Abbiamo una notizia: il kerigma!

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di Costanza Miriano

Si può dare la notizia del cristianesimo – perché il cristianesimo è, oggettivamente, una notizia; per chi ci crede una buona notizia – in tanti modi diversi. Che rispecchino tante sensibilità diverse. Ciò che non si può, io penso, è ritenere la propria sensibilità, il proprio modo gli unici validi, perché la notizia di Cristo è troppo grande per essere tradotta tutta da un solo uomo.

Io domenica ho sentito dare questa notizia nel modo che preferisco, e che sento più vicino a me, in un modo forte, che mi ha infiammato il cuore. Ero, per lavoro – che ci volete fare, sono fortunata – al Divino Amore all’incontro vocazionale del cammino neocatecumenale. Dal palco vedevo decine di migliaia di persone, silenziose, in attesa come me.

Dio ci vuole fare un regalo, ha detto Kiko. Il kerigma, l’annuncio, rende l’uomo una cosa nuova. Aumenta la nostra fede, ha proclamato prima di aprire la Bibbia, mentre continuavano ad arrivargli telefonate dal Giappone e dalla Corea e dall’America.

Poi ha preso la seconda lettera ai Corinzi, e ha cominciato ad annunciare nella sua strana lingua, fatta di itagnolo, latino e greco: fratelli, amor Christi urget nos… Pertanto questi uomini sono morti… Non vivono per sé ma per colui che è morto per tutti. In Cristo è una nuova creazione.

Questo è il cuore dell’annuncio cristiano, la radicale differenza, la novità inconciliabile: si può scegliere di fare della propria vita quello che si vuole, oppure si può obbedire a Dio. La conversione consiste nel fare spazio, perché Cristo, oggi, adesso, sta desiderando di abitare in noi. È oggi il momento favorevole!

Ma Dio, di quale sostanza è fatto? Cristo crocifisso è impronta della sostanza di Dio. Questo Dio crocifisso vorrebbe essere perfettamente in te, e se questo non si realizza è come frustrato. Lui vuole assolutamente essere uno in te. Vuole vuole vuole. Tu puoi fare quello che vuoi di te stesso – pensare ai soldi, desiderare la moglie d’altri – ma Cristo è venuto per essere perfettamente in noi. Non rendere vana la croce di Cristo! Eppure se vuoi lo puoi fare, perché Dio rispetta l’uomo al colmo nella sua libertà. Tu puoi obbedire a lui oppure seguire quello che ti piace. Se non vivi per te stesso diventi tempio della Santa Trinità, cominci a vivere per Cristo, con Cristo e in Cristo, e siamo chiamati a salire sulla croce in Cristo.

Perché è orribile vivere per sé? Perché Cristo è la verità dell’uomo, e con lui possiamo fare tutto, senza, nulla. Gli uomini sono condannati dal peccato originale a non saper amare, invece con Cristo sappiamo amare. Tutto posso in colui che mi dà la forza. Anche farmi crocifiggere dai difetti di mia moglie, di mio marito: il premio è che la morte sarà sconfitta, questa morte che ogni giorno il corpo ci ricorda di più come imminente.

Ecco, questo annuncio della radicale diversità del cristianesimo, un annuncio più teso a dire quanto vivere secondo Cristo è lontano dal vivere secondo l’uomo (vecchio) non è forse il modo migliore per dialogare con i lontani. Capisco che non è la via oggi privilegiata per annunciare il Vangelo, perché in un mondo ormai totalmente estraneo al cristianesimo bisogna prima dire come è importante fare la differenziata e custodire la casa comune, perché questa è una cosa di cui tutti capiscono la ragionevolezza, mentre se parli della croce la gente ti guarda come a un marziano. Capisco che è un annuncio che dà scandalo, ma solo questo, personalmente, mi conquista, mi rapisce. Solo per questo – Cristo che abita tutto intero in me, la Trinità che prende dimora – mi sembra che possa valere la pena di non ascoltare me stessa, perché a volte non fidarmi di me mi pare inammissibile. Ci sono persone che, le conosco, lo so, su questa obbedienza a Cristo si giocano tutto, rischiando di brutto, mettendo – questa immagine la uso spesso, mi ripeto, lo so – nelle offerte del tempio fino all’ultimo spiccio, sacrificando tutto quello da cui sembra dipendere la loro felicità. È un’altra vita però quella che ti si apre davanti.  Per meno di tutto non vale la pena. Per meno di Cristo non si riesce a farlo.

 

 

66 pensieri su “Abbiamo una notizia: il kerigma!

  1. Signori,
    io non c’ho capito nulla, sono vecchio, poco istruito, la nostra madre lingua come la scrivete non la capisco piu’ quando la specchio con la semplicita’ catechetica della dottrina ufficiale della Chiesa e il suo Catechismo.

    Mi rimane un barlume: per caso parlate di catecumeni?

    Oggi in Chiesa il parrocco lesse il vangelo:…IO sono la Via, la Verita’ e la Vita, o mi ha illuminato lo Spirito Santo o non so come sia stato ho capito tutto.

    “Cercheranno la Parola e non la troveranno; ora ho capito cosa significa: scrivono in codice i dieci comandamenti e chi li capisce piu’con tutte queste salse con cui oggi condiscono la Dottrina: di giorno in giorno sempre piu’ secondo le mode del tempo e il compromesso di viverci in compagnia.

    Mi ricorda il parlare dei farisei del Tempio contestare il Povero Cristo, da Verita’ a Verita’ nonostane le prove che dava loro.

    Nonostante cio’ non riusci’ a cambiare ne il loro modo di vivere, ne leggere la Sacra Scrittura nel verso giusto:” ma se scendi dalla Croce ti crediamo”.

    Miserere mei Domine a che punto siamo arrivati: “Vi ho detto tutto quello che Il Padre mio che e’ nei Cieli mi ha detto di dirvi”.

    Cosa ci sia da aggiungere e sfarinare dalla parola evangelica sara’ per menti diverse da quelle dei cristiani di 2000 anni fa ?

    Cordiali saluti, Paul

    1. E quindi Sig. Paul?
      Quale sarebbe nel preciso contesto il senso del suo ennesimo ripetitivo pistolotto?

      Quale sarebbe la sua ricetta per richiamere i lontani? L’Uomo senza Dio?
      Consegnare loro le Scritture, tutti i tomi della Santa Dottrina della Chiesa e dire studiate! E andate in pace… (?!)

      Com’è che persino i Discepoli, prima della discesa dello Spirito Santo, avevano continuamente bisogno di domandare a Cristo il senso delle Sue parole (e ugualmente non sempre le comprendevano)?
      Com’è che Paolo tanto si da da fare a “sfarinare” la Parola Evangelica a tutte le sue comunità?

      Quindi tutto lo scirvere di tanti su questo blog (non dico i commentatori …eppure parole preziose ci sono) è tutta “aria fritta”, tutto inutile… e il tanto che si è scritto da tante menti illuminate dallo Spirito (e tanti di costoro sono stati poi proclamati Santi) sui temi della Fede, tutto ridondante?! Vanagloria?

      O il suo problema è il mezzo, e internet piuttosto che Radio (per carità non parliamo della radio!) o Televisione le procurano l’orticaria?

      E con quale presunzione lei dà a tutti costoro – e tanti si spendono con santo zelo, senza averene benefici per sé e io sono certo mossi dello Spirito – del fariseo?
      Da dove le viene la presunzione, che lei cela schernedosi dietro la sua vecchiaia, la poca istruzione (allora perché parla e non solo ascolta?), di aver lei solo capito tutto?

      La saluto.

    2. Emilio

      Sig. Paul, non si angusti: Gesù ci ha lasciato un esempio ed un messaggio di salvezza tanto semplice (che lo possano capire tutti) quando impegnativo e quindi non così facile da vivere.

      “Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me. Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch’essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna. (Mt 25,31-46)

      Sono serto che Kiko voleva dire la stessa cosa. Ma forse, usando quella sua strana lingua, fatta di itagnolo, latino e greco, non è riuscito a farsi comprendere da tutti.

  2. Paolo

    semplicemente balsamo per lo spirito. Ecco come iniziare bene una giornata! Grazie

  3. Costanza Miriano

    Sinceramente a me è sembrato uno degli annunci più semplici mai sentiti. Che si tratta di catecumeni l’ho detto esplicitamente all’inizio. Mi sembra che Kiko sia semplicissimo da capire.

    1. Costanza, propriamente si trattava di Neocatecumenali (dal nome del Cammino Neocatecumenale) come ben sai.

      Catecumeni sono indistintamente tutti coloro che si stanno preparando a ricevere il Sacramento del Battesimo. Altra cosa che sai certamente, ma giusto per non generare fraintendimenti.
      Credo a Roma potesse anche esserci qualche “catecumeno”, come anche qualche non-Neocatecumenale, ma verosimilmente la maggioranza erano tutti dei battezzati 😉

  4. girab@libero.it

    cara Costanza, pensa che di questo kerygma io mi sono abbeverato sin da quando avevo i calzoncini corti…. chissà cosa mi chiederà il Signore per il bene che mi ha dato… Dove eri tu c’erano parecchi miei nipoti (oltre che un centinaio di fratelli di comunità di Sestri Levante più tanti altri d’Italia che conosco) Grazie per aver avuto il coraggio di scrivere quanto hai ricevuto (come vedi da certe risposte non è semplice da capire o meglio da accettare per chi non ha avuto la Grazia, non il merito, di aver un orecchio pulito, capace di ascolto)Né è semplice esser accettato spesso anche nella vita quotidiana. Dopodomani, con Nadia, mia moglie, Matilda e Tomasino, andiamo a Civitavecchia dalla Madonnina delle lacrime e Madre della Famiglia: ne sentivo il bisogno, forse la chiamata, per affidare la mia fragile famiglia a Lei. Poi fine settimana siamo a Roma in udienza dal Papa (sabato alle 12, medici per l’africa: non c’entriamo nulla: ci hanno invitati per via di un piccolo contributo dato una volta, e ne approfittiamo) Poi saremo a zonzo per Roma domenica, in qualche parco a far “pascolare” un po’ i bimbi … Chissà, magari ci incontriamo (scherzo…, ma chissà)un abbraccioGiuseppe

  5. ENRICA CORRADINI BORDONI

    sto diventando un’assidua frequentatrice del blog al punto che i miei famigliari mi tirano in giro quando proclamo il “quinto Vangelo: quello secondo Costanza” . grazie di cuore perché vengo quotidianamente orientata verso il bersaglio giusto!!!!
    con stima e riconoscenza
    una “pentamamma” dalla Valtellina

  6. Cara Costanza, quello che succede a te succede a chiunque, anche lontano e nemico, accolga il Kerygma. e a partire da qui può iniziare una nuova vita, da risorto. Il Kerygma è potente, sorprende, dà gioia. In esso brilla l’Amore di dio, che è disarmante. Un bacio.

  7. Loredana

    Io, sicuramente, sono controcorrente.
    A me, dei lontani e di come annunciare loro la buona notizia, poco frega (molto poco evangelico, lo so).
    Io sono la lontana a me stessa.
    La notizia del kerygma voglio che esploda in me: è risorto!

    Sono impegnata nell’annuncio a me stessa, alla mia intelligenza, alla mia memoria, alla mia volontà.
    Sono impegnata nel fidarmi, nell’abbandonarmi, nell’imparare a morire a me stessa per conoscere Lui e la potenza della Sua resurrezione.
    Ma sono così coriacea e vecchia che resisto ai miei stessi desideri (che, ovviamente, mi rivelano falsa a me stessa)

    Ma se ce la facciamo, io e la grazia, poi la luce parlerà da sé, come la lampada sopra il moggio….
    se sarò stata penetrata dalla luce, questa attraverserà il mio spirito, la mia anima, la mia mente e finalmente attraverserà la mia carne ed irromperà nel mondo.

    E non sarò più io a pensare, fare e dire, ma la mia appartenenza vera a Cristo diverrà testimonianza.
    Come successe all’inizio di questa storia, quando il tempo si è compiuto.
    Poche parole, molti fatti.
    E tanta, tantissima polvere scossa da sotto le suole delle scarpe.

    1. E a quel punto (speriamo0 presto) allora si ti “fregherà” dei “lontani” e di comne annunciare loro la Buona Notizia.

      Molti fatti (a Dio piacendo), poche parole (meglio, ma la Predicazione, che è altro dalla Testimonianza, necessita di parole) e speriamo poca polvere scossa da sotto le suole dei sandali 😉

    2. 61angeloextralarge

      Loredana: preghiere garantite perché questo tuo impegno porti frutto prima possibile… poi, come ha detto anche Mario… avrai voglia di parlare agli altri per dir loro che “Cristo è Vivo!”.

    3. Thelonious

      @Loredana:

      “A me, dei lontani e di come annunciare loro la buona notizia, poco frega” non sono d’accordo, anche se tanti ormai la pongono così.
      Se realmente hai incontrato Cristo è impossibile che non ti importi nulla di dirlo anche agli altri.
      Il voler essere sempre più di Cristo coincide con il desiderio missionario (a prescindere dall’esito, che è nelle mani di Dio).
      “Poche parole, molti fatti.” Anche su questo dissento: parole E fatti, se le parole comunicano un’esperienza di Vita, non sono vuote parole.
      Altrimenti perché leggiamo e amiamo la “parola di Dio”.
      Come al solito, i fatti non escludono le parole. Et, Et, non: Aut, Aut.

  8. Laura V.

    Costanza, io mi sento solo di dirti GRAZIE!
    Grazie per avere sempre il coraggio di parlare anche di questo movimento, che ricordiamo è uno dei tanti movimenti all’interno della CHIESA CATTOLICA (è bene ribadirlo il più possibile visto come viene criticato, quasi fosse qualcosa di parallelo). Magari non è per tutti e infatti la missione di questo movimento non è avere più “iscritti” possibili bensì portare una parola a chi non conosce Dio.

    Mio marito ed io eravamo presenti e come tanti, anche noi abbiamo accolto questa parola. Spendere la propria vita per Dio è l’unica cosa che ti da quella felicità piena che tanto rincorriamo. L’uomo oggi, ma come da sempre, è in cerca disperata di questa pienezza e cerca di procurarsela con tante cose diverse che però, per mia esperienza personale, provocano solo solitudine e sofferenza.
    Così anche noi insieme alle altre 299 famiglie (circa) abbiamo dato la nostra totale disponibilità a Dio. Mi piace sempre sentire i commenti dei più giovani che poi magari ci accompagnano nel rientro a casa: questo è qualcosa di Folle! e penso dentro di me: ma hai proprio ragione, lo è. Ma come mi riempie il cuore di gioia io non lo posso spiegare!
    Tante volte sento raccontare ad altre famiglie che fanno questa scelta per gratitudine a Dio, perché sono stati colmati di benedizioni che ora vogliono rimettere nelle mani di Dio per farne qualcosa di ancora più grande.
    Anche per noi è in parte così. Ma la nostra storia è forse diversa da quella di quelle famiglie numerose che partono in missione con i loro figli.
    Noi siamo sposati da 5 anni e di figli non possiamo averne. Proprio per questo fatto io oggi potrei essere una donna disperata che maledice Dio perché non ci ha concesso l’unica cosa che io personalmente desiderassi di più nella vita. Nei primi due anni di matrimonio infatti abbiamo affrontato una crisi dietro l’altra. Perché come fai a spiegare a una donna, a un uomo, che non desidera altro che formare una famiglia piena del dono dei figli, che di figli (forse) non ne avrà mai? come?!
    Con il Kerigma. L’unico mai in grado di dare una spiegazione a una storia che tu proprio non ti seresti scelta. L’unico capace di dare un senso alla croce che si porta. L’unico che ti può promettere che quella croce diventerà Gloriosa perché Dio ti mostrerà che si manifesta proprio attraverso questa.
    Sembra impossibile, ma non lo è. Perché niente con Dio è impossibile all’uomo. Nemmeno accettare di rimanere in quella storia che Dio ha previsto per te e sperimentare che non è una storia di frustrazione ma di felicità e di conversione.
    La gratitudine a me nasce quindi dal fatto che da quando ho detto “Signore non capisco il perché ma sia fatta la Tua volontà”, la nostra storia, le nostre sofferenze, le nostre lacrime sono cambiate in gioia. Il nostro matrimonio, che avevamo dato per scontato, che avevamo trascurato è fiorito come mai avremmo immaginato.
    Quindi è per questo che noi, con la grazia di Dio, daremo la nostra intera vita a questa missione di portare il vangelo a chi non ne ha mai sentito parlare, spinti dalla consapevolezza che dall’altra parte del mondo c’è un’altra donna, un altro uomo, che soffre quello che soffriamo noi ma non ha consolazione, non ha un senso. Di fronte a questo, come potremmo mai stare fermi? come potremmo fare finta di niente? Non si può! e quindi Caritas Christi urget nos, siamo costretti da questo amore di Dio per noi, a lasciare tutti nostri progetti di vita per vivere una vita per Colui che è morto per noi, per Colui che non si è risparmiato niente.
    Prega per noi Costanza. Prega per tutte le famiglie e tutti i ragazzi che spinti da questo desiderio hanno dato questa disponibilità, perché possiamo essere forti con Dio ogni giorno in questa nuova battaglia.
    La Pace, Laura.

    1. E Dio ve ne concederà di figli cara Laura (anche fisici a Lui piacendo, che con gli e le sterili ha fatto miracoli come la Scrittura ci insegna), perché le fecondità non è solo fisica.

      Il Signore vi benedica e vi accompagni.

  9. fra' Sereno (François Marie)

    Cara Costanza, grazie ancora. Tu dici che per i lontani non si può annunciare il kerigma dall’inizio. Il kerigma è la base di tutto, è la parola creatrice. In particolare gli atti degli apostoli sono pieni di annunci fatti direttamente ai pagani. Tutto particolarmente il discorso all’aeropago nella prima lettura di questa mattina, è vero che molti hanno deriso Paolo ma pure in quell’ambiente qualcuno ha creduto perché lo Spirito Santo non ha bisogno di aiuti per raggiungere il cuore dell’uomo plasmato da Lui e fatto per Lui. Ha bisogno solo di un orecchio aperto. Perché l’orecchio sia aperto, in modo ordinario serve molto la testimonianza di vita autentica dei cristiani che abitano presso di me e la santità di vita del predicatore stesso. Ma il Signore può usare chi vuole, anche il peggior peccatore. è grave quando la Chiesa non si appoggia più sul kerigma e diventa la solita ong che piace tanto al mondo. A me mi dicevano che ero già cristiano e sentendomi disperato concludevo che il cristianesimo era falso, pronto ad andare a katmandu per cercare la verità. poi ho sperimentato il kerigma in una confessione e la mia vita è cambiata! Sperimentato con la grazia gratuita e sapevo che tutto partiva da lì. Solo molto dopo ho ricevuto l’annuncio esplicito e anche questo è stato molto utile, direi necessario. Domenica io sono rimasto in parrocchia e abbiamo evangelizzato in piazza, ma i miei fratelli e sorelle di comunità sono tornati molto contenti dell’incontro a Roma. Grazie ancora Costanza

    1. Credo Costanza si riferisse non al Kerigma, ma al proporre da subito ai lontani la radicalità del Vangelo ( cosa peraltro spesso difficile anche con i “vicini” 😉 ).

      Il Kerigma è e rimane il primo degli annunci, che travalica la figura di chi ne sia il portatore, ciò senza il quale qualunque predicazione rimane monca se non addirittura vuota o sterile. E’ il Kerigma che tocca i cuori e apre l’orecchio per ciò che verrà dopo, opera della Grazia e dello Spirito Santo e questo vale per i “lontani” (ogni genere di lontananza) come per coloro che già sono in conversione.

  10. Massimiliano

    Cara Costanza,
    ti ringrazio per aver voluto condividere la tua esperienza e le riflessioni che ti ha suscitato. Vorrei mettere in comune alcuni pensieri che il tuo articolo mi ha sollecitato.
    Tu dici giustamente che l’annuncio della fede trova espressione secondo le diverse sensibilità che il Signore ci ha donato.
    Ma questa differenza trova espressione sul piano della forma, non del contenuto. Al centro dell’evangelizzazione sta da sempre ,in tutti i tempi e i luoghi, la persona di Gesù di Nazareth, Figlio di Dio, morto per noi e risorto, oggi vivo e incontrabile ! Porre in contrasto ,nel contesto dell’evangelizzazione, l’annuncio di Cristo con il dialogo con gli uomini di buona volontà sui temi della giustizia e del bene comune ,non ha senso: il contributo che abbiamo da dare,in quanto cristiani, a questo dialogo si fonda sulla nostra identità, determinata dall’incontro con Cristo vissuto nella comunione ecclesiale . Quanto al fatto che Gesù divida, questo non è una particolarità della nostra epoca : rientra nel mistero della libertà umana, e i Vangeli ce lo ricordano in vari passi. Se noi censuriamo Cristo per quieto vivere, siamo solo sale scipito, e non abbiamo in verità più nulla da dire agli uomini !
    Dico questo perché, nella parte finale del tuo bellissimo contributo, sembri accennare ad un aspetto che voglio cogliere l’occasione per mettere in luce: il rischio,particolarmente concreto per la cristianità di oggi, di mettere in secondo piano il “nocciolo” salvifico del Cristianesimo, rispetto ad aspetti etici generalmente condivisi ( come l’impegno per la pace e per la tutela dell’ambiente ). Queste dimensioni sono importantissime, ma solo nella fede in Cristo trovano adeguata luce. Il cardinale Biffi in particolare ha sottolineato come questo approccio, che può apparire oggi particolarmente attrattivo, fa correre ai cristiani il rischio di diluire il contenuto dell’ annuncio in una serie di valori facilmente spendibili nei consessi mondani, conducendo all’apostasia.
    Questa tentazione è molto insidiosa, ed è bene secondo me discuterne esplicitamente, ancor più perché, come tu stessa riconosci, è facile cadervi pur essendo animati dalle migliori intenzioni. A mio modo di vedere, è inadeguato ricondurre tutto questo sotto il manto di un legittimo pluralismo o diversità di opinione. Queste sono questioni di vita o di morte : vale la pena confrontarsi apertamente su di esse.
    Grazie,
    Massimiliano.

  11. …ditemi allora quante persone conoscete voi che hanno cambiato vita dopo ricevuto e fatto proprio il il kerigma?
    O ce n’è qualcuno anche tra voi (del blog)?
    Ma , qualcuno potrebbe dire, non importa cambiare vita, importa essere cambiati dentro eccetra eccetra…
    E non è vero, non è vero che non importa cambiare vita, è falso!

    1. Cosa vuoi Alvise? Nomi e cognomi? Un elenco?

      Cosa intendi per “cambiare vita”, perché questo può avere molti significati…
      Lo so che a te piacerebbe solo si parlasse di chi ha venduto tutto ed è partito per isole lontane, ma non è solo questo “cambiare vita”.

      Cmq fidati (e se non vuoi fidati peggio per te) io ne ho conosciuti di “cambi di vita”… ladri divenuto onesti, violenti divenuti miti, infedeli divenuti fedeli, bugiardi che non mentono più, drogati usciti dalla droga, padri degeneri divenuti padri amorevoli e presenti, depressi che non conoscono più medicine, malati guariti, lussuriosi divenuti casti, pusillanimi divenuti coraggiosi …e anche chi ha venduto tutto ed è partito per annunciare il Vangelo.

      Ho in mente nomi e cognomi e volti.
      Tu non hai mai conosciuto nessuno che ha cambiato vita dopo aver ascoltato l’Annuncio della buona Novella? Mi dispiace per te… ma temo anche lo vedessi, non ci crederesti (temo, ma mi auguro di sbagliare).

    2. FRANCESCA

      Carissimo Alvise, le nostre comunità sono piene di fratelli e sorelle a cui l’ annuncio del kerigma e l’ incontro con Gesù morto e risorto ha cambiato la vita! Mi riferisco, più precisamente, a fratelli che sono usciti dalla droga,dall’ alcolismo,dal vizio del gioco.Famiglie distrutte dal tradimento che piano piano si sono ricomposte,e così via.Ti invito domenica prossima alla missione 100 piazze che si svolge in moltissime piazze in tutto il mondo.Avvicinati ed ascolta le testimonianze dei fratelli a cui il Signore ha cambiato la vita.Ti abbraccio in Cristo.Francesca.
      P.S.Anche su YouTube puoi trovare molti di questi video.

      1. Rosaria Caradonna

        Salve ,sono contenta per la signora Costanza che ha potuto ascoltare l’ annunciò del Kerigma.Penso che le abbia toccato il cuore. Seguo il Cammino Neocatecumenale da 16 anni e posso dire che dal quel giorno dell’ annuncio la mia vita è cambiata del tutto.È cambiata del tutto perché il Signore ha toccato il mio cuore trasformandolo .Oggi la mia vita è completamente nell’ abbandono a lui il quale dirige il mio essere e i miei passi sul sentiero giusto che è la verità. Avevo un matrimonio distrutto, un non senso della vita, oggi da quando ho scoperto l’ amore di Dio nella mia la sua chiamata, tutto è cambiato il mio matrimonio si è salvato , abbiamo 6 figli sulla terra e 4 in cielo e tante tante benedizioni .Lui mi ha amata e mi ama così come sono con i miei difetti ,peccati .con l’ aiuto dello Spirito Santo oggi mi ha scelta a compiere una missione essere luce per il mondo annunciando ai lontani la sua parola Grazie Gesù.

    3. Thelonious

      @Alvise: io ne conosco tante. Se tu non le conosci mi spiace per te. Evidentemente abbiamo compagnie diverse.

          1. « Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per mettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore. … Allora cominciò a dire: “Oggi si è adempiuta questa scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi” »
            (Luca, 4, 18-19.21)

  12. “Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.”

  13. Luigi I.

    Non é proprio tutto oro quello che luccica, almeno a leggere un blog in particolare…

    1. Luigi non so a quale blog in particolare tu ti riferisca, ma leggendo blog “particolari” troverai anche quelli che ti dicono che Cristo era un impostore.

      Ciò che conta quando si tratta di Movimenti o altro nella Chiesa, è ciò che la Chiesa stessa dice. E su questi come su altri temi, vale la massima “ubi maior mino cessat”.
      Ma c’è sempre chi crede di saperne di più…

      1. Luigi I.

        Bariom semplicemente é un blog partecipato da persone (credo sia il terzo o il quarto sito proposto da google) che hanno fatto parte del cammino e che testimoniano anche l’altra parte della medaglia del cnc. Essere prudenti non é sintomo di irriverenza ma appunto di prudenza necessaria quando si leggono certe cose. Poi come sempre ognuno sceglie come crede, ma più si conosce meglio é.

        1. Questo non cambia di molto ciò che ho detto…

          Se uno leggesse (anche ai primi posto di Google) ciò che vien detto da molti sulla Chiesa stessa, fuori usciti o meno, per “prudenza” chi vi entrerebbe? Non trovi?

          Io penso che nella Chiesa non si tratti di “scegliere”, ma di essere chiamati e per ognuno c’è un posto. Il più adatto secondo quanto lo Spirito dispone e che meglio conosce di noi stessi le nostre necessità.

          Ciao

          1. Luigi I.

            Ho scritto che é ai primi posti di Google per far capire quanto fosse semplice trovare il blog non per dimostrarne la validità (io tuttavia ritengo che sia un blog assolutamente serio dato il delicato tema che tratta).

            Buona notte 😉

            1. Cavaliere di San Michele

              E’ ai primi posti anche perche’ (tecniche banali…) ha la parola “neocatecumenale” nel proprio nome e quindi viene, come si dice? indicizzato?, subito.

              Per contrasto, il Cammino, per precisa scelta dei suoi iniziatori non ha quasi un’attivita’ ufficiale su Internet (il sito relativo e’ veramente robetta) perche’ preferisce affidarsi ad un contatto di persone vere, non virtuali.

              E lo stesso vale per la validita’ di una testimonianza. Bisognerebbe veder chi sta dietro una tastiera per capire che peso hanno le sue parole, conoscerlo, viverci assieme, vedere quel che fa…

              1. Vanni

                “E lo stesso vale per la validita’ di una testimonianza. Bisognerebbe veder chi sta dietro una tastiera per capire che peso hanno le sue parole, conoscerlo, viverci assieme, vedere quel che fa…”

                Insomma, tenerlo d’occhio. Forse ti sei espresso male.

    1. Luigi I.

      Un pó sempliciotta come conclusione, sopratutto se affermi di non averlo letto e cmq oltre al blog si sa che oltre ai tanti cardinali e vescovi favorevoli al cnc ve ne sono tanti altri (tra i più noti Burke,A.Schneider) che nonostante le correzioni applicate negli anni, ne contestanto ancora il modo di celebrare la liturgia, in particolare l’Eucarestia. Ciao

      1. @Luigi, sempre per chiarezza e per tornare ad un concetto che già ho espresso sopra, il CN ha precisi Statuti che sono stati approvati in toto dalla Chiesa e dai suoi organismi preposti alla cura dei vari aspetti.
        Tra questi rientra anche la forma liturgica.

        I pareri personali ci possono essere, basati su solide argomentazioni piuttosto che banali “mi piace” o meno.
        Ciò non toglie che la Chiesa l’ha ritenuta valida a tutti gli effetti e consona, quindi vale nuovamente l’ “ubi maior minor cessat”.
        L’approvazione poi non è né un “premio”, né una medaglia, ma solo la garanzia per chi partecipa a detta Liturgia di essere in piena comunione con la Chiesa e nell’ortodossia.

        Se la Chiesa si pronunciasse dicendomi che devo partecipare all’Eucaristia (neocatecumenale o domenicale o dove sia sia) stando su una gamba sola… starei su una gamba sola, certo che è la cosa giusta da farsi, anche se prima di simile pronunciamento, avrei qualcosa da ridire all’idea. 😉

        1. @Bariom L’approvazione degli statuti non significa che questi, poi, vengano applicati. Non significa neache che una realtà “approvata” non compia nel segreto delle proprie stanze e riunioni qualcosa che non va: ce lo dice il tristissimo esempio della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione. I segreti consentono agli errori di perpetuarsi e propagarsi, non vanno bene. Chi potrebbe correggerli? Infatti Gesù ha detto: “Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio predicatelo sui tetti” (Mt 10,27). E proprio ieri Papa Francesco ha detto: “E noi cristiani non dobbiamo essere chiusi perché avremmo il puzzo delle cose chiuse. Mai! Dobbiamo uscire e questo chiudersi in sé stessi, nelle piccole comunità, nella parrocchia”.
          Quanto alla Liturgia, per favore leggete quanto ha chiesto il Papa il 1° dicembre 2005, con la lettera della Congregazione per il Culto Divino al Cammino Neocatecumenale

  14. Vanni

    Vediamo se, parafrasando Montanelli, si può fare una battuta sul cnc senza farsi subito rimbeccare.

    “Il Cammino propone cose originali e interessanti, ma quelle interessanti non sono originali e quelle originali non sono interessanti.”

    1. Ah ah ah… 😀

      La battuta è carina… io però le cose “originali” le trovo decisamente interessanti 😉
      Naturalmente bisognerebbe sapere esattamente cosa c’è di originale e cosa di (ipoteticamente) interessante.

      (spero tu non la prenda come una “rimbeccata”, perché non vuol esserlo)

  15. Luciano ha detto: “Ecco non lo leggo quel blog, gente che nell’ombra attacca …. non è un blog”. Caro Luciano, ti rispondo perché siete stati segnalati su quel blog e io sono parte in causa. “Nell’ombra” cosa? Fino a prova contraria, in quel blog io e altri ci firmiamo, io anche sulla copertina di un libro sulla sinistra dell’Home Page. Fino a prova contraria, nell’ombra ancora oggi sono i vecchi mamotreti del cammino e quelli “approvati”. Immagino, però, che per te non siano nell’ombra. Vuoi dirci dove acquistarli? Il mio nome e cognome li trovi sul libro con la copertina gialla, non è in ombra. Vuoi riferirci il tuo cognome? Non è che interessi molto, solo per non lasciarlo “in ombra” 🙂

  16. Giusi

    Lasciamo stare il blog. Questo è quanto ha detto di recente Mons. Schneider (che li conosce molto bene) in un’intervista:

    Il Cammino Neocatecumenale
    è una comunità Protestante-Ebraica

    Mr. Fülep: mentre la tradizione viene perseguitata, ci sono certi nuovi movimenti moderni che vengono invece sostenuti parecchio. Uno di questi è la comunità di Kiko. Quale è la sua opinione sul Cammino Neocatecumenale?

    Mons. Schneider: si tratta di un fenomeno molto triste e complesso. Per dirla apertamente: è un cavallo di Troia nella Chiesa. Li conosco molto bene perché per loro sono stato delegato apostolico per parecchi anni in Kazakhstan, a Karagandà. Ed ho assistito alle loro Messe e ai loro incontri, e ho letto gli scritti di Kiko, il loro fondatore, per cui li conosco bene. Parlando apertamente, senza diplomazia, dico che il Neocatecumenato è una comunità Protestante-Ebraica all’interno della Chiesa, che di cattolico ha solo la decorazione. L’aspetto più pericoloso riguarda l’Eucarestia, poiché l’Eucarestia è il cuore della Chiesa. Quando il cuore è in pessimo stato, l’intero corpo è in un pessimo stato. Per il Neocatecumenato, l’Eucarestia è principalmente un banchetto fraterno. Quest’attitudine è Protestante, tipicamente Luterana. I neocatecumenali rigettano il concetto e l’insegnamento che l’Eucarestia sia un vero sacrificio. Addirittura affermano che l’insegnamento tradizionale, e il credere che l’Eucarestia sia un sacrificio, sarebbe qualcosa di non cristiano ma pagàno. Questo è completamente assurdo, questo è tipicamente Luterano e Protestante. Durante le loro liturgie eucaristiche trattano il Santissimo Sacramento in una maniera talmente banale, che certe volte è orribile.[15] Si siedono mentre ricevono la Santa Comunione, e disperdono frammenti perché non se ne curano, e dopo la Comunione ballano anziché pregare e adorare Gesù in silenzio. È questo che è realmente mondano, pagàno, naturalistico.
    Mr. Fülep: il problema potrebbe non essere solo pratico…

    Mons. Schneider: il secondo pericolo è la loro ideologia. L’idea principale del Neocatecumenato, stando al loro fondatore Kiko Argüello, è la seguente: la Chiesa avrebbe avuto una vita ideale solo fino all’epoca di Costantino, nel quarto secolo – solo questa sarebbe stata la vera Chiesa.
    E con Costantino la Chiesa avrebbe cominciato a degenerare: degenerazione dottrinale, liturgica e morale. E la Chiesa avrebbe raggiunto il peggio di questa degenerazione dottrinale e liturgica nei decreti del Concilio di Trento. In realtà è vero l’esatto contrario di tale opinione: il Concilio di Trento è stato uno dei più alti momenti della storia della Chiesa proprio a causa della chiarezza dottrinale e disciplinare. Secondo Kiko, l’epoca oscura della Chiesa sarebbe durata dal quarto secolo fino al Concilio Vaticano II. Sarebbe stato solo grazie al Vaticano II che la luce sarebbe giunta nella Chiesa. Questa è un’eresia perché vorrebbe insinuare che lo Spirito Santo avrebbe abbandonato la Chiesa. Ed è davvero settario e molto in linea con Martin Lutero, il quale disse che fino a lui stesso la Chiesa era nell’oscurità e che solo attraverso lui stesso la luce sarebbe tornata nella Chiesa. La posizione di Kiko è fondamentalmente uguale, solo che Kiko postula l’epoca oscura della Chiesa da Costantino al Vaticano II. Così i neocatecumenali fraintendono il Concilio Vaticano II. Dicono di essere apostoli del Vaticano II, per giustificare tutte le loro pratiche eretiche e gli insegnamenti eretici. Questo è un grave abuso.
    Mr. Fülep: com’è possibile che questa comunità sia stata ufficialmente ammessa dalla Chiesa?

    Mons. Schneider: questa è un’altra tragedia. Hanno costituito una potente lobby in Vaticano da almeno trent’anni. E c’è un altro inganno: in molti eventi ostentano ai vescovi parecchi frutti di conversione e molte vocazioni. Molti vescovi sono resi ciechi da tali “frutti”, e non notano gli errori e non li esaminano. I neocatecumenali hanno famiglie con molti figli, ed hanno un alto livello morale nella vita familiare. Questo è certamente un buon risultato, ma c’è anche la pratica esagerata di imporre alle famiglie di avere quanti più figli è possibile. Questo non è salutare. Loro affermano di accettare la Humanae Vitae, e questo è certamente un bene. Ma in fin dei conti è certamente un’illusione, perché ci sono anche moltissimi gruppi Protestanti nel mondo di oggi con un alto livello morale, che hanno anche un gran numero di figli, e che vanno a protestare contro l’ideologia gender e l’omosessualità, e che pure accettano la Humanae Vitae. Per me, perciò, non è un criterio decisivo di verità! Esistono un sacco di comunità Protestanti che convertono tanti peccatori, gente che viveva nei vizi come alcolismo e droga. Per cui i frutti di conversione non li ritengo un criterio decisivo e non inviterei questi buoni gruppi Protestanti a fare apostolato nella mia diocesi. Cosa che è invece l’illusione di tanti vescovi, che sono ammaliati dai cosiddetti frutti.

    Mr. Fülep: quanto alla dottrina, quale è la pietra d’inciampo?
    Mons. Schneider: è la dottrina sull’Eucarestia. È quella il cuore. È un errore guardare prima ai frutti e poi non preoccuparsi della dottrina e della liturgia. Sono sicuro che verrà il tempo in cui la Chiesa oggettivamente esaminerà questa organizzazione in profondità, senza la pressione delle lobby del Cammino Neocatecumenale, e i loro errori dottrinali e liturgici verranno davvero alla luce.

    1. Thelonious

      @Giusi: tu personalmente conosci il Cammino? (te lo chiedo non perché io sia neocat, ma perché non basta un’intervista ad un prelato a giudicare un intero cammino).
      Soprattutto mi lasia perplesso ciò che dice che non bisogna innanzitutto guardare i frutti. Certo che bisogna guardare i frutti, ce lo ha insegnato Cristo stesso, per riconoscere l’albero. Il problema è se sono frutti veri o falsi.

      1. Giusi

        Thelonious io l’ho conosciuto, a mia insaputa, tanto tempo fa, trent’anni fa. Ero in cammino come sempre, come tutti. Non c’è bisogno di essere neocatecumenali per essere in cammino. Lessi che in una chiesa di Padova c’erano delle catechesi serali. Andai. Non sapevo nemmeno dell’esistenza del cammino, né di Kiko né loro lo dicono nemmeno adesso i loro annunci sono sempre anonimi ma all’epoca non erano proprio conosciuti. La cosa che mi stupì fu che non ci fosse un sacerdote. C’era un signore con una chitarra che partiva con delle gran schitarrate di canti a me sconosciuti. Poi ricordo che raccontò i fatti suoi: una sorta di autocoscienza collettiva, poi si invitavano le persone a fare altrettanto ma io non lo feci. Mi invitarono a un certo punto a farlo ma io dissi che ero solita confessarmi dal prete e mi lasciarono stare Il tutto mi sembrò un po’ strano ma terminai le catechesi per curiosità. Non ricordo granché di ciò che dissero mentre ricordo perfettamente un corso biblico che frequentai poco prima nella Basilica di Santa Giustina tenuto da un sacerdote. Alla fine di queste catechesi ci dissero che bisognava fare una sorta di ritiro di qualche giorno dopo il quale ci sarebbe stata una messa serale di sabato. Io dissi che al ritiro non ci sarei andata ma alla messa magari sì. E qui viene il bello. Mi fecero capire che no martini no party. Cioè niente ritiro niente messa. Già mi erano sembrati strani a quel punto mi dissi: e che è ‘na setta? Solo molto tempo dopo capii che erano i neocatecumenali.
        Seconda esperienza: qualche settimana santa fa, un tre anni fa, mi arrivò una mail col programma di un triduo (la conservo ancora) che prevedeva tra le altre amenità, di giovedì santo, di portare uova sode e salame perché alla messa in coena domini si doveva magnà! Cioè invece di fare compagnia a Gesù nel Getsemani si doveva magnà! Almeno gli apostoli si addormentarono e non sapevano cosa sarebbe avvenuto: ti pare che noi, sapendolo, ci mettiamo a magnà? Ma la cosa bella è che alle mie rimostranze (conservo tutto) mi risposero: scusa pensavamo che fossi dei nostri…. Ripeto: e che è una setta?

        P.S. Il Monsignore non dice che i frutti non sono importanti, dice che non sono sufficienti.

        1. E la tua esperienza Giusi, negativa e con una visone decisamente negativa che sovente ti contraddistingue, deve valere come giudizio su tutta una esperienza pluridecennale e approvata dalla Chiesa?
          Sostenuta e incoraggiata da più di un Papa?

          Come se poi storture tipicamente umane non se ne trovino in ogni dove e abbondantemente anche nella Chiesa.

          Ma mi raccomando “conserva tutto”… (per eventuali processi?).

          1. Giusi

            Bariom che stai addì? Che processi? Tu non archivi mai mail curiose? Più curiose di quelle! I Papi hanno richiamato più di una volta all’ordine i neocatecumenali per quanto riguarda la liturgia. Ma tu capisci che se le loro messe non sono per tutti non è facile verificare se si attengono. Comunque a me quello che trapela non piace. A cominciare dalla tavolata con i candelabri ebraici, alla comunione seduti, al balletto post comunione……. Vero è che oggi come oggi gli abusi liturgici si sprecano, ormai nelle messe ne fanno di tutti i colori……

            1. Giusi

              E poi non è la mia esperienza. Fanno proprio così! Adesso va a finire che è colpa mia!

      2. Affermazioni come questa “…ma c’è anche la pratica esagerata di imporre alle famiglie di avere quanti più figli è possibile.”
        da dove vengono? Gratuite e destituite di ogni fondamento di verità “la pratica esagerata di imporre…”, ma stiamo scherzando?

        Altra non meno seria: “L’idea principale del Neocatecumenato, stando al loro fondatore Kiko Argüello, è la seguente: la Chiesa avrebbe avuto una vita ideale solo fino all’epoca di Costantino, nel quarto secolo – solo questa sarebbe stata la vera Chiesa.”
        Mons. Schneider non si deve essere dato il pensiero di leggere le traccie catechetiche che stanno alla base della predicazione portata avanti da Kiko (e si che sono state rese disponibili per il vaglio degli opportuni dicasteri), oppure se ne è fatta una idea tutta sua.

        Rimane poi un fatto lampante, se il vaglio fatto dai dicasteri responsabili e da suoi esimi “colleghi”, fatto a suo tempo come premessa per la successiva approvazione degli Statuti, ha trovato poco da eccepire, ma poco o tanto che fosse, ciò che era da correggere è stato corretto, ciò che afferma implicitamene Schneider, è che tramite loro (gli esimi “colleghi”), la Chiesa ha commesso un errore. “Vorrebbe insinuare che lo Spirito Santo avrebbe abbandonato la Chiesa” in quel frangente, per usare le sue stesse parole, mentre lui avrebbe la giusta chiarezza.

        Mah!

        1. Giusi

          Lascia stare lo Spirito Santo per carità che secondo me di questi tempi si sta sbattendo la testa contro il muro dalla disperazione! Domenica mi sono confessata da un francescano cappuccino (non un “pericoloso tradizionalista”) il quale, con le mani tra i capelli, mi ha detto che da loro è un disastro! Si presenta di tutto: conviventi, concubini, risposati e vogliono fare di tutto: padrini, madrine, comunioni al grido di Papa Francesco è misericordioso, voi no! E’ una babele!

  17. l'apostata

    Al signor Bariom

    Lei ha scritto, a proposito della Liturgia: “il CN ha precisi Statuti che sono stati approvati in toto dalla Chiesa e dai suoi organismi preposti alla cura dei vari aspetti. Tra questi rientra anche la forma liturgica”.

    No signor Bariom. Non è vero. Lo statuto concerne passaggi e modalità di svolgimento del percorso neocatecumenale.

    Legga, signor Bariom: DISCORSO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI ALLA COMUNITÀ DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE, Aula Paolo VI, Venerdì, 20 gennaio 2012: “…Poco fa vi è stato letto il Decreto con cui vengono approvate le celebrazioni presenti nel “Direttorio Catechetico del Cammino Neocatecumenale”, che non sono strettamente liturgiche, ma fanno parte dell’itinerario di crescita nella fede…” .

    Anzi, a proposito dello statuto, dovrebbe sapere che ammonizioni e risonanze sono previste solo occasionalmente e in circostanze particolari, e invece in tutte le comunità si fanno regolarmente. Anche le Messe del sabato sera dovrebbero essere aperte a tutti, senza filtri all’ingresso, ma non ve ne è traccia nell’orario parrocchiale.
    E la decima, non scritta da nessuna parte ma sempre pretesa?
    Perché disobbedite al vostro stesso statuto?

    Quanto alla Liturgia, essa è disciplinata solo ed esclusivamente dal Messale Romano, il quale è prescrittivo, ovvero è consentito solo quello che è da esso previsto, tutto il resto è vietato.

    Il papa vi ha ordinato di seguire fedelmente i Librti Liturgici, senza aggiunte né omissioni.

    Perciò se non usate un altare consacrato, arredi non previsti tipo il candelabro ebraico o la croce messa lontana presso il leggio, se la Comunione non la fa prima il sacerdote e poi ciascuno singolarmente subito, se la purificazione non la fa il sacerdote ma l’ostiario, disobbedite al papa per obbedire a un laico qualunque.

    Perché?

    Cordialità

    1. Molto facile signor l’apostata, riportare un singola frase a proprio piacimento e a conforto di una propria tesi.

      Potrei fare lo stesso io estrapolando frasi dallo stesso discorso dell’Emerito Papa, quindi mi limito a riportare solo il link per chi volesse leggerlo per intero:
      http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/speeches/2012/january/documents/hf_ben-xvi_spe_20120120_cammino-neocatecumenale.html

      “Lo statuto concerne passaggi e modalità di svolgimento del percorso neocatecumenale”.
      Non solo, quindi è lei che o ignora o non dice il vero.

      La buona sostanza comunque di tutto questo fiorire di commenti e che veramente rattrista, è constatare da quanti fratelli nella Fede (debbo presumere lo siano), si muovono solo accuse, talune con un fondamento comprensibile anche se non condivisibile, talaltre del tutto destituite di verità o poggianti solo su insulsi “mi piace o non mi piace”, senza minimamente riconoscere ciò che la Chiesa stessa riconosce a questa esperienza, i frutti, che non mi interessa per nulla qui elencare, le vite seriamente spese per l’Annuncio del Vangelo.

      Una vera tristezza in questo tempo che è Pasqua, che segna anche il triste passo di quanto sia ancora lontano il Regno di Dio in mezzo a noi.

      Cordialità?

  18. Il blog in questione purtroppo è molto documentato e dettagliato, e tra l’altro animato da un sincero amore per la Chiesa e la dottrina cattolica. Vale la pena di spendere almeno un po’ di tempo a leggere, secondo me. Se ci sono storture, è meglio affrontarle. Tra l’altro gli statuti del Cammino sono stati approvati ma con reiterati inviti a correggere alcune prassi, soprattutto liturgiche. Cosa che non è mai avvenuta.

    1. @Dile sei male informato/a.

      Non vengono approvati Statuti con invito a correzioni. O vengono apporvati o non vengono approvati soprattuto se ci sono “inviti” disattesi (vale per tutti gli Statuti).

  19. Hai ragione, mi sono espressa male. Gli statuti approvati non prevedevano gli abusi liturgici che hanno puntualmente continuato a verificarsi, tanto che è stato necessario un ulteriore richiamo della Congregazione per il Culto Divino accompagnata da un’esortazione di Benedetto XVI nel 2006. A tutt’oggi gli abusi continuano.

    1. Non non ti sei espressa male, solo di nuovo sei male informata o preferisci esserlo a comprovare le tue tesi (gli abusi continuano…)
      Esortazione di Benedetto XVI nel 2006. Approvazione Statuti 20 maggio 2008.

      Ma tu insisti pure…

  20. L’approvazione “provvisoria” degli Statuti risaliva al 2002. Si riteneva che il Cammino avrebbe fatto prograssivamente “rientrare” le difformità liturgiche. Così non è stato. Certo che insisto, gli abusi ci sono tutt’ora. Permangono infatti (solo per restare ai punti elencati nella citata lettera di Benedetto):
    -omissioni e aggiunte ai libri liturgici
    -lunghissime pseudo omelie e monizioni previe alle letture
    -numerossissime “testimonianze” durante la celebrazione
    -comunione seduti, intorno alla mensa al centro della chiesa

    1. Rosaria Caradonna

      Buonasera ,stavo leggendo la testimonianza falsa di Giusi , falsa perché tutto quello che ha detto del cammino non è vero niente.Noi non facciamo nulla di quello che ha detto ,sono rimasta sbalordita a leggere queste menzogne, veramente posso dire come il demonio agisce nelle persone.Si parla perché non si conosce da vicino il cammino ,quindi dal di fuori si può dire quel che di vuole.Il mio motto è il seguente ” Vieni E Vedrai “

      1. pietro

        Lasciateli perdere, sono una decina di invasati che hanno un odio smisurato verso il cammino.
        Scrivono tutto quello che gli pare, censurano chiunque ponga domande scomode, e ipotizzano su tutto, il modello è quello che il giovedì santo mangiamo pane e salame, su un argomento tale fanno un thread e ognuno commenta con analogie bislacca, tipo il pane azzimo è farcito con le olive…e cose di questo genere.
        Ci sono pagine e pagine di cose scritte che fanno solo ridere, e se gli chiedi perché non mettono al corrente il vaticano degli abomini, ti rispondono che sono tutti pagati profumatamente da kiko…..che viaggia in elicottero…. che mangia aragoste… che fuma costosi sigari cubani e che comunque tutta la gerarchia vaticana è sorda ai bisogni del vero popolo cristiano che sono loro.
        Poveri loro

  21. admin @CostanzaMBlog

    I commenti su questo post vengono chiusi.
    Mi dispiace ma non è possibile trasformare lo spazio dei commenti in una specie di processo al cammino neo catecumenale.

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