Perché “Humanae Vitae” è ragionevole

Articolo del Vicario Vescovile Helmut Prader, parroco di Neuhofen an der Ybbs (Diocesi di St.Pölten, Austria), docente di Teologia del Matrimonio e della Famiglia presso la scuola di studi superiori teologici e filosofici Benedetto XVI di Heiligenkreuz e membro dell’Istituto di Teologia Morale.
1.Parte
Negli ultimi tempi si moltiplicano sempre più le voci di chi vorrebbe non solo „ammorbidire“ gli insegnamenti dell’Humanae Vitae, ma addirittura raccomandare in certe circostanze l’uso dei contraccettivi (vedi per esempio le recenti dichiarazioni del Teologo Morale Maurizio Chiodi: “in certe circostanze la contraccezione è un dovere”).
Essendo impegnato personalmente da 15 anni nella consulenza sul ciclo fertile della donna, ho tenuto lezioni ad oltre 1000 persone e accompagnato diverse centinaia di coppie. Dalla mia esperienza posso asserire quanto segue:
L’Enciclica „Humanae Vitae (HV)“ e la regolazione naturale della fertilità (RNF) dovrebbero rappresentare la normalità per qualsiasi coppia. La RNF non è un “ideale”, nel senso che sarebbe idealistico viverla appieno. L’asserzione che la HV e la RNF non sarebbero praticabili non viene forse principalmente da coppie e accompagnatori spirituali che non le conoscono appieno? Nell’arco della mia quindicennale attività pastorale non ho mai incontrato una sola coppia alla quale non avrebbero potuto giovare.
Ci sono coppie che inizialmente hanno avuto a che fare con la RNF e l’hanno appresa, hanno avuto gravidanze desiderate, ma poi nel corso del tempo hanno disimparato come funziona e come si riconoscono i sintomi per evitare gravidanze. Non si sono inoltre prese il tempo ed è mancata loro la motivazione per frequentare un corso sulla RNF, anche se avrebbe comportato un impegno di sole 2-3 ore.
A questo punto iniziano spesso i compromessi che portano raramente ai mezzi ormonali ma bensì molto più frequentemente al preservativo, al coitus interruptus e soprattutto al petting. Tutti e 3 questi metodi possono condurre agli stessi problemi emotivi e relazionali descritti chiaramente in HV 17 (tralasciando  per altro i problemi di salute dovuti ai metodi ormonali come trombosi, carcinomi etc.)
Nel paragrafo 17 Papa Paolo VI manifesta il timore che gli uomini, una volta abituatisi alla contraccezione, possano perdere il rispetto per la donna e, senza più considerazione per il suo benessere fisico ed equilibrio psichico, svilirla a mero oggetto di piacere anziché vederla come compagna alla quale dovere attenzioni e amore. 
È esattamente ciò che osservo continuamente nella mia attività nell’ambito della pastorale familiare.
I „compromessi“  (preservativo, petting, coitus interruptus) sono in fin die conti contraccettivi con conseguenze negative per le coppie coinvolte, specialmente per le donne.
Nel mio accompagnamento di decine di coppie che sono riuscite a rinunciare al petting posso testimoniare una vera e propria “fioritura”. Loro stesse affermano che la loro vita di coppia non era mai stata così gratificante nel corso di tutto il loro matrimonio. Si tratta oltretutto molto spesso di coppie che erano ormai in procinto di separarsi.
Se gli insegnamenti della HV sono giusti, allora devono essere anche praticabili: non lo dimostrano solo gli studi del Dr.Rötzer, ma anche le  coppie che li hanno messi in pratica. Non può essere giusto al tempo stesso anche il contrario della HV.
Penso che un teologo come Maurizio Chiodi non abbia la minima idea di cosa sia la RNF. Le conseguenze drammatiche della contraccezione non verranno certamente mitigate se si annacqua l’insegnamento della HV. Al contrario ci si possono aspettare molte più coppie che  saranno danneggiate dal fatto di non attenersi più fermamente alla HV.
La Dottrina della Chiesa e la HV non sono un „ideale“ che può essere raggiunto solo da pochi idealisti. La mia convinzione, confermata dall’esperienza diretta, è che TUTTE le coppie possano vivere la HV se adeguatamente istruite ed accompagnate.
Sono convinto che il 90% delle separazioni potrebbe essere evitato se la sessualità venisse vissuta secondo i Piani di Dio. È quindi una grave mancanza privare le coppie di tali insegnamenti. Per formularlo in maniera positiva: diamoci da fare per insegnare a tutte le coppie i Piani di Dio e contribuire alla riuscita e santificazione dei matrimoni!
A motivo della realtà pastorale e della mia formazione teologia sono molto più convinto della veridicità della HV che da possibili annacquamenti e cambiamenti.
2.Parte
Nel mio precedente articolo ho parlato della mia esperienza pastorale in merito agli insegnamenti dell’Enciclica Humanae Vitae (HV). La scelta della Regolazione Naturale della Fertilità (RNF) è sicuramente una sfida, ma proprio per questo attraente e in fin dei conti vincente.
Ci sono naturalmente obiezioni contro la RNF:
1.       La RNF è praticabile solo nei casi di ciclo regolare
2.       La RNF è solo per coppie di profonda fede
3.       La RNF è solo per le persone che non hanno ormai esigenze sessuali intense
4.       La RNF e le relative fasi di continenza non hanno senso
5.       La stragrande maggioranza delle coppie non si attiene comunque ala dottrina delle Chiesa.

1. In quanto basata sull’osservazione del ciclo attuale, la RNF si dimostra valida proprio nei casi di ciclo irregolare. Le regole di valutazione sono tanto precise che è possibile raggiungere un’affidabilità del 100% anche per cicli irregolari. Proprio nei casi di assoluta controindicazione di gravidanza (per motivi medici o per assunzione di altri farmaci) la RNF è la soluzione per eccellenza in quanto nessun metodo contraccettivo offre un’affidabilità del 100%. Non resta altrimenti che l’assoluta continenza.
2. È vero proprio il contrario: molte coppie arrivano alla fede proprio grazie alla RNF, in quanto approfondiscono il senso di responsabilità e libertà che hanno ricevuto da Dio. La RNF significa vivere con la natura e con l’essere femminile e non contro di esse.  
3. Non si può negare che la continenza temporanea richiesta dalla RNF sia una sfida, tuttavia fa anche sì che la sessualità non venga banalizzata ma resti qualcosa di speciale, proprio perché non sempre fruibile.
4. Per la mia esperienza tutte le coppie che ho accompagnato e che facevano uso di contraccettivi col tempo hanno sempre più deteriorato la loro unione. L’accostarsi alla RNF al contrario ha come conseguenza un ravvivarsi della sessualità. Nonostante, o forse proprio a motivo delle fasi periodiche di continenza le coppie raggiungono l’unione corporale molto più frequentemente.
5. È vero, ma per quale motivo la RNF non è conosciuta? Non si può dare la colpa alle persone di non conoscere e praticare la RNF se negli ultimi 50 anni non è stata praticamente insegnata. La dottrina della Chiesa negli ultimi decenni è stata completamente taciuta! Citando Rom.10,14 mi sento di poter dire: come possono credere a qualcosa che non hanno udito? E come possono udire se non viene loro annunciato?   
La maggior parte delle coppie, anche cattoliche, fanno uso in un modo o nell’altro della contraccezione. Non rimane loro d’altra parte altra scelta, se proprio coloro che avrebbero dovuto consigliarli hanno volutamente taciuto per decenni al fine cha la dottrina venisse cambiata. È però ancora più grave che coloro che sono convinti della veridicità della HV e cercano di aiutare le coppie a vivere in tal senso il loro matrimonio e la loro sessualità siano e siano stati in tutti i modi ostacolati e messi a tacere.
È particolarmente amaro sentir dire che le dottrina della Chiesa sarebbe inutile, perché comunque praticamente nessuno la metterebbe in pratica, proprio da coloro che l’hanno ostacolata e hanno attivamente impedito che venisse annunciata.
Nel frattempo siamo ora alla terza generazione per la quale la contraccezione è la normalità. Cosa fa la Chiesa per far conoscere la RNF? Non sono forse rimaste solo „voci di chi grida nel deserto“ a fare qualcosa?  Non è proprio la Chiesa a fare di tutto per impedire la diffusione della RNF? Se non ci fossero iniziative private (per esempio l’Istituto per la Regolazione Naturale della fertilità del Prof. Josef Rötzer, www.iner.org) non ci sarebbe di fatto alcuna possibilità di offrire alle coppia un aiuto pratico alla procreazione responsabile secondo la HV. 
Lo stesso vale per gli studi teologici. Per decenni gli insegnamenti della HV sono stati sistematicamente derisi e presentati come impraticabili. La valutazione morale dei vari metodi per la regolazione della nascite considera ormai normale la contraccezione. Come ci si può ancora azzardare ad annunciare la HV, consigliarla o, ancora peggio, esigerla? Le Università che presentano positivamente la Dottrina della Chiesa nei loro piani di studi non vengono forse classificate come “fuori moda”, “conservatrici”, “non al passo coi tempi” ?
Parlo con la profonda convinzione e consapevolezza di ciò che gli insegnamenti della HV significhino per la qualità della vita delle coppie e del loro matrimonio. Coloro che hanno veramente conosciuto la Dottrina e l’hanno praticata ne sono nella stragrande maggioranza dei casi (oltre 95%) felici e soddisfatti (vedi lo studio di Rhomber). Il 99% addirittura consiglia la RNF ad altri!
Chi si adopererà per „annacquare“ la dottrina sarà anche responsabile del fallimento delle unioni di tante coppie che saranno scese a tali compromessi.
Alla fine è la verità che ci farà liberi (Gio. 8,32). Dio vuole che tutti vengano salvati e conoscano la verità (1 Tim 2.4)
 
(Traduzione di E.Donà)

 

9 pensieri su “Perché “Humanae Vitae” è ragionevole

  1. lucia1332

    Condivido, da insegnante di mn di lungo corso. Un piccolissimo appunto: la sessualità esiste durante tutto il tempo del ciclo’ ed è sempre “fruibile”. I coniugi rinunciano ai rapporti sessuali in fase riconosciuta fertile, se non desiderano concepire un bambino, ma esprimeranno il loro amore e la loro sessualità anchein quei giorni. Buona giornata a voi

  2. Pier Filippo

    Mi sarei aspettato un annuncio teologico sul dono enorme dell’apertura alla vita come Flora Gualdani e invece mi ritrovo a leggere di rinuncia al petting e all’interruptus, il tutto in ottica di RNF. . Se questo è conoscere HV…

    1. Cavaliere di San Michele

      A me pare invece che questo sacerdote sappia benissimo di che sta parlando, e che metta anche in guardia in modo molto chiaro dalle conseguenze dis-umanizzanti del vivere la sessualità in modo chiuso alla vita.

      E che possono portare anche qui:

      http://lanuovabq.it/it/sesso-con-le-bambole-finto-amore-in-tempi-di-plastica

      Quanto al coitus interruptus, niente di nuovo sotto il sole sul fatto che non sia volontà di Dio: nessuno ha letto Genesi 38?

      1. Francesco Paolo Vatti

        Tremendo! Però è vero: è la logica conseguenza dello slegare il sesso dall’amore….E anche della paura che oggi abbiamo dell’altro….

  3. Francesco Paolo Vatti

    Sono convinto che il 90% delle separazioni potrebbe essere evitato se la sessualità venisse vissuta secondo i Piani di Dio. È quindi una grave mancanza privare le coppie di tali insegnamenti.

    3. Non si può negare che la continenza temporanea richiesta dalla RNF sia una sfida, tuttavia fa anche sì che la sessualità non venga banalizzata ma resti qualcosa di speciale, proprio perché non sempre fruibile.

    Affermazioni molto importanti, su cui molti dovrebbero riflettere.

    Bellissimo articolo.

  4. È vero, ma per quale motivo la RNF non è conosciuta? Non si può dare la colpa alle persone di non conoscere e praticare la RNF se negli ultimi 50 anni non è stata praticamente insegnata. La dottrina della Chiesa negli ultimi decenni è stata completamente taciuta! Citando Rom.10,14 mi sento di poter dire: come possono credere a qualcosa che non hanno udito? E come possono udire se non viene loro annunciato? ..

    Anche questo è vero !!!!…solo la verità ci fa liberi…..

    Grazie per quest articolo.

    1. Francesco Paolo Vatti

      Per quella che è la mia esperienza (un filo datata, lo riconosco), la gente sa che la Chiesa chiede di affidarsi alla RNF, sa che esiste, ma non sa per lo più come funziona e si lascia condurre da chi dice che non si può praticare, che è troppo difficile. Penso sia questo il livello al quale occorra fare informazione.

  5. TèaVe

    Proprio perché sono ormai da tempo convinta della validità di quanto prescrive HV, cioè che non solo dia le istruzioni che metteranno in pratica coloro che vogliono vivere cristianamente il matrimonio, ma che anche viceversa mettendola in pratica si possa riscoprire in senso cristiano e recuperare l’unione, vorrei fare questa domanda: chi non può sperare o non spera più di avere figli in che modo potrebbe sanare e salvare l’unione coniugale?
    Grazie per l’articolo interessante come tutti i contributi che avete pubblicato sull’argomento (tempo fa pubblicaste un indirizzo e.mail di esperti, se ancora è valido sarebbe forse utile ripubblicarlo).

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