” l’io può rinascere solo in un incontro, come quello del bambino con la sua mamma o di una persona grande con un’altra persona amata o con un amico. Un incontro pienamente umano, perché apre all’io una prospettiva di bellezza, un desiderio di pienezza, un’urgenza di verità e di giustizia che da solo non si sarebbe mai sognato”.
    Questo incontro con l’ altro al Meeting è possibile, avviene, e porta frutto, frutto che si vede anche nelle facce dei tantissimi giovani che ne danno testimonianza nei volti e nei fatti: mai come quest’anno mi hanno colpito i tanti giovani presenti.

    1. Al Meeting tutte le presentazioni sono così, si dà a tutti una possibilità !

      Intanto non è vero:

      http://www.lanuovabq.it/it/linutile-dialogo-senza-identita-ne-verita

      Mi si è stretto il cuore quando ho saputo che la prossima edizione del Meeting di Rimini ha rifiutato di tenere un incontro sul tema del “fine vita”, in quanto lo stesso sarebbe “divisivo”

      Se poi fosse anche vero, cosa ci sarebbe di cattolico in questo modo di fare?

      E nell’articolo su Tempi , dell’ottimo Casadei, si dice pure che non è stato possibile approfondire le domande e le risposte.

      Visto che l’entità personale del diavolo è argomento stabilito definitivamente (p.es. al Quarto Concilio Lateranense):


      Con la sua onnipotente potenza fin dal principio del tempo creò dal nulla l’uno e l’altro ordine di creature: quello spirituale e quello materiale, cioè gli angeli e il mondo, e poi l’uomo, quasi partecipe dell’uno e dell’altro, composto di anima e di corpo. Il diavolo infatti, e gli altri demoni, da Dio sono stati creati buoni per natura, ma sono diventati malvagi da sé stessi.

      … non è giustificabile che non sia stata posta la domanda al sig. Sosa su come concilia la propria posizione.

      1. giovi

        Abbi pazienza, Fabrizio, ovviamente mi riferivo al fatto che al Meeting, qualsiasi ospite è presentato in modo molto amichevole , dunque anche Sosa…certo il fatto che l’incontro sia stato disertato dal popolo del meeting la dice lunga !
        Inoltre, sinceramente, non capisco come non si possa apprezzare che un giornalista ( tra l’altro, Casadei è un giornalista di grandissima caratura ) già ponga una domanda che ha avuto una risposta dirompente : se il Sosa piglia e se ne va, che doveva fare di più ? Intanto si è scoperchiato un qualcosa di tremendo.
        Attento, Fabrizio, che a forza di guardare il pelo nell’uovo, si butta via il bambino con l’acqua calda : il Meeting è un evento importantissimo e bellissimo per un cattolico e per tutti, infinitamente più grande di quanto riportato dalla stampa del pensiero unico, come molte esperienze cristiane.
        Ci sei mai stato ?
        https://it.clonline.org/news/attualit%C3%A0/2019/08/19/meeting-incontro-titolo-2019-abascal
        https://www.tempi.it/senza-conflitto-non-ce-identita-lezione-sulleuropa/
        https://www.tempi.it/loro-del-meeting-il-mestiere-di-vivere/
        https://www.tempi.it/il-rinascimento-dei-bambini-la-cura-dei-piu-piccoli/
        https://www.tempi.it/ci-vuole-la-zattera-di-giovanni-e-andrea-per-fissare-il-titolo-del-meeting/

      2. Gian Piero

        Padre Sosa può AFFERMARE ciò che VUOLE in contrasto col catechismo , tanto è una botte di ferro, chi volete che prenda provvedimenti?
        Alla Dottrina della fede c’è un suo confratello gesuita, Ladaria, ,a capo della Chiesa c’è un suo confratello gesuita , Bergoglio,e in tutti i posti strategici ci sono i suoi confratelli gesuiti ( Spadaro ecc). se lui è il capo dei gesuiti, penste forse che qualche gesuita potrebbe rintuzzarlo?
        Dunque padre Sosa ,e la ride sornione , ben sapendo che non ha nulla da temere anche se le spara grosse,
        Quanto ai semplici fedeli possono scandalizzarsi quanto vogliono, tanto non contano nulla .. e se osano protestare basta affibbiare loro l’etichetta di rigidi, farisei, tradizionalisti, nemici della chiesa in uscita, bigotti,tridentini, nemici del Concilio vaticano II, …. e il gioco è fatto : scacco matto . Ecco perchè Sosa se la ride sotto i baffi.

  13. giovi

    Fabrizio, ti avevo risposto stamattina, in modo piuttosto articolato, ma ormai temo che la mia risposta sia andata persa, forse troppi link, chissà.
    Il succo era che il Meeting è una bellissima occasione di incontro e confronto e crescita , per un cattolico e per tutti, se lo si guarda nella sua totalità ed essenzialità e, soprattutto, se lo si può constatare di persona, senza fissarsi su quanto ci può essere di stonato, perché c’è tanto, tanto, tanto di bello e di significativo.
    Non oso più mettere link, ma basta andare sul sito di Tempi o di Cl, ce n’è in abbondanza per gioire dei frutti del Meeting, tra cui peculiarità e profondità di contenuti che derivano dalla fede e dal giudizio correttamente inteso, come lo intendeva don Giussani.
    Ciao.
    (E ho controllato : nella mitica libreria del meeting i libri di Costanza in file multiple, non a cataste, magari, ma ben presenti ! 🙂 )

    1. su quanto ci può essere di stonato, perché c’è tanto, tanto, tanto di bello e di significativo.

      Sopra ho chiesto: questo è cattolico? Risposta: no, non è cattolico. Un cattolico non si accontenta di un mischione di cose brutte e belle, vuole solo le cose belle. Un cattolico non diffonde un mischione di cose brutte e belle, diffonde solo le cose belle. Il brutto ceffo intervistato ha sparato varie eresie nell’intervista, e grosse (anche se poi ha fatto notizia solo una). È stato accolto con grande entusiasmo dal popolo del meeting, come dice lo stesso articolo di Tempi: il che la dice lunga su chi sia il popolo del meeting (ed è stato chiamato a spiegare il mondo visto dagli occhi di Papa Francesco, cosa che mi fa morir dal ridere a pensare a tutte le capriole di quelli che dicono che il problema non è Papa Francesco, ma i suoi consiglieri – compreso Tempi).

      Non c’è altro da dire. Purtroppo è la conferma dell’effetto pernicioso delle conventicole: alla fine c’è chi le ama più dei precetti di Cristo. Se Cristo insegnava di cavarsi un occhio che dà scandalo invece di tenerselo perché porta cose brutte e cose belle, figuriamoci una conventicola o un meeting.

      Il castigo divino proseguirà sempre più pesante finché queste cose non verranno comprese.

      1. GIan Piero

        Non capisco: se al Meeting ci sono tante cose belle e brutte, vere e false, e se tutti vengono accolti con applausi qualunque cosa dicono, vuol dire che e’ il trionfo del relativismo? Se si fa parlare e si applaude padre Sosa che dice che il diavolo e’ solo un simbolo, e si fanno parlare e si applaudono chi dice il contrario, tutto questo che significa? Che per la CL carroniana questo e quello “ pari son” ? Oppure che l’ applauso e’ di default? Non credo che Don Giussani insegnasse questo.
        E poi scusate che c’ entra che ci siano i libri di Costanza Miriano al Meeting?
        In una libreria milanese i bei libri della Miriano erano accanto a quelli diabolici di Padre Martin SJ . Embe’ ? Vuol dire che questo e quello sono equivalenti?
        Si parla tanto di discernimento ma qui si e’ arrivati all’ opposto : alla mancanza totale di discernimento.
        Certo certo, come dice il titolo del post, non giudicare,non giudicare, non giudicare….

        1. giovi

          GIan Piero, lo dico a te , come a tanti che l’hanno fatta fuori dal vaso : prima di scrivere, cerca di capire l’argomento, approfondisci, almeno leggi !!!
          Giudicare non vuol dire sparare a vanvera, su.
          Anche a me capita, do un’occhiata e parto in quarta, ma non è utile !
          Padre Sosa non ha parlato al Meeting del diavolo, ma si tratta di un’intervista a latere ! Anzi, secondo me, è stato coraggioso e meritorio Casadei a porre la domanda sul diavolo!
          E non ho detto che al Meeting tutti vengono accolti con un applauso, solo che al Meeting l’ospite , che è stato invitato e ha accettato, viene accolto con rispetto, presentato al meglio , e che , di solito, non sono previste domande, tanto meno battibecchi.
          Quindi, inutile chiedersi perché non è stato chiesto quello o quell’altro.
          Quando su questo blog qualcuno si mette a fare considerazioni simili, perché non parli di quello, perché non parli di quell’altro, in modo provocatorio, viene giustamente rintuzzato da Costanza e invitato a traslocare !

          Ma tu, che la Chiesa sia l’opera di un Altro, ci credi ?

          Ma come abbiamo fatto a ridurci così, dico in generale, con questa spocchia, con questa mancanza di umiltà, con questa tifoseria che non vede il bello, che non ha speranza, noi “semplici fedeli “, tra cui mi annovero anche io ?

          C’è qualcosa che non va, se la fede si perde e anche l’umanità si perde.
          Fede e umanità, per me indissolubili tra loro, cui tengo infinitamente di più, ma proprio infinitamente di più, che averla vinta sul piano ideologico.

          ( e la battuta sui libri di Costanza presenti in massa al Meeting era una battuta, appunto ! eddaiiiiii….)

      2. giovi

        Mi dispiace, Fabrizio, stai toppando alla grande.
        Nella realtà noi non siamo perfetti, tu non sei perfetto, altrimenti non avremmo bisogno di Gesù.
        Anzi, proprio questa tua ostinazione nel non voler riconoscere i frutti dello Spirito in alcune realtà della Chiesa , frutti copiosi e abbondanti per chiunque guardi con occhio sincero, frutti copiosi in opere, missione, cultura, carità, educazione , dimostra che sei tutto meno che perfetto.
        Ma c’è speranza per te, come per tutti, nella Chiesa !
        Poi, basta, dai, davanti alla bellezza enorme e gratuita e donata da Dio del meeting ( i temi, le mostre, gli incontri sono così importanti, densi, utili, cattolici che proprio mi sento quasi ridicola a ribadirne la grandezza ) , attaccarsi ad un Sosa che, se leggi bene l’articolo, è venuto al Meeting accolto da quattro gatti
        ( sebbene con cortesia, come tutti gli ospiti del Meeting ) , mi sembra di una inconsistenza imbarazzante.
        Guarda, ti sfido : il prossimo anno ci troviamo al Meeting ?
        Dato il tuo tono, scommetto che non ci sei mai stato : vedrai, troverai pane per i tuoi denti ! 🙂
        p.s : il popolo del Meeting è fatto da gente che ha una grande fede, che crede che l’incontro con Gesù sia quanto di più bello possa accadere nella vita, gente che non ha paura di rischiare, anche sbagliando, perché quando si affronta la realtà si fa un tentativo ironico.
        Perché partendo dalla propria umanità, umanità che agogna la fede, si può incontrare ogni uomo, anche padre Sosa, anche Fabrizio, anche una ciellina di livello basico come giovi !

      3. Per valutare un evento come il meeting, non c’è altro modo che andare al meeting. Chi ne parla ma non c’è mai stato, mi rendo conto che non può capire.
        Una Santa Domenica a tutti

  14. Giovanni Astesani

    C’è qualcuno che finalmente, onestamente, senza giri di parole, risponde alla seguente domanda: chi sceglie i consiglieri del Papa?

  15. Alda

    Non sono mai stata a sto benedetto meeting (Rimini rimane un po’ “fuori mano”) ma, a pelle, la penso come Fabrizio…. Sti ammucchiamenti alla “volemose bene” ma che tengono in poco conto il Bene vero, non mi attirano per niente🤔🤔🤔

    1. giovi

      In tutta onestà, Alda, faccio fatica a capire come si possa essere così superficiali nei confronti di una realtà missionaria come il Meeting.

      Madre Teresa di Calcutta, papa Giovanni Paolo II , Jerome Lejune , Testori, il cardinale Ratzinger, i vescovi Caffarra e Biffi e centinaia di altri testimoni di umanità , di qualsiasi fede,che sono venuti al Meeting nei decenni, non la pensavano come te.

      Come non la pensano come te le decine di migliaia e migliaia di giovani e famiglie che si danno appuntamento a Rimini per condividere il desiderio di bene che c’è in ognuno di noi, con l’apertura che solo la fede cristiana può dare.

      E un commento ingeneroso come quello di Alda ( e come quelli di Fabrizio ) proprio sotto ad un articolo che incita ad usare la ragione per rettamente giudicare la realtà.
      Quanta strada c’è da fare , ma siamo affidati al Padre, che non ci molla un attimo e ci dà degli amici che ci sostengono, ci dà la Chiesa, altro che ammucchiamenti !

      https://www.meetingrimini.org/che-cose-il-meeting/

      Ah, Alda, invito pure te al Meeting dell’anno prossimo : ti sarà fuori mano, ma mai come per gli spagnoli, i francesi, gli statunitensi, i brasiliani , gli africani, i giapponesi ( solo per citare gruppi che ho visto coi miei occhi ) che pure riescono a venire a Rimini perché lì cresce la loro umanità.

      Stiamo parlando dell’evento culturale più importante in Italia, forse nel mondo : non so quale evento di popolo si possa citare altrettanto ricco e longevo .

    2. giovi

      Poi, scusami, Alda, ma come ti permetti di scrivere che al Meeting si tiene in poco conto il Bene vero ?
      Ma hai letto minimamente quello che , pur poveramente, ho scritto ?
      Ti sei minimamente informata su siti affidabili ( Tempi.it, il sito di Cl, il sito del Meeting ) , prima di sparare a vanvera ?
      Indubbiamente una visita al Meeting ti farebbe molto bene, per capire come arrivare al Bene vero, con tutte le maiuscole a posto ! 🙂
      Se no il Bene vero diventa pura ideologia, se non si incarna in un popolo.
      Come, in un certo senso, sta succedendo con le straordinarie iniziative del monastero wi-fii: la fantasia dello Spirito Santo non la possiamo né inventare, né recintare noi.
      E una simpatia nei confronti dello Spirito, mi sembrerebbe una bella cosa !

      1. Alda

        “come ti permetti” io non mi permetterei di dirlo neanche a una persona che mi insultasse, e me lo devo sentir dire, in un blog CRISTIANO, per aver espresso una seppur discutibile opinione…. alla faccia…

        É come se io, che sono “innamorata” di Medjugorje per motivi miei, mi scagliassi contro tutti quelli che invece la considerano truffaldina senza esserci mai stati. Un po’ di misericordia please, anche se ci è diventata antipatica da quando ce la propalano in tutte le salse😏

    3. E allora Alda non ci andare, senza per forza denigrare… 😛

      Il problema è che tante di queste “manifestazioni contenitore”, contengono appunto tante cose e talvolta hanno avuto al loro interno “contenuti” discutibili o “non-prima-discussi” o non “discutibili-durante”…

      Come anche – credo non si possa smentire – tante cose “buone”.

      Come sempre il problema sorge in chi cerca un “purezza”, un caratura dell’oro (o del diamante) che non può essere accettata sotto la soglia di quella massima.
      Per certi versi questo è comprensibile e giusto, e lo ancor più in un tempo dove si fa fatica a sapere o comprendere dove trovare simili “carature”… un tempo in cui ciò sarebbe più che necessario, ma questo atteggiamento mi pare un po’ velleitario.

      Esistete una congregazione, un movimento, una parrocchia, una famiglia “perfetta”? Un campo dove il buon grano non si mischi alla zizzania?

      Dobbiamo sottostare a eterni “mescoloni”, fumosi accrocchi o altro di simile? No… possibilmente, ma dobbiamo fare attenzione a non gridare “al fumo di Satana” a ogni più sospinto e a mio modo di vedere, evitare assolutamente il classico “di tutt’erba un fascio”. Non parliamo poi di quando lo facciamo ragionando “a pelle”, per sentito dire, perché una cosa è certa, alla fine di affidabili ai nostri occhi rimangono solo i Santi di acclarata memoria (già se abbiamo un Santo accanto, abbiamo seri dubbi sulla di lui santità) e poi si salva il Padreterno, Suo Figlio Gesù Cristo e la Madonna… già sullo Spirito Santo che soffia dove Gli pare… mmmh

      Che dire in conclusione? Io il Meeting, non lo frequento abitualmente, ci sono stato una sola volta su invito di un amico di questo blog e sono rimasto molto contento dell’incontro a cui ho assistito (https://costanzamiriano.com/2014/09/06/luomo-vale-piu-della-sua-malattia/) e – per quel che vale il mio sentore – ho assaporato uno spirito di condivisione cristiana in quell’occasione, poi come tutti ho letto di cose che poco mi sono piaciute, che preoccupano più forse dal punto di vista dello spirito di chi organizza e coordina (che non è poca cosa), ma non manderei tutto al macero.

      Ovviamente poi dall’altra parte della “barricata”, c’è chi si sente coinvolto in prima persona, chi ha sempre trovato dei benefici e cose buone nel Meeting (come potrebbero essere mille altre occasioni – vedi le altrettanto vituperate da alcuni *che per lo più non ci sono mai stati* GMG) e che può anche forse e senza forse, avere una visione troppo rosea, troppo acritica, ma un conto e confrontarsi su specifici punti, per far si che la critica possa essere “formativa”, altro è schierarsi l’un contro l’altro armati (anche di sole affermazioni relativamente solide o di facili ironie) e semplicemente DIVIDERSI, a dimostrazione che del grano e della zizzania ci troviamo a far parte più spesso e più direttamente di quanto non si creda.

  16. Alda

    Ma ai tempi di d. Giussani, la politica si era già intromessa? Perché forse l’errore è stato quello, ha cominciato a perdere la sua identità cristiana.

    1. Maria Cristina

      Inviteranno a parlare anche i Francescani dell’ Immacolata? Anche il card. Sarah? Anche i licenziati dall’ Istituto Per la Famiglia Giovanni Paolo II?
      No perche’ se no , sai , Giovi il tuo Meeting mi sembra un po’ schierato…coi potenti di turno nella Chiesa.

      1. giovi

        Maria Cristina, non ho più parole, se per te la presenza convinta ed entusiasta di Madre Teresa di Calcutta, di papa Giovanni Paolo II e dell’allora cardinale Ratzinger sono carta straccia, non so proprio più che dire.
        E se non contano scienziati, letterati, medici, mamme di famiglia, studenti, che , come quest’anno e tutti gli anni, danno il loro contributo a partire dalla loro umanità, attraendo a Cristo giovani e meno giovani, allargo le braccia.
        Ma hai minimamente visto che mostre meravigliose ci sono state ?
        E che incontri?
        E quanti giovani hanno dato il loro tempo per costruire quest’opera grandiosa ?
        E scommetto, mi piace vincere facile, che, oltre a non aver aperto nemmeno un link di quelli che ho inviato, a non aver letto con attenzione nemmeno mezza parola mia , ma nemmeno di Bariom, scommetto che nemmeno tu hai mai partecipato a questo grande evento di popolo che è il Meeting.
        Ma come si fa a scrivere, nero su bianco, non chiacchierando al bar, che il Meeting è schierato coi potenti di turno nella Chiesa ???
        Ma tu, ci credi che la Chiesa è il corpo di Cristo e che Cristo non la abbandona ?
        Il problema non è che non siamo abbastanza cristiani, ma che non siamo abbastanza uomini: non saremmo ridotti a fare il tifo per le correnti nella Chiesa, ma ci occuperemmo della nostra fede e di essere testimoni al mondo della nostra fede.

  17. giovi

    Alda ! Ancora insisti con questa superficialità !

    Ma quando mai la politica si è intromessa al Meeting ? Ma che dici ? Forse che un cristiano, in quanto tale, non si può confrontare con la politica e i politici ?
    Comunque lascio perdere, proprio hai la volontà di mantenere un livello rasoterra, peggio, sottoterra :di tutto quello che ho scritto e postato non hai colto proprio nulla, a quanto pare.
    Dammi retta, lascia perdere le beghe, alza lo sguardo, che è molto più produttivo.

    p.s. : se qualcuno offendesse la Madonna di Medjugorie, sul NULLA , e offendere sul nulla è calunniare, ( come hai fatto tu sul Meeting, che è un’espressione della presenza di Dio nel mondo e nella Chiesa e tu hai scritto che lì non si cerca il Bene !!! ) , tu faresti spallucce ?

    Per il resto, condivido e sottoscrivo quanto scritto da Bariom , a parte l’accento piuttosto minimalista, un pochino sul solco della stampa, perché Bariom quando ci è andato ha vissuto un’esperienza diversa, più piena : il Meeting è molto, molto, molto di più di quanto si legge in giro, che sia fuoco amico o nemico.

    L’unico modo di verificarlo è di andarci o , semmai, leggerne con sufficiente approfondimento.

    Tra l’altro , Bariom, anche a me dispiace che non si affrontino più certi temi, e l’ho pure detto ad una ragazza molto carina che mi ha intervistato per un sondaggio sul Meeting, ma , approfondendo, mi sono resa conto, che si sono trovate altre vie , che è legittimo che gli organizzatori pensino più proficue, per non censurare comunque nulla.
    Per esempio, il tema dell’accoglienza dei neonati che nascono già terminali, ha molto a che fare col tema del fine vita ed è stato un incontro bellissimo , come da link postato sopra.

    Quest’anno, ancora :
    https://it.clonline.org/news/attualit%C3%A0/2019/08/24/meeting-2020-privi-di-meraviglia-restiamo-sordi-al-sublime

    Già, “privi di meraviglia, restiamo sordi al sublime” !

    1. Luigi

      “Ma quando mai la politica si è intromessa al Meeting ?”

      Formulo l’augurio che si tratti di una battuta.

      Comunque, senza tornare alle ere geologiche dei notabili DC e per tacere di nomi oggi tanto imbarazzanti quanto ieri idolatrati, basta rimanere all’oggi:
      https://www.avvenire.it/attualita/pagine/sassoli-europa-porto-sicuro

      Magari qualcuno del pubblico, testimone della nostra fede, poteva alzare la mano e chiedere timidamente all’Illustre Ospite: cosa ci dice di quei sei milioni e mezzo di italiani che non hanno trovato un porto sicuro nemmeno nel ventre della madre? Magari, da che c’è, perché non ci parla anche di [censura]?

      A scanso di equivoci, io la penso come l’obliato san Tommaso d’Aquino: si impara molto più da rocce e alberi, che da libri e sapienti.

      1. Luigi

        “[…] l’obliato san Tommaso d’Aquino:”

        Era, ovviamente, l’altrettanto obliato san Bernardo di Chiaravalle.

      2. giovi

        Luigi, ma tu credi che il cristiano non si debba interessare di politica ???
        E non si debba confrontare ?
        Che non siano ammissibili posizioni diverse tra cattolici ?
        Veramente, mi cascano le braccia.
        Ma secondo te una manifestazione di cattolici, nata per testimoniare la fede, per incontrare l’uomo nel suo desiderio di bene, di giustizia, di felicità, dovrebbe essere una macchina di propaganda, pur dalla parte “giusta” , secondo te?.
        E che, siamo comunisti ? 🙂
        Possibile, tra tutte le immense testimonianze del Meeting di quest’anno, che spalancano il cuore, che fanno rendere grazie a Dio di tanti doni , di cui ho dato parecchi riferimenti , mi vai a pescare una posizione ideologica che non condividi , su una questione, l’abbiamo detto e ridetto qui da Costanza, tutto sommato opinabile ?
        E anche, tu, naturalmente, non sei MAI stato al Meeting : al Meeting non c’è dibattito, quasi mai, perché gli ospiti vengono per portare la loro testimonianza e sono invitati e accolti per quello che hanno da dire, non è un ring !
        Sinceramente, non capisco tutta questa aggressività, tutto questo livore, nei confronti di una bellissima esperienza come il Meeting che nasce dalla fede cristiana, che fortifica nella fede, che è portato avanti da fratelli nella fede.
        Possibile che non siate stupiti davanti alla notizia di una mostra meravigliosa , con disegni meravigliosi, su Dante, dalle opere di educazione di ragazzi che altrimenti sarebbero persi, dalla storia dell’ospedale degli innocenti di Firenze o dagli splendidi mosaici del Duomo di Monreale, dal racconto dei pionieri americani , del sostegno ai bambini che hanno vissuto poche ore amati e accolti e da mille altri temi che dovrebbero stare a cuore ad un cattolico ?
        Non so, forse non avete figli, non mi spiego.
        Che dire ? Come disse Gesù: venite e vedete.
        ( Meno male Bariom, se non mi sembrava di essere dappertutto che nel blog di Costanza , sotto ad un articolo che parla di quanto sia doveroso dare un giudizio sulla realtà. E vedi, Alda, la carità non è fare un fioretto perché sei tanto buona e devota, ma andare incontro all’altro con un annuncio di bellezza e felicità che è arrivato a noi e vogliamo comunicarlo a tutto il mondo )

      3. giovi

        Luigi, un ultimo accenno alla questione dell’aborto.
        Mi ripeto, perché ne ho già parlato, ma si vede che nella foga di distruggere una esperienza cristiana come il Meeting, di trovare la pagliuzza nell’occhio di gente che dona la vita per Gesù, si salta quello che non è spunto per polemizzare a prescindere.
        Dunque, al Meeting c’è stato Lejeune, un enorme scienziato e cristiano, di cui è in corso la causa di beatificazione, che si giocò il premio Nobel per la sua strenua opposizione all’aborto e che a Rimini parlò soprattutto contro l’aborto.
        E tanti, negli anni, hanno preso una posizione decisa contro l’aborto.
        Quest’anno, come da qualche anno, gli organizzatori ( credo , anche nel solco di papa Francesco e dei vescovi, non nel solco di Lenin..), mi sembra che abbiano deciso di affrontare temi simili da un’altra prospettiva.
        Per esempio, la testimonianza ( e leggeteli sti link in presa diretta, fate uno sforzetto, a fronte di tanta robaccia che leggete ) di come un ospedale italiano sia cambiato capendo che una vita umana che nasce, vale l’infinito anche se è al mondo per poche ore o pochi giorni, che non per questo è meno degna.
        Mi sembra che le mamme e i medici che hanno testimoniato questo miracolo d’amore siano rocce e alberi, che i supposti sapientoni siano altri.
        Scusa, eh, ma quanno ce vò, ce vò.

  18. Alda

    Ho fatto un ripasso intensivo dell’Inno alla carità di S. Paolo… Per non cadere nella tentazione di risponderti per le rime😇😇😇

  19. giovi

    Ce n’è per riempirsi cuore e occhi di bellezza per parecchio :

    https://www.ilsussidiario.net/news/tg-meeting-2019-ed-23-agosto-tria-giorgetti-e-i-governatori-delle-regioni/1918620/

    Ed è il notiziario di un giorno su sette : date un’occhiata al notiziario di tutte le giornate, una ricchezza incredibile, che solo la fede permette !

    Allora, l’anno prossimo, lavoro e salute permettendo( anche se non ho mai visto in vita mia così tante persone con problemi fisici gravi come al Meeting) , ci si trova al Meeting 🙂
    Titolo: ” Privi di meraviglia, restiamo sordi al sublime”.
    Già vale il viaggio il titolo , figuriamoci lo sviluppo ! 🙂

    Un abbraccio.

    1. Maria Cristina

      Scusa Giovi rispetto il tuo entusiasmo perche’evidentemenre sei superconvinta della meravigliosita’ del Meeting, ma l’entusismoasmo non tutti cel’hanno e non tutti vedono cpn gli occhiali rosa dell’infatuazione. Io.tanti anni fa ci sono stata, conosco tanti ciellini, conosco anche ciellini che non.ci vanno piu’e che sono.meno entusistasti.dell’attuale dirigenza di CL
      La mia domanda se invitano anche aparlare i Francescani dell’Immacolata era provocatoria perche’ si guardano.bene da invitare chi potrebbe far pensare a qualche critica alla.linea politica dell’attuale vertice ecclesistico .
      In questo senso , non si puo’certo negare un certo.opportunismo politico.

  20. Luigi

    Risposta semplice semplice, Giovi.
    Tu hai domandato retoricamente:

    “Ma quando mai la politica si è intromessa al Meeting ?”

    e io ti ho dimostrato che è sempre stato così.
    Tutto il restante dispiegarsi dei consueti, subdoli mezzi femminei – dall’ipotizzare che chi non va al meeting legga solo robaccia, all’assegnare di default agli altri posizioni che non si sono mai sognati di sostenere, al vedere aggressività dove non ce n’è ombra – non serve proprio a nulla.

    (Rimane, en passant, che mentre ti inalberavi per le critiche di Alda e Maria Cristina, al tuo amato meeting si permettevano discorsi di odio luciferino contro i cattolici che non inclinano alla sensibilità mondialista di un Sassoli)

    Considerato che infine deridi pure un san Bernardo di Chiaravalle – del resto nemmeno lui andava al meeting – ti riporto la citazione cui mi riferivo:

    “Troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà”

    Nessuna allusione ai “sapientoni”, come vedi; solo una delle tante falsità che hai sfornato.

    Buona domenica.

  21. giovi

    Luigi, mi dispiace per te, ma tanto, perché ti perdi tanto della ricchezza dell’altro.
    Non ho tempo , né voglia di ribattere punto punto alla marea di superficialità con cui mi hai inondato, mi dispiace proprio quando vedo che un fratello nella fede
    ( suppongo tu lo sia , non ti conosco ) non riesce a cogliere nulla di bello in un’esperienza grandiosa di fede e testimonianza come è il Meeting.
    Invece di gioire per la scoperta , che non hai fatto, ma che avevi tutti gli strumenti per fare, di una faccenda in cui la fede cattolica ha dato frutti copiosissimi.
    E’ una cosa tristissima.
    Io ci ho provato, ma davanti a tanto livore, come chiamarlo altrimenti, alzo le braccia.
    Poi, se tu hai scritto male la citazione ( e anche l’autore, a dire il vero ) , con chi te la prendi ? Io di sicuro non vado a controllare quanto sia esatta !
    Ciao
    ( e riflettere un pochino prima di scrivere e inviare ? pensaci )
    Mo basta, però, anche la mia pazienza ha un limite.
    Certo che , leggendo simili interventi, così gretti e chiusi e aggressivi, senza un briciolo di ironia e autoironia, riconsidero le mie critiche a tanti che nel movimento di CL prendono le distanze da certe posizioni, in cui, magari, dal punto di vista “ideologico” mi ritrovo parecchio : dal frutto si conosce l’albero, questo frutto è avvelenato.
    Costanza ha tutt’altra posizione: infatti il monastero wi-fii è un’iniziativa prettamente missionaria, di comunione e di apertura.
    Sempre che tutti abbiamo una speranza, un cammino, una strada, niente è perso.
    Io spero di poter sempre gioire dell’esperienza cristiana altrui, anche quando non perfettamente e pedissequamente lontana dalla mia sensibilità : la Chiesa non è forse Cattolica ?
    Come si fa a liquidare così un’esperienza cui hanno aderito Madre Teresa e papa Giovanni Paolo II , che presenta ricchezze inestimabili in 40 anni di storia , documentate passo passo ?
    Almeno, aprirsi alla possibilità di verificare, di andarci !
    Che me ne importa di un misero Sassoli, o di un misero Sosa, davanti al 99% del resto che è grandioso ?
    Ecco, anche fossi lontanissima dal Meeting, ma fossi cattolica, come non potrei esultare per un’esperienza di fede così profonda e che raggiunge migliaia e migliaia e migliaia di persone ?
    Boh
    Passo, veramente, scusandomi per qualche frecciatina cui non ho resistito,soprattutto le frecciatine ad personam, ma si sa, quando feriscono la Chiesa, non è facile resistere.

  22. giovi

    https://www.meetingrimini.org/edizione-2019/meeting-tv/
    https://www.meetingrimini.org/edizione-2019/esposizioni-19/

    Ci sono i video delle decine di convegni che si sono tenuti al Meeting, solo quest’anno, in soli sette giorni , poi le meravigliose mostre : giusto per evitare di liquidare in quattro e quattr’ otto, come sono soliti fare i nemici della Chiesa, un’esperienza che è un dono di Dio.

    Ehem, buon pranzo, che in famiglia protestano, giustamente ! 🙂

  23. Risposta semplice semplice, Giovi. Tu hai domandato retoricamente: “Ma quando mai la politica si è intromessa al Meeting ?” e io ti ho dimostrato che è sempre stato così.

    La dimostrazione più plastica di quello che ho scritto nei giorni scorsi sta in questa frase:

    Ma tu, ci credi che la Chiesa è il corpo di Cristo e che Cristo non la abbandona ?

    Questo nel contesto di una discussione su CL: se ne deduce che CL coincide con la Chiesa Corpo Mistico (perché non è neanche la Chiesa terrena visibile, sempre e comunque, che non è abbandonata da Cristo: è la Chiesa Corpo Mistico). Inutile discutere con questo livello di fanatismo. Ovviamente non è solo un problema di CL.

    Come sempre il problema sorge in chi cerca un “purezza”, un caratura dell’oro (o del diamante) che non può essere accettata sotto la soglia di quella massima. Esistete una congregazione, un movimento, una parrocchia, una famiglia “perfetta”? Un campo dove il buon grano non si mischi alla zizzania?

    Ecco che sono partiti i soliti sofismi, per sollevare cortine di fumo. Stiamo parlando di un eretico che pratica l’eresia e LA DIFFONDE e viene accolto da grandi applausi. Non c’entra niente essere peccatori: i peccatori peccano ma non insegnano il peccato spacciandolo come cosa buona.

    Questi sono i bei frutti del CVII. Sguazzateci pure dentro, che tanto non durerà molto a lungo.

    PS Aggiungo solo una cosa, perché è un’offesa ai lettori: se la tesi è che non si possono mescolare cose buone e cose cattive, è del tutto inutile bombardare con le cose buone, si deve rispondere su quelle cattive. È solo propaganda di infimo livello. Un eretico è tale perché sostiene una posizione contraria alle verità di fede: che sia d’accordo su altre non cambia il suo stato.

    1. PSII Il problema del Meeting e di CL, tra le altre cose, non è solo la compromissione con la politica, è la compromissione con gli affari. È il perfetto contraltare delle coop rosse e alla fine si son fiutati e trovati. Non è un caso che sia stato Vittadini a dire, quattro anni fa:

      Comunque da tempo il Pd non è più un partito non votabile. Pier Luigi Bersani è sempre stato un amico. A fare votare Dc, ancora negli anni ’80, erano i vescovi, non Cielle”.

      https://www.repubblica.it/politica/2015/08/26/news/la_conversione_di_cl_sedotta_da_matteo_il_pd_ora_e_votabile_-121634831/

    2. Mah…

      Che lo scopo fosse “sollevare cortine di fumo” è una tua interpretazione di un scopo che non esiste nel mio pensiero e in ciò che ho scritto.

      Nemmeno ho fatto alcun riferimento ad interventi eretici, che se tali sono, tali rimangono,

    3. Luigi

      “La dimostrazione più plastica di quello che ho scritto nei giorni scorsi sta in questa frase: […]”

      In effetti, mi ero perso il resto della discussione.
      Il bello è che non ho scritto mezza parola contro il meeting, figurarsi contro CL.
      Mi ero solo permesso di correggere un’affermazione palesemente errata, dando per scontata la buona fede di chi l’aveva fatta.

      Riletti tutti gli interventi, non posso che prendere atto di come qualcuno davvero creda “extra meeting nulla salus”.
      Aggiungo che, se i risultati sono quelli così ben illustrati, non potrò che mantenermene ben lontano. E restarmene convinto con la frase di san Bernardo.

      Ciao.
      Luigi

      1. giovi

        Luigi, santa pazienza, la politica fa parte o no della vita di ciascuno e tanto più di un cristiano ? Dunque, la politica non si è” intromessa”, ma fa parte a pieno titolo della vita di tutti e quindi anche del Meeting.
        Se non c’è volontà di confronto e di apertura e<crescita, capisco che più che stare nel proprio orto non si può fare.
        Buon pro ti faccia.
        Certo che dispiace vedere come venga trattata un'opera come il Meeting, di cui ho documentato la grandezza, così, con spocchia e superbia, senza che questa spocchia e superbia poggino su nulla, su una verifica di quanto ho linkato e detto, opere che un cattolico, ma nessun uomo, dovrebbe disprezzare.
        Non hai figli, vero?
        Si capisce sai?
        i figli, i giovani, sono una finestra aperta sul mondo: vivere a contatto coi giovani aiuta molto a non inaridirsi.

    4. ola

      > perché non è neanche la Chiesa terrena visibile, sempre e comunque, che non è abbandonata da Cristo: è la Chiesa Corpo Mistico

      @Fabrizio puoi precisare qui? Intendi i singoli appartenenti alla Chiesa? Perche per esempio la questione dell infallibilita‘ riguarda la chiesa visibile, cosi‘ anche l‘unicita‘ e la visibilita‘ fino alla fine dei tempi – cfr. per esempio S.Pio X al 105 e seguenti. Sono tutte se vogliamo assistenze di NSGC.

      1. @Fabrizio puoi precisare qui? Intendi i singoli appartenenti alla Chiesa?
        Per quanto mi riguarda, sì, intendo i singoli in certi momenti. Per esempio, durante l’eresia ariana in certe diocesi le chiese erano in mano agli eretici, tant’è che i cristiani ortodossi dovevano pregare all’addiaccio. Vedi questo discorso di Sant’Atanasio:

        Che Dio vi consoli! … Quello che rattrista … è il fatto che gli altri hanno occupato le chiese con violenza, mentre in questo periodo voi vi trovate fuori. E’ un dato di fatto che hanno la sede, ma voi avete la fede apostolica.
        Possono occupare le nostre chiese, ma sono al di fuori della vera fede. Voi rimanete al di fuori dei luoghi di culto, ma la fede abita in voi.
        Vediamo: che cosa è più importante, il luogo o la fede? La vera fede, ovviamente: Chi ha perso e chi ha vinto in questa lotta – quella che mantiene la sede o chi osserva la fede?

        Dico “per quanto mi riguarda” nel senso che questo è assodato, quanto insegna il Magistero in modo chiaro, proprio a partire dalla storia della Chiesa.

        È interessante però cosa scrisse il card. Caffarra poco prima di morire a Don Ariel, in una lettera che il don ha pubblicato di recente:

        Anni fa, in un paio di tuoi articoli, hai concluso riportando il passo lucano in cui Gesù dice: «Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?» [Lc 1, 18].

        Questo passo lo commentasti con parole che sul momento, ti confesso, reputai un “fuoco d’artificio”, una di quelle iperbole di cui faceva uso letterario anche lo stesso San Paolo.

        A quell’interrogativo, infatti, tu dai risposta con un altro interrogativo:

        « … e se il Verbo di Dio fatto uomo, che pone un drammatico quesito sulla fede, al proprio ritorno alla fine dei tempi trovasse sì, sempre la Chiesa, ma una Chiesa completamente invertita, svuotata del tutto di Cristo e riempita di altro?».

        Queste tue parole oggi non suonano come un “fuoco d’artificio” o una “iperbole” e, forse, non immagini neppure, quanto mi stiano gravemente accompagnando verso la conclusione della mia vita.

        A quell’interrogativo, hai abbozzata una risposta che dovrebbe generare profondo tremore in qualsiasi uomo di buona volontà, proprio perché, al drammatico quesito, tu rispondi con un drammatico quesito contenente un’ipotesi sconvolgente:

        «… una Chiesa completamente invertita, svuotata del tutto di Cristo e riempita di altro».

        Non è un’ipotesi teologica, beninteso, è uno scambio privato, ma certamente il card. Caffarra non avrebbe mai scritto una cosa patentemente sbagliata neanche in questa circostanza.

        1. ola

          @Fabrizio OK grazie 1000 adesso e‘piu‘chiaro. Grazie anche per la lettera di Caffarra che non conoscevo.
          Se non sbaglio Sant‘Atanasio scrivendo parla delle Chiese particolari, giusto? Perche‘una cosa e‘ovviamente und sede particolare e un‘altra e‘la Cattedra.

          E anche il card. Caffarra non mi sembra voler dare nel suo scritto una risposta definitiva al quesito di Don Ariel, scrive solo – e come dargli torto – che l‘interrogativo lo „accompagna gravemente“.

          Come rilevi anche tu i Papi hanno sempre insegnato che la Chiesa rimarra’ – una, santa, cattolica e apostolica, e quindi visibile – fino alla fine dei tempi, fosse anche composta da tre persone – e qui, mia personale opinione, si giustifica la domanda iniziale del Vangelo di Luca – ma possiamo essere sicuri, per averlo dalla fonte piu‘affidabile possibile, che uno dei tre sara‘sicuramente Pietro.

          Il che non esclude a priori la possibilita‘paventata da Don Ariel, ma possiamo essere assolutamente certi che anche in quel caso la vera Chiesa rimarrebbe comunque visibile e riconoscibile – come del resto ai tempi di S. Atanasio – e Pietro come allora Giulio I sarebbe alla sua testa. Questo perche‘ci possiamo fidare di Chi ce lo ha promesso.

          Mi scuso per il lungo offtopic ma il tema mi sta molto a cuore.

          1. ola

            Ho dimenticato il link allo scritto del card. Müller:
            https://www.corrispondenzaromana.it/cardinale-g-muller-manifesto-della-fede-non-sia-turbato-il-vostro-cuore-gv-141/

            Al punto 2 risulta molto chiaramente il sostegno continuo di Cristo alla Sua Chiesa. Del redsto – mi viene in mente ora – non potrebbe altrimenti la Chiesa richiedere agli sposi nel sacramento del matrimonio di farsi simbolo di qualcosa che non sia dato – e qui ritorna Elisabetta Canori Mora – anche fino all‘eroismo.

  24. giovi

    Fabrizio, anche tu, così superficiale, non me l’aspettavo.
    Sosa ha parlato del diavolo in un’intervista DOPO il suo intervento, non in pubblico. Secondo te, gli dovevano sputare in faccia ?
    Riguardo al meeting, continua pure a gettare migliaia di bambini con una tinozza d’acqua sporca.
    Gli affari e la politica fanno parte della vita, niente di ciò che è umano ci è alieno, come uomini e cristiani : si tenta, si prova, si usano i soldi per opere di carità immensa, per testimoniare la fede in tutto il mondo, per portare Gesù in tutti il mondo. Andare a ripescare una frase ( supposta e fuori contesto ) di Vittadini di quattro anni fa, davanti a tutto il bene che scaturisce dalla fede che si vive in CL, è squallido e inutile.
    Per grazia di Dio, la mia esperienza di Chiesa , mi rendo conto, è lontana anni luce dalla tua : pure essendo molto vicini ideologicamente, non mi ritrovo in niente del tuo sputazzellare davanti al bene che la Chiesa ci fa vivere.
    Certo, per me CL è un pezzo di Chiesa, un’esperienza che mi sostiene nella fede in Gesù, nella Chiesa, un’esperienza riconosciuta dalla Chiesa, scaturita dall’iniziativa di Dio nel mondo. Un’esperienza che, grazie a Dio, mi permette di guardare con simpatia a qualsiasi esperienza umana, di cogliere il desiderio di bene e di felicità che c’è in tutti gli uomini.
    Non voglio essere inutilmente provocatoria, ma hai mai letto Graham Green? Il potere e la gloria, Il fattore umano, La fine dell’avventura…Poi, decine di altri titoli , di Bruce Marshall, Chesterton , Lewis , Dostoesvskij , sono tutti romanzi, ma parlano di fede in modo che ti potrebbe arricchire, aprire, togliere quell’impressione di asfittico che a volte comunichi.
    Ci sono aspetti del cattolicesimo che , credo, non immagini nemmeno.
    Forse mi sono allargata troppo, come altre volte, ma mi piange il cuore vedere come una persona che stimo e ammiro come te si possa così, in un certo senso…avvilire.
    Scusami, ho scritto queste cose col cuore, me la sono sentita, si va per tentativi ironici, anche sbagliando

    “Quindi sembrò come se gli uomini dovessero procedere
    dalla luce alla luce, nella luce del Verbo,
    Attraverso la Passione e il Sacrificio salvati a dispetto
    del loro essere negativo;
    Bestiali come sempre, carnali,
    egoisti come sempre, interessati e ottusi
    come sempre lo furono prima,
    Eppure sempre in lotta,
    sempre a riaffermare,
    sempre a riprendere la loro marcia
    sulla via illuminata dalla luce;
    Spesso sostando, perdendo tempo,
    sviandosi, attardandosi, tornando,
    eppure mai seguendo un’altra via”.
    T.S.Eliot, Cori da “La Rocca”

  25. Chiara bellani

    Ho seguito con costernazione la diatriba sul Meeting di Rimini, perché tocca un tasto dolente per me.
    Sono cresciuta in questo movimento (ai tempi del Gius )che mi ha generato alla fede ed educato ad un giudizio cattolico sul mondo.Ho sempre seguito il Meeting (e l’ho anche visitato varie volte, alcuni anni fa, quando già seguivo un altro cammino con mio marito) :meravigliosa esperienza di fede che si fa cultura, accogliente e intelligente! Quale il problema allora? Gentile signor/a Giovi, con il”nuovo corso”di Carron il Movimento ha cambiato impostazione, e questo si riflette anche sul Meeting di Rimini! Non lo dico io, (anche se me ne sono accorta da sola, in questi anni ho sempre seguito CL con attenzione e simpatia pur da fuori, ma la sintonia si è guastata con il nuovo corso…) C’è stato tutto un dibattito anche molto duro al suo interno che ho seguito con sofferenza sul sito “Cultura cattolica”di don Gabriele Mangiarotti
    Molti ciellini della prima ora se ne sono andati, non riconoscendosi piu’! Persino i loro media riflettono questa differente impostazione, semplificando molto:il Sussidiario.net ,nuovo corso;Tempi, vecchio corso
    La caratura apologetica che aveva in origine il Movimento e che costituiva uno dei suoi carismi principali si è parecchio sbiadita, proprio ora che le sfide all’umano prima ancora che alla fede si fanno gravi. Circolano anche qui i concetti ambigui che stanno confondendo e togliendo forza alla testimonianza di tanti nella Chiesa oggi: non essere divisivi, dialogo, valutare le situazioni, le realtà sono complesse non si può giudicare…e il tutto, durante un pontificato così problematico (eufemismo) come quello attuale! per un cattolico, sollevare questioni e perplessità sull’operato del Papa è cosa”contro natura”, però si potrebbe almeno obbedire tacendo e non cercare di difendere l’indifendibile, perché oggi ai piani alti della Chiesa sta accadendo tutto quello contro cui don Giussani ci metteva in guardia, anche ad opera di personaggi come padre Sosa, che al Meeting,una volta,non avrebbero messo piede per dire a nome del Papa in un consesso cattolico cose non cattoliche, (e gia’si poteva conoscere il personaggio…)

  26. @giovi
    Sia sa molto bene chi è padre Sosa da tempo, il grande pubblico almeno da quando sproloquiò a proposito dei registratori al tempo di Cristo, tanto che la frase è diventata un meme. Così ha commentato Socci su Facebook:

    Fa tristezza che il Meeting abbia così rinnegato don Giussani da chiamare a pontificare un tale personaggio.

    Un confidente di Tosatti così ha riassunto, un paio di anni fa, la mutazione di CL:

    https://www.marcotosatti.com/2018/07/11/super-ex-e-la-mutazione-di-cl-distruggere-un-carisma-e-scavarsi-la-fossa/

    Anche la realtà cattolica cui mi sto riferendo, Comunione e Liberazione (CL), si è trasformata: anzitutto politicamente, passando da destra a sinistra, senza neppure darne giustificazione.

    Questa trasformazione, però, non è la più grave: semmai è solo il segno di una disponibilità a salire sulla barca del vincitore del momento; disponibilità che appartiene, più che al movimento stesso e alla sua gente, alla Compagnia delle opere (CDO), braccio operativo di Cl, sotto la guida spregiudicata e sbarazzina di Giorgio Vittadini.

    I “superficiali” sono quelli che ci stanno dentro e non se ne accorgono.

    PS Luigi, se il nome del nick è quello reale, buon onomastico.

    1. giovi

      Puoi rimestare nel torbido quanto ti pare, puoi perdere tempo a cercare penosamente frasette di traverso di 4 anni fa, di 10 anni fa, anche di oggi, nel mare del web , Fabrizio: rimane la tristezza di vederti caparbiamente ridurre a beghette paesane tutto il bello che Dio ci dona attraverso la Chiesa, non volerlo riconoscere, non voler essere grato a Dio delle meraviglie che compie attraverso noi poveracci toccati dalla Grazia !
      Alla fine, nemmeno ti interessano veramente certi temi di cui ti fai paladino, evidentemente per sport , per il gusto di polemizzare : avresti apprezzato i contributi importantissimi del Meeting
      A contemplare il proprio ombelico, c’è solo da perderci : la Chiesa è CATTOLICA , è universale !
      Io penso, a partire dalla fede cattolica e dalla mia educazione cattolica, che si possa incontrare qualunque uomo, anche un Sosa, anche un Melloni, anche un Fabrizio , che l’incontro è tra due libertà.
      Non so chi , al mondo, passerebbe la tua rigidissima griglia, se non la passano sante e santi acclamati dalla Chiesa ! 🙂
      Poi, certo, se non c’è la volontà, se c’è il rifiuto, uno comunque ci ha provato a partire da un positivo e può sempre affidare a Dio l’esito.

    2. Parliamoci chiaro: anche CL, come altre realtà tenacemente “postconciliari” (nei modi, non nei tempi di fondazione), è sempre stata una quantomeno problematica. Ora che ne è morto il fondatore stanno andando a vele spiegate verso l’accettazione supina di tutto ciò che il “Nuovo Corso” propone (vedasi l’eretico Superiore dei Gesuiti, invitato senza contraddittorio ed accolto con tutti gli onori). Mi dispiace, ma almeno noi cattolici dobbiamo dire basta a queste follie, e disertare questi incontri dove si invitano eretici ma si evitano incontri su temi di scottante attualità (da affrontare in ottica cattolica, ovviamente, ché di quella mondana ne abbiamo piene le scatole) perché “divisivi” : ma che accidenti significa “divisivi”? Gesù Cristo è stato il primo, e sarà l’ultimo, ad essere divisivi, a separare i capri dalle pecore ed a spedire i primi nel fuoco eterno; altro che “divisivo”! È inutile raccontarci che in queste realtà ci sono molti frutti positivi: ne sono sicuro, tuttavia basta aggiungere una parte di arsenico a novantanove di acqua purissima e buonissima per renderla assolutamente letale. Mi dispiace ma è così: CL sarà anche una realtà positiva sotto molti aspetti, ma è anche una realtà molto prona ai potenti di turno e che si è adattata a fare il contrario di ciò che faceva prima della morte di Giussani e dell’abdicazione di Benedetto XVI in un secondo, mutando subito pensiero (e, a giudicare dall’intervento di Sosa, religione) senza esitazioni né vergogna o rimorsi.

      1. giovi

        Antonio il medievale: parli a vanvera, sul nulla, te ne rendi conto ?
        Ma la volete smettere con questi pettegolezzi ?

        Un conto è la critica su un fatto specifico, anche Peppino Zola ha mosso una critica su questa faccenda dei temi “divisivi”, anche se ho già detto e documentato che questi temi “divisivi” in fondo erano presenti al Meeting, in altra forma.
        Un conto è la denigrazione e il disprezzo di un’esperienza di Chiesa che dà frutti copiosi , in missione, cultura, carità, che i fabrizi e gli antoni e i luigi, attaccati alla tastiera, se li sognano !

        Ma di Gesù vi importa qualcosa o è solo una bandiera per le vostre frustrazioni ?
        Io mi sono stufata.
        Se avessi saputo che indicare una esperienza meravigliosa come il Meeting, criticabile in aspetti marginali, a fronte della enorme bellezza di tutto ( ma uno che sia uno, è entrato nel sito del meeting ? c’è da commuoversi a vedere l’opera di un Altro in azione, io ho pianto ! ) nata dalla fede cattolica portava a questa marea di fango gratuito, sul nulla, scrivevo direttamente a Repubblica o Corriere !

        Inutile continuare, finora ho scritto solo per l’affetto verso questo luogo, non mi capacitavo.
        E’ stato penoso, tranne una o due eccezioni , ve lo dico col cuore.

        1. Se per te invitare un noto eretico (perché mi dispiace ma le affermazioni di padre Sosa lo sono, dato che l’esistenza reale del demonio e la veridicità dei Vangeli sono dogmi di fede) a parlare al Meeting e il fatto che certi argomenti non siano stati trattati (che vuol dire “in altra forma”? O si affrontano categoricamente oppure no) perché considerati “divisivi”, sono pettegolezzi allora non ho più nulla da dire neanche io, anche perché si vede evidentemente che non hai letto quello che ho scritto. Ti è bastato vedere che non davo ragione al tuo idolo e sei partita per la tangente: contenta tu, contenti tutti, io quel che avevo da scrivere l’ho scritto e non me lo rimangio per quel che di buono c’è (e sono sicuro che ci sia) anche in CL. Certo che se le reazioni sono queste allora davvero è meglio starne alla larga.

              1. Thelonious

                @Antonio il medievale: Sì, dire all’altro che sbaglia, come fai tu in questo caso, è carità.
                Lanci i sassi ad alzo zero e poi piagnucoli se qualuno reagisce?
                Non fare la vittima: prendilo, invece, come segno di attaccamento virile ad un Carisma tramite cui tanti si sono salvati, e che non amano veder attaccato con gli argomenti di chi mostra di non conoscerlo abbastanza.
                Sono consapevole dei problemi del Movimento, stanne certo, ma le tue affermazioni sono parziali, e non tengono conto di tutto.

              2. Luigi

                Antonio, lascia perdere 🙂
                È una semplice legge di natura: più si parla di accoglienza, inclusione, tolleranza, dialogo, meno li si pratica.
                Visti i livelli da inflazione di Weimar delle chiacchere in materia, è ovvio che nella realtà di tutto ciò rimane ben poco.

                Ciao.
                Luigi

      2. The_punisher_020

        Secondo “padre” Arturo Sosa Abascal: ‘Il diavolo esiste come realtà simbolica e non come realtà personale’, quando invece Papa Giuseppe Sarto defini’ giustamente il demonio come un’entita’ personale.
        Ben consapevole dell’esistenza di satana, porto’ l’eta’ utile per ricevere l’Eucarestia, da 14 a 7 anni, perche’ ritenne che a quell’eta’ il demonio non fosse ancora entrato nel cuore dell’uomo.
        Concordo con lei che invitare siffatti personaggi al meeting sia senz’altro pericoloso piu’ che vergognoso, proprio per l’influenza negativa che possono avere sulle generazioni piu’ giovani.

    3. Luigi

      “PS Luigi, se il nome del nick è quello reale, buon onomastico.”

      Certo, è così.
      Grazie di cuore per l’augurio.

      Mi permetto di aggiungere che, dopo aver ieri provato di persona i frutti malvagi di certi alberi, ho scoperto che la frase di Vittadini è semplicemente una conferma a posteriori.
      I dubbi su certe derive interne a CL vennero infatti già esplicitati, negli anni Ottanta, da don Ennio Innocenti, il quale mise in chiaro taluni influssi gnostici che portavano dritti dritti alla collusione col progressismo sinistro.
      L’agire politico di un Formigoni o di un Lupi ne è tanto ulteriore riprova quanto logica conseguenza.
      Ma, come sempre, Dio riconoscerà i suoi.

      Ciao.
      Luigi

  27. Parliamoci chiaro: anche CL, come altre realtà tenacemente “postconciliari” (nei modi, non nei tempi di fondazione), è sempre stata una quantomeno problematica. Ora che ne è morto il fondatore stanno andando a vele spiegate verso l’accettazione supina di tutto ciò che il “Nuovo Corso” propone (vedasi l’eretico Superiore dei Gesuiti, invitato senza contraddittorio ed accolto con tutti gli onori). Mi dispiace, ma almeno noi cattolici dobbiamo dire basta a queste follie, e disertare questi incontri dove si invitano eretici ma si evitano incontri su temi di scottante attualità (da affrontare in ottica cattolica, ovviamente, ché di quella mondana ne abbiamo piene le scatole) perché “divisivi” : ma che accidenti significa “divisivi”? Gesù Cristo è stato il primo, e sarà l’ultimo, ad essere divisivi, a separare i capri dalle pecore ed a spedire i primi nel fuoco eterno; altro che “divisivo”! È inutile raccontarci che in queste realtà ci sono molti frutti positivi: ne sono sicuro, tuttavia basta aggiungere una parte di arsenico a novantanove di acqua purissima e buonissima per renderla assolutamente letale. Mi dispiace ma è così: CL sarà anche una realtà positiva sotto molti aspetti, ma è anche una realtà molto prona ai potenti di turno e che si è adattata a fare il contrario di ciò che faceva prima della morte di Giussani e dell’abdicazione di Benedetto XVI in un secondo, mutando subito pensiero (e, a giudicare dall’intervento di Sosa, religione) senza esitazioni né vergogna o rimorsi.

  28. giovi

    Ma come si fa a ridurre un movimento frutto dello Spirito Santo a questioni di destra o di sinistra ?
    Tra l’altro, io non ho mai votato a sinistra, e non ci voterò mai, come me la maggioranza dei ciellini ( tu che sai rimestare bene sai dove , vedi come si sono diretti i voti dei ciellini alle europee e in quali partiti i pochi ciellini si sono candidati ), ma è proprio il ridurre la fede e l’esperienza religiosa in questo modo grossolano, che mi aspetto da Repubblica, che non mi aspetto da un cattolico che si crede al top, questo gettare fango su frutti dello Spirito Santo, che mi sembra meschino.
    Mi sembra meschino e tutto meno che cattolico.
    Come ho contestato spesso all’untuoso Mauro Leonardi, Dio gioca sulla nostra libertà e tutto questo voler irregimentare, controllare, delimitare, chiudere, inquadrare, etichettare, demonizzare l’altro, che sia da destra o da sinistra, facce della stessa medaglia di carenza di fede autentica, mi fa orrore.
    Qui da Costanza, nei suoi articoli di sicuro, si è sempre respirata un’altra aria, aria di libertà e di rispetto e di valorizzazione di ogni esperienza cristiana, di gioia per il bene che si affaccia nelle persone di buona volontà.

    1. Maria Cristina

      Per chi non vuol vedere , per chi ha gli occhi foderati di prosciutto “ tutto va bene madama la marchesa” . Invece purtroppo non basta inforcare gli occhiali rosa dell’ ottimismo acritico: in CL e nel Meeting qualcosa e’ cambiato, qualcosa col tempo si e’ corrotto. Mons. Luigi Negri , un tempo sempre presente al Meeting, non e’ piu’ stato invitato a partecipare dal 2015. Diciamo perche’ non gr@dito all’ attuale vertice Vaticano? Posso capire la scelta di Carron e di alcuni ciellini di stare comunque sia dalla parte della “ nuova Chiesa” inaugurata nel marzo 2013. Posso anche capire chi invece non ci sta , o che ha delle perplessita’ , come Mons. Luigi Negri.
      Quelli che proprio non capisco sono i normali sti, quelli per cui e’ tutto normale, non e’ cambiato nulla, non ha alcuna importanza se si invita Padre Sosa.
      Scusate ma a me sembrano come gli struzzi che mettono la testa sotto la sabbia.
      La realta’ anche se inquietante e non rassicurante va guardata ben in faccia. Sentimentalismo ed idealismo romantico portano a pericolose illusioni.
      Sono ben felice che Giovi veda tutto meraviglioso nel migliore dei mondi possibili dove il Meeting e’ la meraviglia delle meraviglie. Ma capisco anche tanti amici ciellini che sono completamente scioccati dall’ andazzo . Vivere nel mondo delle fiabe non e’ cristianesimo, e’ illusione.

  29. Francesco

    Grazie Costanza, e tutti voi, per le vostre riflessioni. E me ne sollecitate un’altra. E tutto come sempre parte da una domanda: cosa alimenta il giudizio, il discernimento? Cosa muove l’anima (pneuma) a distinguere (psiche) cosa (soma) è buono e cosa è male? Se l’intelligenza è la fonte del giudizio, del discernimento, della separazione del bene dal male, cosa mi consente di riconoscere il bene e di distinguerlo dal male?
    Nel leggerti e leggervi, l’intuito ingombrante mi induce a pensare che l’indignazione è sempre ciò che alimenta il discernimento, lo aiuta ad emettere un giudizio (sano, ovviamente). L’indignazione nel senso di restare nella dignità di uomo e di donna: non solo nella reazione alla ingiustizia, al male, ma nel riconoscere e nello scoprire sempre più spesso quanto vale la nostra vita (e se vale la vita di Cristo, allora il suo valore è incommensurabile), la nostra dignità. Indignarsi sempre più spesso, conoscere e riconoscere il nostro valore, il dono prezioso che abbiamo tra le mani, il Bene immenso che partecipa ogni istante della nostra quotidianità, ci stimola e ci allena a rifiutare ogni illusione od inganno, ci insegna a separare, a leggere nelle cose e nelle persone, nella realtà; e ci indirizza sempre di più verso una scelta coerente, ci fa uscire dalla comfort zone in cui il mondo ci vuole fugare e nella quale il mondo stesso cerca di imprigionarci per paura di quanta fatica costi iniziare sempre daccapo. Ciò che mi indigna, mi indica subito cosa è il bene e cosa è il male; il giudizio mi fa comprendere cosa c’è dietro il bene e cosa dietro il male: mi aiuta a comprendere come è facile sbagliare e mi aiuta a pregare per il mio prossimo invece che condannarlo.
    Grazie, serena settimana a tutti.

  30. Beatrice

    @Giovi
    Mio padre quand’era all’università era dentro un gruppo legato a CL, poi è uscito dal movimento, ma ha continuato a nutrire simpatia per quella realtà e per il suo fondatore, don Giussani. Per esempio leggeva “Il Sabato” ed è ancora abbonato a Tempi (che leggo pure io trovandovi molti articoli interessanti). Questa è una delle ragioni per cui mi sta simpatica CL. Un’altra è il fatto che ricordo come una ragazza tutta intrisa dell’ideologia radicale ogni volta che si parlava di qualcuno appartenente al movimento del don Giuss le scattava subito, a mo’ di riflesso pavloviano, l’appellativo “ciellino di merda” (scusate il francesismo). Questo è un segno di quanto don Giussani abbia lavorato bene nel corso della sua vita, dando fastidio alle persone giuste (come quella simpatizzante del partito radicale da me conosciuta). Anche gli aneddoti che leggo su di lui me lo rendono simpatico, come questo raccontato da Andrea Riccardi della Comunità Sant’Egidio:

    «Ha conosciuto don Giussani?»
    «Certo. Ricordo negli anni Ottanta una sua discussione con il capo dell’Azione Cattolica Monticone e il cardinal Martini che voleva incontrarlo a Sant’Egidio riservatamente. Giussani era sanguigno, interruppe Monticone con il suo bell’accento lombardo: “Come dice San Paolo, il cuore dell’uomo cerca il futuro!”. E Martini, con la sua voce profonda: “Davvero? In quale passo lo dice?”. “Da qualche parte, nelle Lettere!”. Due mondi diversi».
    https://www.corriere.it/cronache/18_febbraio_04/andrea-riccardi-quando-wojtyla-mi-disse-soltanto-io-difendo-l-italia-quirinale-che-cosa-fa-a8cf6438-092a-11e8-8b93-b872f63dbb4d.shtml

    Ora, che don Giussani fosse di tutt’altra pasta rispetto al capo dell’Azione Cattolica e al cardinale Martini, tanto da discutere animatamente con loro, non fa che rendermelo oltremodo simpatico!
    Tutta questa premessa è per dire che non ho nessun tipo di pregiudizio negativo né verso CL, né verso il Meeting.

    Fai bene a rimanere in quel movimento e a frequentare tutte le manifestazioni ad esso legate se non sono di ostacolo al tuo cammino spirituale. È vero che anche quella realtà, come del resto la Chiesa visibile, non è composta da uomini perfetti e quindi può contenere del marcio, senza inficiare tutto il buono presente al suo interno. Certo, quando il marcio inizia ad essere troppo che senso ha conservare il frutto? Lo si butta e se ne cerca un altro. Ma se la parte andata è una piccola porzione del frutto, la si toglie via e si mangia il resto.

    E qui arriviamo al punto della questione: quando si scova il marcio, lo si taglia, non lo si giustifica né lo si tollera, che tradotto in soldoni significa “non ci si deve mai abituare al male né quando lo si fa né quando lo si subisce”. L’ha detto anche Gesù: «È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all’uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!» (Mt 18,7). Io tremo alla sola idea che possa arrivare un giorno in cui non ci si scandalizzerà più delle parole di Padre Sosa! Meno male che c’è stata una sollevazione di popolo contro di lui (tra cui quella dell’associazione internazionale degli esorcisti)! Vuol dire che dopo tutto la fede è ancora viva (se uno urla quando gli tirano un calcio significa che non è irrimediabilmente morto).

    Non capisco perché tu te la prenda con questa più che legittima sollevazione di popolo! Altrettanto legittima di quella che c’era stata per l’intervento di Padre James Martin a un altro Meeting, quello delle famiglie di Dublino del 2018. Tra l’altro all’epoca Costanza ne aveva discusso su questo blog e tu avevi risposto criticamente a una certa Silvia che nei commenti teneva la stessa identica posizione tenuta da te ora in merito alla vicenda del capo dei Gesuiti (qui c’è il link al tuo commento: https://costanzamiriano.com/2018/07/14/perche-martin-al-meeting-delle-famiglie-oscurera-tutto-il-resto/#comment-138091 ). Mi devi spiegare perché ritenevi che un noto eretico come Padre James Martin non dovesse parlare al Meeting delle famiglie del 2018, ma ritieni che un noto eretico come Padre Sosa possa parlare al Meeting di CL del 2019. Se bisogna essere aperti al dialogo e lasciar parlare tutti per far circolare le idee, perché Padre James Martin no e Padre Arturo Sosa sì? Ma sei la stessa Giovi che qualche tempo fa si lamentava del fatto che un prete eterodosso come don Mauro Leonardi scrivesse sul Sussidiario?

    Se c’è stata una steccata in un’esecuzione canora bellissima, perché te la prendi con chi quella stonatura giustamente la critica? Va benissimo che tu dica: “sì, ma c’è tanto di buono al Meeting, non fermatevi solo all’incontro di Padre Sosa, perché se no vi perdete tanta di quella meraviglia che vi sognate”.
    Quello che ti contesto è il fatto che tu dica: “eh, ma che male c’è se hanno invitato come relatore Padre Sosa! Tutti sono ben accetti al Meeting! Tutti hanno il diritto di parlare!”

    Ora dimmi: se fosse invitato al Meeting un esponente della chiesa di Satana americana andrebbe bene? Bisogna dare una possibilità a tutti, no? E a sentire la rivista “Rolling Stone” quei satanisti americani sono così buoni e democratici! Scommetto che condividono molte delle idee di Padre Sosa, ma anche di David Sassoli, come si intuisce dall’eloquente titolo “Solo la chiesa di Satana ci salverà dal populismo”. Cito dalla rivista: «Per la chiesa di Satana, Satana non esiste: è solo il simbolo della capacità umana di ribellarsi alle regole imposte dall’alto. […] Le loro considerazioni sono talmente rassicuranti e di buon senso, appunto, che sembra quasi di leggere lo statuto di Sinistra Italiana».
    https://www.rollingstone.it/cultura/news-cultura/solo-la-chiesa-di-satana-ci-salvera-dal-populismo/420104/

    La risposta giusta ovviamente è no, un satanista a pontificare dal palco di un evento cattolico non lo vorrebbe nessuno! E perché? Perché si avrebbero più che fondati timori sulla bontà e verità delle sue parole. Ed è questo il punto! Nel ristorante cattolico non dovremmo propalare cibo scadente e meno che mai avvelenato, cioè potenzialmente nocivo per la salute dell’anima. Noi non siamo come gli altri “ristoranti del mondo”, noi abbiamo un super-datore di lavoro che è molto generoso e ci procura sempre materiale di prima qualità. Ho letto molte volte all’interno di rivelazioni private il fatto che Dio sarà molto più severo nel giudizio con un cristiano, perché da lui si pretende di più che non dagli altri. “A chi molto è stato dato, molto verrà chiesto” dice il Vangelo. Se uno ha avuto la Grazia di incontrare la Verità, non può comportarsi come quelli che questo incontro non l’hanno fatto. Non si tratta di fare propaganda alla Verità (come se ne avesse bisogno!), ma di mettersi umilmente al servizio di essa per far sì che risplenda nella sua luce meravigliosa. Ratzinger scelse come motto episcopale l’espressione Cooperatores veritatis, collaboratori della verità, e questo dobbiamo essere come cristiani. In un mondo dove il relativismo impera e con le sue sabbie mobili sta facendo sprofondare l’uomo nel nichilismo, noi cristiani dobbiamo farci sempre più testimoni che una Verità certa e assoluta esiste. Tra l’altro nella storia è successo più volte che quei cristiani che hanno smesso di farsi “collaboratori della verità” hanno finito per fare propaganda politica a favore dei potenti di turno (è accaduto per esempio con Lutero).

    Quindi se certi personaggi vengono ospitati su Repubblica o in celebri festival culturali non mi fa specie, non voglio che siano messi a tacere o censurati, ma se a diffondere le loro idee eterodosse sono realtà cattoliche il problema si pone. E non mi si venga a dire che la frase sull’inesistenza del diavolo Padre Sosa l’ha detta in un’intervista e non nell’evento del Meeting: che consigli di spiritualità cristiana mi potrà mai dare uno che non crede a Satana e presumibilmente neppure all’Inferno? Come posso fidarmi di uno così?

    Per ritornare alla metafora del ristorante di prima, se un cliente si lamenta perché ha trovato nel piatto uno scarafaggio non gli si dà contro elencando tutte le altre prelibatezze che gli sono state servite, gli si dà ragione, ci si scusa e gli si offre un pasto servito in maniera impeccabile per riguadagnarne la fiducia. E si va a rimproverare chi ha sbagliato nel far finire uno scarafaggio nel piatto.

    Quindi semplicemente, senza gridare al peccato di lesa maestà nei confronti di chi ha osato criticare il Meeting, bastava riconoscere che la scelta di invitare Padre Sosa è stata infelice, ma non va a intaccare tutto il resto di buono che c’è a quella manifestazione culturale. E magari far presente agli organizzatori che non si è gradita la presenza di certi personaggi. Altrimenti di questo passo va a finire che ce li ritroviamo davvero i satanisti a pontificare da eventi cattolici senza che più nessuno si scandalizzi (e d’altronde non ci ritroviamo già degli abortisti all’interno della Pontificia Accademia per la Vita?).

  31. Beatrice

    Finora ho cercato di spiegare perché è sbagliato pensare e difendere l’idea secondo cui “tutti al Meeting sono ben accetti e hanno il diritto di parlare”. In realtà non è vero che tutti abbiano diritto di parola a quella manifestazione. Non solo quest’anno si è evitato di discutere di fine vita, nonostante in Italia sappiamo come sia un tema caldo e quanto mai attuale. Non solo da molti anni non si parli più esplicitamente di temi considerati divisivi come l’aborto, perché per usare le parole di Giovi “gli organizzatori hanno deciso nel solco di papa Francesco di affrontare temi simili da un’altra prospettiva”.

    Nel 2015 Padre Giorgio Maria Carbone è stato sfrattato dal Meeting dopo che era stato segnalato da Repubblica come “omofobo”. Qui c’è un’intervista che aveva rilasciato a Tempi: https://www.tempi.it/chi-e-oscurantista-intervista-a-padre-giorgio-maria-carbone/

    Come facciamo a stupirci della censura feroce che subiamo spesso quanto affrontiamo certi temi, se la stessa feroce censura la pratichiamo noi cattolici per primi! Anche per questo è importante che il “ristorante cattolico” fornisca un servizio di qualità, perché tutti i ristoranti laici dei dintorni si stanno adeguando a un livello sempre più basso. Esistono verità cattoliche che vengono sempre più oscurate e tranne rarissime eccezioni, non si ascoltano più da nessuna parte. La verità è che c’è un elevatissimo livello di conformismo nei media e negli ambienti culturali in genere che sta cercando di contagiare anche tutte le realtà cattoliche e in molti casi ci è già riuscito. Ecco, mette tristezza vedere che un movimento così vitale e contro-corrente come CL si stia pian piano adeguando anche lui, censurando le voci scomode e accendendo i riflettori su preti eterodossi apprezzati dall’ideologia dominante. Mentre don Giussani ha sempre agito quand’era in vita in tutt’altra direzione, come testimoniano queste sue parole:

    «Il potere mondano tende a risucchiarci: allora la nostra presenza deve fare la fatica di non lasciarsi invadere, e questo avviene non solo ricordando e visibilizzando l’unità tra noi, ma anche attraverso un contrattacco. Se il nostro non è un contrattacco (e per esserlo deve diventare espressione dell’autocoscienza di sé), se non è un gusto nuovo che muove l’energia di libertà, se non è un’azione culturale che raggiunge il livello dignitoso della cultura, allora l’attaccamento al movimento è volontaristico, e l’esito è l’intimismo. L’intimismo non è presenza, per l’intensità e la verità che diamo a questa parola. Nelle catacombe si crea un proprio ambito, quando non si può fare assolutamente in modo diverso e si è nel dolore dell’attesa di una manifestazione. La modalità della presenza è resistenza all’apparenza delle cose ed è contrattacco alla mentalità comune, alla teoria dominante e alla ideologia del potere; resistenza e contrattacco non in senso negativo, di opposizione, ma come lavoro. Per indicare e per definire l’esprimersi di una presenza secondo una dignità anche semplicemente umana non esiste che la parola lavoro: cioè portare dentro tutto, su tutto, l’interesse della nostra persona. La forza della nascita del nostro movimento è solo questa e nessuno immagina ora la ricchezza di reazione che qualificava i nostri primi gruppetti di fronte a ogni pagina che si studiava o ad ogni cosa che avveniva».

    A volte mi chiedo come sia possibile dire di voler seguire una certa guida spirituale e allo stesso tempo tradire così platealmente il suo carisma, ma poi mi rispondo che è facile tradire uno qualsiasi dei santi a cui si dice di ispirarsi, quando si è già tradito Gesù.

    Ho molti parenti dentro CL e so che al suo interno si sta consumando la stessa lotta intestina che c’è nella Chiesa, ci sono le stesse divisioni basate sulle stesse ragioni. Un prete che appartiene alla parte sana di CL è per esempio don Gabriele Mangiarotti, che si sta battendo strenuamente contro l’approvazione dell’aborto a San Marino (ne ha parlato la NBQ qui: http://www.lanuovabq.it/it/don-gabriele-il-prete-che-da-solo-sfida-il-titano-aborto ).

    Quelli al potere nel movimento sono tutti della corrente carroniana che ha deciso di adeguarsi prontamente ai dettami della nuova chiesa della misericordia, quella che sventola incessantemente la storia del “cambio di paradigma”. Vittadini è un esponente di punta di quest’ultima corrente. È lui che organizza il Meeting oggi e questo spiega il perché dei cambiamenti subiti da questa manifestazione culturale (che ripeto, manterrà certamente ancora tante cose belle al suo interno).

    Vittadini è quello che in un’intervista al Corriere aveva dato il suo imprimatur alle unioni civili volute dalla Cirinnà. Aveva detto: «Diciamo che le unioni civili sono un compromesso accettabile per chi desideri un altro tipo di famiglia».
    https://www.corriere.it/politica/18_agosto_17/vittadini-cl-5-stelle-assenti-meeting-noi-non-vogliono-parlare-03d6e8d4-a18c-11e8-b0c1-5746f5751ec2.shtml

    Sul blog di Giuliano Guzzo in cui si parlava dell’uscita di Padre Sosa nell’intervista di Tempi, un commentatore ha scritto: «Ciò che mi ferisce è che Vittadini da qualche anno segua più i gesuiti che don Giussani!»
    https://giulianoguzzo.com/2019/08/22/il-diavolo-solo-un-simbolo-inganno-luciferino/#comment-14605

    Il pensiero di quel commentatore è lo stesso che era stato espresso dal giornalista del Foglio, Camillo Langone:

    «Meglio un dottore morto che mille asini vivi. Stimo la saggezza popolare ma stavolta, dopo aver letto sul Giornale l’intervista al cardinale Scola, ho dovuto capovolgere così il noto proverbio. L’arcivescovo emerito di Milano ha ricordato un antico episodio, di quando don Giussani incontrò un prete della Fuci, associazione di cattolici tiepidi: “E’ inutile continuare a discutere, tra voi e noi c’è una differenza di interpretazione culturale della fede”. Giussani sebbene defunto regala sempre una boccata d’aria, una sua riga vale più di un intero Meeting. Anzi, vale più di due Meeting: del Meeting ciellino di Rimini, capeggiato da un Giorgio Vittadini dichiaratamente favorevole alle cosiddette unioni civili, e dal Meeting ecclesiastico di Dublino in cui ieri ha parlato, nelle autorevoli vesti di relatore, un gesuita omosessualista. E’ inutile continuare a discutere con chi, sto citando Dostoevskij, “incominci con l’ideale della Madonna e finisca con l’ideale di Sodoma”. Limitiamoci a dire, per non essere enfatici, che c’è una differenza di interpretazione della fede. Non si escluda che Vittadini e padre James Martin credano in qualcosa, ma non si perda più tempo a cercare di capire in cosa consista questo qualcosa».
    https://www.ilfoglio.it/preghiera/2018/08/24/news/don-giussani-vale-piu-di-due-meeting-210849/

    1. “Limitiamoci a dire, per non essere enfatici, che c’è una differenza di interpretazione della fede.”

      E già questa frase può divenire sibillina, giacché sembra affermare che su “certi temi” è solo questione di interpretazione… dal che “lui ha la sua, tu la tua, l’altro una terza” e via discorrendo.

      Così ci si ritrova punto daccapo 🙁

  32. Beatrice

    È vero che in passato al Meeting sono stati invitati tanti personaggi di primissimo spessore, alcuni dei quali ora sono stati dichiarati Santi. Li ha ricordati Giovi: Madre Teresa di Calcutta, papa Giovanni Paolo II, Jerome Lejune, Testori, il cardinale Ratzinger, i vescovi Caffarra e Biffi. Il problema è che ora gli ospiti sono Padre Sosa e Monsignor Nunzio Galantino, quello del “Sodoma non è stata distrutta”, presentato come fine teologo al Meeting del 2015. Se ne parla in questo articolo: http://www.riminiduepuntozero.it/che-centra-galantino-con-cl-ovvero-le-mutazioni-genetiche-del-meeting/

    Vorrei citare la parte dell’articolo che spiega bene l’evoluzione del Meeting:

    «Ci sono state tre grandi stagioni del Meeting di Rimini. La prima “ispirata” da Sante Bagnoli, fondatore e mente della casa editrice Jaca Book, testa e cultura impareggiabili. Accadeva quando Bagnoli esprimeva la “cultura” di Cl. Contenuti alti da festival cattolico di massa: “L’Europa dei popoli e delle culture”, “Le risorse dell’uomo”, “America Americhe” i primi titoli. Erano anche gli anni segnati dal Movimento popolare e dalla leadership di Roberto Formigoni, del movimento impegnato a rimodellare da dentro la Dc e le sue battaglie, una stagione di impegno e creatività da fare impallidire la storia delle “opere” forgiata dalla CdO. Ormai preistoria.

    La seconda è legata al settimanale Il Sabato e a don Giacomo Tantardini, il sacerdote che per una lunga fase di Cl visse in simbiosi con Giussani, un’altra mente sopraffina (mica per niente uscita dal seminario di Venegono) oltre che un trascinatore e grandissimo educatore (peraltro conoscitore di Peguy e Sant’Agostino come pochi altri) e a lui si deve anche la fortuna del mensile 30 Giorni. E’ morto nel 2012 ma già da diversi anni prima era stato “accantonato” dai piani alti del movimento anche per le vicende romane legate a Marco Bucarelli, Vittorio Sbardella e La Cascina.
    Tantardini e Il Sabato fecero del Meeting uno strumento per terremotare la politica e la chiesa in Italia, riuscendoci quasi sempre e con eccezionali risultati nel dibattito pubblico, grazie anche ad una incredibile vitalità e freschezza di presenza del popolo ciellino. Scoppiarono in quei Meeting – quando a dettare la linea in Cl e quindi anche al Meeting era Giancarlo Cesana, per una fase pure presidente di Mp – le “bombe” del Sabato contro Ciriaco De Mita (accusato di essere in casa Dc il catalizzatore degli interessi laici), l’Azione cattolica e Civiltà Cattolica, giusto per ricordarne qualcuna e il feeling coi socialisti. Le amicizie del Meeting e di Cl andavano da Andreotti a Craxi. Meeting infuocati. (E immancabilmente Il Ponte diretto dal battagliero don Piergiorgio Terenzi al termine di ogni edizione sparava alza zero sulla kermesse ciellina). Nell’88 dovette intervenire il card. Achille Silvestrini per spegnere l’incendio appiccato dal Sabato. “C’è gloria per tutti”, disse, salvo poi, a Meeting concluso, prenderne le distanze per non finire a sua volta sulla graticola. Quel che stupisce è che certi intellettuali ciellini come Massimo Borghesi (domani sala B1 interviene su “incontrare don Giussani oggi”) fossero i teorici durante la conduzione Tantardini come lo sono di quella di Carron.
    Caratteristica di quel periodo complicato ma dirompente e ricco di frutti è stata la capacità di Cl (e quindi del Meeting) di coltivare ed esprimere uno sguardo critico sulla realtà italiana (ma anche internazionale). Giussani amava ripetere nelle equipe del Clu (Cl universitari) che il metodo nuovo per affrontare la realtà è contraddistinto da tre fattori: un’identità consapevole, dalla quale nasce un giudizio sulla realtà capace di provocare una reazione e il giudizio crea e opera. In un testo che raccoglie le equipe del Clu, dal titolo Dall’utopia alla presenza (1975-78), tutto questo è spiegato col fascino e la persuasività che solo Giussani sapeva far diventare parola e che documentava in maniera contagiosa nell’amicizia serrata con gli universitari di Cl.

    La terza stagione del Meeting parte più o meno con la nuova impostazione che Cl comincia ad assumere dopo la morte di don Giussani, nel 2005. Nel 2008 il Meeting diventa Fondazione e taglia fuori tutta una serie di figure che a Rimini erano state all’origine della manifestazione. Una scelta che addolorò non poco anche don Giancarlo Ugolini, che non condivise quella virata. La Fondazione Meeting da quel momento viene “controllata” ed egemonizzata da tre entità milanesi: l’associazione centri culturali, la CdO e la Fondazione per la Sussidiarietà presieduta da Giorgio Vittadini.

    L’odierno volto di Cl, per tanti irriconoscibile, si stampa anche sulla kermesse riminese. Carron prende le distanze da vari esponenti della vecchia guardia del movimento, si smarca pubblicamente dai ciellini che sbagliano (cosa che Giussani mai aveva fatto), Formigoni e Lupi vengono messi in soffitta come vecchi arnesi ormai solo ingombranti, inizia l’inseguimento al politicamente corretto veicolato attraverso gli interventi su Repubblica e sul versante ecclesiale mette in atto la repentina conversione alla chiesa dei poveri di Papa Francesco, nulla di più estraneo alla sensibilità che ha informato tutta la storia di Cl fino all’insediamento di Carron.
    Col gran rifiuto a partecipare alla seconda edizione del Family day (perché bocciata da Galantino) e l’abbraccio col segretario generale della Cei si è forse definitivamente compiuta la mutazione genetica di Cl (non senza profondi malumori e dissidi interni) e il Meeting è da sempre la vetrina che espone l’accento più coerente del movimento. Tutto da buttare? Assolutamente no. Fra una “marchetta” e l’altra c’è spazio anche per incontri con testimoni che lasciano il segno e per mostre che solo al Meeting si possono vedere. E, prima di tutto, per quel miracolo di gratuità e compagnia lieta che al Meeting si toccano e si respirano. Non è poco. Ma se la parte più consistente e significativa della storia del Meeting è segnata da personalità di gigantesca statura (Giulio Andreotti, Giovanni Testori, Emmanuel Levinas, Andrej Tarkovskij, Camillo Ruini, Hans Urs Von Balthasar, il Dalai Lama, Eugène Ionesco, Madre Teresa di Calcutta, Jean Guitton, Giovanni Paolo II) e dal sacro fuoco di un confronto all’insegna della verità e del politicamente scorretto, il presente incensa i Galantino e i Matteo Renzi. Perché il Meeting è espressione dell’agenda che Cl e la Compagnia delle Opere dettano per la settimana di Rimini, con la preoccupazione di intessere buone e utili relazioni con le istituzioni, la chiesa italiana e la politica di governo».

  33. Antonio Spinola

    Si sta imponendo nella Chiesa (al passo coi “tempi”) un “non giudicare” a senso unico, in favore del relativismo filosofico, dogmatico e morale.
    Il caso Sosa è emblematico: a piccoli passi, il successo programmato (cioè incontrastato) delle idee di Rahner e Schillebeeckx, diventa oggi offerta di spazi e visibilità per qualunque uomo di Chiesa si mostri filo-modernista/progressista.
    I nostri figli troveranno tutto questo normale; nulla, eccetto la “tradizione”, sarà più considerato eretico; e (molti di) noi, piano piano, senza che ce n’accorgiamo, ci faremo l’abitudine… E l’abitudine: «è la più infame delle malattie…”

  34. Non fare la vittima: prendilo, invece, come segno di attaccamento virile ad un Carisma tramite cui tanti si sono salvati, e che non amano veder attaccato con gli argomenti di chi mostra di non conoscerlo abbastanza.

    Tanti si sono salvati, ma ora tanti si danneranno. La stessa cosa si può dire dei Gesuiti, del resto, e di molte altre realtà ecclesiastiche nate bene e che poi il carisma l’hanno perso. E sono state correttamente soppresse.

    La tua frase è un’ulteriore conferma di quanto sono fanatici i progressisti: pretendono di cambiare, di innovare, perché, ah, tutto cambia e bisogna adeguarsi alle nuove situazioni. Ma quello che costruiscono loro, no, assolutamente, non cambia mai: è perfetto ed immutabile nel tempo, ed è tale per dogma non criticabile; se tu provi a fargli notare che non è così, allora è tutto un fuoco di sbarramento. Ridicolo, peraltro: abbiamo assistito al trionfo dell’autoreferenzialità.

    Quel che conta sono due cose: che chi è nell’eresia divide da Cristo, dunque non pratica la Carità. E chi non solo non attacca l’eresia, ma contribuisce a diffonderla, è colpevole allo stesso modo. Ho scritto eresia, ma per altre cose che padre Sosa ha detto, bisognerebbe parlare di apostasia. Questo è un male assoluto, e non può essere giustificato da nessun bene.

    Nei fatti, asserendo che il PD è un partito votabile, CL non ha fatto una considerazione politica, ma antropologica: ha sostenuto la compatibilità tra il cattolicesimo e il suo esatto contrario. Nei prossimi anni ci vedremo sdoganati omosessualità e tutto il resto – per ora, democristianamente, hanno solo deciso di estrometterli dal discorso; poi arriveranno con la solita strategia della rana bollita. E i pasdaran del movimento ci verranno a dire quanto è bello e quanto è giusto.

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