Smarrire la verità sulla famiglia è un pericolo per l’intera umanità

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dall’Angelus di GIOVANNI PAOLO II del 19 giugno 1994

La famiglia è la cellula primaria della società. Essa poggia sulla solida base di quel diritto naturale che accomuna tutti gli uomini e tutte le culture. […]

Non di rado, infatti, l’insistenza della Chiesa sull’etica del matrimonio e della famiglia viene equivocata, come se la comunità cristiana volesse imporre a tutta la società una prospettiva di fede valida solo per i credenti. Lo si è visto, ad esempio, in alcune reazioni al dissenso che ho apertamente manifestato, quando il Parlamento europeo ha inteso legittimare un tipo nuovo di famiglia, caratterizzata dall’unione di persone omosessuali.

In realtà il matrimonio, quale unione stabile di un uomo e una donna che si impegnano al dono reciproco di sé e si aprono alla generazione della vita, non è soltanto un valore cristiano, ma un valore originario della creazione. Smarrire tale verità non è un problema per i soli credenti, ma un pericolo per l’intera umanità.

2. Oggi purtroppo serpeggia un relativismo, che spinge a dubitare dell’esistenza stessa di una verità oggettiva. Riecheggia la ben nota domanda posta da Pilato a Gesù: “che cosa è la verità?” (Gv 18, 38). A partire da tale scetticismo, si giunge a una falsa concezione della libertà, che pretende di sottrarsi ad ogni limite etico e di riformulare a proprio arbitrio i dati più evidenti della natura.

Certo, l’uomo scopre la verità sempre in modo limitato, e può dirsi un pellegrino della verità. Ma ciò è ben diverso dal relativismo e dallo scetticismo. L’esperienza attesta infatti che la nostra mente, pur offuscata o indebolita da molteplici condizionamenti, è in grado di cogliere la verità delle cose, almeno quando si tratta di quei valori fondamentali che rendono possibile l’esistenza dei singoli e della società. Essi si impongono alla coscienza di ciascuno e sono un patrimonio comune dell’umanità. Non è forse ad esso che s’appella la coscienza comune quando condanna i crimini contro l’umanità, anche se avallati da qualche legislatore? In realtà la legge naturale, proprio perché scolpita da Dio nel cuore, precede ogni legge fatta dagli uomini e ne misura la validità.

fonte: vatican.va

76 pensieri su “Smarrire la verità sulla famiglia è un pericolo per l’intera umanità

  1. Gaia

    Questa sera mi sono resa conto di come le maggiori reti televisive stiano spingendo a favore dell’ ideologia gender, coinvolgendo i bambini in prima persona. Grazie Costanza perché sul tuo blog sto informandomi su tante cose ed è grazie a te e ai tuoi amici colleghi che vi esponete e ci mettete la faccia se riusciremo a fermare o quantomeno rallentare il ddl cirinna’.

    1. Ho scritto alla Rai questa mail:

      Chiedo che venga trasmessa la diretta televisiva del Family Day del 30 gennaio. A fronte di trasmissioni e telegiornali schierati a senso unico a favore del DDL Cirinnà, è urgente offrire agli italiani, per amor di verità o almeno per correttezza, una prospettiva diversa da quella dominante. Grazie

      Se la redazione Rai fosse inondata da messaggi simili si avrebbe la misura ulteriore del numero di persone che, pur non potendo partecipare all’evento, lo appoggiano con determinazione.

      1. admin @CostanzaMBlog

        Grazie Simona.
        In ogni caso la manifestazione sarà seguita in diretta la TV2000, cioè la tv della CEI

  2. vg

    Grazie. Le parole del nostro caro santo papa Giovanni Paolo II sono limpide e in esse traspare l’amore di Dio per l’uomo. Spero riecheggeranno in piazza e nei cuori di chi pregherà da casa, e spero ancor di più che parole di verità come queste aprano la mente e il cuore dei nostri politici. Grazie di nuovo per averle riportate.

  3. PaulBratter

    Non c’è più la divisione tra “siamo d’accordo” o “siamo in disaccordo”; ora c’è “siamo d’accordo” o “chiedi scusa”.

    on c’è più la divisione tra “siamo d’accordo” o “siamo in disaccordo”; ora c’è “siamo d’accordo” o “chiedi scusa”.
    Bravissimo Filippo Savarese
    http://www.intelligonews.it/articoli/25-gennaio-2016/36043/italo-parla-savarese-e-il-nuovo-caso-barilla-ntv-non-si-scusi-e-un-boomerang-per-associazioni-lgbt

  4. vale

    @paulbratter

    d’altronde questi sono i tempi dove sé-dicenti cattolici-adulti,ovviamente- si stupiscono dell’uscita di Papa Francesco sulla famiglia.
    ( suppongo in primo luogo i varii mancuso,enzo bianchi, la tribù dei “repubblicones”,ecc.)

    .e sulla”Stampa” si può leggere “in quale talk show Dio si è espresso per la famiglia tradizionale?”

  5. Pierre

    Dedicato ad un prete spagnolo qualsiasi che ultimamente ha scritto una lettera al Corriere della Sera e che ama citare spesso il Papa emerito:

    “Le leggi civili sono principi strutturanti della vita dell’uomo in seno alla società, per il bene o per il male. Esse svolgono un ruolo molto importante e talvolta determinante nel promuovere una mentalità e un costume. Le forme di vita e i modelli in esse espresse non solo configurano esternamente la vita sociale, bensì tendono a modificare nelle nuove generazioni la comprensione e la valutazione dei comportamenti. La legalizzazione delle unioni omosessuali sarebbe destinata perciò a causare l’oscuramento della percezione di alcuni valori morali fondamentali e la svalutazione dell’istituzione matrimoniale”.
    (J.RATZINGER)

    1. Pierre

      Ditemi se questo è compatibile con quello che l’Innominato dice su “leggi” e “valori”. Piuttosto che fare confusione sarebbe stato meglio limitarsi ad un decoroso silenzio.

  6. Pierre

    http://gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/cronaca/2016/01/24/news/la-famiglia-e-composta-da-uomo-e-donna-1.12837331

    «Anche papa Francesco, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tribunale della Rota Romana, ha affermato che “non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione”.
    L’indebolimento della famiglia, infatti, rappresenta la premessa dell’indebolimento della persona nella sua capacità di donarsi agli altri, di sacrificarsi, di superare creativamente le difficoltà, uscendo da una visione individualistica della vita.
    Non stiamo forse assistendo alla vittoria di un progetto tecnocapitalistico che vuole esaltare l’individuo astratto e manipolabile? Sono convinto che la prima e fondamentale forma di sostegno alla vita della famiglia sono la testimonianza e il racconto della bellezza della vita familiare, di cui conosciamo certamente anche i drammi e le fatiche. Riconosco nello stesso tempo l’importanza di vivere questa testimonianza anche pubblicamente, come avverrà per esempio il prossimo 30 gennaio a Roma».

    (Mons. Massimo Camisasca)

    E ora il cerchio è davvero chiuso.

    1. Fabrizio Giudici

      “E ora il cerchio è davvero chiuso.”

      Ni. L’intervento di Camisasca, con altri, è quello che mi ha spinto a scrivere il commento di ieri notte. È incompleto: mette l’accento sulla centralità della famiglia, unica nel disegno di Dio, ma non stigmatizza le altre unioni. In definitiva, non so cosa pensi Camisasca, perché qui siamo nel campo delle dichiarazioni omissive, ma la sua dichiarazione non chiude alle interpretazioni tipo quella di Leonardi.

      Quello che c’è da capire, purtroppo, è che questa è la cifra di tutta l’impostazione attuale della Santa Sede: il “ma anche”. Gesù Cristo è centrale, ma anche se non ci si crede, può andar bene lo stesso. Meglio essere cattolici, ma essere Luterani può andar bene lo stesso. La famiglia è centrale nel disegno di Dio e va preservata, ma anche gli altri tipi di unione possiamo far in modo che portino a qualcosa di bene (d’altronde era la tesi “innovativa” al Sinodo, e rimane ancora come una spada di Damocle, salvo chiarimenti).

      Non c’è più Bene e Male, ma Bene e “bene-minore”. Questo è un totale sovvertimento del Magistero.

        1. Fabrizio Giudici

          “Poi vidi che tutto ciò che riguardava il protestantesimo stava prendendo gradualmente il sopravvento e la religione cattolica stava precipitando in una completa decadenza. La maggior parte dei sacerdoti erano attratti dalle dottrine seducenti ma false di giovani insegnanti, e tutti loro contribuivano all’opera di distruzione. In quei giorni, la Fede cadrà molto in basso, e sarà preservata solo in alcuni posti, in poche case e in poche famiglie che Dio ha protetto dai disastri e dalle guerre. […] Vidi che molti pastori si erano fatti coinvolgere in idee che erano pericolose per la chiesa. Stavano costruendo una chiesa grande, strana, e stravagante […] Tutti dovevano essere ammessi in essa per essere uniti e avere uguali diritti: evangelici, cattolici e sette di ogni denominazione, una vera comunione di profani, vi sarebbe stato un solo pastore e un solo gregge. Doveva anche esserci un Papa, ma che non possedesse nulla […] Così doveva essere la nuova chiesa […]. Ma Dio aveva altri progetti”

          Dalle visioni della Beata Emmerich.

      1. Pierre

        Camisasca chiude il cerchio rispetto alla contrapposizione che si sta diffondendo in CL “testimonianza personale VS manifestazione pubblica e difesa del diritto”. L’importanza dell’una non esclude l’importanza dell’altra.

        1. ola

          Senza contare che la “manifestazione pubblica” non equivale esclusivamente ad andare in piazza.
          Per quel che ne so io magari Carron prega e digiuna notte e giorno contro il ddl Cirinna’.

          1. Pierre

            Può darsi Ola, anzi me lo auguro. Io purtroppo sto diventando molto andreottiano (‘a pensar male si fa peccato ma molto spesso ci si azzecca’) e i flirt con Renzi e Sala non mi ispirano nulla di buono. Spero, infinitamente, di essere fuori strada.

      2. Bri

        @fabriziogiudici
        Ci son dieci comandamenti.
        Non mi pare che ci sian prese di posizione quotidiane su ciascuna delle violazioni cui sono pubblicamente oggetto.
        E non ci sono, proprio perchè vale il magistero.
        Oggi, come ieri, come domani.

        1. Fabrizio Giudici

          “Ci son dieci comandamenti.
          Non mi pare che ci sian prese di posizione quotidiane su ciascuna delle violazioni cui sono pubblicamente oggetto.”

          È come dici: ma questo è proprio uno dei nostri problemi principali. Questa mancanza di prese di posizione quotidiane è quello che permette a tutti di pensare e fare quello che vogliono, e farsi sedicenti cattolici. Infatti, quando le prese di posizione più o meno quotidiane c’erano, i centri di potere attaccavano frontalmente la Chiesa, perché era l’unico modo per contrapporvisi. Almeno uno sapeva da che parte si schierava. Ora la blandiscono, perché riescono a inserirsi nella confusione generata anche dalle cose dette a metà.

          1. Bri

            @fabriziogiudici
            Penso che a molti sia sfuggito ma la presa di posizione definitiva c’è già stata:
            “Se uno cerca il Signore … chi sono io per giudicare?”
            E quell’uno è ciascuno di noi, non solo quelli che han manipolato il concetto
            E’ mera questione di ricerca (che mi piace considerare come attività che comprende il mettersi in ascolto)

            Riprendo in proposito dal tuo (grazie tra l’altro) link sullo spirito di Assisi in merito alla presenza di atei all’incontro del 2011
            “per manifestare la volontà di non escludere nessuno dal cammino verso la verità e la pace, ricreando così, anche nella capitale della pace, quel ‘Cortile dei gentili’ che nell’antica Gerusalemme accoglieva tutti, e che oggi vuole idealmente essere luogo di accoglienza e di dialogo per tutti coloro che SI METTONO ALLA RICERCA della verità e della pace”

            E riprendendo pure vecchi temi dibattuti, basta contrapposizioni, basta muri. Alzarsi e camminare (grazie a organizzatori e partecipanti e sostenitori del Family Day) ma non per alzare muri quanto per indicare la via, difendere la verità, promuovere la vita, e offrire la disponibilità ad accompagnare lungo questa strada chiunque si metta o già sia in cerca

    1. Pierre

      Esistono già una serie di opportunità offerte a tutti dal codice civile: una persona omosessuale può stipulare un’assicurazione o fare testamento verso chi vuole (eccetto per la legittima, se sposato o ha dei figli), si può ampliare la gamma di queste opportunità offerte a tutti, quello che sarebbe deleterio è istituire un unione, quindi un similmatrimonio, e un diritto particolare (altro che eguaglianza!) fondati sull’ideologia Lgbt.

      1. Pierre

        Legittimare sul piano gius-pubblicistico l’ideologia Lgbt significa, fra l’altro, cancellare l’art.29 della Costituzione.

  7. …fermo, comunque , restando il fatto che crescere in una famiglia (cosiddetta) tradizionale non è garanzia di nulla, per quanto riguarda la buona educazione e la felicità dei bambini Come anche lo stesso per le famiglie omosessuali. Il vento soffia dove vuole.O no?

    1. Pierre

      Certo! Ma esiste un diritto dei bambini a crescere con un padre e una padre, questo diritto può essere mancato per una situazione patologica o critica non prevedibile, ma questo diritto è negato se si toglie in partenza questo diritto ad un bambino attraverso l’adozione agli omosessuali.

      http://www.tempi.it/mi-manca-il-papa-che-non-conoscero-mai-incubi-drammi-e-domande-dei-figli-delle-coppie-arcobaleno#.VqYnjyrhDIU

      http://www.tempi.it/io-cresciuta-con-un-padre-transessuale-vi-chiedo-di-non-approvare-le-nozze-gay#.VqYnlyrhDIU

      http://www.tempi.it/sono-cresciuta-con-due-mamme-e-questa-e-la-mia-storia-per-favore-non-approvate-il-matrimonio-gay#.VqYoDyrhDIU

      http://www.tempi.it/bisessuale-cresciuto-con-due-lesbiche-40-anni-nel-mondo-lgbt-no-al-matrimonio-omosessuale

      Etc.etc. le testimonianze si sprecano, qualcuno preferisce la propaganda del mainstream.
      Stesso vale per il parere di esperti:

      http://www.uccronline.it/2013/01/30/nuovi-psicologi-prendono-posizione-contro-ladozione-gay/

      http://www.uccronline.it/2013/08/05/altri-psicologi-contro-le-adozioni-gay-lamore-non-basta/

    2. Pierre

      Li privi comunque di una madre e un padre senza che ciò dipenda da una evento non prevedibile, patologico o comunque critico: separazione, morte di un genitore, etc. Se ci si vuole preoccupare dei bambini veramente si intervenga sull’iter legale per le adozioni. Vi sono innumerevoli famiglie “naturali” (come le riconosce l’art.29 della nostra Costituzione) che attendono una infinità e finiscono per doversi rivolgere all’estero. Purtroppo il disegno di questo governo è un altro: cancellare la famiglia naturale sostituendola con una ideologica.

    3. Bri

      @filosofiazzero
      anche i bambini rapiti nella culla potrebbero essere più felici di quanto non sarebbero stati con i propri genitori. O no?
      E magari anche il figlio legittimo di una L presa da LGBT avrebbe potuto essere più felice se la sua mamma fosse rimasta con il suo papà invece che ritrovarsi a convivere con un’altra L (magari l’ellesima)
      Ma … aiutami … di cosa stiamo parlando che mi son perso …

      1. .Brigitta:

        ..sì, dici bene, “anche i bambini rapiti potrebbero essere più felici etc.etc.”
        (Del diman non v’è certezza)

        E voi, sentinelle in piedi o quant’altro, come fate a essere proprio sicuri di essere più bravi che di altri a rendere felici i vostri bambini solo per il fatto che siete maschi e femmine? Essere genitori maschi e femmine non è né necessario né sufficiente per essere bravi genitori (cosiddetti) ! Basta guardarsi intorno!O qualche vs. statistica mostra (indubitabilmente)che la grande massa degli infelici attuali è infelice perché proviene da famiglie omosessuali o perché non ha frequentato scuole cattoliche?

                1. Fabrizio Giudici

                  “Ma della infelicità dei giovani che c’è oggi (neocatecumeni a parte) mica la colpa può già essere dei genitori omosessuali!
                  O si?”

                  Dei genitori omosessuali, per ora, no visti i numeri. Ma della rivoluzione sessuale, per esempio, sì, anche se non in modo esclusivo. Come per tutte le dottrine che promettono cose false e, quindi, inevitabilmente, non le mantengono.

                  1. “…la rivoluzione sessuale, le dottrine che promettono cose false e, quindi, inevitabilmente, non le mantengono”

                    Ma in attesa dei numeri che verranno i genitori cattolici come fanno a essere sicuri di essere il meglio dei genitori possibili? Perchè cercano di inculcargli ai figlioli il coitus ininterruptus?

        1. @filosofiazzero
          Non si fanno classifiche di bravura
          Né di infelicità
          Si osserva: in attesa che qualcuno prima o poi riesca a trovare il modo di aiutarci a sbarazzarci della nostra ombra. O no?

          1. .Bri:(che non so a chi si riferisce) (se invece pigi filosofiazzero trovi il mio nome cognome indirizzo numero di telefono
            e-mail…e basta)

            ..eppure la infelicità (come anche la felicità) non guarda in faccia a nessuno: ce n’è, delle due cose,
            abbondanza per tutti, pur senza classifiche (e partizioni)
            Semmai, mi ripeto, per il cristiano, la felicità è altrove (nonostante le stereotipate testimonianze di gioia )(pur nel dolore e nella aspra lotta contro il maligno eccetra)!

            1. Bri

              @filosofiazzero
              mi sa che non ci siam intesi e stiam parlando di cose diverse
              Ovvero io non t’ho capito 🙂

              PS.
              E perdonami se non offro la medesima possibilità di pigiare

              1. “Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori combatterebbero perch’io non fossi dato in man de’ Giudei; ma ora il mio regno non è di qui. 37 Allora Pilato gli disse: Ma dunque, sei tu re? Gesù rispose: Tu lo dici; io sono re; io sono nato per questo, e per questo son venuto nel mondo, per testimoniare della verità. Chiunque è per la verità ascolta la mia voce. 38 Pilato gli disse: Che cos’è verità? E detto questo, uscì di nuovo verso i Giudei, e disse loro: Io non trovo alcuna colpa in lui”

  8. vale

    @giusi

    nulla ci verrà risparmiato,eh?

    leggere per credere come si spendono i soldi in quel di bruxelles ( giusto in quel loco si poteva organizzare roba del genere)…

    http://www.tempi.it/bruxelles-fiera-utero-in-affitto#.VqZDo5rhCmw

    Torna a Bruxelles la fiera dell’utero in affitto: «Vasta gamma di madri surrogate»

    Visto il grande successo ( della precedente edizione,nota mia), appena otto mesi dopo si replica e a gennaio, sempre nella capitale belga e a seguire in quella francese, una nuova fiera è stata organizzata da Baby Bloom.

    L’obiettivo è «aiutare a informare le coppie che cercano di creare una famiglia». Come? Mettendo a disposizione dei futuri genitori cataloghi da cui «selezionare la madre surrogata perfetta per voi» tra «una vasta gamma di candidate immediatamente disponibili». L’azienda assicura «procedure più rapide» del solito e «una garanzia di successo del 100% grazie a tecniche rivoluzionarie».

    Ma non bisogna pensare che sia solo un affare di soldi, una sporca compravendita. Come si legge su un’altra pagina Facebook di Baby Bloom: «Ci sono cose che non si possono comprare con i soldi. Come la felicità che proviamo ogni volta che un trasferimento di embrione ha successo».

  9. Fabrizio Giudici

    @Ola “Gita che e’evidentemente in contrasto con il Magistero.”

    Direi proprio di sì. Da: http://www.osservatoreromano.va/it/news/papa-francesco-svezia-i-cinquecento-anni-della-rif:

    “L’avvenimento prevede una celebrazione comune basata sulla guida liturgica cattolico-luterana Common Prayer (“Preghiera comune”), di recente pubblicazione. –

    La “Preghiera comune” dovrebbe essere quella che è stata pubblicata dall’infernale commissione mista catto-luterana e contiene questi passaggi (andate a verificare):

    http://rorate-caeli.blogspot.com/2016/01/important-lutheran-world-federation.html

    ““O Dio aiutaci a gustare i doni che sono venuti alla Chiesa attraverso la Riforma”
    “Grazie Dio per i numerosi frutti teologici e spirituali che abbiamo ricevuto tramite la Riforma”
    “… apprezzare insieme la visione di Martin Lutero … ”

    La Riforma è uno scisma ed un’eresia, secondo il Magistero, e le eresie non contengono “frutti teologici e spirituali”. Se non siete d’accordo, dimostratemi il contrario.

    Notate che il compromesso che nasce da sincretismo è un danno sempre e comunque, ma normalmente il compromesso prevedeva un impegno da entrambe le parti. Io sto vedendo invece un’ “OPA” ostile da parte luterana, condotta con complicità in Santa Sede, che si prefigge semplicemente di farci beatificare Lutero così com’è.

    Tutto questo ovviamente va a braccetto con l’intercomunione, le recenti dichiarazioni di Enzo Bianchi e Raniero Cantalutero contro la devozione mariana che ci impedirebbe la riconciliazione con i protestanti, e molte altre cose. Qui cercano di protestantizzarci e neanche tanto di soppiatto.

    1. ola

      “Tutto questo ovviamente va a braccetto con l’intercomunione, le recenti dichiarazioni di Enzo Bianchi e Raniero Cantalutero”

      Nonche’di Giovanni Paolo II, Giovanni XXIII et. al., ma attaccare loro non sembra oggidì’ essere cosi’di moda come fare le pulci a Francesco ( non ce l’ho con te specificamente, Fabrizio, prendilo come un “sospirose” generale ):

      http://www.toscanaoggi.it/Dossier/Speciali/Giovanni-Paolo-II/Il-dialogo-interreligioso
      http://www.clerus.org/clerus/dati/2002-12/17-999999/12DIITA.html
      https://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/speeches/1986/october/documents/hf_jp-ii_spe_19861027_prayer-peace-assisi.html

      1. Fabrizio Giudici

        Sull’ecumenismo è indubbio che altri pontefici precedenti hanno lasciato correre troppo… Assisi è stata protagonista di blasfemie, come quella nota che vide con protagonista un Buddha sull’altare. Ma si è trattato di una mancanza di controllo, non di una volontà specifica. Nessuno di loro ha mai rilasciato dichiarazioni fuorvianti sull’intercomunione, né fatto approvare preghiere che magnificassero Lutero. Anzi. Ratzinger, poi, su Assisi & dintorni tirò nettamente il freno.

        Quindi ripeto la domanda, sul qui ed ora: dimostratemi che magnificare Lutero e la Riforma come nei passaggi che ho citato non è contro il Magistero.

        Guardate che siamo arrivati al punto topico: chi fa finta di niente e tira sospironi generali fa proprio come Carron e cerca un’equidistanza che non esiste: in realtà non sta dando testimonianza proprio mentre è necessario. Quest’anno ha il suo destino scritto chiaro: o si sta di qua o di là.

        1. ola

          Non sono riuscito a trovare “magnificazioni” di Lutero: https://www.lutheranworld.org/sites/default/files/dtpw-lrc-liturgy-2016_en.pdf
          ma ammetto che il mio inglese non e’cosi’buono. Quindi per te anche GPII ha lasciato correre troppo?

          Guardate che siamo arrivati al punto topico: chi fa finta di niente e tira sospironi generali fa proprio come Carron e cerca un’equidistanza che non esiste

          Quindi Francesco per te sta cercando un equidistanza?

          1. ola

            “Ratzinger, poi, su Assisi & dintorni tirò nettamente il freno.” Mi piacerebbe avere un link anche su questo.

  10. Laura

    Malgrado le arcigne speranze di alcuni, molto saggiamente nella sua odierna prolusione Bagnasco nemmeno ha citato il “Family Day”. Apprezzo molto questa sapienza che – come quella di papa Francesco o di don Carrón – non offre ordini di scuderia in un orizzonte ossessivamente apocalittico.

  11. Fabrizio Giudici

    @Ola “Mi piacerebbe avere un link anche su questo.”
    “Quindi per te anche GPII ha lasciato correre troppo?”

    Sì. Non nel senso teologico, e certamente non era in mala fede, essendo stato veramente un Papa della Provvidenza; ma nel senso che ha dato troppa fiducia a persone che non la meritavano. Ne troverai conferma nei due link sotto, incluso un Tornielli di un’altra era, in cui potrai leggere della differenza di vedute ecumeniche tra GPII e l’allora prefetto Ratzinger, ma anche nelle correzioni che lo stesso GPII fece apportare dopo alcuni eccessi, molto probabilmente su sollecitazione dello stesso Ratzinger:

    http://www.ilfoglio.it/articoli/2011/10/27/lo-spirito-di-assisi-secondo-ratzinger___1-v-107433-rubriche_c249.htm
    http://www.andreatornielli.it/?p=1056

    “Quindi Francesco per te sta cercando un equidistanza?”

    La mia frase sull’equidistanza intanto era riferita a Carron.

    Io posso valutare quello che vedo, secondo le mie conoscenze di fedele, e modulando il mio dovere di dare testimonianza in modo proporzionato alla competenza. Quindi non mi faccio problemi a scrivere quello che ho scritto sopra, perché sta nell’abc dell’essere cattolico riconoscere che Lutero è un eretico e sempre lo sarà, e che nella sua Riforma non ci sono cose buone da apprezzare, tutt’altro; altrimenti dovrei rigettare un intero Concilio. Per cui è certamente sbagliata quella preghiera comune e sarà un grave errore se il Papa la reciterà durante la visita in Svezia (che è di per sé una cosa assurda: non c’è niente da celebrare nell’anniversario di un’eresia). Mentre non è detto che debba esprimermi su ciò che non conosco, ovvero cosa sta cercando di fare Francesco e quali siano le sue reali intenzioni. Certamente mi posso fare un’idea personale.

    Tuttavia, posso segnalare questa interessante analisi storica di Don Morselli, fresca fresca, su uno dei papi problematici del passato, Onorio I, che fu scomunicato, condannato da un suo successore e da tre concili per non essersi opposto all’eresia monotelita, che anzi in qualche modo favorì per incapacità:

    http://blog.messainlatino.it/2016/01/la-lezione-del-caso-di-onorio-i.html

    Va letto tutto con un po’ di calma, comunque riporto la conclusione:

    ****
    6. […] è possibile che un Papa tenga una condotta improvvida, che un Papa cerchi di separare la pastorale dal dogma, che un Papa usi espressioni infelici, che un Papa non somministri alla Chiesa sufficienti anticorpi contro gli errori. Sant’Alfonso e Rohrbacher riassumono così questa eventualità, che è già avvenuta e quindi può ripetersi: […] in tutta questa vicenda “scorgiamo un’ammonizione celeste a tutti i suoi successori perché abbiano a ponderar attentamente checché scrivono, né mai a trattar con superficialità controversie dottrinali”.
    7. Non è dunque disobbedienza, qualora si ravvedesse quanto detto sopra nel comportamento di un Pontefice, se dei fedeli, mantenendo l’assenso a tutto il Magistero ordinario, aiutassero il Papa a rendersi conto della situazione pericolosa per la fede venutasi a creare a causa di imprudenti dichiarazioni, e/o di improvvide formulazioni in qualche documento dello stesso Magistero.”
    ****

    Unità dei cristiani messa sopra la Verità (Onorio voleva tenere insieme cristiani “ortodossi” e monoteliti), pastorale separata dalla dottrina, espressioni infelici… mi pare tutto molto attuale.

    PS Ovviamente né io né molti altri comuni fedeli possono “aiutare” il Papa direttamente… ma, oltre a pregare perché l’errore venga abbattuto, possiamo ben contribuire innanzitutto non facendoci ingannare e rigettando personalmente l’errore.

    @Laura Il tuo commento è ridicolo. Invece di pensare all'”arcignità” degli altri, pensa alla tua ingenuità che, supponendo tu sia una persona adulta, non può essere una giustificazione. Questo è quanto riporta Tornielli:

    “Infine, un accenno al Family Day senza mai nominarlo: «I credenti hanno il dovere e il diritto di partecipare al bene comune con serenità di cuore e spirito costruttivo, come ha ribadito solennemente il Concilio Vaticano II». Un’indicazione che contiene inviti precisi – «serenità di cuore» e «spirito costruttivo» – allo stile che ci aspetta per la manifestazione del 30 gennaio.”

    D’altronde Bagnasco era già stato esplicito nei giorni scorsi. Come ho scritto sopra, o di qua o di là. Nembrini stasera, casualmente, ha commentato il Terzo Canto della Commedia, quello degli ignavi; che a furia di non fare scelte, poi, finiscono male.

    1. ola

      @Fabrizio:

      Assisi:
      http://www.ilfoglio.it/articoli/2011/10/27/lo-spirito-di-assisi-secondo-ratzinger___1-v-107433-rubriche_c249.htm
      http://www.andreatornielli.it/?p=1056
      Nessuno dei due link parla di “prese di distanza” di Ratzinger nei confronti dell’incontro di Assisi nel 2002, anzi il primo link afferma che i rischi di sincretismo “[ … ] a onor del vero, già nel 2002 vennero evitati da Wojtyla.”
      Tant e’che lo stesso Ratzinger fu presente ad Assisi nel 2011.

      Equidistanza:
      “La mia frase sull’equidistanza intanto era riferita a Carron.”
      Avevo capito fosse riferita al viaggio del Papa in Svezia, errore mio scusa.

      Svezia:
      “sta nell’abc dell’essere cattolico riconoscere che Lutero è un eretico e sempre lo sarà”
      Siamo d’accordo: “Unita’nella Verita’”.
      Il problema e’: in che punto la preghiera comune nega questo dal punto di vista di un cattolico?

      “nella sua Riforma non ci sono cose buone da apprezzare, tutt’altro; altrimenti dovrei rigettare un intero Concilio.”
      Attenzione che anche il Concilio di Trento ( positivo ) e’una conseguenza della Riforma ( negativa ).

      “non c’è niente da celebrare nell’anniversario di un’eresia”
      Ma questo non implica che la ricerca di un dialogo sia impossibile ( dialogo nel senso corretto del termine, che abbiamo gia’sviscerato in passato ), ut unum sint.
      Altrimenti non avremmo avuto neanche la Dichiarazione Congiunta sulla Giustificazione del 1999, che e’la base su cui si poggia il dialogo Cattolico-Luterano:
      http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/chrstuni/documents/rc_pc_chrstuni_doc_31101999_cath-luth-joint-declaration_it.html

      1. Fabrizio Giudici

        @Ola “Nessuno dei due link parla di “prese di distanza” di Ratzinger nei confronti dell’incontro di Assisi nel 2002, anzi il primo link afferma che i rischi di sincretismo “[ … ] a onor del vero, già nel 2002 vennero evitati da Wojtyla.” Tant e’che lo stesso Ratzinger fu presente ad Assisi nel 2011.”

        Come no… Ratzinger manco voleva andarci:

        “Mentre in occasione del suo remake, l’incontro avvenuto nel 2002, salì sul treno assieme a Giovanni Paolo II soltanto all’ultimo momento: “L’inatteso arrivo di Ratzinger è maturato dopo che, la sera precedente l’happening, monsignor Stanislaw Dziwisz – segretario particolare di Papa Wojtyla, ndr – gli aveva espresso telefonicamente il desiderio del Papa di averlo al suo fianco durante l’evento interreligioso”, scrisse su 30Giorni nel gennaio del 2002 Gianni Cardinale. La presenza di Ratzinger non era prevista tanto che la cosa mandò in confusione l’Osservatore Romano che il giorno successivo nell’elenco stampato dei partecipanti non pubblicò il suo nome.”

        È evidente che se si è lasciato convincere è perché GPII, che lo ascoltava come un consigliere saggio e fidato, ha apportato qualche correzione dell’ultimo momento. Dettagli a parte, che non sono importanti, il punto assodato è che sono stati commessi abusi, gravi, tanto che, come hai riportato, GPII li contenne nelle edizioni successive. Questo dimostra che c’è sempre stata una sorgente di errore in quest’area, facilmente sfuggita al controllo dei papi.

        “Il problema e’: in che punto la preghiera comune nega questo dal punto di vista di un cattolico?”
        Riconoscendo il contributo positivo della Riforma, vedi le frasi che ho citato ieri.

        “Attenzione che anche il Concilio di Trento ( positivo ) e’una conseguenza della Riforma ( negativa ).”
        Anche la Redenzione è il frutto del peccato originale indotto da Satana. È vero che diciamo “felix culpa”, ma a nessuno è mai venuto in mente di ringraziare Satana con una preghiera per questo!

        Più nello specifico: il Concilio di Trento è stato necessario proprio per difendersi dall’eresia. Quindi, non avremmo perso niente se Lutero non avesse fatto la Riforma e se in conseguenza non ci fosse stato il Concilio di Trento. Ci sarebbero stati altri concili che si sarebbero occupati di altre cose. Detto in altri termini: io non sono felice del fatto in sé che è esistito Carlo Martello. Ne sono felice perché ha respinto l’invasione islamica. Ma sarebbe stato meglio che quella non ci fosse stata, e avrei fatto benissimo a meno di Carlo Martello.

        Ovviamente, è tutto più complicato, la storia è fatta di cause ed effetti senza soluzione di continuità, e anche la Riforma è stato effetto di qualcosa (incluso errori ed omissioni cattoliche). Se ci mettessimo ad analizzare tutto, si potrebbe anche dire che il Concilio di Trento, che è stato un grande concilio, con il tempo ha indirettamente causato anche altri problemi, che stiamo pagando oggi, come il clericalismo.

        Ma qui stiamo su altri discorsi. Comunque, niente giustifica quello che Lutero ha fatto.

        “Ma questo non implica che la ricerca di un dialogo sia impossibile”
        Non sto dicendo che il dialogo è impossibile. Sto dicendo che questo modo di fare dialogo è sbagliato. Per esempio, il dialogo con gli ebrei mi preoccupa molto meno: Dio benedica rav. Di Segni che l’altra settimana ha stoppato subito tutto dicendo che non è il momento di fare approfondimenti teologici e che non si possono legare a compromessi politici.

        Diceva Pio XI nella Mortalium Animos:

        «L’unico modo possibile di favorire l’unità dei cristiani è di agevolare il ritorno dei dissidenti alla unica vera Chiesa di Cristo, a tutti ben nota e, per volontà del proprio fondatore, destinata a rimaner in eterno tale come Egli la istituì per la comune salvezza di tutti»

        Qui non vedo nessun ritorno di dissidenti, semmai l’agevolazione della fuga di altre pecore dal nostro ovile. Detto ancora più esplicitamente: da pate Luterana vedo una specie di OPA ostile nei nostri confronti, ben spiegabile tenendo presente che è una Chiesa moribonda con pochi decenni di vita avanti a sé e che sta cercando disperatamente di succhiare altra linfa prima di sparire.

        “Altrimenti non avremmo avuto neanche la Dichiarazione Congiunta sulla Giustificazione del 1999, che e’la base su cui si poggia il dialogo Cattolico-Luterano:”
        Ma non è che devo essere lieto di quella Dichiarazione, visto che è parte del problema, e infatti ne stiamo discutendo i frutti perversi. Ti risparmio, perché mi sembrano superflui (e anche perché devo andarmi a cercare il link, che ora non trovo), la citazione di vari imbarazzi che questa commissione ha creato in passato, con dichiarazioni entusiaste in sala stampa, poi ritrattate qualche giorno dopo. Segnalo invece il linguaggio che usa: roba tipo “consenso differenziato” o “non raccontare una storia diversa, ma raccontare la storia diversamente”, eccetera. L’apoteosi del politicamente corretto, del relativismo, della retorica priva di sostanza. Il fatto concreto è che noi crediamo che nell’Eucarestia c’è Cristo vero Dio e vero uomo, loro no; e varie altre cose relative al ruolo salvifico del Sacrificio Eucaristico e della Grazia. Finché non ritornano alla verità su questi punti è demenziale l’atteggiamento che viene tenuto dalla Commissione; e il dialogo nel frattempo sta invece allontanando molti cattolici da questi punti.

        PS Mi risulta che San Massimiliano Kolbe affermasse che “l’ecumenismo è nemico dell’Immacolata”, ma non ho riferimenti sottomano che permettano di valutare la frase in un contesto sensato. Se qualcuno ne ha, sarei interessato a leggerli.

        1. ola

          “Come no… Ratzinger manco voleva andarci:”
          Ma ci e’andato, per le ragioni che hai detto tu. Questo e’un fatto.

          ” Questo dimostra che c’è sempre stata una sorgente di errore in quest’area, facilmente sfuggita al controllo dei papi.”
          Che e’pero’altro da dire che un’area sia in se stessa un’eresia.

          “Riconoscendo il contributo positivo della Riforma, vedi le frasi che ho citato ieri.”
          Le frasi che hai citato – se ho capito bene quali sono – riconoscono il contributo positivo della riforma solo dal punto di vista dei protestanti ( “oste, com’e’ il vino?” ), altrimenti per favore riportamele. Puo’darsi che nel turbine di link interessanti mi siano sfuggite.

          “Anche la Redenzione è il frutto del peccato originale indotto da Satana. È vero che diciamo “felix culpa”, ma a nessuno è mai venuto in mente di ringraziare Satana con una preghiera per questo!”
          Ma il Papa questo non l’ha mai detto, o almeno me lo sono perso!

          “Più nello specifico: il Concilio di Trento è stato necessario proprio per difendersi dall’eresia. Quindi, non avremmo perso niente se Lutero non avesse fatto la Riforma e se in conseguenza non ci fosse stato il Concilio di Trento.”
          Questo non e’del tutto esatto: il Concilio di Trento ha apportato molti chiarimenti nella dottrina e normato ambiti che fino ad allora erano confusi. Vedi qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Controriforma. La Chiesa di prima della Riforma e quella di dopo il Concilio non erano sovrapponibili. Il Concilio non ha semplicemente riportato indietro la Chiesa a prima della Riforma cancellandone gli effetti.

          “Ma sarebbe stato meglio che quella non ci fosse stata, e avrei fatto benissimo a meno di Carlo Martello.”
          Chiariamoci: sono d’accordo che sarebbe stato meglio se la Riforma non ci fosse mai stata, ma nulla vieta che da un male possa – per cause indipendenti dalla volontà’ umana, e insieme a miliardi di altri effetti negativi – anche derivare un bene. ( non per questo diventa lecito compiere il male sperando il bene! ). Tu giochi subito l’asso di briscola con la Redenzione, ma si può anche vedere Olocausto e San Massimiliano Kolbe, persecuzioni e martiri ( San Paolo su tutti ),

          “Qui non vedo nessun ritorno di dissidenti, semmai l’agevolazione della fuga di altre pecore dal nostro ovile. Detto ancora più esplicitamente: da pate Luterana vedo una specie di OPA ostile nei nostri confronti, ben spiegabile tenendo presente che è una Chiesa moribonda con pochi decenni di vita avanti a sé e che sta cercando disperatamente di succhiare altra linfa prima di sparire.”
          Ok, tu la vedi e lo rispetto, ma altri no. Conosci personalmente qualche cattolico diventato luterano? Io no. Cfr. anche:
          http://www.uccronline.it/2012/10/01/dal-luteranesimo-al-cattolicesimo-una-imprevedibile-conversione/
          http://www.uccronline.it/2014/01/31/svezia-il-pastore-luterano-ekblad-abbraccia-il-cattolicesimo/

          “Ma non è che devo essere lieto di quella Dichiarazione, visto che è parte del problema, e infatti ne stiamo discutendo i frutti perversi”.
          OK rispetto il fatto che tu non ne sia lieto, se pensi che la Dichiarazione non sia teologicamente corretta puoi farlo sicuramente presente alla Commissione, visto che io sicuramente non sarei in grado di sostenere una tale discussione ;P.

          “l’ecumenismo è nemico dell’Immacolata”
          Trovato! https://gloria.tv/media/FnHZsVgcADA ( tralasciando gli attacchi al CVII sul finale dell’articolo … )
          “non c’è peggior nemico dell’Immacolata e della sua Milizia che l’ecumenismo attuale”, scrive San Massimiliano Kolbe.
          Faccio notare pero’anche la precisazione “attuale”, che teoricamente avrebbe anche potuto mancare.
          Forse un modo di parlare di Ecumenismo che sarebbe potuto piacere al Santo e’questo:
          http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/38173

    2. sweety

      io ho un’opinione nettamente diversa sul viaggio in Svezia e sulle sue finalità dalla tua.
      Dunque, pur rispettando la tua opinione, ti chiederei però per favore di non identificarla tout court con il Magistero. Numerosi frutti spirituali francamente ci sono stati – altrimenti arriveresti a dire che tutti i luterani scismatici non hanno in sé la grazia, unica fonte di frutti spirituali. Il battesimo agisce in tutti; ed è contro la verità storica negare che il dialogo – e lo scontro – con la riforma ha permesso alla chiesa cattolica di sviluppare meglio la propria dottrina teologica (v. Trento).
      Se il papa fosse venuto in germania avrebbe magnificato Lutero. Andnado in Svezia non magnifica nessuno, ma porta testimonianza ai fratelli luterani.
      Dopodiché, rispetto la tua indignazione e sicuramente possiamo e dobbiamo pregare di più. Gradirei moltissimo però che opinioni personali non fossero trattate come unica e sicura fonte di verità magisteriale.

  12. Monica

    Se la famiglia non partecipa attivamente alla vita politica e sociale del paese, sarà schiacciata da quei mali cui si è limitata ad assistere (GP II)

          1. Pierre

            http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=2053362&codiciTestate=1&sez=giornali

            Qui invece la descrizione della lacerazione. Comunque nell’ultima scuola di comunità don Carron ha voluto dire che entrambi gli schieramenti dentro CL (pro e contro Family Day) sono parziali e riduttivi, però ha anche fatto capire – come prima del 20 giugno – di non credere nel successo di questo tipo di testimonianza,in piazza. Come la penso personalmente lo sapete, Carron per me confonde inspiegabilmente (per una persona della sua levatura) due cose diverse: testimonianza alle persone omosessuali e testimonianza contro una legge ingiusta che apre l’ordinamento al business dell’utero in affitto all’estero.

            Il mio timore è che si stia scadendo in una neo-scelta religiosa (con tutte le diversità del caso,ovvio) come descritta anche da Bonifacio Borruso: “la posizione assunta dai vertici di Cl sui temi etici stia diventando lacerante, e non tanto per una questione di opportunità, scendere o non scendere in piazza, ma proprio sull’idea stessa di presenza dei cattolici nella società italiana. Carron è convinto che oggi la fede si comunichi solo ed esclusivamente da persona a persona e che per le profonde mutazioni politico-sociali, «il crollo delle evidenze» dice spesso, l’idea di una presenza pubblica dei cattolici, nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle università, sia inutile, se non dannosa. Per non parlare della politica. Ovviamente, liberi tutti, i ciellini, di fare quello che vogliono. E anche mercoledì, sul tema del Family Day, il presidente della Fraternità di Cl, richiamandosi a Giussani, era stato chiaro: «In una società come questa, non si può creare qualcosa di nuovo se non con la vita. Non c’è struttura, né organizzazione o iniziative che tengano: solo una vita, diversa e nuova, può rivoluzionare strutture, iniziative, rapporti, insomma tutto». Qualcuno, soprattutto fra gli aderenti della prima ora, si chiede però se questo sia ancora il movimento fondato da Giussani nel 1954. Giussani che, scrivendo a Giovanni Paolo II, nel 2004, cinquantesimo della nascita del movimento, definiva Cl come «il fiorire di personalità di laici impegnati dentro la vita».”

            1. Caro Pierre
              vorrei condividere con te questa sensazione: nell’ultimo anno, anno e mezzo ho notato un cambio di atteggiamento anche abbastanza repentino su questi temi da parte di persone con le quali avevo lungamente condiviso idee, posizioni, strategie e approcci. Quasi tutti insieme, quasi tutti con le stesse parole anche se appartenenti a realtà e movimenti cattolici differenti, (non solo CL ma anche Opus Dei e altri), tutti hanno incominciato a parlare di testimonianza, di ponti di muri, di contrapposizioni di misericordia come mai prima.E’ come se trasversalmente sia stata dettata dall’alto una nuova linea che alcuni hanno immediatamente recepito e fatta propria. E non credo che sia solo uno spontaneo “effetto Bergoglio”.

              1. Pierre

                Mah, io non credo in un’unica regia occulta, certamente è cambiato il clima con Francesco, e alcuni stanno venendo allo scoperto, altri si stanno ritirando dalla buona battaglia forse per i vantaggi di un basso profilo su queste tematiche. Io però credo che il Papa abbia come si suol dire le idee chiare, solo che sta facendo il “gesuita”, secondo me perché crede di poter conquistare nuovi spazi alla Chiesa anziché arretrare e lasciarsi distruggere. E’ una visione quasi militare. Da Sun-tzu. Il Papa le cose importanti le ha dette, sta a noi farci alfieri dei messaggi più scomodi che i media fanno passare in sordina. Riguardo l’Opus Dei devo dire che almeno per quello che so io si è messa al lavoro, senza attirare i riflettori, organizzando convegni con esperti e facendo informazione, che è poi un metodo in linea col suo carisma. Quella che pare abbastanza cambiata è Cl, cioè se penso al passato, alle battaglie, ai libri, all’impegno culturale-politico unpolitically correct…ormai il mensile pare una copia sbiadita di ‘Famiglia cristiana’,c’è un appiattimento e un andare solamente al traino della Cei incompatibili col suo carisma ‘laico’ e ‘militante’. Secondo me poi Galantino, scelto dal Papa perché la Cei non si mischiasse in beghe politiche, ha fatto più danni che altro. Opinione mia personale e criticabilissima, ma quando l’ho sentito intervistato in tv sulle unioni omosessuali non ci ho capito niente e figuriamoci cosa hanno capito i telespettatori, di sicuro non i nodi principali del problema.

  13. Guardate questo video (che ha rilanciato Pasola Belletti sul suo blog )

    http://tv.ilfattoquotidiano.it/2016/01/21/servizio-pubblico-papa-papa-storia-di-una-maternita-per-altri-da-roma-agli-usa/468010/?pl_id=43997&pl_type=category

    “…hanno la stessa età dei mie figli… surrogati” (!!)

    No, ma dico ci rendiamo conto i miei figli S U R R O G A T I !!

    Una nuova tipologia dell’umano. Ciao figlio mio surrogato…
    “Prodotto (spec. alimentare) che ne sostituisce un altro pur essendo di qualità inferiore.”

    Notate bene la definizione da dizionario (manco parole intelligenti si inventano), ma ovviamente vivono (vivranno?) tutti felici e contenti, come in ogni favola che si rispetti.

    Poi ci sono le mamme surrogate e i genitori GP… (genitori programmati)

    Non lo fanno per soldi (sic) però 25/30.000 dollari li portano a casa, ma tutte “vogliono aiutare la gente…

    Che dire poi del bimbo surrogato che già ben indottrinato, afferma che non serve avere una mamma… “basta che si va a cercare una donna che fa amicizia con loro… e si fanno i figli”.

    1. Giusi

      Ma il bambino in realtà fa cadere il palco dell’allegra famigliola quando dice che i due papà vanno su tutte le furie e sono cattivi. e quando gli chiedono della mamma c’è silenzio e imbarazzo con i due compratori che lo guardano in attesa che ripeta la lezioncina…… Povero bambino!

  14. Fabrizio Giudici

    @Ola “Riconoscendo il contributo positivo della Riforma, vedi le frasi che ho citato ieri.”
    Le frasi che hai citato – se ho capito bene quali sono – riconoscono il contributo positivo della riforma solo dal punto di vista dei protestanti ( “oste, com’e’ il vino?” ), altrimenti per favore riportamele. Puo’darsi che nel turbine di link interessanti mi siano sfuggite.

    Vista l’ora tarda e per evitare dispersioni, ti rispondo solo sul punto principale.

    Questo è il documento di partenza:

    http://1.bp.blogspot.com/-8JSrjVaPZcA/VpmRAsL3csI/AAAAAAAAB0Q/Ne8zjn3041w/s1600/Letter.png

    Come vedi è co-firmato dal segretario generale della federazione Luterana _e_ dal card. Koch presidente del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani.

    Nei paragrafi finali il documento linka dei riferimenti alla liturgia che è stata preparata congiuntamente da teologi dei due gruppi per la commemorazione che, come abbiamo saputo poco dopo, verrà tenuta il 31 ottobre 2016 in Svezia, presente il Papa (ma che, aggiungo, scommetto ci ritroveremo qualche riferimento in una chiesa near to us, magari nella preghiera dei fedeli, in men che non si dica):

    https://www.lutheranworld.org/content/resource-joint-common-prayer-lutheran-catholic-common-commemoration-reformation-2017
    https://www.lutheranworld.org/sites/default/files/dtpw-lrc-liturgy-2016_en.pdf

    Il documento è lungo, non ho la pretesa di capirlo tutto e sono sicuro che vedremo commenti nei prossimi giorni, ma per stare sul punto principale:

    “The ecumenical journey enables Lutherans and Catholics to appreciate together Martin Luther’s insight into and spiritual experience of the gospel of the righteousness of God, which is also God’s mercy.” (#244)

    “Il cammino ecumenico permette a Luterani e Cattolici di apprezzare insieme l’intuizione di Martin Lutero e l’esperienza spirituale del vangelo e della giustizia di Dio, che è anche la Sua misericordia” (traduzione mia, la versione italiana ufficiale non mi risulta ancora disponibile).

    Quindi, da un lato hai proprio ragione: questa è sostanzialmente la visione Luterana, ma il documento – co-firmato dal card. Koch – ce la spaccia per cattolica sostenendo che tutti insieme possiamo apprezzare l’intuizione di Lutero. Questo per me è un calcio al Concilio di Trento e molte altre cose.

    @sweety “altrimenti arriveresti a dire che tutti i luterani scismatici non hanno in sé la grazia, unica fonte di frutti spirituali”

    Non lo potrei mai dire, con tutti i dischi di J. S. Bach che ho. Ma la grazia ce l’hanno certamente non grazie alla Riforma; ce l’hanno _nonostante_ la Riforma, perché Dio scrive dritto anche nelle righe storte.

    “Gradirei moltissimo però che opinioni personali non fossero trattate come unica e sicura fonte di verità magisteriale.”

    Io gradirei moltissimo che chi commenta leggesse i documenti che mi prendo la cura di fornire e che, invece di limitarsi a contestare – legittimamente – le “mie opinioni personali”, esprimesse un giudizio anche su quelli. Non sono una mia “opinione personale sulle finalità del viaggio”: sono un’intento scritto nero su bianco in un documento firmato “Text by the Liturgical Task Force of the Lutheran-Roman Catholic Commission on Unity”. Da qui al 31 ottobre un po’ d’acqua passerà sotto i ponti e spero che quel documento venga stroncato. Ma hic et nunc è fatto così e, come dicevo, possiamo ritrovarcelo domani durante la liturgia. Voi vi sentireste così tranquilli ad accettare quella frase?

    1. @Fabrizio scrive:
      “Ma la grazia ce l’hanno certamente non grazie alla Riforma; ce l’hanno _nonostante_ la Riforma, perché Dio scrive dritto anche nelle righe storte.”

      Eh già, é proprio così 🙂
      E lo Spirito soffia dove vuole e guarda all’intenzione dei cuori.
      Di certo un luterano nato e formato in questo credo, che agisce con sincerità e tendendo al bene riceve doni di grazia, che possono portarlo alla Verità e comunione con piena con Cristo che si trova solo nella Chiesa Cattolica.

    2. ola

      @Fabrizio
      ““Il cammino ecumenico permette a Luterani e Cattolici di apprezzare insieme l’intuizione di Martin Lutero e l’esperienza spirituale del vangelo e della giustizia di Dio, che è anche la Sua misericordia” (traduzione mia, la versione italiana ufficiale non mi risulta ancora disponibile).”
      Ok grazie per la tua pazienza. Messa cosi’capisco bene il problema, e anche i tuoi giustificati dubbi. Premetto che non ho nessun argomento chiarificatore per confutare o risolvere il problema. Come te spero di leggere nei prossimi giorni qualche approfondimento sul tema.
      Sarebbe senz’altro utile avere una spiegazione delle considerazioni e dei principi dietro questo documento, per poterlo meglio giudicare.
      Eventualmente mi sento di limitarmi ad alcune considerazioni a margine, senza pretesa di completezza o di aver trovato una soluzione al dilemma:

      1. Come spiegato meglio nella completissima disamina al tuo interessantissimo link dove si tratta il caso del Papa Onorio, non tutto quello che, estrapolato dal contesto e preso alla lettera risulta senza dubbio eretico, lo e’davvero se esaminato nel suo contesto ( la risposta di Onorio ). In particolare:
      2. La “liturgia comune” e’di fatto una liturgia luterana. Non c’e’il sacrificio eucaristico, l’omelia viene chiamata “sermone”. A me sembra piu’una liturgia luterana minimamente modificata per permetterne la fruizione ai cattolici che un testo con pretese di equidistanza – del resto ha una certa logica, se e’la Riforma che si va ricordando.
      3. Tutti le frasi “incriminate” da Rorate Coeli vengono nello svolgimento della preghiera sempre assegnate al ruolo “Presider I”, che, essendo lo stesso a cui vengono assegnati gli “onori di casa” nella parte introduttiva ( “Opening” ), sara’giocoforza il pastore, mentre il ruolo “Presider II” dovrebbe essere per esclusione il sacerdote.
      4. In ogni caso, ma qui correggimi se sbaglio, il documento “From Conflict to Communion” non ha l’obiettivo di insegnare verita’dottrinali valide per i cattolici, al contrario della risposta di Onorio.
      5. Alle “intuizioni” di Lutero ( quali? ) non devono per forza corrispondere le azioni di Lutero, anche San Francesco ha avuto per esempio “intuizioni” innovative ( e Rinnovative ) senza dover diventare per forza uno scismatico. Su questo punto, se non viene spiegato meglio che cosa esattamente ci sarebbe da “apprezzare”, secondo me poco si puo’dire al momento.
      6. Nel processo di “avvicinamento” tra il mondo protestante ( falsa dottrina ) e il mondo cattolico ( corretta dottrina ) ci sono gia’stati in passato punti di “commistione”: http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/206302

      “Non lo potrei mai dire, con tutti i dischi di J. S. Bach che ho.”
      Probabilmente la miglior risposta di questo post. 🙂 Eppure non e’raro trovare sostenitori della tesi ( secondo me senza fondamento ) secondo cui per Bach la fede era un aspetto secondario e solamente finalizzata a sfamare la sua numerosa famiglia.

  15. «La natura può essere davvero “crudele” e “indifferente”, in quanto non esiste a nostro beneficio, non sapeva che saremmo venuti e non le importa assolutamente nulla di noi» (Gould)

    «Già ora abitiamo su un magnifico sasso vagante alla periferia della Via Lattea, schiacciati fra il gelido vuoto dello spazio esterno sopra di noi e colossali mantelli di magma incandescente sotto di noi, lì a metà, in bilico sopra zattere continentali in movimento e sotto una sottile striscia di atmosfera. In questa pellicola di gas instabili il 99% delle specie esistite nella storia naturale si sono già estinte e fanno parte dei cataloghi museali di un passato che non tornerà mai più» (Pievani)

  16. Fabrizio Giudici

    @Ola

    “Premetto che non ho nessun argomento chiarificatore per confutare o risolvere il problema. Come te spero di leggere nei prossimi giorni qualche approfondimento sul tema.”

    Ma non è certamente neanche la mia intenzione risolvere il problema ora. L’urgenza “privata” di ognuno di noi sta nel fatto che, purtroppo, quella preghiera possiamo trovarcela domani in chiesa (mio ragionamento: certi preti invitano iman a leggere il Corano di loro iniziativa, quindi figuriamoci questa cosa che ha pure il timbro della Santa Sede) e mi preme che ognuno ci rifletta, senza che la cosa passi sottotraccia, perché le cose che passano sottotraccia, specialmente di questi tempi, sono molto pericolose.

    Su Bach, e in generale sul rapporto artista-opera, se è possibile che ci sia grazia nell’opera e non nell’artista… apri un ramo di discussione appetitosissimo, ma per questo giro… passo. 🙂

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