L’uomo che fissa le panche (o in cerca di una normale esistenza cattolica)

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«Sono completamente felice, dalla punta dei capelli fino alla punta dei piedi, dalla mano sinistra alla destra, come se fossi una croce. E proprio questa è la cosa più bella. Un’esistenza cattolica».

(Conversazioni di Thomas Bernhard, a cura di Kurt Hoffman, Guanda 1989)

 di Matteo Donadoni

Vien voglia di lasciar perdere. Adeguarsi all’andazzo.

Perché? Perché, in fondo, io non dovrei far parte pienamente della mia comunità? Vogliamo essere accettati, tutti noi agogniamo un certo qual riconoscimento da parte del prossimo. Un timbro, una pacca sulla spalla. Quella calda, avvolgente sensazione di sentirsi parte di un intero… lupi nel branco. O pecore del gregge, dovrei più cristianamente dire. Nel bene e nel male, in salute e in malattia. Come voleva il tisico Thomas Bernhard perfino nel sanatorio più angoscioso di Grafenhof: «Visto che ero qui, volevo far parte di questa comunità, anche se si trattava della comunità più mostruosa e raccapricciante che uno possa immaginare». Continua a leggere “L’uomo che fissa le panche (o in cerca di una normale esistenza cattolica)”