Un popolo che sta crescendo e che sarà difficile fermare

popolo2 rid

di Costanza Miriano

Era un anno fa, o meglio, un anno e un’era geologica fa. Era il 29 gennaio 2015 (peraltro il mio onomastico, la notizia è per il Grande Capo Indiano) quando Mario Adinolfi, Marco Scicchitano, Padre Maurizio e io ci ritrovavamo in una stanzetta a mangiare una fetta di dolce e a brindare (i maschi) alla fine della nostra avventura, quella che avevamo chiamato “I falsi miti di progresso”, con la quale avevamo un obiettivo che ci sembrava audace ma, forse, quasi alla nostra portata. Risvegliare Roma a partire dalle periferie, e cominciare a spiegare alla gente, a cinquecento persone alla volta, cosa fossero le teorie gender, l’utero in affitto nascosto nel ddl Cirinnà, la differenza tra maschile e femminile.

Quello ci sembrava un obiettivo audace, ma un anno dopo ci siamo ritrovati a parlare a una marea umana di persone, una distesa a perdita d’occhio di persone venute da tutta Italia, con sedie a rotelle, carrozzine, passeggini, pullman traghetti aerei, una marea di uomini, donne, bambini, anziani, e soprattutto tantissimi ragazzi. Come è stato possibile? Che è successo in questo strepitoso anno che ha cambiato il cuore di tanti, prima di tutto il nostro? In questo anno che ha visto nascere un popolo, consapevole, forte, coraggioso, pronto al sacrificio, cosa è cambiato in questa Italia che forse riuscirà a piantare un fronte nel cuore dell’Europa, e a fermare la deriva omosessualista, quella per cui poche ore fa mi sono sentita dire, in tv, che la mamma non esiste, è un concetto antropologico? Come è potuto accadere, senza soldi, risorse, appoggi di nessun tipo?

È successo che tanti rivoli si sono uniti, tante persone hanno lavorato insieme per dire la stessa cosa, percorrendo l’Italia in lungo e in largo, facendo rete, facendo nascere amicizie, passando parola, diventando una vera compagnia. Le Sentinelle in piedi hanno tenuto acceso il cuore e lo sguardo di tutti sull’obiettivo più profondo, la lotta per l’uomo, la lotta tra bene e male, la battaglia escatologica per la felicità vera e profonda dell’uomo. La Manif pour tous italia ha funzionato da enzima, rompendo le scatole a tutti, tenendo gli occhi aperti su tutto quello che si è mosso nei media e in ambito legislativo. Gianfranco Amato ha riempito quasi ogni sera un teatro diverso in tutti gli angoli d’Italia, Giusy D’Amico, Simone Pillon, Emmanuele Di Leo, gli alfieri di Alleanza Cattolica, e poi Pro Vita, e Paolo Floris: tutti noi del comitato – appoggiati sulla roccia di Nicola Di Matteo, l’uomo macchina, l’organizzatore dei due più grandi eventi degli ultimi anni – abbiamo continuato a lavorare ognuno nel proprio ambito per continuare a informare la gente, per farla innamorare della causa. Dentro i movimenti e le realtà della Chiesa tantissimi si sono mobilitati con noi, con la menzione specialissima dei fratelli del Cammino Neocatecumenale, che a me in particolare hanno dato un esempio di cosa voglia dire essere cristiani veri, persone che hanno fatto un incontro, e che hanno capito che l’obbedienza a questo incontro ti salva la vita.

Il mio eroe in tutta questa storia, però, permettetemelo, è Mario Adinolfi, colui che per primo in tutto il paese ha capito come dovesse essere condotta la battaglia. È stato lui che ha scoperto che nell’articolo 5 si annidava la possibilità di condonare l’utero in affitto come si fa con un abuso edilizio, perché grazie a quell’articolo il compagno di chi si procura un bambino all’estero può chiamarsi padre o madre di quella creatura anche se non lo è. È stato Mario che per primo si è arrabbiato tantissimo per questa cosa, ed è stato il primo ad alzare la voce per cercare di dirlo, coperto dal frastuono di tutti i giornali e delle tv. Ha fondato un giornale, ha preso in affitto un palazzetto dello sport quando sembrava impossibile solo pensare di riempirlo, e quella sera di un anno fa quando pensavo che avrei brindato alla fine della nostra avventura mi ha fatto imbarcare in questa avventura ancora più pazza. Allora quasi nessuno credeva che ce l’avremmo fatta (anche io davo del pazzo a Mario, ma l’ho seguito lo stesso, soprattutto perché mi sono fidata di Padre Maurizio), e poi niente, ci siamo incontrati tutti. Siamo finiti intorno a un tavolo con Kiko Arguello.

Kiko ha riunito tutte le forze e si è messo ad ascoltare. Aveva ricevuto la lettera di una maestra bresciana preoccupata per la diffusione del gender nella sua scuola. Il fondatore del cammino l’ha presa sul serio, molto sul serio, e si è chiesto cosa potesse fare. Ha lanciato la pazza idea di Piazza San Giovanni, e così noi abbiamo abbandonato l’idea del Palazzetto e ci siamo uniti a lui. Nessun movimento, tranne il Cammino, ha detto di sì, e ancora una volta io pensavo che fosse una follia tentare un’impresa simile. Quando il 20 giugno sono salita sul palco e ho visto che non riuscivo a intravedere la fine della folla, da nessuna parte, ho capito che qualcosa di enorme era successo. Un popolo stava nascendo, tanti rivoli si erano uniti, e stavano dando vita a qualcosa che non si vedeva da tempo nel nostro paese. Davanti a questo popolo Kiko ha fatto il suo kerygma, e non mi vergogno di dire che quello è stato uno dei momenti più belli della mia vita (dopo il matrimonio e le nascite dei figli: quei momenti in cui senti che il cuore non sarà mai più lo stesso).

Trovarmici dentro da protagonista è qualcosa che non mi spiego ancora, e che so perfettamente di non meritare, ma il Signore sceglie i sui generali come vuole lui, di solito tra i più disgraziati. E così io che nel mio primo libro avevo scritto “vi prego, però, non chiedetemi di fare un brindisi in pubblico perché non riesco a parlare davanti a più persone di età superiore agli otto anni”, sono finita nel cuore di questa cosa grandiosa.

Quando abbiamo cominciato a organizzarci abbiamo deciso che Massimo Gandolfini sarebbe stato l’uomo giusto per guidarci, e chi lo ha ascoltato il 30 dal palco penso sia convinto che abbiamo fatto la scelta giusta. Massimo ha intrecciato rapporti con tutti coloro che potevano aiutarci, ha conquistato la fiducia di tanti, e adesso staremo a vedere quello che produrrà questo enorme lavoro di tutti, soprattutto il suo.

Quale sarà l’esito pratico non lo so, voglio dire, non sappiamo se la legge Cirinnà sarà fermata, ma io comunque ho visto succedere sotto i miei occhi vari miracoli: soldi trovati dal nulla (vogliamo parlare dell’amica che mi ha offerto – cioè al comitato, non a me! – 22mila euro in tre ore?), gente che ha aperto le case, il cuore, il portafogli. Amicizie nate e diventate forti come querce. La consapevolezza di essere un popolo, il bisogno di guardarsi negli occhi e riconoscere che lo stesso incontro ha salvato la vita a tutti. La gioia di alzarci in piedi da risorti, come ha detto Don Antonello e come ho ripetuto dal palco. Il bisogno urgente di gridare al mondo che solo Gesù Cristo è la salvezza e la verità dell’uomo. Tutto questo chi fa una legge per compiacere qualche lobby neanche lo può immaginare, tutto questo nessuno ce lo toglierà, qualunque cosa succederà. Noi siamo un popolo, adesso, e questa nuova vita che è partita sarà difficile fermarla.

242 pensieri su “Un popolo che sta crescendo e che sarà difficile fermare

  1. Il regressista

    Costanza grazie di tutto; per favore fate un movimento politico di gente onesta e pulita. Nessuno in parlamento è in grado di rappresentarci, sono in gran parte criminali o ideologizzati fino al midollo.

    1. Giusi

      Io ho paura della politica. Quando si entra lì ci si insozza. Meglio premere da fuori. Fare la lobby di Dio!

      1. Io gradirei qualcosa di più. Come la mia grandissima concittadina, santa, dottore della Chiesa e prestanome in seconda «Scrivo a voi [membri della Signorìa di Siena] con desiderio di vedervi veri signori con cuore virile, cioè che signoreggiate la propria sensualità, con vera e reale virtù, seguitando il nostro Creatore. Altramenti non potreste tenere giustamente la signoria temporale, la quale Dio vi ha concessa per sua grazia. Conviensi dunque che l’uomo che ha a signoreggiare altrui e governare, signoreggi e governi prima sé.» http://unacasasullaroccia.com/2014/04/29/le-lettere-di-s-caterina-da-siena-per-la-buona-politica/

  2. Betta

    Grande ritrovarci tutte le famiglie a riscoprire le “radici”, a ricordarcelo e a sostenerci!!! Bellissimo anche pregare in staffetta… Continuiamo!!!
    Questo ritrovarci in “marea” ci fa capire il concetto di POPOLO!

  3. Dani

    Cara Costanza grazie!
    Per averci creduto e per esserti fatta strumento di Dio!
    Ieri sera sei stata una leonessa e hai parlato (per me di sicuro) ma penso per moltissime madri che di certo non si sentono un “concetto antropologico”.
    La mia carità cristiana a quelle parole ha scricchiolato parecchio..
    Un fortissimo abbraccio e non mollare mai!!

  4. Stefania

    Iniziamo ad essere un “fiume di luce che viene da Cristo, e’ presente ed è forte!”
    Grazie Costanza e a tutti quelli che stanno facendo da argine a questo fiume per farlo scorrere e non straripare, ma portare acqua dove serve!

    Benedetto XVI, papa dal 2005 al 2013
    Udienza generale del 03/12/08 – Copyright © Libreria Editrice Vaticana

    «Esci, spirito immondo, da quest’uomo!»

    Quindi il fatto del potere del male nel cuore umano e nella storia umana è innegabile. La questione è: come si spiega questo male?… La fede ci dice che non ci sono due principi, uno buono e uno cattivo, ma c’è un solo principio, il Dio creatore, e questo principio è buono, solo buono, senza ombra di male. E perciò anche l’essere non è un misto di bene e male; l’essere come tale è buono e perciò è bene essere, è bene vivere. Questo è il lieto annuncio della fede: c’è solo una fonte buona, il Creatore…

    Poi segue un mistero di buio, di notte. Il male non viene dalla fonte dell’essere stesso, non è ugualmente originario. Il male viene da una libertà creata, da una libertà abusata. Come è stato possibile, come è successo? Questo rimane oscuro. Il male non è logico. Solo Dio e il bene sono logici, sono luce. Il male rimane misterioso… Possiamo indovinare, non spiegare; neppure possiamo raccontarlo come un fatto accanto all’altro, perché è una realtà più profonda. Rimane un mistero di buio, di notte.

    Ma si aggiunge subito un mistero di luce. Il male viene da una fonte subordinata. Dio con la sua luce è più forte. E perciò il male può essere superato. Perciò la creatura, l’uomo, è sanabile. Le visioni dualiste, anche il monismo dell’evoluzionismo, non possono dire che l’uomo sia sanabile; ma se il male viene solo da una fonte subordinata, rimane vero che l’uomo è sanabile… E finalmente, ultimo punto, l’uomo non è solo sanabile, è sanato di fatto. Dio ha introdotto la guarigione. È entrato in persona nella storia. Alla permanente fonte del male ha opposto una fonte di puro bene. Cristo crocifisso e risorto, nuovo Adamo, oppone al fiume sporco del male un fiume di luce. E questo fiume è presente nelle storia: vediamo i santi, i grandi santi ma anche gli umili santi, i semplici fedeli. Vediamo che il fiume di luce che viene da Cristo è presente, è forte.

  5. No, io in politica attiva no. Lo scrivo qui bello chiaro così se dovessi battere la testa e impazzire potreste ricattarmi accusandomi di incoerenza. Io voglio fare la moglie e la mamma.

    1. Alessandra

      Costanza sono una sorella del cammino. Penso sempre al discorso sulla necessità di realizzare nelle scuole dei percorsi di educazione sessuale e sentimentale. Ed anche aulla droga. Qualcuno che parli a questi giovani della bellezza vera della vita dell’amore e del sesso. perché non vi fate promotori si una cosa del genere. Magari non in direttamentr voi in prima persona. Ma curandone il progetto i testi cercando tra tutti i vostri amici dottori formatori chi volete. Bussando di scuola in scuola. Vedrete che ai apriranno anche qui le porte e i portafogli. Un peogetto un eredità da lasciare. Pensaci.

    2. Luca

      Non avresti nemmeno creduto di saper parlare davanti a tanti adulti (maggiori di 8 anni) a dire il vero.
      Cmq si, non ti ci vedo.
      Quanto alla discesa in politica del “Movimento”, mi sembra un passo necessario (anche se certamente pericoloso e per certi versi riduttivo).
      Però mi raccomando, se dovesse succedere, niente politici di professione, quelli che oggi magari sono al governo e non creano la crisi e poi magari domani sono capaci di salire sul carro….
      Il Ns “movimento” nasce dal popolo (senza politici, neppure quelli ecclesiastici) e tale deve rimanere.

    3. @Costanza
      Secondo me, sentire ai telegiornali espressioni come “il ministro Miriano”, “si aprono le votazioni sulla legge Miriano”, “in proposito ecco le dichiarazioni del sottosegretario Miriano” non sarebbe male (forse non per te, ma pensa ancora a noi altri 🙂 )

      Ps. Pare che anche un certo S. Pietro stesse lasciando Roma e la sua chiamata, poi in qualche modo che non ricordo abbia cambiato idea.

      Ps. Scritto con affetto, riconoscenza e un po’ di sano egoismo

      1. Bri

        @Costanza
        Ah, se non erro, mi par di notare che nell’ultimo mese il numero di contatti del sito sia cresciuto un po’ più velocemente del solito.

        I 9M son stati superati in gennaio. E, ora noto un qual 400k contatti in più

        Sbaglio di tanto @admin?

  6. vale

    e,come ripetuto più volte dal palco,prima dell’inizio degli interventi:

    ricordati che nella cabina elettorale, Dio ti vede. stalin no.

    🙂

    p.s. siccome mi son perso qualcosa della faccenda pre-circo massimo, come si faceva a contribuire?

        1. iurimoscardi

          Un manifesto pro-famiglia, naturalmente, pienamente coerente col discorso che si sta facendo.

  7. cinzia

    Grazie Costanza!
    Ieri sera ho visto solo l’inizio della trasmissione su LaSette. Quando non si hanno argomenti, si può solo impedire di parlare, insultare, minacciare…. Sei stata grande! Continua così!!!!

    1. Fabrizio Giudici

      Padre Botta:

      “Perché un giorno torneremo a votare, chissà quando per le elezioni, ma a breve per Riforme alle quali hai legato il tuo destino politico, ma che per noi sono meno importanti dello stravolgimento che questa legge imporrebbe alla nostra Costituzione sulla visione della famiglia. Ti prometto che lì Matteo democraticamente, come cittadino, mi ricorderò se anche il 30 Gennaio 2016 sarà stato reso inutile. Penso che ce ne ricorderemo in tanti.”

      Il referendum, il referendum… Renzi l’ha voluto impostare come un referendum sulla sua persona, e come tale dobbiamo usarlo.

      PS Padre Botta dice la cosa fondamentale, cioè che comunque la si pensi sull’assetto istituzionale la struttura della famiglia è più importante. Io ne aggiungo un’altra, più pratica. Sono ben conscio della necessità di una riforma istituzionale e vent’anni fa ero tra i sostenitori del maggioritario, tanto per fare un esempio. Tuttavia, vent’anni dopo mi ritrovo a fare un ragionamento diverso. Da informatico, vedo il sistema elettorale e l’assetto istituzionale come una scatolina che riceve in input un insieme di persone che si candidano a governare e produce in output l’insieme di persone che effettivamente governano e fanno le leggi. In pratica è un filtro. È evidente che ci possono essere filtri fatti meglio e fatti peggio, che producono selezioni migliori o peggiori. Ma gli informatici conoscono un principio di base, che dice “garbage in, garbage out”, ovvero, per quanto sia fatto bene un sistema, se il suo input è spazzatura anche l’output è spazzatura. Riscritto con una citazione fantozziana nel mio stile da osteria, se le persone che si candidano a governare sono solo merdacce opportuniste senza ideali e senza visione morale, indipendentemente dalla legge elettorale e dall’assetto istituzionale avremo governanti che sono solo merdacce opportuniste senza ideali e senza visione morale. Quindi, vent’anni dopo, dico che l’assetto istituzionale non è più (ammesso che lo fosse in passato) il problema principale. Il problema principale è il materiale umano. E quello che stiamo facendo noi ben è più importante dell’assetto istituzionale, perché rimette al centro principi e valori, quelli veri. Per questo personalmente non mi farò proprio nessuno scrupolo ad affossare il referendum istituzionale se Renzi farà passare questa legge indecente.

    2. Leonardo

      Ce ne ricorderemo in tanti… dobbiamo ricordarcene TUTTI!!!! Il referendum istituzionale che si terrà tra qualche mese è l’occasione più formidabile di pressione politica che il popolo del Circo Massimo in questo momento ha. (Forse l’unica)
      Renzi deve sapere, in maniera incontrovertibile, che se fa passare la legge ignorandoci, la marea umana del 30 gennaio diverrà una marea di NO al referendum. E non si tratta di mera ritorsione, il nuovo assetto istituzionale combinato con la legge elettorale “Italicum” consegnerebbe l’Italia o a Renzi o ai 5 stelle, cioè proprio le due forze che saranno prime responsabili dell’approvazione della Cirinnà! Non dobbiamo permetterlo!

  8. Angela Bortoletto

    Salve a tutti. Seguo da qualche anno il blog, anche se intervengo raramente. So che qui trovo sempre parole che mi fanno sentire meno inutile la battaglia di ogni giorno. C’ero sabato, con mio marito e tre dei nostri 6 figli, a giugno c’eravamo tutti. Costanza, anche se non ci conosciamo di persona, sei ormai un’amica: penso che il Signore ti abbia fatto un dono per come sai esprimere la bellezza del suo progetto su noi donne. Ieri ti ho vista su La7 e ho tifato per te: ci vuole davvero tanto coraggio! Vorrei condividere con voi amici quest’intervista del filosofo Rémi Brague: secondo me, l’intervistatore sta ancora piangendo, se ha capito la figura che ha fatto… Forza, avanti tutta!
    http://m.repubblica.it/mobile/r/sezioni/cultura/2016/01/30/news/famiglia_religione_unioni_civili_brague-132384582/#notarget

    1. giuseppe

      Minchia! (scusa Giulio) Repubblica ammette che eravate un milione!
      Val la pena leggerlo!

      1. Angela Bortoletto

        Le parti che preferisco sono:
        Certamente, i media hanno mentito – è il loro mestiere – e hanno cercato di ridurre tali eventi a folclore “cattolico” e “reazionario”. Il Vangelo? Quale? Non credo noi abbiamo la stessa edizione… Nelle quattro che ho letto, Gesù ha provato una grande misericordia verso i peccatori. Ma egli è anche molto duro verso tutto ciò che danneggia e degrada l’uomo: menzogna, ipocrisia, buona coscienza “progressista” […]
        “La realtà è cambiata”, voilà, ecco una formula vuota. Quello che è necessario è parlare di cose precise e dire in ogni caso: alcune cose non sono cambiate; altre sono cambiate in meglio; altre sono cambiate in peggio. Se la legge non fa che constatare il dato di fatto, senza orientarlo, non serve a nulla[…]
        Se gli individui sono ben protetti dalla legge, perché una legge speciale per le coppie? Lo Stato non deve intromettersi nell’attività sessuale delle persone, tranne quando potrebbe produrre nuovi cittadini. Ma per le coppie la cui attività sessuale è necessariamente non fertile, non ne vedo la necessità.

        Semplice, chiaro, fantastico!

  9. L’ha ribloggato su Luca Zacchi, energia in relazionee ha commentato:
    “Quale sarà l’esito pratico non lo so, voglio dire, non sappiamo se la legge Cirinnà sarà fermata, ma io comunque ho visto succedere sotto i miei occhi vari miracoli: soldi trovati dal nulla (vogliamo parlare dell’amica che mi ha offerto – cioè al comitato, non a me! – 22mila euro in tre ore?), gente che ha aperto le case, il cuore, il portafogli. Amicizie nate e diventate forti come querce. La consapevolezza di essere un popolo, il bisogno di guardarsi negli occhi e riconoscere che lo stesso incontro ha salvato la vita a tutti. La gioia di alzarci in piedi da risorti, come ha detto Don Antonello e come ho ripetuto dal palco. Il bisogno urgente di gridare al mondo che solo Gesù Cristo è la salvezza e la verità dell’uomo. Tutto questo chi fa una legge per compiacere qualche lobby neanche lo può immaginare, tutto questo nessuno ce lo toglierà, qualunque cosa succederà. Noi siamo un popolo, adesso, e questa nuova vita che è partita sarà difficile fermarla.”

  10. Ottavio Marino

    E’ chiaro che siamo arrivati alla battaglia finale, quella che è iniziata nel giardino dell’Eden, quella che si scontra con l’albero della “Conoscenza del Bene e del Male” (cioè l’uomo che si fa dio) e con l’albero “della Vita” (l’uomo che vuole essere padrone della Vita). E’ il peccato originale, il peccato origine di ogni altro peccato, il peccato per salvarci dal quale Cristo si è incarnato, è morto ed è Risuscitato. Per San Paolo siamo “più che vincitori”.

  11. Grazie a Costanza per la sua dolcezza, grazie ad Adinolfi e agli altri collaboratori per l’unico giornale che vale, grazie alla Manif/Amato/Pillon(che ho conosciuto a Milano al convegno di Palazzo Marino)/Provita per l’instancabile informazione, ad Invernizzi che conosco già da un po’, alle Sentinelle (soprattutto le “mie” di Milano) e al grande Gandolfini, leader capace di parlare con competenza, chiarezza, fermezza.
    Grazie al grande popolo di San Giovanni e del Circo Massimo al quale sono orgogliosa di appartenere.
    Comunque vada è un successo meraviglioso, corale, di popolo di Dio.

  12. mario

    Grazie Costanza. Sabato io c’ero con tre dei miei quattro figli. Eravamo quaranta fratelli della mia parrocchia con alcuni dei nostri figli. Gente anche disoccupata che si è scommessa sulla riuscita di questo evento. Gente che ha capito che rischio grande stiamo vivendo e che da oggi deve subire le persecuzioni che il Nostro Signore ci aveva gia’ preannunciato e che fanno più male se provengono dal “fuoco amico”. Grazie per la tua eroica partecipazione al programma di La 7 “fuori onda”. Grazie!

  13. Giovanna carfora

    Cara Costanza c eravamo anche noi con un grande striscione che impediva la vista e che abbiamo dovuto abbassare piu volte per rispetto a chi c’è lo chiedeva da dietro. Ero io che urlavo dal megafono (il ns movimento ne ha due di megafoni…) “sei grande, brava” e tu hai sorriso…ricordi?
    E c’ero anche io davanti al piccolo schermo ad ascoltarti nelle due (solo due?) presenze ai talk …:l ‘ultima quella su La7.
    Sei una speciale persona: con gli occhi vivissimi hai tenuto testa a tutti, e quel tuo sguardo da cerbiatto ti ha fatto ancora più forte anche quando ti impedivano di parlare. Unica donna ! Ancor più vincente proprio perché. …in minoranza.
    Vorrei darti più aiuto…potrei davvero ….ma mi vedo respinta…. perche temo di non essere stata compresa nelle mail che ti ho scritto …di non aver presentato adeguatamente chi siamo…chi sono “le donne della diversita”, che contrastano da sempre “quelle della parita”…
    Non so come fare per farti arrivare l opportunità di un coinvolgimento che puo veramente modificare la rotta e darvi generosamente un aumento esponenziale di adesioni e consensi. Dovete avere accanto le donne, TUTTE vi seguiranno se parlerete, se parlerai a tutte , se parleremo, con il linguaggio giusto! Loro ancora fluttuano , esitano, ma basterebbe sollecitarle, stimolarle e, fede o non fede, saranno TUTTE con voi, con te…
    E’ prossimo un Congresso a Trento di tutte le associazioni femminili che vogliono una revisione, una sistemazione ed una correzione del Femminismo e mi hanno contattato, dopo che al Parlamento europeo ho riunito 250 donne per la V edizione all’ Eroismo femminile (medaglia del Presidente Repubblica…tra le 14 “eroiche” ogni anno il riconoscimento anche a una mamma di tanti figli..). Per Trento mi hanno chiesto di aprire i lavori , si, proprio io. Voglio che l apertura dia un cambio di rotta storico alla questione femminile….
    I tempi per una revisione del Femminismo sono ormai maturi. Diamoci una mano dunque.
    Ho conosciuto Scicchitano (figlio) perché ho una sorella malmessa, in cura con il dr Alberto….possono dirti chi sono., come e perche potrei fare di più, anche darvi un aiuto economico….
    Vi prego di accettare un suggerimento: fate vostra la popolazione delle donne , non solo delle donne di Chiesa…
    Le donne sono ancora silenti, disorientate: in nome del maternage, che tutto accoglie, alcune (troppe) sono cadute nella trappola che la “lobby” e’ con loro perché donne e omosessuali , con una sola parola il “genere” femminile (cioè chi anche si identifica in una donna…) devono fare fronte comune contro il maschilismo e che la violenza alle donne e’ la stessa cosa della violenza agli OMO. Ancora questa manovra non e’ stata smascherata, poco si dice ancora di quanto il mondo omosessuale, mi riferisco in particolare a quello maschile che a mio avviso e’ il vero motore…., abbia inciso nei media e nei social a livello globale attraverso il pornosoft, l’uso di sostanze, la lussuria e la prostituzione….quanto i nostri giovani stanno ricevendo in termini di messaggi e condivisione di pratiche di ogni tipo che allentano i freni, l autocontrollo e tendono a mescolare tutto disinibendo ogni pulsione. E’ li che si deve incidere, che dovete scatenare il putiferio..
    Anche nella sciagurata idea che il ddl passasse e fosse poi necessario il ricorso al referendum….
    Giovanna

  14. vale

    pare solo che sia sorto un incidente diplomatico con il rabbino capo di Roma per un messaggio mai fatto.

    non so come si sia arrivati a leggere un messaggio di auguri per la manifestazione che non è stato inviato.

    tali incidenti sono più nocivi per l’immagine della manifestazione che il 5 o 6 contro uno a la 7.

    tra l’altro,che Di Segni facesse o meno un augurio, non avrebbe cambiato nulla di quel che voleva significare la manifestazione.

    occhio,la prossima volta.

    http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/family_day_rabbino_capo_messaggio_inventato-1517921.html

  15. orietta di carlo

    grazie Costanza..grazie…bravissima a la7….ho pregato per te tutta la trasmissione…sperando nel tuo sorriso…nel tuo sguardo pieno di amore x tutti…nella tua calma interiore…un grande abbraccio Orietta

  16. adele

    Ciao costanza, abbiamo fatto la foto dietro il palco……I siciliani del cammino.
    Questa è la terza volta che mi fanno venire a Roma con tutti i miei figli, avremo rinunciato alle ferie o a qualche altra cosa,ma sappiamo che abbiamo reso testimonianza alla verità, che si può diluire ma sempre quella rimane.
    Un abbraccio

  17. Alessandra

    Costanza ma perché non vi fate promotori anche di una vera educazione sessuale anzi sentimentale nelle scuole? Qualcuno che in maniera appassionata parli ai nostri figli di che cos è l’amore. Non lasciamolo fare a qualcun’ altro.

  18. Jacopo

    Carissima Costanza,

    siamo una coppia con tre figli che vive in Cina. Ci siamo sottoposti alla sofferenza di vedere la trasmissione di ieri sera…
    La nostra stima nei tuoi confronti cresce ogni giorno di più e ci siamo commossi a leggere questo post.
    Io in particolare, ma solo per questioni poltronistiche maschili in contrapposizione all’attivismo domiciliare femminile (Crocetta mi ha fatto peggio di quello che pensavo), sono un lettore assiduo di questo bellissimo blog.
    La nostra residenza attuale e, soprattutto, le ragioni del nostro stare in Cina ci impongono un’attenzione particolare a quello che comunichiamo con il resto del mondo, quindi spesso vorrei ma non scrivo nulla.
    Vogliamo ringraziarti e fare a te e a tutti voi coraggio per quello che portate avanti!

    Una domanda: quando venite invitati a certi talk show, c’è una qualsivoglia tutela preventiva? Ha senso partecipare a trasmissioni dove qualsiasi cosa si voglia dire non lo si può fare articolando i concetti? Si può tranquillamente portare avanti una conversazione senza esasperare i toni… non sarebbe più opportuno mettere questa come conditio sine qua non?

    Un fortissimo abbraccio.

    Jacopo, Rebecca, Isacco, Giaele e Sara.

    1. Fabrizio Giudici

      Comunque, ragazzi, è fantastico.

      “La mamma non esiste, è un concetto.”

      Questo va rilanciato ovunque, sui blog, sui giornali, nei crocicchi. Secondo me è il risultato più importante della trasmissione di ieri. Ricordate che in un dibattito non è solo importante quello che diciamo noi, ma quello che in qualche modo facciamo dire agli altri.

      Italiani: sappiate che vostra madre non conta un cacchio. Quindi, quando vi chiama per sapere come state, quando avete un pensiero per lei, quando ve ne prendete cura quando è anziana e acciaccata… svegliatevi. State perdendo tempo dietro ad un concetto. Retrogradi e medievali!

      Donne che siete madri: svegliatevi, giù la cresta, ma chi vi credete di essere? Siete solo un concetto. Avete portato il fardello per nove mesi, avete subìto i dolori del parto, avete allattato il figlio, vi siete preoccupate per lui ogni momento della sua vita… e magari ora pretendete anche riconoscenza o rispetto? Ma suicidatevi, piuttosto, esseri ormai inutili!

      Donne in generale: sappiate che esistete solo in quanto organismo necessario a mantenere efficiente e funzionanti ovaio ed utero. Tutto il resto è un centro di costo. Siete solo giumente da ingravidare per le necessità riproduttive, eventualmente conto terzi. Finita la gravidanza, il vostro ruolo è terminato e potete pure andare al macello. E sappiate che prima o poi un laboratorio potrebbe anche rendervi totalmente inutili. Quando qualcuno vi dirà che il cristianesimo svilisce la dignità della donna, e che il progressismo invece la esalta, ricordatevi bene tutte queste cose.

      PS Ma qualche giornalista può farmi un piacere? Può andare dalla Bindi? Quella che, quando Berlusconi le disse, via battuta, che era un cesso, si inalberò perché aveva “offeso tutte le donne?” Ma non ha niente da commentare a proposito di questi suoi compagni di merende? Mi autocensuro per il prosieguo.

      1. Anna

        Che il Signore mi perdoni, ma quando in “Bocca di Rosa” si arriva al verso che parla di “una vecchia mai stata moglie
        senza mai figli, senza più voglie” penso sempre alla Bindi. Conosco signore ultraottantenni senza figli che sono ugualmente mogli, madri e donne – questione di atteggiamento…

  19. Luigi S

    “Politica ? Io voglio fare la moglie e la mamma.” Sei stratosferica, unica, una mente superiore unita ad un cuore immenso, cosa si potrebbe volere di più ? Grazie Costanza per l’esempio che dai.

  20. Massimiliano

    Carissimo Don Julian,
    nel dibattito continuo (pare l’unico rimasto) riguardante – in breve e per capirci – il DDL Cirinnà ed il Family-Day, chi pro e chi contro, anche io, come il nostro amico citato da te al termine dell’ultima SdC, sentivo e sento asfissiante e deprimente il dibattito, e a buon diritto il nostro amico lo definisce come “un dibattito che percepisco come una riduzione del mio io che trancia di netto buona parte della realtà”.
    Così, quanto Tu ci hai invitato al paragone con la proposta di giudizio che il Movimento sta facendo, e cioè, mi pare, in sintesi, con il fatto che “Cristo non è un ornamento della soluzione, ma la chiave della soluzione! Solo Cristo come avvenimento presente nell’esperienza delle persone è in grado di liberare l’uomo dalla riduzione del desiderio”, ho voluto tentare un lavoro su di me e prendere sul serio la Proposta.
    Volevo iniziare questo lavoro, nel merito specifico del dibattito, ma non sapevo da dove partire, e così ho iniziato a leggere e rileggere continuamente la sbobinatura dell’ultima SdC.
    Ad un certo punto, mi sono imbattuto nella tua conclusione che pensavo essere un corollario, una cosa tanto per dire, a chiosa del discorso: nel merito della partecipazione al Family-Day del 30 gennaio, Tu concludi dicendo: “ciascuno decida da laico che cosa fare, verificando nella propria esperienza la ragione ultima di questa sua decisione”.
    Così ho capito che l’unico modo che avevo di verificare nella mia esperienza la Proposta del Movimento era esattamente andare a Roma, secondo il metodo di sempre, a VEDERE! E da laico, con il Movimento nel cuore, sono partito, all’alba del 30 gennaio, da Milano, per raggiungere il Circo Massimo.
    Avevo letto e riletto la SdC, e non è che tutte le volte lo faccio, ma devo dire che leggere e rileggere è un lavoro, a volte arido, ma utile; perché le cose che ci dite, entrano nella memoria, e ad un certo punto, per Grazia, riemergono ad illuminare la vita, secondo una gratuità unica che è dono dello Spirito Santo (almeno, non riesco a visualizzare lo Spirito Santo in altro modo che in questo suo irrompere improvviso).
    Così, dicevo, con la mia voglia di seguirTi seriamente, di rimanere attaccati a quella forma che è il Movimento di Comunione e Liberazione, nel viaggio, la SdC continuava a risuonare. Risuonava la domanda che ci hai posto: “Che cosa seguire? Seguire la modalità con cui il Mistero ci chiama – la vita come vocazione –, attraverso le circostanze del vivere (come, appunto, una cosa totalmente imprevista, che uno può scartare preventivamente perché non si aspetta nulla da essa). Quante cose che ci capitano nella vita ogni giorno noi le scarteremmo perché non ci aspettiamo nulla! Invece solo essendo disponibili a seguire ci possiamo render conto fino a che punto Uno, attraverso la realtà, mi tira fuori dal nulla. E questo fa sì che tutto diventi un’altra cosa.”.
    Io dal Family-Day, appunto, non mi aspettavo nulla, ma la circostanza del vivere, in modo imprevisto, mi riportava a quel dibattito che tanto sta dilaniando il Movimento e che Tu ci hai invitato (e ci inviti continuamente da tantissimo ormai) a verificare.
    Così ora Ti racconto come quel Uno (che è il Signore), attraverso la realtà, mi ha tirato fuori dal nulla che attendevo e mi ha fatto incontrare Lui al mio arrivo al Circo Massimo.
    Non nascondo, che appena arrivato, un poco in ritardo, dopo un viaggio notturno in solitaria (per evitare “discussioni”, secondo la mia solita debolezza), sono rimasto sbalordito al vedere due milioni di persone, una spianata impressionante, fatta di gente comune, di mamme, papà, bambini, nonni, giovani provenienti da tutta Italia, fatta di confessioni ed etnie le più disparate (per quel che ho visto e per quel che ho sentito). C’erano cristiani, mussulmani, protestanti, extracomunitari, preti, suore, laici.
    Questo il primo dato “spaventoso”. Spaventoso ai miei occhi perché immaginavo di vedere gente (meno gente), ma arrabbiata. Invece c’era una rete di amicizia, veramente AMICIZIA, non so come spiegare, fatta di gesti semplici (io avevo nella mente il tuo articolo sul Natale) come il condividere un panino con il vicino di colore, o di una mamma che allattava e la sua vicina gli lascia la seggiolina da pic-nic che aveva portato dal pellegrinaggio a Loreto. Ma di queste cose nelle poche ore passate al Circo Massimo, se ne potrebbero raccontare tantissime. C’era chi si è rincontrato e si abbracciava. …
    Cioè, era gente che aveva fatto un sacrificio enorme (Ma per cosa??? Non capivo ancora …), ed era lieta!
    Io mi domandavo: di cosa può essere lieta? E così mentre, in qualche modo, proclamavano che l’amore vero è sacrificio, lo imparavano e lo insegnavano allo stesso tempo, incarnandolo: c’era chi seduto in attesa dell’inizio della manifestazione posava il capo su una spalla amica. Chi pregava il rosario in gruppo. ..tante cose. Bisognava vedere Julian.
    Questa rete di amicizia non era assolutamente in discontinuità con il gesto che si andava svolgendo e con quanto veniva detto da coloro che parlavano dal palco.
    Pensando ai volti in piazza cresceva in me la gratitudine di far parte di un popolo (italiano) e il desiderio di sacrificarsi per costruirlo e difenderlo e mentre risuonava l’appello a chi è ostile dell’avvocato Amato: “Non perderti, esiste un Dio tenero e misericordioso che ti ama”, mi pare che in me la sfida da Te lanciata, avesse vinto.
    Costanza Miriano ha poi ricordato l’origine della rivoluzione dell’amore come antidoto al possesso, tradito da un’Europa che ha rinnegato le sue radici giudeo-cristiane e ha detto: “La verità dell’uomo è Cristo, anche per chi non lo ha conosciuto e noi abbiamo la responsabilità di annunciarlo”.

    Nel frattempo mi han dato in mano il documento del Cardinal Ratzinger del 3 giugno 2003 dal titolo CONSIDERAZIONI CIRCA I PROGETTI DI RICONOSCIMENTO LEGALE DELLE UNIONI TRA PERSONE OMOSESSUALI che si può leggere integralmente a questo link:
    http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20030731_homosexual-unions_it.html
    A quel punto, sopraffatto dalla bellezza disarmata del popolo, incantato dalla assoluta ragionevolezza delle argomentazioni del Magistero, finalmente vinto dal mostrarsi di Lui ai miei occhi, alle mie orecchie, a tutti i miei sensi in quella giornata …a quel punto ero pieno di LETIZIA smisurata, che non vedevo l’ora di dirTi.

    Prima di partire sono andato nella chiesa vicina di santa Anastasia, in cui era esposto il Santissimo: è, lì, in ginocchio di fronte al corpo di Gesù, ho capito che corpo era quel popolo (italiano) in piazza. Un corpo che dopo 24 ore di viaggio aveva le facce esauste eppure così belle, liete e sempre più consapevoli della vita come compito.

    Quando lo scetticismo inizia a emergere (anche lo scetticismo di non attendere più nulla da qualcosa), l’unica cosa che abbiamo da fare è seguire Coloro che sono presi dallo stupore per ciò che vivono. Per questo la frase finale di don Giussani (la lotta col nichilismo, contro il nichilismo, è questa commozione vissuta) è sintetica di che cosa sia il cristianesimo. E per questo ci offre un criterio di giudizio per vivere il reale, per vivere le vicende storiche, per rispondere alla domanda su qual è il nostro compito nel mondo.
    Perché la vittoria contro il nichilismo è una commozione vissuta.
    Questa è la nostra testimonianza: Cristo è una presenza così presente che riempie di letizia.

    Aggiungo infine anche questo: quando sono arrivato a casa la notte, ho trovato nella posta, un bigliettino di un carissimo amico, che continuamente era da me attaccato perché, dicevo, “non segue Carron”. Il bigliettino lo trascrivo di seguito:

    AMICO CARO, POCO È PASSATO DA QUEL 8 DICEMBRE 2011, QUANDO PAPA BENEDETTO XVI CI DISSE QUESTE PAROLE:

    “Sant’Agostino si domandava: «Quid enim fortius desiderat anima quam veritatem? – Che cosa desidera l’uomo più fortemente della verità?». Il volto umano di una società dipende molto dal contributo dell’educazione a mantenere viva tale insopprimibile domanda. L’educazione, infatti, riguarda la formazione integrale della persona, inclusa la dimensione morale e spirituale dell’essere, in vista del suo fine ultimo e del bene della società di cui è membro. Perciò, per educare alla verità occorre innanzitutto sapere chi è la persona umana, conoscerne la natura. Contemplando la realtà che lo circonda, il Salmista riflette: «Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissato, che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell’uomo, perché te ne curi?» (Sal 8,4-5). È questa la domanda fondamentale da porsi: chi è l’uomo? L’uomo è un essere che porta nel cuore una sete di infinito, una sete di verità – non parziale, ma capace di spiegare il senso della vita – perché è stato creato a immagine e somiglianza di Dio. Riconoscere allora con gratitudine la vita come dono inestimabile, conduce a scoprire la propria dignità profonda e l’inviolabilità di ogni persona. Perciò, la prima educazione consiste nell’imparare a riconoscere nell’uomo l’immagine del Creatore e, di conseguenza, ad avere un profondo rispetto per ogni essere umano e aiutare gli altri a realizzare una vita conforme a questa altissima dignità. […] Oggi un ostacolo particolarmente insidioso all’opera educativa è costituito dalla massiccia presenza, nella nostra società e cultura, di quel relativismo che, non riconoscendo nulla come definitivo, lascia come ultima misura solo il proprio io con le sue voglie, e sotto l’apparenza della libertà diventa per ciascuno una prigione, perché separa l’uno dall’altro, riducendo ciascuno a ritrovarsi chiuso dentro il proprio “io”. Dentro ad un tale orizzonte relativistico non è possibile, quindi, una vera educazione: senza la luce della verità prima o poi ogni persona è infatti condannata a dubitare della bontà della stessa vita e dei rapporti che la costituiscono, della validità del suo impegno per costruire con gli altri qualcosa in comune». Per esercitare la sua libertà, l’uomo deve dunque superare l’orizzonte relativistico e conoscere la verità su sé stesso e la verità circa il bene e il male. Nell’intimo della coscienza l’uomo scopre una legge che non è lui a darsi, ma alla quale invece deve obbedire e la cui voce lo chiama ad amare e a fare il bene e a fuggire il male, ad assumere la responsabilità del bene compiuto e del male commesso. Per questo, l’esercizio della libertà è intimamente connesso alla legge morale naturale, che ha carattere universale, esprime la dignità di ogni persona, pone la base dei suoi diritti e doveri fondamentali, e dunque, in ultima analisi, della convivenza giusta e pacifica fra le persone. Il retto uso della libertà è dunque centrale nella promozione della giustizia e della pace, che richiedono il rispetto per se stessi e per l’altro, anche se lontano dal proprio modo di essere e di vivere. Da tale atteggiamento scaturiscono gli elementi senza i quali pace e giustizia rimangono parole prive di contenuto: la fiducia reciproca, la capacità di tessere un dialogo costruttivo, la possibilità del perdono, che tante volte si vorrebbe ottenere ma che si fa fatica a concedere, la carità reciproca, la compassione nei confronti dei più deboli, come pure la disponibilità al sacrificio. […]” (Vaticano, 8 dicembre 2011 – BENEDICTUS PP XVI)

    CON AFFETTO ED IN COMUNIONE, ROCCO.

    Io mi ero allontanato con un poco di rancore da questo mio amico …e lui invece mi cercava ancora con affetto commosso. … Tornando quindi (semmai ce ne fossimo allontanati) al DDL Cirinnà: l’unione fra persone dello stesso sesso in nome dell’amore. Quanto relativismo! Tutti dicono: “Eh, si amano! Che male fanno?”, oppure: “La loro verità è diversa dalla tua, non è tutto nero o bianco.”.
    Ma che commozione all’uomo e che tenerezza per sé stessi e per i nostri fratelli uomini occorre per dire, con chiarezza, senza rischiare confusioni, che l’uomo deve superare l’orizzonte relativistico e deve e può conoscere la Verità su sé stesso e la Verità circa il bene e il male. È possibile! Deve e può! Al nichilismo si contrappone solo una commozione vissuta. Ogni ambito, privato, pubblico, lavorativo, scolastico, … ogni ambito è luogo di questa commozione.
    Come Dio ci ha fatti! Che bello! È solo nella felicità di poter conoscere Lui che si può difendere il dato biologico come Bene: perché guardando questo dato, guardando la creazione così come è data, guardando “i cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissato”, guardando l’immagine a tua somiglianza che è l’uomo …vedo Te, Signore.

    W Cristo Re!
    Pireddu Massimiliano

  21. Elisabetta

    In effetti, sarebbe utile fare di quel frammento un minivideo e rilanciarlo via twitter. Io non sono capace, e neanche uso twitter, ma sicuramente qui c’è chi lo sa fare.

  22. ambrogio

    Si, eravamo in tanti, più del 20giugno. Certamente non i due milioni annunciati. Ma non è questo l’importante, anche se abbiamo prestato il fianco a derisioni e commenti acidi. Il punto è che non è stato come mi aspettavo; non come lo scorso anno; non più le vostre parole e i vostri commenti da ascoltare, ma solo semplici saluti. Avevo letto un articolo, il giorno prima e speravo si sbagliasse l’autore (Socci), invece aveva detto il vero. Siam ostati boicottati anche dal Vaticano, oltre che dai media. Infatti i vostri saluti non potevano mancare, ma Kiko che, quando inizia a parlare non si pone limite, per obbedienza credo, si è dato malato per non sottostare a diktat di alcun genere. So che voi siete sicuramente più cattolici di me, più obbedienti, più misericordiosi, ma io non riesco a riconoscere in questo papa il mio pastore; proprio non ce la faccio. Per il resto è stato una splendida giornata, dove chi ha voluto mettere la testa sotto la sabbia, chi non ha voluto vedere, dovrà fare comunque i conti con tutta questa gente umile, gentile, fedele, onesta, ridente, festosa.

    1. Fabrizio Giudici

      “Ma non è questo l’importante, anche se abbiamo prestato il fianco a derisioni e commenti acidi. ”

      Vediamo di razionalizzare anche questo punto. È questione di misure e unità di misura. La mensola che ho sulla scrivania è larga 1 metro, per un inglese sarebbero 3,3 piedi e rotti. Quindi una stessa misura si può esprimere in modi diversi, e spesso le unità di misura sono una questione di cultura pregressa, di situazione “de facto”, come il sistema imperiale in GB. Ora, l’occupazione delle piazze è stata per decenni un sostanziale monopolio della sinistra, che ci ha imposto la sua cultura, inclusa la sua unità di misura per questo contesto. Tanto per fare un paio di esempi già riportati, ne 2003 per Cofferati al Circo Massimo c’erano 3 milioni di persone, per Veltroni nel 2009 erano 2 e mezzo, eccetera.

      Nei linguaggi tecnici si associa esplicitamente al valore numerico il riferimento “metri” o “piedi”, proprio per non far confusione. In politica, purtroppo, è sempre tutto pasticciato, e le unità di misura si omettono.

      Dunque, i 2 milioni non sono misurati con il metro normale, ma con il metro politichese. Ovviamente le persone razionali si adoperano per semplificare ed eliminare le ambiguità; ma ripeto, prendetevela con chi ha stabilito in passato questa situazione “de facto”: PCI, CGIL e successive mutazioni genetiche. Le situazioni pregresse non si possono cambiare nel breve termine e comunque non è un nostro problema. L’importante è usare unità di misura omogenee e, da questo punto di vista, come ha scritto Tosatti sulla Stampa, siamo stati persino moderati: per essere veramente omogenei all’unità di misura usata dalle piazze LGBT di dieci giorni fa avremmo dovuto dire che eravamo 6 milioni.

      I commenti acidi vanno semplicemente rispediti al mittente con questo semplice ragionamento.

      Da una prospettiva più semplice, mi pare che il punto sia questo: a giugno l’obiettivo era riempire San Giovanni ed è stato centrato. L’altro ieri era riempire il Circo Massimo ed è stato centrato. Gli stessi “acidi” hanno riportato la classifica delle “piazze” di Roma, e inequivocabilmente il Circo Massimo sta al primo posto e San Giovanni al secondo, con un certo stacco. Se ne deduce che siamo in crescita, nonostante il brevissimo preavviso, la scarsità di mezzi, lo schieramento contrario dei grandi partiti, di tutti i grandi giornali, delle TV, dei VIP e degli intellettuali di riferimento; e va benone!

      1. SI FACCIA OUTING SUI NUMERI
        Propongo il disarmo in questa stucchevole e assurda guerra dei numeri sui partecipanti alle contrapposte manifestazioni. Spero di poter dare un modesto contributo portando solo un po’ buon senso e l’esperienza di chi ha partecipato a tante manifestazioni di ogni tipo.
        Allora cominciamo dal Circo Massimo: prendendo a riferimento un evento dove non era necessario truccare i numeri ricordo che per le due feste per lo scudetto della Roma del 1983 e del 2001, furono accreditate qualcosa come un milione di persone, io c’ero come ero al Family day e le presenze mi sono sembrate analoghe.
        Il 20 giugno invece in una piazza di porta San Giovanni strapiena a mio parere parliamo di 500 mila persone (non credete al milione e oltre che si accreditano di solito i sindacati o il M5S al comizio del 2014), perché è quella la capienza (se escludiamo il funerale di Enrico Berlinguer ma lì la folla si spingeva fino alle piazze più vicine, santa Croce, piazza Vittorio e piazza Re di Roma, io c’ero).
        Secondo me questi numeri (500 mila a san Giovanni quasi un milione a Circo massimo), sono già impressionanti che non ci sarebbe bisogno di sparare altre cifre se non ci fossero altri che però hanno prima sparato direttamente alla luna.
        Per il gay pride che ha preceduto a giugno la manifestazione di san Giovanni la questura ha accreditato una presenza non superiore alle 50mila unità ma gli organizzatori hanno dichiarato 500mila. Anche le manifestazione di Svegliati Italia che si sono svolte in 100 città (scarse), hanno visto la partecipazione totale di non più di 100 mila persone (dato molto generoso, qualche migliaio a Roma e Milano, qualche centinaio a Napoli solo per fare degli esempi), ma gli organizzatori hanno moltiplicato almeno per 10 accreditandosi 1 milione!
        Truccare le carte e moltiplicare per 2, 3 , 4 o per 10 le presenze, serve solo per alimentare polemiche sui blog e sui social network perché chi veramente deve contare i numeri e quindi i voti (alle elezioni ma ancora prima al referendum sulle riforme isituzionali cosa su cui Renzi sembra voglia giocarsi tutto il suo destino), i numeri veri li conosce molto bene.

  23. Elisabetta

    Per Vale delle 11:31
    Prima dell’inizio della manifestazione è stato trasmesso sui maxischermi un sunto delle riprese del Family Day precedente. Chi era in fondo al Circo Massimo (come me e le persone introno a me) ha capito solo verso la fine che si trattava di una registrazione precedente e che non stava succedendo in diretta sul palco. E credo che molti siano rimasti con l’impressione sbagliata. Resta il fatto che effettivamente non è stata una buona idea ritrasmettere quel messaggio, se la situazione è quella descritta dall’articolo del Messaggero.

    1. vale

      @elisabetta

      dopo un po’ c’ero arrivato anch’io.( tirato fuori il binocolino da viaggio e controllato.
      il problema, come vedi, è che viene inteso come un “falso” relativo al circo massimo…
      avrebbe dovuto esserci,da parte del comitato o di gandolfini, una precisazione sulla smentita.
      si dirà che non v’era nulla da precisare, visto che erano filmati relativi a piazza s.giovanni. ma molti non se ne sono accorti. e molti ne hanno approfittato per dire che si spacciano bufale…

      a f.giudici
      l’utero artificiale esiste- esisteva-già. poi non se ne è più parlato.

      ma in giappone, un po’ di tempo fa…

      http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2007/07/27/Esteri/GIAPPONE-CREATO-UTERO-ARTIFICIALE-ACCELERA-CRESCITA-EMBRIONI_140247.php

      non so a che punto siano, oggi ,le ricerche.
      ma siccome è solo una questione di soldi, finché ci sono uteri da affittare nel terzo e quarto mondo a poco prezzo, il proseguire le ricerche su quello artificiale, non è economicamente conveniente…

      1. Come saprai Vale non occorre andare nel 3° 4° mondo…

        Negli avanzatissimi Stati Uniti, trovi “donne incubatrici” tramite “avanzatissime” strutture. Giovani donne di controllatissima salute e di buon reddito, per togliere il dubbio che siano sfruttate – e intanto si beccano comunque 30/35mila dollari a “sfornata”.

      2. Fabrizio Giudici

        @Vale. La scienza va “avanti” a passi da gigante, perché, se viene scollegata da qualsiasi morale che ponga dubbi, ha in sé in mezzi tecnici per procedere a velocità elevatissima. La politica invece no, perché ci siamo noi medievali che freniamo. Tradotto: penso che la scienza sia in grado di fare oggi molte più cose di quanto non ci dica, ma qualcuno sa che è meglio non rivelare tutto subito, perché la finestra di Overton ha i suoi tempi. Come già scrissi tempo fa, hanno imparato la lezione del ’68: la rivoluzione istantanea s’inceppa, meglio un lento imborghesimento. Quindi: prima far passare che la madre è un mero concetto, far consolidare il punto, e solo dopo svelare le meraviglie del futuro.

        1. vale

          @f.giudici

          cmq,diamo ai comunisti ciò che è dei comunisti:

          la finestra di overton è la riproposizione politicamente corretta della tattica del salame di Ràkosi

  24. marco

    Grazie a tutti voi per averci risvegliato. Ieri sera ti ho visto a La7: una vera leonessa. Altro che papy e papu.
    Un abbraccio.

  25. Elisabetta

    La pubblicazione dell’intervista di Remi Brague su La Repubblica è un buon segno di cambiamento nel giornale, penso legato al nuovo direttore. Un po’ più di correttezza e di equilibrio. Anche qualche voce autorevole a favore. Rodari è di formazione ciellina, comunque.

  26. Roberto

    Quello che ammiro di te, é la tua semplicità di madre.
    L’amore (caritas) lo puoi dare se L’hai ricevuto prima, non ce lo possiamo inventare.
    O ce l’hai o non ce l’hai, e se ce l’hai si sente!
    Complimenti

  27. …il paragone (dell’adozione del figlio del coniuge, art. 5) con un abuso edilizio che verrebbe condonato,
    (ma che prima andrebbe commesso, però) mostra proprio il vs. mal-occhio verso la vita degli altri.
    (per il bene del bambino, ovviamente!)

    p.s. a proposito delle cattiverie subite in televisione da Costanza Miriano:
    quando uno/a ci ha la pretesa di promulgare alle genti quello che
    è giusto e quello che non è giusto, non bisogna poi scandalizzarsi
    se gli venga mancato di rispetto o anche peggio.
    Lo stesso successe a Gesù! Che non era (senza offesa) la Miriano!

  28. Francesco

    C’è anche un grande blog d’informazione che da anni, con coraggio, batte su questo tema. Si chiama Informare per Resistere. Dico con coraggio perché ha subito minacce, ingurie e tanto altro per la sua linea editoriale impoplare. Vive in un mondo, quello di internet, dove la propaganda la fa da padrone e nonostante aver perso decine di migliaia di fan, continua a resistere a quello che giustamente tu chiami “falsi miti del progresso”. Un blog fatto di gente semplice che dona tutto quello che guadagna ai poveri. Il 30 Gennaio hanno fatto un lavoro di divulgazione enorme. L’unico grande sito ad avere preso posizione senza se e senza ma. Non è poco.

    Grazie a tutti voi.

  29. Sì, Costanza, anche a me quel Kerigma ha cambiato la vita: è stato potente, autorevole, vero!
    Lui è vero, è credibile.
    Poi, ecco, ti guardavo ieri sera e… “perfetta letizia”, capisci? Perfetta letizia. Questo mostravi, ogni tuo movimento, parola, gesto. Grazie.

    1. Vanni

      “Sì, Costanza, anche a me quel Kerigma ha cambiato la vita: è stato potente, autorevole, vero!
      Lui è vero, è credibile.”

      Se si parla di Cristo e del Suo annuncio sono d’accordo…

  30. Jacopo

    Ma il fatto che nessun giornale abbia riportato alcun accenno all’esperienza della Signora americana su quello che è e ciò che comporta la stepchild adoption non ci dice nulla?

  31. Massimiliano

    “State uniti, ma non rinchiusi. Siate umili, ma non pavidi. Siate semplici, ma non ingenui. Siate pensosi, ma non complicati. Entrate in dialogo con tutti, ma siate voi stessi”. (Benedetto XVI,incontro con i giovani, Genova, Domenica 18 maggio 2008)

  32. cosimo

    Cara Costanza;
    una sola cosa vorrei dire: Non permettete mai che questo “fenomeno” si allontani dalla roccia che è Cristo ….. sabato io c’ero con la mia famiglia insieme a tanti fratelli in Cristo. Ho questo sentore e te lo ribadisco …. non trasformiamo questo popolo in un popolo “laico” … il movimento in un movimento “laico” ….. senza Cristo tutto questo si spegnerà presto, senza Dio tutto questo non ha senso…….non siamo il “sindacato delle famiglie” …… noi siamo il popolo di Dio.

    1. Thelonious

      Ciò che viene difeso in questo caso è un diritto naturale, e per tale motivo non è questione di fede, ma di ragione.
      Quindi chiunque abbia buona volontà può essere con noi, indipendentemente dal suo credo o dalle sue scelte di vita.
      Trasformare questo evento in qualcosa di confessionale sarebbe, a mio avviso, un grave errore.
      Detto questo, sono convinto anch’io che la perdita della ragione sia una conseguenza della perdita della fede, ma questo è un discorso che ci porterebbe lontano.

  33. Dile

    Scusate, io però non vi capisco: il comandamento più grande non è forse quello di amare gli altri? Io, invece, qui noto solo molta intolleranza e tronfio paternalismo (nonché una abissale ignoranza dei diritti umani).

    1. Fabrizio Giudici

      “il comandamento più grande non è forse quello di amare gli altri?”

      Cominci già male, e dire che sarebbe la premessa. Il comandamento più grande è quello di amare Dio. Il che definisce anche il senso dell’amore (che non è il “love is love”). Solo in conseguenza di questo comandamento c’è quello di amare gli altri. Ma, a questo punto, ricade nella carità anche dire agli altri quando sbagliano gravemente. E fanno del male ad altri ancora, come i bambini.

    2. Definire concetto di “diritti umani”…

      Tipo non usare il corpo altrui? Non negare il diritto ad un nascituro di avere un padre e una madre?
      O che altro?

  34. Mariateresa Reddavide

    Costanza grazie a tutti voi, questi sono i frutti dello Spirito Santo dopo il Concilio. Per favore non fermiamoci, continuiamo a lottare x questa causa e nel contempo a chiedere più diritti x la famiglia.Il Signore è con noi.

  35. paulette

    Non mi vergogno più di avere un passaporto Italiano, anzi ne sono orgogliosa . Oggi mi vergogno di dire di essere di origine Olandese. Grazie Costanza grazie a tutti.

  36. Filippo

    Io ti amo! Grazie a te, Costanza, che nella tua umiltà hai saputo leggere la storia e fidarti delle persone giuste, degli Angeli che il Signore sempre ci mette sul nostro cammino. Non hai dato per scontata la tua fede, ma la tua “costante” ricerca di Dio ti ha portata ad acquisire un’ulteriore profondità di Spirito e a scoprirne nuove sfaccettature. “Perché a chi ha sarà dato e sarà nell’abbondanza!”. Sono felice di essere tuo fratello in Cristo.

  37. maria assunta

    Grande Costanza, il tuo ottimismo mi contagia e mi ridà fiducia a Roma con 2 dei miei 5 figli c ero anchio anzi le family day le ho vissute tutte e 3 nonostante abiti a Pordenone.

  38. Seguendo le risposte del 2011, si scopre che su 7.513 coppie autodichiaratesi “dello stesso sesso”, solo 529 avevano figli. Rappresentano – le coppie gay con figli – lo 0,0005 per cento delle coppie italiane. Vista dal punto di vista del censimento Istat in Italia, fino al 2011, non si è registrata l’esplosione dei genitori gay.

    Ci sono osservatori conservatori (il cattodem Mario Adinolfi) che ritengono sottostimati questi dati e osservatori del mondo Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) che pensano che molti omosessuali non abbiano voluto dettagliare la loro vita all’Istat per le difficoltà del quotidiano e l’ostilità del mondo eterosessuale. Ritiene bassi questi valori anche il sociologo Raffaele Lelleri, curatore della più importante indagine sul mondo gay, “Modi di”, purtroppo datata 2006. In quella ricerca, il 17,2 per cento dei gay e il 20,2 delle lesbiche con più di 40 anni hanno dichiarato di avere un figlio. Con una stima di 3 milioni di “lgbt” nel paese, nel 2006 si sono desunti 100.000 bambini in Italia con almeno un genitore omosessuale. Questa cifra, trascorsi dieci anni, si è pietrificata nell’immaginario collettivo: centomila bambini da coppie omo. Siamo in un altro ordine di grandezza rispetto alle 529 “coppie gay con figli” del censimento Istat. La particolarità della ricerca “Modi di”, tuttavia, è che tiene conto degli ex eterosessuali che hanno avuto un figlio in una relazione uomo-donna e poi hanno cambiato direzione sessuale. Sono la maggior parte. Il figlio, spesso, è un figlio naturale che è stato poi cresciuto anche da un genitore omosessuale.

    (popoli grandi e piccoli)

  39. maria assunta

    Grande Costanza il tuo ottimismo mi contagia
    Anche io ero a Roma sabato felice di essere presente per contrastare la legge Cirinnà
    La famiglia prima di tutto e l educazione ai genitori ci lasciano almeno questa.
    M.Assunta

  40. Pierre

    Siamo tornati ad essere PRESENZA nella società, come ai tempi del Gius. Cristo è ancora determinante nelle nostre vite. Ora non disperdiamoci, dobbiamo dare vita ad un FAMILY DAY PERMANENTE nella società, pronto a ridarsi appuntamento 10, 100, 1000 volte in difesa della vita, dei bambini, delle madri e della famiglia-società naturale i cui diritti sono riconosciuti dalla Costituzione di questo paese. Dobbiamo organizzarci, studiare, prepararci per sconfiggere la menzogna e il pensiero unico del regime ideologico che si va formando. L’Est Europa ci insegna come raggiungere la libertà: col potere dei senza potere. Famiglie, giovani, bambini, nonni, coppie di fidanzati, suore, sacerdoti, giuristi, giornalisti, studenti. E’ solo l’inizio, “una luce nuova investe il mondo, e contende palmo a palmo il terreno alla notte” (cit.)

  41. Vince

    La mia famiglia c’era!!
    Carissima Costanza grazie per quello che avete fatto! Siete riusciti a far sì che la flebile voce di ognuno di noi diventasse un urlo collettivo tale da far fischiare le orecchie a più di qualche politico arrogante e presuntuoso!
    Bene così!! Ma bisogna andare avanti! Dare forza a quel l’urlo. La mia idea è che sia arrivato il tempo di fondare o promuovere una lista politica che si ispiri ai veri valori Cristiani. Composto da persone credibili e non da voltagabbana. Le persone che erano lì sul palco mi sembravano sincere, non fosse altro perché ci hanno messo la “faccia” a dispetto di tutto e di tutti. Escluderei tutti I capo partiti non presenti come tutti quelli che a parole erano d’accordo e poi hanno mandato mogli, cugini o nipoti o amici a perlustrare la “zona”.
    Pensateci! Sarebbe una Grazia di Dio per l’intera Nazione. Penso proprio che sarebbe l’unica organizzazione credibile della seconda repubblica.
    La saluto con affetto ed estenda da parte di tutta la mia famiglia i complimenti al comitato del family day.
    ancora grazie!!
    Vincenzo

  42. Tito

    In fondo in fondo tra i vari rivoli metterei anche gli articoli ambigui, supponenti e carichi di puzza sotto il naso di don Mauro Leonardi nel suo blog. Il suo rosicare acido, ammantato di umiltà, quello stesso livore che ora gli fa persino affermare contro ogni evidenza che il popolo del family day è deluso dalla riuscita della manifestazione, tutto sommato fa risplendere ancora di più la grandiosità dell’epopea descritta da Costanza. Grazie!

    1. Fabrizio Giudici

      don Mauro Leonardi nel suo blog:

      “Come ricordava Eugenio Scalfari citando il vescovo di Roma … ”

      Perso anche il senso del ridicolo.

  43. Franco De Iaco

    A parte qualche piccola stonatura che puntualizza sui numeri con teorie innovative, vedo con piacere che c’è una bella base che condivide e apprezza. Ricordo solo che il Cammino ha superato i quarant’anni di vita e che ha generato un buon numero di cristiani e continua a farlo. Cristiani che si confrontano con la Parola in modo costante e profondo, che riempiono le chiese e le vitalizzano, che abbandonano le loro certezze per portare il Vangelo che hanno ricevuto in giro per il mondo, Europa purtroppo compresa. Cristiani per i quali la testimonianza è un impegno sentito. Ecco perché se Kiko chiama ci si guadagna la palma della testimonianza. Ma il Cammino è a disposizione del Vescovo e gli obbedisce. Se poi il Vescovo che ami e che stimi chiede al Cammino di essere presente, lo fai anche se pesa. Spero però che la prossima volta si vada nelle piazze della propria città per permettere a tutti di partecipare e di invitare anche i fratelli più tiepidi.

  44. Francesca

    Che bello oddio… 😳 forse il senso di tutte queste ideologie gender è questo… Che sorgano profeti che annunciano il Signore, come Costanza Miriano, Mario Adinolfi, Gianfranco Amato e Gandolfini e tanti tutti gli altri.. Senza considerare Kiko, per mezzo del quale sono nata dal sì dei miei genitori..
    Altrimenti non ce ne sarebbe stato bisogno, altrimenti non li avremmo attesi, altrimenti avremmo pensato di essere bravi e di poterci salvare con le nostre misere forze! Allora, paradossalmente, GRAZIE A DIO! ❤️

    1. Vanni

      “Senza considerare Kiko, per mezzo del quale sono nata dal sì dei miei genitori..”

      Ma abbi pazienza, come dice Alvise.

      1. Fabrizio Giudici

        Ecco, scusate, mozione d’ordine, diretta a tutti. La manifestazione l’abbiamo fatta, è riuscita perfettamente, abbiamo ringraziato tutti coloro che hanno permesso che fosse un successo. Se devo fare un commento personale su Kiko (commento su Kiko, non sul movimento), non andando sul palco si è dimostrato un gran signore, in perfetto spirito di servizio cristiano. Però ora basta. Se evitiamo la contrapposizione pro/contro neocatecumenali, anche fatta di frasi incidentali, è meglio. Grazie. 🙂

          1. Fabrizio Giudici

            ““Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?””

            Sì Vanni, è vero anche questo (*), ma vale specialmente se si continua a parlarne insistentemente. 🙂

            (*) Parzialmente, perché quel tal Michele era in una situazione un po’ diversa.

            1. Vanni

              @Bariom

              Se ti riferisci al mio post, non mi nascondo per nulla. E’ un pezzo che ho un’opinione quanto meno cauta (non un pregiudizio) sull’Innominabile. E la battuta di Moretti mi sembrava carina, anche per stemperare il tono agiografico di qualche fan.

              1. @Vanni, opinione ben nota…

                Il riproporla a ogni piè sospinto è quanto meno piuttosto noioso se non antipatico, poi se ti senti investito della responsabilità di “stemperare” certi toni agiografici (il temine fan mi pare improprio, ma siamo sempre lì) ce ne si farà una ragione.
                Il tono sempre sarcastico comunque, depone poi più a favore dell’idea del pregiudizio che altro.

                Ma di certo mi sbaglio 😉

                1. Vanni

                  Sì, ti sbagli (può accadere anche questo). E sul riproporre o no l’argomento do retta solo a chi dirige il blog.

          2. Giulio M.

            caro Vanni ti invito a ricordare chi attaccò pubblicamente Kiko il 20 giugno e chi ha il potere per imporre un veto e vendicarsi. Basta fare 2+2.

  45. Raoul Russo

    Grazie Costanza, per il tuo coraggio umile, per la tua ostinazione gentile, per la tua volontà allegra, soprattutto per la tua fede contagiosa!

  46. Una nota poco fa: morale ed etica al ritmo di sentimenti ed emozioni stimolate e strillate in piazza. Poi si chiudono le luci della ribalta, passa lo spettacolo e la vita ritorna al suo tedio di prima curiosando dove sara’ la prossima emozione. Chi parla piu’ degli eventi di Parigi, o a chi piu’ interessano? I migranti muoiono a mare e spiaggie da 10 anni, il Medio Oriente continunua il suo corso di odio ed ostilita’ militari senza che le superpotenze se ne interessino pensando che la piagha rimargini per sangue coagulato,, e in Africa si muore di fame e i migranti sono odiati dall’ Europa. Ne parleremo a giugno…..Cristiani unitevi che la religione e’ bella specie quella di piazza e lo spettacolo e’ unico, gratis e molto piu’ attraente delle catacombe romane. Sbagliandomi, se ci va andiamo in Chiesa a pregare..o preghiamo dove vogliamo… se leggo bene il Vangelo : “quando ritornera’ il Figlio dell’ Uomo trovera’ ancora Fede sulla Terra”. Paul

  47. iurimoscardi

    Una domanda banale banale banalissima: siete scesi in piazza in nome della religione cristiana.
    E allora vi chiedo: ma Gesù ha mai professato la discriminazione, la divisione, la demonizzazione dell’altro? A me pare che il suo messaggio sia riassumibile in una parola: amore.

    1. ola

      Caro Iuri, temo che nessuno ti abbia ancora risposto perche’nessuno e’sceso in piazza in nome della religione cristiana. Chi si e’attivato contro la Cirinna’ lo ha fatto soprattutto in nome della ragione.

      1. iurimoscardi

        E la ragione millantata dai manifestanti su cosa si basava, sul Corano? Sulle Mille e una notte?

        1. Thelonious

          No, non in nome della rELIGione, caro iurimoscardi, ma della rAGione quella stessa ragione che ti fa osservare la realtà, che ti fa connettere tra le cause e gli effetti, quella stessa ragione che ha generato la scienza, il diritto, l’arte, la musica e quant’altro. Quella stessa ragione che mi fa distinguere una capra da un maiale, che mi fa dire che 2+2=4 e che ha scoperto la legge di gravitazione universale e il principio di esclusione di Pauli.
          Una ragione che si apre alla realtà e alla sua scoperta, e che si esprime in mille modi come apertura.
          Invece, se per ragione si intende la capacità di stravolgere la realtà, di affermare contro ogni evidenza che 2+2=5 oppure che la madre non è una persona concreta ma un concetto, beh, allora no…

          Però quella non è uso della ragione, ma una malattia della ragione stessa, che sta alla ragione come l’appendicite sta all’appendice.

            1. Paul Candiago

              Signor Thelonius sono un patito della matematica…ma mai associate ad un esseere umano…per di piu se accosente la mantematica non si applica all’uomo nel suo insieme spirituale e corporeo: il teorema non quadra e mai quadrera’ …ovviamente il falso non provera’ mai che puo’ esitere un teorema da trovare. Cordiali saluti Paul

              1. Thelonious

                @Paul Candiago e Alvise.

                Al di là dell’artimetica, mi pareva che il significato del discorso fosse chiaro.
                Mai sentito parlare di figure retoriche?

                1. Paul Candiago

                  Signor Thelonious, penso che accetti sia il vostro dire/ fare/ mentalita’/ religione/ credo “ si , si e no, no, tutto il resto viene dal maligno e la’ e dove poggia sicura ed eternal la Verita’ che per ora , nella sua parziale Rivelazione e’ contenuta in dieci, fino ad ora insuperate, regole contenute nei dieci comandamenti. Le piacia o no o si ribelli e usi il suo libero arbitrio come le pare e piace, nel piacere temporaneo della vita che abbiamo e poi per tutti noi verra’ il Giudizio…ecc…Cordiali saluti, Paul

                  1. Thelonious

                    @Paul Candiago: mi sa che non ha capito nulla di quello che ho scritto.. sarà la lingua. Saluti

    2. Temo caro iurimoscardi tu siamale informato (o conosci il Vangelo per sentito dire)

      Luca 12, 51-53
      «Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. D’ora innanzi in una casa di cinque persone si divideranno tre contro due e due contro tre;
      padre contro figlio e figlio contro padre,
      madre contro figlia e figlia contro madre,
      suocera contro nuora e nuora contro suocera».

      Vedi un po’ tu 😉

      1. Luigi

        E aggiungo:

        MC 8, 33: “Ma egli, voltatosi e guardando i discepoli, rimproverò Pietro e gli disse: «Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini”

        Ciao.
        Luigi

      2. iurimoscardi

        Beh ma il messaggio di fondo di Cristo quale sarebbe allora? Perché si è lasciato uccidere, per mania di protagonismo o perché non credeva in quello che diceva?

    3. Bri

      @iurimoscardi
      sempre ammesso che sia giusto riassumere il messaggio di Gesù, c’avrei una domanda tanto complessa quanto antica: cos’è amore?
      Amore è va sempre tutto bene?
      Amore è accettare tutto?
      Amore è chiudere gli occhi?
      Amore è ascoltare?
      Amore è correggere?
      Amore è prendere per mano?

      Ora chiaramente le domande minori che ho indicato possono essere (ovviamente) rivolte all’una e all’altra posizione in merito alle unioni civili sollecitandone una riflessione. Io me le sto ponendo un po’ tutte. Tu che ne pensi?

      1. iurimoscardi

        Io penso che l’amore è il contrario dell’odio. Amore è gratuità, soddisfazione, bellezza.
        E credo che l’amore così come lo intendo io lo provino anche le coppie che chiedono unioni civili.

        1. @iurimoscardi
          Gesù stava amando o odiando i mercanti che scacciò dal tempio?

          Le coppie che chiedono unioni civili hanno l’amore che intendi tu, o no?
          Gli è forse impedito, viene in qualche modo Limitato nella gratuità, bellezza, soddisfazione da qualche legge?

          1. iurimoscardi

            Beh, se per legge tu e la persona che ami siete semplicemente due amichetti pensi che l’amore si stia realizzando? Non c’è niente di male a riconoscere legalmente (davanti alla legge degli uomini, è questo ciò che si vorrebbe approvare: davanti a Dio è questione di coscienza) un amore. E permettere a chi lo vive un minimo di tutela legale che non faccia sentire in colpa chi lo vive per il solo fatto di viverlo.

            1. @iurimoscardi
              Per la legge non sono due amichetti ma due conviventi con annessi diritti

              Credo che non esista al mondo un giurista che osi sostenere che si deve fare una legge per tutelare o regolare o garantire l’amore. Semplicemente l’amore non è oggetto giuridico.

              Infine scusa ma non colgo il nesso tra la colpa avvertita e la mancanza di tutela legale. Non ho capito davvero…

              1. iurimoscardi

                Beh mi sembra che chi è sceso in piazza al Family Day volesse impedire il riconoscimento legale di un certo tipo di relazione, no?
                Per senso di colpa intendo che, senza un riconoscimento legale, quante coppie si sentono in colpa solo perché vivono il loro amore in maniera diversa da quella “prestabilita”?

                1. @iurimoscardi
                  Non sbagli. Ricordi i motivi per cui quella piazza si oppone a quel riconoscimento?

                  Continuo a non cogliere il nesso, perdonami. Micaè illegale la convivenza omo. Come fa una legge a levare il senso di colpa? Ma anche come fa una legge che non c’è a farlo venire? È pieno di amanti nel mondo. Chissà quanti sentirebbero meno sensi di colpa se la poligamia fosse legale… è anche le mogli tradite oggi soffrirebbero di meno domani perchè non sarebbe più un tradimento

                  1. iurimoscardi

                    Sai, si chiama legittimità e legalità di un unione. Significa che lo Stato ti dà dei diritti.

                    1. @iurimoscardi
                      Le parole possono essere rivelatrici: dare o riconoscere diritti. Concordo sull’uso del verbo dare che hai fatto. È domando perchè sulla base del principio che mi par di capire ispiri la tua posizione, non dare diritti anche ai poligami di fatto?

        2. Fabrizio Giudici

          “E credo che l’amore così come lo intendo io”

          Sopra chiedevi se ci basavamo sul Corano o su Mille e una Notte. Potevi essere esplicito subito e dire che dovevamo basarci su quello che intendi tu. Ma chi ti ha detto che l’amore vero è quello che intendi _tu_?

            1. Vogliamo discutere? Bene. Io comincerei dal proporle questo ritaglio di un articolo odierno. Se le va, mi dica cosa ne pensa.

              “Gli inviti a non contrapporsi e a non contrapporsi a tutti i costi non fanno certo onore alla nostra intelligenza. Se il mio amico non è ancorato alla realtà, il mio amore per lui mi inclinerà a dirgli: «Guarda, ti sbagli di grosso». Se il mio amico sta giocando con le parole, sarà il mio amore per lui a dirgli: «Non ti fai onore. Ci inganniamo a vicenda». Sembra perciò che l’enfasi sul non contrapporsi sia il risultato del buonismo e del rispetto a oltranza, forme adulterate di amore.
              L’amore per l’intelligenza mia e tua e la ricerca di un dialogo serio e che costruisca il bene comune tra gli amici ci chiamano non solo a testimoniare, ma a valutare criticamente, a dire dove sono gli errori e gli inganni, a denunciare le censure mediatiche, le intimidazioni sociali e i fatti criminali (penso al danno prodotto dagli hacker al sito difendiamoinostrifigli). Solo l’amore per l’intelligenza mia e tua, solo l’ancoraggio alla realtà dei fatti ci consente di dialogare.” (http://www.lanuovabq.it/it/articoli-dialogare-si-puo-ma-a-due-condizioni-15129.htm

              1. iurimoscardi

                Ma su questo siamo d’accordo. Però – e siamo onesti – chi è sceso in piazza al #FamilyDay lo ha fatto per “correggere un amico”? A me sembrava piuttosto una manifestazione che esprimeva manifestamente la voglia di non riconoscere l’esistenza di una forma di unione diversa da quella in cui loro come manifestanti credono.
                Detto ciò, una precisazione: quando parlo di amore intendo quel sentimento che unisce le persone, non un’etichetta che ci qualifica come normali o no.

                1. Fabrizio Giudici

                  “Sto solo dicendo la mia idea senza imporla, per discuterne.”

                  Ma resta il punto che l’idea è _tua_, così come _tua_ è la definizione di amore “quel sentimento che unisce le persone”. Che evidentemente qui non è condivisa. Traparentesi, ho un po’ difficoltà a seguirti. Non hai impostato un discorso, ma una serie di abbozzi. Prima hai citato Cristo, a sproposito; poi hai citato l’amore, con un’impostazione che hai ovviamente il diritto di sostenere, ma è una tra tante. Potresti forse provare a definire un po’ meglio la tua visione del mondo?

                    1. @iurimoscardi
                      Belle parole ma … Aperta fino a che punto? Poligamia dentro o fuori? Poliandria dentro o fuori? Whatever dentro o fuori una visione aperta?

                      Spoiler
                      Nota che se metti limiti la tua visione non è aperta fin dove la vorrebbe qualcun altro. Benvenuto tra noi ottusi.

    4. Giusi

      ODDIO! MANCAVA L’AMMORE! Iurimoscardi leggi la versione di Rossi, un uomo intelligente, magari capisci qualcosa:

      «Ma che ti frega se due gay decidono di sposarsi?»
      Gennaro Rossi
      Mi frega, mi frega. E ti do quattro risposte spicce:

      1) Soldi. Pensioni di reversibilità, agevolazioni fiscali, case popolari e altre provvidenze per le famiglie. Quindi tasse, che sono soldi di tutti. Ora, la famiglia diventa un’opinione, un tratto culturale. Conseguenze: a numeratore fermo, cresce il denominatore, decresce il valore della frazione. Ergo, se oggi do N soldi per aiutare le famiglie, domani si ampia la platea dei potenziali fruitori. E’ elementare aritmetica, non serve scomodare Fibonacci e i suoi ritracciamenti. Se un paese è vecchio ed è in crisi demografica si aiutano le famiglie, e non per discriminazione ma per banale constatazione biologica.

      2) Bambini. Battersi per i diritto dei gay ad avere dei bambini quando la realtà – quindi non io o il Papa o chi volete voi – dice che i gay non possono avere bambini è da invasati ideologici. Permettere a un gay di poter adottare significare svuotare di dignità le persone, in primis colei che per necessità affitta l’utero ai riccastri gay che spacciano il capriccio col diritto. E’ una cosa giusta schiavizzare le persone usando il loro corpo a fini riproduttivi per conto terzi? E cosa vale di più, il diritto di un bambino ad avere (e a sapere) chi è il padre e la madre o quelli dell’adulto che vuol sperimentare nuovi modelli educativi para sentimentali? Insomma tra due gay e un bambino, chi è il debole da difendere?

      3) Neolingua. La deriva ideologica vorrebbe che tutto il discorsi pubblico si basi su delle supposizione soggettive in sfregio a qualsiasi dato razionale. E allora giù di manipolazione verbale: non si deve dire “mamma e papà” ma “genitore 1 e genitore 2”; no “bambino senza mamma” ma “con 2 papà o 2 mamme”, no “utero in affitto” ma “gestazione per altri”.
      Tutto è tradotto in arzigogoli di legno affinché 2+2 faccia 5.

      4) La deriva sentimentalista…incarnata da frasi tipo “Ma se si amano perché non possono sposarsi?”. Mettere al centro il sentimento come presupposto per avere diritti è una cretinata. Il matrimonio è un istituto civile e il dettaglio dell’amore è perfettamente inutile da un punto di vista pubblico (peraltro non è prescritto neanche per gli eterosessuali visto che lo Stato non vieta il matrimonio d’interesse).
      Due conseguenze: 1) se il centro della norma sono i sentimenti, niente vieterebbe il matrimonio tra esseri umani e animali – visto che ci sono persone sinceramente convinte di voler più bene al proprio animale domestico che ai propri simili – e 2) si determinerebbe una intrusione sistematica dello Stato sui sentimenti – materia che per definizione dovrebbe essere privata e intimissima – fino a pretendere il bollino di stato sull’amore, fondata, contraddittoriamente, su una concezione etica del potere statuale che si andrebbe a declinare in chiave intrusiva. Qualche modello di Stato etico il ‘900 ce l’ha peraltro fornito.
      Detto ciò, tanti saluti dalla realtà.

      1. Paul Candiago

        Signori e Signore, la confusione intellettuale e’ molto brutta e peggiore di un cancro: di sfasati di razionalita’ umana ce ne sono sempre stati cio’ non significa che abbiamo il sopravvento anche sulla Natura del nostro essere. Chi sono e chi ha o dove trovano l’autorita’ di farlo? Libero arbitrio certo nulla di male ma usato male: la Luce intellettuale e una cosa e le Tenebra intellettuali un ‘altra. La prima e’ ordine e legg, religione ed etica, la seconda solo perversione e caos. Paul

  48. Giusi

    Ieri ho sentito Gandolfini a Porta a Porta. Ha parlato di riscrittura della legge, di ritorno in Commissione Giustizia. Non era il: no Cirinnà senza se e senza ma….. Non capisco……

    1. admin @CostanzaMBlog

      Giusi non ho visto Porta a Porta, ma ho letto alcuni tweet che riportano la linea del discorso del 30 gennaio: la legge va fermata! Massimo a volte parla di concedere o allargare dei diritti individuali ma mai diritti di coppie, e questo può trarre in inganno.

    2. Fabrizio Giudici

      “Ha parlato di riscrittura della legge”

      L’ha detto anche in un passaggio dal palco. Anch’io preferirei non sentire note stonate, tuttavia il messaggio complessivo finora è chiaro: no alla Cirinnà. Più prosaicamente, e qui premetto che però in questioni tecnico-parlamentari sono assai ignorante, credo che se la legge tornasse in commissione, di fatto è come se fosse buttata nel cestino e si ricomincerebbe da zero. A sinistra volerebbero gli stracci e il PD ne risulterebbe fortemente indebolito, specialmente nei confronti del M5S. Renzi assocerebbe l’argomento a “pericolo per il governo”. Per noi sarebbe una vittoria. Quando poi ripresentassero una Cirinnà-bis (ma passerebbero mesi) noi torneremmo in piazza forti delle vittorie precedenti.

      D’altronde l’unica cosa ovvia è che anche quando ottenessimo ora il risultato massimo possibile (cioè la legge ritirata), la cosa non finirebbe qui. Appena possibile, proverebbero a riproporla in qualsiasi modo. Con questo voglio dire che vada come vada, che questa settimana risultassimo vincitori o perdenti di questo round, la nostra non può che essere una mobilitazione permanente.

      1. Fabrizio Giudici

        Da “La Croce” di oggi:

        ****
        Il popolo del Circo Massimo ha lanciato un
        messaggio chiaro a Renzi: il testo sulle unioni
        civili va ritirato in toto, senza se e senza ma.
        “Faccio appello alla coscienza cattolica del
        premier Renzi, che penso sia una persona intelligente,
        con un grande fiuto politico. Quel
        ddl va bloccato” – ha incalzato a più riprese il
        Prof. Massimo Gandolfini dal palco di Roma.
        ****

    1. Luigi

      Difatti quella parte del corpo umano, che prima delle altre viene coinvolta, si chiama non a caso “apparato genitale”, ovvero “organi riproduttivi”.

      E questa è scienza, non religione.
      Purtroppo la realtà continua ad essere tale, nonostante tutti i tentativi di camuffarla, mascherarla o peggio.

      Un’osservazione leggera: i fronti si aprono, non si piantano 😀

      Ciao.
      Luigi

      1. Ciò non toglie che è il Creatore che ha provveduto a che l’atto sessuale produca nella coppia un intenso e specifico piacere (e per più di una ragione).

        Non è il piacere in sé il male, semmai il piacere fine a se stesso e fuori di ogni logica morale.

            1. …o esisterebbe, fra i fecondatori e le accoglitrici di seme umani, un piacere sublimato (o sublimato di piacere) di voi ultraterreni e un altro colpevolmente animaleso (sia pur fecondo) di noi terricoli?

                  1. Bariom:

                    …ma te non provi (o non hai mai provato) attrazione sessuale per tua moglie, fino provocarti l’erezione e poi
                    godimento (sia pur sublimato) sia pure sublimato nel congiungerti con lei?

                    Se una donna (per esempio) fosse già in menopausa, sarebbe riprovevole congiungersi con lei, dal momento che non è nemmeno permesso di darle il libello del ripudio?

                    O invece:

                    “Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca»

                    Mi ricotdo che fu trasmesso su questo blog il testo di un francese psicologo sessuologo cattolico che parlava
                    di tutti i modi di godere del piacere (sessuale) di coppia pur nell’osservanza della contraccezione tra gli sposi.
                    Ma ne è passato di tempo! Ora c’è Gandolfini!

                    1. Vanni

                      Alvise, mi pare che tu stia sconfinando nella coprolalia ( con tutto il rispetto per i coprolalici, i quali avranno anche loro diritti da reclamare, prima o poi).

                    2. Certo che provo attrazione per mia moglie…

                      Ma siccome non capisco dove vuoi andare a parare e ben poco mi interessa per come stai impostando l’argomento, qui ti lascio.

                    3. Paul Candiago

                      Alla faccia della maturita’ su certi aspetti dell’Amore coniugale. Speriamo che Madre Natura ci aiuti nelle dimostrazioni del nostro essere reale e spirituale di fronte al naturale desiderio di Amore fra un uomo e una donna per essere “una sola carne” : siamo messi veramente bene….. Buon divertimeto, Paul

                    4. Ce l’hai con me Paul?

                      E tu da una semplice frasetta ironica di ironica risposta ad altro interlocutore, sei in grado di sentenziare e ironizzare sulla mia maturità del vivere “certi aspetti” dell’Amore coniugale?!

                      Beh, complimenti!
                      Grande maturità cristiana…

                    5. Paul Candiago

                      Signor Barion, no solo sbagli miei…dovevo mettere il titolo: ASTRATTO. Mi son dimenticato …a questo mi aiutano gl’anni….mi scuso, Paul

    2. Bri

      @filosofiazzero
      il piacere è accessorio come lo è nel gusto
      Serve a non demotivare l’individuo a compiere un gesto come l’accoppiarsi o il mangiare (azioni un filo importanti a livello di Natura).

      Pensa se il sesso desse il “piacere” di un calcio nei cosiddetti e viceversa un calcio nei cosiddetti provocasse il piacere del sesso … (*)

      Ma se si dimentica il fine per il piacere in sè … si finisce per abbuffarsi senza moderazione ed è il nutrimento a diventare accessorio. Un vero stravolgimento. O finanche perversione?

      (*) comincio io? 🙂

      1. Bri:

        …essere ghiotti, e godere del cibo, non vuole dire necessariamente abbuffarsi, anzi, il vero ghiottone, sa moderarsi per godere ancora di più del gusto delle pietanze!

        1. @filosofiazzero
          Son certo che hai capito come son certo che svii il punto
          Ribadisco in italiano alimentare (intenzionale)
          Il fine di sesso e cibo non è il piacere

    3. Giusi

      Alvise non è piacere fine a se stesso. Pare che serva a qualcosa. Dal considerare il sesso solo come piacere sono derivati disastri: dai matrimoni sciolti allegramente ai ragazzini che si accoppiano indiscriminatamente al considerare strumento di piacere persino i neonati. Ho letto degli articoli di Don Di Noto terrificanti. E’ solo quell’uomo! Mi sono fatta persuasa che la pedofilia è vizio dei potenti, dei padroni del mondo altrimenti non si spiega come mai un simile orrore venga così poco contrastato. Meriterebbe un circo massimo!

      1. Fabrizio Giudici

        “Dal considerare il sesso solo come piacere sono derivati disastri:”

        Quando ero ragazzo avevo dei dubbi. Per esempio sul contraccettivo… Mi era perfettamente chiaro il senso in generale. Poi mi chiedevo: ma non potrebbe essere una norma “eccessiva” per un una coppia credente, sinceramente praticante, sposata, che ha già figli? Me lo spiegavo con la faccenda del piano inclinato, ma qualche dubbio rimaneva. Dopotutto, il piano inclinato, in mancanza di altri argomenti, può essere una fallacia logica. Poi ho potuto constatare sperimentalmente, vedendo come la società si muoveva, e specialmente dove è arrivata ora, che era un’argomentazione assolutamente valida.

        Dal mio punto di vista, ragionando esclusivamente dal punto di vista razionale, se fossi stato ateo, e lo fossi ancora oggi, sarei nella schiera dei “cristianisti”, secondo la definizione di Brague: perché mi sono assolutamente evidenti i danni alla società che derivano dalla sistematica contraddizione del Magistero.

  49. Elisabetta

    Caro filosofiazzero,
    ce ne fossero di persone che ricordano che il sesso serve anche a fare figli. Siamo circondati di sesso, ormai, ma l’Italia e l”Occidente stanno morendo di vecchiaia. E più vecchi non significa solo che nel prossimo nessuno si potrà prendere cura, in tutti i sensi, di questo popolo invecchiato, ma anche che nella società non c’è più slancio verso il futuro, rischio, innovazione, speranza.

  50. Gentile Signore Elisabetta la sente arrivare ” l’Apocalisse” e i segni le danno ragione e siamo in due sulla sua stessa lunghezza d’onda. Vede anche qui, per chi e’ cristiano,o altri credi, o ateo come siamo lontani dal vedere la finalita’ e le funzioni morali ed etiche di come dobbiamo gestire il nostro corpo. Ognuono dice la sua opinione ,sballata o meno che sia, senza mai pensare se cio’ che scrive lo sostiene la Verita’ / Giustizia o meno; evviva la liberta’ di pensiero. Paul.

    1. L’Apocalisse è sempre imminente.
      «La civiltà dell’Europa cristiana è stata costruita da gente il cui scopo non era affatto quello di costruire una “civiltà cristiana”. La dobbiamo a persone che credevano in Cristo, non a persone che credevano nel cristianesimo. Pensate a papa Gregorio Magno. Ciò che lui ha creato – ad esempio il canto gregoriano – ha sfidato i secoli. Ora, lui immaginava che la fine del mondo fosse imminente. E dunque, non ci sarebbe stata alcuna “civilizzazione cristiana” per mancanza di tempo. Lui voleva soltanto mettere un po’ d’ordine nel mondo, prima di lasciarlo. Come si rassetta la casa prima di partire per le vacanze. Cristo non è venuto per costruire una civiltà, ma per salvare gli uomini di tutte le civiltà» http://www.tempi.it/blog/cristiani-e-family-day-il-bisogno-di-una-testimonianza-allaltezza-dei-tempi

  51. A margine. Luigi Zanda, capogruppo PD al Senato, lo sa che l’Italia è (almeno teoricamente) una democrazia? A leggere la seguente sua frase “cult” mi viene qualche dubbio.

    «Ho trovato decisamente sgradevoli slogan del tipo “ce ne ricorderemo” — continua Zanda redarguendo i cattolici integralisti — Erano minacciosi, in forte contrasto con lo spirito del Circo Massimo».
    (http://www.corriere.it/politica/16_febbraio_01/unioni-civili-parola-tocca-grasso-saranno-decine-voti-coscienza-909242fe-c91d-11e5-8532-9fbac1d67c73.shtml)

    1. Luigi

      “E un uomo che si ritiene un dio, sente un brivido molto umano risalire lungo la schiena.”

      Ciao.
      Luigi

    2. Grazia

      Luigi Zanda chieda conto di cosa diceva Renzi al Family Day del 2007.
      («Non ritengo quella della coppie di fatto la questione prioritaria su cui stare mesi a discutere per poi trovare una faticosa mediazione. Mi sembra un controsenso rispetto alle vere urgenze del paese. E poi perché si tratta essenzialmente di una battaglia mediatica intorno alla presunta laicità della politica. Mentre il tasso di laicità politica non si misura su questo tema, ma sul grado di dare risposte non ideologiche ai reali problemi della gente. Questi provvedimenti sono carichi di forza ideologica, sono un compromesso politico, ma toccano la minoranza delle persone. Basti pensare all’assoluta inutilità dei registri civili nei Comuni che ne hanno approvato l’istituzione».
      «È difficile capire perché c’è uno sguardo carico di ideologia sulla famiglia. Tutto ciò che viene detto dalla Chiesa viene visto come ingerenza. NON C’E’ BISOGNO DI ESSERE CATTOLICI PER DIFENDERE LA FAMIGLIA Quando non si coglie il fatto storico di un milione di persone in piazza si commette un errore gravissimo».

      Ora, anni dopo nello stesso contesto, con un Renzi che non solo disconosce quanto sopra ma addirittura se ne fa promotore del contrario ci si è comportati fin troppo civilmente e democraticamente .. altro che minacciosi.
      Il politico è fruitore di voti in base al suo programma. E’ utile e DOVEROSO RICORDARLO e chiederne conto ogni qualvolta questo non solo cambia ma addirittura lo stravolge.
      Oltre che a Renzi è il caso di ricordarlo anche a Zanda , questo diritto ancora non ce lo hanno tolto, per il futuro vigiliamo…

  52. Anna

    Sebbene il Circo Massimo mi abbia commossa e motivata, e mi resterà nel cuore, trovo difficile non farmi rubare la speranza. Ho a disposizione due “armi”, il voto e l’ora di guardia, certamente importantissime ma solo due….

    1. Giusi

      Sul fatto che le bambine siano state battezzate nulla da dire. Il Battesimo è un dono e non si nega a nessuno. Che un prete parli come Veronesi e si metta sotto i piedi il Catechismo e non venga scomunicato dà la misura dello stato in cui versa la Chiesa anche perché non è un caso isolato.

  53. grazia

    Anna, ora come ora abbiamo a disposizione l’Ora Di Guardia, ricordiamocene e ricordiamolo! Ricordiamolo !!!!!!
    Per quanto riguarda il voto, quant’è che non voti? Quant’è che non votiamo?
    Eppure in Parlamento c’è “qualcuno” che va dicendo che comunque “certe leggi” devono passare – e fra poco andranno in votazione – a sfregio di una moltitudine di persone che spontaneamente e di tasca propria si sia mobilitata per manifestarne il dissenso. E denunciarlo per bullismo?

    1. Anna

      Hai ragione Grazia, parafrasando l’Ecclesiaste c’è un tempo per scoraggiarsi e un tempo per darsi da fare….

  54. Fabrizio Giudici

    “Anna, ora come ora abbiamo a disposizione l’Ora Di Guardia, ricordiamocene e ricordiamolo! Ricordiamolo !!!!!!”

    Esatto. Poi, Anna, due cose. La prima: la partita è aperta, quindi nei prossimi giorni possiamo vincere. La seconda: possiamo anche perdere, ma è solo una battaglia. Quindi, qualsiasi cosa succeda, noi andiamo avanti. Tu pensa a come doveva sentirsi la gente nell’Europa del 1941. Se alla fine loro sono usciti da quell’incubo, noi prima o poi usciremo pure da questo.

      1. Anna

        Grazie! A volte, a furia di sentire e di leggere cose che fanno male, ci si lascia prendere dallo scoraggiamento.

    1. Anna

      Considerando le cose che si leggono e si sentono in questi giorni viene una depressione e un sentimento di impotenza….Tuttavia leggere qui parole sensate (buone e benvenute come le tue), sul significato delle quali sembriamo essere d’accordo (sollievo), fa rinascere sia la speranza che la fiducia. Nella peggiore delle ipotesi, ci siamo contati, ci siamo piaciuti e sappiamo che ci saremo ancora….

    2. Anna

      Considerando le cose che si leggono e si sentono in questi giorni viene una depressione e un sentimento di impotenza….Tuttavia leggere qui parole sensate (buone e benvenute come le tue), sul significato delle quali sembriamo essere d’accordo (sollievo), fa rinascere sia la speranza che la fiducia. Nella peggiore delle ipotesi, ci siamo contati, ci siamo piaciuti e sappiamo che ci saremo ancora….

  55. Annarita

    Purtroppo non sarà il numero che darà la vittoria al “popolo di Dio”, ma sarà la Fede che in esso si trova. Finche i cattolici saranno divisi proprio sulla Fede, il numero servirà a poco. Per intenderci: sono tutti convinti i promotori e i presenti al family day, che il problema non verte solo sulla difesa della famiglia naturale e sui bambini, ma verte sul fatto che a priori non può esistere nessun legame umano, che non sia in sintonia con la legge di Dio. Non si può pensare che la famiglia sia una cosa e pertanto va distinta dagli altri tipi di unioni, come se gli altri tipi di unioni fossero in una qualche maniera leciti. Bisogna dirlo ben chiaro che fuori dal matrimonio sacramentale le unioni sono solitamente peccaminose, offendono Dio e pertanto sono illecite, sempre. Due omosessuali che praticano la sodomia peccano gravemente verso Dio (peccato che grida vendetta al cospetto di Dio), il concubinaggio eterosessuale, alla stessa stregua offende Dio e perde le anime, pertanto è illecito, sempre, non si può pensare o credere che possano essere regolarizati per legge nè il concubinato, etero, nè quello omosessuale. Mi dispiace invece aver sentito cattolici difendere la famiglia, ma dire di non essere contro alla regolarizzazione di queste sittuazioni peccaminose. Amiamo Dio e il nostro prossimo? Allora impariamo a dire la verità tutta intera sia per confessare la nostra Fede intatta, sia per salvare le anime anche di chi si trova in peccato mortale. La cosa più triste è il filmato del Papa che dice (forse perchè ormai era costretto a farlo visto che le famiglie si sono mosse anche senza il suo appoggio) che la famiglia voluta da Dio è una cosa ben diversa da tutti gli altri tipi di unione, facendo a mio avviso intendere che possono esistere altri tipi di unione fuori dalla famiglia, meno perfetti magari, invece di dire che il concubinaggio è peccato, non può esistere e se esiste non è difendibile per legge, invece di dire chiaro e tondo che la sodomia è peccato che grida vendetta al cospetto di Dio e pertanto non può essere praticata, perchè fa andare all’Inferno sia chi la promuove, chi la fa e purtoppo tutta la società vivrà le conseguenze dei peccati che vengono commessi. Sodoma e Gomorra insegna, Pompei insegna. Società spazzate via a causa del peccato e della connivenza con questo. Bisogna dire no al matrimonio omosessuale, alla compravendita dei bambini, ma anche al vizio in se stesso che in nessun modo va appoggiato o accettato. non esiste il male minore, il male è sempre male, la vittoria si avrà quando i cattolici vorranno servire Dio interamente senza lasciar nulla al mondo e senza false misericordie, perchè è falsa quella misericordia che manda le anime all’Inferno. Gli omosessuali e i peccatori in generale trovano i propri amici in quelli che perseguono anche la virtù del consiglio, in quelli che sanno dire loro la verità, perchè essi stessi sono stati redenti dalla Verità. La conversione è sempre lasciare qualcosa, per incontrare Qualcuno, è un po’ come il travaglio in un parto, dopo però la felicità è immensa, perchè Dio ci fa rinunciare a qualcosa di effimero (spesso di cattivo) per avere un Bene infinito. Tutti abbiamo in comune con Gesù una cosa, la Croce e c’è da portarla fino alla fine per conquistare il Paradiso, Dio non manca di darci le grazie neccessarie, a noi sta l’amarlo e il voler servirlo, per il resto pensa Lui.

  56. Annarita

    I cattolici sono pietre di inciampo e odiano il peccato, perchè Dio stesso lo odia e amano il peccatore e lo vogliono salvo, per questo non possono tacere o dire mezze verità o confondere le anime. Gesù ha poprtato la spada perchè il male non fosse confuso con il bene, perchè il peccato non fosse chiamato virtù.

    1. Giusi

      “Quando ero bambino, mio padre mi ripeteva spesso l’apologo della diga. Per quanto grande e robusta possa essere una diga – mi diceva – se in quel cemento armato si apre un piccolo forellino, e l’acqua comincia a passarci attraverso, è solo questione di tempo, e prima o poi la diga viene giù tutta quanta. Ecco, la dottrina del male minore ignora che ogni concessione fatta pubblicamente al male e alla menzogna è un buco nella diga della verità. Prima o poi, tutto è travolto dalla logica, distruttiva, del compromesso”.
      Mario Palmaro

  57. ANNARITA:

    “Bisogna dirlo ben chiaro che fuori dal matrimonio sacramentale le unioni sono solitamente peccaminose, offendono Dio e pertanto sono illecite, sempre”.

    Che sia questo il vero punto crucile?

    1. Paul Candiago

      Signor Filosofiazzero, veda, come sa, chi ha la Legge deve vivere nella Legge …chi non la conosce, per una ragione onesta e le piu’ svariate ragioni, non e’ soggetto alla legge ma segue la Legge Naturale, praticata, senza malizia, da milioni e milioni di persone, in attesa di Evangelizzazione: come disse Cristo: “ Andate e predicate il Vangelo , integralmente, come vede sana e vera dottrina. Cordiali saluti Paul

  58. Giusi

    Questo Galimberti dice cose terribili, oscene. Per lui la tecnica non è un mezzo ma un fine, è soggetto della storia, l’etica di fronte alla tecnica fa pietà, siamo oltre Hitler è legittimo e giusto tutto quel che si può fare: via libera a qualsiasi apprendista stregone, dire che la famiglia è fatta da un uomo e una donna è materialismo, questo è un individuo pericoloso! Sentirlo magnificare Papa Francesco è la pugnalata finale!

    https://www.facebook.com/219669288202538/videos/573131402856323/

    1. Giusi

      Ci voleva qualcun altro però per contrastarlo: Corigliano è troppo mite, ci voleva Adinolfi.

        1. Giusi

          Vabbè dai: facile profezia. Piuttosto avete visto che persino Pannella ha dubbi sulla Cirinnà?

  59. Annarita

    Ci voleva Adinolfi? Sicura? Ci voleva una persona che sapesse dire qualcosa di più del : i bambini hanno bisogno di una mamma (anche di un papà oserei dire). Adinolfi a mio parere, senza voler offendere nessuno non può rappresentare la controparte a questi qui, perchè come può essere credibile uno che predica bene e fa tanto quanto il mondo propina? Ci voleva un cattolico a controbattere, uno che avesse scelto coerentemente di servire Dio e non un pochino Lui e unn pochino il mondo. Da più scandalo e inferte più ferite e danno, chi parla bene e poi vive male, perchè insinua nella gente che Dio va servito solo a parole in tv. Non è così, il nostro fine non ègodere sulla terra è conoscere, amare, servire Dio per poi goderlo in Paradiso. Dio va servito non solo in dibattiti televisivi, ma vivendo secondo la sua legge. I cosidetti cattolici liberali, o catocomunisti o i cattolici di nome, ma non di fatto fanno più danni di uno schieramento di atei incalliti e feroci nem,ici di Dio. Perchè dai nemici conclamati ci si difende, dagli amici che istillano errori con la propria condotta invece siamo disarmati. Senza togliere nulla ad Adinolfi che sicuramente sta ancora affrontando il cammino della vera conversione e da quel che può, direi che se non ci facciamo santi e non cerchiamo di essere coerenti con la nostra scelta di schierarci nell’esercito di Dio, non conquisteremo nessuna anima, forse perderemo pure la nostra. Purtroppo è finita l’era della fede facile (come dice l’avvocato Amato), oggi dobbiamo porci la domanda: fin dove siamo disposti a servire Dio? Fino a perdere i nostri beni?, fino a perdere, famiglia e casa?, fino a perdere la libertà, disposti ad andare in galera, pur di difendere la Fede, fino a dare la vita se ci fosse chiesta? E’ ora di porsi queste domande, perchè più si va avanti e più faranno leggi per limitare la nostra libertà di parola e di azione e allora ci sarà chiesto l’atto eroico, di difendere comunque la nostra Fede, le anime a noi affidate, anche con il martirio.
    Daremo il nostro Fiat a Dio come fece Maria? Certo è che finchè i cattolici cercheranno compromessi con il mondo, è difficile diventino santi. Che il buon Dio ci dia la grazia e la forza di affrontare ciò che sta venendo avanti e ci mantenga nella Fede integra.

    1. Giusi

      Ho detto che ci voleva Adinolfi perché ha grinta nei dibattiti. Annarita io non so niente di Adinolfi e ritengo che non stia a me nè a te giudicarlo. Non so quando si è convertito (a parte che bisogna convertirsi ogni giorno), non so a che punto è il suo percorso spirituale, so, per averlo casualmente letto, che non fa la Comunione e non pretende di farla, so, per averlo letto, che è seguito da Padre Botta, che, sulla base delle sue diffuse catechesi, non mi pare l’ultimo degli eretici. So che ha fatto e fa molto per questa causa. Non può farlo secondo te? Ci vuole la patente di cattolico perfettissimo?

        1. Thelonious

          Infatti. Non ho capito dove vuole andare a parare Annarita.
          Adinolfi non è perfetto. E allora? Tu lo sei? Io lo sono? Giusi lo è?
          E perché non siamo perfetti dovremmo rinunciare ad affermare una Verità più grande di noi?
          Oppure ciò che dice non è vero perché non è specchiato come (forse) vorrebbe Annarita?

          Pietro era perfetto forse? Non era forse colui che ha rinnegato Cristo per paura?
          Eppure Cristo gli ha dato il compito più grande: quello di guidare la Chiesa, e non ha aspettato che Pietro diventasse perfetto, ma ha indicato l’amore a Cristo stesso come sorgente del cambiamento.
          Diversamente si scivola inevitabilmente nel moralismo.

          1. Paul Candiago

            ASTRATTO: “ si scivola nel moralismo”: come si sviluppa il pensiero, quasiasi esso sia e indipendentemente dalle sue “applicazioni” , si arriva a dire che se non c’e’ morale bisogna crearla e cio e’ indice di ottima logica del processo cognitivo che abbiamo. Ora: abbiamo esaminato le passate e presenti morali e quali prendere o come combinarle per essere morali valide nel senso di Assoluta Verita’ e Giustizia. Se non si arriva al traguardo questo il ritornello si ripete e la ricerca del modello valido per l’uomo rimane elusivo e lo sforzo sempre opaco e mai perfetto nei suoi risultati. Sara’ sempre cosi’ perche’ l’uomo non ha la capacita’ intellettuale di creare una Morale assoluta ed eterna e deve arrendersi, nonostante la piu’ acuta razionlita’ della sua ricerca . Gli rimane, come da sempre, vivere nell’incertezza, caos mentale e compromessi vari o accettare la Rivelazione Divina dove, confrontata all Luce di tutti I suoi pensieri, la trova perfetta ed eterna. Provato questo gli rimane il libero arbitrio di accettarla o rifiutarla non perche’ vi ha trovato degli sbagli o falsi, ma solo non voler accettare il Bene ed essere libero di fare il Male. Cordiali saluti, Paul

        2. Giusi

          Ho sentito che stasera Adinolfi ha asfaltato Garimberti a Fuori Onda. Hai visto Annarita che ci voleva lui? Non l’ho visto. Non vedo l’ora di recuperare il video.

  60. Antonio

    La famiglia è unica uomo donna e bimbi se Gesù cristo ce li dona e io grazie a dio c’è no 3 e li proteggerò con tutte le mie forze e allora continuiamo così proteggiamo la famiglia

  61. Fabrizio Giudici

    “perchè come può essere credibile uno che predica bene e fa tanto quanto il mondo propina”

    Si può andare per controesempi. Il capo dei Cristeros era ateo, per quanto ne sappiamo. Ma aveva doti che ne facevano un valido leader; e i cristiani messicani dell’epoca evidentemente non si facevano problemi sulla sua credibilità.

    Oppure, potrei citare Messori, quasi dieci anni fa:

    Sono legato al segreto richiesto dai Postulatori, ma potrei fare nomi celebri. Il fondatore di molte istituzioni caritative in Europa è stato proclamato Beato nonostante le turbe sessuali che per un istinto incoercibile lo spingevano a compiere atti osceni in luogo pubblico.

    http://www.lastampa.it/2007/08/11/italia/cronache/messori-il-problema-troppi-gay-in-seminario-hK52GznCyK09WkKVXNdfOM/pagina.html

    È un po’ un pugno nello stomaco e anche a me non torna proprio tutto.

    Ma poi mi risolvo la questione in modo molto più netto: la domanda è male impostata, per questo siamo in difficoltà a rispondere. Il problema non è la nostra credibilità, ma quella della Parola di cui ci facciamo portatori. E la questione, secondo me, così si chiude.

    PS Paradossalmente, è l’ipocrisia del mondo che pone dei limiti più stretti, a cui in qualche modo dobbiamo pure adeguarci, perché la nostra è anche una battaglia politica. Per esempio, se saltasse fuori che uno dei nostri leader non paga le tasse, o ha avuto una colf in nero, sarebbe probabilmente meglio se facesse un passo indietro per non danneggiare tutto il movimento. Ma, per l’appunto, sarebbe un cedimento all’ipocrisia del mondo, anche se necessario per la buona causa.

    1. Fabrizio Giudici:

      …semplicemente, chi dice una cosa e ne fa un’altra,
      non è credibile!

      (inclusi i sovrabbondanti “mea culpa” emessi continuamente)

      1. Fabrizio Giudici

        “”…semplicemente, chi dice una cosa e ne fa un’altra, non è credibile!”

        Non sono credibili neanche quelli che si proclamano perfetti, né i troll.

        1. …. l’esempio portato da Messori non è “calzante”.
          Pensa invece a uno che si dichiarasse contro il matrimonio tra
          omosessuali e si scoprisse che fosse sposato con un omoesssuale (del suo sesso)!

          (chi sono quelli che si proclamano perfetti? chi sono i “troll”?)

          1. Giusi

            Ci sono peccati che non si cancellano con un colpo di spugna perché coinvolgono terze persone. Espiare è anche portarne il peso senza rivendicarli.

            1. Fabrizio Giudici

              E chi sarebbero quelli che “praticano la pedofilia”? Intendi dire i preti? Dati alla mano, ci sono tanti pedofili tra i preti quanti ce ne sono in altre categorie di persone.

              E peggio ancora sono anche quelli che predicano a favore della pedofilia. Vai un po’ a chiedere al circolo Mario Mieli.

              1. …i preti? non intendevo loro in particolare, era solo per fare un esempio calzante, non come quello di Messori.
                .
                Mieli?un giornalista, e questo basti!

          2. Paul Candiago

            Signor Filosofizzero..predicano bene ma razzolano male….e quanti ce ne sono di “vivi” dentro la Chiesa cattolica e fuori dove la doppia vita morale e’ nascosta perche’ la depravazione possiede le loro anime: preghiamo…il resto e’ in Mani di altri che vede tutto. Paul

        2. Paul Candiago

          Astratto: questa volta mi sono ricordato e da parole vere ed eterne: “ dai loro frutti li riconoscerete se sono miei seguaci….non chi dice Signore, Signore entrera’ nel regno dei cieli ma chi fa la volonta’ del Padre mio che e’ nei cieli. Per ora vigiliamo e preghiamo e cresciamo fra la zizzania e il grano …poi gl’angeli separeranno …capri da angelli. Paul

    1. Giusi

      Chissà cosa ne pensa Dio. Io apprezzo il coraggio di chi ha letto le Scritture (e solo quelle) in quel posto di perdizione.

        1. Paul Candiago

          Astratto: ….Cercheranno la Parola e non la troveranno….e perseveranno nella vera Fede fino alla fine. Paul

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