Te Deum laudo per mio marito

CM

di Costanza Miriano

Te Deum laudo per mio marito, che è rimasto ancora quest’anno con me, nonostante dopo centomila chilometri di corsa le giunture di una vecchia signora andrebbero rottamate per legge.

Te Deum laudo per come tronca le mie lamentele, ascoltandomi solo quando serve (va be’, qualche volta anche un po’ meno, tipo quando gli parlo dei prof dei figli, e adesso non sappiamo con quale insegnante ha parlato: l’ho mandato da quella di latino e mi è tornato riferendomi di un tema di italiano che lui non ha mai fatto, e comunque lo sconosciuto ragazzo di cui parlava quella signora – chi sarà stata? – ha preso 8 e mezzo).

Te Deum laudo per le volte in cui invece le mie lamentele le ascolta, e cerca una soluzione pratica e si dimentica sempre che io invece volevo un complimento, ti lodo perché ha ragione lui, i complimenti non mi servono, le soluzioni pratiche moltissimo, i complimenti sono gratis, le soluzioni pratiche costano, i complimenti alimentano solo la mia vanità, le soluzioni pratiche fanno il mio vero bene.

Te Deum laudo per come mi conosce anche nei lati peggiori – quasi tutti – e continua ad amarmi.

Te Deum laudo perché mi spiega quello che succede nel mondo, tutte le cose che io non ho voglia di sforzarmi a capire, e così quando mi intervistano posso chiamarlo e chiedergli cosa penso della guerra in Siria, risparmiando un sacco di neuroni.

Te Deum laudo per come gioca con i figli, parla con loro, si ricorda i loro gusti e le passioni, amandoli come figli unici. Ti ringrazio perché sa dire i no che servono, mettendo muri e limiti, un po’ perché è figura dell’autorità di Dio Padre, un po’ perché a ‘na certa non ne può più e a differenza della mamma smonta dal servizio e non ce n’è più per nessuno.20160906_191840

Te Deum laudo perché anche a me vorrebbe insegnare a dire no (non ce la farà mai), perché mi indica i rami da potare (non ce la farò mai), perché ignora i miei capricci.

Te Deum laudo perché gli ho ceduto in appalto tutta la gestione del comparto ansie materne, e ho deciso che posso preoccuparmi solo quando mi autorizza lui, cioè praticamente mai.

Te Deum laudo per quanto è diverso da me, e mi esonera dall’interessarmi a parti interessantissime del mondo che io ignoro completamente (sono troppo presa dalle persone, dalle loro vite, dai fatti delle mie amiche, e delle amiche delle amiche fino al nono grado), tipo la musica il cinema la politica la storia la scienza e la tecnologia.

Te Deum laudo perché mi ha promesso che non morirà all’improvviso, e che prima di farlo mi spiegherà come si accende Sky.

Te Deum laudo per la sua solidità silenziosa (troppo!), concreta, fattiva.

Te Deum laudo per tutto quello che di lui mi fa arrabbiare, l’orsaggine, la poca voglia di parlare e la fatica che mi tocca fare per capirlo, la rudezza di modi, la scorbuticità – conio il termine – perché sono occasioni di conversione, perché se amare fosse facile non sarebbe la via per diventare santi.

Te Deum laudo perché nella differenza feconda con lui, così altro da me, si apre la via per il totalmente Altro, che è Dio, lo Sposo che si nasconde dietro la sua faccia.

 

QUI in spagnolo

 

94 pensieri su “Te Deum laudo per mio marito

  1. Annalisa Nervi

    Grazie Costanza, hai sempre una parola che invita a guardare alla nostra faticosa vita con occhiali differenti..
    Che Dio ti benedica!

  2. Alessandro

    Bellissimo questo Te Deum.

    Un grande ringraziamento a Dio per l’anno trascorso e un gigantesco augurio per il 2017 alla padrona di casa, al laudato suo sposo e a tutti gli amici del blog!

  3. Immaginando tuo Marito non sia un “superuomo”, ma semplicemente un Uomo che (ti) ama e che è da te amato (e si sente), spero mia moglie legga questo tuo Te Deum…

    😀 😀 😀

    Battute a parte BUON 2017 nel Signore a te Costanza, a tutta la Tua Famiglia, a tutti Noi che nel Signore confidiamo.

  4. Bellissimo questo tuo Te Deum,…..sei fortunata, hai un marito che ti ama per come sei, non a torna conto, ma per il sommo bene,insieme ai tuoi figli….è una grazia….immensa ….Anch’io ti faccio i miei più sinceri auguri per l’anno nuovo, e ti ringrazio per quanto scrivi, leggo i tuoi link con piacere….
    Buon anno con Dio con noi, …insieme a Maria nostra mamma, …ciao Costanza !!! ciao a tutti voi amici del blog…..
    Tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia……….Dio con noi…..

  5. Betty

    Grande Costanza! Le tue parole come frecce precise al cuore! Buon 2017 a te e alla tua famiglia 😊

  6. 61angeloextralarge

    Te Deum per la concretezza e la simpatia di questo post! Auguri a tutta la tua famiglia e ai frequentatori qi questo blog. Smack! 😀

    1. Caterina

      Ehi Alberto bello, non hai studiato bene la tetralogia di Miriano. Ripassa il volume due e vedrai che che Guido non e’ sottomesso, ma uomo che, chestertonianamente parlando, e’ uomovivo e da’ la vita per sua moglie Costanza ed i suoi figli. Oppure – ma qui devo chieder lumi all’Alto perche’ per me e’ concetto ancora assai difficile da far mio – c’e’ un’allegra sottomissione reciproca nella coppia di amanti, maritati secondo madre Chiesa.
      Grazie alla scrittrice perche’ quest’articolo e’ un’opera sinfonica all’amore cristiano e noi applaudiamo Costanza e Guido che ne ha ispirato l’anima poetica!

  7. bluesbrothers

    “Te Deum laudo perché mi spiega quello che succede nel mondo, tutte le cose che io non ho voglia di sforzarmi a capire, e così quando mi intervistano posso chiamarlo e chiedergli cosa penso della guerra in Siria, risparmiando un sacco di neuroni”.
    Ah ah ah ah… mitica!! Quanto è vero anche a casa nostra… 🙂

  8. Gilberto

    Scusa l’invidia per tuo marito.
    In un momento difficile della mia vita di coppia sei una preziosa compagnia.

    Solo grazie di averti conosciuta.

  9. enrico venturoli

    Poveri mariti, al massimo sopportati anche da chi crede e resiste nel matrimonio. Le donne, in occidente, manifestano spesso un senso di superiorità che se va bene si trasforma in “martirio” per avere avuto accanto una persona che, comunque, merita, tutt’al più, compatimento.

  10. Catherine

    sì, grazie, Costanza! di tutto, anche del buon umore che spesso ci comunichi, e ci fa bene, auguri a tutti e a ciascuno, a chi ha una famiglia e a chi non ce l’ha… il Signore ci accompagni sempre
    Catherine

  11. Anna Maria Spotti

    Anche da parte mia, un grazie per avermi aiutato a riflettere sulla mia vita che da 52 anni condivido col mio Luciano
    Un abbraccio affettuoso e un Buon 2017 in Santità e Grazia.
    ANNA MARIA

  12. paola

    Di cuore, grazie! Sono una suora e non ho marito, ma uno Sposo! E nel tuo essere veramente moglie di tuo marito leggo – fatte le debite differenze – il mio essere sposa del mio Sposo!

  13. Mirella

    Grazie Costanza perche ‘ nn mi sento sola a combattere l’eterna battaglia che alla fine avra’ un premio !
    Auguri, auguri a tutti.

  14. Luigi I.

    Cara Costanza tantissimi auguri a te e alla tua famiglia. Il buon Dio vi ricolmi di benedizioni e vi conceda la grazia di corrispondere sempre alla Sua Volontà. Fai del bene alle persone anche solo scrivendo sul tuo blog, eppure tu fai anche tanto tanto altro. Verrebbe da chiedersi dove trovi il tempo per tutto, ma l’hai giá rilevato nei tuoi scritti. Buon anno nuovo 🙂

  15. ENRICA CORRADINI BORDONI

    Hai messo nero su bianco esattamente ciò che volevo dire a mio marito in questo ultimo giorno del 2016. ti devo i diritti d’autore. Se mai ti capitasse di venire in Valtellina, non mancherò di saldare il mio debito di riconoscenza. grazie sempre

  16. Mezzalasinistra

    Grazie per essere un punto su cui rilevare la propria posizione e determinare la propria rotta individuale anche se questa non va in direzione della Fede.
    E ‘ sconsolante pensare che l alternativa alla ricerca di una traccia di eterno all’ interno della propria relazione, sia la ricerca ” dell’ uomo con cui scapperesti il giorno dell’esame tue nozze”: per carità, puó funzionare, ma a che prezzo?

  17. enrico venturoli

    Peccato non poter dialogare con te, Costanza Miriano, ma io non amo i social. Buon Anno, enrico

  18. Pino Privitera

    Grazie.questo modo di giudicare e vivere la vita e in particolare il matrimonio aiuta a comprendere che vivere da cristiani porta a compimento l’umano che siamo e attraverso il rapporto con l’altro che ci é dato noi incontriamo realmente lo Sposo che ci ha fatto e per cui siamo fatti.Non abbiamo bisogno d’altro per arrivare alla bellezza della santità.

  19. Elena

    Ehi! Anch’io vorrei “smontare dal servizio” a volte? Perché alle mamme non è concesso?! Grazie però per questo post!

  20. Angela

    Grazie , ma tu lo sai che sposandoti tutto questo sei anche disposta a perderlo
    Sono stata sposata per 13 anni con un uomo così. Poi improvvisamente tutto è cambiato e lui è andato via.
    Sono una separata come tanti altri vivo ” l amore che resta” anchw quanso l altro non ci sta più alla promessa.Anche io ho fatto il Te Deum per mio marito, ma vorrei essere piu rispettata da quelli che il per sempre possono viverlo in due…

  21. Paolo

    Scusami Costanza. Ma mi spii in casa ? Queste sono le dinamiche anche della nostra vita famigliare ! Ed è bello vederle condivise ! Talmente condivise che le ho inviate sul nostro gruppo famiglia su whatsapp ….attendo le reazioni delle signore !!! Ma se ne esco vivo . Auguro a tutti voi un MEGA 2017!

  22. Paolo pesarin

    Scusami Costanza. Ma mi spii in casa ? Queste sono le dinamiche anche della nostra vita famigliare ! Ed è bello vederle condivise ! Talmente condivise che le ho inviate sul nostro gruppo famiglia su whatsapp ….attendo le reazioni delle signore !!! Ma se ne esco vivo . Auguro a tutti voi un MEGA 2017!

  23. ElenaM

    Carissima, ti ringrazio profondamente per questo Te deum: non solo per cosa hai scritto ma soprattutto per averlo scritto in assoluto! Mi hai fatto nascere il desiderio di scriverlo anche io riguardo a mio marito, anche se io non sono sicura di riuscire a vedere così bene la realtà come fai tu. Ti abbraccio e auguro a te e a Guido un bellissimo anno nel Signore!

  24. M. Cristina

    …e sono dinamiche che funzionano, non per una tattica, ma perché corrispondono a come siamo fatti, e quindi anche al disegno di Chi ci ha fatto così…

  25. M. Cristina

    Buon anno a tutti!!! …come dice Pavese: “L’unica gioia al mondo è cominciare. E’ bello vivere perché vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante.”

  26. Pingback: Te Deum laudo por mi marido | il blog di Costanza Miriano

  27. Luigi igiul

    Dico subito che vengo in pace e non muovo critiche a nessuno, anzi, scrivo come se parlassi bisbigliando.

    Molto di quello che ha scritto Costanza lo ritrovo nella mia vita di coppia con il mio compagno e, spesso, per gli stessi motivi dell’autrice, anche a me viene spontaneo alzare gli occhi al cielo, o guardare il tabernacolo e dire “Te Deum laudo per il mio compagno”. Molte altre volte invece, mi accorgo di quanto io debba cambiare per corrispondere più pienamente al suo amore…

    Ecco, solo questo ci tenevo a dire.
    Buon anno a Lei Costanza e a tutti i lettori!

    1. Caro Luigi, nessuno può impedirci di ringraziare Dio per ciò che crediamo…

      Purtroppo non tutto ciò per cui possiamo ringraziare, come neppure tutto ciò che chiediamo a Dio credendo di chiedere il Bene, viene da Dio o è a Dio gradito.

      Questo vale per te come per me, come per tutti.
      Come per tutti, si può vivere una vita intera pensando che ciò che si vive e si sceglie venga da Dio, perché c’è chi opera perché nell’inganno si rimanga.

      Mi spiace, ma non potrei dirti nulla di diverso (e parlo per esperienza).
      Ciò non di meno, auguro anche a te un Buon Anno e che la luce dello spirito Santo illumini la tua vita.

      1. Luigi igiul

        Caro Bariom,
        come sempre apprezzo la sua delicatezza e la ringrazio. Mi verrebbe da scriverle molte cose per confrontarmi con lei, ma il contesto pubblico e il pudore per la mia interiorità lo impedisce.

        Grazie ancora per il suo garbo.

        Luigi

        1. Cosa più che comprensibile e che condivido.

          Ti sarei grato se volessi darmi del tu… o se preferisci passo io al lei 😉

    2. fra' Centanni

      Come? Lei, Luigi, ringrazia Dio della sua relazione omosessuale? E’ un po’ confuso mi pare. La sua relazione omosessuale la porterà all’inferno, altro che “Te Deum laudo per il mio compagno”.

      P.S. Scusa admin, se pensi che quello che ho scritto sia offensivo, censura pure il mio intervento. Non posso tacere di fronte a queste volgari provocazioni.

      1. Sempre che di “volgari provocazioni” si tratti… ma si sa che tu conosci solo il bianco e nero, nonché le intenzioni dei cuori altrui.

        1. fra' Centanni

          Lodare Dio per la propria relazione omosessuale è una bestemmia. Primo, perché il comportamento omosessuale è una libera scelta personale e non certo un dono di Dio. Secondo e soprattutto perché è una scelta gravemente ingiusta. Che c’entrano “le intenzioni del cuore altrui”? Io valuto i fatti (una relazione omosessuale) per quello che sono, non “le intenzioni del cuore altrui”.

          1. E come sempre capisci quel che ti pare…

            L’appunto sulle intenzioni era rivolto al tuo giudicare l’intervento una “volgare provocazione”, cioè significare che il commento sia stato fatto con quella specifica intenzione.
            Partendo da questo giudizio giustificavi la durezza del tuo commento, tant’è che mettevi avanti una possibile stroncatura di admin…

            Ma che te lo spiego a fare?

            Sui “fatti” nulla da dire.

            1. fra' Centanni

              Lodare Dio per la propria relazione omosessuale è una bestemmia, farlo pubblicamente è anche una provocazione otre che una bestemmia. Oppure si può bestemmiare pubblicamente, ma con buone intenzioni? Ma che stai dicendo?

            2. luigi igiul

              Se il mio intervento risultasse una provocazione, sarebbe bene toglierlo, anche se mi dispiacerebbe visto che le intenzioni con cui ho scritto sono espresse in modo chiaro. Ho esplicitato una sensazione derivante dalla lettura di un articolo e applicata alla mia vita. Nulla di più.

              Buon proseguimento.

            3. fra' Centanni

              Forse sono io che non capisco. Ma allora qualcuno mi spieghi quello che non capisco, altrimenti non posso cambiare il mio duro giudizio. Mi rivolgo a Bariom, naturalmente, ma anche a Luigi o a chiunque altro possa spiegarmi quali sarebbero le buone intenzioni con cui Luigi ha scritto il suo primo commento (https://costanzamiriano.com/2016/12/31/te-deum-laudo-per-mio-marito/#comment-122380). Scusate, a me sfugge, sarò tardo di mente (e magari pure di cuore, certo!), ma proprio non riesco a vedere nessuna buona intenzione in chi loda Dio per la sua omosessualità, o per il suo compagno omosessuale. Non posso accettare che una persona parli in termini positivi della propria tendenza omosessuale, a meno che sia vissuta come una croce santificante, ma non mi pare il caso di Luigi. Accostare la propria relazione omosessuale ad una relazione coniugale mi pare scandaloso, eversivo, diabolico. Altro che buone intenzioni. Come si fa a non cogliere la provocazione di chi contraddice pubblicamente in maniera così radicale il piano di Dio? Quello che mi scandalizza non è il peccato (in sé gravissimo, ma un nulla di fronte alla Misericordia di Dio), quanto piuttosto la volontà di renderlo pubblico con l’evidente (almeno secondo me) intento di raccogliere consenso, solidarietà, pacche sulle spalle, simpatia.

              Se sbaglio, per favore, qualcuno mi corregga.

              1. Giusi

                Una cosa non ho capito: quando Luigi dice: “Molte altre volte invece, mi accorgo di quanto io debba cambiare per corrispondere più pienamente al suo amore…” si riferisce all’amore di Dio o del suo compagno? Chiedo perché lui ha reso pubblico questo pensiero altrimenti non mi permetterei.

                1. luigi igiul

                  @Giusi
                  Mi riferisco al mio compagno, ma molto di quello che sperimento mi porta su un piano più alto e mi fa comprendere cose dell’amore di Dio non avevo mai compreso. Sia chiaro: questa è una mia personalissima esperienza e il modo in cui qui la racconto è semplicemente la volontà di condividerla, non di dare un giudizio morale. Se l’admin lo ritiene opportuno, per la tranquillità di fraCentanni e di altri che a differenza sua non hanno commentato, faccia pure. Non griderò dando dell’intollerante omofobo, ma continuerò per la mia strada. Del resto, chi mi conosce, sa bene quanto io sia avulso dalle lotte lgbt e contrario a molte delle posizioni rivendicate come diritti. Ma sono anche lontanissimo da molti degli stereotipi che spesso sono affibbiati dall’immaginario collettivo alle persone omosessuali.

                  Ciò detto, auguro una buona giornata e, prendendo spunto da quanto scritto nell’articolo del Barbieri (Bariom, sei tu vero?), chiedo che il Signore vi benedica.

                  Luigi

                  1. luigi igiul

                    Correggo: “Se l’admin lo ritiene opportuno, per la tranquillità di fraCentanni e di altri che a differenza sua non hanno commentato, togliere i miei interventi, faccia pure”.

                    1. Giusi

                      A me non disturbano, era per capire. Giancarlo, per amor di verità, Bariom non gli ha detto che fa bene. Io non credo che Luigi abbia voluto provocare, non siamo bambini condizionabili, sappiamo cos’è peccato e cosa no, credo lo sappia anche lui, per il resto lasciamo fare a Dio…

                    2. @Giusi grazie… hai correttamente interpretato il mio pensiero.

                      Non avevo ancora letto sennò mi risparmiavo l’ulteriore risposta a Giancarlo 😉 (non perché mi pesi…)

                    3. fra' Centanni

                      Cara Giusi, so bene che Bariom non ha approvato il suo comportamento, infatti non mi sono rivolto a lui nel mio primo commento (https://costanzamiriano.com/2016/12/31/te-deum-laudo-per-mio-marito/#comment-122387).

                      Su Luigi: ho espresso chiaramente le mie perplessità. Non riesco ad intendere in maniera benevola il suo primo commento; per questo, in seguito, ho chiesto a qualcuno (chiunque) che mi aiuti a capire quale sarebbe la buona intenzione di Luigi: perché non lo capisco. Io, nella mia vita, ho commesso peccati spaventosi e vergognosi e sono perfettamente consapevole di non avere niente da insegnare a Luigi. Però non mi è mai venuto in mente di parlare in pubblico dei miei peccati, perché mi vergogno. Ecco, non capisco perché Luigi non si vergogna, anzi, sembra quasi ringraziare Dio del suo compagno. Oppure sono io che capisco male?

                    4. E cosa c’è da capire??

                      Sapessi di quanti peccati non mi vergognavo io! E me ne facevo pure vanto…

                      Il tempo della “vergogna” è già un tempo di conversione.
                      Quello che ti fa specie e che non riesci a comprendere (ti capita spessissimo) e che c’è un divenire, anche quando già si cammina nella conoscenza (impoerfetta certo) di Dio e quando Dio già si nomina e si prega.

                      Ricordo una giovane ragazza che era praticante e che aveva atteggiamenti che “lasciamo perdere”. Io ne ero scandalizzato e molto la giudicavo (grave peccato!).
                      Bene, la persi di vista, ma lei continuò il suo cammino sino a prendere i voti e oggi è un santa suora di clausura e poco ma sicuro mi è già passata avanti qui interra e così sarà in Cielo (ammesso io ci arrivi).

                      Ma tu vai cercando i frutti dagli alberi altrui quando ancora non è stagione e ti scandalizzi e punti il dito…
                      Ammett di “non capire”, ma agisci e ti pronunci comne se per te fosse tutto chiaro. Vedi un po’ tu.

                  2. fra' Centanni

                    Non ho capito, la tua relazione omosessuale ti porta su un piano più alto e ti fa comprendere cose dell’amore di Dio che non avevi mai compreso? Vuoi dare testimonianza del fatto che anche l’amore sessuale aiuta ad avvicinarsi a Dio? Se è così, sei fuori strada. Completamente fuori strada.

                    Se invece non è così e sei consapevole del fatto che la tua relazione omosessuale non è una cosa buona per nessuno, allora perché la vuoi rendere pubblica?

                    1. @luigi igiul,

                      sulla questione sentimento per il tuo “compagno” che ti porta ad un “livello più alto” della comprensione dell’amore di Dio, vorrei raccontarti un aneddoto della vita di San Luigi Maria Grignion de Montfort (?? sul Santo potrei sbagliarmi, sono pessimo per ricordare i nomi. Semmai qualcuno mi correggerà…).

                      Il Santo stava allora in seminario e sudiava per l’appuntoper divenire prete. Mancavano pochi esami, se non ricordo male, ma non è dettaglio importante. Sta di fatto che ogni volta che si accingeva allo studio, veniva preso da pensieri mistici vere e proprie “illuminazioni” sulla Fede sulla Trinità e quant’altro…
                      Iniziò anche a trascriverle e la cosa andò avanti per un po’, fermando di fatto i suoi studi.
                      Finalmente si trovo a colloquio con il suo confessore al quale mostrò gli appunti. Il confessore confermo la profondità e la giustezza delle “intuizioni” trascritte, ma poi, certamente illuminato dallo Spirito Santo, gli disse: “Queste però vengono dal Demonio!” “Quando ti ricapiterà combatti e scacciale dalla tua mente…”.

                      Quale era lo scopo di tali “mirabili” tentazioni? Ovvio, non far compiere al Santo la Volontà di Dio nel portare a compimento la vocazione.
                      Troppo stupido sarebbe stato presentare al Santo tentazioni della carne o simili, le avrebbe subito combattute, ma Satana di nome fa “Lucifero” portatore di luce ed è scaltro, se ci presentasse il male per quello che è, solo un idiota ci cascherebbe.

                      Non credo debba spiegati perché ti ho raccontato questo aneddoto 😉

                      (Chiedo scusa se nel raccont sono stato impreciso o aprossimativo, ma sono andato a memoria. Del “nocciolo” sono piuttosto certo, giacché lo trovo spesso applicabile alla mia vita)

                    2. Giusi

                      Giancarlo non so se ho già raccontato questa mia esperienza, forse sì, comincio ad avere la Teresina. Tanti anni fa frequentavo un palestra e lì c’era una persona fisicamente un po’ strana nel senso che oggettivamente non si capiva bene se fosse maschio o femmina. Sembrava un ragazzo glabro, la sua voce era un po’ stridula. Non è che molti le (era donna) dessero parola se non per motivi di cortesia. Poiché detesto veramente le esclusioni (contrariamente a quello che magari può sembrare) gliel’ho data io. Abbiamo fatto amicizia e ho scoperto una grande ed autentica sofferenza. Questa donna che era nata così, non aveva fatto nulla (al momento della differenziazione può succedere qualcosa…) si sentiva uomo. Ha passato la sua adolescenza in chiesa a pregare. Pregava il Signore che la facesse risvegliare uomo il giorno dopo. Era una persona colta che viveva con la mamma e la nonna, il padre le aveva abbandonate. Aveva interrotto l’università per lavorare perché non c’erano soldi sufficienti in famiglia. Faceva l’operaia. Io le dissi che era sprecata, che avrebbe dovuto finire. E lei si riscrisse. Ho poi saputo che si è laureata. Ho dovuto interrompere il rapporto perché…. si era innamorata di me. D’altro canto si sentiva uomo ma io non la recepivo come tale. Mi scrisse lettere bellissime che purtroppo per nervi ho strappato. Non vi era alcuna allusione sessuale erano di una bellezza, di una profondità e di un valore letterario (scriveva molto bene) superiori alla media. Solo che all’epoca, come penso mi puoi comprendere, mi innervosivano. Perché ti racconto questo? Per dirti che non tutto possiamo capire dell’animo degli altri. Questa donna non era lesbica, era donna e si sentiva uomo ma fisicamente non era femminile. Una volta la vide mia mamma e mi disse: ma quello è un ragazzo! Io l’ho persa di vista da anni e non ho più saputo niente di lei, non potevo fare diversamente. Ma hai idea di che vita di sofferenza deve aver passato? Io sono la prima che se qualcuno viene qui con le sue rivendicazioni LGTB mi inalbero e reagisco male ma non mi pare il caso di Luigi. Mi sento di sospendere il giudizio e di affidarlo a Dio esattamente come per quella donna che ho conosciuto. Forse anche lei, se avessi contraccambiato il suo sentimento, avrebbe ringraziato Dio…..

                    3. fra' Centanni

                      @Giusi

                      “Forse anche lei, se avessi contraccambiato il suo sentimento, avrebbe ringraziato Dio….. Ed avrebbe sbagliato, perché certamente non era quella la volontà di Dio. E la stessa cosa si può dire di Luigi, se ho correttamente interpretato il suo “Te Deum laudo per il mio compagno”.

                      Ragazzi con tutta l’umana solidarietà e simpatia per chi vive una condizione difficile, come quella omosessuale, non si può condividere la lode a Dio per il proprio compagno omosessuale. Mi spiace, ma è così.

              2. Torno per l’ultima volta sulla questione Fra’…

                Io non sto a giudicare “buone o cattive intenzione”, mentre tu sembri essere tanto certo delle seconde e che anzi abbiano l’unico scopo di essere provocazioni.

                La situazione che vive è di peccato, di confusione, di inganno? Oggettivamente e molto probabilmente si (personalmente non mi pare di aver scritto “fai bene”…).
                Quindi non avrebbe diritto di parola qui? (Deciderà eventualmente Admin, che per il momento comunque non è intervenuto e quando intravede “provocazioni” non ci pensa due volte).

                ll suo pensiero è una “bestemmia”? Forse, certo lo è alle orecchie sensibili dei “puri e duri”, quelli che dimenticano quante volte TUTTI bestemmiamo con il nostro dire o agire quando è esattamente l’opposto di ciò che Dio chiede (a te forse non capita mai…).

                Per me ha solo condiviso un suo sentire e una parte della sua vita (con tutti i se e i ma e gli “anche no” che vogliamo), mosso da ciò che ha letto. La sua premessa: “Dico subito che vengo in pace e non muovo critiche a nessuno, anzi, scrivo come se parlassi bisbigliando.” a me dice delle sue intenzioni nel commentare – perché e di questo che sto parlando e non so in che altra lingua scrivertelo…

                1. Thelonious

                  @Giusi (commento qui perché non me lo permette altrove):

                  grazie della testimonianza che hai riportato.
                  Molto bella e chiarificatrice, senza sconti sulla verità e, nello stesso tempo, impregnata di uno sguardo misericordioso.

                  Buon anno a tutti.
                  Thelonious

                    1. fra' Centanni

                      Bariom non c’è alcuna contraddizione tra il mio primo commento e quest’ultimo cui ti riferisci. Ribadisco che Luigi è un po’ confuso, mi pare. Ma ribadisco anche la mia piena solidarietà a chi con fatica porta la sua croce.

    3. Massimiliano

      Luigi Igiul, vorrei parlarle in privato, se fosse possibile, perché una cosa che ha scritto mi ha colpito. Come posso fare per contattarla?

      1. luigi igiul

        Se è quello che penso, credo di aver capito…
        Per contattarmi si rivolga all’admin per chiedere il mio indirizzo mail. Se non c’è nulla in contrario da parte sua, c’è la mia autorizzazione perché le sia trasmesso.

        Buona serata.

        Ps: (Roma) Felix…

        1. Massimiliano

          Si, una cosa che ha scritto mi ha colpito positivamente (non avevo chiarito questo punto).
          L’admin dovrebbe vedere la mia mail, perciò visto che ha dato il consenso, se possibile chiedo all’admin di mandarmi la sua.

          1. luigi igiul

            @Massimiliano
            Credo si possa correre il rischio che questo post sfugga all’admin. Se così fosse, forse conviene scrivergli una mail.

  28. Valter

    Grazie Costanza anche da parte di tutti gli sposi che vorrebbero essere così ma non hanno più una compagnia che li valorizzi….comunque lo Sposo li riempie di felicità nella fedeltà!Buon Anno alla tua famiglia!

  29. Sean

    Sono un marito. Apprezzo questo blog e ho apprezzato questo Te deum. Ho anche letto e condiviso molto dei Sposala e muori per lei. Ma su alcune cose proprio non mi trovo d’accordo. Io dal servizio non smonto mai e più volte mi sono trovato a caricare la lavastoviglie all’una di notte e a mettere i giochi a posto. Altre volte lo ha fatto mia moglie. Chi è più stanco va a dormire e l’altro invece andrà dopo. Forse più spesso io. In ciò non vedo nulla che mini il mio ruolo di padre e marito. Buon anno.

    1. admin @CostanzaMBlog

      Però, dopo 6 anni di blog, articoli e libri vari la questione si è spostata da “chi lava i piatti” a “chi carica la lavastoviglie”. So’ soddisfazioni…

  30. ANGELA DE GENNARO

    Cara Miriana e’ tutto tremendamente vero anche per me. Ma un giorno di 17 anni fa mio marito se ne è andato per sempre improvvisamente. Tu saresti pronta a perdere tutto questo senza un motivo?E ” stare” ancora nel matrimonio cristiano? Questo e’ il ” per sempre” . E anche saper dire al termine di un altro anno Te Deum per mio sposo ancora….

      1. admin @CostanzaMBlog

        Infatti sto pensando non approvare più i commenti con “Miriana”. Se si vuole intervenire che almeno si conosca il nome della padrona di casa! (anche perché è scritto bello grande nella testata e presente nel’URL).

  31. Sean

    Avrei preferito una risposta circostanziata e non una “ironica” che non fa ridere. Pazienza. Con immutata stima.

  32. Sean

    Questa è un’offesa. Sinceramente spiace, da estimatore del 95% di quello che si legge in questo blog, battaglie culturali comprese.

    1. admin @CostanzaMBlog

      Anche io mi sono sentito offeso quando lei ha preteso di desumere le nostra dinamiche familiari, non mancando di rimarcare la generosità della tua supposta differenza. Dopo 6 anni mi sono stufato di quelli che arrivano con il ditino alzato ad impicciarsi di quello che avviene nella nostra famiglia.
      E poi quello che ho semplicemente voluto dire è che l’interpretazione che dai di quello che leggi è mediata dalla tua esperienza personale, è così per tutti mi pare fin troppo ovvio, ma non bisogna mai dimenticare che è la propria interpretazione di qualcosa che in realtà non si conosce.
      E lascia perdere le battaglie del blog, non c’entrano nulla.
      Saluti e addio.

  33. roberto venturini

    Carissima Costanza

    Io ti amo per quello che dici e per come sei….perché come poche cerchi di capire come è il mondo maschile anch’esso complesso come il femminile.tutto per finalizzato all’amore nella coppia.
    Ti amo perche sei una donna semplice che affronta temi complessi e perche aiuti, con le tue parole di vita ,me e mia
    moglie ad amarci

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