Il bonus fiducia

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di Costanza Miriano

Ieri ho scritto su facebook un post su Pierluigi Bartolomei, che è nostro amico ormai da qualche tempo, e ultimamente, per motivi scolastici, lo sono anche i nostri figli. Lo avevo intervistato dovendo parlare di giovani e periferie: chi meglio di lui, un preside di una scuola professionale in una zona difficile di Roma, che accoglie tra i cinquecento studenti anche diversi ragazzi abbandonati, violenti, violentati, disagiati in diverso modo? Durante l’intervista si era commosso, i ragazzi lo avevano spontaneamente applaudito e abbracciato, e andandocene anche l’operatore Rai aveva sentito il desiderio di abbracciarlo. Poi in privato mi aveva detto: “vorrei fare qualcosa per lui, qualcosa che gli possa essere utile” (chi conosce gli operatori tv, abituati a vedere di tutto, sa che non è cosa comunissima). Questo piccolo episodio mi aveva molto colpita, perché Pierluigi è uno che fa venire voglia di fare il bene, per quanto si lascia compromettere dalle persone che gli chiedono aiuto. Ho scritto questa cosa semplicemente col desiderio di condividerla, come faccio spesso quando mi succede qualcosa di bello.

Non avevo nessun altro obiettivo che questo: condividere i frutti di una bella giornata di lavoro, e far conoscere un amico col quale più volte mi sono trovata in totale e perfetta sintonia di vedute, comprese le occasioni in cui, anche pubblicamente, ci siamo confrontati sul tema delle unioni civili e sulla necessità o meno di scendere in piazza per dare voce anche pubblica al punto di vista cattolico sulla questione, sull’opportunità di non confinare la fede in uno spazio solo privato.

Dopo un po’ hanno cominciato ad arrivarmi voci di persone che si chiedevano cosa significasse quel mio post su fb. Mi ci è voluto un po’ per ricollegare le domande alla notizia che Pierluigi mi aveva dato la mattina, tra una chiacchiera e l’altra, sull’offerta ricevuta di fare l’assessore alla famiglia.

“Significa allora che appoggi quel candidato sindaco? Che appoggi quelli che lo appoggiano? E tusaibeneachimiriferisco?”

No, non so bene niente. Non so achitiriferisci. Sono completamente fuori da questa logica politica delle squadre, delle appartenenze (e comunque Pierluigi dice che accetterebbe solo in qualità di tecnico, cioè di persona che vive e lavora sulle tematiche diciamo “dell’umanità” da tanto tempo). Capisco che il voto è uno solo, quello che avremo a disposizione, e che uno alla fine nell’urna dovrà scegliere. Ma io non voglio che questo mi impedisca di essere amica di qualcuno, o meglio, non credo ci debba condizionare, impedirmi di vedere il bene intorno a me, da qualunque parte venga. Almeno per me la politica attiva è solo uno dei tanti modi che si possono scegliere per occuparsi dell’uomo, e di sicuro non è il mio, e sinceramente non ne posso più di essere tirata per la giacchetta. Chiaramente ho le mie idee, e anche chiare. Chi mi conosce sa quali sono i miei amici più cari, immagina chi voterò (Pierluigi non è candidato) e sa che sono una persona leale con gli amici. A chi invece non mi conosce di persona non voglio fare annunci pubblici o chiamate al voto, sia per il mio ruolo di giornalista pubblica, sia perché non vorrei mai assolutamente che un’appartenenza diversa possa dividerci, e quindi allontanarci dall’unica vera appartenenza che conta, Cristo, quella che ci unisce più di ogni antipatia o affinità personale. Né voglio usare quel po’ di influenza che ho sulle persone per promuovere qualcosa (tengo a questo punto a precisare che non sono azionista della Ferrero, non prendo percentuali sulle vendite dei Pocket Coffee, né vendo Fracas o Estèe Lauder, e quando li compro li pago a prezzo pieno, quindi non li compro mai, almeno non Fracas).

Se ho un bonus di fiducia da parte di qualcuno vorrei spenderlo per ciò che più mi appartiene, la fede. Non credo affatto che la politica sia una cosa sporca, e stimo molto alcuni che ci si stanno buttando con tutti loro stessi, mettendoci faccia tempo soldi energie solo per amore della battaglia politica. Semplicemente non è quello che mi sento chiamata a fare, e credo che farei meno bene quello che faccio – parlare di famiglia e rapporti uomo donna, per esempio – se mi mettessi a fare campagna elettorale o dichiarazioni di voto. Mi sembra che appena uno si dichiari sia più difficile continuare a guardarlo con occhi liberi e ascoltarlo con cuore aperto. Mi è successo vedendo sui social qualche dichiarazione di appartenenza di qualcuno: subito la simpatia subiva un’incrinazione, o veniva irrobustita.

Questo non significa che non ci si debba battere con tutte le forze per continuare a dire quella che secondo noi è la verità, perché un conto sono le persone – tutte sempre oggettivamente un bene per noi – un conto sono i principi – alcuni buoni altri cattivi, in assoluto. Ma poi ognuno sceglie la strada che può, nella vita alla quale è chiamato: chi in politica, chi in casa facendo controcultura con i figli che ci ripetono la storia anticlericale e filomassonica che quasi sempre viene loro insegnata a scuola; chi pulendo bagni, chi scrivendo libri (nel mio caso tutte e due le cose insieme). Impegnarsi tutti al massimo per la verità, ognuno come sa. E se possibile evitando di dividersi – sarebbe bellissimo – mentre le orde della cultura radicale e nichilista sembrano sopraffarci, mentre rimaniamo un gregge sempre più piccolo e debole (siamo quattro gatti, ma come riusciamo a litigare noi, nessuno), sapendo che la nostra fede è la cosa più preziosa che abbiamo.

 

25 pensieri su “Il bonus fiducia

  1. L’ha ribloggato su Luca Zacchi, energia in relazionee ha commentato:
    Un conto sono le persone – tutte sempre oggettivamente un bene per noi – un conto sono i principi – alcuni buoni altri cattivi, in assoluto. Ma poi ognuno sceglie la strada che può, nella vita alla quale è chiamato: chi in politica, chi in casa facendo controcultura con i figli che ci ripetono la storia anticlericale e filomassonica che quasi sempre viene loro insegnata a scuola; chi pulendo bagni, chi scrivendo libri (nel mio caso tutte e due le cose insieme). Impegnarsi tutti al massimo per la verità, ognuno come sa. E se possibile evitando di dividersi – sarebbe bellissimo – mentre le orde della cultura radicale e nichilista sembrano sopraffarci, mentre rimaniamo un gregge sempre più piccolo e debole (siamo quattro gatti, ma come riusciamo a litigare noi, nessuno), sapendo che la nostra fede è la cosa più preziosa che abbiamo.

  2. (siamo quattro gatti, ma come riusciamo a litigare noi, nessuno)

    Non è certo la cosa più bella e importante che hai scritto in questo post, ma a conclusione è una delle più tristi realtà e basta leggere alcuni scambi di commenti su questo blog per rendersene conto…
    Il problema non sarebbe neppure il litigare se serve a ritrovare la Pace in Nostro Signore, é che pare talvolta in pace proprio non si voglia stare. 🙁

  3. Lisa

    Bello. A cuore aperto,come sempre. Condivido un ricordo che queste parole mi hanno portato in mente. Da un discorso di padre Maurizio Botta, se non sbaglio. Che diceva più o meno che noi siamo polis, comunità che convive, e che nel momento in cui investiamo tempo energie idee (buone) per il sano procedere di questa collettività, di fatto facciamo politica. I partiti sono cosa diversa. E implicano esattamente tutto quanto scritto sopra. Quindi nel caso di chi come te (apartitica, o meglio forse Cristopartitica) si spende per un buono e un bello condiviso, e stop, credo si gettino i semi per una sana consapevolezza civile che poi altri renderanno concretizzabile alle urne. Fai già politica a sufficienza, direi, entrare nella mischia sarebbe davvero tanto (troppo).
    P.s. Don Camillo e Peppone (i loro film sono da far vedere ai bambini da piccoli!!!) mitici!! Per finire in tema, come don Camillo diceva: “Nella cabina elettorale Dio ti vede. Stalin no!”

    1. Lisa, hai perfettamente ragione: ne ho fatto vedere uno a mia figlia di 6 anni e non solo ne è rimasta affascinata ma anche molto divertita 🙂

      1. Lisa

        Brava, bravissima!!! Appena avrò prole, organizzerò cineforum bimbeschi in taverna, conto di riqualificare anche le menti impastate da Isole dei famosi e mariadefilippitudine.

        1. Mio marito ed io abbiamo abolito la tv ormai da 4 anni (da quando la primogenita ha cominciato a capire) e viviamo benissimo! A volte è difficile mantenere la regola (nonni permissivi, ad es.) ma preferiamo selezionare il meglio possibile

  4. Tornando al tema del post, secondo me non è importante la strada che si percorre (per semplificare al max: seguire indicazioni di DFN o del popolo della famiglia) ma raggiungere il medesimo obiettivo: formare cultura, lavorare attivamente per il bene della comunità difendendo verità e famiglia

  5. Riccardo Prando

    La foto di Peppino e don Camillo non trova riscontro diretto nellarticolo, come al solito.molto.ben strutturato e chiaro. Poco importa: condivido tutto e ho nostalgia sincera (pur non avendo ancora 60 anni) per quell Italia divisa si, ma altrettanto chiara e sincera. L’ITALIA che temo proprio sia finita con Guareschi.

  6. Johnny

    E’ proprio in questi casi che mi ripeto e proclamo a me stesso: Gesù è il Signore! Anche delle mie opinioni politiche!

  7. “mentre le orde della cultura radicale e nichilista sembrano sopraffarci”

    …e da chi sarebbero composte queste orde, da tutti fuoriché cattolici e/o musulmani?

  8. Silvia

    Grazie Costanza, grazie una volta ancora! Il Bene fa Bene .. Questa è’ la piccola , grande nostra battaglia quotidiana , fatta di piccole e grandi cose , li’ dove stiamo , li’ dove a volte è più’ dura.. Con i figli , con gli amici , con i nostri cari, al lavoro, con chi incontriamo per la strada, con chi magari non avrà un’altra occasione di Bene.. Teniamoci stretti , la posta in gioco e’ alta , riconoscere il dono che ci è dato .. Grazie Costanza, grazie PierLuigi !
    Mamma di Francesca ( Modena)

  9. Signor Filosfiazzero,

    il Gregge universale e’ fuori strada: chi per una strada e chi per l’altra.

    Eppure non deve essere cosi’, ne mai sara’ cosi’ secondo Dottrina evangelica, amata o meno, ma a tempo e luogo di carattere universale e pazientemente in attesa del venga il Tuo Regno..

    Non penso lei abbia in mente la possibiita’ di mediazioni bilaterali.

    La commedia Doncamillo, umoristica e carina, e’ un po’ l’andazzo della religione cattolica dei nostri giorni, che tradotta nella realizzazione della profezia papale di Paolo VI diventa: il fumo di Satana e’ entrato nella Chiesa: ora piu’ secolare ed apostata che mai e, sotto molti aspetti, una istituzione trasformata in social club.

    Purtroppo, lei sa meglio di me, non si possono servire due Padroni: Dio e Mammanona e vi e’ un abbisso fra Me e te ricco Epulone.

    No compromessi che nulla hanno a che vedere con l’ essere sempre ed ovunque Caritatevoli verso il fratello, diventati i malcapitati della parabola del Samaritano.

    Se conviene, qui abbiamo un esempio di come si propaga l’apostasia nel seno della Chiesa cattolica vestendo di bianco il fare dei Dottori del Tempio, cattolici, mussulmani, comunisti, democristiani, socialisti, dittatori ed altri animatori di presunte riforme sociali con morali ed etiche non vere, o piu’ o meno a scapito di giustizia verso altri, ma non in unissono con la Rivelazione .

    Verso la quale non trovo mai nulla da aggiungere per la conquista della nostra santita’.

    Diciamoci almeno non e’ cosi e ricordiamoci: con Me,integralmete, o contro di me…I tiepidi, accomodanti e buonisti, li vomitero’ dalla Mia bocca.

    Non sono parole mie ripeto solo la Scrittura.

    Cordiali saluti, Paul

  10. gianfranco Falcone

    Famiglia o politica? Pulire bagni o scrivere libri?
    “Bisogna fiorire dove Dio ci ha seminati” (S. Teresa)

      1. Signor Giovanni,
        se permette aggiungo al suo commento, sperando rimanga nel tema, altri sono piu’ che letame fanno apostasia della piu’ sofiscticata forma del deposito della Fede Cattolica.

        Lo fanno con la scusa di razionalismo umano sotto l’apparenza di avanzare la conoscenza che e’ solo opinione personale e nulla a che vedere con Parola, Tradizione e Magisterio ufficiale della Chiesa. ( canne sbattute dal vento, falsi profeti )

        Solo cercare di distrarre sempre piu’ il Gregge per propagandare deviazioni e pensamenti strani ed immorali che nulla aiutano la spiritualita’ o il cammino verso la salvezza dell’anima e nostra santita’ come umili seguaci della Dottrina di Cristo.

        Cordiali saluti, Paul

  11. vale

    mi sa che si è rimasti in pochi a dare fiducia. ed ancor meno quelli che la meriterebbero.
    in politica vale la legge della giungla inclusi i colpi bassi specie se dati da insospettabili o presunti amici.
    son riusciti a taroccare persino le elezioni in austria ( per es.: a linz nel seggio per le persone malate che danno la procura ad altri per votare al loro posto i registrati erano 3518. i voti son diventati 21060) e non pare essere l’unico caso….

  12. vale

    beh,se consideri che il nuovo presidente austriaco ha, a questo punto avrebbe,vinto per 31mila voti…

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