Corniglio for Africa

tiro alla fune

di Flavio Salvadori

Corniglio for Africa all’inizio era solo un nome, ambizioso ed irriverente. Il nome di una giornata evento, per celebrare il rientro di Padre Carlo dopo un lungo periodo di assenza dall’Italia. Tre anni di missione in Camerun.

Successivamente abbiamo scoperto, assieme all’associazione culturale Corniglio chiAma che ha sposato da subito con entusiasmo l’iniziativa, che Corniglio for Africa ha creato molta attesa nel paese, ed anche qualche paura. Tanto che il vice sindaco di Corniglio, incantevole località della Val Parma, è stato avvicinato da qualche cornigliese che ha manifestato preoccupazione per il possibile prossimo arrivo di profughi dall’Africa…

Poi è arrivato Padre Carlo, saveriano, il penultimo dei miei cinque fratelli. Ed è arrivato il giorno 9 Agosto 2015: Corniglio for Africa. L’attesa è diventata scompiglio. A partire dalla Messa in Castello. Una delle nostre super suore, Suor Fausta, era molto preoccupata che gli anziani non sarebbero mai venuti su per la salita, ma alla fine le sedie non sono bastate, e c’era gente anche in piedi. Commentando il Vangelo sotto gli ippocastani, Padre Carlo ci ha spiegato come il pane della vita abbia cinque caratteristiche che lo rendono unico ed insostituibile: è gratuito, buono, abbondante, eterno e da condividere.La Messa in Castello

Poi il mercatino, il torneo di carte, le olimpiadi dei bambini, il teatro per i ragazzi, la cena sotto le stelle ed il concerto dei Lè!. Per fare festa, per coinvolgere più persone possibile. Ricordare a tutti che c’è un continente ricchissimo, che ha in mano il futuro del mondo e chiede il nostro aiuto per imparare a crescere.

Lo scompiglio di avvenimenti diversi e apparentemente scollegati, di un tempo che non si sa se piove o si apre, se la lasagna si raffredderà, se il tiro alla fune piace ancora ai bambini o se i tavoli basteranno. Lo scompiglio di Padre Carlo che prende in mano la chitarra ed intona Battisti, così che le persone si alzino da tavola e si avvicinino al palco. E poi fare un breve racconto della sua esperienza missionaria, prima del concerto. Perché: “vedi Flavio, è come in Missione, richiami l’attenzione della gente se le cose le fai, non se le dici e poi aspetti…”Corniglio chiAma

Lo scompiglio di un gesto d’amore verso un fratello che ritorna a casa per un po’, che è diventato gesto di amore condiviso ed ha lasciato dietro a sé sorrisi, abbracci, ricordi, amicizia, colori. Piccoli semi di bellezza di una Fede, dono di Dio, che noi cristiani, non possiamo tenere nascosta. Ed è d’accordo anche il parroco salesiano di Corniglio, che viene dalla Polonia. Senza sapere che Carlo sta ripartendo in direzione Camerun per altri tre anni almeno, appena finita la Messa lo ha avvicinato e gli ha detto: “che bellezza Padre Carlo questa giornata. Quand’è che torni a Corniglio che la rifacciamo?”.

 

2 pensieri su “Corniglio for Africa

  1. 61angeloextralarge

    il pane della vita, ha cinque caratteristiche che lo rendono unico e insostituibile: è gratuito, buono, abbondante, eterno e da condividere: Padre Carlo… Smack! 😀
    Padre Carlo è uno che non scandalizza il popolo di Dio a quanto sembra…

  2. Condivido con Padre Carlo il senso del pane celeste e del pane quotidiano. Chiunque di voi poi incarti il pane fatto in casa con carta dalla Genesi: ti guadagnerai il pane con il sudore della fronte. La mia esperienza di morto di fame, quando ero piccolo e sfamato dalla carita’ di tante persone ignote a cui sono sempre riconoscente, mi ha insegnato che c’e’ sempre molto e abbondante pane per tutti sei lo sai far lievitare fra le tue mani operose.Paul

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