Humanae Vitae è alleanza totale

di Costanza Miriano

Ieri mi è capitato sotto gli occhi il post di Facebook del noto teologo e politologo Ermal Meta, che diceva a proposito del ministro Fontana  “Ma davvero credete che al buon Dio interessi come raggiungete l’orgasmo? Non gli interessa nemmeno di cosa vi rende felici, ma che siate felici”, come se Fontana avesse detto qualcosa a proposito della vita sessuale delle persone, e non come ha fatto, a proposito del riconoscimento della famiglia (che, dal punto di vista legislativo, non è una questione di orgasmo ma di seminarium rei publicae, Cicerone lo aveva capito senza scomodare Dio, ma lui aveva i neuroni).

La legge non si occupa di quello che facciamo in camera da letto, per fortuna. Dio invece sì. Volevo dire che non so di quale dio parlasse il cantante, ma il Dio dei cattolici, il Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe, è al contrario moltissimo interessato al nostro piacere, proprio perché ci vuole felici. Ignoro dove abbia studiato teologia Ermal Meta, ma Tommaso d’Aquino, che un po’ ne masticava, sostiene che prima del peccato originale Adamo ed Eva provassero piacere al sommo grado, molto più di noi mortali dopo la caduta. E come dice Clive Staple Lewis la grande vittoria di Berlicche è proprio non farci capire che Dio è un oceano di piacere immenso. L’unica speranza che ha di conquistarci è appunto farci credere che Dio ci vuole fregare, che è invidioso o al massimo indifferente al nostro piacere, come dice il cantante, il quale però, sia detto a sua scusante, esprime perfettamente il sentire di medioman.

A Dio il nostro piacere invece interessa, eccome: avrebbe mai affidato la trasmissione della vita all’orgasmo, altrimenti? E la proposta della Chiesa – perfettamente riassunta in Humanae Vitae che il Papa raccomanda di riscoprire – è quella che offre la massima possibilità di piacere, innanzitutto escludendo la contraccezione, che al netto di stimolanti e lubrificanti vari diminuisce il piacere, o dell’uomo o della donna, o meccanicamente, o agendo con gli ormoni, o anche solo da un punto di vista psicologico, togliendo l’emozione di fare una cosa davvero irrevocabile, come è un rapporto aperto alla vita. I metodi naturali di regolazione delle nascite, inoltre, chiedono dei periodi di astinenza, o perché si decide di non potersi aprire ad altri figli, o perché i figli sono appena nati (ottimo contraccettivo naturale): e come si sa non c’è niente che accende di più il desiderio che il doverne rimandare il soddisfacimento.

L’alleanza in cui entra una coppia che prova a seguire Humanae Vitae è un’alleanza totale, una resa e una consegna incondizionata l’uno all’altra. Io prendo tutto di te, anche i tuoi difetti, anche i tuoi limiti, e accetto di poter rimanere legato a te per l’eternità – un figlio è per sempre. Se i figli non vengono, io accetto anche questo di noi, della nostra storia. Io e te siamo consegnati per sempre, la nostra alleanza è totale. Questo, però, è possibile dirlo solo se si mette in mezzo Dio.

Provare a seguire Humanae Vitae è una cosa che cambia per sempre l’esistenza delle persone: ci si sposa prima, si fanno più figli, ci si dà da fare a cercare lavoro oltre ogni limite (conosco gente che si è laureata col quarto figlio in braccio, gente che ha vissuto di scatolette di tonno per tirar su un bambino, gente che si ha lavorato di giorno e studiato di notte per potersi sposare). L’economia occidentale riprenderebbe in uno o due decenni se tutti provassimo a seguirla seriamente, è una ricetta anche politica fenomenale. Per questo speriamo che sabato a Brescia (ricordatevi di iscrivervi!!!!) venga un sacco di gente, e magari, chissà, anche il ministro Fontana, perché è la proposta più trasgressiva e avventuriera che ci si possa sentir fare.

Contraccezione is boring, Humanae Vitae is rock!

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HUMANAE VITAE

La verità che risplende

Una giornata di studio e promozione dell’insegnamento di PaoloVI sui temi della vita e dell’amore. Un convegno aperto a studiosi, movimenti e famiglie.

Brescia, 9 giugno 2018

Auditorium San Barnaba

corso Magenta 44 – Brescia

INFORMAZIONI – amicipaolovi.it

Per iscriversi al convegno clicca QUI

 

 

 

 

10 pensieri su “Humanae Vitae è alleanza totale

  1. Claudio

    caspita, non ci sarò.
    vorremmo esserci,
    però a giorni nasceranno le gemelle.
    … e prima ci sono i gemelli piccoli.
    …e prima ancora altri cinque.
    Humanae Vitae is absutely Rock!

  2. Domenico

    Condivido fino ad un certo punto. Cioè non per forza bisogna laurearsi per essere aperti alla vita o abbandonare la famiglia per il lavoro.
    Credere in Gesù il Cristo ci porta ad discerne la sua Vololnta e non a laurearsi con il 4 figlio in braccio ( non offenderti, ma è un modo estremista di vivere da Cristiano) La prima missione è essere Marito e Moglie in Criato e se ci sono Figli fare i Genitori con serietà donandosi sempre e rinunciando anche alla Laure se fosse necessario. Prima Gesù con la Famiglia che ci ha donato e poi il resto ( il Vangelo di Oggi appunto il Signore Gesù ci insegna ” dai a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio “) . Gli estremi che siano difetti o pareggi sono e restano estremi.
    Un abbraccio Fraterno e mi dispiace non esserci.

    1. Ilaria

      Caro Domenico, capita che ad una famiglia, specie con molti figli, servano due stipendi. A volte laurearsi col quarto figlio in braccio non è estremismo o egoismo ma pura necessità.

  3. Francesco Paolo Vatti

    Da un lato c’è chi dell’unione fra due persone vede solo l’orgasmo (per carità, importante, ma tutt’altro che tutto, se mi perdonate il bisticcio). Dall’altro chi vede che orgasmo e trasmissione della vita sono legati a doppio filo… Che abisso!

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