La comunione dei santi e quella degli amici

candeledi Costanza Miriano

Un tempo quando pensavo alla comunione dei santi immaginavo una specie di tavolone rotondo, su in cielo, in cui un comitato centrale generale esecutivo amministrava le faccende umane, una specie di gigantesco consiglio dei ministri all’ennesima potenza, anzi onnipotenza, che governava il mondo quaggiù su delega del presidente del consiglio. San Francesco ministro delle Finanze, san Giovanni Bosco all’Istruzione, san Michele Arcangelo ministro della Difesa, santa Caterina ai Rapporti col Parlamento, santa Giovanna d’Arco l’avrei messa agli Esteri.

Adesso, pur non disdegnando certo l’intercessione dei santi – santa Teresina è indubitabilmente il mio agente letterario, tanto per cominciare, mentre santa Speranza di Gesù mi fa un po’ da nonna per i miei figli, suggerisce anche ai compiti in classe, qualche volta, se riesco a mandarla in classe (bisogna finire la novena in tempo) – mi sono fatta un’altra idea della comunione dei santi.

Nella mia comunione adesso ci sono i santi comuni, quelli che non sono stati canonizzati. Innanzitutto mi rivolgo spesso alle anime del purgatorio, le anime sante, appunto, che avendo bisogno delle nostre preghiere sono sempre molto sollecite ad accorrere in nostro aiuto. Io le uso spesso come sveglia, quando non ce l’ho o non voglio disturbare mio marito. Facciamo dei patti: chiedo alle anime sante di svegliarmi, e in cambio faccio dire una messa per loro, o magari prego una decina. Lo posso scrivere solo qui perché credo che su qualsiasi altro giornale verrei presa per pazza, ma qui lo posso dire: funziona. Le anime del purgatorio sono proprio fratelli e sorelle nostre, e ci danno una mano nelle nostre necessità. Me lo ha insegnato una suora al catechismo, poi per qualche anno non mi sono ricordata di approfittare di questa fratellanza, fino a quando, una quindicina di anni fa un’altra suora non mi si è parata davanti, praticamente in mezzo alla strada. Stavo guidando. Per non prenderla sotto mi sono fermata. La suora è venuta al finestrino. “Grazie di essersi fermata!” Risposta pensata: “guardi che non mi sarei fermata, è lei che mi si è messa a un centimetro dal cofano”; risposta data: “Ma si figuri, mi dica”. Mi ha chiesto di portarla all’ospedale, doveva fare una fisioterapia e non aveva i soldi per il taxi. Così si era rivolta alle anime del purgatorio per chiedere un passaggio. Pare che quando mi ha visto passare ha sentito che ero io la persona giusta.  A parte che mi era sembrata buffissima, mi aveva fatto tornare in mente il suggerimento ricevuto tanti anni prima, e da allora anche io ricorro spesso a queste sorelle e fratelli maggiori (più che come radio taxi come dicevo come sveglia, navigatore, segretaria).

C’è poi un’altra comunione che mi sostiene, ed è quella con gli amici in carne ed ossa. Abbiamo bisogno degli amici, nel cammino verso il cielo. Gli amici di carne ed ossa, che ci facciano compagnia nella battaglia quotidiana. È vero che il nostro posto in trincea non lo può prendere nessun altro al posto nostro, ma è vero anche che nessuna trincea può essere occupata da un solo soldato. Bisogna avere dei compagni, a fianco, che ti diano una mano se sei ferito, che ti avvisino quando sta arrivando l’attacco, che ti diano da bere quando sei stremata, che ti riscaldino quando hai freddo.

Gli amici innanzitutto ti fanno vedere che vivere da cristiani è possibile. È possibile essere fedeli tutta la vita a una persona. È possibile seguire i metodi naturali ed essere aperti alla vita. È possibile accogliere i figli, cercare di educarli. È possibile non seguire la massa e fare le scelte di tutti: opporsi da soli è troppo dura, ma opporsi insieme a degli amici sembra fattibile.

Gli amici mi hanno fatto vedere con la loro vita per esempio che era possibile trovare un tempo per pregare e andare alla messa tutti i giorni. Lo devo a un’amica che si chiama Elisa, e che riusciva a trovare questi momenti. “Sì, certo, sei brava, ma sai io ho quattro figli…” – mi ricordo che le dissi. “Anche io!” – rispose. “Va bene, ma poi io lavoro…” “Anche io!” A quel punto mi innervosii un po’, però sulla fiducia provai, e mi resi conto che come aveva detto Elisa innanzitutto era possibile, e poi la cosa mi avrebbe cambiato la vita.

Tutto quello che vivo, o provo a vivere, da cristiana, lo faccio perché ho visto qualcun altro farlo. Siamo fatti così, abbiamo bisogno di questa amicizia. La Chiesa è soprattutto questo. Testimoni, passaparola, amici, compagni di cammino.

Se non fosse stata necessaria questa compagnia di carne Dio non avrebbe voluto la Chiesa. Ci avrebbe mandato delle agili istruzioni su un foglietto, o su dei cartelloni, o magari dei segnali lampeggianti. Ma l’uomo non è fatto così, il suo cuore misterioso non funziona così, e Dio lo sa, perché è lui che ci ha creati a sua immagine e somiglianza.

Gli amici a volte sanno anche rompere le scatole, si chiama correzione fraterna, ma a volte non è fraterna per niente. Io ho delle amiche moleste che non mi lasciano in pace quando si accorgono che sto sbagliando in qualcosa di grosso, e non le ringrazierò mai abbastanza (anche se lì per lì come dicevo sono moleste). Gli amici in Cristo sanno anche custodirci se sbagliamo strada. Poi ci sono momenti in cui siamo stanchi, abbiamo solo voglia di una spalla su cui piangere, o magari su cui addormentarci in un sonno ristoratore, e anche per quello ci sono i compagni di fede: anche solo per stare vicini a noi, in silenzio.

Credo che uno dei motivi per cui lo Spirito abbia ispirato la nascita dei movimenti e delle realtà ecclesiali sia proprio questo: perché nessun cristiano sia lasciato solo nel suo cammino quotidiano. Io personalmente non appartengo a nessun movimento, gruppo, spiritualità particolari. Sono, come dico sempre, una cattolica diocesana, ma ho lo stesso tanti amici in Cristo, seppur non organizzati o strutturati. Come dico sempre alle mie amiche, siamo in un monastero wi fi: siamo consorelle, ma siamo legate da un collegamento wireless. Il nostro convento non ha pareti comuni, ma ci sentiamo comunque vicine di cella, e comunichiamo con un collegamento dall’alto, via cavo come diciamo noi. A volte preghiamo fisicamente insieme, altre volte lo facciamo, magari in contemporanea, magari avvisandoci con un messaggio, chiedendo a un’amica di farci compagnia per una decina di rosario sincronizzato dall’altra parte dell’Italia.

Altre volte gli amici ci servono quando la grazia da chiedere, per noi o per qualcun altro, è proprio grossa. Allora ci vuole qualcuno che ci dia man forte. Altre volte ancora gli amici ci aiutano a capire le cose, ci sciolgono dubbi, consigliano letture, incontri, frequentazioni.

Io credo che solo un giorno, in cielo, scopriremo quanto sarà stata potente questa amicizia grande, e scopriremo chi si è sacrificato per noi, chi ha pregato o digiunato, o offerto fioretti in silenzio per noi. Capiremo che gli amici, senza che noi ce ne rendessimo conto, ci hanno salvato la vita.

 fonte> Il Timone

76 pensieri su “La comunione dei santi e quella degli amici

  1. Io ho vent’anni più di lei e quindi un’esperienza più che consolidata: confermo parola per parola tutto quanto ha scritto. E’ proprio così, sia per le anime del purgatorio che per gli amici. Secondo il classico “Teologia della perfezione cristiana”, del domenicano Antonio Rojo Marin, tre sono i principali vantaggi di un’amicizia vera e santa: quello di trovare nell’amico un consigliere vero ed intimo, al quale confidiamo i problemi della nostra anima perché ci aiuti a risolverli; un prudente correttore, che ci dirà la verità sui nostri difetti e ci impedirà di commettere innumerevoli imprudenze; un consolatore, infine, che ascolterà con bontà le nostre pene e troverà le parole opportune per addolcirle.

  2. Giusi

    Prima di ogni viaggio invoco l’Arcangelo Raffaele, gli Angeli Custodi e le Anime Sante del Purgatorio! Funziona! Oh se funziona! Sono uscita illesa da un contromano in superstrada e quando mi sono fermata, dopo essermi miracolosamente girata con una calma soprannaturale, presso una stazione di servizio per principio di infarto post stress mi si è avvicinato un signore che aveva visto tutto e anzichè riempirmi di parole mi ha persino consolata trovandomi delle attenuanti e dicendomi che se uno non conosce quella strada la disposizione dei cartell può indurre in errore!

    1. Ciao Giusi 😉

      Mi viene in mente l’arcinota barzelletta…

      Un signore (signora nel tuo caso) viaggia in autostrada quando sente un annuncio alla radio: “Messaggio di servizio di allerta! Un folle sta percorrendo contromano la superstrada tal dei tali.. Prestare la massima attenzione!” E il tizio replica: “Seee, uno! Qua e pieno di folli che viaggiano contromano!!” 😀

      Per farci una risata, non per sminuire la tua esperienza o il terrore che devi aver provato 😉

      1. Giusi

        Il bello è che ho pensato la stessa cosa: ma questi sono tutti pazzi che sorpassano dove non possono? La cosa sorprendente è che il terrore l’ho avuto dopo: mentre facevo la manovra per rimediare ero di una calma soprannaturale come se non fossi stata io! Peraltro stavo andando a trovare una santa, in tanta malora, che ho pregato tutto l’anno per problemi agli occhi di diverse persone, anche per Gianmaria, figlio di Fiorella. Fiorellaaaaaaa! Si è operato di cheratocono? E’ andato tutto bene? Era in luglio mi pare l’operazione.

        1. Fiorella

          Grazie Giusy, l’operazione è stata fatta il 7 luglio, è andata bene ma ho aspettato ad esultare fino al controllo della settimana scorsa. E infatti il chirurgo era contento perché Gianmaria aveva già’ recuperato pienamente 10/10.
          Grazie, grazie infinite, non ho parole……e il post non poteva essere più’ appropriato.

            1. Sara

              Fiorella, sono molto contenta anch’io: le intenzioni di tutti i partecipanti del blog sono sempre all’ordine del giorno nel nostro Rosario quotidiano: la Mamma celeste non ci lascia mai soli!

  3. Sara

    Che bell’articolo! Mi piace troppo la composizione dei ministri (e per inciso: come desidererei san Giovanni Bosco all’Istruzione)!
    Anche io prego le anime sante del Purgatorio, ma esperienze concrete di aiuto e risposta simili a quelle descritte da Costanza le ho sperimentate e le sperimento continuamente pregando e invocando l’Angelo custode! Che meraviglia!

      1. Sara

        Benissimo! Allora all’istruzione facciamo San Filippo Neri o San Roberto Bellarmino o Jean Baptiste de la Salle o Tommaso d’Aquino! Scoperti non si rimane mai!

    1. 61angeloextralarge

      Sara: concordo! Ma i Santi Protettori e intercessori sono preziosissimi, ognuno nel suo “campo”.

            1. In Puglia ho passato parte delle vacanze di questa estate, visitando soprattutto la Daunia (il Salento l’anno prossimo a Dio piacendo)
              La Puglia è RICCHISSIMA di antiche (e più recenti) testimonianze storico-artistiche del Cristianesimo e di una fede che permeava (tempo passato?) il tessuto sociale e la vita delle comunità, a cominciare dalle spendide Chiese Rupestri che si trovano non sono solo nella più conosciuta Matera (che peraltro è in Basilicata).

              Immagini da Google:
              https://www.google.it/search?q=chiese+rupestri+mottola&num=100&newwindow=1&safe=off&tbm=isch&tbo=u&source=univ&sa=X&ei=-YQFVMPGJNTZ4QSKk4HQAw&ved=0CCsQsAQ&biw=1680&bih=929

              e dal portale del Comune di Mottola:
              http://www.comune.mottola.ta.it/index.php?option=com_content&view=category&id=20&Itemid=91

              Spero di riuscire a scriverne un articolo per il mio blog, prossimamente…

                1. Sara

                  Se parliamo di Puglia e testimonianze di fede, non dimentichiamo Otranto e i suoi santi martiri!
                  Consiglio di nuovo la lettura di M. Corti, “L’ora di tutti”, perché è di una bellezza sconvolgente.

                  1. Pensavo tempo fa che se ci fosse un autore televisivo senza paura “L’ora di tutti” sarebbe un bellissimo soggetto per uno sceneggiato (vulgo *fiscion*).

                    1. Sara

                      Verissimo, ma oltre che senza paura dovrebbe essere anche molto bravo, perché trasporre la poesia in sceneggiato è cosa a dir poco ardua…

  4. maria elena

    Come è vero…e come è consolante sentirselo ricordare. Perché ci si scorda di questo, il demonio è talmente abile che ti fa vedere che sei sola, invece, magari dopo una correzione fraterna, fai le lodi e scopri che Dio ti ama così come sei e abbracci con amore chi ti ha voluto bene, anche se te lo ha dimostrato con mezzi propri!
    “Tutto quello che vivo, o provo a vivere, da cristiana, lo faccio perché ho visto qualcun altro farlo. Siamo fatti così, abbiamo bisogno di questa amicizia. La Chiesa è soprattutto questo. Testimoni, passaparola, amici, compagni di cammino.” Non sai quanto mi ha aiutato leggere i tuoi libri, un mio amico sacerdote(santo dico io) dice che è meglio un libro tuo che tanta teologia ;). Non solo me, ma hanno aiutato tutti quelli a cui rifilo una copia del libro, quando li incontro o quando mi vengono a trovare. e, per chi non c’è stato il libro, ci sono stati i tuoi consigli, vissuti e provati in prima persona e poi rifilati agli amici. ascoltare le esperienze altrui fa crescere, e io 21 anni di matrimonio e 5 figli ho ancora tanto da imparare, perché il mio cuore e la mia anima ogni giorno vivono situazioni per cui serve la Parola di Dio, proprio quella che hai ascoltato l’anno scorso ma che l’anno scorso ti aveva detto un’altra cosa…
    p.s. Io non demordo, spero di ascoltarti presto a Viterbo!

  5. maria elena

    un ‘ultima cosa, Santa Teresina mi fa stare con i piedi ben piantati in cielo! Sant’Antonio è il mio coach! Sulle anime del purgatorio non sapevo, grazie per la dritta!

  6. anna

    mi piacerebbe avere una comunione di amici credenti anche qui in Terra, chissa’… magari se prego per questo il Signore mi aiutera’ a trovarla… non avevo mai pensato di pregare per questo…mi sembra un sogno bellissimo! posso chiedervi di aggiungere una vostra preghiera alla mia per questo?
    che bella l’idea di farsi un messaggo e dire alla stessa ora il Rosario…
    Grazie Costanza

  7. “Gli amici innanzitutto ti fanno vedere che vivere da cristiani è possibile….”

    Parli , ho letto, solo di amici cristiani (cattolici, presumo).
    Non sarà di certo così, voglio sperare (per te)!

    1. Mi pareva strano Alvise tu non ti fossi ancora palesato…

      Non posso parlare per Costanza ma sono certo che le ha come ho io, come credo spero tutti noi, anche amici non-credenti.
      E’ chiaro che qui il discorso si espandeva ad una amicizia di tipo diverso che diviene comunione e comunità fondate sula Fede (sempre lì torniamo) e sulla conoscenza di Cristo.

      Stessa cosa che sta alla base della “piccola” comunità che è la famiglia cristiana.

  8. 61angeloextralarge

    Costanza, sei speciale! Per me è come se tu fossi presente in carne e ossa nella mia quotidianità… e non solo tu…
    Amici del blog… vi sto trascurando ma ci sono sempre. Smack! 😀

  9. Costanza:

    ….questa del rosario sincronizzato è proprio, come suoli dire, una cosa “buffissima”! (per non dire altro!) (ma ovviamente state giocando!) (state giocando, vero?) (in santa letizia, ovviamente!)

    1. Rosa

      Alvi’ per cose buffissime perché non ti fai un giro su facebook?
      La notizia del giorno è che una giornalista ha sentito il prorompente desiderio di farsi un selfie stirando.
      Son certo che questo sarà fonte di meditazione e filosofia…

    2. Massimo

      Ciao filosofia,
      Prova a sollevare una macchina da solo e poi fallo fare ad un altro, da solo, e poi a un altro da solo.
      Poi prova a farlo nello stesso momento con gli. Altri 5. Vedrai un effetto inaspettato. La macchina si solleverá da terra.

  10. Se sappiamo quanto è importante e di aiuto l’aspetto comunitario della vita di fede per noi adulti, invito tutti a riflettere quanto sia ancora più importante che questo sia vissuto dai nostri figli.

    Certo non possiamo scegliergli noi gli amici, né le “compagnie”, ma questo non toglie che è importantissimo che abbiano l’opportunità di avere amici coetanei cristiani, nella classica vita parrocchiale, nei movimenti o anche semplicemente coltivando noi amicizie con famiglie cristiane e relativi figli.
    Questo è fondamentale, in un mondo che offre, soprattutto ai ragazzi, valori (?) spesso opposti a quelli cristiani e non avere un confronto, un riferimento che non siano solo i propri genitori, fa sentire i nostri ragazzi ancora più isolati e delle specie di “ufo”, con conseguenze facilmente immaginabili.

  11. Maxwell

    Ti adoro, o Croce Santa, che fosti ornata del Corpo Sacratissimo del mio Signore, coperta e tinta del suo preziosissimo Sangue.Ti adoro, mio Dio, posto in croce per me.Ti adoro, o Croce Santa, per amore di Colui che è il mio Signore. Amen.

    ( Recitata 33 volte il Venerdi Santo, libera 33 Anime del Purgatorio. Recitata 50 volte ogni venerdi, ne libera 5. Venne confermata dai Papi Adriano VI, Gregorio XIII e Paolo VI )

        1. germana

          Scusate,ma per svegliarsi all’ora giuta c’è la sveglia!!
          Scherzi a perte se la preghiera dei nostri cari defunti è così potente non vi sembra un pò stupido sprecarla per alzarsi all’ora giusta?

          1. Sara

            Le preghiere non sono mai stupide e tutte vengono ugualmente ascoltate: siamo fatti di carne e sangue e non c’è una classifica delle esigenze e dei bisogni. Certo, ci sono questioni di maggiore gravità rispetto ad altre, ma il Signore non disdegna di aiutarci anche nelle cose più piccole e in ogni nostra necessità, persino nel lavoro e negli affari, nonostante qualcuno possa scandalizzarsi al pensiero che si possa pregare per guadagnare (invece pregare per il lavoro e la buona riuscita dei nostri progetti è pregare non per avidità, ma per realizzare la nostra dignità nel lavoro)!
            Una volta il mio Angelo Custode, a cui mi ero rivolta per questo, mi ha suggerito persino cosa preparare per cena: io sono contenta per questo e gli sono grata. Se mi aiuta per le cose più serie (una volta mi ha evitato la perdita improvvisa e accidentale di un occhio), non mi sarà vicino per quelle più piccole e futili? Chiediamo per tutto, nella Sua volontà, noi che siamo piccoli e miseri e bisognosi di tutto e il Signore che è grande nella generosità ascolterà anche le nostre più piccole preghiere, così come ascolta le grandi, e da Padre sara contento di darci le più piccole cose così come ci dà le più grandi!

            1. germana

              Il fatto è che ho perso mia madre la settimana scorsa,sono avvolta in una profonda tristezza.
              Leggere questo post mi ha molto rasserenata,pensare che adesso da lassù può prendersi cura di me in maniera senz’altro migliore rispetto a quando era qui.Proprio per questo la immagino concentrata sulle cose importanti,sulle priorità

              1. Cara Germana, tua madre non la puoi vedere ma c’è sempre e non ti abbandonerà mai. Quanto alla preghiera, io ho il vizio di pregare poco e soprattutto di avere ancora ritegno a chiedere. Cioè pecco di superbia. Non è come nella fiaba, tre desideri e se sbagli a chiedere sei fritto. E soprattutto, dato che la mia capacità di visione è umanamente limitata (“corta d’una spanna”, dice Dante) come faccio a sapere quali sono le cose veramente importanti da chiedere? I risultati più strabilianti possono scaturire da minime circostanze, il baobab da un minuscolo seme o, come dice Gandalf qui sotto …

                1. Sara

                  Grazie, Viviana!

                  Germana, ti sono profondamente vicina. Coraggio! Sosteniamoci anche con la preghiera vicendevole!

          2. Sprecarla? Non è che abbiamo un tot di “cartucce” e poi basta…
            Forse che tra amici, propri cari, tra un figlio e il padre o la madre, non si fanno a volte richieste “stupide” (ammesso lo siano) e forse che loro per amore non provvedono?

            Poi ti dirò, a volte capita che proprio non hai nessuna sveglia e ti trovi in un luogo dove non puoi chedere a nessuno di farlo per te, ma e troppo importante quello che devi fare svegliandoti nella notte… io una preghiea (pensa direttamente a Dio) lo “sprecata” in quel caso… e sono stato accontenetato 😉

  12. Morena

    Ciao,
    volevo segnalare, a proposito delle anime del purgatorio, la testimonianza di GLORIA POLO, andatela a cercare su internet…si tratta di una mistica vivente, ogni tanto rileggo la sua testimonianza e mi serve proprio tanto!!!!

    1. Sara

      Sì, quella di Gloria Polo è una testimonianza bellissima. Altrettanto lo è quella di Catalina sulla Messa, ma è meno conosciuta, perciò approfitto per segnalarla. Se non la conoscete ancora, non mancate di leggerla: dopo, per molti, è completamente cambiato il modo di vivere la Messa (in compagnia degli Angeli e delle anime del Purgatorio, per giunta!).

  13. Perdonatemi ma io vedrei San Giovanni Bosco come Primo Ministro, e all’istruzione, denza alcun dubbio.. San Giuseppe Da Copertino..

    E comunque, mi verrebbero tante parole per commentare questo articolo che mi ha riempito di gioia, ho provato personalmente, sulla mia pelle e in tantissime occasioni, la comunione dei Santi , dei Fratelli, e so che è un dono di Dio , una provvidenza concreta.

  14. Ciao a tutti … E’ la prima volta che scrivo in un blog… Questo articolo di Costanza mi ha scavato dentro come una lama. La compagnia di Cristo (di più dell’amicizia) è proprio così come la scrive Costanza. E’ di più dell’amicizia perchè è il riconoscere insieme di dipendere da Qualcuno, Qualcuno che ci precede e perciò ci ama. E’ richiamarsi continuamente ad un fatto, anzia al Fatto: Gesù Cristo, morto, risorto, presente qui e adesso, in ogni cosa, in ogni gesto, in una carezza come in un pugno nello stomaco. E questo mi colpisce, o meglio, mi ferisce: quanto desidero aredentemente una Compagnia così, quanta nostalgia per non avere davanti facce così, facce che mi richiamino continuamente a Lui …. Pregate per me, pregate perchè ciò accada…

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