Testamento spirituale di Santa Bernardetta Soubirous

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“Per l’indigenza di mamma e papà per la rovina del mulino, per il vino della stanchezza, per le pecore rognose : grazie, mio Dio! Bocca di troppo da sfamare che ero; per i bambini accuditi, per le pecore custodite, grazie! Grazie o mio Dio, per il Procuratore, per il Commissario, per i Gendarmi, per le dure parole di Peyremale. Per i giorni in cui siete venuta, Vergine Maria, per quelli in cui non siete venuta, non vi saprò rendere grazie altro che in Paradiso. Ma per lo schiaffo ricevuto, per le beffe, per gli oltraggi, per coloro che mi hanno presa per pazza, per coloro che mi hanno presa per bugiarda, per coloro che mi hanno presa per interessata. GRAZIE, MADONNA !

Per l’ortografia che non ho mai saputa, per la memoria che non ho mai avuta, per la mia ignoranza e per la mia stupidità, grazie! Grazie, grazie, perché se ci fosse stata sulla terra una bambina più stupida di me, avreste scelto quella! Per la mia madre morta lontano, per la pena che ebbi quando mio padre, invece di tendere le braccia alla sua piccola Bernadette, mi chiamò Suor Maria Bernarde: grazie, Gesù! Grazie per aver abbeverato di amarezza questo cuore troppo tenero che mi avete dato. Per Madre Giuseppina che mi ha proclamata: “Buona a nulla”. GRAZIE!

Per i sarcasmi della madre Maestra, la sua voce dura, le sue ingiustizie, le sue ironie, e per il pane della umiliazione, grazie! Grazie per essere stata quella cui la Madre Teresa Poteva dire :”Non me ne combinate mai abbastanza”. Grazie per essere stata quella privilegiata dai rimproveri, di cui le mie sorelle dicevano: “Che fortuna non essere come Bernadette Grazie di essere stata Bernadette, minacciata di prigione perché vi avevo vista, Vergine Santa ! Guardata dalla gente come bestia rara; quella Bernadette così meschina che a vederla si diceva: “Non è che questa?!”. Per questo corpo miserando che mi avete dato, per questa malattia di fuoco e di fumo, per le mie carni in putrefazione, per le mie ossa cariate, per i miei sudori, per la mia febbre, per i miei dolori sordi e acuti, GRAZIE MIO DIO!

Per quest’anima che mi avete data, per il deserto della aridità interiore, per la vostra notte e per i vostri baleni, per i vostri silenzi e i vostri fulmini; per tutto, per Voi assente e presente, grazie! Grazie o Gesù!.”

Santa Bernardetta Soubirous

79 pensieri su “Testamento spirituale di Santa Bernardetta Soubirous

  1. lele

    diciamo che potendo scegliere preferiremmo essere amati e felici. Se proprio non possiamo scegliere, meglio essere santi.

  2. cinzia

    Questa splendida testimonianza è arrivata come un pugno nello stomaco, visto che in questi ultimi giorni sono troppo nervosa e mi sto arrabbiando tanto per tutto, in particolati per i “piccoli” contrattempi….
    Giustamente mi ha riportato l’attenzione sulle cose giuste. Quindi …. GRAZIE!

  3. …un caso clinico interessante (anche se non grave)!
    La automortificazione trionfante di tipo religioso è un fenomeno ben conosciuto
    e da non portare ad esempio (se non clinico, appunto)!
    Cerchiamo di restare coi piedi in terra!
    (anche, se lo so, per chi crede, il cielo è lassù)

    1. troppo facile sbrigarsela con “…un caso clinico…” rileggi bene, con calma e magari approfondisci la storia di Bernardetta prima di tranquillizzare/sedare il tuo inconscio catalogando, dando un nome comprensibile a ciò che è incomprensibile e ti spiazza.

      Tra l’altro ti ha già risposto lei: “… per coloro che mi hanno presa per pazza … GRAZIE, MADONNA !”

    2. Anonimo69

      Ho l’impressione che gli aspiranti santi attuali siano un po’ più moderati di quelli del passato. Non mi sembra di aver sentito da parte di persone canonizzate, vissute in tempi recenti, o viventi ma in odore di santità, accenti di tanta automortificazione ed esaltazione della sofferenza. Sembrerebbe quasi che tenessero conto delle diversità epocali.

      Ad uno che facesse discorsi del genere, ai nostri giorni, sarebbe senz’altro diagnosticata una schizofrenia paranoide. Pensiamo ad es., cosa direbbero gli psichiatri e gli psicologi, di una come s. Margherita Maria Alacoque (la quale ingurgitava il vomito degli ammalati che assisteva, per motificarsi): sicuramente ne seguirebbe un TSO.

      Quindi non credo sia un caso che i comportamenti delle persone, nella cui vita siano presenti i segni di una santità vera o presunta, siano oggi improntati ad una maggiore sobrietà. A69

      1. Anonimo69

        Non si può essere simpatici a tutti (purtroppo). Nemmeno i santi più dolci ed affabili ci sono riusciti. A69

  4. …ho scritto pazza?

    Se esiste il soprannaturale siamo d’accordo, tutto è possibile.
    Ma avendoci i piedi in terra, come ce li abbiamo noi tutti i discorsi di cui sopra appartengono alle
    fantasie più o meno bizzarre della psiche (Messori incluso e concluso)!

    1. Bri

      @filosofiazzero
      Su quali basi neghi l’esistenza del soprannaturale? (se come mi par di capire, la neghi)

      PS.
      Attenzione, mi attenderei (da te) una risposta non banale

      1. BRI:

        …non nego l’esistenza del soprannaturale. Affermo l’esistenza del naturale.
        (essendo compreso nel naturale anche il pensiero, o i pensieri)

      1. Alèudin:

        …una forma di nevrosi, di ossessione nevrotica, il che è ben diverso dalla pazzia!
        (mi piace la parola “furbastro” presa a prestito da Topolino (o Paperino)!

              1. Alèudin:

                …ti dirò allora che secondo me questa povera disgraziata (perché di una povera disgraziata si tratta) aveva trovato rifugio nel suo delirio e poi è l’hanno anche fatta diventare Santa Bernadette.

                p.s. sono cresciuto in scuole piene di Madonne con la fascia azzurra d’ordinanza. Un vero incubo!

                1. Ti stai sbagliando, approfondisci seriamente la storia di Lourdes prima di trarre conclusioni superficiali. P.S. per fare della filosofia spicciola stai ancora cercando di fuggire dalla scuola piena di Madonne, smettila.

  5. matteo

    Impressionante. Un gigante. Devo anche a Lourdes la mia conversione…
    Grazie Bernadette.

  6. L’ha ribloggato su Il blog di Leonidae ha commentato:
    Dopo aver subito tante umiliazioni in vita la piccola Bernadette non ha conosciuto neppure la corruzione del suo corpo. Il privilegio concesso agli umili e ai poveri dal Re dei re.

  7. Ciò che mi pare ad alcuni sfugga è che si tratta di un “testamento spirituale”.

    Ciò che si fa ordinariamente all’approssimarsi della propria vita terrena (quando si ha la grazia di averne cognizione), quando cioè in qualche modo ci si volge indietro e per così dire si “tirano le somme”.

    Nessuna “preventiva” automortificazione o aspirazione all’annullamento quindi, ma lo sguardo di un cuore (o una coscienza) che RICOLMO dell’AMORE di DIO è capace di vedere in tutto ciò che l’uomo normalmente evita o aborrisce o per il quale generalmente maledice o cerca giustizia o rivalsa, una opportunità per essere più vicino a Dio al proprio Amato, assimilati a Gesù Cristo.

    Si potrebbe racchiudere tutto nel frase: “Grazie, grazie, perché se ci fosse stata sulla terra una bambina più stupida di me, avreste scelto quella!”
    Se la mia stupidità (dice Bernadetta) è quella che mi ha guadagnato tanti spirituali (e incommensurabili) “privilegi”, allora Benedetta Stupidità.

    Se le infermità, i dolori, gli insulti, le ingiustizie, ma hanno fatto gustare la Comunione del Cristo e la Sua Consolazione, allora sia benedetto Dio per tutte queste cose.

    Che poi per molti questa sia stoltezza, scandalo o pazzia, c’è poco da meravigliarsi… è nell’ordine dell’agire di Dio che ha nascosto “queste cose ai dotti e ai sapienti e le ha rivelate ai piccoli”.

    1. Thelonious

      La logica della Croce infatti è scandalo per i Giudei, e stoltezza per i Pagani.
      Infatti il mondo di oggi, di fatto neo-pagano, giudica stupidità tutto questo.
      Nulla di nuovo, anche se i laicisti odierni credono di aver scoperto chissà che e di essere intelligenti…

    2. Grazie di cuore Bariom per questo tuo commento che per me ha completato e chiarito ciò che Bernadette voleva esprimere.

  8. Proprio l’altro giorno ascoltavo don Tiziano Soldavini che esortava a ringraziare il Signore per tutto, non solo per i benefici ma anche per le difficoltà, le sofferenze, la malattia, i limiti, le incapacità, le cattive abitudini, perché LUI riesce a trasformare anche il negativo per il nostro bene. Mi conquista la semplicità e soprattutto l’UMILTA’ di santa Bernadette!!!!

  9. Bisogna anche ammettere Thelonious, che anche per molti credenti la “logica della Croce” resta uno “scandalo” in particolar modo quando ci tocca in prima persona e magari pesantemente…

    Diviene un passaggio derimente per il proprio cammino di Fede e tanti sono i modi di affrontare questa momento:
    il rifiuto (che è quasi sempre la prima reazione); la rassegnazione (che non è atteggiamento cristiano); l’illusione del “ce la posso fare” (con le mie sole forze); il “Cristo ha tanto sofferto, anch’io devo patire”; e via discorrendo.

    La via giusta ce la indica Cristo nel Getsemani… ma anche per arrivare a quel “non la mia ma la Tua volontà sia fatta” è necessario il completo, filiale e fiducioso abbandono e tanta, tanta preghiera.
    Ma nel passaggio della Croce, della Crosce Gloriosa, illuminata dalla Resurrezione di Cristo, facciamo noi stessi esperienza di resurrezione, sperimentiamo una forma di Amore del Padre che difficilmente sperimentiamo in altro modo.

    Solo così, anche senza arrivare alle vette di Bernadetta o di altri Santi, ma pur sempre similmente a loro, si può esclamare: “benedetto Dio per questa croce!”

    1. Anonimo69

      Io però avevo fatto un discorso diverso. Non nego che “La logica della Croce infatti è scandalo per i Giudei, e stoltezza per i Pagani”, ma dicevo che la santità, ai nostri giorni, si manifesta in modo più sobrio e senza quell’ardore sovrumano e quegli eccessi con cui si manifestava in passato (quando non c’erano nè psichiatria nè psicanalisi), come quelli esemplificati dalle mortificazioni di s.Margherita Maria Alacoque, per intenderci.

      E’ come, se si tenesse conto del fatto, che la santità deve manifestarsi in modo consono alle varie epoche. A69

      1. @A69, avevo compreso il senso del tuo commento…

        In merito non saprei che dirti. Oggi certamente possono esserci forme e strade per la Santità “diverse” (seppure la “sostanza” resta la stessa), seconda di come la Provvidenza di Dio dispone e in questo, cosa sia “consono” o meno, difficile dirlo.

      2. ola

        Mmm dipende cosa intendiamo per eccesso.
        Chiara Luce Badano e’un eccesso?
        Massimiliano Kolbe ( che non e nemmeno morto di morte naturale ) e’un eccesso?

          1. Thelonious

            beh, in senso etimologico excessus significa “oltrepassato”. La santità sempre oltrepassa il limite nostro, perché consiste nell’abbandono alla logica di Dio. In questo senso è un “excessus”.

              1. Paul Candiago

                Ma voi Signori tutti questi azzeccagherbugli e stillicidi dove li leggete o trovate nel Vangelo/Catechismo o e’ necessario sapere queste cose per la salvezza delle nostre anime: se e cosi’ io non ho speranza. Paul

        1. Anonimo69

          NO, non sono eccessi, perchè il loro martirio è stato provocato dalla malattia (nel 1° caso) e da criminali (nel 2°). Non se lo sono autoinflitti con feroci e ripugnanti mortificazioni (oltretutto non finalizzate direttamente a salvare qualcuno da un terribile destino).
          Se fosse stato possibile allontanare da loro “quel calice”, ne sarebbero stati contenti ed avrebbero continuato ad operare fattivamente per il prossimo. A69

  10. Signor Filosofiazzero, non penso sia appropriato pensare di poter entrare nella mente degli altri (Santa Bernardetta), se la leggo per il verso giusto, specie quando questa persona spiega lei stessa, in modo cosi’ coerente/logico, mostrando un equilibrio spirituale e fisico in relazione alla sua formazione catechetica Cristiana privo di qualsiasi “caso clinico”/infattuazione o altro da sottoporre a istrioni moderni. Pane al pane e vino al vino e con prove reali/spirituali alla mano che anche ai nostri giorni la sostengono e con la Chiesa che l’ha esaltata ufficialmente a santita’. Alle volte la superbia preclude anche il piu’ comune buon senso privando la cognizioine ad una incapacita’ di processare le informazioni=discernere che riceviamo/analizziamo in modo giusto e vero.. Saluti Paul

    1. Come sempre fuori dai più importanti Santuari di tutto il mondo.

      Non c’è di che meravigliarsi e neppure scandalizzarsi più di tanto.

      1. @ Bariom: sai, è sempre il vecchio gnostico snob che ritorna fuori. Ma che schifo questi frequentatori di santuari, che gentaglia, che cafoni, che gente ordinaria 😉 pretendono di mangiare, bere, dormire, lavarsi, comprare le cartoline e riempirsi di ricordini di dubbio gusto da portare alla nonna e alle vecchie zie.
        In ogni caso mi pare di ricordare di aver letto in un “Vivaio” che buona parte degli esercizi commerciali di Lourdes (tutti fuori dal recinto del santuario peraltro) sono di proprietà di israeliti.

          1. Paul Candiago

            Signor Bariom, per i cristiani cattolici e’ bene non scandalizzarsi dei commercianti del Tempio. Oggi mercanti piu’ che mai diversificati, sofisticati, pervaricatori, apostati , massoni falsi evangelisti, teologhi liberali, preti, vescovi, cardinali non in unione con la Chiesa e noi, fedeli quanti camaleonti, doppie faccie, croci al petto e nudi sulle spiaggie a dare scandalo. Cristo adirato fece una funicella …li scaccio’ dal Tempio e rovescio’ le bancarelle, erano piu’ oragnizzati che merce sui marciapiedi,..l’evangelista non tralascia di dire …i soldi che caddero per terra: lo stesso quadro del 2015. Quando lavoro in fronte al Papa Francesco per pulire la Chiesa da preti untuosi, come da sue parole, e la Curia e’ diventata un cancro molto profondo nel cuore stesso della Chiesa trasformando la dottrina evangelica in un processo razionale umano e di burocrazia a non finire. Paul

            1. Signor Paul, mi pare abbia già espresso simile pensiero e sempre al sottoscritto… è quindi della serie “repetita iuvant”?
              O qul è lo scopo che mi sfugge…

              1. Paul Candiago

                Grazie della risposta, che prova che dovete usarmi santa pazienza perche’ alla mia eta’ di 76 anni non sempre il dono della memoria funziona alla velocita’ delle telecomunicazioni. Spesse volte lo fa in modo ripetitivo. Ora vi racconto un pezzo di predica per non essere del tutto monotono. Un fedele disse al parroco: Parroco ma ci ripete sempre le stesse prediche. Rispose il parroco: Scusatemi tanto cari parrocchiani e’ vero: sapete che divento vecchio e alle volte la mente e’ quella che e’. Aggiunse: Vi posso chiedere un favore? Si, rispose unanime la comunita’. Bene, disse il parroco, alzi la mano chi ha messo in pratica l’insegnamento delle mie repetitive prediche di vivere da buon Cristiano in grazia di Dio. Le poche mani alzate erano quelle dei bambini che erano alla messa, gli adulti preferirono non partecipare. Da buon inteditor poche parole. Vi ho annoiato a sufficienza vi benedica Dio e vi mostri il suo Volto, Paul

                1. Non avevo percepito Signor Paul che avesse vestito i panni del buon parroco che fa edificanti prediche per la nostra conversione e crescita spirituale…
                  Mi esima quindi la prego, dal dover alzare la mano.
                  🙂

              2. Paul Candiago

                Signor Bariom, non so ma ho l’impressione che alle volte questi giocattoli mi prendano per i fondelli facendo di testa loro i padroni delle telecomuicazioni, o forse sono io che non li capisco e si arrabbiano e mi fanno i dispetti. Cordiali saluti Paul

  11. Bariom:

    …hai ragione, è prioprio così! In tutto il mondo!

    p.s. la mistica della sofferenza appartiene però al solo cattolicesimo (e ai cattolici).
    Come Gesù ha portato la croce fino allo stremo, così i cattolici ritengono sia salvifico portarla anche loro (più pesa che
    sia)!

    1. Semmai non è “portarla anche loro”, ma “portare la loro” (quando c’è ed è da portare)

      Su altre confessioni Cristiane e la loro mistica non sono un esperto, ma credo ti sbagli a far appartenere la visione salvifica della sofferenza ai soli cattolici.

      1. Paul Candiago

        Signori, a chi non li avesse letto i libri di Santa Teresa d’Avila apre molti apsetti sul misticismo Cristiano.Per noi ancor piu’ utili perche’ non legati, magari, a questa moderna mentalita’ che sfasa piacevolmente questo aspetto spirituale della nostra dottrina per aiutare le forze del male ad avere presa anche in questo sublime dono che Cristo elargisce a chi lo Ama. Paul

  12. Signor Filosofiazzero non e’ solo questione di “ovviamente”, ma completa il profondo significato, che dobbiamo sempre tenere nel cuore,di reale e mistico corpo di Cristo la cui Sposa e’ la Chiesa da lui istituita deve essere sempre il centro del nostro Amore di vita Cristiana: fino alla consumazione dei secoli. Paul

  13. Luigi I.

    @anonimo69
    “sembra di aver sentito da parte di persone canonizzate, vissute in tempi recenti, o viventi ma in odore di santità, accenti di tanta automortificazione ed esaltazione della sofferenza”.

    Credo che Chiara Badano possa rientrare tra le persone (recenti) “in odore di santità” che hanno fatto anche della sofferenza (non voluta, ma accettata) sia fisica che spirituale un inno di ringraziamento a Dio. Altra figura potrebbe essere Natuzza Evolo. Ma nell’ordinario ci sono

    Comunque, per i vari “filosofia0”, Il primo dei piú “folli”, fu proprio Gesù Cristo (che accettò volontariamente, lodando il Padre, i patimenti della Passione), seguito subito dopo da San Paolo che si diceva “lieto” di offrire le sue pene (fisiche) a favore del “corpo di Cristo” (cioé per la Chiesa, quindi a favore “nostro”, ad imitazione di Gesù), poi via via tutti gli altri. Vogliamo ricordare ad es. San Francesco di Assisi? Senza voler scomodare le sue “offerte” di ringraziamento volontarie e non, basta ricordare il suo “testamento” conosciuto da tutti, il cantico delle creature: sii lodato Signore per quelli che perdonano per amor tuo e “sopportano la malattia e sofferenza”. Beati coloro che le sopporteranno in pace, giacchè da te saranno incoronati. Addirittura osò dire: sii lodato per nostra sorella morte corporale, a cui “nessuna persona viva potrá sottrarsi, guai a coloro che moriranno in peccato mortale…”.

    1. Anonimo69

      Si, ma del contesto del discorso si capiva che io mi riferivo a quegli “eccessi” di autormortificazione, di autoflagellazione, di dolore tanto esaltato DA ESSERE PROVOCATO: come ad es. il caso di s. Margherita Maria Alacoque, di s. Simeone stilita (che rimetteva sul suo corpo i vermi che cascavano da esso), di quelli che portavano il cilicio fino al sanguinamento delle carni, di coloro che digiunavano fino a mettere in pericolo la salute.
      D’altra parte, tali sofferenze autoprovocate non sono nemmeno raccomandate dal vangelo per il quale “ad ogni giorno basta la sua pena” (Mt. 6, 34).
      In quei casi, la psichiatria parla di patologia psichica, ma, oggi, non si sente più parlare di santi di quel tipo………

      Cosa diversa è la sofferenza che proviene da altri o dalla natura e che è cristianamente accettata. A69

      1. ola

        D’accordo il concetto e’chiaro.. ma anche nel caso la tua osservazione corrispondesse a una casistica abbastanza vasta ( non conosco ahimè abbastanza storie di santi per confermare o smentire, e tu ne citi tre in tutto ) non ci sarebbe secondo me niente di strano nel fatto che Dio parli e mandi agli uomini anche ( non solo, ma anche ) segni che siano, pur senza conformarsi ad esso, al meglio intellegibili allo “spirito del tempo” ( “Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma.” ).
        In tempi di grandi ( ma non sempre alti ) ideali ( “pro patria mori”, gli ideali guerreschi, ma anche a loro modo le grandi ideologie della storia ), dove la gente era disposta a sacrificare la propria vita anche per cose la cui importanza viene oggi tutto sommato relativizzata, sembra logico che ci fosse bisogno di segni ancora piu’forti per risaltare.
        In tempi di appiattimento, poverta’intellettuale e inseguimento del piacere ad ogni costo per risaltare e’probabilmente sufficiente come scrive Costanza “rimanere al proprio posto.”
        Riassumendo: puo’essere che la tua osservazione sia vera, ma anche quando non ci vedo nessun elemento diciamo “rivoluzionario”. 🙂

  14. Pingback: Il testamento spirituale di Santa Bernardetta Soubirous - Cristiani Today

  15. “Non dunque chi mi dice Signore Signore[la Madonna non è nemmeno lontanamente menzionata]entrerà nel regno dei cieli;ma colui che fa la volontà del padre mio, che è nei cieli” (Mt. 7, 21)

    1. Che c’è Alvise, ti sei sveglaito pronto per una professione di tipo protestante (“protestante” lo sei di indole) o pronto per fati testimone di geova?

    2. Luigi I.

      Nooooo filosofia0, non lo sai mai hai preso proprio le parole piú azzeccate e meglio associabili a Maria, la Madre di Gesú, la donna del “Fiat voluntas tua”. Maria, la Madonna, Colei che é stata scelta tra tutto il creato di tutti i tempi per generare il Cristo, colei dal quale Gesú ha preso ogni “umana” cellula, lei la Serva del Signore, lei che é la “Benedetta tra tutte le donne”, lei che é per volontá di Gesú “Madre” (ecco tua madre) dei credenti. Per “rivelazione” e per fede in chi l’ha rivelato (Gesù stesso), noi sappiamo che Dio è il Padre dei viventi e non dei morti, e se Mosè ed Elia giá “umanamente morti” da un pezzo apparvero “vivi” agli apostoli sul monte Tabor, come Gesú apparve ai “Suoi” (e non solo) dopo la Sua morte, come si potrebbe negare che Maria, la “Beata” (che gusta cioé la beatitudine del Signore) non sarebbe per Dio come lo furono gli “angeli”, Mosé ed Elia (noi cattolici riconosciamo in veritá che Lei è molto piú loro) ?

      1. Anonimo69

        @ Luigi I

        che Maria sia stata benedetta fra le donne è fuor di dubbio, che sia stata destinata alla beatitudine, pare proprio una cosa certa; ma da lì a ricavarci che è la Madre dei credenti, che è stata concepita senza peccato, che è ascesa al cielo, che è la regina degli angeli e degli apostoli, che ha un universale potere intercessorio ecc., CE NE CORRE!
        SENZA LA TRADIZIONE non ci si arriva assolutamente!
        L’interpretazione del passo del monte Tabor è controversa: sono Mosè ed Elia che compaiono effettivamente o sono 2 immagini simboliche che appaiono agli apostoli? Cristo non chiarisce niente e non risponde alle domande degli apostoli.
        Ben diversa è la condizione di Gesù risorto, il quale chiarisce che è veramente lui resuscitato, e, si fa anche toccare da chi dubita. A69

        1. Luigi I.

          “QUE SOY ERA IMMACULADA COUNCEPTIOU”

          Sono le parole di Maria che, per chi crede nell’apparizione, conferma la Tradizione della Chiesa.

  16. vale

    Per questo corpo miserando che mi avete dato, per questa malattia di fuoco e di fumo, per le mie carni in putrefazione, per le mie ossa cariate, per i miei sudori, per la mia febbre, per i miei dolori sordi e acuti, GRAZIE MIO DIO!

    Per quest’anima che mi avete data, per il deserto della aridità interiore, per la vostra notte e per i vostri baleni, per i vostri silenzi e i vostri fulmini; per tutto, per Voi assente e presente, grazie! Grazie o Gesù!.”

    da”il Foglio” di oggi merc 26 agosto 2015 pagg.1 e 4:

    “…Non sono spaventato,così come non è spaventata la mia gente.credo vhe ci distruggeranno ,alla fine.Ma credo anche che l’ultima parola sarà la nostra.
    Gesù ci ha detto che bisogna portare la propria croce, ed è quello che noi in medio oriente stiamo facendo.
    ma la cosa più importante non è di portare la croce, bensì di seguirla. e seguirla significa accettare ,sfidare ed impegnarsi sino alla fine. a questo non rinunceremo mai.

    …ecco perché padre Douglas a conclusione del suo intervento,ha lanciato un monito all’occidente infiacchito:” svegliatevi! il cancro è alla vostra porta.vi distruggeranno. Noi,cristiani del medio oriente,siamo l’unico gruppo che ha visto il volto del male: l’islam.”

    (dall’intervento di padre Douglas al Bazi, sacerdote e parroco a Erbil, al meeting di Rimini)

  17. Sandra55

    Caro Anonimo69, non sono per niente d’accordo con te. Dovresti conoscere un poco meglio le storie dei santi del 900 inclusi Madre Teresa o Giovanni PaoloII… Hai dimenticato ad esempio quanto quest’ultimo ha deciso di patire nelle umiliazioni pubbliche derivanti dalla sua malattia, ridotto a un povero vecchio bavoso incapace di parlare, offrendole al Signore?

    1. Anonimo69

      @ Sandra 55
      Si, ma papa Woytila non avrebbe voluto essere in quelle condizioni, avrebbe voluto essere in buona salute e capacissimo di parlare (cosa cui teneva molto). I santi del passato, se le sofferenze non ce l’avevano, se le provocavano o perlomeno pregavano perchè venissero. A69

        1. Anonimo69

          Dici bene, anche nel passato c’erano santi e santi (io parlavo solo di ALCUNI). A69

  18. Gentile Signora Sandra, grazie di cuore della commozione Cristiana che sento in me per il suo scritto. Com’e’ santo incontrare chi capisce il patire di Cristo sulla croce per la nostra salvazione. Paul

  19. 61angeloextralarge

    Il dubbio che a volte tornano è sempre più “meno dubbio”.
    Il testamento spirituale scritto da religiosi, soprattutto fino a una cinquantina di anni fa, è un’abitudine e di solito lo si
    scrive molto prima dell’approssimarsi dell’ultima ora. Se sbaglio mi corigerete. 😀

    n.b.: se non succede nulla di intoppo… sarò a Lourdes a settembre per la mia prima volta (spero che non sia l’ultima…). Ovviamente sarete con me.

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