Eschaton

LORENZO_MONET

di Andrea Torquato Giovanoli

Per una volta non tergiverserò, ma andrò subito al dunque. È l’ora che si riscopra un’antica verità: che le circostanze della vita non sono realtà assolute, ma sono invece assolutamente relative a Cristo.

Ogni istante del nostro vivere è confacente a Cristo, poiché tutto è stato fatto per mezzo di Lui: ogni situazione esistenziale è stata salvata, redenta, perché ogni uomo e donna possa vivere Cristo in ogni frangente della propria vita, a cominciare dalle più semplici realtà quotidiane.

Ogni gesto di servizio, come ad esempio le mansioni domestiche, sono un’opportunità di comunione con quel Gesù che per primo li ha vissuti quotidianamente nel nascondimento Nazaretano: si crede forse che Egli non abbia mai aiutato Maria ad apparecchiare la tavola, o a lavare le stoviglie?

Così come ogni singolo compito professionale, espletato con onesta laboriosità, è opportunità di comunione con quella fatica e quel sudore che immadidava la fronte di Gesù mentre torniva un pezzo di legno, scalpellava uno spuntone di roccia o anche, da bambino, ramazzava via i trucioli dai piedi del buon Giuseppe, mentre questi intagliava.

Quante volte il figlio di Maria si sarà trovato a concordare le caratteristiche di un oggetto con un cliente? O a fare un preventivo? O anche ad accollarsi una trasferta per consegnare uno dei prodotti delle sue mani?

Ogni anonima realtà è stata redenta, presa su di sé dal Dio incarnato e divinizzata, perché ogni uomo e donna potesse viverla non più da schiavo, ma da Dio!

Ed in particolare le realtà escatologiche, quali il dolore ed ultimamente la morte, sono state trasmutate, come l’acqua in vino a Cana, in situazioni privilegiate di comunione con il Cristo patente e morente: trasfigurate nella Sua risurrezione perché non fossero più realtà senza senso, ma acquistassero, se offerte a Dio per mezzo di Cristo, un valore tutto nuovo, corredentivo del mondo!

I cristiani, oggi più che mai in una contemporaneità accecata come quella attuale, devono riappropriarsi di questa verità dimenticata dai più e tornare a viverla, nel silenzio anonimo della propria quotidianità domestica e professionale. Si deve più che mai, in questi tempi inquieti ed oscuri, aggrapparsi alla Chiesa, stringersi attorno a quella Pietra scelta come unica depositaria per la trasmissione dei Sacramenti, che sono, insieme alla preghiera, il veicolo privilegiato per una relazione vera, personale, con Gesù!

Solo così il nostro contingente riacquisterà senso e davvero potremo affermare, con San Paolo: “il mio vivere è Cristo ed il morire è un guadagno” (Cfr. Filippesi 1,21).

Poiché all’orizzonte già la caligine s’addensa, ed urge riscoprirsi lampade accese al Lume Pasquale, perché quando verrà la tempesta, ed è alle porte, le false luci del mondo si spegneranno, il vano vociare zittirà e le genti si guarderanno intorno, annaspando disorientate nel buio: allora i nostri lumicini, oggi soffocati dal fatuo abbagliare della menzogna, dovranno risplendere come fari nell’oscurità per raccogliere attorno alla Chiesa l’umanità sofferente, e medicare le sue ferite con parole di verità eterna finalmente liberate da un rinnovato silenzio.

37 pensieri su “Eschaton

  1. Fiorella

    Sono fulminata! E’ periodo che mi interrogo, anzi mi “avvoltolo in pensieri depressivi guardando il mio ombelico” sulla fatica del lavoro quotidiano, sotto tutti gli aspetti, con mia famiglia……………………e oggi mi trovo questa perla!
    Grazie mille volte grazie, oggi (che non stava iniziando propio bene) sara’ una giornata migliore

  2. Angelo

    Quella di Gesù e’ davvero una Buona Notizia, io, in Lui sono nato a vita nuova, ho abbandonato le tenebre, ho scelto di seguirlo, so che anche se cadrò, Lui mi aiuterà a rialzarmi.

  3. vale

    detta così fa un po’ opus dei ed un po’ apocalittico.
    ma è tutto vero.
    d’altronde una delle conseguenze del peccato originale fu che avremmo dovuto guadagnarci il pane col sudore della fronte.invece che lavorare per hobby.

  4. Mariella

    grazie, grazie, grazie: tutto già facente parte del mio bagaglio di vita vissuta…ma occorre ogni giorno “MEMORARE” per non dimenticare o peggio dare per scontato!

  5. Giusi

    Ottimo promemoria di fronte alle rotture di scatole….. Quando ho fatto gli esercizi spirituali a Fatima Padre Serafino Lanzetta ci diceva di dire, per ogni sacrificio, come la piccola Giacinta: “Gesù è per Vostro amore, per la conversione dei peccatori e per le offese recate al Cuore Immacolato di Maria”. Non è che me lo ricordi sempre…..

  6. “Il mondo è come un torchio, che spreme. Se tu sei morchia, vieni gettao via; se sei olio vieni raccolto. Ma essere spremuti è inevitabile. Soltanto osserva la morchia, osserva l’olio. La spremitura ha luogo nel mondo attraverso la fame, la guerra, l’indigenza, la carestia, il bisogno, la morte, la violenza, la rapina, la cupidigia; queste sono le miserie dei poveri e le calamità degli stati, noi le sperimentiamo…Vi sono uomini che oppressi da tali calamità si lamentano e dicono: “come sono cattivi i tempi cristiani”…”. Questa è la morchia, che defluisce dal torchio nei canali di scolo: il suo colore è nero, perché essi bestemmiano: non risplende. L’olio ha splendore. Poiché qui è un altro genere d’uomo che subisce la stessa pressione e torchiatura, che lo depura: non è stata infatti una torchiatura a raffinarlo così?”

    [Agostino, Sermones]

  7. Lalla

    Domanda all’autore. Mi colpisce che tu dica: “perché quando verrà la tempesta, ed è alle porte”
    Perché dici che la tempesta è alle porte?

    1. Giusi

      Forse perchè, a fronte di uno sfacelo dietro l’altro, si auspica la Parusia ma io credo che noi non sappiamo il giorno e l’ora come del resto dicono i Vangeli.

    2. Andrea Torquato Giovanoli

      Cara Lalla, leggo solo ora la tua domanda e ti rispondo accodandomi a quanto già detto dagli altri amici del blog: in linea generale, come cristiano, auspico quotidianamente la Parusia, a prescindere, ma nello specifico, ritenendo in grande considerazione gli eventi di Medjugorje, leggo i segni dei tempi come non buoni, e personalissimamente (ed opinabilissimamente) temo che presto dovremo affrontare le drammatiche conseguenze delle cattive opere del mondo, i cui preamboli già presagiscono un periodo prossimo di tribolazione, soltanto passato il quale, come il figliol prodigo, l’umanità “rientrerà in se stessa” e pentita farà ritorno al Padre. La buona notizia è che dopo la “purga” si ritornerà in salute… 😉

      1. Che i “segni dei tempi” non siano buoni è (e è sempre stato) sotto gli occhi di tutti.”Mala tempora currunt.”
        Che ci aspetti la parusia? “Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l’apostasia e dovrà essere rivelato l’uomo iniquo, il figlio della perdizione, colui che si contrappone e s’innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio” (2 Tessalonicesi 2,3-4).
        Quanto alla “purga”…ma per piacere!
        Quanto a Medjugorje…

  8. vale

    a giusi,
    sarà. intanto come riferito da Socci ( e non smentito) nel suo articolo su Libero di domenica scorsa:
    Lo stesso papa Francesco, devoto a Maria (a cui dedica la sua prima uscita), cita Fatima all’Angelus del 17 marzo. Poi una decina di giorni fa un episodio sorprendente. Papa Bergoglio telefona a monsignor Capovilla, ormai novantenne, che vive nella bergamasca. Lo vuole incontrare.Capovilla aderisce. Questo strano incontro e i suoi contenuti restano tuttora avvolti nel mistero. Perché nel primo mese del suo pontificato il Papa ha sentito il bisogno di vedere riservatamente l’antico segretario di Roncalli? Per quale urgenza?Infine tre giorni fa, a un mese esatto dalla sua elezione, un annuncio a sorpresa: papa Francesco ha chiesto al patriarca di Lisbona, il cardinale José Policarpo, di consacrare il suo pontificato alla Madonna di Fatima.

    Cosa significa? E che dobbiamo aspettarci?

    1. Giusi

      Si, si. Le ho postate anch’io queste cose, ho letto articolo e libro di Socci, ho fatto gli esercizi spirituali a Fatima e conosco bene il messaggio. Al di là di questo c’è l’Apocalisse di San Giovanni. Voglio solo dire che noi non conosciamo i tempi di Dio. Nessuno lo sa.

  9. vale

    appunto.è ,però, quantomeno curioso che se fino a poco tempo fa era tutto un preoccuparsi di pedofilia,ior,riforma della curia,scandali varii,ecc.( ma c’era Benedetto XVI…) ora sembra che tutti ‘sti problemi ,con il nuovo Papa, non ci siano più( almeno sulle pagine dei giornali). e ciononostante il nuovo Papa trova il tempo per occuparsi di quanto riferito da Socci.
    tutto lì.

    1. Giusi

      Tanto ormai se ne occuperà Dio: è questo il senso? Non penso però che Papa Bergoglio sappia di più di Benedetto XVI….. E poi sta lì da un mese: diamogli un po’ di tempo! Comunque io tranquilla sono. Mi fa paura la morte di alcuni ma se moriamo tutti, tutti ci ritroveremo (in contemporanea).

      1. vale

        a giusi.
        no. è che proprio perché sta lì da solo un mese( e mettiamoci anche tutte le cerimonie ed appuntamenti in programma)eppure ha trovato il tempo per quantro sopra.che così, a spanne, non sembrerebbe una “cosa”urgentissima”.per quel che ne sappiamo noi, ovviamente.

        1. Giusi

          Ho capito. Da quello che scrive Socci Capovilla sarebbe a conoscenza di una parte del segreto non rivelata e che riguarda il futuro della Chiesa, una parte tragica….. Qua stiamo.

    1. Caia

      senm! E’ bellisssima questa immagine! e tenerissima Maria inginocchiata per un bacio da Suo Figlio!
      San Giuseppe poi è uguale uguale a mio marito (io però non assomiglio per niente a Maria…….)

  10. “Poiché all’orizzonte già la caligine s’addensa, ed urge riscoprirsi lampade accese al Lume Pasquale, perché quando verrà la tempesta, ed è alle porte, le false luci del mondo si spegneranno, il vano vociare zittirà e le genti si guarderanno intorno, annaspando disorientate nel buio: allora i nostri lumicini, oggi soffocati dal fatuo abbagliare della menzogna, dovranno risplendere come fari nell’oscurità per raccogliere attorno alla Chiesa l’umanità sofferente, e medicare le sue ferite con parole di verità eterna finalmente liberate da un rinnovato silenzio.”

    Ma abbi pazienza !

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