In Francia sarà rischioso dire la verità sull’aborto

 liberteIl controverso testo di legge che estende anche ad Internet il delitto di «ostruzione all’aborto» è stato approvato oggi dal Parlamento francese. Dopo settimane di divergenze insanabili fra il Senato e l’Assemblea nazionale, quest’ultima ha fatto valere il proprio primato in materia legislativa.Una pena massima di 2 anni di prigione e 30 mila euro di multa è prevista per chi è giudicato responsabile di diffondere «affermazioni o indicazioni tali da indurre intenzionalmente in errore, con scopo dissuasivo, sulle caratteristiche o le conseguenze mediche dell’interruzione volontaria di gravidanza». Cominciamo quindi da oggi  a pubblicare in francese alcuni articoli già pubblicati su questo blog e tradotti dai nostri lettori.

***

La petite fille

Un matin comme tant d’autres.  Lycée professionnel formant des géomètres d’une petite ville…  soit disant de province, mais qui en fait ne semble plus avoir grand chose de provincial.
Tout est griffé, à commencer par les jeans jusqu’aux t-shirts des marques habituelles,  tous les deux mois un nouveau logo, les mêmes chaussures super cool ou de running, les bracelets avec des phrases et des cœurs… On pourrait croire qu’ils sont tous nés de la même mère. Ou encore mieux, du même couturier et du même coiffeur.
La prof fait l’appel, Lisa est rentrée, tant mieux, j’avais peur d’un nouvel abandon, elle est pâle, encore la grippe. Le cours commence et tout se déroule normalement comme un jour quelconque, on corrige les devoirs, on écoute un dialogue, on commence le nouveau chapitre, et la classe est très attentive mais trop silencieuse. La prof les regarde tous un par un, impassibles. Il s’est forcément passé quelque chose.
 Les adolescents ont une maîtrise d’eux-mêmes incroyable quand il s’agit de ne pas raconter quelque chose. Mais avec l’expérience  et toutes les années passées à l’école je sens que quelque chose ne va pas.
« Bon, que se passe-t-il ? » « Mais rien du tout Madame ! » D’accord, je laisse tomber. Je suis surement devenue trop sensible et je crois percevoir des choses mais je me fais des films.
La cloche sonne. Je dicte rapidement les devoirs. Je n’arrive jamais à terminer à temps. La cloche me surprend tous les jours.
Je sors, « à demain les élèves ! » Lisa me suit dans le couloir « excusez moi Madame, auriez-vous une minute ? » « Bien sur, dis-moi. » « Vous savez, je n’ai pas eu la grippe… » Elle reste en silence trente secondes, puis des larmes. Mon Dieu que se passe-t-il ? « Et bien, j’étais enceinte et j’ai avorté, vous savez… à quinze ans… en plus il est marié. » j’ai la gorge nouée, Lisa est une petite fille ! Ce n’est pas possible, qu’est ce que je lui dis ? Comment vais-je lui répondre ? Si je lui demande qui est ce connard elle ne va pas me le dire, mais l’important c’est elle qui doit surement être anéantie… « Maintenant tu vas bien ? » « Mais oui, moi ça va, vous savez c’est pas ma première fois. C’est que je n’arrive pas à me concentrer sur ce que je dois faire.. Le tournoi de volley ball, les cours à rattraper… »
Moi, la prof, je suis bouleversée, je ne maîtrise pas la douleur, l’estomac retourné, la rage. Il faut que je reste calme. Je ne peux pas lui dire tout ce que je ressens. Je dis seulement « Dieu merci tu as encore à cœur quelque chose.. Prends en soin, c’est le dernier signe de ton humanité. Demain on reparlera et on abordera à nouveau le sujet. Maintenant je vais à mon autre cours. »
Heureusement la salle des profs et proche. Je vais m’y réfugier et je pleure en silence. Ce métier est en train de creuser mon âme.
Plus tard j’y réfléchirai à nouveau et ensuite j’aborderai la question avec elle. Je ne peux pas, je ne peux pas ne pas m’en mêler.
traduzione di Teresa Inghilleri con la collaborazione di Maria Inghilleri
QUI in italiano

29 pensieri su “In Francia sarà rischioso dire la verità sull’aborto

  1. Il numero di aborti in Russia è dimezzato nel corso degli ultimi quattro anni, ha detto il ministro della Salute Veronika Skvortsova “Negli ultimi quattro anni il numero di aborti nel nostro Paese è dimezzato, ma c’è ancora spazio per una ulteriore diminuizione e ci si muoverà in quella direzione”.
    Skvortsova ha sottolineato che il 2016 è stato un anno “molto significativo”, con il numero di aborti che si è ridotto di 96.300 (13%). Negli anni precedenti il calo medio è stato dell’8%,di 67.000 solo nel 2015.
    La Russia è decisamente nemica dei “valori” occidentali.

    1. ML65-3

      Non sarebbe male se si ricordasse la storia completamente .
      Fino agli anni 90 anche se l’aborto era legale il tasso di natalità era robusto ed in crescita, anche perchè i regimi comunisti tra i tanti difetti avevano almeno il pregio di garantire una serie di assistenze gratuite. Col crollo del comunismo e l’immensa crisi economica, i russi hanno di fatto smesso di fare figli e si sono affidati in modo impressionante all’aborto (non gradendo le forme di contracezione) con punte del 57% di gravidanze finite in aborto. Negli ultimi anni la situazione economica si è un po stabilizzata la situazione si sta invertendo anche grazie al ritorno delle sovvenzioni e sostegno economico alle nascite (altro che religione) , ma ancora adesso si è a 1,7 di tasso di nascita, cioè non troppo superiore a quello italiano.
      Infatti il crollo degli aborti non si è tradotto in esplosione delle nascite, perchè ora molto più che in passato si fa ricorso alla contracezione , ed in questo non c’è nulla di particolarmente “Cristiano”, almeno secondo la dottrina della Chiesa.
      La Francia, additata per essere un paese ormai anti-cattolico (anche da questo post) , ha un tasso di natalità superiore al 2 da sempre.
      Questo a conferma del fatto che dove c’è un robusto sostegno alle famiglie (e la Francia da questo punto di vista è all’avanguardia, dal terzo figlio fiscale ai 3 anni a casa delle mamme) si può sopperire al decadimento religioso o l’aumento delle possibilità contraccettive.
      Personalmente sono convinto che se tutte le energie che i cattolici spendono “contro” l’aborto legale o le unioni civili o altro, fossero invece impegnate ESCLUSIVAMENTE “per” una battaglia senza esclusione di colpi (scioperi, manifestazioni , marce , etc etc) per aumentare da tutti i punti di vista il welfare per la famiglia e per i figli, i risultati che si otterrebbero in termini di nuove nascite sarebbero mille volte maggiori , e si riuscirebbero ad aggregare molte più energie anche tra i non credenti, con la speranza finalmente di ottenere qualcosa di concreto ed invertire la rotta delle nascite.

      1. caro ML65-3
        è esatta la tua analisi sulla situazione russa, aggiungo anche che in Russia non c’è l’obiezione di coscienza per l’aborto cosa che trovo particolarmente grave, ma io non ho bisogno di prendere un pacchetto completo che sia il pacchetto Trump o Putin, metto semplicemente in evidenza quello che trovo di positivo e un abbattimento del numero degli aborti è sempre una buona notizia.
        A questo proposito ti ricordo che per un cattolico avere rapporti sessuali non aperti alla vita è un peccato, ma l’aborto è un peccato molto più grave (c’è la scomunica) e, prima che Bergoglio non inventasse la misericordia, non era possibile ricevere l’assoluzione da un qualsiasi sacerdote.

        1. ml65-3

          Certo ovvio . Assolutamente meglio la contraccezione dell’aborto . Tra l’altro la contraccezione garantisce una certa quantità di fallimenti , e non tutti si traducono sempre in aborti per fortuna . Spesso di fronte al fatto compiuto molte coppie fanno scelte a favore della vita , almeno in Italia. Anche se sembra assurdo , ma l’utilizzo del l’astinenza come forma di contraccezione è la vera garanzia totale di chiusura alla vita, quando non giustificata da seri problemi di salute.

          1. exdemocristianononpentito

            Quello che dici, caro ml63-5 è molto giusto, soprattutto con riguardo al welfare state per la famiglia e i figli, ma il fatto è che ora, nel mondo, continuano a prevalere le teorie economiche monetaristie (di von hayek, von mises ecc.) per le quali il mercato non deve sibire interventi dei poteri pubblici, ma deve liberamente svolgersi perchè “sicuramente” prima o poi (ma più POI che prima) risolverà tutti i problemi, e, inoltre gli interventi pubblici comportano squlibri di bilancio: cosa orribile e funesta per gli econonisti monetaristi.
            A riprorva di quanto sopra, basta guardare cosa succede in europa, dove un governo non può prendere una decisione di carattere economico senza che le autorità di bruxelles ci mettano bocca in nome degli “equilibri contabili”!
            Si può veramente dire che oggigiorno lo scopo dell’economia non sia più il bene dell’uomo ma i “conti in ordine”.
            Fino a quando le teorie economiche monetariste e neoliberiste non saranno abbandonate, caro ml63-5, i giusti provvedimenti a favore della famiglia e dei figli (ma di tutto il welfare in generale) è difficile che passeranno. Comunque, come dici te, è importante lottare (ed il mondo cattolico dovrebbe impegnarsi per primo, nel senso da te indicato), proprio per poter, in prospettiva, aprire la strada ad altre visioni dell’economia e gettar via il monetarismo.

          2. fra' Centanni

            Ci andrei piano con l’affermazione secondo la quale la contraccezione sia migliore dell’aborto. La contraccezione è segno evidente di una opposizione radicale a Dio. L’aborto, invece, può essere anche una risposta disperata dettata dall’urgenza di risolvere un problema. La contraccezione implica una pianificazione, l’aborto no.

            Sull’astinenza. Non è possibile utilizzare l’astinenza come forma di contraccezione, le due cose sono autoescludenti: o ti astieni, ma allora non c’è niente da “contraccepire”; oppure ricorri alla contraccezione, ma allora non ti sei astenuto. Forse volevi dire che anche l’astinenza può essere piegata ad una mentalità contraccettiva; vero! Perché la contraccezione viene prima della sessualità ed è una scelta di radicale opposizione a Dio. La contraccezione non (sempre) uccide il concepito, ma sempre uccide la natura umana. Chi fa contraccezione uccide se stesso, prima di tutto.

            1. ml65-3

              È evidente che coniugi in età fertile che rinunciano per sempre a fare l’amore, senza avere nessun problema fisico o di salute , non lo fanno per amore a dio , che di certo non chiede questo , ma lo fanno perché hanno problemi tra di loro. Se poi questa astinenza è una scelta derivante dalla rinuncia ad avere figli, è usata a tutti gli effetti come forma contraccettiva apparentemente legale. Ma dietro c’è cmq un problema tra di loro. Sarà il signore poi a giudicare tutti ed a perdonare 70 volte 7 , ma non nascondiamoci dietro ad un dito …

              1. Se due coniugi, in età fertile, rinunciano per sempre a fare l’amore, avranno i loro buoni motivi. Compresi anche eventuali problemi tra di loro. E allora? Cosa c’entra questo con la contraccezione? L’astinenza per il resto della vita può essere motivata davvero da mille motivi diversi, ma è sempre perfettamente lecita ed anche gradita a Dio se offerta con amore. Un solo motivo può rendere l’astinenza non buona: la totale e definitiva chiusura alla vita. In questo caso si può parlare di mentalità contraccettiva, non di contraccezione. La mentalità contraccettiva è moralmente molto grave, ma l’astinenza, in sé, non ha niente a che vedere con la contraccezione.

      2. Luigi

        “Infatti il crollo degli aborti non si è tradotto in esplosione delle nascite […]”

        Piacerebbe anche a me vedere in Italia un aumento della natalità pari al 40%, come è stato in Russia negli ultimi anni (il dato è ripreso dalla biografia di Putin scritta dall’attuale vicedirettore del TG1).
        Poi la si chiami come si preferisce, una simile variazione.

        Intanto però, quale che ne sia la causa – e la religione vi ha a che fare, eccome! – datela anche all’Italia, di grazia, e allora saranno concesse anche le critiche.

        “La Francia, additata per essere un paese ormai anti-cattolico (anche da questo post) , ha un tasso di natalità superiore al 2 da sempre.”

        La Francia è un paese anticattolico.
        E poi domando: quale è il tasso di natalità dei Francesi?
        Perché è urticante, diciamo così, il dimenticare quanto contribuiscano, al tasso di natalità della Francia, i barbari che mettono a ferro e fuoco le sue città.

        Buona domenica.
        Luigi

      3. Beatrice

        @ ML65-3
        È paradossale il tuo portare la Francia come esempio virtuoso proprio dopo che in quel paese è stata approvata una legge liberticida per mettere a tacere ogni forma di dissenso sul tema dell’aborto. Forse che la libertà di espressione vale solo per chi vuole fare vignette blasfeme e lesive della dignità delle vittime di catastrofi naturali? Dov’è finita tutta la retorica del “je suis Charlie” quando il parlamento francese stava discutendo quella legge? Perché tutte le persone che hanno pronunciato quella frase all’indomani dell’attentato terroristico al giornale satirico oggi, davanti a una legge del genere, non hanno proferito parola? E mi vieni a dire che i cattolici la devono smettere di fare battaglie contro le leggi ingiuste che le “menti illuminate” del nostro secolo vogliono approvare? Ma stai scherzando? Io mi chiedo l’esatto opposto: perché i cattolici non hanno protestato più vigorosamente di fronte a un simile attentato alla libertà d’espressione? Ma dormono tutti in Francia? Perché la battaglia senza esclusione di colpi (scioperi, manifestazioni, marce, etc etc) che tu reclami per altre questioni non l’hanno fatta davvero in questo caso? E perché la Chiesa è rimasta in silenzio? Dove sono i pastori che dovrebbero proteggere le pecore dai lupi, perché permettono ai lupi di fare strame di uno dei più fondamentali diritti dell’uomo? Perché, a parte i soliti noti, nessuno si indigna davanti a un tale attentato alla libertà d’espressione oltreché al buon senso? La difesa di un diritto così basilare per ogni democrazia degna di essere chiamata tale non dovrebbe forse unire tutti, credenti e non credenti? L’articolo 19 della Dichiarazione dei diritti dell’uomo dice: «Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.»
        Questo diritto viene minacciato di più quando un giornale che fa vignette di dubbio gusto viene colpito dall’odio omicida di un piccolo gruppo di fondamentalisti islamici o quando un intero paese democratico approva una legge che impedisce alle persone di dire come la pensano sull’aborto e quali tragiche conseguenze ha sulla donna che lo pratica? Perché nel primo caso tutta la società occidentale reagisce mentre nel secondo si fanno spallucce? Non è forse peggio il fatto di una democrazia che fa diventare legge la sistematica violazione del diritto alla libertà d’espressione di un individuo rispetto al singolo atto violento di una minoranza di fanatici islamici contro un giornale dallo stile eccessivamente provocatorio?

  2. vale

    @giusi

    beh,certo. la pace sociale, come la vogliono “lorsignori” esige che dopo la fase atti estremi tollerati, vi sia la “normalizzazione”.

    come diceva pannella oramai alla fine: abbiamo vinto la battaglia.

    così come la sedazione profonda è “l’eutanasia alla englaro”, questa è la foglia di fico della “religione universale”.

    tra l’altro mi son letto stamane il testo completo del ddl gambaro al senato sulle fake news.

    dietro il cumulo di vuote ,vane e belle parole- tutte rigorosamente aderenti al politicamente corretto- il testo è molto peggio di quel che sospettavo.

    arrivano- motus infine velocior- oltre alle mezze pretesse e alle intercomunioni, le museruole o il gabbio per chi non la pensa come “lorsignori”.

    vivremo certo tempi interessanti. ma non so se sia una buona notizia.

  3. flora

    In Francia certamente motus in fine velocior! Hanno i tempi stretti con primarie in corso ed elezioni ravvicinate.

    1. ml65-3

      Scusa Giusi , ma che c’entra Repubblica ? Non ti far attirare dai titoli giornalistici del Foglio , che specula su queste cose .
      Repubblica ha fatto un sondaggio , che colpa ne ha se gli italiani hanno riposto come hanno risposto ? Chiediamoci piuttosto perché le italiane siano così male disposte verso i figli, e le motivazioni non sono certo gli articoli di giornale .

        1. ml65-3

          Evidentemente non hai letto l’articolo. Si tratta di una ricerca che Letizia Mencarini, professore associato di Demografia all’università Bocconi, conduce dal 2013 (quando era all’ateneo di Torino) all’interno del progetto Swell-Fer, finanziato con un milione dall’Ue per indagare il rapporto tra benessere soggettivo e fertilità in Europa.
          Come vedi il giornale non fa che riportare l’esito di una ricerca fatta evidentemente tra tutti gli europei, non certo i soli lettori di Repubblica. In questo caso l’ideologia è leggere solo il titolo senza approfondire il contenuto, partendo dal presupposto che il titolo del Foglio sia la bibbia .

            1. ml65-3

              Ma è l’articolo del foglio ad essere paradossale. come si fa a dire una sciocchezza del genere ? Repubblica espone solo il pensiero di una coppia tipo, ed il Foglio invece di spiegarci perché queste cose esistono e come migliorare , fa un titolone surreal sul fatto che Repubblica tiferebbe per l’estinzione della specie. Con questo atteggiamento ogni tentativo di spiegarsi i motivi viene poi seppellito dal muro contro muro. leggiti l’articolo di Repubblica piuttosto e non quello del Foglio, che ne fa la caricatura.

        2. exdemocristianononpentito

          Non è poi incredibile il sondaggio di Repubblica (a prescindere dalle ideologioe) se si guarda al calo delle nascite: se c’è quest’ultimo è ovvio che, a monte, c’è anche una disaffezione diffusa dalla maternità, che non è poi ENORME, secondo il sondaggio; infatti esso si è limitato a rilevare che le madri si sentono un po’ più infelici delle non-madri e il divario fra i 2 indici non mi sembra grande (trattasi di decimali).
          Se poi si tratta di una bufala (cosa sempre possibile) o di un sondaggio ideologicamente “mirato”, ebbene, non dovrebbe essere impossibile “attingere” ad un altro sondaggio con esiti diversi che dimostri l’infondatezza del primo.

          1. Alessandro

            Vediamo qualche studio sul tema “maternità e benessere psicofisico della madre”.

            “La positività della gravidanza è tale che si registra persino quando è inattesa o indesiderata: da un’accurata revisione di studi pubblicata sull’argomento si è rilevato come, confrontata con le conseguenze dell’”alternativa” costituita dall’aborto volontario, la gravidanza portata a termine anche se non voluta – al di là del non irrilevante, anzi decisivo aspetto della sopravvivenza del figlio concepito – risulta l’opzione preferibile per la tutela della salute materna (Psychiatry and Clinical Neurosciences, 2013).

            Per quanto sorprendente, non si tratta della prima evidenza scientifica in assoluto sul benessere portato dalla gravidanza: da uno studio precedente, condotto su ben ventunomila coppie, era già infatti emerso come il non avere figli sia correlato con l’aumento delle probabilità di morte prematura dovuta a tumori, malattie cardiovascolari o incidenti del doppio per gli uomini e addirittura di quattro volte per le donne; gli stessi genitori che adottano fanno mediamente registrare tassi più contenuti di problemi psichiatrici (Journal of Epidemiology Community Health, 2013). Ora, è pur vero che dette risultanze derivano dal monitoraggio di coppie che attendevano un figlio tramite la fecondazione in vitro – e che, pertanto, potevano riversare sull’arrivo del figlio un’aspettativa particolarmente intensa, e sulla sua mancata nascita una delusione altrettanto forte -, tuttavia non possono essere ignorate, anche perché risultano in linea coi benefici riscontrati sulla salute dell’avere figli in particolare per le donne (Annals of Behavioral Medicine, 2009), incluse quelle che ne hanno più d’uno (Fertility and Sterility, 2012).

            E’ di questi giorni la pubblicazione di un interessante studio della Hadassah Medical School di Gerusalemme secondo cui la gravidanza tenderebbe a ringiovanire, per così dire, la mamma; questo perché si tratta di condizione unica per il corpo umano, che stabilisce la condivisione di un sistema unico per la circolazione del sangue. In sostanza è come se il figlio in grembo, col proprio sviluppo, iniettasse nel sangue materno un pizzico di giovinezza, rallentando in particolare il processo d’invecchiamento e favorendo il mantenimento dei tessuti e della capacità dei muscoli delle madre di rigenerarsi (Fertility and Sterility, 2015).”

            https://giulianoguzzo.com/2015/04/19/la-maternita-ti-fa-bella/

            1. Alessandro

              Per la precisione:

              – lo studio pubblicato su Annals of Behavioral Medicine nel 2009 è Holt-Lunstad J. – Birmingham W. – Howard A.M.- Thoman D. “Married With Children: The Influence of Parental Status and Gender on Ambulatory Blood Pressure” .«Annals of Behavioral Medicine»; Vol.38(3):170-179

              – lo studio pubblicato su Fertility and Sterility nel 2012 è Jacobs M.B. – Kritz-Silverstein D. – Wingard D.L. – Barrett-Connor E. The association of reproductive history with all-cause and cardiovascular mortality in older women: the Rancho Bernardo Study. «Fertility and Sterility»; Vol.97(1): 118-124

              https://giulianoguzzo.com/2015/05/10/viva-la-mamma/

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