“Questo Natale ad Aleppo avrà un altro profumo”

 

 

siria

“La città di Aleppo finalmente sta per essere completamente liberata e unificata dopo quattro lunghi anni di divisione e di morte seminata da diversi gruppi armati siriani e non”. La testimonianza diretta giunge a ZENIT da mons. Georges Abou Khazen, vicario apostolico di Aleppo per i cattolici di rito latino.

Mentre lui parla, di sottofondo è nitido il suono dei colpi di mortaio. Stavolta però, rispetto ai mesi scorsi, è un sibilo di speranza, giacché testimonia l’assedio da parte dell’esercito siriano nella parte orientale della città, fino a poche settimane fa una roccaforte dei gruppi cosiddetti “ribelli”.

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7 pensieri su ““Questo Natale ad Aleppo avrà un altro profumo”

    1. vale

      sarà lunga la via della pace. se ci sarà. i cristiani si salveranno solo se confluiranno nel ministato degli alawiti. se capiteranno nella parte di siria che verrà assegnata- di fatto- ai sunniti o sciiti, saranno sistematicamente discriminati se non costretti ad andare via od uccisi. stessa cosa in iraq.

      1. vale

        errata corrige: anzi in iraq, no. se si creerà una enclave dove yazidi e cristiani potranno vivere,forse. se no, saranno spazzati via. anche dai curdi( che per la cronaca furono tra quelli che si distinsero maggiormente come volontari per la pulizia etnica degli armeni ad inizio ‘900.)

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