Ildegarda in italiano

VISION. A film by Margarethe von Trotta.

Un gruppo Facebook e una serie di avvenimenti a livello nazionale per ricordare una delle più grandi figure femminili del medioevo: santa Ildegarda di Bingen. A promuovere l’iniziativa un gruppo di studenti dell’Università di Salerno, che nel 2011 ha fondato la pagina “Il Medioevo non è stata  un’epoca buia!” sul più popolare social network del web.

I ragazzi hanno ora deciso di portare all’attenzione del grande pubblico la richiesta, avanzata alle reti nazionali e alla Rai in particolare, di doppiare in italiano e trasmettere il film “Vision” del 2009 di Margarethe von Trotta, dedicato a santa Ildegarda di Bingen e «purtroppo largamente ignorato», affermano.

Santa Ildegarda è «una delle figure più affascinanti del Medioevo. Vissuta nella Germania del XII secolo, è stata una vera e propria enciclopedia vivente: monaca e poi potente Badessa, mistica e teologa, esperta di scienze e di medicina, compositrice di non meno di 77 inni musicali, e una vera autorità nell’Europa del suo tempo, tanto da aver predicato nelle cattedrali, tenuto corrispondenza con vescovi e abati, consigliato (e bastonato) il papa Eugenio III e l’imperatore Federico Barbarossa. Un pozzo di scienza tutto femminile, che è stata dichiarata Dottore della Chiesa da Benedetto XVI nel 2012. Attraverso l’interpretazione di Barbara Sukowa, Margarethe von Trotta ricostruisce la vita della badessa in un quadro storico di grande effetto».

«Perché questa decisione? – proseguono – Tutto iniziò in occasione di una puntata che la trasmissione “Il Tempo e la Storia”, trasmesso su Rai Storia e Rai 3, ha dedicato a santa Ildegarda, e l’ospite della puntata, Alessandro Barbero, alla fine ha citato il film “Vision”, ancora inedito in italiano. Prendendo spunto da questa mancanza, il gruppo ha allora promosso dapprima una petizione sulla pagina Facebook di Rai Storia perché il film venisse doppiato e trasmesso in italiano. Poi, per dare alla cosa maggiore visibilità, ha deciso di creare un evento fisico ad hoc: una serie di appuntamenti congiunti in tutta Italia, da svolgersi lo stesso giorno (il 4 ottobre) che coinvolgano associazioni culturali, gruppi di rievocazione storica, compagnie teatrali, ensemble musicali case editrici e altre realtà del mondo della cultura, incentrati appunto sulla figura di santa Ildegarda e sul film “Vision”».Barbara Sukowa, Vision – Aus dem Leben der Hildegard von Bingen (Vision, 2009; directed by Margarethe von Trotta) - Berlinale 2012 Jury

Tra le realtà che finora hanno aderito «ci sono le Edizioni Il Cerchio di Rimini, le Edizioni Penne e Papiri di Tuscania (VT), l’associazione culturale “Civitas Zumellarum” di Belluno, l’associazione culturale “Accademia Medioevo” di Roma, l’Associazione culturale “Armarium Historiae” di Milano, associazione culturale “Spino Fiorito” di Pavia, la “Compagnia d’Arme della Lince Rhodigum” di Rovigo, l’associazione culturale “Imperiales Friderici” di Foggia e l’”Associazione Culturale Scaligeri” di Verona». Il gruppo invita tutte le realtà culturali interessate a questo progetto «ad aderire alla pagina Facebook “Ildegarda in Italiano” e a contattare gli organizzatori».

fonte: VaticanInsider

36 pensieri su “Ildegarda in italiano

  1. Cacciatrice di stelle

    Ma a voi non fa ridere che la prerogativa di molti santi sia stata quella di bastonare (fraternamente e con infinito amore) il Papa? 🙂

    1. Alcuni più che “molti”… ma ricordiamoci, eran Santi e già la loro specchiata vita lo dimostrava.
      Credo anche che con timore e tremore si accostarono a questo compito. Mai per loro picca, fantasia o presunzione, ma per preciso volere di Dio a loro manifestato…

      Ergo, chi si sente in tali condizioni… si accomodi. certo ne verrà un gran bene per tutti. 😉

        1. Bariom

          Eggià… Forse sarà per l’esempio che hanno avuto da Qualcun Altro che si é comportato come “pecora muta” e che la propria testa l’ha avuta coronata di spine (che come ben sai é anche immagine allegorica)… 😉

        2. Non credo che le generalizzazioni favoriscano la nascita di nuovi santi, o possano riformare in meglio la chiesa…. Scusa, ma, personalmente, proprio non mi ci ritrovo nella tua definizione.

          1. Ehm…io stavo scherzando sul fatto che secondo la mentalità comune i cattolici sono gente autoillusa senza spina dorsale, quando i santi sono gente con i controcosi, e alcuni bacchettavano persino il Papa, come dice giustamente Bariom con timore e tremore, con infinito amore e rispetto, e in ultima istanza obbedienza…i miei commenti perlomeno erano ironici…quindi non capisco di quale generalizzazione parli. 🙂

            1. Cacciatrice e Monique,
              a volte l’ironia è difficile da leggere in una singola affermazione che se presa alla lettera o mancando la “memoria storica” di commenti precedenti, può essere fraintesa…

              Questo è senz’altro il caso 😉

            2. Di ciò che tu stessa hai specificato…”secondo la mentalità comune”…è semplicemente una questione di forma: ritenere che “tutti” i cattolici siano non pensanti, solo perchè alcuni sono così non è corretto. I Santi, come sostieni anche tu e mi trovi d’accordo, erano più che pensanti e a giusta ragione bacchettavano anche la Chiesa, ma, allo stesso modo, ci sono molti cristiani comuni capaci di scelte coerenti nel loro quotidiano.

  2. L’iniziativa e il desiderio di far conoshere Hildegard Von Bingen sono lodevoli. Il film no. Spiacente ma va giudicato non per le intenzioni. Come spesso succede in questi tentativi di tradurre la spiritualità e l’esperienza di fede, o il regista e chi lavora con lui sono entrati nella sintonia e hanno una chiave di lettura di quei percorsi, oppure si possono avere anche bei film ma assolutamente lontani dalla valorizzazione dell’essenzialità dell’esperienza religiosa e mistica. Non è un problema della fede del regista ma di quanto colga che la chiave non può essere in un tentativo di rilettura laica. Liliana Cavani, atea, ha realizzato miglior film su san Francesco, perché ha descritto il personaggio partendoo dalla sua caratteristica essenziale, la sua religiositàs. Con Vision la Von Trotta non ci è riuscita nemmeno lontanamente. Il personaggio che ne esce strano, geniale ecc ma non affascinante per la sua caratteristica nodale che probailmente la regista non condivide (nel senso della sintonia). E poi se in Italia si cominciasse a guardare i film nella lingua originale con i sottotitoli magari si coglierebbero anche le atmosfere sonore che fanno parte integrante dell’atmosfera e di cosa stia dicendo davvero un film.

    1. Non sono d’accordo: la von Trotta, da atea, appunto, si ferma dinanzi al mistero. Non prova a dare una spiegazione qualsiasi, si limita a far vedere che c’è. Chi l’ha detto che la religiosità di Ildegarda non viene espressa nel film? I brani dello Scivias che risuonano riportano continuamente a quella dimensione. La Ildegarda che ne esce è una donna, nel senso completo del termine: una donna certo straordinaria, ma la von Trotta è attenta a toccare tutte le sfumature della sensibilità femminile. Si vede Ildegarda figlia, ildegarda sorella e amica di uomini e donne, Ildegarda guerriera non contro gli uomini in generale ma contro alcuni uomini con nome e cognome, Ildegarda madre di Richardis, con tutto lo strazio che prova nel momento in cui le viene tolta.
      Per quanto riguarda la questione film in lingua originale, pur ammettendo che personalmente amo vederne, ritengo che il doppiaggio sia parte integrante della nostra cultura (perdonate la retorica ma non so trovare altre parole), un’arte tutta nostra che dobbiamo coltivare, i nostri doppiatori sono universalmente riconosciuti come i migliori al mondo; e anche un modo di valorizzare la nostra lingua, in un mondo che parla quasi solo l’Inglese.

  3. Grazie per aver segnalato e rilanciato su questo blog questa intelligente e sana proposta: che il Fim Vision venga doppiato e trasmesso in italiano. 🙂

    1. Giusi

      L’ho visto grazie a Mercuriade che l’aveva postato su questo blog qualche tempo fa: bellissimo!

  4. Claudio B

    “Una delle più grandi figure femminili del Medioevo” è un po’ riduttivo,a mio parere, io – per quello che ne so – arrischierei un “di tutti i tempi”. Spero di poter vedere presto il film, possibilmente al cinema.

  5. ….hai detto bene: “per quello che so”!

    Per quanto poi riguarda la questione dell’oscuro medioevo che non era oscuro sfondate un uscio aperto o se preferite avete scoperto l’acqua calda!

    1. Thelonious

      @filosofiazzero: sei proprio sicuro? La maggior parte della gggente è ancora convinta che il medioevo sia un’epoca oscura e tenebrosa, e infatti la parola “medioevo” viene usata a sproposito come antonomasia. Forse è l’acqua calda, ma se siamo nell’inverno del pregiudizio culturale, l’acqua calda serve eccome

        1. Thelonious

          guarda che all’ignoranza sul Medioevo hanno contribuito decenni e decenni di “lavaggio del cervello” fatto nelle scuole, sui giornali e su certa pubblicista, su quanto brutti sporchi e cattivi erano nei bruttissimi secoli bui del Medioevo e invece quanto belli puliti progressisti e illuminati erano gli illuministi (appunto).
          E tanti di coloro che vanno ad ammirare le cattedrali romaniche e gotiche sono pronti a giurare che i secoli del Medioevo erano bui.

    1. Giusi

      Si grazie. L’ho scritto in altri post. E’ in reparto. E’ molto debole e attaccata a drenaggi vari però dovrebbe essere fuori pericolo. Ha subito tre interventi tra cui una peritonite indotta perchè la pancia per l’infezione si era gonfiata in modo inverosimile, due volte in rianimazione. Il medico ha detto di accendere un cero perchè l’hanno presa per i capelli. La febbre era arrivata a 43 e non scendeva! Ora è sfebbrata. Ho saputo che le era stata amministrata persino l’Estrema Unzione. Si è creata una catena di preghiere. Ringrazio tutti e vi chiedo di ricordarla ancora perchè deve rimettersi e crescere il suo bambino. Per il momento l’ha visto solo in fotografia. Ha rischiato anche lui ma adesso sta bene. E’ ancora in incubatrice perchè nato di otto mesi ma è tutto ok. E’ bellissimo! Ho una foto ma non la pubblico per motivi di privacy. Grazie! Grazie! Grazie! Sia lodato il Signore!

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